@@Daniele-ff9nr buona sera mi scusi per il disturbo posso fare una domanda io ho fatto scuola di musica da tanti anni fa suono la chitarra , il pianoforte e il basso grazie ha claudio baglioni come i pooh e vasco rossie tanti altri miei idoli della musica, ma puoi portare un video ha riguardo come funziona una casa discografica grazie
Ciao Complimenti per i tuoi video,molto esaustivi e mai banali. Condivido in pieno il tuo discorso riferito agli 80 dove la musica si vendeva da sola una volta stampata. Ho 40 anni ho vissuto in pieno ritmo il periodo compact disc ovvero Cd dove ogni 2 lire che avevo andavo subito in un negozio di musica a comprare un cd o vinile. Compravo riviste e fanzine autoprodotte e spesso mi procuravo dei demotape da fare in modo di scoprire la musica. Il bello forse era quello poca informazione ma tanta voglio di scoprire artisti e generi differenti e credimi era veramente una soddisfazione far sentire ai tuoi amici il gruppo o l'artista che avevi appena scoperto. Oggi siamo pieni di musica di bassa qualità che fan gola alle major per un solo scopo " Incassare,visualizzazioni e reality show. Riguardo al jazz sono d'accordissimo su quello che hai appena espresso..io ascolto anche il jazz..ma il jazz come mi disse un vecchio amico..il jazz è una musica che ci arrivi prima o poi. Il jazzista è come un collezionista di quadri " Un Maniaco" deve avere la sua copia fisica e come l'esempio di Summertime,devono avere 50 stampe e versioni differenti. Ho vissuto anche il periodo crisi dei negozi di dischi,dove a causa della pirateria e dei social network sono andati praticamente a chiudere. Oggi abbiamo un settore diviso in due. 1 quello del collezionista che non ha mai smesso di comprare dischi. 2 di amazon e varie case discografiche che hanno rilanciato il vinile in formati pessimi di qualità,ma solo per fare business. Scusa per il Monologo! Un grande in bocca al lupo..ti seguo perché trovo argomenti di grande coerenza e professionalità. Un saluto da Rimini!💪
Aspettavo un tuo video 🔥🔥🔥...Io credo che alla fine di tutto cercare l'etichetta non serve a nulla soprattutto se stai cominciando da 0 e non hai una fanbase. L'etichetta è solo una conseguenza del lavoro che devi cercare di crearti da indipendente. Se ti ascoltano 30 persone di cui 25 sono tuoi amici e pensi veramente che trovare l'etichetta dei tuoi sogni e peggio ancora investire sull'acquisto di 500 copie sia la soluzione giusta e come farsi harakiri con la propria asta del microfono!!! Prima di chiedere ad un'etichetta alcuni artisti dovrebbero capire da se cosa potrebbero offrire a livello di numeri e del loro conseguente guadagno.
@@SoundGoodman grazie a te...ho percepito onestà cosa alquanto rara oggi gorno. Ho inserito il tuo libro nel carrello di Amazon...con molta probabilità sarà un prossimo acquisto...:)
Bravo! Ma infatti ci sono artisti che stampano poche copie limitate (anche solo 50) per i fan e le mettono in vendita online in un giorno prestabilito creando pure una specie di evento così vanno tutte esaurite in poche ore e ci guadagnano perché diventano dei feticci da appassionati e ricercati dai collezionisti.
mi stai dicendo che c'è gente che per far risultare che riusciva a vendere il disco, si comprava da solo il suo disco? ahahaha mi sembra una roba assurda!
