Sono nato 20 anni fa in Albania. Sono venuto qua all'età di 7 anni e, quest'anno, dopo 14 anni in Italia, sono finalmente diventato cittadino italiano. Prima di continuare volevo dire che io ormai sono italiano, mi sento italiano, ma non da quest'anno, da molto più tempo. Però c'è un però. Non è che da quando ho ricevuto la cittadinanza la mia vita è cambiata, almeno non più di tanto. Perché secondo me non è un attestato che verifica la mia "italianità". Al mio giuramento c'erano tutti i miei amici che applaudivano ogni volta si facesse il mio nome;ecco loro hanno reso quel momento importante; importanza che io non avevo dato fino ad allora. In quel momento mi sono veramente sentito italiano. Perché, come ha anche ribadito l'assessore che presenziava, mi sono sentito integrato, voluto. D'altra parte c'erano anche le altre persone che ricevevano la loro cittadinanza ; loro erano molto più grandi di me, alcuni (ahimè) non parlavano benissimo italiano, altri invece si, e questi ritornati al posto scoppiavano in un pianto liberatorio come se avessero finito di soffrire . Non nego che anche io mi sono commosso pensando alle loro storie, a ciò che hanno dovuto fare. Tutto questo per raccontare la mia esperienza di quel giorno. Ma anche per dire un'altra cosa: l'integrazione deve avvenire da entrambe le parti: non puoi dire che i cinesi si isolano e poi, invece, se i loro figli cercano di entrare dentro la società tu glielo neghi. Perché ok che la cittadinanza, come ho detto prima, non misura la tua integrazione, ma tu negandogliela, a un età giovane, di certo non la favorisci.
FilmSulWeb lui ha fatto scuola in Italia, parla da italiano e si sente come tale. perché non dovrebbe esserlo? merita di esserlo molto più di certa gente
FilmSulWeb Ti sbagli nel dire peccato che sia albanese. Come avrai notato dal nome, non sono italiano e sinceramente trovo inutile dirti da che nazione vengo. Così ritengo superfluo marchiare l'esistenza di una persona solo perché viene da un certo stato. La cittadinanza a parer mio allarga ancor di più il concetto di separazione tra persone. Vivo in Italia dal 2004 è mi sono rifiutato di prendere la cittadinanza, non come gesto di ripicca per questo paese, ma per ribellarmi a questo sistema stupido presente in tutto il continente.
Buşteagă Liviu-Toader dai ragazzi l'ha detto tanto per fare flame a vuoto,perché se fosse il contrario sarebbe una perdita di tempo rispondergli seriamente
Andrènico Quanta ignoranza in questo video. Chi ha creato questo video è solo uno schiavo del sistema tutto qui!!! Non è un fatto di estrema destra o estrema sinistra, non ci arrivate proprio. Ha detto 300 parole per non dire nulla. È un piano ben preciso, non sono contro gay o stranieri o contro i figli degli "stranieri", ma mi sa che le lobby gay, i nuovi nazisti camuffati da grandi rivoluzionari di sinistra come anticomplottisti e robot vari ed i 168.000 lavaggi del cervello che ha subito, gli hanno fatto sparate solo cazzate :-). Si fa troppo i cazzi suoi, lo hanno pagato mi sa. I suoi capi dell'nwo gli hanno promesse ville, soldi e macchine di lusso? In un mondo pieno di guerre create apposta per far emigrare, un mondo dove c'è gente che muore di fame per colpa di multinazionali e altro, sanità che non funziona, mafiosi al governo, pensano e favoriscono lo Ius Soli. Stanno male.
Edoardo Arcangelo Turiya come dimostra il tuo discorso ignoranza e razzismo vanno di pari passo, non sai di cosa parlare e ti giochi la carta delle multinazionali! studia, innformati e sopratutto ascolta!
I miei genitori sono cinesi, io sono nato a Milano e ho sempre vissuto in Italia (tra l'altro cresciuto nelle Marche), quindi ho anche studiato sempre in Italia. Ad Agosto compio vent'anni ormai. Ho ottenuto la cittadinanza italiana il Luglio scorso, un mese prima dei 19 anni, secondo la procedura che hai descritto tu (ossia: ho raccolto i miei certificati di residenza in tutti i comuni dove ho abitato dagli zero ai 18 anni e ho fatto richiesta al comune dove abito attualmente, dopodiché ho pagato una quota al ministero degli interni). Io ho addirittura un accento Marchigiano, che può ricordare quello Romano, con alcune cadenze milanesi poiché ormai sono a Milano da 5 anni. Mi sento molto più italiano che cinese, cosa che molti forse non capiscono e altri non tollerano, però sono fiero di aver ottenuto la cittadinanza, specialmente quando ho votato al Referendum. Ovviamente non si può regalare la cittadinanza a tutti ed è stato effettivamente uno sbattimento assurdo dover recuperare tutti quei documenti per ottenere la cittadinanza, ma secondo me è una via che funziona, proprio per evitare che si regali la cittadinanza a chi magari in Italia ci abita e basta ma non ne conosce la cultura. (Certo che se abolissero il calcio festeggerei per settimane). - Davide
Deezey1208 Per me è molto bello quello che hai detto, cioè che tu per primo ti senti più italiano che cinese e che hai avuto piacere a votare al referendum. Queste parole stesse mostrano che sei italiano. Nei casi come i tuoi comunque, molto difficilmente qualcuno ha da ridire sul rilascio della cittadinanza, sono casi ben definiti, quindi che sia ius soli, ius culturae o 18 anni, poco importa. I casini emergono altrove. PS Il calcio è vita.
Deezey1208 Discorso bellissimo, ma la mia domanda è: se la cittadinanza non si regala, perché a me, figlia di genitori italiani, la cittadinanza è stata regalata? Tu hai dovuto radunare tutta una serie di documenti, compiendo un lavoro più o meno faticoso, a seconda di come l'hai percepito, mentre io non ho fatto assolutamente nulla. Quindi chiedo: perché a me la cittadinanza è stata regalata automaticamente? Cosa ho fatto per meritarmela? Ma, ancora più preoccupante: dato che sto per trasferirmi a Boston e vivere il resto della mia vita lì, perché tutta la mia discendenza, che probabilmente avrà ben poco a che fare con l'Italia e con il ricordo di un'antica ava che ci è nata, avrà in regalo una cittadinanza italiana mentre tu, che sei nato in Italia e che sei culturalmente italiano, hai dovuto lottare e sforzarti per ottenerla?
Gaia Papetti Ciao, ti rispondo anche se la domanda non è rivolta a me 😅. Per come la vedo io, se uno nasce in Italia (o anche all'estero) da genitori italiani, la cittadinanza italiana gli viene garantita, non direi "regalata". È garantita grazie ai genitori che, essendo italiani, si presuppone abbiano lavorato e partecipato allo sviluppo della società in Italia. Quindi, i tuoi futuri figli nati a Boston potranno avere la cittadinanza italiana grazie al contributo tuo e dei loro nonni, bisnonni ecc alla "causa italiana". Se invece uno straniero si trasferisce in Italia, la cittadinanza non gli viene data subito perché ancora né lui, né i suoi "antenati" hanno contribuito al benessere di questa società. Nel momento in cui viene appurato che uno ha contribuito (es verificando tramite documenti che ha vissuto tot anni in Italia, legalmente, frequentato la scuola o lavorato ecc) la cittadinanza a quel punto viene emessa.
Con la cittadinanza si possono fare principalmente due cose: circolare liberamente nel territorio e avere il diritto a esprimere la propria opinione, se richiesta, tramite il voto. Il fatto che la cittadinanza mi sia garantita per via di quello che hanno fatto i miei avi è assurdo (seppure questa potrebbe essere la visione dei nostri Padri Costituenti, hai ragione): è assurdo premiarmi, dandomi la possibilità di esprimere la mia idea politica sulla situazione attuale, per via di quello che i miei avi (fossero anche solo i miei genitori!) hanno fatto. Così facendo una persona non interessata allo sviluppo della società italiana avrebbe un diritto mancante a un immigrato regolare molto interessato allo sviluppo della stessa. Prendiamo il mio caso: io non ho mai lavorato, perché il lavoro che voglio fare io - ricerca scientifica - nel mio Paese è uno dei lavori più sfruttati in circolazione. Quindi non ho mai contribuito allo sviluppo della società, ma lo hanno fatto i miei genitori, i miei nonni e i miei antenati. Per quanto potrebbe dire lo Stato, io potrei odiare il mio Paese, oppure addirittura potrei essere indifferente al suo sviluppo. Io, in altre parole, ho ricevuto in regalo qualcosa che non mi merito e che non desideravo per il solo fatto che i miei antenati sono stati meritevoli. Personalmente reputo questo fatto assurdo: il fatto che mio padre sia stato un italiano attivo politicamente e interessato allo sviluppo dell'Italia non rende autenticamente me, sua figlia, meritevole di esprimere la mia opinione in merito alla direzione del Paese in cui sono nata. Peggio ancora sarà per i miei discendenti: il fatto che mio padre abbia contribuito allo sviluppo dell'Italia non dovrebbe implicare che loro sono meritevoli, 500 anni dopo, di decidere relativamente allo sviluppo dell'Italia del futuro. E questo diventa ancora più assurdo nel momento in cui una persona interessata allo sviluppo di questo Paese deve andare incontro a un certo numero di difficoltà per poter davvero contribuire. Nonostante le opinioni discordi, tuttavia, sono molto contenta di aver trovato una persona che mi ha fatto riflettere su un aspetto del problema che non avevo considerato - la garanzia, e non il regalo. Grazie! :D
Gaia Papetti Ah sei un altro cervello in fuga? Siamo in due, io già trasferito su suolo nemico in realtà, ma prima o poi conto di tornare ;). Comunque hai ragione in quello che dici. Poi io in realtà non so su quali basi si fondi lo ius sanguinis, ma per come funziona mi dà l'idea che la ratio dietro sia più o meno quella che ho descritto. Se cosi fosse comunque è vero non funziona sempre, ma non è neanche un completo disastro. Funziona decentemente, in media. Almeno finché la maggior parte dei figli nati da genitori di un dato Paese rimane in quel Paese, e fino a pochi decenni fa trasferirsi all'estero non era per niente comune. Saluti!
Ciao sono uno stagista presso un giornale locale e volevo ringraziarti perché il tuo video mi ha dato 1 aiuto enorme a scrivere la mia primissima bozza d'articolo a tema ius soli. Keep up the food work Shy!
Hai perfettamente ragione. La penso come te. Gli italiani che si credono "razza pura" fanno tenerezza. Non c'è miglior esempio di un mix genetico che l'abitante di questa nazione. Da Nord a Sud si passa da carnagioni chiare a scurissime, da occhi celesti a pelle color cioccolato. L'Italia e in generale qualunque nazione è CULTURA, è condivisione di "valori", di lingua, di regole, non di genei, perhcé AVREMMO PERSO IN PARTENZA AVENDO UN MIX DI GENI TUTTI DIVERSI. Dovremmo prendere esempio dai paesi del Nord Europa, quelli sì di genetica "meno contaminata" e paradossalmente più aperti, se ne sbattono della genetica e puntano più ALLA CULTURA e ALL'EDUCAZIONE. COme gli Stati Uniti di America, più attenti a quello che TU PUOI FARE PER IL PAESE, SEMPRE PRONTI AD ACCOGLIERE gente straniera purché utile alla comunità e alla crescita del paese.
sono un ragazzo di origini Albanesi che vive regolarmente in Italia da 13 anni. Mi è stata revocata la richiesta per la cittadinanza italiana, perché nel arco di tempo burocratico del approvazione della legge io ho compiuto 18 anni, anche se io essendo stato al epoca minorenne mi fecero fare inutilmente la domanda, quindi spendere 200 euro circa in arche da bollo (tale fascicolo in seguito è stato buttato via). Quindi io mi ritrovo a essere l'unico della mia famiglia ancora con la cittadinanza Albanese. come se non bastasse continuano a rifiutarmi la cittadinanza per "fraintendimenti con l'ambasciata albanese". guai a chi dice che non sono integrato, dato che faccio errori grammaticali e mi so lamentare benissimo.
Ottenere la cittadinanza nel mio caso è molto più difficile di quanto possa sembrare. Io sono nata in Romania, sono venuta in Italia all'età di 6 anni e ho iniziato e continuato gli studi qui (ora sono all'università). I miei genitori hanno fatto la richiesta di cittadinanza per loro e per me quando ero ancora minorenne e, fatalità, la loro richiesta è stata accettata solo 3 anni dopo, quando ormai ero già maggiorenne. Così loro hanno ottenuto la cittadinanza, mentre io devo rifare tutto l'iter burocratico per fare la richiesta (tra cui documenti da rifare in Romania, nonché pagare di nuovo 216 euro per la sola richiesta). Magari non interessa a nessuno ma il punto è che ci tengo davvero ad ottenere la cittadinanza, sono molto legata a questo paese e tutte le mie conoscenze le devo all'istruzione che ho ricevuto qui. Eppure, l'iter per ottenerla è davvero complesso.
SiS? No era SooS! se hai visto la puntata di BI in cui hanno preso a pugni il nazifascista del web, saprai che la democrazia funziona così, non puoi rendere illegali le idee diverse dalle tue. Anche quando mettono in pericolo il sistema stesso.
Ciao Alexandra, controlla se non puoi fare qualcosa al riguardo. Anche se diventata maggiorenne la domanda non perde validità. Parlo per esperienza personale, mi sono ritrovato nella stessa situazione e burocraticamente non ho avuto problemi.
L'angolo della Distopia Il punto è che aggrediscono continuamente i ragazzi e le ragazze antifascisti/e, per poi rifugiarsi nella scusa che anche i centri sociali aggrediscono i loro banchetti di propaganda (quando ad aggredire si tratta di anarchici) e se loro sprangano qualcuno è per difendersi... Per me qualcosa del genere non dovrebbe esistere, anche perché i due partiti sopracitati sono benissimo paragonabili a qualcosa come il ku klux klan...
Chiedo scusa se è off-topic, però vorrei complimentarmi per il canale che hai creato e i vari video che sforni ogni volta; ti seguo da un'anno e sono contento di averlo fatto. Ogni video sono 20 minuti circa di arrichimento culturale arrichito da qualche battuta che smorza i toni.
Sempre chiarissimo nell'esposizione , complimenti complimenti e ancora COMPLIMENTI ! Un plauso ai disegni ( bozzetti ) esplicativi, cerca di sfruttarli al meglio anche in seguito. Stai crescendo e migliorando sempre più; non fermarti. :)
Ma a una certa non ci si stanca a classificare le persone per la pigmentazione? Voglio dire, pure a voler continuare la tiritera, uno non si rompe le palle di avere sempre le vene gonfie perché l'altro è "diverso"? Ma farsi una birra e guardarsi un film, no?
ChristianIce, MITO VIVENTE!!! Approfitto di qeusto spazio per farti i complimenti per i fantastici video del tuo canale, roba da artisti veri. Grandissimo!
Lo ius sanguinis non è un granché; ho conosciuto parecchi sudamericani che grazie a un bisnonno emigrante hanno preso la cittadinanza in tre mesi e non parlano una parola d'italiano. Lo ius soli puro come in America ha lo stesso problema. Non so se questa via di mezzo risolva il problema, ma ben venga: considero più italiano un figlio di immigrati che abbia fatto le scuole nel Paese che non uno nato e cresciuto in Brasile o in Argentina che può votare in memoria di un trisavolo. Personalmente mi piacerebbe che la cittadinanza si acquisisse con un esame di lingua, storia e cultura, ma se così fosse la perderebbero parecchi italiani.
Due anni fa sono appunto venuti in paese due Brasiliani, di cui uno era interessato a prendere la cittadinanza italiana per divenire cittadino comunitario ed andare tranquillamente a vivere in Inghilterra (e ha fatto appena in tempo, direi XD). Bravissima persona, niente da dire, simpatica e disponibile, ma in effetti l'unica cosa che lo legava all'Italia era la memoria familiare ed un trisavolo partito nel 1910... se ha potuto avere lui diritto alla cittadinanza, non vedo perché altri adesso....
se mi fai il favore di rimanere sul nocciolo della questione, e non, come fate sempre voi di solito, di deviare, confondere, impiastricciare, mischiare, dissimulare, approssimare l'approssimabile, annacquare il problema con quintali di propaganda spicciola e retorica che definirei "fascio-risorgimentale", parlando di "persone che hanno servito e costruito la patria" e facendo poi riferimenti all'esempio romano (il che mi fa intuire che anche tu sei uno di quelli a cui ogni tanto parte il tick che fa rizzare ogni tanto il braccio destro). Ma in fondo, l'hai detto tu stesso, non serve conoscere la lingua, gli usi ed i costumi per essere per essere cittadino di un paese: serve un pezzo di carta che te lo certifica. E per ottenere quel pezzo di carta i tempi non sono molto cambiati da Roma ad oggi, devi semplicemente essere figlio di un cittadino (il padre ai tempi dei Romani, uno qualsiasi dei suoi genitori oggi). Senza scomodare "coloro i quali hanno fondato quella nazione": non c'è n'era nella Roma Antica, non ce né bisogno nemmeno adesso. Per la cronaca, nessuno dei miei parenti emigrati ha poi conservato la cittadinanza italiana (a meno che lo stato ospitante non permettesse il doppio passaporto) e tutti hanno ricevuto un pezzo di carta dalla nazione in cui si sono trasferiti, per il semplice fatto che non diventare cittadini del paese in cui si vive non conviene affatto. E quando qualcuno emigra per necessità (gli italiani d'allora come gli Africani di oggi) fa sempre quello che gli conviene di più. Questa legge è un buon passo avanti, perché (se hai avuto la pazienza di guardare il video) consente la cittadinanza ai figli degli immigrati che si sono già integrati in Italia (e che quindi si possono già definire italiani) ed ai figli di quelli che riusciranno ad integrarsi (e che quindi saranno italiani). Praticamente nessuno dei nuovi immigrati possiede i requisiti necessari per rendere i loro figli cittadini italiani, puoi stare tranquillo per la tua nobile (e totalmente inesistente) razza italica.
Quindi praticamente ognuno che abbia un qualsiasi parente straniero nella sua genealogia può andare a rompere il cazzo in giro per il mondo perchè "mio bisnonno ha fatto il macellaio in Belgio e quindi voglio essere Belga". Interessante, praticamente ognuno di noi cercando bene ha una rosa di 4/5 paesi da scegliere.
Alessandro Di Caterino Sono napoletano è mi sento estremamente offeso dalle tue parole. Per essere napoletano doc non solo devi rubare gli orologi, ma devi pure andare in motorino in 6 rigorosamente senza casco, dire "kitemmuort" ogni due parole e farti saltare, come da tradizione, un paio di dita a capodanno, solo così potrai considerarti napoletano doc. Ora ti saluto, vado a mangiarmi una pizza. Ciá uagliò
Contentissimo per l'idea dello ius culturae, in particolare per la questione dei bambini. Ho avuto modo di conoscere diverse persone provenienti dal Marocco, con genitori piuttosto chiusi, che dopo essersi spostati in italia anche dopo alcuni anni di scuola nel Paese d'origine si sono integrati più che bene e sono, a tutti gli effetti a parer mio, italiani nonostante religione o lingua differente. Non sono però ufficialmente italiani. Stessa questioni dei ragazzi della Sardegna ma a Torino ^^
Filippo Guiducci chi non vi conosce vuol dire che non conosce l'Italia e lo stato Pontificio di allora. È una terra bellissima, che pian piano sto visitando
Vivo in Inghilterra da anni, e qualche settimana fa mi sono imbattuta in un gruppo di 3 ragazzi 16enni che parlavano in italiano. Mi sono fermata a chiacchierare con loro. Erano in inghilterra da pochi mesi con le loro famiglie, originariamente dell'India, Bangladesh e Nigeria. Loro erano nati in italia, mi parlavano con accenti veneti e marchigiani, ed erano sopresi di avermi incontrata, dicevano che ero la prima "italiana vera" che vedevano in UK. Ho ripetuto loro piu' volte che, dopo tanti anni di assenza, io sono meno italiana di loro, nonostante il mio passaporto. Mi ha davvero rattristita il loro autodefinirsi meno italiani di me. Sono stati trattatati da Italiani di serie B per tutta la loro vita, non conoscono alternative, sono sempre stati "quasi italiani ma meno degli altri", al punto che per loro e' normalita'.
