Grande! Come sempre il nostro prof. Alberti, magnifica la sua rappresentazione interpretativa del romanzo storico per antonomasia i " Promessi Sposi" di A. Manzoni, abile romanziere e rivoluzionario linguista mentre pessimo ed inaspettato tra l'altro ( ignoravo questa sua intervista risalente al 1987 ) il commento di Alberto Moravia, deludente, quanto inaspettato. Il romanzo storico, ripeto il romanzo storico ( perché trattasi del primo romanzo storico senza precedenti scritto in Italia ) non è così banale o elementare come vorrebbe farci credere invece il compianto Moravia. Manzoni, ha voluto illustrare attraverso le pagine del suo romanzo, quanto sia geometricamente vera la realtà sociale di ieri se messa a paragone con quella attuale. Emerge nettamente e in misura chiara, l'inquietudine morale di personaggi quali Renzo e Lucia, il mondo degli umili, considerati umili poiché costretti a subire il condizionamento di un mafioso, interpretato dal personaggio non storico, ma inventato di Don Rodrigo, calato provvidenzialmente all'interno della trama. Il signorotto di paese, l'uomo di potere, il mafioso con i suoi sgherri, il quale gode di coperture impenetrabili da parte di altrettanti personaggi e personalità, dal mondo della chiesa, al mondo "sfaccettato" della legge, esattamente come oggi, la cui provvida sventura, filo conduttore di tutta l'opera, deve poter raddolcire i grandi cattivi, ma non i cattivi " più piccoli". Il romanzo difatti chiude con un iper dinamismo dei personaggi, sospesi, trascinati fuori dalla storia locale ma dentro una storia reale, quella umana, ancor più reale e più grande, il cui intreccio e connivenza tra grandi cattivi e piccoli cattivi, resta cristallizzato nella scena dei " bravi" al servizio del potere ossessionato e ossessivo di un invincibile, follemente preso dalla figura fisica e strumentale di una giovane donna, umile, nella sua incapacità di liberarsi dal dragone, Don Rodrigo, ma splendida nella sua anima, assolata dalla mano tesa di Dio, dalla sua incrollabile fede cristiana, la sua unica fonte di salvezza. Dio la salverà dal demone Don Rodrigo poiché Lucia, non ha collezionato lungo tutto il suo cammino di vita, accumuli materiali, ma donato il suo amore a tutti finanche alla persona sbagliata, con l'unica certezza di poter trovare pace altrove.
Se lei crede che Alessandro Manzoni sia cosí significativo come autore, potrebbe provare a tradurlo in inglese e vedere poi quante persone compreranno I PROMESSI SPOSI... Io credo semplicemente che il Manzoni serva alla scuola italiana. Serve a formare persone inducendole a seguire un binario che ben poco ha a che fare con la libertá. Non si puó elevare uno scrittore e storico, tutto sommato modesto, ai livelli dei grandi scrittori internazionali come, ad es. i russi, i tedeschi, gli americani, ecc. Che sia stato il primo in Italia a scrivere con un italiano corretto, va bene ma, a livello internazionale, come qualitá letteraria, possiamo posizionarlo intorno al millesimo posto ... Cordualitá
Non penso che non sia traducibile. Penso che, a parte la qualitá lessicale che credo sia ottima, le varie vicissitudini dei personaggi che intervengono nel romanzo siano volte a rappresentare un mondo che muta solo grazie ad eventi catastrofici come la peste. Ben poco è lasciato a quel bifolco di Renzo se non la fuga. Lo spaccato sociale che mi sembra emerga dal romanzo credo che abbia come scopo quello di abbattere ogni spunto di ottimismo sulla qualitá morale degli italiani, influenti e non, descritti spesso in maniera negativa sottolineando il loro conformismo, il loro opportunismo nonché il loro atteggiamento di viltá ed incapacitá di mettere in discussione lo stato delle regole e dei comportamenti vigenti nell'epoca ma anche in epoca odierna. Credo che insegnare a scuola il Manzoni (Promessi Sposi, Adelchi, 5 maggio 1821, ecc.) non aiuti gran che la. formazione di un'apertura mentale costruttiva e creativa negli studenti che spesso vivono passivamente questo tipo di imposizione. Ma il mio è solo un parere... Lei ha esposto in maniera esemplare LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE ed altri argomenti molto interessanti. Sono sorpreso che si sia soffermato su quel massone di Alessandro Manzoni. Cordialitá
Moravia era quello che dopo aver visitato l'URSS di staliniana memoria negli anni 50 scrisse che era il paradiso degli operai. Direi che non occorre aggiungere altro
Don Rodrigo rappresenta i ceti abbienti che pretendono sempre di avere tutto, e che i loro desideri e i loro capricci siano legge senza che niente li ostacoli
MORAVIA .... chi era costui ? Prima che passi la prima metà del XXI secolo il nome Moravia sarà dai più dimenticato , Manzoni e i PROMESSI SPOSI, saranno ricordati per sempre .
