DIO È MORTO! Ma che vuol dire?

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  • Опубліковано 20 вер 2024

КОМЕНТАРІ • 295

  • @jill7889
    @jill7889 7 років тому +385

    "No, per me è ancora in circolazione".
    Scusate è stato più forte di me

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому +20

      :D

    • @22aplile
      @22aplile 6 років тому +2

      ahahahahaha ♥️

    • @filippomiritello9166
      @filippomiritello9166 4 роки тому +3

      Lunga vita a nocoldiz

    • @federicoxcc4966
      @federicoxcc4966 4 роки тому

      Colui che non deve essere nominato

    • @b4byf4c3455451n
      @b4byf4c3455451n 4 роки тому +1

      @Jill Hey... cari seguaci di Frederik:
      Sai che fu INDISPENSABILE per l'onnipotente o Dio morire nel piano del reale ?
      - ovviamente per soddisfare e realizzare il suo unico desiderio.
      La comprensione e non l'obbedienza.
      Dio voleva rinascere idea/soluzione nella mente di chi capisce e non teste di chi obbedisce.
      Oppure voleva rinascere infinito nello spazio-tempo barionico, nel qui ed ora.
      Dio desidera comprensione e per realizzare il suo unico desiderio ebbe bisogno del libero arbitrio
      endri.vk

  • @marco_fu
    @marco_fu 6 років тому +64

    Dio è morto, Marx pure, e anche io non mi sento molto bene.

  • @CiuffoelInfermieristica
    @CiuffoelInfermieristica 7 років тому +46

    Grazie per questa spiegazione, molto curata e precisa. Guccini aveva poi ripreso questo concetto, "srotolandolo" nella sua celebre canzone. Simpatico che, "Dio è morto" non fu trasmessa dalla Radio Rai di allora, per paura di scontentare la Chiesa. La radio che la trasmetteva senza problemi? Radio Vaticano, che invece ne aveva capito il senso :D

    • @giustiziavera3600
      @giustiziavera3600 6 років тому +1

      Ciuffo all'Università non erano i Nomadi? Dio è morto: la loro canzone più famosa.

    • @pinospino7033
      @pinospino7033 6 років тому +5

      "Dio è morto" è un brano scritto da Francesco Guccini nel 1965 e portata al successo dai Nomadi che la pubblicarono nel 1967

    • @giova4052
      @giova4052 4 роки тому +2

      Apprezzata anche da papa Paolo VI!

    • @lorellopazzerello5368
      @lorellopazzerello5368 2 роки тому +1

      Il vecchio Guccio ha poi scritto: E voi materialisti, col vostro chiodo fisso | che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso, | le verità cercate per terra da maiali, | tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali.(Cyrano)
      In fin di conti è lo stesso concetto del teismo volteriano, "Se Do non esistesse, bisognerebbe crearlo", ed è esattamente ciò che storicamente l'uomo ha fatto nei secoli, migliaia di dei si sono alternati, morto un Dio se ne fa un altro, il Dio cambia natura ma l'idea di Dio resta sempre, in fondo tutte le religioni attuali si basano sui testi di uno o più profeti, esattamente come il Marxismo, e come tale questa ideologia atea ha assunto nel secolo scorso la stessa funzione della religione, con i suoi dogmi, le sue certezze incrollabili ed assolute, potremmo anche dire paradossalmente che l'Ateismo marxista è una religione..

  • @pcom90
    @pcom90 6 років тому +22

    La morte di Dio è la morte della verità come concetto assoluto.
    Non esiste più alcuna conoscenza incontrovertibile e tutto diventa caduco.
    Non è possibile aspirare a nessuna forma di immortalità, compresa quella che cercava Achille: la gloria, poiché persino l'umanità un giorno perirà.
    La morte di Dio è la morte dell'Uomo.
    Non c'è Dio, non c'è la verità (esiste solo la ricerca della verità), non c'è conoscenza né di ciò che sarà, né di ciò che è e neanche di ciò che è stato, essendo la verità ineffabile.
    Può l'uomo vivere così? Solo andando oltre se stesso...

  • @thewizard4200
    @thewizard4200 7 років тому +79

    Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire!

  • @saramalacrida5033
    @saramalacrida5033 7 років тому +22

    Bellissimo video! Questo argomento è davvero interessante! Penso che la morte di Dio porti con se non solo la fine di una moralità e di un’etica legati alle regole che ci ha “lasciato” Dio, ma anche la fine di una speranza che l’uomo ripone in Dio, soprattutto legata alla morte. Quindi con questa fine nell’uomo possono solo aumentare angosce e paure per la mancanza di una certezza e per la presa di consapevolezza che la propria esistenza non ha un vero scopo e che non c’è nessun disegno o progetto più grande. Questa realtà mette l’uomo di fronte alla responsabilità delle scelte e alle azioni che compie, in quanto non esistono più strade prestabilite da percorrere.
    Invidio la gente che riesce ad avere una fede cieca perché questa capacità non riesco ad averla, ma da un lato li comprendo perchè è bello avere la speranza che tutto non succede per caso ma c’è sempre qualcuno sopra di te che ti aiuta.

    • @Camelusfrancescomerianimerlo
      @Camelusfrancescomerianimerlo 3 роки тому +1

      Non è che aiuta tanto... probabilmente Lui "guarda" e annota. Si usa dire: Dio non ti da una croce da portare più pesante di quella che tu possa portare. Ciò nonostante alcune croci sono mostruosamente pesanti. Pensiamo alle violenze perpetrate contro i bambini, i deboli.... Pensiamo a genitori che hanno figli gravemente handicappati, a chi passa la vita in prigione (e magari per un errore giudiziario), a chi viene torturato
      .... Pensiamo ai genocidi e a tante cose mostruose. Ma chi ha fede sa che questa vita non è tutto.... anzi... è un battito d'ali di farfalla, il bello (o il brutto....) viene dopo....

  • @carlotingucci4391
    @carlotingucci4391 7 років тому +5

    chiaro e preciso come sempre..
    La diagnosi profetica più inquietante ed importante della storia moderna spiegata benissimo

  • @GiulioI2MConte
    @GiulioI2MConte 7 років тому +97

    Premetto che personalmente non ho mai affrontato uno studio approfondito della filosofia, dunque potrei aver frainteso dei concetti espressi da te in questo video.
    Ho ancora 22 anni, non ho una grande esperienza di vita. Ma alcuni drammi che ho dovuto affrontare in prima persona mi hanno portato a riflettere molto su me stesso e sul mio ruolo all'interno di questo mondo e soprattutto all'interno di questa società. E' da quando ho perso la fede che faccio i conti con questa condizione di spaesamento. Vale davvero la pena vivere in un mondo senza certezze, in un mondo di violenze, di guerre, di disuguaglianza, di dolore, un mondo in cui ogni giorno la forbice tra ricchi e poveri si allarga, in un mondo dove la giustizia non è altro che una costruzione dell'uomo per mantenere una sorte di ordine ipocrita? Se il mondo è così tremendo perchè ci ostiniamo a vivere?
    Invidio chi rimane ancorato e trova una ragione per andare avanti nella famiglia, nell'amore, nel materialismo, nell'arte, concreta e astratta che sia. Fondamentalmente non sono altro che muri dei quali ci si circonda per non pensare al resto, per non guardare a ciò che c'è oltre. Forse perchè non abbiamo gli occhi per farlo o magari preferiamo tenerli chiusi. Il raziocinio ci rende superficiali, banali, paradossalmente stupidi. La società ci avvelena spegnendo quella fiamma che rappresenta la vita stessa.
    Viviamo per lavorare o lavoriamo per vivere? Siamo persone o siamo robot? Viviamo tutti una vita preimpostata, passiamo gli anni migliori della nostra vita a studiare e a lavorare, passiamo gli anni più inutili ad oziare. Come è che siamo arrivati a porci questo tipo di domande? Perchè cerchiamo motivazioni per vivere? Forse perchè quel Mondo Nuovo raccontato da Huxley è diventato quanto di più attuale possibile. Siamo tutti dei John, il mondo in cui viviamo ci ha tolto la purezza originaria della nostra esistenza. Il suicidio è una liberazione o l'ammissione estrema della nostra pazzia? E' solo una ruota che va avanti da migliaia di anni, che va avanti, avanti, avanti. E anche se si stacca la spina questo spettacolo continua. Ed è tutto come prima.

    • @wilsonwilson7367
      @wilsonwilson7367 7 років тому +19

      Mi trovo in una situazione molto vicina alla tua.
      Penso che quelli che hai citato siano i temi sui quali la filosofia contemporanea debba soffermarsi con più urgenza.
      Più delle altre, la corrente esistenzialista ha provato a dare una risposta valida al quesito "perchè ci ostiniamo a vivere?" (in mancanza di Dio e consapevoli della nostra condizione), ma per quanto io abbia cercato di fare miei,
      i ragionamenti di questi uomini, non sono mai riuscito a trovare una strada alternativa sulla quale il mio spirito possa sentirsi più onesto e coerente, di quanto lo sia all'interno di un'atmosfera puramente nichilista.
      Anche io, se non ho frainteso il tuo messaggio, vedo la storia come una tensione continua tra l'uomo e la sua condizione e di conseguenza, la costruzione mentale dell'uomo di vari motivi per cui vivere.
      "Non all'amore, non al denaro, né al cielo...". E allora a cosa?
      Cercare di trovare una Motivazione, un Senso, non è un disperato tentativo dell'uomo di non uccidersi?
      A mio giudizio il suicidio, come direbbe il buon Camus, è "confessare che si è superati dalla vita o che non la si è compresa".
      In realtà e incredibilmente, tanti filosofi che partono da ragionamenti differenti, arrivano alla conclusione che l'Arte è la "liberazione" dello spirito umano.
      Ma, come te, per quanto profonda, vedo in essa solo un nuovo appiglio per non soffrire nella lotta con la realtà e la coscienza.
      Allora mi ritrovo in queste parole :"Credo che la coscienza umana sia un tragico passo falso dell’evoluzione. Siamo troppo consapevoli di noi stessi. La natura ha creato un aspetto della natura separato da se stessa. Siamo creature che non dovrebbero esistere… per le leggi della natura."
      Bisogna ricordarsi però, che spesso, sono i dolori e i desideri più profondi a prendere il controllo del pensiero e se non conosco veramente me stesso non posso conoscere la vita. Per questo, sono scettico su Dio e sull'Arte, quanto lo sono su me stesso. Vivo quindi in una continua tensione "assurda" tra me e la mia 'falsa' consapevolezza.
      A questo punto non mi resta altro che ricercare me stesso ed essere pronto ad accogliere la verità, o arrendermi ad essa.