Non si sentivano meno italiani perche sono stati trattati male, si sentivano meno italiani perche la cittadinanza e solo un foglio di carta con su scritto "italiano". per essere italiano devi essere di sangue europeo. mi dispiace non lo dico con felicità ma è solamente la realtà. Loro saranno sempre africani o sudasiatici non saranno mai europei e noi non saremo mai africani o sudasiatici
Sono d'accordo con te e ti ringrazio per questo interessante filmato. Certo, essendo io emigrato dall'Italia verso la Germania, queste faccende le vedo da un altro punto di vista. Mi salva il fatto che, per ora, sono comunitario.
Vivo in Italia da quando ho 5 anni. Ne ho compiuti 24 a Marzo e settimana prossima mi sposerò con una meravigliosa ragazza italiana dopo 7 anni di fidanzamento. Tuttora però non mi sento italiano e non richiedo la cittadinanza. Non perché non posso ma perché non voglio. Non mi basta avere un foglio di carta. Non lo farò finché nel parlamento del paese che mi ha adottato e cresciuto ci saranno elementi che mi vedranno come un corpo estraneo, senza un'anima e senza un'identità. Forse sono io che sbaglio, forse sono rimasto troppo idealista, ma che ci volete fare, sono fatto così.
Io, a differenza tua sono itagliano e quelli come te li capisco...dai scusa scherzavo. il fatto è che alle volte vorrei pubblicare una lettera aperta, al mondo, e da italiano dire "non mi riconosco più in questo paese che contraddice i valori insegnatimi da mio padre, tipo libertà-tolleranza-accoglienza, chi ha voglia di adottarmi?" poi penso che poteva andarmi peggio così prometto alla mia compagna straniera che non la sposerò mai perché quel pezzo di carta che che mi vincolerebbe a qualcosa che un domani potrebbe non piacermi più non lo voglio...ha quasi 40'anni tra un pò la posso cambiare con 2 da 20 :)
Ma, veramente, solo negli stati monopartitici (dittature) esiste un consenso come quello che speri tu. Ammesso che non sia un consenso tutto negativo alla tua situazione. Le forze "anti-sistema" o "anti-altro" devono stare in Parlamento, affinché una piena e matura democrazia si mantenga... altrimenti la deriva "non politica" arriverà presto, ovvero terrorismo (tipo in Irlanda o Paesi Baschi... solo la legittimazione politica ha messo fine al sangue versato).
sono un ragazzo di 23 anni, nato e cresciuto a Roma da genitori polacchi, ho fatto le scuole pubbliche italiane, parlo romano, lavoro a Roma come insegnate di tennis, non ho ottenuto la cittadinanza ancora poiché non avevo fatto in tempo a fare richiesta entro i 19
Ti ho "scoperto" da una settimana e ne sono molto felice. Sorvolando i complimenti per dialettica e maturità, vorrei dire la mia. 28 anni, figlia/nipote/pronipote di siciliani,pelle Biancaneve style, cristiana praticante e convinta per scelta, qualche volta parlo di religione (Shy non pensare che sia un argomento inusuale) ma sono convinta che la cittadinanza prescinda dalle origini, dal sangue e da qualsiasi residuo o contaminazione dell'idea di "razza ariana". Noi italiani, siamo sempre stati un "Melting pot" quindi mi è difficile comprendere tutte queste critiche e resistenze al cambiamento desiderato da molti. Sinceramente mi sto convincendo che l'idea di "stato laico" non riesca ad entrare nella mente della gente. La mia risposta è una: in periodi di crisi, chi non ha una vera e propria identità, vedendo cadere quelle poche e fragili "certezze" si avvinghia ad un qualche fondamentalismo, semplicemente per mancanza di posizioni, valori e conoscenza. L'ignoranza gioca un ruolo fondamentale, l'educazione a questa apertura mentale dovrebbe cominciare all'asilo, i dodici mesi non basterebbero per Salvini&co. Chiedo scusa per essermi dilungata ma desideravo dire la mia. Ti ringrazio per questi meravigliosi spunti
devi pensare anche alle conseguenze però, basta vedere in Francia, fanno tutta la trafila scolastica, parlano francese etc però non sono integrati per niente. Non basta avere l'accento. Inoltre ipotizziamo che la comunità araba aumenti sproporzionatamente e siano tutti dotati di cittadinanza, vorrebbe dire una marea di arabi con diritto di voto. Una marea di arabi che voterebbe e avrebbe influenza elettorale, quindi potremmo trovarci con dei partiti che potrebbero sfociare nell'islamico (magari anche radicale) con ampio elettorato e perchè no rappresentanza parlamentare. Forse sarò troppo drastico ma per quanto mi riguarda per avere la cittadinanza italiana bisognerebbe essere nel paese da almeno tre generazioni se non lo si fosse di sangue. Per tutto il resto c'è lo strumento del permesso di soggiorno che non è che faccia schifo, anche perchè c'è da considerare che avrebbero la doppia cittadinanza (e probabilmente anche una casa da un'altra parte). Potrebbe starmi bene nel caso che facessimo come la Cina che la vieta. Avere doppia cittadinanza è un vantaggio, quindi perchè dovremmo dare la nostra facilmente a persone che ne hanno un'altra? se la vogliono, e sono davvero italiani, che rinuncino alla loro.
scusa ma non capisco, tu parli di religione come se oggi fosse vietato...... ma guarda che se volessero radicalizzarsi mica avrebbero problemi se avessero o no la cittadinanza poi in parlamento già ci sono un sacco di formazioni estremiste, lega, fratelli d'italia, estremismo di sinistra..... non credo che cambierebbe molto, anzi sarebbe quasi una ventata di aria fresca, invece delle solite battaglie trita e ritrita da un secolo a questa parte....... e che palle ma provare qualcosa di nuovo mai???
Marzanator Gamez Sulla questione della doppia cittadinanza ti quoto in pieno. Ai minori di 18 anni potrebbe anche essere garantita la doppia cittadinanza, ma arrivato ai 18 scegli: o quella italiana o altro. In Germania fino a un paio di anni fa si faceva così, poi hanno acconsentito alla doppia cittadinanza, adesso vorrebbero ritoglierla, soprattutto visto che la Turchia sta diventando un covo di matti e non vogliono casini con i milioni di turchi tedeschi. Quindi per prevenire problemi, sono d'accordo che almeno gli adulti dovrebbero scegliere quale cittadinanza tenere.
Anche perchè uno scenario in cui ci sono in parlamento partiti di stampo Islamici sarebbe un baluardo dell'integrazione. Una fetta con radici diverse che partecipa alla vita del paese con idee e proposte.
Ricordo che uno dei principi fondamentali della democrazia italiana e occidentale è che lo stato è laico. E così deve rimanere. Quindi religioni fuori dalle questioni politiche. Poi certo, sappiamo tutti che in pratica non è possibile escludere completamente la religione dalla politica, ma l'obiettivo deve essere quello. Quindi a prescindere dal fatto che di estremismo politico già ci intendiamo per i fatti nostri, i "partiti di stampo islamico" sarebbero esattamente l'opposto della tanto agognata integrazione (Anche se dipende molto da che cosa si intenda con "stampo islamico").
Sono lontano dalla destra e credo che essere italiano ed essere cittadino italiano siano 2 cose diverse. Detto questo io sono assolutamente contrario allo ius soli, ma dovrebbero comunque cambiare le regole per acquisire la cittadinanza. Secondo me la cittadinanza dovrebbe essere passata dai genitori o solamente dopo aver vissuto/lavorato/studiato/altro nel paese. Il motivo è semplice: la cittadinanza va guadagnata dopo aver fornito qualcosa al paese per un determinato periodo di tempo. Si eredita la cittadinanza perché si presuppone che nella maggior parte dei casi i genitori italiani abbiano fornito qualcosa al paese e che possibilmente anche i figli faranno lo stesso con il passare del tempo. E' molto "cheap" dare la cittadinanza a tutti quelli che nascono sul territorio imo, credo porterebbe solamente altri problemi nel prossimo futuro.
Arauder quello che descrivi tu e lo Ius culturae, shy ne ha parlato è l'altra proposta sul tavolo, comunque la proposta di introdurre lo Ius soli puro non è sul tavolo, riguardati bene il video
Ma dimmi come fare in pratica a risolvere lo spopolamento di italiani, troppi vecchi... E pochi bambini, o convinci le donne italiane a fare digli ne mancano 3 milioni, o li devi importare... Dirai, il governo dovrebbe.. Ma coi dovrebbe i bimbi non nascono...
Sono nato a Napoli da genitori dominicani, ho fatto il permesso di soggiorno ogni anno fino al mio diciottesimo compleanno, poi però, per una serie di motivi che non sto qui a spiegare, nell'anno successivo non ho fatto richiesta per la cittadinanza. Risultato: tra poco più di un mese compio 21 anni e sto sistemando alcune questioni burocratiche per rinnovare ancora una volta il permesso di soggiorno. Eppure sono napoletano a tutti gli effetti, ho studiato qui, amo la mia città e scrivo canzoni sia in italiano che nel mio dialetto. Sono solo un po' più scuro di pelle del normale, ma a quanto pare questo basta per etichettarmi come "non italiano".
Io ho un compagno di classe nero (e nel liceo che frequento io è raro) che però si è integrato benissimo. Parla italiano e dialetto veneto ed è il primo a scherzare sui neri. Ma la cosa più importante è che ha una forte personalità e un grande carisma che gli hanno permesso di farsi apprezzare da tutti. Altri ragazzi come lui, magari più timidi, non hanno questa fortuna e vengono lasciati in disparte. Dico questo per sottolineare quanto conti sapersi relazionare con le persone, anche quelle sconosciute. Alla fine questo discorso si lega a quello di ieri sull'importanza del networking in ambito lavorativo. #FeelsShyMan
Alla luce di ciò che hai detto, non vedo come essere contro una legge che dà la possibilità alle persone culturalmente integrate di ottenere più facilmente la cittadinanza. Non facilmente, ma più facilmente, il che è molto diverso.
Sono nato da padre italiano e madre giapponese in territorio italiano, mentre mia sorella in Giappone dove ha anche passato i primi anni della sua vita, ovviamente nessuno di noi due ha mai avuto problemi per ottenere la cittadinanza italiana. E anche se sono legato alle mie discendenze orientali mi sento Italiano ed europeo al 100%, ma ciò nonostante mi è capitato di sentirmi dire che non meriterei di avere la cittadinanza al pari di un qualsiasi altro "vero" italiano poichè ho occhi e lineamenti con influenze orientali. L'odio che ho provato per queste poche persone mi ha fatto sentire molto più vicino al tricolore di qualsiasi altra cosa cosa, pure del mondiale 2006 per intenderci. Quello che voglio goffamente dire è che sono felicissimo dell'introduzione di questa legge perché possa aiutare persone che non hanno avuto i miei stessi privilegi a diventare quello che effettivamente si sentono di essere, italiani 🇮🇹
E infatti sono tutti marchigiani, emigrati su Marte. Ora sono a tutti gli effetti Marziani, ma anche lì l'iter è stato abbastanza complesso (conoscenza minima della geografia interplanetaria, reddito minimo pari a quello di un classificatore di granelli di sabbia e capacità di adattarsi a un ambiente senza atmosfera). Le antenne e il colorito verdastro sono da attribuirsi semplicemente ai canederli del giorno prima.
Chi parla di stirpe italica dovrebbe ripassare gli ultimi 1600 anni di storia italiana. Dai longobardi, ai musulmani, per poi passare dai normanni ai francesi e spagnoli. Noi siamo frutto di secoli di mescolanza interculturale.
Ho 25 anni, cittadino tanzanese, in italia da 14 anni.1 anno delle scuole elementari, 3 anni delle scuole medie,5 anni delle superiori,5 anni di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (maestro nella scuola elementare).Vi sfido ad affrontare il mio percorso tenendo conto del fatto che lo stesso paese nel quale state investendo il vostro tempo e la vostra vita, si rifiuta di riconoscervi come parte integrante della propria identità socio-culturale, economica, politica e nazionale (anche se insegnerai/educherai/istruirai/guiderai i suoi figli). Sono disponibile a stare qua a sentire chi si nasconde ancora dietro al "merito della cittadinanza" ed al "regalo" che lo stato mi sta facendo con questa legge. Sarebbe interessante, davvero, capire il famoso percorso meritocratico ideale che bisognerebbe compiere per essere considerati cittadini italiani a tutti gli effetti e con tutti gli affetti.
Bravisimo, Sono venuto in Italia 1990 non ho la cittadinanza Italiana, mHha sono comunque Italiano. Amo la Italia. Il mio paese è italia. tutto questo 27 anni non ho potuto votare nessuno. ne Sri Lanka ne Italia. Un diritto negato, Quelli che parlano contro Ius Soli, stanno per le poltrone sul pelle di povere gente. Tanti anni fa nello Sri Lanka, mi ricordo il governo sinistra di epoca proposto di dare la cittadinanza Sri Lanka per i Tamil origine indiana che hanno portato Inglese in Sri Lanka per lavorare nelle piantagion del tè. Estremi nazionalismi Cingalese al epoca protestavano, alcuni hanno dato il fuoco. Io avevo piu meno 15, 16 anni, mi dispiaciuto non potevo fare qualcosa, non potevo nianche votare. PENSAVO QUEL GENTE HANNO VISSUTI IN SRI LANKA TUTTO QUEL TEMPO, LAVORATO , SUDATO PER SRI LANKA, LORO FIGLI FRIQUENTATI SCUOLA NOSTRA, VISSUTI CON NOI, CONDIVIDEVANO TUTTALA DIFICOLTA CON NOI. SE LORO NON HANNO DIRITTO DI AVERE LA CITTADINANZA PER VIVERE IN SRI LANKA, LORO FIGLI CRESCUTI IN SRI LANKA, VISSUTI IN SRI LANKA, SE NON POSSANO AVERE CITTADINANZA COME POSSANO TORNARE IN INDIA, AVEVO PENSATO QUEL POLITICI GRADAVANO COTRO QUEL PROVEDIMENTO, NON ERANO CIVILIZZATI, NON HANNO IL CUORE NE CERVELLO. ADESSO IN ITALIA STESSA COSA POSSO VEDERE, UN GRANDE PAESE COME ITALIA, UN G8, C'E SONO ANCORA GENTE ANTICI, a me la cittadinanza non mi serve, perche qualsiasi momento posso anche andarmene dal Italia con rancore, ma miei figli che sono venuti piccoli età, non possano venire con me, non veranno mai. Sono bravissimi nella scuola, mia figlia appena mandato un foto di sua pagella di 4a liceo tutte le materie ha preso un 10 tre 9 e tuttele altre 8, Salvini e 5 stelle non hanno altre argomenti qui parlare per fregare voti, anche senatore Bossi ha fatto stessa cosa, hanno governato con Berlusconi, hanno risolto qualche problema dopo tantissimi anni di governo? Non ostacolare, Ius Soli, tutti quelli gente sono qui che lavora, frequenta la scuola con vostre figli, fanno lavoro umilianti, curano vostre genitori, e i bambini cose più importante di vostra vita. Certo che dovete controllar
Mia sorella è nata in italia (ora ha due anni) e sebbene in casa tutti noi abbiamo il permesso di soggiorno illimitato, lei non ha la cittadinanza italiana. Nessuno in casa ancora ce l'ha perché i documenti necessari sono tanti e per alcuni è necessario tornare nel paese di nascita: noi siamo peruviani (i miei genitori sono di provincia, immaginate il viaggio pittoresco per andare a riprendere i certificati di nascita!). Siamo tutti molto affezionati a questo paese e alle persone: i nostri amici, i nostri vicini che abbiamo conosciuto con gli anni. Eppure alle.comunali, al referendum non possiamo votare, nonostante condividiamo da (mio padre da vent'anni, io e mia mamma da 12 anni) un destino comune a quello di qualsiasi persona sia nata sul.territorio. Io non rinnego la mia cultura di provenienza: parlo spagnolo con l'accento di una peruviana e parlo italiano con un leggero accento bergamasco, e conosco la storia del Perù e la storia dell'Italia (anzi quella italiana un po' meglio, visto che ho studiato qui), per questo mi sento perfettamente integrata. E non vedo l'ora di ottenere la cittadinanza, quella cartacea.
a detta dei miei professori di sociologia, la burocrazia Italiana é la meno integrazionista d'europa; per il resto quoto totalmente il tuo discorso sulla cultura (volevo arricchire la discussione spiegando come funziona l'acquisizione della cittadinanza ma lo hai fatto tu ad inizio video :P )
Conosco bene la situazione...sono figlio di ITALIANI nato in U.S.A....HO DOPPIA CITTADINANZA QUINDI DOPPIO PASSAPORTO...NE SONO ORGOGLIOSO E NN CI RINUNCEREI PER NULLA AL MONDO.
Sono d'accordo sul discorso che il figlio di stranieri che nasce e cresce qui molto spesso si senta tanto italiano quanto un figlio di italiani, il punto é che l'allargamento della cittadinanza prevede tutta una serie di privilegi per chi ne beneficia, e questi hanno dei costi non indifferenti se si parla di numeri cosí grandi. Inoltre, personalmente, non mi pare il momento giusto per incentivare l'immigrazione, di qualsiasi colore essa sia.
Da sempre i figli di immigrati nati in Italia ottengono la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno. Ora perché bisogna incentivare l'immigrazione clandestina verso il nostro paese? Se un bambino cresce in Italia, va a scuola, cresce integrandosi allora sì che è un cittadino italiano. Io veramente non riesco a capire.
Giacomo Restelli prega che tu un giorno non debba emigrare e che i tuoi figli non debbano sentirsi umiliati, scherniti ed esclusi ogni giorno perché, anche se legalmente non c’è differenza coi nativi del posto, hanno la pelle un pochino diversa
Racconto di un caso non vissuto in prima persona: nel 2014 ho conosciuto all'università una ragazza, nel 2015 l'ho iniziata a frequentare e me ne sono innamorato follemente. Un giorno, durante una chiacchierata, scoprii che non era salernitana (noi due studiamo a Fisciano) bensì albanese. Mi stupì perché non dava la minima impressione di provenire da un'altra Nazione. Le chiesi come le fosse stata possibile una si tale integrazione e lei mi rispose di essere arrivata in Italia a 4 anni. La sorella, nata in Albania ma arrivata qui a 2 anni, addirittura si sente totalmente italiana e quando s'incazza risponde in vernacolo meglio dei salernitani. Ma nonostante lei e la sorella vivessero da 17 anni in Italia, si sentissero italiane e fossero totalmente integrante nella nostra società tanto che di albanese non avevano quasi nulla, hanno ambedue ottenuto la cittadinanza nel 2016 portando a tramite l'iter decennale per chi risiede in Italia: residenza 10 anni ininterrotti qui con reddito superiore a una certa soglia (il padre fa il magazziniere)
@@marinopagnoncelli-xu6qr non capisco il nesso... io stesso sono contro la maggioranza dei napoletani perché hanno un atteggiamento camorristico o - peggio - fanno le persone perbene ma se vedono una persona commettere del male stanno zitti
i miei genitori sono serbi, scappati dalla guerra in Jugoslavia negli anni '90. io sono nato qui e sono diventato italiano 2 anni fa. Adesso sto scrivendo la tesina di maturità sul mio paese. sono in accordo con te, ma ci tengo a specificare che: 1) essere educato con entrambe le culture, mi rende patriottico in ugual modo per entrambe le nazioni, tanto che non posso dire di avere un posto chiamato casa. Di qua sono "lo slavo", di là sono "l italiano" 2) la gente vive nel suo piccolo, quindi se gli mostri una prospettiva di vita diversa con una diversa mentalità non ti crederanno. E qui partono i cliché "pizza mafia mandolino" e "spacco bottiglia ammazzo famiglia". quindi è impossibile portare una cultura diversa in un altro stato. è più facile che aggregarsi alla massa: un italo-serbo si comporterà da serbo in Serbia e da italiano in Italia.