500 copie sono fin troppe, ma se te li stampi alla shelve , diciamo che non ti rapinano proprio di brutto ( tipo supposta) io l'ho voluto fare giusto per feticismo e concretizzazione di un progetto, ma capisco che sbolognare CD in giro è una faticaccia, alla fine penso che poche copie, per libidine propria si possano fare stampare , ma per il resto hai ragione da vendere, ciao dai Cabin Porn
@@SoundGoodman complimenti per il tuo canale, quando puoi dai un'occhiata al nostro, è tutto hand made, musica e video..😁 sperando di fare cosa gradita, ciao
Ciao! Seguo con piacere i tuoi video. Però devo farti un appunto (credimi non é una critica ne una polemica); ti sento spesso parlare di come funzionano (o non funzionano) le etichette, gli uffici stampa etc., quasi a voler lasciare intendere che voi, con la vostra etichetta, abbiate un modo più valido e “performante” di lavorare (forse non é questo il tuo intento, e quindi chiedo venia). Poi vado a vedere i numeri degli artisti del vostro roster e vedo che in media hanno tutti circa 100/200 ascoltatori mensili. Sia chiaro, io non sono nessuno, ma con fatica e buona volontà sono riuscito ad avere 5000/8000 ascoltatori mensili in media (senza nessun tipo di aiuto “esterno”) . Io credo che, prima di parlare di come lavorino gli altri, sia bene dimostrare (e mostrare) i propri successi e risultati. Non trovi?
Ciao Sala! Ti ringrazio per il tuo intervento. Il mio intento non è quello di tessere le lodi della mia etichetta ma di mettere in guardia gli artisti dalle insidie di un mercato molto complesso come quello musicale. Detto ciò, come ben saprai, solo una piccola parte del catalogo di una label porta risultati lampanti con numeri elevati, tutto il resto rientra nel concetto di “coda lunga” (so che sai bene di cosa parlo). Questo succede anche a noi che gestiamo un catalogo in continua crescita di oltre 200 dischi. Così come non si può valutare l’operato di una Label dal numero di streaming dei suoi artisti ma da quanto riesce ogni anno a liquidare loro in termini di royalties. E ti assicuro che da spotify ottieni poco. Abbiamo altri canali per promuovere e far fruttare la musica dei nostri artisti. Pensare di avere più streaming perché si entra in una label piuttosto che in un’altra è un atteggiamento sbagliato. Le label non hanno un pubblico, è l’artista che se lo crea. Non hai mai comprato un disco perché distribuito da Sony o da Warner, lo hai comprato perché ne apprezzavi il contenuto. Detto ciò, mi complimento per il tuo lavoro e i numeri che fai da solo su Spotify. Sono lieto che tu guardi i miei video. Ascolterei volentieri la tua musica se ti fa piacere. Spero di aver risposto al tuo appunto. P.s.: in riferimento al video che hai commentato, se ti propongono un contratto che ti obbliga a comprare i tuoi dischi, hai a che fare con dei furbetti.
Apprezzo la tua risposta e la condivido in gran parte. Ho preso spunto dal tuo video per parlare di questa pratica piuttosto diffusa su UA-cam di analizzare l’operato altrui (più che il proprio). Sarebbe interessante allora fare un video per spiegare come si muove un’etichetta come la tua (quali strategie adotta, quali sono le difficoltà del mercato etc, portando magari casi di successo o di fallimento). Cosi da non parlare sempre degli “altri” :-) Questo é il mio Spotify: open.spotify.com/artist/5ZskVCY6EY6YwT3EgbnUdT?si=eiRVL8iQRiC1eOZME21bZQ (non so se si vede il link). Un abbraccio!
Purtroppo non esiste una strategia vincente. Quello che funziona per alcuni artisti è disastroso per altri. Se alcuni vanno bene sul sync licensing e “cavalcano” video da milioni di visualizzazioni non è detto che abbiano gli stessi numeri su spotify. Se fosse una scienza esatta saremmo tutti milionari. Quello che posso fare è riportare le mie esperienze e parlare degli errori da non commettere. Ti do un consiglio spassionato, diffida di chi ti dice “fai così e avrai successo”. Quelli vendono sogni, non gelide realtà (parafrasando Roberto Carlino). Ascolto molto volentieri la tua musica. Il link si vede! Un abbraccio a te!
Sound Goodman esatto, sarebbe proprio interessante fare qualche video sulle tue esperienze di “marketing”. Io diffido assolutamente di chi conosce “i segreti per...” (secondo me hai capito 😂)
No bro vendendoteli 4 l'uno non ci guadagnano 500, pensaci, Se per farne mille spendono 1500 per farne 500 ne spendono 750 e quindi vendendo mille compie da 1,5 a 4 vanno in guadagno di 2500, vendendo 500 copie con lo stesso principio vanno in guadagno di 1250 quindi ancora di più una fottitura, in poche parole vendendo i dischi a poco più del doppio, quel 50% che dicono di mettere loro glielo stai pagando tu
@@SoundGoodman ho sentito solo la parola cd ma mai vinile. credo che nel 2020 \ 2022 il vinile abbia ancora un ruolo importante nel mercato discografico, mentre il cd mi sembra davvero morto come appunto dici tu. Mi ha fatto solo strano sentire cd tutte quelle volte, tutto qui
Io in questo momento mi sto chiedendo perché hai solo 450 iscritti, sei un genio video bellissimi!!! :)
Grazie Daniele! Grazie di cuore...