A me non interessa il giudizio di Alberto Moravia su un capolavoro assoluto come I Promessi Sposi, un romanzo a mio avviso, l'ho già scritto su questo canale in un altro video, che contiene un mondo intero. Mi basta ciò che diceva uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano, Carlo Emilio Gadda, che mentre moriva volle che il suo migliore amico gli leggesse un capitolo dei Promessi Sposi. Lo considerava la perfezione possibile su questa terra, parole testuali; anche lo scrittore inglese David Lawrence riteneva Alessandro Manzoni uno dei più grandi romanzieri al mondo!
Lei ha ragione, ma pur nel rispetto di un defunto, ricordandomi l'uomo me lo ricordo come un uomo supponente e saccente, di lui rimarranno ricordi sbiaditi. Manzoni è un gigante
Condivido l'analisi di Alberti. Chi, come Moravia, legge i Promessi Sposi come una storia d'amore conteso, non ne coglie il vero significato che sta nel contrasto tra gli umili e il potere. E le vittime del potere, talvolta, appartengono alla stessa classe dei potenti: Gertrude non è forse una vittima?
Non mi sorprendo che Moravia abbia detto queste cose. Lo conobbi a Roma, nel 1987, e di lui mi resta il ricordo di uno che se la tirava parecchio. Sul fatto che ritenesse Manzoni un grande scrittore ma non un romanziere c'è poco di che stupirsi: il suo ego e l'essere considerato un "oracolo" della nostra letteratura lo faceva sentire l'unico vero autore di romanzi esistente in Italia. Proprio per tutti questi motivi, Moravia mi è sempre piaciuto poco.
Moravia ha scritto, quando era giovane, dei bei romanzi: "Il conformista", "La ciociara:, "La romana, l'ultimo bel romanzo (filosofico) fu "La noia"...Poi per Moravia ci fu un lento ma inesorabile declino...
ONESTAMENTE non avrei "assistito" al video, perché parlava di Mazoni ! L'ho fatto perché c'era il punto di vista di Moravia. Ma poi ONESTAMENTE mi ha aperto un mondo ! NUove angolazioni che non avevo mai sospettato. Il progetto generale molto interessante ma forse ne avevo letto ai tempi del liceo e poi dimenticato, per superficialità della giovane età. Adesso è il tema dell'italianità che mi ha colpito. E' una intuizione per me. Una intuizione che ha molti motivi di essere corretta , di essere d'aiuto. Un italiano racconta agli italiani chi sono. Da un tempo storico così lontano può illuminare la "nostra" natura di popolo, individui e struttura di società. E questo lo percepisco , l'ho sentito, l'ho avvetito in quella speciale modalità per cui qualcosa che è stato nascosto davanti ai miei occhi per anni , si è palesato in un attimo. Ripenserò adesso ai Promessi Sposi con rinnovata curiosità e fiducia che qualcosa di fondamentale sul mio paese sia stato scritto chiaramente e poi soltanto dimenticato. GRAZIE PS: Don Abbondio = l'ultra italiano mi piace molto !