Io concordo con il disegno di legge, il multiculturalismo è il futuro. Ho conosciuto tante bambine e bambini nati da genitori stranieri, con un retaggio culturale diverso, ma che sono italianissimi, quasi più di me che mi sento invece cittadina del mondo, pur avendo retaggio e cittadinanza italiani. Inoltre, i genitori di questi bambini hanno 99 su 100 abbracciato lo stile di vita europeo.
Sono arrivato qua in Italia all'età di 7 anni ora ne ho 22; ho fatto le elementari, le medie e le superiori qua in Italia e ho iniziato il cammino dell'università. Ora ho appena iniziato l'iter burocratico per avere la cittadinanza italiana perché di fatto ormai sono più italiano che cittadino del mio paese natale( dove non vado ormai da 5 anni, per vacanze durate 1 mese) ma ci sono dei piccoli problemi di fondo in tutto questo:-passare la vita in un paese in cui la politica ti vede come il nemico arrivato in Italia per fare le peggio cose -aver passato così tanto tempo in Italia da aver perso l'accento della propia lingua madre - avere ormai uno spiccato accento italiano, fatto che ti fa vedere agli occhi dei tuoi connazionali come un italiano che ha imparato la loro lingua, mentre lo stesso stato italiano per come è strutturato ora ti guarda con sospetto e incertezza. Tutte queste e molte altre cose ti fanno nascere dubbi e incertezze riguardo all'essere o meno cittadini di questo o quello stato, molti di quelli arrivati qua in Italia alla mia età non si sentono più cittadini del loro paese natale ma non possono comunque sentirsi pienamente italiani proprio perché la stessa Italia e lo stesso tessuto sociale non ti hanno ancora pienamente accetto come dovrebbero. L'Italia ora in questo momento pretende che chi arrivi qua in Italia si integri e si adegui alla vita e costumi italiani, ma è lo stato per primo a non voler rendere possibile una maggiore integrazione, non volendo accettare quelli che di fatto sono suoi nuovi "figli". questi fattori creano incertezza in chi non sa più se è cittadino italiano poiché conosce mille volte meglio questo paese che ancora non lo accetta a pieno, o se resta comunque cittadino di un paese natale di cui non ha ricordi e di cui magari conosce come unica città la propria città natale. Forse è ora di modernizzare lo stato, e cercare di creare modi in cui l'integrazione sia maggiore e più reale.
AMMETTILO, SEI UN PRESUNTUOSO, E NON SONO NE GAY NE RAZZISTA COME TE. IO NEMMENO VOTO, ALTRO KE COMUNISMO. OHE ' NON SAPEVO CI FOSSE TUTTO STO RAZZISMO IN ITALIA ANCOR OGGI, BELL'ESEMPIO DI PAESE, UN COVO DI IGNORANTI FORGIATO DALLA MEDIOCRITA' LOCALE. IO NON VOGLIO ESSERE COME VOI PENTAIDIOTI KE SI OPPONGONO LO IUS SOLI.
ma levati, non sai cosa stai dicendo, presuntuoso. Io sono figlio unico e non ho figli, scemo di guerra. Se parli senza sapere fai cattiva figura, non stai messo bene te.
DaveDaveTor Tutti e 3 siete degli intolleranti del cazzo! Siamo il paese più bello del mondo...si vede che pure gli stranieri sono così superficiali...
Non concordo con i principi dietro questa nuova legge, ovvero non concordo nell'idea di semplificare l'iter per la richiesta della cittadinanza... purtroppo quello che stiamo vivendo oggi non è un immigrazione fatta da persone Europee, che in un certo qual modo condividono una cultura comune ed una storia comune... l'immigrazione di oggi porta persone con una cultura totalmente differente dalla nostra, che come appare ormai dalle notizie europee, difficilmente integrabili. Proprio per questa ragione ora più che mai si ha bisogno di norme severe, quindi opposte a quella che si sta tentando di far passare... molto spesso bambini nati da genitori stranieri sono educati alla cultura d'origine, che ripeto essere molto distante dalla nostra se non diametralmente opposta, per cui nonostante vivano e crescano qui molti di quei bambini non saranno culturalmente italiani. Comunque staremo a vedere, sono sempre aperto e disponibile a cambiare opinione, ma solo aspettando vedremo come andranno le cose. Ps. grazie per le informazioni chiare come sempre!
Praetorian Guard Per quanto riguarda la non-integrazione di alcuni, hai ragione, ma c'è poco da fare. Alla fine quella di cercare l'integrazione o no, è una scelta individuale. Uno può cercare di integrarsi nonostante mille difficoltà o può avere il tappeto rosso davanti e decidere di non farlo, ma questa scelta non è un parametro misurabile, quindi non è rilevante per l'assegnazione della cittadinanza, purtroppo. Concordo in pieno col pensiero di fondo comunque. C'è una politica adatta per ogni momento storico. Dato quello che stiamo vivendo adesso, questa riforma non è una grande idea.
in realtà lo è, perché normalizzi una situazione che c'è già, ci sono già 800mila cittadini italiani che in realtà non lo sono solo per un foglio di carta che dice il contrario. In realtà tutti quelli che stanno arrivando ora non rientrano minimamente in questa legge, se non fra anni, quando magari saranno già tornati al loro paese perché la situazione in patria è cambiata, e saranno rimasti solo coloro che realmente vogliono vivere qui e diventare parte della società. Poi non vuol dire che se vivi qui, lavori qui, produci qui per anni etc. e sei totalmente integrato allora è automatico che tu richieda la cittadinanza, magari non interessa nemmeno... ne conosco tanti che potrebbero chiederla già con le norme attuali e non lo fanno, non perché non siano integrati o non vogliano essere italiani, semplicemente perché non è un pezzo di carta a dire chi sei o chi non sei, vanno oltre al concetto di cittadinanza...
Guarda su una cosa siamo d'accordo, cioè che non è il pezzo di carta a definirti. Per quanto mi riguarda uno è italiano quando si sente di essere italiano, a prescindere dal tempo trascorso in Italia o da dove viene. Il problema è che come dicevo prima la "volontà di essere italiano" o la "volontà di integrarsi" non sono parametri misurabili. La cosa più sensata da fare è usare come proxy il numero di anni trascorsi legalmente lavorando o studiando nel Paese come approssimazione della "volontà di essere italiani". A me non piace la legge perché mi sembra troppo a bande larghe dato il momento, e quindi potrebbe finire col dare la cittadinanza a gente che sarebbe meglio ne facesse a meno, almeno per il momento.
Capisco perfettamente il tuo punto di vista, il problema però è che le persone che arrivano vengono da culture troppo diverse dalla nostra, l'integrazione è un processo lento e graduale, tanto più lento quanto più la cultura d'origine è distante... un conto è allargare la maglia a cittadini europei o che comunque fanno parte della sfera occidentale, che ben o male hanno una cultura simile tipo ucraini, polacchi, rumeni etc. , un altro è allargare la maglia a tutti indiscriminatamente senza tener conto delle enormi differenze che esistono tra gruppi diversi... 5 anni mi sembra troppo poco, considerando che molto spesso giovani di 2a o 3a generazione non si sentono integrati e molto spesso questi giovani non provengono da culture simili, ma appunto da culture diverse... se nelle zone di provenienza avessimo situazioni diverse, quindi una cultura anche non simile ma almeno aperta, sarei il primo a voler rendere le cose più veloci, ma purtroppo non è così
Ciao shy, sono Siciliano e capisco perfettamente il fenomeno dello straniero cosi ben integrato, tanto da conoscere il dialetto della mia regione, o meglio della città siciliana di nascita e direi , aggiungendo, che i soggetti in questione sono anche più grandi dei "giovani ragazzi" da te indicati; quindi il fatto eclatante è che siano state proposte solo ora queste leggi alla camera, quando il fenomeno migrazione è vecchio almeno almeno quanto me e solo negli ultimi 5-6 anni, per l'aumento dell'affluenza, se ne è fatta una vera lotta politica. Quando mi dicono che queste persone devono essere "integrate" alla cultura italiana, mi viene veramente da ridere in quanto non ci si rende conto del loro spirito d'adattabilità, molto più alto di quello che si aspetta. Forse non grandi studiosi ( o si?!), ma sicuramente abili nella vita e molto più leali allo stato che li accoglie di certi corrotti "scontrinononnefaccio" italiani.
Io sono 16 anni che sono in Italia (ne ho 21), sono ormai più romagnolo che ucraino, eppure sia io che mia mamma sono 5 anni che aspettiamo la cittadinanza italiana, la burocrazia qui è lenta, futile e caotica, confonde più di quanto inserisca. Io non so quanto questo Ius soli/Ius Culturae cambierà la situazione, ma ho poca fiducia renderà il tutto più fluido e comprensibile. Il problema sta alla base dei normali meccanismi politici/sociali, non in fuffa e mozzarelle. Peace and love
Per esperienza personale, mi riferisco alle scuole elementari/medie, sia nelle scuole del centro che nelle scuole meno centrali l'integrazione è poco favorita da numerosi commenti infelici da parte degli insegnanti che finiscono per rimarcare l'arretratezza culturale/le minori possibilità di altri paesi. Mi sono resa conto in numerose occasioni che nelle classi si formano gruppetti in base alla provenienza e non al carattere/passioni e se, disgrazia enorme, nessuno viene da un paese affine al tuo vieni emarginato. Secondo me si dovrebbero formare i docenti ad agevolare l'integrazione dei ragazzi valorizzandone le differenze e permettendo agli alunni "italiani" di avvicinarsi e assorbire culture diverse.
Sveva Guizzetti penso che sia un concetto di propria esperienza personale: noi abbiamo una prof. di italiano che, al contrario, è avanzata, tecnologica e ha organizzato spesso incontri per farci capire meglio il fenomeno dell'immigrazione, in particolare quello che sta accadendo in Italia, le storie e i motivi celati dietro a ogni partenza. Parlando della mia esperienza personale penso che il fatto di gruppi per etnie e colore della pelle si stia "eliminando" , non del tutto, mi rendo conto che si escludono spesso molte persone, ma penso che la cosa stia andando via via scemando, per via della società multietnica in cui ci troviamo oggi.
Slyf X la tua testimonianza mi lascia un misto di felicità, per te e i tuoi compagni che vi siete trovati in un bell'ambiente, e di ingiustizia, perché l'integrazione scolastica non dovrebbe andare a fortuna. Io credo che i miei compagni avrebbero dovuto aver le stesse possibilità della tua classe perché comunque un docente non deve essere avanti per concessione divina, non so se mi spiego 🙈 Comunque grazie del tuo commento, sei stata/o stra educata/o e gentile nel condividere c:
Sveva Guizzetti si, sono del tuo stesso parere. Grazie a te perché di persone a cui piace ragionare e cercare di discutere sono veramente poche ultimamente! Comunque sono maschio
Gian Luka P. sfondi una porta aperta ahahaha, religione a scuola, considerato che l'italia è uno stato laico, per quanto mi riguarda, dovrebbe essere storia delle religioni, tanto del cristianesimo quanto del buddismo.
Il timore eventualmente legato alla concessione della cittadinanza va ricercato (esulando dai fortunatamente pochi esaltati) non tanto nella legge in se quanto alle conseguenze nell'unione tra cittadinanza e altri diritti, quale il famoso reddito "grillino" o il tema dell'impossibilità di espellere cittadini qualora si dimostrino integrati solo nel circuito economico e non in quello sociale. Per non parlare del diritto di voto che crea un effetto moltiplicativo nella redistribuzione della rappresentanza. Basti pensare ai problemi che riscontra la Francia con nicchie culturali chiuse con cittadinanza pure di terza o quarta generazione. Il fatto che mi spinge a ritenere un pessimo momento per queste tematiche (ivi incluso il tema unioni civili omosessuali, il tema del bonus cultura eccetera) non è il diritto o l'etica sottostante che non voglio affrontare, quanto la capacità del sistema economico italiano di sostenere in modo positivo e proficuo questi cambiamenti. Anche perché l'abuso già mostrato del sistema sanitario da parte di molti stranieri che semplicemente non vogliono pagare i costi della sanità nel paese di origine (uno su tutti Ucraina) mostra come sia delicato il tema delle relazioni con cittadini esteri e presti il fianco a distorsioni irreversibili. Capisco che risulti più semplice identificare l'opposizione solo nel rifiuto a sfondo etnico, ma almeno in questo caso, credo sia un aspetto marginale rispetto alla matrice culturale da tutelare.
non avete idea quanti stranieri che sono 20 anni in italia e non hanno la cittadinanza e quindi non sono pure europei; questo li blocca se si vogliono trasferire in altri stati eu, vogliono solo il passaporto per andarsene nella maggior parte dei casi.
sei incredibile, e anche se non sempre sono d'accordo (diciamo lo sono al 99% ma dovevo fare l'alternativa chic) adoro soprattutto la vena ironica con la quale racconti le notizie e inconsapevolmente (forse) veicoli comunque il tuo punto di vista 😚
Che poi nonostante tutto... anche gli italiani residenti all'estero, fanno nascere i figli dove risiedono, perché ci abitano ma anche per la cittadinanza, una nota UA-camr che a breve partorirà fara' nascere la figlia negli Stati Uniti apposta per darle la doppia cittadinanza. Ma è anche normale, se in quel paese ci risiedi stabilmente e legalmente e se sei andato a vivere in quel paese per avere una vita migliore e più dignitosa, di certo per tuo figlio vuoi questo, che abbia delle possibilità migliori sin da subito. Ovvio che è una cosa di cui devono godere esclusivamente le persone che hanno un legale permesso di soggiorno, ma non vedo perché non possano godere da subito di questo, stare fino a 19 anni senza passaporto e determinati documenti è abbastanza brutto. Sono questioni che vanno valutate di caso in caso a parer mio, ma fin da subito
EugeneDaVanquisher ...le élite delle banche capitaliste preferiscono e promuovono le imprese e gli imprenditori che assumono impiegati e manodopera a basso costo perché più sfruttabili e più economico da che ne traggono maggiore profitto ...mentre noi europei costiamo di più perché facciamo valere i nostri diritti ...svegliati dormiglione! 😂
EugeneDaVanquisher ...se sei di destra dovresti allora essere contro e per la sovranità Nazionale dei popoli e contro l'eurotruffa ...ma non mi risulta sia così
Avendo fatto antropologia per un breve periodo posso dire che la cultura, oramai è assodato e se lo ha detto shy anche un po' scontato, non si tramanda geneticamente ma si acquisisce in base a dove si nasce, questo è oggettivo. Quindi come ha detto, un cinese nato in Italia tenderà a essere culturalmente italiano, certo il discorso cambia se nasce in una comunità isolata ma interna. Spero che, se passerà, questa legge riesca a mettere freno a questo problema: è assurdo che all'interno della nostra comunità vi siano comunità extracomunitarie. Mi sembra più che coerente dare la cittadinanza a moltissimi che ormai considerano questo paese come casa loro e che magari hanno verso di esso lo stesso sentimento che abbiamo noi, invece è incredibile che i numeri di chi si trovi e viva sul suolo Italico senza essere cittadino sia così grande. Se c'è qualche cosa su cui la classe politica deve concentrarsi è il sistema di accoglienza nei confronti di tutti gli extra comunitari in modo da salvaguardare la ricchezza culturale, non certo fare ostruzione ad una legge evidentemente volta a permettere che essa possa proliferare, ma noi abbiamo il demagogismo di Lega e M5S. Infatti non pensate che nel momento in cui un bambino ottiene la cittadinanza, pure se è negro, entri a far parte della comunità in maniera più netta e profonda e che perciò si possano evitare quei fenomeni di isolamento? A me questa sembra un operazione di accrescimento culturale, infatti non immaginate che la cultura italiana sia quella di 10, 20 30 o 60 anni fa, ma essa essendo sempre in movimento e non potendo rimanere fissa, deve cambiare. In un paese vecchio io penso ce ne sia bisogno. Ma penso pure che sia necessario, ad un certo punto, chiudere i confini, fare come l'Australia o il Buthan, e impedire che chiunque sia extracomunitario possa vivere o addirittura venire qui, al fine di preservare le proprie ricchezze.
Sono nato in Italia da genitori albanesi. La cittadinanza italiana la ho ottenuta poco prima dei 17 anni grazie alla richiesta di di cittadinanza di mio padre, che vive quasi da 30 anni in questo paese. Non servono per forza 18 anni per ottenere lo status di cittadino italiano.
Ma perché le persone ne fanno una questione di rispetto, quando l'unica cosa che cambierebbe a loro sarebbe il non poter insultare gli stranieri con "a casa loro!" ? Come agli xenofobi sta tanto a cuore la loro "patria", col tempo e l'integrazione anche i nati altrove o di colore diverso lotterebbero per il bene dell'Italia e coltiverebbero una morale collettiva e non egoistica, portando al bene di tutti (magari non lavorando in nero, pagando le tasse e altre cose che parte della popolazione italiana si sente giustificato a non fare, in nome di quale ingiustizia)
Ci sono 3 errori concettuali a mio parere molto gravi: 1) Il punto non è il "presente", ovvero il fatto che questa legge sistemi una situazione già in essere (anche se una eventuale regolarizzazione di 800.000 persone è qualcosa di enorme), ma il futuro: un più facile ottenimento della cittadinanza italiana è un'esca eccezionale per nuove ondate migratorie. Che se non ricordo male è quello che siamo tutti concordi nel voler limitare. 2) Tutte le volte non è necessario "reinventare la ruota". Come si ottiene la cittadinanza in Germania? 7 anni di residenza + buona padronanza della lingua (comprensione, scritto, orale) + capacità finanziarie sufficienti al proprio sostentamento (di conseguo, pagamento periodico delle tasse) + fedina penale pulita + test su storia, usi e costumi tedeschi + rinnego della precedente nazionalità + obolo finanziario una tantum piuttosto oneroso (250€). Si fa un bel "copia-incolla" affermando "useremo lo standard tedesco" e fine. Dubito qualcuno possa avere qualcosa da ridire. Invece no, pure in questo caso siamo destinati a prenderci il peggio, con leggi bucate come il groviera e che invece che limitare l'immigrazione la favoriscono. 3) Stiamo andando incontro a una frammentazione culturale che sta decadendo in uno sgretolamento dell'identità nazionale. Non mi riferisco ai diversi colori della pelle o a molteplici usi e costumi, ma alla mancanza di rispetto verso i tipici valori italiani, ai nostri usi e costumi e più in generale al "normale vivere" a cui siamo abituati. So che le generalizzazioni sono sempre errate, ma vi siete mai chiesti perché non ci sono mai cinesi in ospedale? Non si fanno mai male? No, si curano in casa da altri cinesi, a volte neppure medici, utilizzando farmaci sottobanco. Che fine fanno i proventi delle loro attività? Vengono raccolti da personalità di spicco che fanno le veci di "bancari" e a cadenza temporale inviano di nascosto il denaro in patria. Romeni, albanesi, africani sono invece del tutto allergici al pagamento delle tasse per il sostentamento dei servizi statali (bollo, assicurazione, multe, irpef, biglietti, etc), pur comunque sfruttando a piene mani i suoi sussidi e le infrastrutture (ospedali in primis). Musulmani si aggirano per le città e sputano per terra in segno di disprezzo quando vedono belle ragazze seminude in passeggiata e ci additano come "infedeli" per sciocchezze come il diverso credo religioso oppure il cibarsi di suini. Interi quartieri si "ghettizzano" creando comunità estere in suolo nazionale (si faccia un giro nel Far West di Prato o al Carmine di Brescia). Movimenti culturali esteri spingono alla rimozione del crocifisso nelle scuole, rovesciando quello che dovrebbe essere il normale iter di integrazione: "culture estere che accettano la cultura nazionale" (al contrario, a quanto pare, dovrebbe essere la cultura nazionale che si deve adeguare alle culture estere!?). Insomma, il discorso è veramente infinito, ma posso riassumerlo dicendo che non è sufficiente la conoscenza della nostra lingua, di qualche dialetto ed aver fatto le nostre scuole (molti immigrati peraltro vedono le nostre scuole, gratuite e di buona qualità, come un asset di cui usufruire e non come un modo per integrarsi nella società). Per essere un cittadino italiano ritengo sia prima di tutto fondamentale RISPETTARE i nostri usi e costumi, ovvero la nostra identità nazionale e quindi INTEGRARSI a pieno nel nostro tessuto sociale e statale (=tasse). Altrimenti si tenga la sola residenza. Avere la cittadinanza non è mica un diritto, bisogna meritarla.
