Ciao Martina, le tue analisi sono fenomenali, ti seguo sempre con grande interesse! Questo hashtag mi stuzzica molto, penso proprio di unirmi alle #campielliadi. Dei premiati Campiello ho letto solo La lunga vita di Marianna Ucrìa (Maraini), Sostiene Pereira (Tabucchi), Mille anni che sto qui (Venezia), Accabadora (Murgia) e La collina del vento (Abate). Un saluto!
Ciao Martina.È sempre interessante ascoltarti.Anche la tua idea è interessante quella di leggere i libri che hanno vinto il premio.Io ho letto solo la Maraini.Ciaoo 😘
Malgrado il mio disinteresse verso il concetto "competizione-premio letterario", trovo molto interessante il tuo video. Soprattutto le tue considerazioni rispetto al premio come specchio dello stato attuale della letteratura italiana e condivido le tue impressioni. Ho letto vari romanzi vincitori nel passato (per caso) e li ho trovati di notevole valore. Credo che la situazione quí in Spagna sia persino peggio...
@@ImaAndtheBooks Come quasi dappertutto, quí in Spagna ci sono due cattegorie di premi, quelli di istituzioni non legate a circuiti editoriali e commerciali e quelli indetti da case editoriali. I secondi fanno, eufemisticamente parlando, arrossire. Forse si salva il premio Anagrama, ma il piú famoso e ricco, il Planeta, è una vergogna... Rispetto ai primi, la cosa vá un pó meglio, sembra esserci una sincera volontá di fomento della qualitá letteraria e rispetto e protezione della lingua, peró per quello che so delle giurie, non puoi mai sapere quanto peso ha la "politica", cioé la trama di amicizie, compromessi, favori, nepotismo etc...
@@ImaAndtheBooks 😂 si! In piú ti diró che ho conosciuto da dentro certe strutture e, salvando le non poche eccezioni, l'andazzo è quello, privileggiare la resa economica e il traffico di favori.😉
Tra i vincitori del Campiello consiglio vivamente Storia di Tonle, di Mario Rigoni Stern, un libro che lessi qualche anno fa totalmente per caso trovandolo in una scatola dei libri "da buttare" di un centro italiano in Canada... ho un ricordo bellissimo di questo libro, che narra della tragedia un uomo che vive la fine di un'epoca, consigliatissimo!
Bufalino ❤❤❤ si rigirerebbe nella tomba nel leggere le Caminito e i Bajani ... Lui che scriveva in modo tanto prezioso e profondo. Capolavori le sue opere. Oggi ben pochi a mio parere hanno nello stile la loro forza ed originalità, tra questi Michele Mari. I Grandi, Calvino Morante Pavese, sono tesori del passato. Un passato da salvaguardare come l' oro e godere sempre nel presente. Grazie sempre per le tue analisi. Un abbraccio grande 😘🌹
Trovo che fra tutti Bajani proprio sia colui che fa una ricerca maggiore sulla lingua. Forse la formula scelta per questo libro non è la più efficace, ma leggendo i capitoli come episodi isolati si percepisce un lavoro raffinato a mio parere. Ciò non toglie che Bufalino resta irraggiungibile!
Cara Martina, alla fine non ho letto tutti i libri dello Strega ma il libro di Trevi sì e sono d’accordo con te, un’opera molto bella. Continuo a comprendere le tue perplessità, ne rimango ancora più ferita rispetto a certe dinamiche perché io sono molto più affezionata alla scrittura classica italiana e vorrei riprendesse tutto il suo vigore! Un abbraccio enorme 🌺💖✨
Devo ammettere essere totalmente ignorante per quanto riguarda il premio Campiello, non l'ho mai seguito e quest'anno avrei voluto farlo ma visti i candidati non ne sono affatto convinta 😅
Ciao Martina, a me non piace nessuno della cinquina, già letti. 😢 Il libro della Pellegrino è stato il primo che ho letto e l'ho trovato troppo doloroso, un crogiolarsi compiaciuto nel dolore, la storia ha delle falle inspiegabili. "Il libro delle case" di Bajani mi sfugge, ha qualcosa di interessante, ma speso male. Hanno eliminato Falco, Mozzi... che vergogna. Nessuno dei cinque merita il Campiello, ma dovranno pur vincerlo. Assolutamente dimenticabili, come dici tu. Approvo.