    • @Cultura2p0
      @Cultura2p0 7 років тому +13

      Personalmente non vedo la situazione in modo così tragico, ma lasciatemi spiegare meglio.
      Ho trascorso 3 anni nei quali vedevo la vita in modo molto simile a quello che avete espresso voi. Nei quali la mancanza di uno scopo mi impediva di muovermi o di trovare interesse in qualsiasi cosa. Nei quali ogni mia azione era bloccata dal mio chiedermi perché. Perché avrei dovuto fare qualcosa, mentre sarei potuto restare a guardare il soffitto per tutto il giorno? Come facevano gli altri a muoversi senza restare schiacciati dalle mie stesse domande?
      E la risposta che do ora ai miei "perché" è "perché così ho deciso. Perché è quello che voglio." Non mi sento un super uomo per questo, né mi sembra di aver trovato un palliativo, qualcosa che sposti la mia attenzione dalle domande. Forse sono riuscito ad abbracciare parte di quello che Nietzsche chiamava "volontà di potenza." Quello di cui sono certo è che ora riesco molto più facilmente a sapere cosa mi piace e per cosa voglio lottare. Spero quindi che anche voi riusciate a superare questa situazione di stallo apparente.
      In bocca al lupo!

    • @brandrea94
      @brandrea94 7 років тому +15

      "Certamente all'epoca in cui ero al college era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro. Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. " Steve Jobs.
      Parto con questa citazione per cercare di trasmetterti il mio pensiero sull'argomento, non voler vivere secondo me è uno degli errori più grandi che si possano commettere, la vita finisce e non si sa cosa viene dopo, inutile cercare di anticipare il momento precludendosi la possibilità di esplorare il futuro della nostra esistenza. Il senso della vita? Potrebbe non esserci, che te ne frega cerca di porti in modo positivo anche davanti le difficoltà anche quando tutto sembra perduto, la vita non è sofferenza e neppure gioia, è quello che vogliamo che sia. Ho finito da poco la triennale ed ho iniziato a lavorare e quello è stato il mio punto di svolta, ho capito quanto valgo e dove voglio arrivare ma prima, molte volte, avevo i tuoi stessi dubbi e tutto sembrava grigio, sembrava di camminare dentro un cerchio senza senso. Soltanto andando avanti per la propria strada si può arrivare in una posizione che ci consenta di unire i puntini. Lasciarci alle spalle un percorso non capito e privo di senso sarebbe avvilente non trovi?
      E tieni presente che soltanto qualche anno fa non avrei mai fatto un'analisi di questo tipo e mai avrei pensato di riuscire ad uscire dalla "mia quotidianità" quindi veramente vi invito ad andare sempre avanti e cercate di trovare il modo di prendere a calci in culo la vita! non siate spettatori ma burattinai createla voi la magia non ammirate quella che esce dalle mani di qulcun altro. e se oggi quello che dico vi sembra utopia magari domani potrebbe essere realtà

    • @Cultura2p0
      @Cultura2p0 7 років тому +3

      Concordo con @Andrea Bressan, andare sempre avanti è un punto chiave. Continuare a rinnovarsi e a evolvere. Anche se questo significa star male per lunghi periodi.

    • @dibe91able
      @dibe91able 7 років тому +1

      ho io una domanda per te. perché non dovremmo vivere? dammi una giustificazione per non farlo

  • @andrea_beni
    @andrea_beni 7 років тому +5

    Cavolo, Nietzsche è stato "visitato" da così tante idee dalla portata sconvolgente (dall'eterno ritorno alla morte di Dio e via dicendo...) che mi stupisco non sia morto molto prima, come nel caso di Rimbaud, Campana o di altri grandi poeti-profeti.

    • @lorenzpaulinho1154
      @lorenzpaulinho1154 4 роки тому +1

      @@spanellaful Rick ha fatto una analisi efficace, ma non ha contestualizzato al presente: oggi abbiamo il dio del denaro e del consumismo. Chi si attacca a questa "religione" non è quindi spaesato.

  • @gianpierofaravelli4804
    @gianpierofaravelli4804 6 років тому +5

    bravissimo, finalmente ho capito cosa voleva dire nietzshe

  • @antonioiadevaia6808
    @antonioiadevaia6808 Рік тому +1

    per me, l'essere umano deve iniziare ad evolversi e a diventare più indipendente, se non lo fa, altrimenti ripeterà all'infinito gli stessi errori fino alla totale autodistruzione e all'estinzione completa della nostra specie.
    un falco non può continuare, per sempre, a vivere nel nido dove è cresciuto.

  • @stefanopugliesi2899
    @stefanopugliesi2899 4 роки тому +4

    Sempre in "Così parlò Zarathustra" Nietzche descrive perfettamente le tre tappe che portano al superuomo nel capitolo delle tre metamorfosi.
    La prima forma è quella del cammello sottomesso a Dio, segue il leone, che pur avendo ucciso il proprio dio si dispera proprio per la mancanza di ciò che un dio porta con sé (il senso della vita, e quindi una morale).
    E poi c'è l'ultima delle forme, ovvero il fanciullo, che è dio di sé stesso, e abbandona il mondo che ha da sempre abitato per vivere nel suo proprio mondo.
    Trovo curioso che in molte forme di pensiero la figura del bambino sia centrale, che sia un tentativo di ricerca della purezza da parte del filosofo/poeta? Possono esserci dei punti di contatto tra questa purezza infantile e l'ideale di purezza cristiana?

    • @macesognadigitale
      @macesognadigitale Рік тому

      la purezza cristiana si basa sul non aver commesso peccati (secondo la morale cristiana), la purezza del fanciullo differentemente si basa sul non avere ancora archetipi del mondo, avere ancora un pensiero libero da etiche e morali; quindi avere la libertà di scoprire da sè tutta la natura, porsi dubbi e darsi risposte senza influenze esterne. dubito ci siano punti di contatto

    • @angelocuffari7488
      @angelocuffari7488 9 місяців тому

      @@macesognadigitale Che non abbiamo influenze esterne solo perché siamo piccoli è solo una mera illusione, siamo sempre condizionati in ogni momento da molteplici fattori e chi dice di no si sbaglia ed è solo un illuso incosciente! ma d'altro canto... meglio aver invece un'influenza d'opinioni che ci guidino nella nostra scoperta/crescita, certo poi sta all'individuo,ai genitori e la società esterna a dover dare una mano alla salvaguardia, rispetto e crescita positiva d'ogni individuo,come diceva Freud sulle 3 topiche : l'io,l'estro ed il super io! i tre bilanciamenti psicologici,morali,comportamentali per l'equilibrio dell'essere umano.

  • @lorenzpaulinho1154
    @lorenzpaulinho1154 4 роки тому +2

    Rick ha fatto una analisi efficace, ma non ha contestualizzato al presente: oggi abbiamo il dio del denaro e del consumismo. Chi si attacca a questa "religione" non è quindi spaesato.

    • @langelodidio-goaldo1105
      @langelodidio-goaldo1105 4 роки тому

      Lorenz Paulinho
      O ami Dio o ami il denaro,non si possono servire due padroni.
      Lo ha detto Gesù Cristo.

  • @logrtog
    @logrtog 7 років тому +8

    La morte di Dio mi spaventa perchè, incrociando i dati che ci derivano dalla ricerche [paleo]antropologiche, neurologiche e pure dall'etologia (penso a certe cose che ho imparato da Vallortigara, fruibili anche su yt) , mi sono fatto l'idea che senza uno scampolo di idea condivisa o condivisibile sul sovrumano, sia, a conti fatti, impossibile stabilire quali possano essere i valori guida dei nostri pensieri e delle nostre azioni individuali e nella comunità. Da non credente temo comunque che qualsiasi sostituto razionale di Dio, pur tentando (come auguro a tutti che succeda) di riscrivere le proprie "Tavole" portando rispetto ai corpi e alle ...anime (fossero anche soltanto l'epifenomeno dei corpi), finirebbe per risultare più divisivo e guerrafondaio degli dei di cui ci siamo fidati fino ad oggi, essendo troppo contestabile e malleabile. Una volta ho sentito un prete cattolico dire "Dio è Relazione": mi ha fatto simpatia.
    Un altro lato della questione che mi inquieta è 'sto sentore... mi chiedo se in realtà gli dei venienti non si stiano già manifestando tra la gente che non pensa ed impara più, quelli schiacciati sul proprio presente di cose da comprare o da guardare... me li sento fastidiosamente diversi ma a volte devo riconoscere loro una specie di "innocenza infantile" invidiabile. Sembrano mossi da una specie di inerzia che puzza di dio nuovo. Sarei tentato di dire che tutto ciò che sono portati a non pensare e a non imparare, e ciò che aveva di fatto ucciso gli dei precedenti, smontandone la finzione ma privandoci della loro protezione. Poi però si viene a sapere che pure questi qui finiscono disperati dallo psicologo o dai loro sacerdoti e di sicuro non sapranno essere dei cittadini consapevoli: staranno male loro e faranno stare male anche gli altri. Se quelli che ho annusato sono gli dei venienti sento già il bisogno di quelli dopo.