Caro mio, gli stranieri sono. Come gli italiani in sud Italia milioni di meridionali italianisssimi sono abusivi non pagano tasse e contributi, si fanno assistere con faxili sussidi..., decine di migliaia sono nella. Mafia camorra ndrangheta mafiosi italiani sono i più xrolinali d Europa uccidendo 50 persone a testa... Mafiosi italianissimi hanno fatto. Saltare giudici e carabinieri a centinaia, migliaia di corrotti nelle. Amministrazioni pubbliche. Truffe ai fondi statali per miliardi.. Truffe finanziarie come tanti e Ciro per miliardi..., fabbricati di soldi falsi... Promozioni facili nelle scuole. Guide ecc... Insomma italiani è stranieri non sono diversi mi dice un tedesco qui a Stoccarda tutti e due portati alla violenza e truffa...
Grazie per aver chiarito questa cosa, che sino ad ora mi hanno fatto credere che chi nasce in Italia sarebbe diventato automaticamente italiano. Come al solito la propaganda estremista crea solo casini.
Credo che l'Italia, visto anche i flussi migratori nel mediterraneo, abbia bisogno ora più che mai dello ius soli per garantire ai nati sul suolo italiano (nei limiti imposti dalla legge stessa) il riconoscimento dei diritti civili e politici.
@@simone9781allora convinci le donne italiane a fare figli e in fretta perché mancano 3milioni di. Bimbi per compensare il calo demograbico e siamo. Al. 35 per cento sopra i 60 anni... Ci stiamo estingue do... Quindi datevi una mossa donne di destra che vi lamentate defli stranieri...
Sono in Italia dal 1993, ho fatto dalla 1 elementare alla laurea magistrale in Italia ! Ed appena adesso sto per ricevere la cittadinanza ! Quasi tutti gli amici che ho sono italiani, la morosa è italiana, (tutte le morose che ho avuto erano italiane : ) ). Mi sono sempre sentito italiano al 100% finché non entravo in Questura per il rinnovo del permesso di soggiorno ogni anno ! Non mi sentivo italiano alle superiori quando non potevo fare le gite all'estero come tutti i miei compagni ! E oggi quando non vengo accettato in alcune graduatorie o concorsi ! Dalla mia esperienza posso dire che limitare un bambino o un ragazzo a vivere come gli altri bambini o ragazzi non farà altro che allontanarlo dagli italiani e avvicinarlo agli stranieri creando ostilità e separazione tra le comunità locali e straniere ! se non si vogliono ghetti è meglio integrare le persone fin da subito e farle sentire per quello che sono! Complimenti per la spiegazione e per il canale ! Continua così !!!
Sono Marocchino e devo dire che il vero italiano è quello con i genitori e i nonni italiani . Per essere italiano , marocchino , pakistano ecc bisogna avere le origini e sangue di quel posto. Quindi stranieri in italia anche se siete nati in Italia non siete italiani . (non etichettatemi come razzista perche sono marocchino e ne sono fiero)
sono nativo italiano e ti rispetto, perché non rinneghi le tue origini e nei vai fiero. E' anche lodevole la tua capacità di riconoscere la realtà senza farti influenzare da una visione di parte. Sono felice che Marocco e Tunisia stiano crescendo economicamente e si stiano rinnovando. E' una questione di semplice oggettività e razionalità, ammettere che le frontiere devono essere controllate; che gli stranieri residenti restino non più del 4% della popolazione ( essendo così tanto esigui da doversi integrare con la maggioranza nativa), che siano costituiti da professionisti imprenditori e tecnici altamente qualificati senza precedenti penali, che siano provenienti da culture per lo meno simili con quella ospite. Questo non vale solo per l'Italia o il Marocco, ma per qualsiasi stato degno di tale nome che ha l'unico obbligo di tutelare gli interessi del popolo che vi abita. So che anche voi state subendo una pressione massiccia di migranti economici provenienti da tutta l'area subsahariana (i quali sono il semplice risultato di crescite demografiche insostenibili, totale mancanza di cultura anti-concezionale ne rispetto per l donne: la sola Nigeria viaggia verso i 300 milioni di abitanti). Non seguite l'esempio suicida di questo paese ridicolo che è l'Italia. Tutelate la sovranità, l'economia, il welfare e soprattutto l'identità del vostro Marocco, perché solo voi potete, e dovete farlo per la vostra stessa tutela. Se vivessi in un qualunque paese, come la Birmania, anche per parecchi anni, non diventerei birmano, perché semplicemente non lo sono, né lo sono stati i miei antenati. Che legame o fedeltà potrei mai avere per la Birmania non essendolo? Lo ius soli è solo uno strumento del pd per prendere più voti. Voi marocchini siate più furbi di noi, non svendete il vostro paese a stranieri! Guardate che fine che hanno fatto molti paesi europei..(soprattutto la Svezia). Tutelate i vostri interessi.
Assolutamente no. Sono italiana, solo e soltanto italiana. Il fatto che io abbia la pelle scura e che mio padre sia congolese non cambia questo fatto. Non so nulla della cultura congolese perché non mi appartiene e non parlo nessuna delle lingue del Congo. Capisco diversi dialetti del nord italia perché ho vissuto in diverse regioni. Mi sembra addirittura assurdo di dover specificare queste cose, come se dovessi fare una lista della spesa per provare chi sono. Sono italiana punto e basta. E SOLO italiana. Quindi, perfavore, parla per te.
Proposta creativa: per meritarsi la cittadinanza bisogna palesare la volontà di contribuire al benessere della società di cui si vuole far parte. Quindi chi paga le tasse ha la cittadinanza e a chi non le paga viene revocata (con tanti italiani che diventerebbero extracomunitari :D ). Ovviamente detto così è semplicistico e provocatorio però secondo me bisognerebbe riaffermare un principio di reciprocità fra gli obblighi che la società deve avere nei confronti dei cittadini e viceversa. Invece in tutti i discorsi su ius soli o ius sanguinis vedo solo una grande asimmetria. Ok, c'è un cittadino che vuole la cittadinanza. E in cambio, lui, cosa è disposto (non obbligato) a fare?
scusa shy ma credo proprio di avere idee diverse dalle tue, io sono lombardo, nonostante io abbia genitori del sud, mi sento lombardo da generazioni, amo la cultura della mia regione e soprattutto, e da qui muovo la mia critica, amo la nostra cultura gastronomica, non posso accettare il fatto che voi sardi, nella vostra lontananza dalla civiltà, crediate di produrre il formaggio migliore, non lo accetto, e sono pronto a difendere a spada tratta la mia amata cultura gastronomica, il nostro grana padano è, è stato, e per sempre rimarrà, l'unico vero migliore formaggio italiano, voi prendete il vostro pecorino e mangiatene quanto ne volete, ma non andate in giro spacciandolo per il migliore formaggio italiano, questa farsa non può continuare. con affetto, un membro della gentaglia che ama il formaggio.
Grana Padano? TheZero, intendi la copia farlocca del Parmigiano Reggiano, unico vero re dei formaggi (è un'emiliana della zona di produzione che parla)?
Sullo Ius Soli/ius Sanguinis sono un po' combattuta: i miei genitori mi hanno cresciuta con una mentalità ius sanguinis, ma non riesco a pensare che basti qualche segmento del dna per dire che una persona è italiana: mi sento molto più vicina a chi mi è culturalmente affine che a chi ha "il mio stesso sangue", anche per la mia esperienza. I miei genitori sono entrambi italiani, ma io sono nata in Francia per motivi lavorativi di mia madre - e mi è sempre stato detto che, qualora volessi, potrei prendere la doppia di cittadinanza se stessi in Francia per sei mesi pur non conoscendo la lingua (a meno che la legge non sia stata cambiata nel frattempo). Poi, dopo un anno, sono andata a vivere in Russia, e dopo quattro anni sono tornata in Italia e vi ho fatto le elementari fino al quarto anno; al quinto, sono andata in Romania, e mi sono immersa nella cultura locale, e l'esperienza che ho fatto è stata tale per cui io non sarei come sono oggi se non fossi vissuta lì per così tanto tempo e non mi fossi immersa nella popolazione romena - e anche russa: ho pochi ricordi della Russia, ma mia madre mi ha sempre raccontato che fino a cinque anni parlavo più russo e francese che italiano (ironico, considerando che non spicco parola né di francese né di russo adesso); e infine, a 14 anni sono tornata in Italia, e ho qui vissuto ininterrottamente fino ad oggi solo perché mia madre non poteva portarmi con lei in Serbia. Mi sento italiana, ma devo ammettere che comprendo la gente che non mi considera tale per tutti i viaggi che ho fatto da piccola - mi è capitato: "Ah sei nata in Francia, non è che sei italianissima eh." "Eh ma sei vissuta fuori così a lungo, ti puoi dire davvero italiana?" Per i miei genitori basta il fatto che io sono nata da loro per rendermi italiana; per non poche persone, invece, il fatto che non sono nata qui, e ho vissuto la metà della mia crescita fuori dal paese, non mi rende tale. Non so, ho una prospettiva particolare a causa della mia esperienza, ne sono consapevole: questo mi rende più affine alla persona nata da genitori non italiani ma nata e cresciuta qui, ma il concetto di ius sanguinis mi è stato insegnato fin da piccola, ed è complicato lasciarlo andare. E devo ammettere che, se non avessi avuto esperienza con persone che si dicevano discendenti di italiani, e che si consideravano italiane per questo, poi però non spiccavano una parola di italiano e non erano mai entrati in contatto con la cultura italiana se non per lo stereotipo 'pizza-mandolino-mafia', e pretendevano di parlare dell'Italia senza mai averla conosciuta, probabilmente non avrei messo in discussione il concetto di ius sanguinis. Per quanto mi riguarda, la mia migliore amica, filippina, venuta qui a 4 anni e qui cresciuta - per lei andrebbe bene lo ius culturae, effettivamente - è molto più italiana dell'americano che si dice italiano perché lo era suo nonno e usa la nazionalità e la cultura dei suoi avi come se fosse un accessorio di bellezza.
Io penso che questa sia una legge buonissima Ma è da vedere come verrà applicata perché questo è il punto. Io continuo sempre a sperare per l'Italia... ma non si sa mai
Il principio del ius soli, se non sbaglio, è già applicato in casi estremi ad esempio il mancato riconoscimento del bambino da parte dei genitori o nel caso di bambini orfani di qualsiasi etnia; perciò questa modifica non dovrebbe essere nulla di strano, eppure basta la parola migrante nel discorso che tutti diventano i protettori della patria.
E' ben risaputo che quelli di sinistra con la scusa di essere di sx pensano di essere sempre nella ragione, guarda caso tutti i prof. sono di sinistra a scuola...
Io sono rumeno, tutta la mia famiglia è rumena, abbiamo la casa di proprietà e per fortuna siamo cittadini europei. Pur vivendo in Italia da 16 anni, non vedo perché rinnegare le mie origini. Nessuno nota la differenza tra me ed un italiano, il lavoro lo trovo comunque e non mi sento nè in dovere nè in diritto di avere la cittadinanza italiana. Essendo europei è superflua la cittadinanza, ben diverso è per gli extracomunitari che hanno bisogno della cittadinanza per questione burocratiche, lavorative, di soggiorno ecc.ecc.
io sono cittadino marrochino ma sono venuto in Italia a 3 anni(adesso ne ho 15) e il marocco non me lo ricordo neanche il Marocco perciò mi reputo italiano
Omar Qaanabou E sei italiano, a tutti gli effetti, tranquillo, con o senza ius soli. Anzi, secondo me, dovresti avere doppia cittadinanza: marocchina e italiana. E sii orgoglioso di provenire dal Marocco, è un paese fantastico!
Qualunque cosa ne pensi non la pensa perché è marocchino o italiano. Se uno è demente odia gay e trans (e in italia ne abbiamo a bizzeffe di deficienti così e sono italianissimi) se invece è una persona intelligente di gay e trans gliene sbatte una cippa e penserà "facessero ciò che gli pare". E queste linee di pensiero non ci incastrano nulla con la provenienza geografica.
Io farei il test di cittadinanza per TUTTI, anche per chi la cittadinanza ce l'ha già... il numero di clandestini aumenterebbe in maniera esponenziale.
Concordo sul fatto che alla fine la cittadinanza è solo un pezzo di carta che ti può evitare rotture di scatole di diverso tipo. Di fatto vedo molte persone diverse, molti che sono legati tanto alle loro radici e alla loro cultura(nel bene e nel male), ma molte altre (io tra questi) che non lo sono. Non uso accenti, non parlo in dialetto e le persone generalmente mi chiedono da dove vengo, perché non pensano che io sia della zona. Io so parlare il dialetto (tra l'altro trovo i dialetti assai divertenti), però non lo considero parte di me. io penso di essere un cittadino del mondo(?), diciamo circa. Penso che vada bene trovare nella propria identità la cultura del paese di nascita, tuttavia io guardo al futuro, e penso che nello spazio, conti poco da dove veniamo e che si dovrebbe iniziare a pensare a una unione generale. Il punto è quand'è che il sentirsi parte di una cultura e di un paese ci ostacola da nuove prospettive? Questo lo si vede molto quando ti trasferisci a lavorare in un'altro paese. Usare atteggiamenti, intercalari e usanze del paese d'origine può creare dei muri con le altre persone piuttosto che rimanere neutro. Non dico che sia giusto, però penso che per andare in un futuro con una più ampia prospettiva nell'universo sia necessario conoscere più culture possibili e evitare di fossilizzarsi semplicemente su quella che si apprende alla nascita
Completamente d'accordo con la nuova legge. Del resto significa semplicemente mettere su carta ciò che le persone coinvolte sono già.. italiani. I vantaggi di avere la cittadinanza sono molti, non capisco il motivo per cui queste persone non possono usufruirne come Gino, Pino o Tizio che magari nemmeno pagano le tasse o guardano Uomini e Donne.
Sono nato 20 anni fa in Albania. Sono venuto qua all'età di 7 anni e, quest'anno, dopo 14 anni in Italia, sono finalmente diventato cittadino italiano. Prima di continuare volevo dire che io ormai sono italiano, mi sento italiano, ma non da quest'anno, da molto più tempo. Però c'è un però. Non è che da quando ho ricevuto la cittadinanza la mia vita è cambiata, almeno non più di tanto. Perché secondo me non è un attestato che verifica la mia "italianità". Al mio giuramento c'erano tutti i miei amici che applaudivano ogni volta si facesse il mio nome;ecco loro hanno reso quel momento importante; importanza che io non avevo dato fino ad allora. In quel momento mi sono veramente sentito italiano. Perché, come ha anche ribadito l'assessore che presenziava, mi sono sentito integrato, voluto. D'altra parte c'erano anche le altre persone che ricevevano la loro cittadinanza ; loro erano molto più grandi di me, alcuni (ahimè) non parlavano benissimo italiano, altri invece si, e questi ritornati al posto scoppiavano in un pianto liberatorio come se avessero finito di soffrire . Non nego che anche io mi sono commosso pensando alle loro storie, a ciò che hanno dovuto fare. Tutto questo per raccontare la mia esperienza di quel giorno. Ma anche per dire un'altra cosa: l'integrazione deve avvenire da entrambe le parti: non puoi dire che i cinesi si isolano e poi, invece, se i loro figli cercano di entrare dentro la società tu glielo neghi. Perché ok che la cittadinanza, come ho detto prima, non misura la tua integrazione, ma tu negandogliela, a un età giovane, di certo non la favorisci.
Ded la mia storia è praticamente molto simile alla tua,a parte la cittadinanza.Se posso chiedere quando hai fatto domanda?
Ded peccato tu sia albanese e non italiano
FilmSulWeb lui ha fatto scuola in Italia, parla da italiano e si sente come tale. perché non dovrebbe esserlo? merita di esserlo molto più di certa gente
FilmSulWeb Ti sbagli nel dire peccato che sia albanese. Come avrai notato dal nome, non sono italiano e sinceramente trovo inutile dirti da che nazione vengo. Così ritengo superfluo marchiare l'esistenza di una persona solo perché viene da un certo stato. La cittadinanza a parer mio allarga ancor di più il concetto di separazione tra persone.
Vivo in Italia dal 2004 è mi sono rifiutato di prendere la cittadinanza, non come gesto di ripicca per questo paese, ma per ribellarmi a questo sistema stupido presente in tutto il continente.
Buşteagă Liviu-Toader dai ragazzi l'ha detto tanto per fare flame a vuoto,perché se fosse il contrario sarebbe una perdita di tempo rispondergli seriamente
Ho ricevuto la cittadinanza a 17 anni, ma mi sentivo italiana già dal momento in cui non mi fecero lo scontrino e non ho battuto ciglio.
din din din
Sandra for President
Andrènico hai ragione, nel nostro paese vogliamo solo gente italiota disonesta... Italia agli evasori fiscali!
Andrènico Quanta ignoranza in questo video. Chi ha creato questo video è solo uno schiavo del sistema tutto qui!!! Non è un fatto di estrema destra o estrema sinistra, non ci arrivate proprio. Ha detto 300 parole per non dire nulla. È un piano ben preciso, non sono contro gay o stranieri o contro i figli degli "stranieri", ma mi sa che le lobby gay, i nuovi nazisti camuffati da grandi rivoluzionari di sinistra come anticomplottisti e robot vari ed i 168.000 lavaggi del cervello che ha subito, gli hanno fatto sparate solo cazzate :-). Si fa troppo i cazzi suoi, lo hanno pagato mi sa. I suoi capi dell'nwo gli hanno promesse ville, soldi e macchine di lusso? In un mondo pieno di guerre create apposta per far emigrare, un mondo dove c'è gente che muore di fame per colpa di multinazionali e altro, sanità che non funziona, mafiosi al governo, pensano e favoriscono lo Ius Soli. Stanno male.
Edoardo Arcangelo Turiya come dimostra il tuo discorso ignoranza e razzismo vanno di pari passo, non sai di cosa parlare e ti giochi la carta delle multinazionali! studia, innformati e sopratutto ascolta!
I miei genitori sono cinesi, io sono nato a Milano e ho sempre vissuto in Italia (tra l'altro cresciuto nelle Marche), quindi ho anche studiato sempre in Italia. Ad Agosto compio vent'anni ormai. Ho ottenuto la cittadinanza italiana il Luglio scorso, un mese prima dei 19 anni, secondo la procedura che hai descritto tu (ossia: ho raccolto i miei certificati di residenza in tutti i comuni dove ho abitato dagli zero ai 18 anni e ho fatto richiesta al comune dove abito attualmente, dopodiché ho pagato una quota al ministero degli interni). Io ho addirittura un accento Marchigiano, che può ricordare quello Romano, con alcune cadenze milanesi poiché ormai sono a Milano da 5 anni. Mi sento molto più italiano che cinese, cosa che molti forse non capiscono e altri non tollerano, però sono fiero di aver ottenuto la cittadinanza, specialmente quando ho votato al Referendum. Ovviamente non si può regalare la cittadinanza a tutti ed è stato effettivamente uno sbattimento assurdo dover recuperare tutti quei documenti per ottenere la cittadinanza, ma secondo me è una via che funziona, proprio per evitare che si regali la cittadinanza a chi magari in Italia ci abita e basta ma non ne conosce la cultura. (Certo che se abolissero il calcio festeggerei per settimane).