Resto incredula, difficile a credersi. Come può un uomo di letteratura, della statura intellettuale di A. Moravia, denigrare un'opera di spessore culturale quale quella dei Promessi Sposi, senza tener conto minimamente dell'impiego laborioso di analisi e metodi applicati nella sua redazione, più volte ripresa, a più edizioni: La rivoluzione linguistica espressione di un italiano democratico, la riflessione profondissima sulla fede cristiana, l'ironia, assunta all'interno dell'opera quale retorica prevalente, il dinamismo dei personaggi, reali e inventati, le tematiche affrontate attualissime, francamente resto basita. Allibita. Se Moravia si trovasse oggi a scrivere su Amazon recensioni e valutazioni a stelline, così, a casaccio come fanno in moltissimi del resto, pur di fare secchi gli autori, per puro particolarismo personale, avrebbe a questo punto ucciso Manzoni, a suon di stelline scadentissime? La mediocrità umana, è questo. Anche questo. Ecco, Manzoni, nella sua opera ha voluto dare vita ad un disegno geometrico perfetto, diametralmente opposto: Grandezza - mediocrità.
Prof condivido, può essere , certo, l occasione che innesca la trama ma i n 500 pagine e più c'è uno spaccato storico, un pò come I Miserabili di Hugo, se questo è il romanzo "nazionale" francese, lo è certamente i P.S. per noi. Chissà come si è trovato Moravia in quel momento, era un uomo, con tutte le debolezze e i pregi, in fondo è un intervista , forse non l avrebbe scritta una cosa del genere. Ma mi piace che ne parli, sono fatti e fattarelli che fanno impazzire gli amanti di letteratura.
@@angelatuveri2832 Alberto Moravia, del quale alcuni libri mi piacciono moltissimo, faceva parte degli intellettuali degli anni '50/'60 che "dettava legge" sostenuti e ben pagati dalla sinistra. L'ultima sopravvissuta e' Dacia Maraini.
Non so cosa pensava Moravia del conte Manzoni discendente di una famiglia di fabbricanti d’armi della Valsassina è fatto passare per un genio dalla cultura asservita al potere politico ed economico , ma io mi sono sempre trovato d’accordo con alcuni personaggi che lo hanno conosciuto di persona, come Stendhal che lo trovò noioso e borghese e senza alcun acume filosofico, o il povero immenso Leopardi che non ne fu proprio entusiasmato ( grande autore dei Promessi sposi addirittura snobbo’ il nostro più amato poeta). Comunque un mediocre
Mah! Sull' infantilismo del testo,ho anch' io qualche dubbio{ peste-...pandemia COVID 😏} Il ciclo degli eventi che si ripete nelle ( ed in determinate) epoche. Forse annoio nel ripetermi ...
Moravia non mi è mai piaciuto ma qui sono totalmente d'accordo con lui. Infatti, al contrario di Pinocchio che è stato tradotto in tutto il mondo o quasi, all'estero il Manzoni non lo conosce nessuno ... E se non si studiasse a scuola, non lo conoscerebbe nessuno neppure in Italia.
per una volta un sinistro, uno di coloro che hanno demolito la scuola e la cultura in questo occidente ormai sfatto, si produce in un commento condivisibile, rispetto al commento inutile di un altro sinistro cattivo maestro
Grande! Come sempre il nostro prof. Alberti, magnifica la sua rappresentazione interpretativa del romanzo storico per antonomasia i " Promessi Sposi" di A. Manzoni, abile romanziere e rivoluzionario linguista mentre pessimo ed inaspettato tra l'altro ( ignoravo questa sua intervista risalente al 1987 ) il commento di Alberto Moravia, deludente, quanto inaspettato. Il romanzo storico, ripeto il romanzo storico ( perché trattasi del primo romanzo storico senza precedenti scritto in Italia ) non è così banale o elementare come vorrebbe farci credere invece il compianto Moravia. Manzoni, ha voluto illustrare attraverso le pagine del suo romanzo, quanto sia geometricamente vera la realtà sociale di ieri se messa a paragone con quella attuale. Emerge nettamente e in misura chiara, l'inquietudine morale di personaggi quali Renzo e Lucia, il mondo degli umili, considerati umili poiché costretti a subire il condizionamento di un mafioso, interpretato dal personaggio non storico, ma inventato di Don Rodrigo, calato provvidenzialmente all'interno della trama. Il signorotto di paese, l'uomo di potere, il mafioso con i suoi sgherri, il quale gode di coperture impenetrabili da parte di altrettanti personaggi e personalità, dal mondo della chiesa, al mondo "sfaccettato" della legge, esattamente come oggi, la cui provvida sventura, filo conduttore di tutta l'opera, deve poter raddolcire i grandi cattivi, ma non i cattivi " più piccoli". Il romanzo difatti chiude con un iper dinamismo dei personaggi, sospesi, trascinati fuori dalla storia locale ma dentro una storia reale, quella umana, ancor più reale e più grande, il cui intreccio e connivenza tra grandi cattivi e piccoli cattivi, resta cristallizzato nella scena dei " bravi" al servizio del potere ossessionato e ossessivo di un invincibile, follemente preso dalla figura fisica e strumentale di una giovane donna, umile, nella sua incapacità di liberarsi dal dragone, Don Rodrigo, ma splendida nella sua anima, assolata dalla mano tesa di Dio, dalla sua incrollabile fede cristiana, la sua unica fonte di salvezza. Dio la salverà dal demone Don Rodrigo poiché Lucia, non ha collezionato lungo tutto il suo cammino di vita, accumuli materiali, ma donato il suo amore a tutti finanche alla persona sbagliata, con l'unica certezza di poter trovare pace altrove.