Ottima idea quella delle campielliadi!! Per quanto riguarda la cinquina, sono d'accordo con te. Il libro di Bajani apprezzabile, ma anche secondo me manca qualcosa: interessante l'impostazione, niente da dire sullo stile, eppure non ha saputo coinvolgermi; il libro della Caminito a me è piaciuto, a mio avviso ci stava la candidatura allo Strega, ma non anche la cinquina del Campiello! Gli altri tre non li ho letti, mi ispira Paolo Nori, ma non so se dopo aver letto tutta la dozzina dello Strega avrò il coraggio di leggere anche i titoli del Campiello 😂😂😂
Concordo con te... Non c' è al momento una letteratura italiana che fa vibrare né la nostra meravigliosa lingua né la nostra anima...#campielliadi mi piace l'idea...
Oh si ci sto 👌 se fosse su Telegram meglio.. comunque mi sono accorta anch’io nel mio piccolo che si ha il vizio di correre dietro a nuove uscite “troppo pubblicizzate e spinte da grandi case editrici “ e abbiamo oppure ho tralasciato libri di spessore davvero validi …☺️grazie Martina
Ho visto l'elenco dei libri premiati al Campiello e mi sono accorta di averne letti pochissimi: La Tregua, Diceria dell'Untore, Venuto al Mondo, Le Assaggiatrici. Nessuno di essi mi ha delusa pertanto credo che ne leggerò qualcun altro
Il Campiello fa una preselezione di cinque titoli, affidata a una giuria di esperti del settore. Il vincitore però viene scelto dalla cosiddetta giuria dei Trecento, ossia Trecento lettori che possono presentare la loro candidatura solo una volta nella vita.
Di Carmen Pellegrino consiglio Cade la terra. È difficile capire ma soprattutto è vero che possono risultare respingenti per chi non è immerso nel sostrato da cui nascono. Buone letture a tutti!
Nonostante sia palese il tentativo di promuovere una letteratura italiana che possa avere il più ampio riscontro possibile, la platea dei suoi lettori rimane numericamente risibile. Ne vale la pena? Non dovremmo rincorrere, né tantomeno imitare, più nessuno...la peculiarità della nostra lingua è la ricchezza lessicale e ci stiamo rinunciando, a favore di cosa? Molto spesso ci sono le idee ma mancano la cura e la ricerca prettamente lessicali, premesse importanti per la loro effettiva capacità di amplificare l'illusione di un buon testo. A questo proposito la personalità di Bufalino può essere, infatti, emblematica. Per queste mie motivazioni "parteggio" per Bajani fin dallo Strega. Sono stata davvero felice, tra l'altro, per il riconoscimento giunto dai giovani a Il pane perduto.
Non c'entra nulla con video che, tra parentesi ho visto tutto e apprezzato, ma torno qui a scrivere un commento per chiedere aiuto. Ho il netto ricordo che qualche tempo fa parlasti di un libro di cui non ricordo il titolo. Parla di una donna che si mette in contatto con un libraio tramite lettere per acquistare da lui libri economici date le sue scarse possibilità economiche a causa della guerra e da qui partirà un'amicizia di penna. Se non sbaglio il libro è impostato proprio come uno scambio epistolare. Grazie a chi saprà rispondermi, mi sono rivista a salti alcuni passati video ma non ho trovato il pezzo in cui se ne parla!
@@ImaAndtheBooks Non sono stata abbastanza attenta 🙄 il mio cervello per qualche motivo ha rielaborato quanto sentito e deciso che è una lettura imperdibile e stavo uscendo matta ricercando il video 😅 Ti ringrazio della risposta, guarderò sicuramente il film! Mi scuso per la non attinenza al video e per stare un minimo in linea posso dirti che il tuo discorso trasmette una grandissima e commovente passione per la letteratura e che le tue impressioni riguardo il panorama italiano sono confermate dai tanti lettori che non vi trovano più reali novità. Non si parla degli esterofili a tutti i costi, abbiamo avuto signori scrittori di tutto rispetto anche qui e chi legge e ha letto tanto lo sa bene. Secondo me, uno dei motivi, forse il più banale, è che appunto si legge di meno, gli stessi scrittori (non tutti ovviamente) per primi non hanno alle spalle così tante letture da capire cosa è un già visto. Un secondo altro banale motivo è l'editoria grossa che punta sul sicuro e propone varianti della stessa storia (senza poetica) perché vende.
@@mauriziopisu1700 ho visto il film prima di sapere del libro. Non so perché ma in genere, quando vedo prima il film, difficilmente poi leggo il libro...