- Davide
Deezey1208 Per me è molto bello quello che hai detto, cioè che tu per primo ti senti più italiano che cinese e che hai avuto piacere a votare al referendum. Queste parole stesse mostrano che sei italiano. Nei casi come i tuoi comunque, molto difficilmente qualcuno ha da ridire sul rilascio della cittadinanza, sono casi ben definiti, quindi che sia ius soli, ius culturae o 18 anni, poco importa. I casini emergono altrove.
PS Il calcio è vita.
Deezey1208 Discorso bellissimo, ma la mia domanda è: se la cittadinanza non si regala, perché a me, figlia di genitori italiani, la cittadinanza è stata regalata? Tu hai dovuto radunare tutta una serie di documenti, compiendo un lavoro più o meno faticoso, a seconda di come l'hai percepito, mentre io non ho fatto assolutamente nulla.
Quindi chiedo: perché a me la cittadinanza è stata regalata automaticamente? Cosa ho fatto per meritarmela?
Ma, ancora più preoccupante: dato che sto per trasferirmi a Boston e vivere il resto della mia vita lì, perché tutta la mia discendenza, che probabilmente avrà ben poco a che fare con l'Italia e con il ricordo di un'antica ava che ci è nata, avrà in regalo una cittadinanza italiana mentre tu, che sei nato in Italia e che sei culturalmente italiano, hai dovuto lottare e sforzarti per ottenerla?
Gaia Papetti Ciao, ti rispondo anche se la domanda non è rivolta a me 😅. Per come la vedo io, se uno nasce in Italia (o anche all'estero) da genitori italiani, la cittadinanza italiana gli viene garantita, non direi "regalata". È garantita grazie ai genitori che, essendo italiani, si presuppone abbiano lavorato e partecipato allo sviluppo della società in Italia. Quindi, i tuoi futuri figli nati a Boston potranno avere la cittadinanza italiana grazie al contributo tuo e dei loro nonni, bisnonni ecc alla "causa italiana". Se invece uno straniero si trasferisce in Italia, la cittadinanza non gli viene data subito perché ancora né lui, né i suoi "antenati" hanno contribuito al benessere di questa società. Nel momento in cui viene appurato che uno ha contribuito (es verificando tramite documenti che ha vissuto tot anni in Italia, legalmente, frequentato la scuola o lavorato ecc) la cittadinanza a quel punto viene emessa.
Con la cittadinanza si possono fare principalmente due cose: circolare liberamente nel territorio e avere il diritto a esprimere la propria opinione, se richiesta, tramite il voto.
Il fatto che la cittadinanza mi sia garantita per via di quello che hanno fatto i miei avi è assurdo (seppure questa potrebbe essere la visione dei nostri Padri Costituenti, hai ragione): è assurdo premiarmi, dandomi la possibilità di esprimere la mia idea politica sulla situazione attuale, per via di quello che i miei avi (fossero anche solo i miei genitori!) hanno fatto. Così facendo una persona non interessata allo sviluppo della società italiana avrebbe un diritto mancante a un immigrato regolare molto interessato allo sviluppo della stessa.
Prendiamo il mio caso: io non ho mai lavorato, perché il lavoro che voglio fare io - ricerca scientifica - nel mio Paese è uno dei lavori più sfruttati in circolazione. Quindi non ho mai contribuito allo sviluppo della società, ma lo hanno fatto i miei genitori, i miei nonni e i miei antenati. Per quanto potrebbe dire lo Stato, io potrei odiare il mio Paese, oppure addirittura potrei essere indifferente al suo sviluppo. Io, in altre parole, ho ricevuto in regalo qualcosa che non mi merito e che non desideravo per il solo fatto che i miei antenati sono stati meritevoli.
Personalmente reputo questo fatto assurdo: il fatto che mio padre sia stato un italiano attivo politicamente e interessato allo sviluppo dell'Italia non rende autenticamente me, sua figlia, meritevole di esprimere la mia opinione in merito alla direzione del Paese in cui sono nata. Peggio ancora sarà per i miei discendenti: il fatto che mio padre abbia contribuito allo sviluppo dell'Italia non dovrebbe implicare che loro sono meritevoli, 500 anni dopo, di decidere relativamente allo sviluppo dell'Italia del futuro.
E questo diventa ancora più assurdo nel momento in cui una persona interessata allo sviluppo di questo Paese deve andare incontro a un certo numero di difficoltà per poter davvero contribuire.
Nonostante le opinioni discordi, tuttavia, sono molto contenta di aver trovato una persona che mi ha fatto riflettere su un aspetto del problema che non avevo considerato - la garanzia, e non il regalo. Grazie! :D
Gaia Papetti Ah sei un altro cervello in fuga? Siamo in due, io già trasferito su suolo nemico in realtà, ma prima o poi conto di tornare ;). Comunque hai ragione in quello che dici. Poi io in realtà non so su quali basi si fondi lo ius sanguinis, ma per come funziona mi dà l'idea che la ratio dietro sia più o meno quella che ho descritto. Se cosi fosse comunque è vero non funziona sempre, ma non è neanche un completo disastro. Funziona decentemente, in media. Almeno finché la maggior parte dei figli nati da genitori di un dato Paese rimane in quel Paese, e fino a pochi decenni fa trasferirsi all'estero non era per niente comune. Saluti!
Ciao sono uno stagista presso un giornale locale e volevo ringraziarti perché il tuo video mi ha dato 1 aiuto enorme a scrivere la mia primissima bozza d'articolo a tema ius soli. Keep up the food work Shy!
Hai perfettamente ragione. La penso come te. Gli italiani che si credono "razza pura" fanno tenerezza. Non c'è miglior esempio di un mix genetico che l'abitante di questa nazione. Da Nord a Sud si passa da carnagioni chiare a scurissime, da occhi celesti a pelle color cioccolato. L'Italia e in generale qualunque nazione è CULTURA, è condivisione di "valori", di lingua, di regole, non di genei, perhcé AVREMMO PERSO IN PARTENZA AVENDO UN MIX DI GENI TUTTI DIVERSI. Dovremmo prendere esempio dai paesi del Nord Europa, quelli sì di genetica "meno contaminata" e paradossalmente più aperti, se ne sbattono della genetica e puntano più ALLA CULTURA e ALL'EDUCAZIONE. COme gli Stati Uniti di America, più attenti a quello che TU PUOI FARE PER IL PAESE, SEMPRE PRONTI AD ACCOGLIERE gente straniera purché utile alla comunità e alla crescita del paese.
non cià fai proprio è.........fai quasi tenerezza......quasi
Bel video , questo vuol dire fare informazione , te lo condivido sulla mia pagina facebook
lo ius soli te lo fai te in svizzera non in Italia
sono un ragazzo di origini Albanesi che vive regolarmente in Italia da 13 anni. Mi è stata revocata la richiesta per la cittadinanza italiana, perché nel arco di tempo burocratico del approvazione della legge io ho compiuto 18 anni, anche se io essendo stato al epoca minorenne mi fecero fare inutilmente la domanda, quindi spendere 200 euro circa in arche da bollo (tale fascicolo in seguito è stato buttato via). Quindi io mi ritrovo a essere l'unico della mia famiglia ancora con la cittadinanza Albanese. come se non bastasse continuano a rifiutarmi la cittadinanza per "fraintendimenti con l'ambasciata albanese". guai a chi dice che non sono integrato, dato che faccio errori grammaticali e mi so lamentare benissimo.
Mi dispiace ho tanti amici africani e laureati, persone splendide che lavorano e pagano le tasse ❤
Ottenere la cittadinanza nel mio caso è molto più difficile di quanto possa sembrare. Io sono nata in Romania, sono venuta in Italia all'età di 6 anni e ho iniziato e continuato gli studi qui (ora sono all'università). I miei genitori hanno fatto la richiesta di cittadinanza per loro e per me quando ero ancora minorenne e, fatalità, la loro richiesta è stata accettata solo 3 anni dopo, quando ormai ero già maggiorenne. Così loro hanno ottenuto la cittadinanza, mentre io devo rifare tutto l'iter burocratico per fare la richiesta (tra cui documenti da rifare in Romania, nonché pagare di nuovo 216 euro per la sola richiesta). Magari non interessa a nessuno ma il punto è che ci tengo davvero ad ottenere la cittadinanza, sono molto legata a questo paese e tutte le mie conoscenze le devo all'istruzione che ho ricevuto qui.
Eppure, l'iter per ottenerla è davvero complesso.
Rispetto solo per amare un paese in cui casapound e forza nuova sono ancora legali. Buona fortuna! :D
SiS? No era SooS! se hai visto la puntata di BI in cui hanno preso a pugni il nazifascista del web, saprai che la democrazia funziona così, non puoi rendere illegali le idee diverse dalle tue. Anche quando mettono in pericolo il sistema stesso.
Ciao Alexandra,
controlla se non puoi fare qualcosa al riguardo. Anche se diventata maggiorenne la domanda non perde validità. Parlo per esperienza personale, mi sono ritrovato nella stessa situazione e burocraticamente non ho avuto problemi.
L'angolo della Distopia Il punto è che aggrediscono continuamente i ragazzi e le ragazze antifascisti/e, per poi rifugiarsi nella scusa che anche i centri sociali aggrediscono i loro banchetti di propaganda (quando ad aggredire si tratta di anarchici) e se loro sprangano qualcuno è per difendersi... Per me qualcosa del genere non dovrebbe esistere, anche perché i due partiti sopracitati sono benissimo paragonabili a qualcosa come il ku klux klan...
io voglio la cittadinaza rumena
Chiedo scusa se è off-topic, però vorrei complimentarmi per il canale che hai creato e i vari video che sforni ogni volta; ti seguo da un'anno e sono contento di averlo fatto. Ogni video sono 20 minuti circa di arrichimento culturale arrichito da qualche battuta che smorza i toni.
Sempre chiarissimo nell'esposizione , complimenti complimenti e ancora COMPLIMENTI !
Un plauso ai disegni ( bozzetti ) esplicativi, cerca di sfruttarli al meglio anche in seguito.
Stai crescendo e migliorando sempre più; non fermarti. :)
Ma a una certa non ci si stanca a classificare le persone per la pigmentazione?
Voglio dire, pure a voler continuare la tiritera, uno non si rompe le palle di avere sempre le vene gonfie perché l'altro è "diverso"?
Ma farsi una birra e guardarsi un film, no?
Scherzi? La pace mondiale è cooooooosssì noioooosa
Elia madò davvero, sarebbe come un mondo senza avvocati.
Cogliete la citazione.
ChristianIce christianaiseeee perdona matteo muntè
me lo chiedo spesso anche io.
ChristianIce, MITO VIVENTE!!! Approfitto di qeusto spazio per farti i complimenti per i fantastici video del tuo canale, roba da artisti veri. Grandissimo!
Lo ius sanguinis non è un granché; ho conosciuto parecchi sudamericani che grazie a un bisnonno emigrante hanno preso la cittadinanza in tre mesi e non parlano una parola d'italiano. Lo ius soli puro come in America ha lo stesso problema. Non so se questa via di mezzo risolva il problema, ma ben venga: considero più italiano un figlio di immigrati che abbia fatto le scuole nel Paese che non uno nato e cresciuto in Brasile o in Argentina che può votare in memoria di un trisavolo. Personalmente mi piacerebbe che la cittadinanza si acquisisse con un esame di lingua, storia e cultura, ma se così fosse la perderebbero parecchi italiani.
Ma senza Eder e Thiago Motta cosa facciamo?
Ferdinando Formica Gia con l'esame di lingua non lo passerebbero in molti.. immagina di storia
Due anni fa sono appunto venuti in paese due Brasiliani, di cui uno era interessato a prendere la cittadinanza italiana per divenire cittadino comunitario ed andare tranquillamente a vivere in Inghilterra (e ha fatto appena in tempo, direi XD). Bravissima persona, niente da dire, simpatica e disponibile, ma in effetti l'unica cosa che lo legava all'Italia era la memoria familiare ed un trisavolo partito nel 1910... se ha potuto avere lui diritto alla cittadinanza, non vedo perché altri adesso....
se mi fai il favore di rimanere sul nocciolo della questione, e non, come fate sempre voi di solito, di deviare, confondere, impiastricciare, mischiare, dissimulare, approssimare l'approssimabile, annacquare il problema con quintali di propaganda spicciola e retorica che definirei "fascio-risorgimentale", parlando di "persone che hanno servito e costruito la patria" e facendo poi riferimenti all'esempio romano (il che mi fa intuire che anche tu sei uno di quelli a cui ogni tanto parte il tick che fa rizzare ogni tanto il braccio destro).
Ma in fondo, l'hai detto tu stesso, non serve conoscere la lingua, gli usi ed i costumi per essere per essere cittadino di un paese: serve un pezzo di carta che te lo certifica. E per ottenere quel pezzo di carta i tempi non sono molto cambiati da Roma ad oggi, devi semplicemente essere figlio di un cittadino (il padre ai tempi dei Romani, uno qualsiasi dei suoi genitori oggi). Senza scomodare "coloro i quali hanno fondato quella nazione": non c'è n'era nella Roma Antica, non ce né bisogno nemmeno adesso. Per la cronaca, nessuno dei miei parenti emigrati ha poi conservato la cittadinanza italiana (a meno che lo stato ospitante non permettesse il doppio passaporto) e tutti hanno ricevuto un pezzo di carta dalla nazione in cui si sono trasferiti, per il semplice fatto che non diventare cittadini del paese in cui si vive non conviene affatto. E quando qualcuno emigra per necessità (gli italiani d'allora come gli Africani di oggi) fa sempre quello che gli conviene di più. Questa legge è un buon passo avanti, perché (se hai avuto la pazienza di guardare il video) consente la cittadinanza ai figli degli immigrati che si sono già integrati in Italia (e che quindi si possono già definire italiani) ed ai figli di quelli che riusciranno ad integrarsi (e che quindi saranno italiani). Praticamente nessuno dei nuovi immigrati possiede i requisiti necessari per rendere i loro figli cittadini italiani, puoi stare tranquillo per la tua nobile (e totalmente inesistente) razza italica.
Quindi praticamente ognuno che abbia un qualsiasi parente straniero nella sua genealogia può andare a rompere il cazzo in giro per il mondo perchè "mio bisnonno ha fatto il macellaio in Belgio e quindi voglio essere Belga".
Interessante, praticamente ognuno di noi cercando bene ha una rosa di 4/5 paesi da scegliere.
L'unico modo per essere davvero un italiano doc è evadere le tasse.
SkyHawk la cosa più essenziale per essere veneti è bestemmiare tanto.
Yigu Zhu Che ridere...
l'unico modo di essere napolatano é mangiare la Pizza nel golfo
la cosa più essenziale per essere Napoletani è fottere l'orologio
Alessandro Di Caterino Sono napoletano è mi sento estremamente offeso dalle tue parole. Per essere napoletano doc non solo devi rubare gli orologi, ma devi pure andare in motorino in 6 rigorosamente senza casco, dire "kitemmuort" ogni due parole e farti saltare, come da tradizione, un paio di dita a capodanno, solo così potrai considerarti napoletano doc. Ora ti saluto, vado a mangiarmi una pizza. Ciá uagliò
"Prima sono un cittadino del mondo poi sono ITALIANO"
mai come in questo momento queste parole hanno avuto un così importante per me!
Contentissimo per l'idea dello ius culturae, in particolare per la questione dei bambini.
Ho avuto modo di conoscere diverse persone provenienti dal Marocco, con genitori piuttosto chiusi, che dopo essersi spostati in italia anche dopo alcuni anni di scuola nel Paese d'origine si sono integrati più che bene e sono, a tutti gli effetti a parer mio, italiani nonostante religione o lingua differente. Non sono però ufficialmente italiani.
Stessa questioni dei ragazzi della Sardegna ma a Torino ^^
EHI! Ho sentito male o hai veramente insultato noi marchigiani? Figata, qualcuno ci conosce allora
Filippo Guiducci chi non vi conosce vuol dire che non conosce l'Italia e lo stato Pontificio di allora. È una terra bellissima, che pian piano sto visitando
No aspé per davvero qualcuno non Marchigiano sa che esistiamo
E' quando arrivi troppo presto ed il video è disponibile solo a 360p che capisci il vero significato del "mai una gioia" ):
Vivo in Inghilterra da anni, e qualche settimana fa mi sono imbattuta in un gruppo di 3 ragazzi 16enni che parlavano in italiano. Mi sono fermata a chiacchierare con loro. Erano in inghilterra da pochi mesi con le loro famiglie, originariamente dell'India, Bangladesh e Nigeria. Loro erano nati in italia, mi parlavano con accenti veneti e marchigiani, ed erano sopresi di avermi incontrata, dicevano che ero la prima "italiana vera" che vedevano in UK. Ho ripetuto loro piu' volte che, dopo tanti anni di assenza, io sono meno italiana di loro, nonostante il mio passaporto. Mi ha davvero rattristita il loro autodefinirsi meno italiani di me. Sono stati trattatati da Italiani di serie B per tutta la loro vita, non conoscono alternative, sono sempre stati "quasi italiani ma meno degli altri", al punto che per loro e' normalita'.
Macchè italiani di serie B, sono degli Utermensch.
Se non bestemmiavano forte non erano veramente veneti
Bello il messaggio!!
Non si sentivano meno italiani perche sono stati trattati male, si sentivano meno italiani perche la cittadinanza e solo un foglio di carta con su scritto "italiano". per essere italiano devi essere di sangue europeo. mi dispiace non lo dico con felicità ma è solamente la realtà. Loro saranno sempre africani o sudasiatici non saranno mai europei e noi non saremo mai africani o sudasiatici
sangue europeo uahuahuhauhah
Sono d'accordo con te e ti ringrazio per questo interessante filmato.
Certo, essendo io emigrato dall'Italia verso la Germania, queste faccende le vedo da un altro punto di vista. Mi salva il fatto che, per ora, sono comunitario.
Sentire una cinese parlare dialetto Livornese (con tutti i de' e boia del caso) è qualcosa di unico e meraviglioso
Vivo in Italia da quando ho 5 anni. Ne ho compiuti 24 a Marzo e settimana prossima mi sposerò con una meravigliosa ragazza italiana dopo 7 anni di fidanzamento. Tuttora però non mi sento italiano e non richiedo la cittadinanza. Non perché non posso ma perché non voglio. Non mi basta avere un foglio di carta. Non lo farò finché nel parlamento del paese che mi ha adottato e cresciuto ci saranno elementi che mi vedranno come un corpo estraneo, senza un'anima e senza un'identità. Forse sono io che sbaglio, forse sono rimasto troppo idealista, ma che ci volete fare, sono fatto così.
NoWayJay e a noi va bene così
Vengono in Italia e ci arrubbano LE DONNEEE!!!!1111!!!11!!
Io, a differenza tua sono itagliano e quelli come te li capisco...dai scusa scherzavo.
il fatto è che alle volte vorrei pubblicare una lettera aperta, al mondo, e da italiano dire "non mi riconosco più in questo paese che contraddice i valori insegnatimi da mio padre, tipo libertà-tolleranza-accoglienza, chi ha voglia di adottarmi?"
poi penso che poteva andarmi peggio così prometto alla mia compagna straniera che non la sposerò mai perché quel pezzo di carta che che mi vincolerebbe a qualcosa che un domani potrebbe non piacermi più non lo voglio...ha quasi 40'anni tra un pò la posso cambiare con 2 da 20 :)
Jason Moretti l'ho fatto anch'io k bll xdxdxd
Ma, veramente, solo negli stati monopartitici (dittature) esiste un consenso come quello che speri tu. Ammesso che non sia un consenso tutto negativo alla tua situazione. Le forze "anti-sistema" o "anti-altro" devono stare in Parlamento, affinché una piena e matura democrazia si mantenga... altrimenti la deriva "non politica" arriverà presto, ovvero terrorismo (tipo in Irlanda o Paesi Baschi... solo la legittimazione politica ha messo fine al sangue versato).