Se lei crede che Alessandro Manzoni sia cosí significativo come autore,
potrebbe provare a tradurlo in inglese e vedere poi quante persone compreranno
I PROMESSI SPOSI...
Io credo semplicemente che il Manzoni serva alla scuola italiana.
Serve a formare persone inducendole a seguire un binario che ben poco ha a che fare con la libertá.
Non si puó elevare uno scrittore e storico, tutto sommato modesto, ai livelli dei grandi scrittori internazionali come, ad es. i russi, i tedeschi, gli americani, ecc.
Che sia stato il primo in Italia a scrivere con un italiano corretto, va bene ma, a livello internazionale, come qualitá letteraria, possiamo posizionarlo intorno al millesimo posto ...
Cordualitá
@@romolobassi8750 lei quindi ritiene che non sia significativo? E che, inoltre, non lo sia per la sua traducibilità in inglese?
Non penso che non sia traducibile.
Penso che, a parte la qualitá lessicale che credo sia ottima, le varie vicissitudini dei personaggi che intervengono nel romanzo siano volte a rappresentare un mondo che muta solo grazie ad eventi catastrofici come la peste.
Ben poco è lasciato a quel bifolco di Renzo se non la fuga.
Lo spaccato sociale che mi sembra emerga dal romanzo credo che abbia come scopo quello di abbattere ogni spunto di ottimismo sulla qualitá morale degli italiani,
influenti e non, descritti spesso in maniera negativa sottolineando il loro conformismo, il loro opportunismo nonché il loro atteggiamento di viltá ed incapacitá di mettere in discussione lo stato delle regole e dei comportamenti vigenti nell'epoca ma anche in epoca odierna.
Credo che insegnare a scuola il Manzoni
(Promessi Sposi, Adelchi, 5 maggio 1821, ecc.) non aiuti gran che la. formazione di un'apertura mentale costruttiva e creativa negli studenti che spesso vivono passivamente questo tipo di imposizione.
Ma il mio è solo un parere...
Lei ha esposto in maniera esemplare LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE ed altri argomenti molto interessanti. Sono sorpreso che si sia soffermato su quel massone di Alessandro Manzoni.
Cordialitá
Moravia era quello che dopo aver visitato l'URSS di staliniana memoria negli anni 50 scrisse che era il paradiso degli operai. Direi che non occorre aggiungere altro
come chiosa potremmo dire un vero stronzo
Don Rodrigo rappresenta i ceti abbienti che pretendono sempre di avere tutto, e che i loro desideri e i loro capricci siano legge senza che niente li ostacoli
MORAVIA .... chi era costui ? Prima che passi la prima metà del XXI secolo il nome Moravia sarà dai più dimenticato , Manzoni e i PROMESSI SPOSI, saranno ricordati per sempre .
