“Reggia per la ricchezza e i tesori d’arte, casa per la familiarità serena e la raccolta intimità”, ecco, nelle parole di un grande studioso, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, Voluta da Vittorio Amedeo II come luogo di ritrovo e di festa in occasione delle grandi battute venatorie e divenuta una delle residenze estive preferite dalla famiglia reale, Stupinigi ha riaperto le sue porte al grande pubblico in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, dopo anni di chiusura per la realizzazione di importanti lavori di restauro e di adeguamento funzionale. Il Salone centrale, cuore della Palazzina, è decorato dagli affreschi dei pittori bolognesi Domenico e Giuseppe Valeriani (1731-1733), dalle 36 appliques di Giuseppe Marocco a testa di cervo scolpita, laccate di azzurro e oro, su disegno juvarriano (1734), e i paracamini a olio su tela realizzati da Giovanni Crivelli (1733-1736). Trionfa al centro il lampadario monumentale in cristallo e bronzo (1773), collocato in occasione delle nozze tra Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III, e il conte Carlo Filippo di Artois, fratello del futuro re di Francia Luigi XVI, e a sua volta re, dopo la restaurazione, col nome di Carlo X. Con gioia, ospita ora una tra le più belle creazioni della storia musicale italiana, La Cenerentola di Gioachino Rossini, con la realizzazione in diretta per il pubblico mondiale.
Very interesting and beautiful
Thanks
Thanks for sharing Roberto,really interesting vid,enjoyed:)
Thanks
“Reggia per la ricchezza e i tesori d’arte, casa per la familiarità serena e la raccolta intimità”, ecco, nelle parole di un grande studioso, la Palazzina di Caccia di Stupinigi,
Voluta da Vittorio Amedeo II come luogo di ritrovo e di festa in occasione delle grandi battute venatorie e divenuta una delle residenze estive preferite dalla famiglia reale, Stupinigi ha riaperto le sue porte al grande pubblico in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, dopo anni di chiusura per la realizzazione di importanti lavori di restauro e di adeguamento funzionale.
Il Salone centrale, cuore della Palazzina, è decorato dagli affreschi dei pittori bolognesi Domenico e Giuseppe Valeriani (1731-1733), dalle 36 appliques di Giuseppe Marocco a testa di cervo scolpita, laccate di azzurro e oro, su disegno juvarriano (1734), e i paracamini a olio su tela realizzati da Giovanni Crivelli (1733-1736). Trionfa al centro il lampadario monumentale in cristallo e bronzo (1773), collocato in occasione delle nozze tra Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III, e il conte Carlo Filippo di Artois, fratello del futuro re di Francia Luigi XVI, e a sua volta re, dopo la restaurazione, col nome di Carlo X.
Con gioia, ospita ora una tra le più belle creazioni della storia musicale italiana, La Cenerentola di Gioachino Rossini, con la realizzazione in diretta per il pubblico mondiale.
Grazie