Piccolo appunto: nel 2004 non esisteva nemmeno il PD, motivo in più per non dire "è una legge del PD!"
cazzo hai ragione.... e mo chi glielo dice a Grillo e a Salvietta?
COLPO DI SCENAAA!!! 😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱
Ma se sono sempre le stesse persone che cambiano bandiera da 20 anni, quale colpo di scena.
Buia!
Aspettavo con ansia le spiegazioni con i disegnini fatti con paint 😍
sono un ragazzo di 23 anni, nato e cresciuto a Roma da genitori polacchi, ho fatto le scuole pubbliche italiane, parlo romano, lavoro a Roma come insegnate di tennis, non ho ottenuto la cittadinanza ancora poiché non avevo fatto in tempo a fare richiesta entro i 19
Ti ho "scoperto" da una settimana e ne sono molto felice. Sorvolando i complimenti per dialettica e maturità, vorrei dire la mia. 28 anni, figlia/nipote/pronipote di siciliani,pelle Biancaneve style, cristiana praticante e convinta per scelta, qualche volta parlo di religione (Shy non pensare che sia un argomento inusuale) ma sono convinta che la cittadinanza prescinda dalle origini, dal sangue e da qualsiasi residuo o contaminazione dell'idea di "razza ariana". Noi italiani, siamo sempre stati un "Melting pot" quindi mi è difficile comprendere tutte queste critiche e resistenze al cambiamento desiderato da molti. Sinceramente mi sto convincendo che l'idea di "stato laico" non riesca ad entrare nella mente della gente. La mia risposta è una: in periodi di crisi, chi non ha una vera e propria identità, vedendo cadere quelle poche e fragili "certezze" si avvinghia ad un qualche fondamentalismo, semplicemente per mancanza di posizioni, valori e conoscenza. L'ignoranza gioca un ruolo fondamentale, l'educazione a questa apertura mentale dovrebbe cominciare all'asilo, i dodici mesi non basterebbero per Salvini&co. Chiedo scusa per essermi dilungata ma desideravo dire la mia. Ti ringrazio per questi meravigliosi spunti
Vai forte Shy, non perdi un colpo. La tua costanza è allarmante, sei sicuro di essere italiano?
È sardo infatti 😂
io ho messo il 69esimo "mi piace", HEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEH le battute sessuali. Ha ha ha, le risate.
Marco Amatruda È SARDOOO
devi pensare anche alle conseguenze però, basta vedere in Francia, fanno tutta la trafila scolastica, parlano francese etc però non sono integrati per niente. Non basta avere l'accento.
Inoltre ipotizziamo che la comunità araba aumenti sproporzionatamente e siano tutti dotati di cittadinanza, vorrebbe dire una marea di arabi con diritto di voto. Una marea di arabi che voterebbe e avrebbe influenza elettorale, quindi potremmo trovarci con dei partiti che potrebbero sfociare nell'islamico (magari anche radicale) con ampio elettorato e perchè no rappresentanza parlamentare.
Forse sarò troppo drastico ma per quanto mi riguarda per avere la cittadinanza italiana bisognerebbe essere nel paese da almeno tre generazioni se non lo si fosse di sangue. Per tutto il resto c'è lo strumento del permesso di soggiorno che non è che faccia schifo, anche perchè c'è da considerare che avrebbero la doppia cittadinanza (e probabilmente anche una casa da un'altra parte). Potrebbe starmi bene nel caso che facessimo come la Cina che la vieta.
Avere doppia cittadinanza è un vantaggio, quindi perchè dovremmo dare la nostra facilmente a persone che ne hanno un'altra? se la vogliono, e sono davvero italiani, che rinuncino alla loro.
scusa ma non capisco, tu parli di religione come se oggi fosse vietato...... ma guarda che se volessero radicalizzarsi mica avrebbero problemi se avessero o no la cittadinanza
poi in parlamento già ci sono un sacco di formazioni estremiste, lega, fratelli d'italia, estremismo di sinistra..... non credo che cambierebbe molto, anzi sarebbe quasi una ventata di aria fresca, invece delle solite battaglie trita e ritrita da un secolo a questa parte....... e che palle ma provare qualcosa di nuovo mai???
Marzanator Gamez Sulla questione della doppia cittadinanza ti quoto in pieno. Ai minori di 18 anni potrebbe anche essere garantita la doppia cittadinanza, ma arrivato ai 18 scegli: o quella italiana o altro. In Germania fino a un paio di anni fa si faceva così, poi hanno acconsentito alla doppia cittadinanza, adesso vorrebbero ritoglierla, soprattutto visto che la Turchia sta diventando un covo di matti e non vogliono casini con i milioni di turchi tedeschi. Quindi per prevenire problemi, sono d'accordo che almeno gli adulti dovrebbero scegliere quale cittadinanza tenere.
Anche perchè uno scenario in cui ci sono in parlamento partiti di stampo Islamici sarebbe un baluardo dell'integrazione. Una fetta con radici diverse che partecipa alla vita del paese con idee e proposte.
bisogna integrarli non noi assecondari più loro
Ricordo che uno dei principi fondamentali della democrazia italiana e occidentale è che lo stato è laico. E così deve rimanere. Quindi religioni fuori dalle questioni politiche. Poi certo, sappiamo tutti che in pratica non è possibile escludere completamente la religione dalla politica, ma l'obiettivo deve essere quello. Quindi a prescindere dal fatto che di estremismo politico già ci intendiamo per i fatti nostri, i "partiti di stampo islamico" sarebbero esattamente l'opposto della tanto agognata integrazione (Anche se dipende molto da che cosa si intenda con "stampo islamico").
Sono lontano dalla destra e credo che essere italiano ed essere cittadino italiano siano 2 cose diverse. Detto questo io sono assolutamente contrario allo ius soli, ma dovrebbero comunque cambiare le regole per acquisire la cittadinanza.
Secondo me la cittadinanza dovrebbe essere passata dai genitori o solamente dopo aver vissuto/lavorato/studiato/altro nel paese. Il motivo è semplice: la cittadinanza va guadagnata dopo aver fornito qualcosa al paese per un determinato periodo di tempo. Si eredita la cittadinanza perché si presuppone che nella maggior parte dei casi i genitori italiani abbiano fornito qualcosa al paese e che possibilmente anche i figli faranno lo stesso con il passare del tempo.
E' molto "cheap" dare la cittadinanza a tutti quelli che nascono sul territorio imo, credo porterebbe solamente altri problemi nel prossimo futuro.
Arauder quello che descrivi tu e lo Ius culturae, shy ne ha parlato è l'altra proposta sul tavolo, comunque la proposta di introdurre lo Ius soli puro non è sul tavolo, riguardati bene il video
Ho capito quello che ha detto shy nel video, volevo solamente esprimere la mia opinione senza lasciar fuori nulla.
Ma dimmi come fare in pratica a risolvere lo spopolamento di italiani, troppi vecchi... E pochi bambini, o convinci le donne italiane a fare digli ne mancano 3 milioni, o li devi importare... Dirai, il governo dovrebbe.. Ma coi dovrebbe i bimbi non nascono...
Fai un lavoro grandioso contro le fake news , ormai hai un ruolo sociale
Sono sicuro che Grillo ti adora
Sono nato a Napoli da genitori dominicani, ho fatto il permesso di soggiorno ogni anno fino al mio diciottesimo compleanno, poi però, per una serie di motivi che non sto qui a spiegare, nell'anno successivo non ho fatto richiesta per la cittadinanza. Risultato: tra poco più di un mese compio 21 anni e sto sistemando alcune questioni burocratiche per rinnovare ancora una volta il permesso di soggiorno.
Eppure sono napoletano a tutti gli effetti, ho studiato qui, amo la mia città e scrivo canzoni sia in italiano che nel mio dialetto. Sono solo un po' più scuro di pelle del normale, ma a quanto pare questo basta per etichettarmi come "non italiano".
Io ho un compagno di classe nero (e nel liceo che frequento io è raro) che però si è integrato benissimo. Parla italiano e dialetto veneto ed è il primo a scherzare sui neri. Ma la cosa più importante è che ha una forte personalità e un grande carisma che gli hanno permesso di farsi apprezzare da tutti. Altri ragazzi come lui, magari più timidi, non hanno questa fortuna e vengono lasciati in disparte. Dico questo per sottolineare quanto conti sapersi relazionare con le persone, anche quelle sconosciute. Alla fine questo discorso si lega a quello di ieri sull'importanza del networking in ambito lavorativo.
#FeelsShyMan
Sono marchigiano... ti prego continua con le battute xD
Mi piace che SHY offenda, ironicamente, un po' tutte le regioni...così per parcondicio.
Beh non ho mai offeso nessuno della Valle d'Aosta.
Breaking Italy Per ora...
Alla luce di ciò che hai detto, non vedo come essere contro una legge che dà la possibilità alle persone culturalmente integrate di ottenere più facilmente la cittadinanza. Non facilmente, ma più facilmente, il che è molto diverso.
Sono nato da padre italiano e madre giapponese in territorio italiano, mentre mia sorella in Giappone dove ha anche passato i primi anni della sua vita, ovviamente nessuno di noi due ha mai avuto problemi per ottenere la cittadinanza italiana. E anche se sono legato alle mie discendenze orientali mi sento Italiano ed europeo al 100%, ma ciò nonostante mi è capitato di sentirmi dire che non meriterei di avere la cittadinanza al pari di un qualsiasi altro "vero" italiano poichè ho occhi e lineamenti con influenze orientali. L'odio che ho provato per queste poche persone mi ha fatto sentire molto più vicino al tricolore di qualsiasi altra cosa cosa, pure del mondiale 2006 per intenderci. Quello che voglio goffamente dire è che sono felicissimo dell'introduzione di questa legge perché possa aiutare persone che non hanno avuto i miei stessi privilegi a diventare quello che effettivamente si sentono di essere, italiani 🇮🇹
Comunque quelli al minuto 5:36 non sono marziani. Lo sanno tutti che i marziani hanno il naso a trombetta!
Finalmente qualcuno che se ne accorge
diegohp93 ma no, hanno il viso a forma di scheletro.
E infatti sono tutti marchigiani, emigrati su Marte. Ora sono a tutti gli effetti Marziani, ma anche lì l'iter è stato abbastanza complesso (conoscenza minima della geografia interplanetaria, reddito minimo pari a quello di un classificatore di granelli di sabbia e capacità di adattarsi a un ambiente senza atmosfera). Le antenne e il colorito verdastro sono da attribuirsi semplicemente ai canederli del giorno prima.
La pubblicità della clear blue mi ha fatto abbastanza ridere nel contesto
Chi parla di stirpe italica dovrebbe ripassare gli ultimi 1600 anni di storia italiana. Dai longobardi, ai musulmani, per poi passare dai normanni ai francesi e spagnoli. Noi siamo frutto di secoli di mescolanza interculturale.
Ma più che razze e cazzate simili, penso che i contrari non vogliano trasformare le periferie di ogni città in tante piccole Molenbeek
Cof cof Emirato di Sicilia con cof
Admiral Fubuki I kekistanesi non fanno figli tho, per fare figli bisogna avere rapporti sessuali.
Cof cof Beatrici varie ed eventuali cof cof
Cof cof Monza e la corona ferrea cof cof
Ho 25 anni, cittadino tanzanese, in italia da 14 anni.1 anno delle scuole elementari, 3 anni delle scuole medie,5 anni delle superiori,5 anni di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (maestro nella scuola elementare).Vi sfido ad affrontare il mio percorso tenendo conto del fatto che lo stesso paese nel quale state investendo il vostro tempo e la vostra vita, si rifiuta di riconoscervi come parte integrante della propria identità socio-culturale, economica, politica e nazionale (anche se insegnerai/educherai/istruirai/guiderai i suoi figli).
Sono disponibile a stare qua a sentire chi si nasconde ancora dietro al "merito della cittadinanza" ed al "regalo" che lo stato mi sta facendo con questa legge.
Sarebbe interessante, davvero, capire il famoso percorso meritocratico ideale che bisognerebbe compiere per essere considerati cittadini italiani a tutti gli effetti e con tutti gli affetti.
Bravisimo,
Sono venuto in Italia 1990 non ho la cittadinanza Italiana, mHha sono comunque Italiano. Amo la Italia. Il mio paese è italia. tutto questo 27 anni non ho potuto votare nessuno. ne Sri Lanka ne Italia. Un diritto negato,
Quelli che parlano contro Ius Soli, stanno per le poltrone sul pelle di povere gente. Tanti anni fa nello Sri Lanka, mi ricordo il governo sinistra di epoca proposto di dare la cittadinanza Sri Lanka per i Tamil origine indiana che hanno portato Inglese in Sri Lanka per lavorare nelle piantagion del tè. Estremi nazionalismi Cingalese al epoca protestavano, alcuni hanno dato il fuoco. Io avevo piu meno 15, 16 anni, mi dispiaciuto non potevo fare qualcosa, non potevo nianche votare. PENSAVO QUEL GENTE HANNO VISSUTI IN SRI LANKA TUTTO QUEL TEMPO, LAVORATO , SUDATO PER SRI LANKA, LORO FIGLI FRIQUENTATI SCUOLA NOSTRA, VISSUTI CON NOI, CONDIVIDEVANO TUTTALA DIFICOLTA CON NOI. SE LORO NON HANNO DIRITTO DI AVERE LA CITTADINANZA PER VIVERE IN SRI LANKA, LORO FIGLI CRESCUTI IN SRI LANKA, VISSUTI IN SRI LANKA, SE NON POSSANO AVERE CITTADINANZA COME POSSANO TORNARE IN INDIA, AVEVO PENSATO QUEL POLITICI GRADAVANO COTRO QUEL PROVEDIMENTO, NON ERANO CIVILIZZATI, NON HANNO IL CUORE NE CERVELLO.
ADESSO IN ITALIA STESSA COSA POSSO VEDERE, UN GRANDE PAESE COME ITALIA, UN G8, C'E SONO ANCORA GENTE ANTICI,
a me la cittadinanza non mi serve, perche qualsiasi momento posso anche andarmene dal Italia con rancore, ma miei figli che sono venuti piccoli età, non possano venire con me, non veranno mai. Sono bravissimi nella scuola, mia figlia appena mandato un foto di sua pagella di 4a liceo tutte le materie ha preso un 10 tre 9 e tuttele altre 8,
Salvini e 5 stelle non hanno altre argomenti qui parlare per fregare voti, anche senatore Bossi ha fatto stessa cosa, hanno governato con Berlusconi, hanno risolto qualche problema dopo tantissimi anni di governo? Non ostacolare, Ius Soli, tutti quelli gente sono qui che lavora, frequenta la scuola con vostre figli, fanno lavoro umilianti, curano vostre genitori, e i bambini cose più importante di vostra vita. Certo che dovete controllar
Mia sorella è nata in italia (ora ha due anni) e sebbene in casa tutti noi abbiamo il permesso di soggiorno illimitato, lei non ha la cittadinanza italiana. Nessuno in casa ancora ce l'ha perché i documenti necessari sono tanti e per alcuni è necessario tornare nel paese di nascita: noi siamo peruviani (i miei genitori sono di provincia, immaginate il viaggio pittoresco per andare a riprendere i certificati di nascita!).
Siamo tutti molto affezionati a questo paese e alle persone: i nostri amici, i nostri vicini che abbiamo conosciuto con gli anni. Eppure alle.comunali, al referendum non possiamo votare, nonostante condividiamo da (mio padre da vent'anni, io e mia mamma da 12 anni) un destino comune a quello di qualsiasi persona sia nata sul.territorio.
Io non rinnego la mia cultura di provenienza: parlo spagnolo con l'accento di una peruviana e parlo italiano con un leggero accento bergamasco, e conosco la storia del Perù e la storia dell'Italia (anzi quella italiana un po' meglio, visto che ho studiato qui), per questo mi sento perfettamente integrata.
E non vedo l'ora di ottenere la cittadinanza, quella cartacea.
en lugar de agobiar a argentina como sus paisanos, ustedes peruanos agobian a italia jajaja
Shy, la gentaglia migliore è veneta, e questo lo diresti anche tu se non ti pagassero i poteri forti.
Porca e fora xé vero, a ghe tiraria dei sciafoni a quei che dixe el contrario che i impituraria su pal muro!
Sebastian Crenshaw 15 + 18 quanto fa?
36 dio cancaroooo
Mi piace quando nei commenti si respira aria di casa
Shy noi veneti non semo tutti cosita. Noi veronesi non disemo la x e non ghemo mia l'accento da magnagatti
a detta dei miei professori di sociologia, la burocrazia Italiana é la meno integrazionista d'europa; per il resto quoto totalmente il tuo discorso sulla cultura
(volevo arricchire la discussione spiegando come funziona l'acquisizione della cittadinanza ma lo hai fatto tu ad inizio video :P )
ed è meglio così piuttosto che fare schifo come gli altri paesi europei
@@turic95 che schifo l'integrazione
Conosco bene la situazione...sono figlio di ITALIANI nato in U.S.A....HO DOPPIA CITTADINANZA QUINDI DOPPIO PASSAPORTO...NE SONO ORGOGLIOSO E NN CI RINUNCEREI PER NULLA AL MONDO.
Sono d'accordo sul discorso che il figlio di stranieri che nasce e cresce qui molto spesso si senta tanto italiano quanto un figlio di italiani, il punto é che l'allargamento della cittadinanza prevede tutta una serie di privilegi per chi ne beneficia, e questi hanno dei costi non indifferenti se si parla di numeri cosí grandi.
Inoltre, personalmente, non mi pare il momento giusto per incentivare l'immigrazione, di qualsiasi colore essa sia.
Da sempre i figli di immigrati nati in Italia ottengono la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno. Ora perché bisogna incentivare l'immigrazione clandestina verso il nostro paese? Se un bambino cresce in Italia, va a scuola, cresce integrandosi allora sì che è un cittadino italiano. Io veramente non riesco a capire.
Giacomo Restelli prega che tu un giorno non debba emigrare e che i tuoi figli non debbano sentirsi umiliati, scherniti ed esclusi ogni giorno perché, anche se legalmente non c’è differenza coi nativi del posto, hanno la pelle un pochino diversa
Altri marchigiani qui?
Ius Sanguinis? Molto Bloodborne come cosa
Io voto per lo Ius Rom e vedere quanti ragni stupidi di cemento armato arrivano in Italia a rubarci le boss fights
Inoltre ora è obbligatorio somministrare il sangue smunto, per me le multinazionali ci vogliono controllare la mente
Con Grillo che urla: "Temete il sangue antico"
"Per gli dei Dibba, temilo."
Racconto di un caso non vissuto in prima persona: nel 2014 ho conosciuto all'università una ragazza, nel 2015 l'ho iniziata a frequentare e me ne sono innamorato follemente. Un giorno, durante una chiacchierata, scoprii che non era salernitana (noi due studiamo a Fisciano) bensì albanese. Mi stupì perché non dava la minima impressione di provenire da un'altra Nazione. Le chiesi come le fosse stata possibile una si tale integrazione e lei mi rispose di essere arrivata in Italia a 4 anni. La sorella, nata in Albania ma arrivata qui a 2 anni, addirittura si sente totalmente italiana e quando s'incazza risponde in vernacolo meglio dei salernitani. Ma nonostante lei e la sorella vivessero da 17 anni in Italia, si sentissero italiane e fossero totalmente integrante nella nostra società tanto che di albanese non avevano quasi nulla, hanno ambedue ottenuto la cittadinanza nel 2016 portando a tramite l'iter decennale per chi risiede in Italia: residenza 10 anni ininterrotti qui con reddito superiore a una certa soglia (il padre fa il magazziniere)
Auguri ai salernitani.. E qui al nord. Molti lombardi sono contro anche voi meridionali oltre che agli stranieri...
