🌱🐄 IL NEOLITICO - Video Lezione di Storia per la Scuola Primaria (...e non solo!) 📚

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  • Опубліковано 1 тра 2022
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    Il neolitico è un periodo della preistoria, che viene dopo il paleolitico e significa “età della pietra nuova” . Il neolitico iniziò circa 10 mila anni fa e terminò 3500 mila anni fa, con la comparsa delle prime forme di scrittura.
    11 mila anni fa, dopo l’ultima glaciazione, il clima sulla terra tornò ad essere più caldo: dove prima c’erano i ghiacci, cominciarono a crescere boschi e foreste; più a sud si diffusero piante di ogni tipo: le più apprezzate erano i cereali come il grano, l’orzo e il miglio, ma anche i legumi come piselli e lenticchie erano un’ottima fonte di nutrimento.
    Inizialmente l’uomo si limitava a raccogliere i vegetali che crescevano spontaneamente , ma un po’ alla volta capì come coltivarli.
    In particolare, alcune donne si erano accorte che dai semi sotterrati spuntavano germogli e questi diventavano piantine di cui nutrirsi. Così impararono a seminare e ad aspettare il momento del raccolto. E da quel momento…. nacque l’AGRICOLTURA 👩🏻‍🌾🎑
    In seguito ai cambiamenti climatici, anche la fauna cambiò: alcuni grandi mammiferi come i mammuth e i rinoceronti lanosi divennero sempre più rari fino a scomparire del tutto e lasciarono posto a mammiferi più piccoli, come cani, capre, pecore, maiali e bovini 🐕🐐🐑🐖🐄
    Durante il neolitico, per la prima volta gli uomini iniziarono ad addomesticare questi animali: il primo ad esse addomesticato fu il cane, discendente del lupo; poi fu la volta delle capre e successivamente delle pecore; infine furono addomesticati i maiali, discendenti dei cinghiali selvatici, e i bovini. Gli uomini iniziarono a seguire le greggi di capre e pecore e le mandrie di bovini e a difenderle dai predatori; le portavano al pascolo e le rinchiudevano dentro a recinti costruiti presso le loro abitazioni: in questo modo, potevano avere sempre a disposizione latte e carni senza bisogno di doversi spostarsi per andare a caccia. Così nacque l'ALLEVAMENTO.
    Grazie all’agricoltura e all’allevamento, le abitudini delle persone cambiarono: non fu più necessario spostarsi per andare in cerca di cibo, perché i vegetali venivano coltivati nei campi vicini a casa e gli animali, da cui ricavare carni e latte, brucavano tranquilli nei recinti adiacenti alle abitazioni. Così, l’uomo da nomade diventò sedentario e iniziò a costruire abitazioni stabili, dando origine ai primi villaggi. Gli uomini si stanziavano in zone dove c’erano laghi, fiumi o sorgenti, così da avere sempre a disposizione l’acqua, indispensabile per la vita quotidiana e per poter praticare agricoltura e allevamento
    Durante il neolitico, l’uomo affinò anche le sue abilità manuali di artigiano:
    Innanzitutto, non si limitava più a scheggiare la pietra, ma imparò l'’arte della LEVIGATURA, Realizzò nuovi strumenti funzionali all’agricoltura.
    Legando un bastone ad una pietra levigata, gli uomini del neolitico crearono una zappa.
    In seguito, crearono l’aratro: era un bastone appuntito legato ad un altro bastone e serviva per scavare dei solchi nella terra; per seminare si usava il bastone da semina e per tagliare le spighe si usava il falcetto. Per ricavare la farina, i chicchi venivano schiacciati sulle macine, larghe pietre piatte e levigate, su cui si faceva scorrere un sasso chiamato pestello.
    👚🏮 Nel neolitico, gli uomini diventarono anche abili sarti e tessitori. Scoprirono che da alcune piante come il lino e la canapa potevano ricavare fili con cui realizzare indumenti. Dalle pecore impararono a ricavare la lana, che veniva arrotolata e intrecciata per ottenere fili sottili e resistenti.
    Intrecciando i fili di lana o di lino sui telai si potevano realizzare dei TESSUTI molto più pratici delle pelli di animali usate fino a quel momento. Per cucire si usavano aghi fatti di osso.
    🏺 Ad un certo punto, l’uomo si accorse che la creta, un tipo di argilla già usato da millenni per realizzare statuine e recipienti, diventava più dura e resistente se messa a contatto col fuoco. Così l’uomo imparò a realizzare recipienti in CERAMICA con cui trasportare, l’acqua, conservare gli alimenti e cuocerli.
    In quell’epoca nacquero le prime forme di commercio e in particolare il BARATTO: i diversi gruppi di persone cominciarono a scambiarsi prodotti che avevano in abbondanza con altri di cui avevano bisogno. Tra i prodotti più richiesti e più scambiati c’era il sale, che serviva per conservare gli alimenti, e l’ossidiana, una pietra molto dura con cui si fabbricavano lame molto taglienti e punte di frecce.
    Successivamente, solo alla fine del neolitico, l’uomo imparò ad usare i METALLI: si accorse che alcune pietre contenenti metalli fondevano con il colore e ritornavano dure quando si raffreddavano. Impararono a colare il metallo fuso in stampi di argilla, per produrre oggetti di forme diverse che risultavano essere molto più resistenti degli oggetti in pietra.
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