    • @logrtog
      @logrtog 7 років тому

      manca un'accento su una "e" :D....... [ ...a non imparare più E' ciòche...]

    • @gianlucaagrario9059
      @gianlucaagrario9059 7 місяців тому

      Chi ha smesso di pensare o di imparare come hai detto te è innocente, ma c'è un motivo per cui ha smesso di usare la ragione, penso che sia un abitudine causata dalle influenze esterne che possono sembrare innocue a primo impatto, per fare un paio di esempi ci sarebbe la TV spazzatura, tik tok (reels, shorts) per dirne una più recente, il troppo comfort, la pigrizia ecc...
      Ciò che intendo dire però è che la perdita dell'uso della ragione è umana, perché questi soggetti sono portati (inconsapevolmente) a disinteressarsi della vita vera e propria, perdono la curiosità e soprattutto la passione (di cui l'uomo è dotato di natura e possiamo dire che né sia guidato)

  • @marialetizia5809
    @marialetizia5809 4 роки тому +1

    ....una consapevolezza che l'uomo ancora non ha! Una consapevolezza che l'uomo rischia di perdere completamente... con la perdita di Dio...

  • @claudiomometti781
    @claudiomometti781 Рік тому

    Ciao Rick, complimenti per la brillante esposizione! Sono andato a leggere un po’ di commenti al tuo video e vi ho trovato condensate le diverse opinioni che permeano il mondo culturale dei nostri tempi: dallo zoccolo duro dei credenti che non possono fare a meno di sentirsi protetti da qualche entità superiore, agli agnostici di recente acquisizione che attribuiscono all’affermarsi del materialismo e dell’ economicismo la causa del declino dei valori etici che avevano improntato i secoli passati (rimpiangendone evidentemente la consistenza e il benefico valore consolatorio), fino agli atei più maturi che riconoscono l’assoluta incongruenza tra le scoperte scientifiche moderne e le concezioni metafisiche con cui nelle società per lo più analfabete del passato si controllavano immense popolazioni con il timore di una punizione ultraterrena.
    A mio avviso, è stata proprio la diffusione della conoscenza, attraverso la scolarizzazione di massa, a sua volta permessa dalla accresciuta capacità produttiva innescata dalla rivoluzione industriale, a fornire gli strumenti concettuali a schiere sempre più vaste di cittadini per definire nuovi criteri esistenziali con i quali percepire la propria individualità.
    Mi fa piacere ricordare, inoltre, come già diversi millenni or sono gli ignoti autori del testo (considerato) sacro della Genesi attribuirono proprio “all’albero della conoscenza” la produzione del “frutto proibito”. Segno inequivocabile che già allora i sapienti dell’epoca avevano capito che bisognava a tutti i costi impedire che la conoscenza di verità oggettive si diffondesse, e a questo scopo avevano creato il mito del peccato originale e della maledizione divina.
    Per fortuna oggi ci sono i mezzi tecnologici adeguati per diffondere, anche a persone che non frequentano specifici corsi scolastici, concetti e valori che innalzano notevolmente il livello di conoscenza medio della popolazione in generale. Mi riferisco ovviamente ai video di filosofia come i tuoi, ma anche a quelli di biologia, di paleoantropologia, di neuroscienze.
    Sono convinto che con il passare degli anni sempre più persone si avvicineranno a questa modernissima modalità divulgativa e ne trarranno le giuste conseguenze.
    Intanto, di nuovo complimenti per il tuo lavoro e a rivederci per un prossimo video!

  • @_Cappe
    @_Cappe 7 років тому +3

    E se la morte di Dio, intesa come fine di ogni valore fondante del pensiero e della società occidentale, fosse l'occasione di ricominciare da capo e rivedere il nostro modo di fare così distruttivo?

    • @ReachOutTouchFaith
      @ReachOutTouchFaith 3 роки тому +1

      Ma credo che la risposta alla tua domanda sia che in un mondo senza dio, come nel nazismo e nel comunismo l orrore umano non si sia stato esorcizzato. Il problema non è dio ma l uomo

  • @simonee.cavellini6147
    @simonee.cavellini6147 6 років тому +15

    La morte di Dio è un po' come la morte di un genitore: ci mette di fronte alla realtà. Ora il figlio è solo, responsabile di sé stesso, e per questo, a mio parere, è una tragedia inevitabile, ma che porta a qualcosa di buono. Dalla sua morte, l'uomo dovrebbe iniziare a prendere le redini del proprio destino, un po' come il figlio deve assumere il ruolo di capo famiglia e rendersi sì libero di scegliere, ma con responsabilità. All'inizio può essere dura, ma poco alla volta il processo di maturazione porterà il figlio a diventare autonomo.
    O almeno spero.
    Che ne dici Rick?

    • @fulviomonferini5985
      @fulviomonferini5985 4 роки тому

      Simone Cavellini che hai detto una cazzata !

    • @simonee.cavellini6147
      @simonee.cavellini6147 4 роки тому +2

      @@fulviomonferini5985 un modo un po' arrogante di rispondere senza argomentare. Complimenti.

    • @thelobster1200
      @thelobster1200 4 роки тому +1

      Se ti può interessare ho trovato interessante il tuo paragone, e credo che sia la morte di un genitore che la "morte" di Dio siano eventi da processare soprattutto a livello psicologico, essendo Dio forse prima di tutto un conforto artificiale, mero riflesso di una proiezione umana ritenuta necessaria. Allo stesso modo un genitore costituisce in genere una base d'appoggio; una figura autorevole, si spera, che stabilisce leggi e regole. La differenza è ovviamente che il secondo esiste per certo.

    • @fulviomonferini5985
      @fulviomonferini5985 4 роки тому +2

      Simone Cavellini grazie ma io credo nel messaggio del Vangelo di Gesu' e tutti quelli che fanno tante belle argomentazioni per spiegare alla fine che a questo messaggio non lo vogliono accogliere, mi fanno tanta pena !

    • @simonee.cavellini6147
      @simonee.cavellini6147 4 роки тому

      @@fulviomonferini5985 comprendo la tua filosofia e, pur non condividendola, la apprezzo, e apprezzo ancora di più il che tu abbia voluto chiarire.
      Sarebbe bastato spiegare il tuo pensiero e non avrei risposto in quel modo.
      Grazie per il chiarimento ☺️

  • @fforframe
    @fforframe 7 років тому +1

    La morte di Dio è il decadimento delle stabilità, delle identità, dell'immobilità della legge morale che è accettata in quanto divina e dunque indiscutibile, imposta. Ecco l'etica degli schiavi, di coloro che sono sottomessi all'autorità . La morta di Dio è la messa in discussione di ogni fissità precedente, è un abisso di responsabilità perché ci impone di genealogizzare la morale, di ricondurla alla storia e di ammettere la totale potenza dell'uomo nei confronti della sua vita. D'ora in avanti è lui che deve da solo crearsi, non può più essere aiutato da fuori. In ciò sta l'ammissione del senso della terra come volontà di potenza, volontà alla vita: e la responsabilità così pesante e grave è l'abisso di cui parla Nietzsche

  • @giuseppefrustaci2530
    @giuseppefrustaci2530 3 роки тому +3

    Pulp Nietzschion ❤️, riflessione amara ma straordinariamente realistica e direi che purtroppo era stato a dir poco profetico il buon vecchio Nietzsche... Comunque video stupendo, ti ho conosciuto ultimamente e sto approfondendo man mano, non vedo l'ora di vedere le varie monografie soprattutto quella su Marco Aurelio 😍.

  • @Nightek1
    @Nightek1 6 років тому +21

    Oggi la meccanica quantistica ha plasmato nuovi orizzonti; e DIO E' VIVO E MORTO ALLO STESSO TEMPO (paradosso di schrödinger). Eterno perchè indefinibile nel suo stato di onda di probabilità, ma reale quanto l'io come collasso della funzione d'onda ogli occhi di un'osservatore cosciente.
    Per Eugene Wigner (premio Nobel per la fisica nel 1963) la coscienza è proprio il fenomeno non lineare che determina il collasso della funzione d'onda. Da questo punto di vista si potrebbe affermare che l'atto di osservare compiuto da esseri coscienti è in grado di trasformare una "probabilità di esistenza" in un'esistenza vera e propria. Non avrebbe più senso parlare di una realtà oggettiva, staccata ed indipendente dall'osservatore, ma esisterebbe solo una realtà soggettiva.
    Non esiste quindi un'infinito impenetrabile; ma infiniti stati sperimentabili; impossibili da riassumere in un'idea o formula per l'uomo. E Dio è quì ed ora se lo desideriamo; sperimentabile nello splendido meccanismo che risiede nella scelta.