@@marinopagnoncelli-xu6qr non capisco il nesso... io stesso sono contro la maggioranza dei napoletani perché hanno un atteggiamento camorristico o - peggio - fanno le persone perbene ma se vedono una persona commettere del male stanno zitti
i miei genitori sono serbi, scappati dalla guerra in Jugoslavia negli anni '90. io sono nato qui e sono diventato italiano 2 anni fa. Adesso sto scrivendo la tesina di maturità sul mio paese. sono in accordo con te, ma ci tengo a specificare che:
1) essere educato con entrambe le culture, mi rende patriottico in ugual modo per entrambe le nazioni, tanto che non posso dire di avere un posto chiamato casa. Di qua sono "lo slavo", di là sono "l italiano"
2) la gente vive nel suo piccolo, quindi se gli mostri una prospettiva di vita diversa con una diversa mentalità non ti crederanno. E qui partono i cliché "pizza mafia mandolino" e "spacco bottiglia ammazzo famiglia". quindi è impossibile portare una cultura diversa in un altro stato. è più facile che aggregarsi alla massa: un italo-serbo si comporterà da serbo in Serbia e da italiano in Italia.
se mi dovessi blastare sappi che voi corsichesi siete tutti Buonisti-Buonapartisti
2+2 non fa 4!
4! fa 24
bocciato!!! 😃
Ma lo sanno tutti che fa un Pesce
ahahah per pochi
bellissima :D
Tra un po' ti insultano perché non capiranno preparati
faccio lo scientifico starter pack ahahah
A me sembra assurdo che i genitori hanno il permesso di soggiorno e il bambino ha la cittadinanza da appena nato
Ottima spiegazione, complimenti, ma la legge attuale va benissimo e non c'è bisogno di cambiarla
Io concordo con il disegno di legge, il multiculturalismo è il futuro. Ho conosciuto tante bambine e bambini nati da genitori stranieri, con un retaggio culturale diverso, ma che sono italianissimi, quasi più di me che mi sento invece cittadina del mondo, pur avendo retaggio e cittadinanza italiani. Inoltre, i genitori di questi bambini hanno 99 su 100 abbracciato lo stile di vita europeo.
Sono arrivato qua in Italia all'età di 7 anni ora ne ho 22; ho fatto le elementari, le medie e le superiori qua in Italia e ho iniziato il cammino dell'università. Ora ho appena iniziato l'iter burocratico per avere la cittadinanza italiana perché di fatto ormai sono più italiano che cittadino del mio paese natale( dove non vado ormai da 5 anni, per vacanze durate 1 mese) ma ci sono dei piccoli problemi di fondo in tutto questo:-passare la vita in un paese in cui la politica ti vede come il nemico arrivato in Italia per fare le peggio cose
-aver passato così tanto tempo in Italia da aver perso l'accento della propia lingua madre
- avere ormai uno spiccato accento italiano, fatto che ti fa vedere agli occhi dei tuoi connazionali come un italiano che ha imparato la loro lingua, mentre lo stesso stato italiano per come è strutturato ora ti guarda con sospetto e incertezza.
Tutte queste e molte altre cose ti fanno nascere dubbi e incertezze riguardo all'essere o meno cittadini di questo o quello stato, molti di quelli arrivati qua in Italia alla mia età non si sentono più cittadini del loro paese natale ma non possono comunque sentirsi pienamente italiani proprio perché la stessa Italia e lo stesso tessuto sociale non ti hanno ancora pienamente accetto come dovrebbero. L'Italia ora in questo momento pretende che chi arrivi qua in Italia si integri e si adegui alla vita e costumi italiani, ma è lo stato per primo a non voler rendere possibile una maggiore integrazione, non volendo accettare quelli che di fatto sono suoi nuovi "figli". questi fattori creano incertezza in chi non sa più se è cittadino italiano poiché conosce mille volte meglio questo paese che ancora non lo accetta a pieno, o se resta comunque cittadino di un paese natale di cui non ha ricordi e di cui magari conosce come unica città la propria città natale. Forse è ora di modernizzare lo stato, e cercare di creare modi in cui l'integrazione sia maggiore e più reale.
Ora che hai parlato delle Marche sono felice
NO ALLO IUS SOLI,NO ALLA DISTRUZIONE DELL'ITALIA!!
CAPRA IGNORANTE !!
CAZZO DICI DISTRUZIONE DELL'ITALIA, MANCO SE KIM JONG CI BOMBARDASSE !!! CAPRA, CAPRA, CAPRA !!
AMMETTILO, SEI UN PRESUNTUOSO, E NON SONO NE GAY NE RAZZISTA COME TE. IO NEMMENO VOTO, ALTRO KE COMUNISMO. OHE ' NON SAPEVO CI FOSSE TUTTO STO RAZZISMO IN ITALIA ANCOR OGGI, BELL'ESEMPIO DI PAESE, UN COVO DI IGNORANTI FORGIATO DALLA MEDIOCRITA' LOCALE. IO NON VOGLIO ESSERE COME VOI PENTAIDIOTI KE SI OPPONGONO LO IUS SOLI.
ma levati, non sai cosa stai dicendo, presuntuoso. Io sono figlio unico e non ho figli, scemo di guerra. Se parli senza sapere fai cattiva figura, non stai messo bene te.
DaveDaveTor Tutti e 3 siete degli intolleranti del cazzo!
Siamo il paese più bello del mondo...si vede che pure gli stranieri sono così superficiali...
Non concordo con i principi dietro questa nuova legge, ovvero non concordo nell'idea di semplificare l'iter per la richiesta della cittadinanza... purtroppo quello che stiamo vivendo oggi non è un immigrazione fatta da persone Europee, che in un certo qual modo condividono una cultura comune ed una storia comune... l'immigrazione di oggi porta persone con una cultura totalmente differente dalla nostra, che come appare ormai dalle notizie europee, difficilmente integrabili. Proprio per questa ragione ora più che mai si ha bisogno di norme severe, quindi opposte a quella che si sta tentando di far passare... molto spesso bambini nati da genitori stranieri sono educati alla cultura d'origine, che ripeto essere molto distante dalla nostra se non diametralmente opposta, per cui nonostante vivano e crescano qui molti di quei bambini non saranno culturalmente italiani. Comunque staremo a vedere, sono sempre aperto e disponibile a cambiare opinione, ma solo aspettando vedremo come andranno le cose.
Ps. grazie per le informazioni chiare come sempre!
Praetorian Guard Per quanto riguarda la non-integrazione di alcuni, hai ragione, ma c'è poco da fare. Alla fine quella di cercare l'integrazione o no, è una scelta individuale. Uno può cercare di integrarsi nonostante mille difficoltà o può avere il tappeto rosso davanti e decidere di non farlo, ma questa scelta non è un parametro misurabile, quindi non è rilevante per l'assegnazione della cittadinanza, purtroppo. Concordo in pieno col pensiero di fondo comunque. C'è una politica adatta per ogni momento storico. Dato quello che stiamo vivendo adesso, questa riforma non è una grande idea.
in realtà lo è, perché normalizzi una situazione che c'è già, ci sono già 800mila cittadini italiani che in realtà non lo sono solo per un foglio di carta che dice il contrario. In realtà tutti quelli che stanno arrivando ora non rientrano minimamente in questa legge, se non fra anni, quando magari saranno già tornati al loro paese perché la situazione in patria è cambiata, e saranno rimasti solo coloro che realmente vogliono vivere qui e diventare parte della società. Poi non vuol dire che se vivi qui, lavori qui, produci qui per anni etc. e sei totalmente integrato allora è automatico che tu richieda la cittadinanza, magari non interessa nemmeno... ne conosco tanti che potrebbero chiederla già con le norme attuali e non lo fanno, non perché non siano integrati o non vogliano essere italiani, semplicemente perché non è un pezzo di carta a dire chi sei o chi non sei, vanno oltre al concetto di cittadinanza...
Guarda su una cosa siamo d'accordo, cioè che non è il pezzo di carta a definirti. Per quanto mi riguarda uno è italiano quando si sente di essere italiano, a prescindere dal tempo trascorso in Italia o da dove viene. Il problema è che come dicevo prima la "volontà di essere italiano" o la "volontà di integrarsi" non sono parametri misurabili. La cosa più sensata da fare è usare come proxy il numero di anni trascorsi legalmente lavorando o studiando nel Paese come approssimazione della "volontà di essere italiani". A me non piace la legge perché mi sembra troppo a bande larghe dato il momento, e quindi potrebbe finire col dare la cittadinanza a gente che sarebbe meglio ne facesse a meno, almeno per il momento.
Capisco perfettamente il tuo punto di vista, il problema però è che le persone che arrivano vengono da culture troppo diverse dalla nostra, l'integrazione è un processo lento e graduale, tanto più lento quanto più la cultura d'origine è distante... un conto è allargare la maglia a cittadini europei o che comunque fanno parte della sfera occidentale, che ben o male hanno una cultura simile tipo ucraini, polacchi, rumeni etc. , un altro è allargare la maglia a tutti indiscriminatamente senza tener conto delle enormi differenze che esistono tra gruppi diversi... 5 anni mi sembra troppo poco, considerando che molto spesso giovani di 2a o 3a generazione non si sentono integrati e molto spesso questi giovani non provengono da culture simili, ma appunto da culture diverse... se nelle zone di provenienza avessimo situazioni diverse, quindi una cultura anche non simile ma almeno aperta, sarei il primo a voler rendere le cose più veloci, ma purtroppo non è così
Ciao shy, sono Siciliano e capisco perfettamente il fenomeno dello straniero cosi ben integrato, tanto da conoscere il dialetto della mia regione, o meglio della città siciliana di nascita e direi , aggiungendo, che i soggetti in questione sono anche più grandi dei "giovani ragazzi" da te indicati; quindi il fatto eclatante è che siano state proposte solo ora queste leggi alla camera, quando il fenomeno migrazione è vecchio almeno almeno quanto me e solo negli ultimi 5-6 anni, per l'aumento dell'affluenza, se ne è fatta una vera lotta politica. Quando mi dicono che queste persone devono essere "integrate" alla cultura italiana, mi viene veramente da ridere in quanto non ci si rende conto del loro spirito d'adattabilità, molto più alto di quello che si aspetta. Forse non grandi studiosi ( o si?!), ma sicuramente abili nella vita e molto più leali allo stato che li accoglie di certi corrotti "scontrinononnefaccio" italiani.
Io sono 16 anni che sono in Italia (ne ho 21), sono ormai più romagnolo che ucraino, eppure sia io che mia mamma sono 5 anni che aspettiamo la cittadinanza italiana, la burocrazia qui è lenta, futile e caotica, confonde più di quanto inserisca. Io non so quanto questo Ius soli/Ius Culturae cambierà la situazione, ma ho poca fiducia renderà il tutto più fluido e comprensibile. Il problema sta alla base dei normali meccanismi politici/sociali, non in fuffa e mozzarelle. Peace and love
Per esperienza personale, mi riferisco alle scuole elementari/medie, sia nelle scuole del centro che nelle scuole meno centrali l'integrazione è poco favorita da numerosi commenti infelici da parte degli insegnanti che finiscono per rimarcare l'arretratezza culturale/le minori possibilità di altri paesi. Mi sono resa conto in numerose occasioni che nelle classi si formano gruppetti in base alla provenienza e non al carattere/passioni e se, disgrazia enorme, nessuno viene da un paese affine al tuo vieni emarginato. Secondo me si dovrebbero formare i docenti ad agevolare l'integrazione dei ragazzi valorizzandone le differenze e permettendo agli alunni "italiani" di avvicinarsi e assorbire culture diverse.
Sveva Guizzetti penso che sia un concetto di propria esperienza personale: noi abbiamo una prof. di italiano che, al contrario, è avanzata, tecnologica e ha organizzato spesso incontri per farci capire meglio il fenomeno dell'immigrazione, in particolare quello che sta accadendo in Italia, le storie e i motivi celati dietro a ogni partenza.
Parlando della mia esperienza personale penso che il fatto di gruppi per etnie e colore della pelle si stia "eliminando" , non del tutto, mi rendo conto che si escludono spesso molte persone, ma penso che la cosa stia andando via via scemando, per via della società multietnica in cui ci troviamo oggi.
Slyf X la tua testimonianza mi lascia un misto di felicità, per te e i tuoi compagni che vi siete trovati in un bell'ambiente, e di ingiustizia, perché l'integrazione scolastica non dovrebbe andare a fortuna. Io credo che i miei compagni avrebbero dovuto aver le stesse possibilità della tua classe perché comunque un docente non deve essere avanti per concessione divina, non so se mi spiego 🙈
Comunque grazie del tuo commento, sei stata/o stra educata/o e gentile nel condividere c:
Sveva Guizzetti si, sono del tuo stesso parere.
Grazie a te perché di persone a cui piace ragionare e cercare di discutere sono veramente poche ultimamente!
Comunque sono maschio
Gian Luka P. sfondi una porta aperta ahahaha, religione a scuola, considerato che l'italia è uno stato laico, per quanto mi riguarda, dovrebbe essere storia delle religioni, tanto del cristianesimo quanto del buddismo.
Gian Luka P. beh, io frequento un liceo statale e mi ritrovo il crocifisso appeso in classe, non ho niente da aggiungere -.-
Shy e questo nuovo stile di mettere i titoli in verde? 😂😂
Il timore eventualmente legato alla concessione della cittadinanza va ricercato (esulando dai fortunatamente pochi esaltati) non tanto nella legge in se quanto alle conseguenze nell'unione tra cittadinanza e altri diritti, quale il famoso reddito "grillino" o il tema dell'impossibilità di espellere cittadini qualora si dimostrino integrati solo nel circuito economico e non in quello sociale. Per non parlare del diritto di voto che crea un effetto moltiplicativo nella redistribuzione della rappresentanza. Basti pensare ai problemi che riscontra la Francia con nicchie culturali chiuse con cittadinanza pure di terza o quarta generazione. Il fatto che mi spinge a ritenere un pessimo momento per queste tematiche (ivi incluso il tema unioni civili omosessuali, il tema del bonus cultura eccetera) non è il diritto o l'etica sottostante che non voglio affrontare, quanto la capacità del sistema economico italiano di sostenere in modo positivo e proficuo questi cambiamenti. Anche perché l'abuso già mostrato del sistema sanitario da parte di molti stranieri che semplicemente non vogliono pagare i costi della sanità nel paese di origine (uno su tutti Ucraina) mostra come sia delicato il tema delle relazioni con cittadini esteri e presti il fianco a distorsioni irreversibili. Capisco che risulti più semplice identificare l'opposizione solo nel rifiuto a sfondo etnico, ma almeno in questo caso, credo sia un aspetto marginale rispetto alla matrice culturale da tutelare.
non avete idea quanti stranieri che sono 20 anni in italia e non hanno la cittadinanza e quindi non sono pure europei; questo li blocca se si vogliono trasferire in altri stati eu, vogliono solo il passaporto per andarsene nella maggior parte dei casi.
sei incredibile, e anche se non sempre sono d'accordo (diciamo lo sono al 99% ma dovevo fare l'alternativa chic) adoro soprattutto la vena ironica con la quale racconti le notizie e inconsapevolmente (forse) veicoli comunque il tuo punto di vista 😚
Che poi nonostante tutto... anche gli italiani residenti all'estero, fanno nascere i figli dove risiedono, perché ci abitano ma anche per la cittadinanza, una nota UA-camr che a breve partorirà fara' nascere la figlia negli Stati Uniti apposta per darle la doppia cittadinanza. Ma è anche normale, se in quel paese ci risiedi stabilmente e legalmente e se sei andato a vivere in quel paese per avere una vita migliore e più dignitosa, di certo per tuo figlio vuoi questo, che abbia delle possibilità migliori sin da subito. Ovvio che è una cosa di cui devono godere esclusivamente le persone che hanno un legale permesso di soggiorno, ma non vedo perché non possano godere da subito di questo, stare fino a 19 anni senza passaporto e determinati documenti è abbastanza brutto. Sono questioni che vanno valutate di caso in caso a parer mio, ma fin da subito
Stop al Piano Kalergi! 😷
EugeneDaVanquisher ...informati!
EugeneDaVanquisher ...le élite delle banche capitaliste preferiscono e promuovono le imprese e gli imprenditori che assumono impiegati e manodopera a basso costo perché più sfruttabili e più economico da che ne traggono maggiore profitto ...mentre noi europei costiamo di più perché facciamo valere i nostri diritti ...svegliati dormiglione! 😂
EugeneDaVanquisher ...e allora continua pure a votare Pd e sinistra 😂
EugeneDaVanquisher ...se sei di destra dovresti allora essere contro e per la sovranità Nazionale dei popoli e contro l'eurotruffa ...ma non mi risulta sia così
Sto Mnjul ... bravo è quello che sto cercando di fargli capire però inutilmente a quanto pare...
dov'è la pubblicità? voglio la pubblicità!
Babbo Coppo non dite con Amazon che ho la loro app installata da anni, che se no qua UA-cam viene giù tutto.
Avendo fatto antropologia per un breve periodo posso dire che la cultura, oramai è assodato e se lo ha detto shy anche un po' scontato, non si tramanda geneticamente ma si acquisisce in base a dove si nasce, questo è oggettivo. Quindi come ha detto, un cinese nato in Italia tenderà a essere culturalmente italiano, certo il discorso cambia se nasce in una comunità isolata ma interna. Spero che, se passerà, questa legge riesca a mettere freno a questo problema: è assurdo che all'interno della nostra comunità vi siano comunità extracomunitarie.
Mi sembra più che coerente dare la cittadinanza a moltissimi che ormai considerano questo paese come casa loro e che magari hanno verso di esso lo stesso sentimento che abbiamo noi, invece è incredibile che i numeri di chi si trovi e viva sul suolo Italico senza essere cittadino sia così grande. Se c'è qualche cosa su cui la classe politica deve concentrarsi è il sistema di accoglienza nei confronti di tutti gli extra comunitari in modo da salvaguardare la ricchezza culturale, non certo fare ostruzione ad una legge evidentemente volta a permettere che essa possa proliferare, ma noi abbiamo il demagogismo di Lega e M5S. Infatti non pensate che nel momento in cui un bambino ottiene la cittadinanza, pure se è negro, entri a far parte della comunità in maniera più netta e profonda e che perciò si possano evitare quei fenomeni di isolamento? A me questa sembra un operazione di accrescimento culturale, infatti non immaginate che la cultura italiana sia quella di 10, 20 30 o 60 anni fa, ma essa essendo sempre in movimento e non potendo rimanere fissa, deve cambiare. In un paese vecchio io penso ce ne sia bisogno. Ma penso pure che sia necessario, ad un certo punto, chiudere i confini, fare come l'Australia o il Buthan, e impedire che chiunque sia extracomunitario possa vivere o addirittura venire qui, al fine di preservare le proprie ricchezze.
Sono nato in Italia da genitori albanesi. La cittadinanza italiana la ho ottenuta poco prima dei 17 anni grazie alla richiesta di di cittadinanza di mio padre, che vive quasi da 30 anni in questo paese. Non servono per forza 18 anni per ottenere lo status di cittadino italiano.
Ma perché le persone ne fanno una questione di rispetto, quando l'unica cosa che cambierebbe a loro sarebbe il non poter insultare gli stranieri con "a casa loro!" ?
Come agli xenofobi sta tanto a cuore la loro "patria", col tempo e l'integrazione anche i nati altrove o di colore diverso lotterebbero per il bene dell'Italia e coltiverebbero una morale collettiva e non egoistica, portando al bene di tutti (magari non lavorando in nero, pagando le tasse e altre cose che parte della popolazione italiana si sente giustificato a non fare, in nome di quale ingiustizia)
Ci sono 3 errori concettuali a mio parere molto gravi:
1) Il punto non è il "presente", ovvero il fatto che questa legge sistemi una situazione già in essere (anche se una eventuale regolarizzazione di 800.000 persone è qualcosa di enorme), ma il futuro: un più facile ottenimento della cittadinanza italiana è un'esca eccezionale per nuove ondate migratorie. Che se non ricordo male è quello che siamo tutti concordi nel voler limitare.
2) Tutte le volte non è necessario "reinventare la ruota". Come si ottiene la cittadinanza in Germania?