@@Daniele-ff9nr buona sera mi scusi per il disturbo posso fare una domanda io ho fatto scuola di musica da tanti anni fa suono la chitarra , il pianoforte e il basso grazie ha claudio baglioni come i pooh e vasco rossie tanti altri miei idoli della musica, ma puoi portare un video ha riguardo come funziona una casa discografica grazie
Ciao Complimenti per i tuoi video,molto esaustivi e mai banali.
Condivido in pieno il tuo discorso riferito agli 80 dove la musica si vendeva da sola una volta stampata.
Ho 40 anni ho vissuto in pieno ritmo il periodo compact disc ovvero Cd dove ogni 2 lire che avevo andavo subito in un negozio di musica a comprare un cd o vinile.
Compravo riviste e fanzine autoprodotte e spesso mi procuravo dei demotape da fare in modo di scoprire la musica.
Il bello forse era quello poca informazione ma tanta voglio di scoprire artisti e generi differenti e credimi era veramente una soddisfazione far sentire ai tuoi amici il gruppo o l'artista che avevi appena scoperto.
Oggi siamo pieni di musica di bassa qualità che fan gola alle major per un solo scopo " Incassare,visualizzazioni e reality show.
Riguardo al jazz sono d'accordissimo su quello che hai appena espresso..io ascolto anche il jazz..ma il jazz come mi disse un vecchio amico..il jazz è una musica che ci arrivi prima o poi.
Il jazzista è come un collezionista di quadri " Un Maniaco" deve avere la sua copia fisica e come l'esempio di Summertime,devono avere 50 stampe e versioni differenti.
Ho vissuto anche il periodo crisi dei negozi di dischi,dove a causa della pirateria e dei social network sono andati praticamente a chiudere.
Oggi abbiamo un settore diviso in due.
1 quello del collezionista che non ha mai smesso di comprare dischi.
2 di amazon e varie case discografiche che hanno rilanciato il vinile in formati pessimi di qualità,ma solo per fare business.
Scusa per il Monologo!
Un grande in bocca al lupo..ti seguo perché trovo argomenti di grande coerenza e professionalità.
Un saluto da Rimini!💪
Hai detto delle cose sacrosante!!! Grazie mille per il tuo supporto 🙏❤️
Grazie per le numerose informazioni ed i preziosi consigli! TOP! 👍
Grazie a te per il tuo supporto! ❤️
È sempre stata così la verità
finalmente uno che parla di quanto è indietro il mondo del jazz su questo....
Oooh finalmente....Sei grande! GRAZIE per i tuoi video!
L’assenza non poteva durare ancora molto! ❤️❤️❤️❤️
Grazie per il tuo supporto!
Sei un grande
Grazie!!!!!
Ben ritornato 💝
Grande Mile! Consigli preziosissimi come sempre!
Grazie mille per il tuo supporto!
Top
Come sempre TOP!
Grazie!!!! ❤️
Aspettavo un tuo video 🔥🔥🔥...Io credo che alla fine di tutto cercare l'etichetta non serve a nulla soprattutto se stai cominciando da 0 e non hai una fanbase. L'etichetta è solo una conseguenza del lavoro che devi cercare di crearti da indipendente. Se ti ascoltano 30 persone di cui 25 sono tuoi amici e pensi veramente che trovare l'etichetta dei tuoi sogni e peggio ancora investire sull'acquisto di 500 copie sia la soluzione giusta e come farsi harakiri con la propria asta del microfono!!! Prima di chiedere ad un'etichetta alcuni artisti dovrebbero capire da se cosa potrebbero offrire a livello di numeri e del loro conseguente guadagno.
Grazie per il tuo feedback! Hai centrato il punto!
Le posso fare un altra domanda rca e sita la casa discografica.