  • @FedericoPinnaPico
    @FedericoPinnaPico 7 років тому +2

    Adoro Nietzsche e mi è piaciuta questa ripassatina lampo, sei stato chiarissimo - grazie

  • @tdreeewwaa
    @tdreeewwaa 6 років тому +1

    Rick, sinceramente, a me fa male, fa male che nonostante tutto chi voleva farsi sentire, anche come esplosione di dinamite, o come stella danzante, o come giocoliere del caos, sia rimasto comunque così marginale nonostante la sua provocatoria maestria. Mi sorprende che si crede ancora, a tutto, a quel che fa comodo, mi fa male ancor di più che si credi all'umanità come qualcosa di estremamente speciale e necessario, fa più male di dio stesso, che visto da vicino, è un povero mendicante di gioia. Ma dimmi Rick, dimmi quanto ancora dovrò aspettare, perché dio muoia per l'uomo? Perché da quello che vedo, il più grande scherzo fatto a Friedrich, è stato quello di far tornare non dio, ma la sua sagoma, la sua controfigura. Buona notte.

  • @random-dd8bh
    @random-dd8bh 7 років тому +1

    Rick ti faccio i complimenti, sei un ottimo oratore, sei riuscito a restringere in maniera chiarissima un concetto molto ampio.Ormai l'idea di dio non fa più mondo, perché viviamo in un'epoca che dipende dal denaro e dalla tecnica, ma non da dio.Io aggiungerei che la sua morte porta agli "atei" l'essere tali perché affiancano dio (religione) alla sua utilità, al suo fine, perché influenzati dal pensiero calcolante per cui è chiaro all'uomo ciò che è utile e non ciò che è bello o sano e così via.La sua morte ha il lato positivo di aver liberato l'uomo da un inganno bimillenario, ma allo stesso tempo noi tutti non siamo ancora pronti, dobbiamo divenire l'oltre

  • @GimmiBill
    @GimmiBill 7 років тому +7

    Per cercare di dirla in modo prosaico, per quel che riguarda quanto ho colto da "profano" da questo video, sembra che Nietzche si collochi al termine di una parte della "secolarizzazione" per darne inizio ad un'altra. Basti pensare che l'idea di Dio inizia ad essere smembrata in favore di un'emancipazione razionale dell'uomo sin dalle radici dell'illuminismo: Voltaire era deista, e Kant, se non lo avesse (poi) postulato nella "Critica della ragion pratica", aveva già DECOSTRUITO DIO nella "Critica della Ragion pura". Con Nietzche si arriva ad una conclusione di tale parabola: bisogna eliminare Dio perché l'uomo sia libero. E solo poi, si può procedere oltre, all'oltreuomo. Dio è Morto, è RINATO l'uomo, è NATO l'oltreuomo.

    • @samusas_00
      @samusas_00 7 років тому +3

      Gimmi Bill .... molto commovente questo commento, sono assolutamente d'accordo con quello che dici

    • @GimmiBill
      @GimmiBill 7 років тому +2

      Samuele D'elia Grazie, modestamente, sono il miglior tragediografo dai tempi di Euripide.

  • @tancredi7106
    @tancredi7106 4 роки тому

    Secondo me questa morte di dio, questo distaccamento dalle illusioni e questo spaesamento mi ricorda come un passaggio dall’infanzia alla vita adulta che la società dovrà superare

  • @silvanomarchi5429
    @silvanomarchi5429 7 років тому +1

    se Dio è morto cosa ci fa paura, la solitudine? no, abbiamo amici, svaghi, una società intera con cui confrontarci, rapportarci e relazionarci. La finitudine? si! Siamo animali? si, perché allora le altre speci non hanno tale consapevolezza? perché vivono la loro vita e accettano la loro morte senza l'angoscia che da la consapevolezza di essere soggetti finiti? Perché alla nostra specie è dato di comprendere che siamo è un giorno non saremo più? Perché siamo in grado di percepire il nulla senza comprenderlo? può l'oltreuomo accettare questo e vivere la sua vita serenamente e pienamente aldilà del bene e del male? MAHH!!

  • @nicolazza795
    @nicolazza795 2 роки тому

    Video breve e fruibile facilmente! Complimenti!

  • @Luke-Harno3
    @Luke-Harno3 7 років тому +24

    "Ma, affinchè vi apra tutto il mio cuore, amici: se vi fossero degli Dèi, come potrei sopportare di non essere Dio ? Dunque non vi sono Dèi". ;)

    • @eddybato4256
      @eddybato4256 6 років тому

      Harno #3 ʕ•͡ᴥ•ʔ infatti non è nostro compito "essere dèi, ma essere umani" e credere, da umani, a Dio. Il peccato originale non è il voler sapere la verità, ma il volerla sapere come la sa Dio. Che Dio sia morto non è la nostra soluzione perché noi non diventiamo automaticamente Dio, ma rimaniamo uomini e, se non abbiamo più un limite, ci diventa più complicato sapere se effettivamente stiamo cercando la nostra umanità o la altrui divinità, rischiando di perderci la nostra umanità e anche Dio.

  • @derp4317
    @derp4317 7 років тому

    Iscritto, davvero complimenti per i video che fai

  • @michelepagliaro3693
    @michelepagliaro3693 6 років тому

    Canale simpatico e istruttivo e viceversa, la scelta di alleggerire la cultura che sembra pesante irrangiungibile e per pochi, la trovo azzeccata al tempo corrente. Ottimo é lo stimolo che dai! É importante la filosofia perché riguarda tutti noi, in questo modo crei quello spazio di cultura lì dove manca.

  • @bableproject7331
    @bableproject7331 2 роки тому +1

    Rispetto totale per te che hai studiato queste tematiche immagino in ambito accademico ma ci tengo a dire...
    1) Dio non è morto, è morta al massimo la chiesa con i suoi dogmi. La morale ha fondamento nella natura e fintanto che non riusciamo a distruggere l'ordine delle cose, dio rimane vivo.
    2) la filosofia moderna occidentale a mio modesto parere è principalmente un misciotto di arroganza superonista (e quanto tale limitata) e rimessaggio di pensieri antichi come il mondo. I primi che io sappia a parlare di Dio furono gli indiani con Brama e Socrate con l'anima. Velo di Maya poi preso dal buddhismo delle illusioni e via così ...
    Meglio cogliere da questo filone la parte di analisi dei processi, tipo popper se non sbaglio e il processo scientifico ecc.
    Pardon l'ignoranza

  • @JackCalosso
    @JackCalosso 7 років тому

    Sempre interessante, complimenti davvero.
    OT: parlerai mai di Nick Land?

  • @OLTREILDUBBIO
    @OLTREILDUBBIO 2 роки тому

    Un giovane Di Fer alle prese con la morte di Dio.
    Grazie! Stamattina ho vissuto un'intuizione. Questo video mi ha chiarito ora delle idee.
    A breve preparo un video in risposta a Nietzsche!!!

  • @gianpierofaravelli4804
    @gianpierofaravelli4804 6 років тому

    rick sei bravissimo, hai spiegato in modo esemplare questo mitico concetto, complimenti

  • @Aimeggg
    @Aimeggg 7 років тому +5

    Pernice. Uccello filosofico per eccellenza.

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому +7

      Vernietzsche, per colorare le tue pareti con la filosofia.

  • @deepblue188
    @deepblue188 4 роки тому

    Ottima spiegazione. Bravo, davvero!💖

  • @riccardozallocco4530
    @riccardozallocco4530 3 роки тому

    Tolstoj scriveva: "quando l'indigeno scoprì che il suo feticcio di legno non era Dio, non ha scoperto che Dio non esiste, ha scoperto che non è di legno" , forse in parte è un pò quello che dice Nietzhe, dove non è Dio ad essere morto, ma quel Dio

  • @andreazampollo6726
    @andreazampollo6726 7 років тому

    ciao rick. sto affrontando in questo periodo la lettura della Gaia scienza in un corso di storia della filosofia moderna. vorrei tirare in ballo l'aforisma 153, in cui Nietzsche annuncia di aver ucciso tutti gli dei nel quarto atto su cinque di una tragedia. la soluzione che propone è il risvolto comico. è il ridere contrapposto alla tragedia che ci permette di andare avanti. è il sorriso di un uomo consapevole, che è stato in grado di affermare i suoi punti saldi, un'ancora per una nave sperduta nell'oceano infinito

  • @mohamedferchichi9784
    @mohamedferchichi9784 4 роки тому

    Grandissimo... e ora ti vorrei fare una domanda, come fa Nietzsche a credere nella teoria dell'oltre uomo se ne lui ne Zaratustra ci sono mai arrivati...????

  • @misterd6235
    @misterd6235 4 роки тому

    O ascoltato altri tuoi video a proposito di Nietzche, ma non ho trovato risposta a questa domanda: perché Nietzche dice di voler tornare alla vita primitiva in cui gli uomini erano crudeli fra di loro?

  • @sucoronet3718
    @sucoronet3718 7 років тому +4

    Oddio ma lo sai che pure a me è capitato di pensare: "vengo troppo presto, non è ancora il mio momento" però poi lo abbiamo sviluppato diversamente..interessante però

  • @elGolfo97
    @elGolfo97 7 років тому

    Ciao Rick ottimo video come sempre! vorrei chiederti cosa ne pensi del pensiero di James Hillman, quando afferma che la radice della sofferenza umana sta nella ferita provocata dal distaccamento dei miti con cui l'uomo spiegava la vita?

