Noi che....la Domenica era "Tutto il calcio minuto per minuto"

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  • Опубліковано 4 лют 2023
  • Noi che…La domenica era…
    “Tutto il calcio minuto per minuto”
    Il 10 gennaio 1960 venne inaugurata una trasmissione che avrebbe modificato il costume e le abitudini degli italiani: “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”
    Non esistevano cellulari e social e di domenica, finito il pranzo in famiglia ci si incontrava con gli amici al bar o in qualche club per ascoltare le dirette da tutti i campi di calcio.
    Se la squadra del cuore giocava in casa , saltavi anche il pranzo domenicale e con la radiolina incollata all’orecchio ti piazzavi in gradinata o curva del tuo stadio.
    Erano gli anni dove le partite di calcio duravano esattamente 90 minuti e iniziavano tutte rigorosamente alle 14,30
    La trasmissione prevedeva in origine il collegamento da quattro campi, per il solo secondo tempo, mentre gli altri risultati vengono aggiornati dallo studio centrale dove per ventotto anni, le operazioni saranno dirette da Roberto Bortoluzzi.
    Il giorno dell’esordio Nicolò Carosio è a Milano per Milan-Juventus, Enrico Ameri a Bologna per Bologna-Napoli, Andrea Boscione ad Alessandria dove si gioca Alessandria-Padova.
    Non ci sono interruzioni per i gol, un protocollo che toccherà ad Ameri stravolgere tre mesi dopo, da Milano, per segnalare una rete di Pedro Manfredini
    in Inter-Roma 1-3.
    A tutti noi incollati alle nostre radioline riecheggiavano le voci dei vari radiocronisti :
    «Scusa Ameri…, scusa Ciotti…».
    «Campo pesante a Como. Non ho capito però chi gioca. Ah ecco, pareggio dell’Ascoli. No aspetta, questa è un’altra partita. All’Olimpico il terreno di gioco è in ottime condizioni e la ventilazione inapprezzabile .
    Rete dei granata a Marassi. Di chi è il portiere Marassi? Rigore per il Cagliari, vai Provenzali. Provenzali chi è, dove gioca?».
    “Vai Ameri fino al termine….Interrompete solo per i risultati finali”
    “Tutto il calcio minuto per minuto” si ascoltava ovunque, in macchina e a passeggio, in pullman, mentre si preparavano gli esami oppure al distributore di benzina, dove il gestore, la domenica pomeriggio, sicuramente teneva la radio accesa e appoggiata sulla pompa.
    Ai fedelissimi bastava carpire una parola qui e una là per sapere cosa succedeva sui campi.
    Un boato sulla voce inconfondibile di Ciotti dall’Olimpico di Roma voleva dire che aveva segnato la squadra di casa, o la Roma o la Lazio, dipendeva dalla giornata.
    Il silenzio era sinonimo di gol degli avversari.
    Guglielmo Moretti, che aveva inventato il programma assieme a Sergio Zavoli e Roberto Bortoluzzi, lo aveva copiato da una trasmissione francese dedicata al rugby, che in Italia però raccoglieva solo pochi appassionati.
    Oggi che la radio è stata soppiantata dalla tv, gli appassionati invece di portarsi in tasca la radiolina restano a casa davanti al televisore e vuoi per il campionato “spezzatino” vuoi per gli orari insoliti di giocare , spesso le gradinate dei piccoli stadi restano mezze vuote.
    Fino agli anni Novanta, “Tutto il calcio minuto per minuto” è stata la colonna sonora di un’Italia che non c’è più, di
    “noi che …” ci accontentavamo di molto meno e si accettavano di buon grado i risultati del campo , si correva poi a casa o al bar per guardare “ 90’ minuto” e controllare i risultati della schedina del totocalcio….ma questa è tutta un’altra storia.
    (Vincenzo Musti)

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