Mi scusi le posso fare una domanda cd e dvd live si venderano
Sta tornando di moda il vinile da usare come gadget a fine concerto...
Giuro di aver letto Soul goodman
Era quello l’intento! 😬
@@SoundGoodman grande zi 😂
Ciao volevo semplicemente farti i complimenti per i video.
Grazie mille Francesco! Lieto delle tue parole! 🙏
@@SoundGoodman grazie a te...ho percepito onestà cosa alquanto rara oggi gorno. Ho inserito il tuo libro nel carrello di Amazon...con molta probabilità sarà un prossimo acquisto...:)
Che dire, grazie di cuore per il tuo supporto! Poi fammi sapere cosa pensi del libro 😁
@@SoundGoodman sarà fatto...tra l’altro ho appena scoperto che siamo già in contatto su Facebook...mile- wood mi diceva qualcosa!...😉
Credo di aver ascoltato qualcosa di tuo già 3 anni fa! 😁
"Le tasse...le spese...le cose" :D
😂
ahahahah sei un genio
Troppo buono! 😅🙏
@@SoundGoodman no davvero sei forte, mi sto guardando tutti i tuoi video praticamente 👌🏻💪🏻
Grazie, davvero ❤️
Accettare un contratto del genere significa che sei nella condizione in cui non hai seguito. Tanto vale affidarsi ad un distributore on-line
Resteresti stupito nel sapere quanti, sopratutto nel circuito del jazz, firmano contratti di questo tipo 😓
Grande
Grazie!!!!
Bravo! Ma infatti ci sono artisti che stampano poche copie limitate (anche solo 50) per i fan e le mettono in vendita online in un giorno prestabilito creando pure una specie di evento così vanno tutte esaurite in poche ore e ci guadagnano perché diventano dei feticci da appassionati e ricercati dai collezionisti.
Grazie!!! ❤️
Questo è un ottimo sistema se hai una piccola fan base che è disposta a spendere qualcosa!
mi stai dicendo che c'è gente che per far risultare che riusciva a vendere il disco, si comprava da solo il suo disco? ahahaha mi sembra una roba assurda!
Prima lo facevano le etichette. Oggi lo fanno gli artisti comprando gli streaming
@@SoundGoodman tutto questo per risultare seguito in una fama virtuale e fittizia?....Che tristezza....
Purtroppo sì, tristezza infinita
500 copie sono fin troppe, ma se te li stampi alla shelve , diciamo che non ti rapinano proprio di brutto ( tipo supposta) io l'ho voluto fare giusto per feticismo e concretizzazione di un progetto, ma capisco che sbolognare CD in giro è una faticaccia, alla fine penso che poche copie, per libidine propria si possano fare stampare , ma per il resto hai ragione da vendere, ciao dai Cabin Porn
Condivido pienamente!
@@SoundGoodman complimenti per il tuo canale, quando puoi dai un'occhiata al nostro, è tutto hand made, musica e video..😁 sperando di fare cosa gradita, ciao
Grazie di cuore! Faccio volentieri un giro!
@@SoundGoodman grazie a te , sentiti wrong way, sii pure impietoso..😁🙏
È interessante la roba che fate! Ma suonate anche dal vivo?
Nei negozi .
Non esistendo più mercato non ha più senso registrare album se non per piacere personale. Questo mi sembra il sunto...
La musica nasce sempre per un piacere personale, indipendentemente dal mercato...
Ciao! Seguo con piacere i tuoi video. Però devo farti un appunto (credimi non é una critica ne una polemica); ti sento spesso parlare di come funzionano (o non funzionano) le etichette, gli uffici stampa etc., quasi a voler lasciare intendere che voi, con la vostra etichetta, abbiate un modo più valido e “performante” di lavorare (forse non é questo il tuo intento, e quindi chiedo venia).
Poi vado a vedere i numeri degli artisti del vostro roster e vedo che in media hanno tutti circa 100/200 ascoltatori mensili. Sia chiaro, io non sono nessuno, ma con fatica e buona volontà sono riuscito ad avere 5000/8000 ascoltatori mensili in media (senza nessun tipo di aiuto “esterno”) . Io credo che, prima di parlare di come lavorino gli altri, sia bene dimostrare (e mostrare) i propri successi e risultati. Non trovi?