  • @eddybato4256
    @eddybato4256 6 років тому +1

    La morte di Dio in senso nietzschano ha un corrispondente anche nella mistica cristiana : se Dio fosse semplicemente un burattinaio dei suoi figli, allora il bene sarebbe solo un bene condizionato e subito dagli uomini. Invece Dio, pur amandoci e avendo ogni pienezza in sé, non ci vuole schiavi, ma figli amorevoli. Per amare bisogna essere liberi. Il suo silenzio e la sua riservatezza e il suo "rivelarsi" e non svelarsi sono gli unici presupposti per questa crescita nella libertà. I cristiani che accolgono questo principio di vita spirituale non sono passivi, ma appassionati proprio perché ogni aspetto della vita passa attraverso di loro e anche la grazia e le esperienze più straordinarie non sono mai il fine ricercato, ma degli elementi accidentali e accessori. Nietzsche invece rimane scandalizzato proprio dal fatto che Dio si lascia mettere da parte e tollera, sopporta nel Figlio, il male, il peccato =mancare il bersaglio. Da un punto di vista strettamente logico e non religioso, l'assoluta perdita di coordinate "cartesiane" nel pensiero, non è un problema, proprio perché il pensiero e la filosofia non possono sopravvivere soltanto nella logica moderna. Anche da un punto di vista filosofico, quindi, la morte di Dio non è un problema perché se muore l'idea di Dio o di logica o di filosofia noi ci accorgiamo dell'aspetto più reale e presente di Dio, della filosofia e della realtà che ci circonda. Solo con la morte di Dio esiste la filosofia perché, come dalla morte di Cristo abbiamo ricevuto lo Spirito che da la vita, così dalla morte del principio logico noi ci accorgiamo di essere filosofi e chiamati a amare la conoscenza e amarci-conoscerci in senso etimologico e reale. La filosofia post-nietzschana è quella personalista perché integra tutti gli aspetti del sapere in relazione al concetto reale e vivente di "persona". Non più una filosofia estrinseca all'uomo, ma una che lo interessa e lo attraversa e lo porta alla propria realizzazione umana e sociale. In questa prospettiva anche Dio ritrova il proprio posto nel cuore dell'uomo e non è più un mezzo privato o pubblico per la consolazione o per gli umani interessi [logica antica del do ut des e dell'intrumentum regni] : anche Dio è una "persona" ed è un fine, non asservibile, ma amabile e desiderabile. Così anche gli atei non dogmatici o religiosi - come i credenti e i religiosi - sono riaggiogati nel giogo dolce del cammino umano riaccomunati da questa fraternità intima e indissolubile della propria "personalità". Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani, ci dice Dio oggi; perché il compito di Dio è di essere Dio, quello degli uomini di essere uomini. E ciò che ci accomuna è l'essere persone.

  • @Maurizio.8-u4v
    @Maurizio.8-u4v 8 місяців тому

    - Vuol dire che Certamente è Vivo Solo Spiritualmente.

  • @paolodilorenzo1307
    @paolodilorenzo1307 3 роки тому

    Dire che il soprannaturale è un illusione è una forzatura. Non puoi negare la possibilità di una trascendenza ...

  • @riccardostefanelli8461
    @riccardostefanelli8461 7 років тому

    ciao rick! io credo che affermare che dio è morto sia un po' forte. Premettendo che Nietzsche non l'ho ancora studiato in quanto frequento la quarta liceo, volevo solo fare un'osservazione: dal momento che, secondo quanto appreso dal tuo video, l'uomo non si renderà mai completamente conto della morte di dio (affermata da Nietzsche), qual è il senso della sua morte? Secondo me il concetto di dio è vivo e sarà sempre tale in quanto derivante da ognuno di noi e dal nostro modo di vedere le cose in quanto enti finiti. Sebbene nella storia l'idea di dio sia sempre stata rappresentata in modi differenti, la base era la stessa e credo che , nonostante il grande ateismo di oggi, l'idea di qualcosa che governa l'insensato cosmo che abitiamo non possa mai estinguersi completamente.

  • @namets
    @namets 7 років тому

    Ciao Rick, quando comincerai a pubblicare video in cui esamini da un punto di vista filosofico la Bibbia, dal primo all'ultimo libro?

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому +3

      non credo lo farò mai, ma di certo in futuro parlerò anche della bibbia

  • @Anonimosersempre
    @Anonimosersempre 7 років тому

    ciao Rick , sei il mio vicino , tranquillo non ti disturbo , auguri per la laurea

  • @Deutscherorden
    @Deutscherorden 4 роки тому

    La morte di dio ci porta a vedere o meglio ad accettare un principio universale dove chiunque può basarsi. Il principio è oltre la etica, la moralità cristiana del occidente. Capire l' universo, la natura, il logos e come il mondo si estende o meglio capire le regole che il mondo pone ma piuttosto che noi contemporaneamente facciamo parte del gioco del mondo, forse ci darebbe una opportunità di vedere la vita con un diversa prospettiva rispetto a quella attuale.

  • @carlopro63
    @carlopro63 6 років тому

    Dove esattamente parla del secolo successivo? Voglio leggerlo.

  • @StefanoCart99
    @StefanoCart99 7 років тому

    Rick ma (da "principiante" di filosofia) sbaglio o la morte di dio è già in qualche modo contenuta in Hegel (secondo il quale la filosofia è "utile" in un primo momento)?

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому +1

      beh, possiamo affermare anche questo, ma è una cosa molto diversa da quella affermata da Nietzsche

  • @ralatonychannel8081
    @ralatonychannel8081 6 років тому +1

    Pensavo fosse più complicato

  • @89_xyle57
    @89_xyle57 7 років тому +1

    Premetto di non credere di avere la definizione assoluta di quello che può avere pensato nietzsche con l'affermazione "dio è morto" e che parlo solo in funzione di quello che sono riuscito a capire contestualizzando nietzsche nel periodo storico e culturale in cui ha operato. Per me quello che nietzsche vuole esprimere non dovrebbe limitarsi alla pura fede religiosa o al credere in realtà metafisiche, penso che la morte di dio abbia una portata parecchio maggiore: se consideriamo che la filosofia nietzscheana si afferma al seguito di pensieri come quello hegeliano e quello positivista, la morte di dio si potrebbe interpretare a parer mio come l'evidente fallacia di dottrine al limite del metafisico che cercavano di dare un ordine e uno scopo a un'universo che di fatto non ne aveva bisogno. Secondo me è partendo da questa perdita ASSOLUTA di appigli, trovandosi davanti a un mondo caotico e senza alcun tipo di ordine che la presa di coscienza della morte di dio può portare a un inevitabile nichilismo.

    • @dibe91able
      @dibe91able 7 років тому

      nietzsche voleva dire di più di quello che affermava. quando si parla di dio, parla di tutti quei valori e quelle certezze che si erano create con dio e di tutti i suoi derivati.

  • @THEam997
    @THEam997 7 років тому

    lo aspettavo da tanto questo!!

  • @nicolasinguanti9986
    @nicolasinguanti9986 4 роки тому +1

    Quando hai finito la terza parte di JoJo

  • @accademiadellalinguaeuropea
    @accademiadellalinguaeuropea 2 роки тому

    Leggete Scienza della metafisica conosci d'io. E la vostra vita cambierà

  • @mf6471
    @mf6471 5 років тому

    Ciao, scusa il linguaggio non consono ma sono un idraulico di cinquant'anni e non ho studiato molto, cercherò di spiegarmi al meglio. Secondo me si dovrebbe arrivare alla completa laicità della società con una morale etica data dalle regole condivise di uno stato democratico. Si dovrebbe inoltre avere la consapevolezza della casualità assoluta della vita , cercando di sviluppare una capacità, attraverso questa considerazione, di vivere in funzione del benessere sociale del suo sviluppo e quindi sviluppare un'estrema attenzione "all'altro". Un mondo di "diversi uguali" ma ancora diversi per integrare tutte le funzioni intrinseche della società stessa . Dio muore o dovrebbe morire (visto che mi sembra ancora agonizzante) per poi risorgere in una spiritualità soggettiva, privata che però resta all'interno dei principi fondamentali dettati dalla società stessa nel rispetto delle generazioni future : rispetto dell'altro , della natura ecc. . Il primo passo, secondo me,dovrebbe avvenire attraverso la neutralizzazione delle religioni.......e prima ancora o contemporaneamente attraverso la neutralizzazione dell'avidità , l'abbandono del possesso , del predominio , dell'avere molto di più del necessario.
    CONCLUSIONE: penso sia impossibile poichè l'essere umano è difettoso , senza sovrastrutture , anche se queste sono consolidate da anni , ritorna quasi immediatamente al suo stato "animelesco" (l'italiano medio ne è un esempio ) . Necessitiamo di una rivoluzione culturale di dimensioni cosmiche .....che non avverrà mai . saluti a tutti e buona vita e .......ovviamente ......viva la figa! :-)

  • @mari-h7q
    @mari-h7q 7 років тому

    Non ho mai studiato filosofia ma qualche mese fa ho ascoltato una professoressa parlare di questo ma lei, ci ha detto, che Nietzsche con "Dio" intendeva la morale, la giustizia, l'amore che non chiede niente in cambio e certo anche Dio, ma di più l'insieme di "cose buone"... Tu cosa ne pensi?

    • @thesicilygamers
      @thesicilygamers 7 років тому

      Marina io credo che Nietzsche si riferisca al concetto di Dio e tutto ciò che portava con sé, le cose buone, e le cose brutte. la tua professoressa voleva addolcire la pillola mi sa, ma va accettato

  • @lapomazzi44
    @lapomazzi44 7 років тому +3

    Un dubbio che mi sono sempre posto ripensando alla morte di Dio è:"Ma se Dio è morto, sono morte anche la morale e l'etica assieme a lui?".Se con la morte di Dio l'intero universo perde di senso possiamo ancora dire che la morale e l'etica siano concetti oggettivi? E che valore hanno?