@@mauriziopisu1700 Dici a me? Nel caso, visto che hai puntualizzato, rettifico la mia risposta: guarderò * anche* il film considerato che Martina ne ha parlato bene! In presenza sia del libro che del suo adattamento cinematografico, tendo a dare la precedenza al primo quindi la lettura di questo titolo in particolare era già messa in conto (o meglio nella lista infinita) 😊
C'è una giuria di lettori qualificati, cioè figure del mondo della cultura, che seleziona la cinquina da sottoporre alla lettura della giuria dei Trecento, una sorta di giuria popolare formata ogni anno da persone diverse.
Credo che il premio italiano che attualmente valorizzi di più la qualità sia il Von Rezzori, che però è destinato a libri stranieri tradotti nella nostra lingua; in questo contesto emergono opere davvero interessanti. Per il Campiello io tifo Nori senza alcun dubbio (sarebbe l’ennesima conferma che la vocazione della letteratura italiana non è quella al romanzo tradizionale).
Purtroppo emanuele trevi sarà anche un ottimo scribacchino ma come "opinionista" ha dimostrato su quella bibbia che è il corriere di essere una personcina piccola piccola, di certo non degna di alcun credito di alcun genere, men che meno letterario. Peccato: anche a me era sembrato interessante prima che "esternasse".
I enjoyed your video. Have a nice day today.♥️🌷
Ciao Martina, come sempre le tue analisi sono nette e precise. L’ idea delle #campielliadi è bellissima!
Ciao Martina, le tue analisi sono fenomenali, ti seguo sempre con grande interesse! Questo hashtag mi stuzzica molto, penso proprio di unirmi alle #campielliadi. Dei premiati Campiello ho letto solo La lunga vita di Marianna Ucrìa (Maraini), Sostiene Pereira (Tabucchi), Mille anni che sto qui (Venezia), Accabadora (Murgia) e La collina del vento (Abate). Un saluto!
Ciao Martina.È sempre interessante ascoltarti.Anche la tua idea è interessante quella di leggere i libri che hanno vinto il premio.Io ho letto solo la Maraini.Ciaoo 😘
Sono contento di come racconti i libri degli autori che presenti .......
Malgrado il mio disinteresse verso il concetto "competizione-premio letterario", trovo molto interessante il tuo video.
Soprattutto le tue considerazioni rispetto al premio come specchio dello stato attuale della letteratura italiana e condivido le tue impressioni.
Ho letto vari romanzi vincitori nel passato (per caso) e li ho trovati di notevole valore.
Credo che la situazione quí in Spagna sia persino peggio...
Non sono molto informata, ,quindi approfitto dell'occasione per chiedertelo: com'è la questione premi letterari in Spagna?
@@ImaAndtheBooks Come quasi dappertutto, quí in Spagna ci sono due cattegorie di premi, quelli di istituzioni non legate a circuiti editoriali e commerciali e quelli indetti da case editoriali.
I secondi fanno, eufemisticamente parlando, arrossire.
Forse si salva il premio Anagrama, ma il piú famoso e ricco, il Planeta, è una vergogna...
Rispetto ai primi, la cosa vá un pó meglio, sembra esserci una sincera volontá di fomento della qualitá letteraria e rispetto e protezione della lingua, peró per quello che so delle giurie, non puoi mai sapere quanto peso ha la "politica", cioé la trama di amicizie, compromessi, favori, nepotismo etc...
@@mauriziopisu1700 tutto il mondo è paese, insomma
@@ImaAndtheBooks 😂 si!
In piú ti diró che ho conosciuto da dentro certe strutture e, salvando le non poche eccezioni, l'andazzo è quello, privileggiare la resa economica e il traffico di favori.😉
@@mauriziopisu1700 🙄
Interessante.
Tra i vincitori del Campiello consiglio vivamente Storia di Tonle, di Mario Rigoni Stern, un libro che lessi qualche anno fa totalmente per caso trovandolo in una scatola dei libri "da buttare" di un centro italiano in Canada... ho un ricordo bellissimo di questo libro, che narra della tragedia un uomo che vive la fine di un'epoca, consigliatissimo!
Bufalino ❤❤❤ si rigirerebbe nella tomba nel leggere le Caminito e i Bajani ...
Lui che scriveva in modo tanto prezioso e profondo. Capolavori le sue opere.
Oggi ben pochi a mio parere hanno nello stile la loro forza ed originalità, tra questi Michele Mari. I Grandi, Calvino Morante Pavese, sono tesori del passato. Un passato da salvaguardare come l' oro e godere sempre nel presente.