Ciao Sala! Ti ringrazio per il tuo intervento. Il mio intento non è quello di tessere le lodi della mia etichetta ma di mettere in guardia gli artisti dalle insidie di un mercato molto complesso come quello musicale. Detto ciò, come ben saprai, solo una piccola parte del catalogo di una label porta risultati lampanti con numeri elevati, tutto il resto rientra nel concetto di “coda lunga” (so che sai bene di cosa parlo). Questo succede anche a noi che gestiamo un catalogo in continua crescita di oltre 200 dischi. Così come non si può valutare l’operato di una Label dal numero di streaming dei suoi artisti ma da quanto riesce ogni anno a liquidare loro in termini di royalties. E ti assicuro che da spotify ottieni poco. Abbiamo altri canali per promuovere e far fruttare la musica dei nostri artisti. Pensare di avere più streaming perché si entra in una label piuttosto che in un’altra è un atteggiamento sbagliato. Le label non hanno un pubblico, è l’artista che se lo crea. Non hai mai comprato un disco perché distribuito da Sony o da Warner, lo hai comprato perché ne apprezzavi il contenuto. Detto ciò, mi complimento per il tuo lavoro e i numeri che fai da solo su Spotify. Sono lieto che tu guardi i miei video. Ascolterei volentieri la tua musica se ti fa piacere. Spero di aver risposto al tuo appunto. P.s.: in riferimento al video che hai commentato, se ti propongono un contratto che ti obbliga a comprare i tuoi dischi, hai a che fare con dei furbetti.
Apprezzo la tua risposta e la condivido in gran parte. Ho preso spunto dal tuo video per parlare di questa pratica piuttosto diffusa su UA-cam di analizzare l’operato altrui (più che il proprio).
Sarebbe interessante allora fare un video per spiegare come si muove un’etichetta come la tua (quali strategie adotta, quali sono le difficoltà del mercato etc, portando magari casi di successo o di fallimento). Cosi da non parlare sempre degli “altri” :-)
Questo é il mio Spotify: open.spotify.com/artist/5ZskVCY6EY6YwT3EgbnUdT?si=eiRVL8iQRiC1eOZME21bZQ
(non so se si vede il link).
Un abbraccio!
Purtroppo non esiste una strategia vincente. Quello che funziona per alcuni artisti è disastroso per altri. Se alcuni vanno bene sul sync licensing e “cavalcano” video da milioni di visualizzazioni non è detto che abbiano gli stessi numeri su spotify. Se fosse una scienza esatta saremmo tutti milionari. Quello che posso fare è riportare le mie esperienze e parlare degli errori da non commettere. Ti do un consiglio spassionato, diffida di chi ti dice “fai così e avrai successo”. Quelli vendono sogni, non gelide realtà (parafrasando Roberto Carlino). Ascolto molto volentieri la tua musica. Il link si vede! Un abbraccio a te!
Sound Goodman esatto, sarebbe proprio interessante fare qualche video sulle tue esperienze di “marketing”.
Io diffido assolutamente di chi conosce “i segreti per...” (secondo me hai capito 😂)
Ahahahahahahahahah sei un cattivone!
Non fa una piega Assolutamente oki (;=))
Grazie!!!!
No bro vendendoteli 4 l'uno non ci guadagnano 500, pensaci,
Se per farne mille spendono 1500 per farne 500 ne spendono 750 e quindi vendendo mille compie da 1,5 a 4 vanno in guadagno di 2500, vendendo 500 copie con lo stesso principio vanno in guadagno di 1250 quindi ancora di più una fottitura, in poche parole vendendo i dischi a poco più del doppio, quel 50% che dicono di mettere loro glielo stai pagando tu
cd cd cd cd cd.....ma i vinili? cd cd cd cd
Non ho capito la domanda…
@@SoundGoodman ho sentito solo la parola cd ma mai vinile. credo che nel 2020 \ 2022 il vinile abbia ancora un ruolo importante nel mercato discografico, mentre il cd mi sembra davvero morto come appunto dici tu. Mi ha fatto solo strano sentire cd tutte quelle volte, tutto qui
Mi spiego: le etichette indipendenti non rivendono vinili agli artisti (come fanno con i cd) dati i costi di stampa e la difficile vendita nei live.