La legge del taglione è una cavolata detta così. È invece nella sua vera natura un elemento di giustizia: il censo del colpevole non distorce l'equilibrio della giustizia. La parabola del figliol prodigo è tragica: non ha una conclusione, padre e figli restano appesi alla tragica incomprensione che li tiene vicini e separati. Sul resto sono ammirato.
Nel discorso inserisce continui (l'altro) "spezzoni " di pensieri affini senza capire che devia l' interesse. Recalcati ha la fortuna di grande linearità. Non si collega ad altro che non sia il fine del suo pensiero.
Forse l'intenzione è buona. Ma le contraddizioni sono tante, i glissamenti risultano abbastanza sospetti, le citazioni sembrano adattate e un po' decontestualizzate, e tutto sommato ho l'impressione che il senso psicanalitico più autentico ed emancipatorio si dilegui (è il rischio quando si competa con l'Edipo!) a poco a poco e irreversibilmente...
Già...cosa resta del padre... Ce lo dovrebbero dire gli uomini, hanno accettato supini di essere oggi questo, domani quello, dopodomani si vedrà....impera la perversione
Caro professore non è affatto blasfemo quando afferma che ognuno di noi in qualche modo nel momento della sofferenza ha sperimentato il "silenzio-assenza " di Dio!!! In tutta la Bibbia c'è tutta l'umanità con tutte le sue dinamiche e che ogni essere vivente di qualsiasi epoca incarna!!! Dunque l'episodio della Croce bene incarna ciò che l'uomo, nella persona di Gesù , sperimenta in quella circostanza !!!
La psicoanalisi non crede nel dio della bibbia, ha per definizione una impostazione evoluzionista ed atea. Se si raggiunge consapevolezza non si ha bisogno di Dio. Comunque in generale si cita la bibbia come l'odissea.. in quanto mitologie dell'uomo create dall'uomo.
Risorsa molto interessante, grazie! Sul complesso di Telemaco e sulla società orizzontale, segnalo questo mio video. ua-cam.com/video/1czxlMxOEFg/v-deo.html
Perché non esiste un punto. Non c'è un punto, è tutto un divenire, un "comprendere man mano", saper contestualizzare le sue riflessioni nella società di oggi e nell'esperienza della propria vita a livello profondo e non banale, superficiale. Recalcati viene criticato perché non viene capito; in effetti come si possono comprendere pensieri così intricati e complessi in una società in cui si fa proprio solo ciò che appare agli occhi, nell'immediato? Recalcati va letto, riletto, ascoltato, assimilato. Le sue parole sono meravigliose, il suo modo di porsi ed esporsi, il suo "cantare" il sapere, renderlo piacevole e mai banale: questo è ciò che più apprezzo del suo contributo.
Professore di vita e vera umanità... Ascoltarla è sempre emozionante
Bellissima Tematica!😮😮
Bel Film !
Grazie 🙏 🙏
La legge del taglione è una cavolata detta così. È invece nella sua vera natura un elemento di giustizia: il censo del colpevole non distorce l'equilibrio della giustizia. La parabola del figliol prodigo è tragica: non ha una conclusione, padre e figli restano appesi alla tragica incomprensione che li tiene vicini e separati. Sul resto sono ammirato.
Nel discorso inserisce continui (l'altro) "spezzoni " di pensieri affini senza capire che devia l' interesse. Recalcati ha la fortuna di grande linearità. Non si collega ad altro che non sia il fine del suo pensiero.
Forse l'intenzione è buona. Ma le contraddizioni sono tante, i glissamenti risultano abbastanza sospetti, le citazioni sembrano adattate e un po' decontestualizzate, e tutto sommato ho l'impressione che il senso psicanalitico più autentico ed emancipatorio si dilegui (è il rischio quando si competa con l'Edipo!) a poco a poco e irreversibilmente...
Già...cosa resta del padre... Ce lo dovrebbero dire gli uomini, hanno accettato supini di essere oggi questo, domani quello, dopodomani si vedrà....impera la perversione
Caro professore non è affatto blasfemo quando afferma che ognuno di noi in qualche modo nel momento della sofferenza ha sperimentato il "silenzio-assenza " di Dio!!! In tutta la Bibbia c'è tutta l'umanità con tutte le sue dinamiche e che ogni essere vivente di qualsiasi epoca incarna!!! Dunque l'episodio della Croce bene incarna ciò che l'uomo, nella persona di Gesù , sperimenta in quella circostanza !!!
La psicoanalisi non crede nel dio della bibbia, ha per definizione una impostazione evoluzionista ed atea. Se si raggiunge consapevolezza non si ha bisogno di Dio. Comunque in generale si cita la bibbia come l'odissea.. in quanto mitologie dell'uomo create dall'uomo.
"il complesso di Telemaco" me lo sono annotato, una cosa utilissima.
PERCHÉ SOLO CON FELTRINELLI E N O N CON LA MONDADORI????
Perché Mondadori ha altri interessi rispetto alla psicoanalisi.
Sono i padri che sono Narcisi più dei figli.
Recalcati non è un moralista, è uomo lungimirante che conosce perché un batterio può uccidere. E non intendo il corpo.
Il volto di Borges che occhieggia dietro, sullo scaffale
Risorsa molto interessante, grazie! Sul complesso di Telemaco e sulla società orizzontale, segnalo questo mio video. ua-cam.com/video/1czxlMxOEFg/v-deo.html
Mmm
Non va mai al punto . E' sempre tangenziale ... perchè non sa qual è il punto.
Tiziana Campodoni easshum bukug
Perché non esiste un punto. Non c'è un punto, è tutto un divenire, un "comprendere man mano", saper contestualizzare le sue riflessioni nella società di oggi e nell'esperienza della propria vita a livello profondo e non banale, superficiale. Recalcati viene criticato perché non viene capito; in effetti come si possono comprendere pensieri così intricati e complessi in una società in cui si fa proprio solo ciò che appare agli occhi, nell'immediato? Recalcati va letto, riletto, ascoltato, assimilato. Le sue parole sono meravigliose, il suo modo di porsi ed esporsi, il suo "cantare" il sapere, renderlo piacevole e mai banale: questo è ciò che più apprezzo del suo contributo.
Perche penso che il punto , sia semplicemente un punto di vista che cambia a seconda di dove sei posizionato. Quindi non c'è.
a recalcà.. telemaco e gesù.. abbandono del loro padre.. mah!!!! di, ma una bella seduta da uno psicanalista serio e vero, a quando?
1 n
poveri padri