    • @alessioforasassi9934
      @alessioforasassi9934 7 років тому +8

      Lapo Mazzi é esattamente quello che Nietzsche ha voluto portare avanti con la sua filosofia. La bontá e l'altruismo, la morale e l'etica, secondo lui, non sono altro che concetti che abbiamo in funzione di Dio. Morto lui tutto quanto annichilisce. La prima cosa che viene da dire é: bene, rifondiamo tutta l'etica e la morale senza basarsi su Dio. Facendo cosí peró non faremo altro che "tornare dentro alla caverna verso le illusioni". Non faremo altro che basare nuovamente tutto sulle nostre convinzioni basandoci su altri concetti astratti e pseudoplatonici che invece vanno evitati del tutto. Nietzsche invece propone di non fare tutto ció. Lui dice di accettare la relativitá di ogni punto di vista e di abbracciare la falsitá e l'insensatezza del mondo per vivere finalmente fedeli alla terra e al nostro senso umano, senza illuderci. Ho molti dubbi sulla teoria di Nietzsche. Considero a dir poco geniale il processo di distruzione e decostruzione che lui ha voluto adottare. Ma di fatto manca in Nietzsche un concetto fondamentale: non pare si sia posto la domanda fondamentale: "e poi?". Cioé va bene accettare la crudeltá del mondo e la sua insensatezza; va bene accettarci per quello che siamo e va bene essere quello che veramente si é; ma poi? Questi oltreuomini come convivranno fra loro? Nietzsche aveva in mente la creazione di una classe aristocratica e dominante in cui i superuomini dominassero sulla "plebaglia" degli ultimi uomini che non si sono voluti arrendere all'assassinio di Dio. Ma se domina la nostra personale morale; se domina il nostro ego; se dominano le nostre convinzioni il giorno in cui si entra in contrasto con un altro superuomo cosa succede? Penso che Nietzsche sia alla fine tornato al punto da cui é partito Hobbes quando ha teorizzato la guerra di tutti contro tutti. Alla fine non ha dato una soluzione per la convivenza fra i superuomini che diventeranno nient'altro che altri uomini. Il circolo vizioso si chiude e l'accettare il mondo cosí come é sembra che alla fine porterebbe ad un contrasto continuo che porta allo scannamento reciproco o alla schiavizzazione delle autocoscienze meno forti. Nietzsche teorizza qualcosa non rendendosi realmente conto del fatto che se tutto alla fine giungesse ad un punto morto la morte di Dio e tutti gli altri problemi saranno di fatto inutili. Peró é solo una mia impressione. Poi magari non ci ho chiappato nulla io.

    • @arx3516
      @arx3516 6 років тому +1

      Lapo Mazzi utilitarismo, quando comprendiamo che l'uomo, nel contesto dell'universo, non ha la benchè minima importanza, nè scopo, possiamo capire che l'etica non è altro che uno strumento al servizio della convivenza pacifica, che ha il solo scopo di garantire il massimo livello possibile di benessere e felicità per ogni singolo individuo, compreso ciò possiamo metterci al lavoro per perfezionare questo strumento, rendendolo il più efficiente possibile.

  • @AlixJones
    @AlixJones 7 років тому +1

    Lo so, arrivo tardi, ma se qualcuno leggesse e rispondesse ugualmente a questo mio commento, ne sarei molto felice. Dici che la morte di dio renda gli uomini spaesati, d'altro canto però, affermi che sono stati proprio gli stessi uomini ad ucciderlo, non vivendo più come lui vorrebbe (per farla breve). Non è ciò un po' paradossale? Cioè, nel momento in cui l'uomo uccide dio, dovrebbe significare che "non ha più bisogno di lui", quindi, come mai dovrebbe sentirsi spaesato dopo la sua morte, se a causarla è stato proprio lui stesso?

    • @teowx
      @teowx 7 років тому

      sarei fiero di ucciderlo io stesso, perchè non ho paura di lui. Meglio non avere questo Dio farlocco inventato che è solo una serie di catente inventate dall'uomo stesso per soggiogare gli altri. Dio serve a quelli che non sanno pensare o devono consolarsi di una vita di merda. (ad es. non ciulano). Dio è ancoratutto da scoprire.
      Dio crea l'uomo. L'uomo uccide Dio. L'uomo crea l' AI.... to be continued.

    • @tdreeewwaa
      @tdreeewwaa 6 років тому +1

      Alix Jones dio è come un padre. Se lo perdi hai paura di rimanere solo, ma se lo uccidi perché cresci, capisci che non hai bisogno di lui

  • @giovannidibartolomeo2967
    @giovannidibartolomeo2967 2 роки тому

    ...il fatto che dio sia morto o stato ucciso, comporta che PRIMA sia almeno esistito!...MA la "questione" precisa da porre È:...SE esiste O esistito veramente?
    In tutti i casi "osservando" il comportamento umano sulla terra, anche se esista o sia esistito, NON FA certamente NESSUNA DIFFERENZA! La gente vive come gli pare e piace! Figurarsi se si preoccupino di un dio che persino i religiosi più fanatici e "sfegatati" manco NE hanno una certezza indiscutibile!
    Al massimo PRESUMONO, che esista!...MA SOLO PER PAURA O TIMORE li avvenga qualcosa di male E NON perché SI SIANO MAI privati degli interessi propri per UBBIDIRE alla sua( di dio) VOLONTÀ!
    Certamente è soltanto una BELLA PAROLA ( dio) da USARE, in situazione di "convenienza". Infatti quante persone si riparano il SEDERE dietro questa specie "di scudo protettivo" nel caso in cui qualcuno gli punti un dito ACCUSATORE!
    Non per caso, esistono le persone, IPOCRITE, COTARDE ed IGNARE dei DANNI che procurano in questa società con il loro distratto DECORO altrettanto MATERIALISTA, identico, SE non più grave, al più sempliciotto comune mortale!
    Bhe', SE POI basta solo APPARENTEMENTE un ABITO, un VISO gentile, ed una BELLA parvenza di SANTA RELIGIOSITÀ per differenziarsi dai più incalliti "sguaiati" TERRESTRI, allora...BEH, allora È tutto un altro discorso!
    Certo, possono INGANNARE gli stolti((( STUPIDI SPIRITUALI))) ma non chi CONOSCE la VERA essenza del MALE...quello INVISIBILE, però!
    Sig.Rick Dufer, LEI È SEMPRE insuperabile per il coinvolgimento dei suoi interessantissimi e " provocanti" video!
    Immagini che dio esista, avrà il coraggio di chiedergli...SIGNORE SIA FATTA LA TUA ( quindi non quella che piace a LEI Sig. R. D.)... VOLONTÀ?
    Guardi che da domani già potrebbe partire per un isola selvaggia per fare il missionario...LE CONVIENE???

  • @andreadavid5825
    @andreadavid5825 7 років тому +1

    ciao,grande!!!!

  • @Counter_Hour
    @Counter_Hour 2 роки тому +1

    Nietzsche è morto - Dio

  • @josephmancinelli1493
    @josephmancinelli1493 3 роки тому

    La morte di Dio è qualcosa di terribile da accettare. Mi risulta incredibilmente difficile vivere e credere nell'utilità delle mie azioni, obiettivi, progetti, senza l'idea (consolatoria, ahimè) dell'esistenza di Dio. E' come se tutto fosse vano, ed inutile. La nuova sfida della Filosofia all'alba del terzo millennio credo sarà quella di riuscire a trovare una modalità per edificare una nuova società in cui sia possibile vivere con Fuoco e Passione senza l'idea di Dio, e senza scadere appunto nel "Nichilismo Passivo", in cui credo tutti ci troviamo, oggi, in questa epoca di trapasso, già preannunciata un secolo fa da Nietzche. E' come vivere in una epoca tragica di passaggio dove tutti quanti, a livello collettivo, stanno prendendo consapevolezza, finalmente, del vero significato della morte di Dio. Ne consegue dunque magari una eventuale accettazione. Ma poi un tentativo collettivo di lotta al Nichilismo Passivo, che è quello più facile in cui cadere di fronte all'insopportabile peso dell'uccisione di Dio.

  • @filippo2185
    @filippo2185 6 років тому

    "Come potemmo vuotare il mare di ogni singola goccia".

  • @valeriobusellato5594
    @valeriobusellato5594 7 років тому

    Riguardo al pensiero di Nietzsche e all'evidenza di una grande passaggio umano consiglio il canale di Marco Guzzi: DARSI PACE

  • @arx3516
    @arx3516 6 років тому

    Orsù, seppelliamo Dio e volgiamo lo sguardo alle stelle, chè questa terra crudele e malata non potrà farci da culla ancora a lungo!

  • @maurafierabracci1345
    @maurafierabracci1345 5 років тому

    ciao.ho 65 anni.ho sempre ritenuto i filosofi una strana setta di fanatici.mi hai fatto cambiare idea.grazie.ps:cmq,tutto sani non lo siete,però siete simpatici e divertenti.grazie della vs.sana follia.non era lui che diceva che bisogna avere ancora il caos dentro,per fa nascere una stella danzante???????cosa avrà voluto dire?mhaaaaa

  • @fabriziomarioferrarese6655
    @fabriziomarioferrarese6655 7 років тому +1

    Dio è morto un sacco di volte nella mia vita, peccato che ogni volta risorga dopo un po xD come faccio a farlo rimanere definitivamente vivo o morto?