Grazie sempre per le tue analisi.
Un abbraccio grande 😘🌹
Trovo che fra tutti Bajani proprio sia colui che fa una ricerca maggiore sulla lingua. Forse la formula scelta per questo libro non è la più efficace, ma leggendo i capitoli come episodi isolati si percepisce un lavoro raffinato a mio parere. Ciò non toglie che Bufalino resta irraggiungibile!
È da tempo che vorrei leggere qualcosa di Bufalino, da che opera mi consigliereste di iniziare?
Le menzogne della notte
@@ImaAndtheBooks grazie!!
Bellissima idea!
Cara Martina, alla fine non ho letto tutti i libri dello Strega ma il libro di Trevi sì e sono d’accordo con te, un’opera molto bella. Continuo a comprendere le tue perplessità, ne rimango ancora più ferita rispetto a certe dinamiche perché io sono molto più affezionata alla scrittura classica italiana e vorrei riprendesse tutto il suo vigore! Un abbraccio enorme 🌺💖✨
Ciao Melania 💛... sai, sto leggendo La foresta della notte
@@michela7143 Michela cara, ciao! Spero ti piaccia! Un abbraccio enorme 🌺🤍
Devo ammettere essere totalmente ignorante per quanto riguarda il premio Campiello, non l'ho mai seguito e quest'anno avrei voluto farlo ma visti i candidati non ne sono affatto convinta 😅
Puoi lasciar perdere anche per quest'anno, allora! 😂😂
Wish I could keep up..with Ima and the books..💮
Ciao Martina, a me non piace nessuno della cinquina, già letti. 😢 Il libro della Pellegrino è stato il primo che ho letto e l'ho trovato troppo doloroso, un crogiolarsi compiaciuto nel dolore, la storia ha delle falle inspiegabili. "Il libro delle case" di Bajani mi sfugge, ha qualcosa di interessante, ma speso male. Hanno eliminato Falco, Mozzi... che vergogna. Nessuno dei cinque merita il Campiello, ma dovranno pur vincerlo. Assolutamente dimenticabili, come dici tu. Approvo.
Ottima idea quella delle campielliadi!!
Per quanto riguarda la cinquina, sono d'accordo con te. Il libro di Bajani apprezzabile, ma anche secondo me manca qualcosa: interessante l'impostazione, niente da dire sullo stile, eppure non ha saputo coinvolgermi; il libro della Caminito a me è piaciuto, a mio avviso ci stava la candidatura allo Strega, ma non anche la cinquina del Campiello! Gli altri tre non li ho letti, mi ispira Paolo Nori, ma non so se dopo aver letto tutta la dozzina dello Strega avrò il coraggio di leggere anche i titoli del Campiello 😂😂😂
Direi che per quest'anno hai dato! ahaha
Mi piace la proposta di leggere i libri premiati
Concordo con te... Non c' è al momento una letteratura italiana che fa vibrare né la nostra meravigliosa lingua né la nostra anima...#campielliadi mi piace l'idea...
Oh si ci sto 👌 se fosse su Telegram meglio.. comunque mi sono accorta anch’io nel mio piccolo che si ha il vizio di correre dietro a nuove uscite “troppo pubblicizzate e spinte da grandi case editrici “ e abbiamo oppure ho tralasciato libri di spessore davvero validi …☺️grazie Martina
Ho visto l'elenco dei libri premiati al Campiello e mi sono accorta di averne letti pochissimi: La Tregua, Diceria dell'Untore, Venuto al Mondo, Le Assaggiatrici. Nessuno di essi mi ha delusa pertanto credo che ne leggerò qualcun altro
Grazie Martina per questo video!
Posso chiederti come è formata la giuria dei premi, in particolare del Campiello?
Partecipo alle #Campielliadi 🤣
Il Campiello fa una preselezione di cinque titoli, affidata a una giuria di esperti del settore. Il vincitore però viene scelto dalla cosiddetta giuria dei Trecento, ossia Trecento lettori che possono presentare la loro candidatura solo una volta nella vita.
💚💚💚
Di Carmen Pellegrino consiglio Cade la terra. È difficile capire ma soprattutto è vero che possono risultare respingenti per chi non è immerso nel sostrato da cui nascono. Buone letture a tutti!
Io sono molto incuriosita da Nori, vedremo come andrà questo premio
Bastaaaaaaaaaaa!!! Non ne posso più di sentir parlare dell'Acqua del lago...