A me non interessa il giudizio di Alberto Moravia su un capolavoro assoluto come I Promessi Sposi, un romanzo a mio avviso, l'ho già scritto su questo canale in un altro video, che contiene un mondo intero. Mi basta ciò che diceva uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano, Carlo Emilio Gadda, che mentre moriva volle che il suo migliore amico gli leggesse un capitolo dei Promessi Sposi. Lo considerava la perfezione possibile su questa terra, parole testuali; anche lo scrittore inglese David Lawrence riteneva Alessandro Manzoni uno dei più grandi romanzieri al mondo!
Lei ha ragione, ma pur nel rispetto di un defunto, ricordandomi l'uomo me lo ricordo come un uomo supponente e saccente, di lui rimarranno ricordi sbiaditi. Manzoni è un gigante
capisco cosa intende e capisco perfettamente il suo rispetto. Molte grazie per il suo commento
A me Moravia non piace, Manzoni è, appunto, un gigante, di fronte al quale Moravia
avrebbe dovuto solo inchinarsi!
Condivido l'analisi di Alberti. Chi, come Moravia, legge i Promessi Sposi come una storia d'amore conteso, non ne coglie il vero significato che sta nel contrasto tra gli umili e il potere. E le vittime del potere, talvolta, appartengono alla stessa classe dei potenti: Gertrude non è forse una vittima?
Io consiglio di leggere la prefazione di Moravia ai Promessi Sposi del 1960. Due parole in un' intervista fanno poco testo.
Non mi sorprendo che Moravia abbia detto queste cose. Lo conobbi a Roma, nel 1987, e di lui mi resta il ricordo di uno che se la tirava parecchio. Sul fatto che ritenesse Manzoni un grande scrittore ma non un romanziere c'è poco di che stupirsi: il suo ego e l'essere considerato un "oracolo" della nostra letteratura lo faceva sentire l'unico vero autore di romanzi esistente in Italia. Proprio per tutti questi motivi, Moravia mi è sempre piaciuto poco.
Bravissimo Un abbraccio forte 😢
Moravia ha scritto, quando era giovane, dei bei romanzi: "Il conformista", "La ciociara:, "La romana, l'ultimo bel romanzo (filosofico) fu "La noia"...Poi per Moravia ci fu un lento ma inesorabile declino...
@@FabrizioLegger Moravia, negli anni "50 e'60 , era un'icona della sinistra.
ONESTAMENTE non avrei "assistito" al video, perché parlava di Mazoni ! L'ho fatto perché c'era il punto di vista di Moravia. Ma poi ONESTAMENTE mi ha aperto un mondo ! NUove angolazioni che non avevo mai sospettato. Il progetto generale molto interessante ma forse ne avevo letto ai tempi del liceo e poi dimenticato, per superficialità della giovane età. Adesso è il tema dell'italianità che mi ha colpito. E' una intuizione per me. Una intuizione che ha molti motivi di essere corretta , di essere d'aiuto. Un italiano racconta agli italiani chi sono. Da un tempo storico così lontano può illuminare la "nostra" natura di popolo, individui e struttura di società. E questo lo percepisco , l'ho sentito, l'ho avvetito in quella speciale modalità per cui qualcosa che è stato nascosto davanti ai miei occhi per anni , si è palesato in un attimo. Ripenserò adesso ai Promessi Sposi con rinnovata curiosità e fiducia che qualcosa di fondamentale sul mio paese sia stato scritto chiaramente e poi soltanto dimenticato.
GRAZIE
PS: Don Abbondio = l'ultra italiano mi piace molto !
Resto incredula, difficile a credersi. Come può un uomo di letteratura, della statura intellettuale di A. Moravia, denigrare un'opera di spessore culturale quale quella dei Promessi Sposi, senza tener conto minimamente dell'impiego laborioso di analisi e metodi applicati nella sua redazione, più volte ripresa, a più edizioni: La rivoluzione linguistica espressione di un italiano democratico, la riflessione profondissima sulla fede cristiana, l'ironia, assunta all'interno dell'opera quale retorica prevalente, il dinamismo dei personaggi, reali e inventati, le tematiche affrontate attualissime, francamente resto basita. Allibita. Se Moravia si trovasse oggi a scrivere su Amazon recensioni e valutazioni a stelline, così, a casaccio come fanno in moltissimi del resto, pur di fare secchi gli autori, per puro particolarismo personale, avrebbe a questo punto ucciso Manzoni, a suon di stelline scadentissime? La mediocrità umana, è questo. Anche questo. Ecco, Manzoni, nella sua opera ha voluto dare vita ad un disegno geometrico perfetto, diametralmente opposto: Grandezza - mediocrità.