  • @antonio7plz
    @antonio7plz 7 років тому +1

    Sono curioso e allo stesso tempo ignorante in merito : l'uomo va man mano allontanandosi dai comportamenti animali istintivi e cerca nella razionalità un salto di livello ma questa è funzionale sempre a qualcosa a parer mio ...uccidere un uomo su un'isola deserta è oggettivamente sensato se il cibo è poco ma sarebbe anche sensato evitare di ucciderlo pur di non rimanere soli e poter di conseguenza superare le avversità..
    1).i valori ci impongono dei limiti per evitare di diventare delle macchine ,puri calcolatori ? se si chi li stabilirebbe i limiti a livello universale? e soprattutto esisterebbero i limiti con la morte di dio?
    2) la teoria liberista ,in senso generico, permette di arricchirsi in base alle proprie capacità,come nel regno animale! allora il superamento del liberismo non ci spingerebbe nella stessa direzione che vorrebbe dio( socialismo con tanta bella solidarietà) ?e perchè questo dovrebbe essere razionale?

    • @TheCiaopazzo
      @TheCiaopazzo 5 років тому

      La ragione non è poi così universale come oggi crrdiamo, meno male ci innamoriamo ogni giorno dell'altro

  • @volinolilli4169
    @volinolilli4169 3 роки тому

    Quanta Presunzione

  • @carlodascenzi8004
    @carlodascenzi8004 7 років тому +2

    Sinceramente da quando ho studiato spinoza, non riesco a immaginare altro dio che non sia quello espresso dal concetto di sostanza come "deus sive natura" dal momento che per ora, è l'unico concetto di dio che ritengo credibile e sensato

  • @sylvainrosignoli5417
    @sylvainrosignoli5417 7 років тому

    ma in tutto ciò cos'è la "morte"? come può esistere una non-esistenza e viceversa?
    Comunque dio nella nostra società non è morto, ha subito un mutamento, da essere trascendentale a essere materiale infinito.
    È pur vero che l'Uomo non è ancora(e forse mai sarà) in grado di autogestirsi e di autodefinirsi all'interno della sua esistenza, senza avere un'ancora, un punto fisso al quale avvinghiarsi ed incatenarsi come se la sua vita ne dipendesse

  • @lorisdibella2887
    @lorisdibella2887 7 років тому

    Non solo concetto assai frainteso ma reso (dalla "Nietzschemania") anche parecchio ingombrante. Il frastuono e il fascino suscitati dalla "morte di Dio" hanno reso inudibile e meno attraente ai più un altro concetto che meritava maggiori attenzioni: quello dell' "ombra/e di Dio". Che ne pensi?
    Del resto con Nietzsche e le sue folgorazioni va così, ci si affeziona ad alcuni temi-concetti ai quali altri verranno inevitabilmente subordinati (pregi e difetti del frammento)
    Oltre alla morte/ombra di Dio, i concetti che io ho trovato maggiormente interessanti in Nietzsche sono 'prospettivismo' e 'grande stile'.
    Tu comunque Rick, come commentatore di Nietzsche mi piaci! Forse dovresti osare un po' di più, un po' di etorodossia DuFerriana

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому

      +Loris Di Bella ciao Loris! Grazie del commento! Se guardi altri miei video, soprattutto quelli più lunghi, vedrai che di eterodossia ne troverai ;) in video così brevi cerco di attenermi a un'esposizione più classica, magari adatta a studenti e neofiti ;)

  • @MrFleggy
    @MrFleggy 5 років тому

    Per me dio è morto molti anni fa. Mi restano tre cose per cui vale la pena vivere: l'amore per i miei cari, la meraviglia della conoscenza e la gioia e la consolazione dell'arte. Mi sembra comunque tanta roba. Vorrei avere piū tempo per godere di queste tre cose senza lavorare troppo per avere o fare cose senza valore. Le società moderne sono alienanti, sono trappole per le nostre menti ed il rischio è quello di sprecare il nostro tempo senza curare proprio quelle poche cose per cui vale la pena vivere. La competitività è ad esempio una delle ossessioni della nostra società. Vedo nei ragazzi il deleterio effetto di tutta questa pressione. Vedo scuole e famiglie impartire dosi massicce di infelicitå ai nostri ragazzi. Il senso del dovere borghese è diventata la camicia di forza di questo nostro mondo. Abbiamo conquistato tanto cose dal punto di vista sociale, abbiamo compresso e limitato l'arbitrio del potere. Quando imparemo a vivere?

  • @langelodidio-goaldo1105
    @langelodidio-goaldo1105 4 роки тому

    Ci saranno sempre persone che crederanno in Dio.

  • @kyronnerone4342
    @kyronnerone4342 6 років тому +2

    Suppongo voi sappiate già il seguente concetto, ma vorrei proporlo a quelli che non ne sono a conoscenza.
    Nietzsche, tramite gli scritti presenti nel libro -Zarathustra-, vole farci capire che abbiamo bisogno di oltrepassare l'uomo e quindi accettare la vita così com'è. In questo (secondo il filosofo) nichilsmo dobbiamo trovare un senso da dare alla nostra esistenza, e quindi basarci esclusivamente su di noi e non più sul dio oramai morto. Dobbiamo dare noi il valore alle cose che ci circondano, e non il valore che la società attribuisce, e che impone agli altri uomini.
    Questa ovviamente è una spiegazione comune, purtroppo non ho ancora terminato il libro e ciò caratterizza la mia incapacità di offrire una spiegazione/ipotesi personale.

    • @angelocuffari7488
      @angelocuffari7488 9 місяців тому

      l'opinione nichilistica ce l'hanno gl'altri di lui...i bigotti credenti,ma non è nichilismo dato che l'uomo supera le banali sciocche credenze...e quindi s'evolve nel super uomo!😉

  • @mohamedferchichi9784
    @mohamedferchichi9784 4 роки тому

    "Umano troppo umano.." Nietzsche

  • @mxxx905
    @mxxx905 6 років тому

    Beh io ho paura della morte e da un lato ne sono incuriosito, credo sia normale però. Ottimo video

  • @albastellaromeo5684
    @albastellaromeo5684 3 роки тому

    Aaa mi dispiace che dio e morto non ne sapevo davvero nulla o appeso appena la notizia da voi qui ma comunque le mie davvero piu sentite condoglianze

  • @michele9798
    @michele9798 7 років тому

    rick se non ci metti "del tuo", ossia la tua idea riguardo agli argomenti di cui parli, i tuoi video sono scolastici e noiosi. Per esempio, in questo video ho desiderato ardentemente fino alla fine che tu dicessi la tua su come potremmo superare positivamente la morte di dio, che tu magari parlassi di nuove prospettive laiche, che non hanno bisogno di dio, e invece è stata solo una lezioncina su Nietzsche...

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому +1

      e tu lascia che ogni tanto possa uscire anche la lezioncina su Nietzsche che magari non è utile per te, ma probabilmente è utile per molti.

  • @liviabrunelli9059
    @liviabrunelli9059 2 роки тому

    Lo hai spiegato "divinamente".

  • @cosimo936
    @cosimo936 7 років тому

    ma da dove deduce che Dio è morto , qual'è l'evento che lo fa capire ?

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому +6

      da tutta una serie di elementi che comportano, secondo Nietzsche, a un superamento della metafisica. Il metodo scientifico, la rivoluzione industriale, la secolarizzazione delle chiese, i nazionalismi, la nascita del libero mercato, la democrazia, etc etc

    • @vitovisceglia
      @vitovisceglia 6 років тому

      Cosimo Aprile il primo elemento è quello storico. Essendo "nato" con l'uomo delle caverne, Dio ci ha accompagnato per millenni. Ora siamo al grande filtro, siamo usciti dalle caverne e la meccanica quantistica a braccetto con l'esobiologia ci stanno liberando dalle catene che ci tengono nell'oscurità da millenni con lo spauracchio di un Dio. È storia, logica e progresso.

  • @rolandochessa1659
    @rolandochessa1659 3 роки тому

    Cos' è Dio? Che vuol dire questa parola?

  • @LecceTV
    @LecceTV 4 роки тому

    la morte di Dio è la fine di ogni assoluto e l'affermazione del relativo

  • @salvatores750
    @salvatores750 7 років тому +3

    chi se ne frega se dio è morto.Il problema è che io sono morto.

    • @thesicilygamers
      @thesicilygamers 7 років тому

      salvatore S ce ne faremo una ragione(per entrambi)

  • @NeriumOleander84
    @NeriumOleander84 6 років тому

    Quello che è morto insieme a Dio non è la morale o l'etica o il concetto di giusto e sbagliato, quello che è morto è il paradiso. Cristo è venuto a donarci il paradiso, è questa l'essenza del cristianesimo. e il paradiso rappresenta chiaramente uno scopo. la morte di Dio è la morte dello scopo. I disgraziati che hanno abbracciato questa idea vagano nell'esistenza senza uno scopo, alla continua ricerca di quel paradiso volontariamente perduto. Ma è una via per trascendere l'umano.

  • @alfa04snakemorto46
    @alfa04snakemorto46 7 років тому +1

    Io però sono vivo

  • @erdany90
    @erdany90 4 роки тому

    Mi sa che sono un po' na pippa, una vita senza spiritualità mi scuote e mi fa sentire veramente inutile.

  • @jonathannoccioli6577
    @jonathannoccioli6577 4 роки тому

    L'uomo non ha ancora superato la morte di Dio.