Nonostante sia palese il tentativo di promuovere una letteratura italiana che possa avere il più ampio riscontro possibile, la platea dei suoi lettori rimane numericamente risibile. Ne vale la pena? Non dovremmo rincorrere, né tantomeno imitare, più nessuno...la peculiarità della nostra lingua è la ricchezza lessicale e ci stiamo rinunciando, a favore di cosa? Molto spesso ci sono le idee ma mancano la cura e la ricerca prettamente lessicali, premesse importanti per la loro effettiva capacità di amplificare l'illusione di un buon testo. A questo proposito la personalità di Bufalino può essere, infatti, emblematica. Per queste mie motivazioni "parteggio" per Bajani fin dallo Strega. Sono stata davvero felice, tra l'altro, per il riconoscimento giunto dai giovani a Il pane perduto.
Non c'entra nulla con video che, tra parentesi ho visto tutto e apprezzato, ma torno qui a scrivere un commento per chiedere aiuto. Ho il netto ricordo che qualche tempo fa parlasti di un libro di cui non ricordo il titolo. Parla di una donna che si mette in contatto con un libraio tramite lettere per acquistare da lui libri economici date le sue scarse possibilità economiche a causa della guerra e da qui partirà un'amicizia di penna. Se non sbaglio il libro è impostato proprio come uno scambio epistolare.
Grazie a chi saprà rispondermi, mi sono rivista a salti alcuni passati video ma non ho trovato il pezzo in cui se ne parla!
Credo sia 84 Charing Cross Road, ma io mi riferivo al film
@@ImaAndtheBooks Non sono stata abbastanza attenta 🙄 il mio cervello per qualche motivo ha rielaborato quanto sentito e deciso che è una lettura imperdibile e stavo uscendo matta ricercando il video
😅 Ti ringrazio della risposta, guarderò sicuramente il film!
Mi scuso per la non attinenza al video e per stare un minimo in linea posso dirti che il tuo discorso trasmette una grandissima e commovente passione per la letteratura e che le tue impressioni riguardo il panorama italiano sono confermate dai tanti lettori che non vi trovano più reali novità. Non si parla degli esterofili a tutti i costi, abbiamo avuto signori scrittori di tutto rispetto anche qui e chi legge e ha letto tanto lo sa bene. Secondo me, uno dei motivi, forse il più banale, è che appunto si legge di meno, gli stessi scrittori (non tutti ovviamente) per primi non hanno alle spalle così tante letture da capire cosa è un già visto. Un secondo altro banale motivo è l'editoria grossa che punta sul sicuro e propone varianti della stessa storia (senza poetica) perché vende.
Chiedo scusa per l'intromissione, peró, perchè vedere il film e non leggere il libro? Soprattutto trattandosi di 84, Charing Cross Road...😉
@@mauriziopisu1700 ho visto il film prima di sapere del libro. Non so perché ma in genere, quando vedo prima il film, difficilmente poi leggo il libro...
@@mauriziopisu1700 Dici a me?
Nel caso, visto che hai puntualizzato, rettifico la mia risposta: guarderò * anche* il film considerato che Martina ne ha parlato bene!
In presenza sia del libro che del suo adattamento cinematografico, tendo a dare la precedenza al primo quindi la lettura di questo titolo in particolare era già messa in conto (o meglio nella lista infinita) 😊
Chi sceglie i libri che partecipano ai premi?
C'è una giuria di lettori qualificati, cioè figure del mondo della cultura, che seleziona la cinquina da sottoporre alla lettura della giuria dei Trecento, una sorta di giuria popolare formata ogni anno da persone diverse.
@@ImaAndtheBooks come si formano le due giurie?
Non ho letto nessun libro che abbia vinto il premio Campiello
Credo che il premio italiano che attualmente valorizzi di più la qualità sia il Von Rezzori, che però è destinato a libri stranieri tradotti nella nostra lingua; in questo contesto emergono opere davvero interessanti. Per il Campiello io tifo Nori senza alcun dubbio (sarebbe l’ennesima conferma che la vocazione della letteratura italiana non è quella al romanzo tradizionale).
Purtroppo emanuele trevi sarà anche un ottimo scribacchino ma come "opinionista" ha dimostrato su quella bibbia che è il corriere di essere una personcina piccola piccola, di certo non degna di alcun credito di alcun genere, men che meno letterario. Peccato: anche a me era sembrato interessante prima che "esternasse".