Prof condivido, può essere , certo, l occasione che innesca la trama ma i n 500 pagine e più c'è uno spaccato storico, un pò come I Miserabili di Hugo, se questo è il romanzo "nazionale" francese, lo è certamente i P.S. per noi.
Chissà come si è trovato Moravia in quel momento, era un uomo, con tutte le debolezze e i pregi, in fondo è un intervista , forse non l avrebbe scritta una cosa del genere. Ma mi piace che ne parli, sono fatti e fattarelli che fanno impazzire gli amanti di letteratura.
Secondo me il piedistallo su cui poggia il romanzo é la provvidenza, e dio nn certo l infatuazione di un potente per una contadinella....
Grazie perchè Lei mi aiuta a mettere ordine nei miei pensieri.
grazie a Lei
Ormai invece di prendere spunto dai classici si distruggono pure quelli ecco la società e i nostri letterati
Concordo con la visione del prof.
Bravissimo L abbraccio 🙏
Prof.hai ragione 🍀
Moravia esiste soltanto perché fu di sinistra... Povera Italia...
Concordo parola per parola.
Bella lettura, sono d'accordo con lei. Mi permetto di ricordarle che don Abbondio non muore, ma celebra il matrimonio dei due promessi.
Infatti si dice che muore il piccolo male, cioè don Rodrigo, non don Abbondio. Grazie!
Bella disammina
Atterrrato Moravia Bene 🎉🎉🎉🎉
@@angelatuveri2832 Alberto Moravia, del quale alcuni libri mi piacciono moltissimo, faceva parte degli intellettuali degli anni '50/'60 che "dettava legge" sostenuti e ben pagati dalla sinistra. L'ultima sopravvissuta e' Dacia Maraini.
A memoria... Lucia non lavorava alla filanda?
1:07
Moravia...undecimo di Manzoni
così tanto?
Moravia un grande intellettuale...?Maah
Non so cosa pensava Moravia del conte Manzoni discendente di una famiglia di fabbricanti d’armi della Valsassina è fatto passare per un genio dalla cultura asservita al potere politico ed economico , ma io mi sono sempre trovato d’accordo con alcuni personaggi che lo hanno conosciuto di persona, come Stendhal che lo trovò noioso e borghese e senza alcun acume filosofico, o il povero immenso Leopardi che non ne fu proprio entusiasmato ( grande autore dei Promessi sposi addirittura snobbo’ il nostro più amato poeta). Comunque un mediocre
Mah! Sull' infantilismo del testo,ho anch' io qualche dubbio{ peste-...pandemia COVID 😏} Il ciclo degli eventi che si ripete nelle ( ed in determinate) epoche. Forse annoio nel ripetermi ...
Moravia non mi è mai piaciuto
ma qui sono totalmente d'accordo con lui.
Infatti, al contrario di Pinocchio che è stato tradotto in tutto il mondo o quasi, all'estero il Manzoni non lo conosce nessuno ...
E se non si studiasse a scuola, non lo conoscerebbe nessuno neppure in Italia.
Questo qui non ha capito niente di quello che diceva Moravia......è un poveretto
Mi sembra molto interessante l'opinione di Moravia
come un raglio d'asino, anzi meno di un raglio
Moravia, mi ha sempre trasmesso una certa violenza di fondo e una sbrigatività da gerarca.
non da gerarca, ma da commissario del popolo
per una volta un sinistro, uno di coloro che hanno demolito la scuola e la cultura in questo occidente ormai sfatto, si produce in un commento condivisibile, rispetto al commento inutile di un altro sinistro cattivo maestro
Mai vai a nasconderti
@@gabriel-sx6uh tu e tu nonna in carriola
Manzoni non mi è mai piaciuto: pesante e noioso. Lo posso dire o devo essere obbligata a farmelo piacere?
nessuno la obbliga