7 anni di residenza + buona padronanza della lingua (comprensione, scritto, orale) + capacità finanziarie sufficienti al proprio sostentamento (di conseguo, pagamento periodico delle tasse) + fedina penale pulita + test su storia, usi e costumi tedeschi + rinnego della precedente nazionalità + obolo finanziario una tantum piuttosto oneroso (250€).
Si fa un bel "copia-incolla" affermando "useremo lo standard tedesco" e fine. Dubito qualcuno possa avere qualcosa da ridire. Invece no, pure in questo caso siamo destinati a prenderci il peggio, con leggi bucate come il groviera e che invece che limitare l'immigrazione la favoriscono.
3) Stiamo andando incontro a una frammentazione culturale che sta decadendo in uno sgretolamento dell'identità nazionale. Non mi riferisco ai diversi colori della pelle o a molteplici usi e costumi, ma alla mancanza di rispetto verso i tipici valori italiani, ai nostri usi e costumi e più in generale al "normale vivere" a cui siamo abituati. So che le generalizzazioni sono sempre errate, ma vi siete mai chiesti perché non ci sono mai cinesi in ospedale? Non si fanno mai male? No, si curano in casa da altri cinesi, a volte neppure medici, utilizzando farmaci sottobanco. Che fine fanno i proventi delle loro attività? Vengono raccolti da personalità di spicco che fanno le veci di "bancari" e a cadenza temporale inviano di nascosto il denaro in patria. Romeni, albanesi, africani sono invece del tutto allergici al pagamento delle tasse per il sostentamento dei servizi statali (bollo, assicurazione, multe, irpef, biglietti, etc), pur comunque sfruttando a piene mani i suoi sussidi e le infrastrutture (ospedali in primis). Musulmani si aggirano per le città e sputano per terra in segno di disprezzo quando vedono belle ragazze seminude in passeggiata e ci additano come "infedeli" per sciocchezze come il diverso credo religioso oppure il cibarsi di suini. Interi quartieri si "ghettizzano" creando comunità estere in suolo nazionale (si faccia un giro nel Far West di Prato o al Carmine di Brescia). Movimenti culturali esteri spingono alla rimozione del crocifisso nelle scuole, rovesciando quello che dovrebbe essere il normale iter di integrazione: "culture estere che accettano la cultura nazionale" (al contrario, a quanto pare, dovrebbe essere la cultura nazionale che si deve adeguare alle culture estere!?). Insomma, il discorso è veramente infinito, ma posso riassumerlo dicendo che non è sufficiente la conoscenza della nostra lingua, di qualche dialetto ed aver fatto le nostre scuole (molti immigrati peraltro vedono le nostre scuole, gratuite e di buona qualità, come un asset di cui usufruire e non come un modo per integrarsi nella società). Per essere un cittadino italiano ritengo sia prima di tutto fondamentale RISPETTARE i nostri usi e costumi, ovvero la nostra identità nazionale e quindi INTEGRARSI a pieno nel nostro tessuto sociale e statale (=tasse). Altrimenti si tenga la sola residenza. Avere la cittadinanza non è mica un diritto, bisogna meritarla.
Caro mio, gli stranieri sono. Come gli italiani in sud Italia milioni di meridionali italianisssimi sono abusivi non pagano tasse e contributi, si fanno assistere con faxili sussidi..., decine di migliaia sono nella. Mafia camorra ndrangheta mafiosi italiani sono i più xrolinali d Europa uccidendo 50 persone a testa... Mafiosi italianissimi hanno fatto. Saltare giudici e carabinieri a centinaia, migliaia di corrotti nelle. Amministrazioni pubbliche. Truffe ai fondi statali per miliardi.. Truffe finanziarie come tanti e Ciro per miliardi..., fabbricati di soldi falsi... Promozioni facili nelle scuole. Guide ecc... Insomma italiani è stranieri non sono diversi mi dice un tedesco qui a Stoccarda tutti e due portati alla violenza e truffa...
Grazie per aver chiarito questa cosa, che sino ad ora mi hanno fatto credere che chi nasce in Italia sarebbe diventato automaticamente italiano. Come al solito la propaganda estremista crea solo casini.
Dadibi bhe anche la sinistra è un incompetente che invece di chiamarla semplificazione alla legge di immigrazione esistente, l hanno chiamata Ius soli
Credo che l'Italia, visto anche i flussi migratori nel mediterraneo, abbia bisogno ora più che mai dello ius soli per garantire ai nati sul suolo italiano (nei limiti imposti dalla legge stessa) il riconoscimento dei diritti civili e politici.
no.
@@simone9781allora convinci le donne italiane a fare figli e in fretta perché mancano 3milioni di. Bimbi per compensare il calo demograbico e siamo. Al. 35 per cento sopra i 60 anni... Ci stiamo estingue do... Quindi datevi una mossa donne di destra che vi lamentate defli stranieri...
Sono in Italia dal 1993, ho fatto dalla 1 elementare alla laurea magistrale in Italia ! Ed appena adesso sto per ricevere la cittadinanza ! Quasi tutti gli amici che ho sono italiani, la morosa è italiana, (tutte le morose che ho avuto erano italiane : ) ). Mi sono sempre sentito italiano al 100% finché non entravo in Questura per il rinnovo del permesso di soggiorno ogni anno ! Non mi sentivo italiano alle superiori quando non potevo fare le gite all'estero come tutti i miei compagni ! E oggi quando non vengo accettato in alcune graduatorie o concorsi ! Dalla mia esperienza posso dire che limitare un bambino o un ragazzo a vivere come gli altri bambini o ragazzi non farà altro che allontanarlo dagli italiani e avvicinarlo agli stranieri creando ostilità e separazione tra le comunità locali e straniere ! se non si vogliono ghetti è meglio integrare le persone fin da subito e farle sentire per quello che sono!
Complimenti per la spiegazione e per il canale ! Continua così !!!
Robe Spier hahahahahaha sono più bianco di te !
Sono Marocchino e devo dire che il vero italiano è quello con i genitori e i nonni italiani . Per essere italiano , marocchino , pakistano ecc bisogna avere le origini e sangue di quel posto. Quindi stranieri in italia anche se siete nati in Italia non siete italiani . (non etichettatemi come razzista perche sono marocchino e ne sono fiero)
sono nativo italiano e ti rispetto, perché non rinneghi le tue origini e nei vai fiero. E' anche lodevole la tua capacità di riconoscere la realtà senza farti influenzare da una visione di parte. Sono felice che Marocco e Tunisia stiano crescendo economicamente e si stiano rinnovando. E' una questione di semplice oggettività e razionalità, ammettere che le frontiere devono essere controllate; che gli stranieri residenti restino non più del 4% della popolazione ( essendo così tanto esigui da doversi integrare con la maggioranza nativa), che siano costituiti da professionisti imprenditori e tecnici altamente qualificati senza precedenti penali, che siano provenienti da culture per lo meno simili con quella ospite. Questo non vale solo per l'Italia o il Marocco, ma per qualsiasi stato degno di tale nome che ha l'unico obbligo di tutelare gli interessi del popolo che vi abita. So che anche voi state subendo una pressione massiccia di migranti economici provenienti da tutta l'area subsahariana (i quali sono il semplice risultato di crescite demografiche insostenibili, totale mancanza di cultura anti-concezionale ne rispetto per l donne: la sola Nigeria viaggia verso i 300 milioni di abitanti). Non seguite l'esempio suicida di questo paese ridicolo che è l'Italia. Tutelate la sovranità, l'economia, il welfare e soprattutto l'identità del vostro Marocco, perché solo voi potete, e dovete farlo per la vostra stessa tutela. Se vivessi in un qualunque paese, come la Birmania, anche per parecchi anni, non diventerei birmano, perché semplicemente non lo sono, né lo sono stati i miei antenati. Che legame o fedeltà potrei mai avere per la Birmania non essendolo? Lo ius soli è solo uno strumento del pd per prendere più voti. Voi marocchini siate più furbi di noi, non svendete il vostro paese a stranieri! Guardate che fine che hanno fatto molti paesi europei..(soprattutto la Svezia). Tutelate i vostri interessi.
Assolutamente no. Sono italiana, solo e soltanto italiana. Il fatto che io abbia la pelle scura e che mio padre sia congolese non cambia questo fatto. Non so nulla della cultura congolese perché non mi appartiene e non parlo nessuna delle lingue del Congo. Capisco diversi dialetti del nord italia perché ho vissuto in diverse regioni. Mi sembra addirittura assurdo di dover specificare queste cose, come se dovessi fare una lista della spesa per provare chi sono. Sono italiana punto e basta. E SOLO italiana. Quindi, perfavore, parla per te.
Onore a te
Ningyoplug tua madre di dove è? E poi scusa, hai il babbo congolese e non sai niente della cultura di laggiù?
gianni gianni mia madre è veneta. mio padre non vive con noi, i miei sono divorziati. quindi no.
Proposta creativa: per meritarsi la cittadinanza bisogna palesare la volontà di contribuire al benessere della società di cui si vuole far parte. Quindi chi paga le tasse ha la cittadinanza e a chi non le paga viene revocata (con tanti italiani che diventerebbero extracomunitari :D ).
Ovviamente detto così è semplicistico e provocatorio però secondo me bisognerebbe riaffermare un principio di reciprocità fra gli obblighi che la società deve avere nei confronti dei cittadini e viceversa.
Invece in tutti i discorsi su ius soli o ius sanguinis vedo solo una grande asimmetria. Ok, c'è un cittadino che vuole la cittadinanza. E in cambio, lui, cosa è disposto (non obbligato) a fare?
Legione straniera italica per quattro anni per chi vuole la cittadinanza!
Scherzi a parte, mi trovo molto in sintonia col tuo discorso.
scusa shy ma credo proprio di avere idee diverse dalle tue, io sono lombardo, nonostante io abbia genitori del sud, mi sento lombardo da generazioni, amo la cultura della mia regione e soprattutto, e da qui muovo la mia critica, amo la nostra cultura gastronomica, non posso accettare il fatto che voi sardi, nella vostra lontananza dalla civiltà, crediate di produrre il formaggio migliore, non lo accetto, e sono pronto a difendere a spada tratta la mia amata cultura gastronomica, il nostro grana padano è, è stato, e per sempre rimarrà, l'unico vero migliore formaggio italiano, voi prendete il vostro pecorino e mangiatene quanto ne volete, ma non andate in giro spacciandolo per il migliore formaggio italiano, questa farsa non può continuare. con affetto, un membro della gentaglia che ama il formaggio.
ahahahahahahaahahahahahahahaha
PR
il miglior formaggio è il nostro pecorino romano ;)
Grana Padano? TheZero, intendi la copia farlocca del Parmigiano Reggiano, unico vero re dei formaggi (è un'emiliana della zona di produzione che parla)?
Se tu veramente amassi il formaggio nn nn nn avresti dovuto “parlare ‘ di grana padano , e ke. cassss. ..........Pleaseeee.
Sullo Ius Soli/ius Sanguinis sono un po' combattuta: i miei genitori mi hanno cresciuta con una mentalità ius sanguinis, ma non riesco a pensare che basti qualche segmento del dna per dire che una persona è italiana: mi sento molto più vicina a chi mi è culturalmente affine che a chi ha "il mio stesso sangue", anche per la mia esperienza.
I miei genitori sono entrambi italiani, ma io sono nata in Francia per motivi lavorativi di mia madre - e mi è sempre stato detto che, qualora volessi, potrei prendere la doppia di cittadinanza se stessi in Francia per sei mesi pur non conoscendo la lingua (a meno che la legge non sia stata cambiata nel frattempo). Poi, dopo un anno, sono andata a vivere in Russia, e dopo quattro anni sono tornata in Italia e vi ho fatto le elementari fino al quarto anno; al quinto, sono andata in Romania, e mi sono immersa nella cultura locale, e l'esperienza che ho fatto è stata tale per cui io non sarei come sono oggi se non fossi vissuta lì per così tanto tempo e non mi fossi immersa nella popolazione romena - e anche russa: ho pochi ricordi della Russia, ma mia madre mi ha sempre raccontato che fino a cinque anni parlavo più russo e francese che italiano (ironico, considerando che non spicco parola né di francese né di russo adesso); e infine, a 14 anni sono tornata in Italia, e ho qui vissuto ininterrottamente fino ad oggi solo perché mia madre non poteva portarmi con lei in Serbia.
Mi sento italiana, ma devo ammettere che comprendo la gente che non mi considera tale per tutti i viaggi che ho fatto da piccola - mi è capitato: "Ah sei nata in Francia, non è che sei italianissima eh." "Eh ma sei vissuta fuori così a lungo, ti puoi dire davvero italiana?"
Per i miei genitori basta il fatto che io sono nata da loro per rendermi italiana; per non poche persone, invece, il fatto che non sono nata qui, e ho vissuto la metà della mia crescita fuori dal paese, non mi rende tale.
Non so, ho una prospettiva particolare a causa della mia esperienza, ne sono consapevole: questo mi rende più affine alla persona nata da genitori non italiani ma nata e cresciuta qui, ma il concetto di ius sanguinis mi è stato insegnato fin da piccola, ed è complicato lasciarlo andare. E devo ammettere che, se non avessi avuto esperienza con persone che si dicevano discendenti di italiani, e che si consideravano italiane per questo, poi però non spiccavano una parola di italiano e non erano mai entrati in contatto con la cultura italiana se non per lo stereotipo 'pizza-mandolino-mafia', e pretendevano di parlare dell'Italia senza mai averla conosciuta, probabilmente non avrei messo in discussione il concetto di ius sanguinis.
Per quanto mi riguarda, la mia migliore amica, filippina, venuta qui a 4 anni e qui cresciuta - per lei andrebbe bene lo ius culturae, effettivamente - è molto più italiana dell'americano che si dice italiano perché lo era suo nonno e usa la nazionalità e la cultura dei suoi avi come se fosse un accessorio di bellezza.
Io penso che questa sia una legge buonissima
Ma è da vedere come verrà applicata perché questo è il punto. Io continuo sempre a sperare per l'Italia... ma non si sa mai
Lode al sole
Gabriele Palma PRAISE THE SUUUUUUUUN
scusate
Gabriele Palma anche tu qui hahahahaha
Sempre e comunque
sei l'unico che non sta parlando di donnarumma e il milan rispetto
Io sono Marchigiano e tra un po neanche io so in quale regione mi trovo...pensa gli altri
Il principio del ius soli, se non sbaglio, è già applicato in casi estremi ad esempio il mancato riconoscimento del bambino da parte dei genitori o nel caso di bambini orfani di qualsiasi etnia; perciò questa modifica non dovrebbe essere nulla di strano, eppure basta la parola migrante nel discorso che tutti diventano i protettori della patria.
Ricordo che siamo un paese fondato su un ideale comune, non dall'etnia come in Germania
Non mi è piaciuto il fatto che le argomentazioni contrarie alla legge siano state trattate superficialmente.
E' ben risaputo che quelli di sinistra con la scusa di essere di sx pensano di essere sempre nella ragione, guarda caso tutti i prof. sono di sinistra a scuola...
Erik Bortuzzo grazie al cazzo, il pd ha metà del programma dedicato alla scuola
+SmallDoku Official Ci vuole un insegnamento non di parte.
Mai aperto una notifica così velocemente. Vai, inondami di cultura
Un grande abbraccio dalle Marche (insomma dal centro, ma un po' più a destra, anche leggermente a sud a dire il vero... lì, vicino al Molise)
ragionamento da condividere 100%
Io sono rumeno, tutta la mia famiglia è rumena, abbiamo la casa di proprietà e per fortuna siamo cittadini europei. Pur vivendo in Italia da 16 anni, non vedo perché rinnegare le mie origini. Nessuno nota la differenza tra me ed un italiano, il lavoro lo trovo comunque e non mi sento nè in dovere nè in diritto di avere la cittadinanza italiana. Essendo europei è superflua la cittadinanza, ben diverso è per gli extracomunitari che hanno bisogno della cittadinanza per questione burocratiche, lavorative, di soggiorno ecc.ecc.
Sei della gang?
ablandandera critico del bosco sì
ablandandera critico Gerard depardieu
ablandandera critico 777
ablandandera critico bufu
La gang non si infama
io sono cittadino marrochino ma sono venuto in Italia a 3 anni(adesso ne ho 15) e il marocco non me lo ricordo neanche il Marocco perciò mi reputo italiano
infatti sei italiano...magari non legalmente ancora, ma di fatto lo sei.
Omar Qaanabou E sei italiano, a tutti gli effetti, tranquillo, con o senza ius soli. Anzi, secondo me, dovresti avere doppia cittadinanza: marocchina e italiana. E sii orgoglioso di provenire dal Marocco, è un paese fantastico!
Qualunque cosa ne pensi non la pensa perché è marocchino o italiano. Se uno è demente odia gay e trans (e in italia ne abbiamo a bizzeffe di deficienti così e sono italianissimi) se invece è una persona intelligente di gay e trans gliene sbatte una cippa e penserà "facessero ciò che gli pare". E queste linee di pensiero non ci incastrano nulla con la provenienza geografica.
lolman11 ciccaciao sono persone che hanno solo un altro orientamento sessuale percio sono persone normali
lolman11 ciccaciao i miei genitori usana il detto vivi e lascia vivere
Viva le marche ahahahaha
Evidad Non mentireee
davideee
REM il depresso te lo dice un marchigiano doc ahahahah
abeluccio1 ma salve
Sotto, sotto lo Ius Soli è solo un modo per ridurre le beghe burocratiche.
Io farei il test di cittadinanza per TUTTI, anche per chi la cittadinanza ce l'ha già... il numero di clandestini aumenterebbe in maniera esponenziale.
5 stelle in modalità ponzio pilato
Speriamo che tutti coloro che sono nati in Italia possano essere cittadini
Lo Hobbit del Tubo sei l'equivalente di Pietro pavone?
Lo Hobbit del Tubo speriamo di no
Lo Hobbit del Tubo cosi non puoi dargli l'espulsione. verissimo
non sono d'accordo, detto da uno "straniero" con la cittadinanza.
Così vengono tutti a partorire qua geniale!!
Non ho capito la battuta sulle Marche. Un marchigiano. Ciao.
Edo Milo cazzo volete capire voi marchigiani
chill dude...
Edo Milo per cosa sono note le Marche?
Leopardi e le olive all'ascolana?
Edo Milo appunto, non proprio cose contemporanee...
Concordo sul fatto che alla fine la cittadinanza è solo un pezzo di carta che ti può evitare rotture di scatole di diverso tipo. Di fatto vedo molte persone diverse, molti che sono legati tanto alle loro radici e alla loro cultura(nel bene e nel male), ma molte altre (io tra questi) che non lo sono.
Non uso accenti, non parlo in dialetto e le persone generalmente mi chiedono da dove vengo, perché non pensano che io sia della zona.
Io so parlare il dialetto (tra l'altro trovo i dialetti assai divertenti), però non lo considero parte di me. io penso di essere un cittadino del mondo(?), diciamo circa. Penso che vada bene trovare nella propria identità la cultura del paese di nascita, tuttavia io guardo al futuro, e penso che nello spazio, conti poco da dove veniamo e che si dovrebbe iniziare a pensare a una unione generale. Il punto è quand'è che il sentirsi parte di una cultura e di un paese ci ostacola da nuove prospettive?
Questo lo si vede molto quando ti trasferisci a lavorare in un'altro paese. Usare atteggiamenti, intercalari e usanze del paese d'origine può creare dei muri con le altre persone piuttosto che rimanere neutro.
Non dico che sia giusto, però penso che per andare in un futuro con una più ampia prospettiva nell'universo sia necessario conoscere più culture possibili e evitare di fossilizzarsi semplicemente su quella che si apprende alla nascita
Completamente d'accordo con la nuova legge. Del resto significa semplicemente mettere su carta ciò che le persone coinvolte sono già.. italiani. I vantaggi di avere la cittadinanza sono molti, non capisco il motivo per cui queste persone non possono usufruirne come Gino, Pino o Tizio che magari nemmeno pagano le tasse o guardano Uomini e Donne.