  • @wasabi7205
    @wasabi7205 7 років тому

    Ce ne vorrebbero 50 di minuti per esprimere un concetto come "Dio è morto" xD

    • @vitovisceglia
      @vitovisceglia 6 років тому +2

      Anche 50 secondi se tutti avessero chiaro nella mente che Dio è stato inventato nelle caverne oltre diecimila anni fa. In seguito adottato come deterrente contro la popolazione. Non a caso nell'antichità il potere religioso e quello politico erano spesso nelle mani della stessa persona. Oggi a parte le teocrazie islamiche, qualsiasi popolazione si sta liberando del proprio scomodo retaggio religioso. Basta chiacchiere, il progresso avanza e non ho bisogno di Gesù per capire che devo rispettare, amare, condividere e sentirmi uguale a chiunque altro su questa piccolissima pseudo sfera chiamata Terra.

  • @andreadavid5825
    @andreadavid5825 6 років тому

    bene!!!

  • @yocopocopoco
    @yocopocopoco 7 років тому +1

    LA MORTE NON ESITE

  • @senzanome3911
    @senzanome3911 6 років тому

    Ma perché Nietzsche come "profeta" usa propio zarathustra ?

    • @senzanome3911
      @senzanome3911 6 років тому

      Proprio*

    • @menos6393
      @menos6393 2 роки тому +1

      Perché fu il primo profeta a parlare di un dio vero e proprio ed il primo ad aver "dato inizio a Dio".(almeno così credo)

  • @salvatorecirillo374
    @salvatorecirillo374 7 років тому

    Dio e' morto ha due significati quello che dici tu, quello storico, quello tout court che in realta' e' sempre esistito (il nichilismo, basti pensare al Rinascimento o Papa Borgia ecc ecc ecc) e che non ha valore incontrovertibile , quindi non ha un valore davvero radicale tanto e' vero che come Dio e' morto, in quanto Dio puo' rinascere. E poi c'e' il vero significato quello di filosofia epistimologica e fenomenologica, ovvero che il nulla, il divenire stesso e' cio' che indica come fenomeno che Dio non puo' esistere in quanto se ci fosse un Dio sarebbe eterno, quindi non puo' esistere un divenire e un eterno insieme. Ovviamente questa osservazione non e' la mia ma di un filosofo italiano importantissimo che si chiama Emanuele Severino che si appoggia su postulati come il principio d'indeteminazione e Einstein. Per quanto mi riguarda ho una tesi che anch'essa si basa sulla fenomenologia, o meglio sui fenomeni che l'uomo percepisce ; essendo il piu' possibile sintetico, l'uomo percepisce sia l'eternita' delle cose , basti pensare alle informazioni che determinano una formula chimica, indistruttibili, che determina la materia, sempre, oltre il tempo e percepisce anche il divenire, quindi il nulla, basti pensare alla materia stessa, ragion per cui Dio invece C'E', proprio perche' essendo onnipotente ha capacita' di far esistere il divenire anche in presenza della sua eternita', insomma E' CAPACE DI FAR COESISTERE DUE ASPETTI CHE PER LA RAGIONE UMANA NON POSSONO CONVIVERE. ma che tutta via convivono nelle nostre percezioni. Il mio pensiero anche se scaturito dal mio ragionamento che si appoggia alle conclusioni che appaiono nel mio lavoro d'arte, e' solo una rivalutazione di un analisi che e' stata gia' fatta da grandi filosofi del passato che possiamo trovare anche nella Chiesa. Ovviamente il Dio di cui parlo non e' quello che viene indottrinato, ma scaturisce dal ragionamento che ho su cercato di esprimere, sperando di non aver corso troppo quando cito con una certa naturalezza e superficialita' questioni come "il divenire", "il nulla" "l'eterno", mi rendo conto che per me sono concetti che ho approfondito in anni di studi per avere una visione indipendente a proposito di una questione cosi' fondamentale. Cmq ti ringrazio perche' anche se metti in luce l'aspetto di superficie, cmq e' un modo per far avvicinare le persone a questi argomenti sperando che con la curiosita' poi possano approfondire e magari con i dovuti tempi trarne anche conclusioni. Un saluto

  • @tiobienipquaymediamm2989
    @tiobienipquaymediamm2989 5 років тому

    Il livello culturale medio di questi commenti è elevatissimo!

  • @claudio59123
    @claudio59123 6 років тому

    PENSA ALLA GUERRA DEI TRENT'ANNI E A TUTTE LE GUERRE RELIGIOSE

  • @pognerPV
    @pognerPV 7 років тому

    Capisco bene che è ancora molto utile parlare di quel celebre aforisma, e certamente ben venga la discussione. Tuttavia, non posso nascondere che la pillola di oggi mi è andata un po' di traverso; cerco di spiegarne il motivo, il più possibile brevemente.
    E' noto che in Nietzsche il concetto di "Dio è morto" si sviluppa non solo attraverso l'idea dell' "oltre-umano", ma giunge anche a fargli rifiutare recisamente il principio morale della compassione (nell'"Anticristo", in particolare, vi è un vero e proprio accanimento contro l'etica della compassione, che si può dire suggelli il tradimento di Nietzsche nei confronti dei suoi maestri). Di qui la seguente considerazione: siamo d'accordo che, di per sé, quello della morte di Dio è un concetto filosoficamente apertissimo e può quindi essere facilmente "frainteso". Ma i suoi sviluppi, in Nietzsche - e purtroppo per suo tramite anche nella Storia (vedi Auschwitz) - sono a mio avviso sufficientemente chiari ed incontrovertibili.
    Ebbene: mi sconforta profondamente non sentire nel video alcun cenno alle tragiche conseguenze che i (supposti) frantendimenti del pensiero nicciano hanno certamente contribuito a far scaturire. Al riguardo, mi pare anzi una nota stonata e paradossale limitarsi a parlare delle doti "profetiche" dello stesso Nietzsche. Naturalmente, ognuno è libero di interpretare Nietzsche come meglio crede: ma, forse, qualche "caveat" ogni tanto non ci starebbe male, considerato l'intento anche divulgativo del video e la platea soprattutto di giovanissimi a cui è rivolto.
    Aggiungo soltanto che in altre occasioni una simile preoccupazione non è mancata: vedi ad es. quando, in una precedente "pillola" dedicata all'esistenzialismo, lo si è bollato come pensiero "estremamente pericoloso" (tra l'altro - mi spiace osservarlo - senza la benché minima argomentazione).

    • @tuotubotubo
      @tuotubotubo 7 років тому

      io non credo che il pensiero di Nietzsche abbia avuto conseguenze tragiche, non credo che abbia causato nessuna tragedia. Le tragedie storicamente successive sono avvenute per altri motivi e poi giustificate anche in un contesto filosofico da un travisato pensiero nietzschiano. Credo che se N non fosse mai nato avremmo comunque avuto quelle tragiche dinamiche storiche del novencento poichè ci sono motivazioni forti che prevalgono. Come per lo sterminio degli amerindi che è stato anche giustificato da motivazioni religiose ma ha delle motivazioni puramente economiche e politiche. Non diamo la colpa a dio della morte degli amerindi e non diamo a N la colpa di Auschwitz (nè la colpa al travisamento del suo lavoro).
      poi forse avvocato non ho capito nulla quindi dammi una mano.

    • @pognerPV
      @pognerPV 7 років тому

      Mi sembra di ricordare che già in un altro video Rick avesse chiaramente e condivisibilmente spiegato che non si possono certo imputare a Nietzsche le aberrazioni del novecento: su questo credo si possa essere tutti d'accordo. Non condivido però la tesi del "travisamento" del suo pensiero (così come, ad es., la vulgata sulla decisiva responsabilità addebitabile agli interventi postumi operati dalla sorella di N.), che ne avrebbe consentito la strumentalizzazione tristemente nota. Purtroppo, a mio avviso, non v'è stato alcun travisamento, e l'esito in tema di etica della compassione - sul quale non a caso ho voluto porre l'accento - lo sta a dimostrare.
      Troppo comodo, insomma, parlare di travisamento. Di per sè stessa, invece, l'interpretazione di quel pensiero, che è servita quale fonte ispiratrice della barbarie (oppure - come mi sembra tu dica - quale giustificazione ex post) è secondo me pienamente fondata, piaccia o non piaccia. Se poi vi sono altre più convincenti interpretazioni, benissimo, è il bello della filosofia. Io personalmente non le vedo; in ogni caso non mi piace quell'alone di "verginità" col quale spesso il pensiero di Nietzsche viene oggi presentato ai giovani. (So bene che la sua rilettura non è certo una novità dei nostri tempi, ma ad inquietarmi - considerato l'indiscusso fascino di Nietzsche - è il fatto che proprio OGGI venga ancora riproposta, senza le opportune "avvertenze").

    • @tuotubotubo
      @tuotubotubo 7 років тому

      La differenza una tra fonte ispiratrice e una giustificazione ex post è fandamentale poichè se quelle aberrazioni sono avvenute per altra causa e poi solo successivamente abbiano trovato una giustificazione, tra l'altro non necessaria, nel pensiero non travisato di nietzsche allora non si può imputare a quel sistema di pensiero nessuna colpa. Quindi anche escludendo la possibilità di qualsiasi travisamento non si può comunque riconoscere, a mio avviso, un effetto causa effetto tra il pensiero di n. e le barbiere del nazismo, poichè non credo proprio che abbia mai potuto avere quella forza trascinante. Quindi mi sentirei di escludere l'ipotesi della fonte ispiratrice che tu poni come possibile e non mi esprimo sulla possibilità di travisamento poichè non ho strumenti per farmi una mia idea.

    • @rickdufer
      @rickdufer  7 років тому

      tanto rumore per nulla :)
      bisogna prima di tutto separare due generi di concetti nietzscheani: i concetti descrittivi e quelli prescrittivi. La morte di dio è un concetto descrittivo, ovvero è la constatazione di un dato di fatto, un'analisi che non porta con sé alcuna prescrizione. Nietzsche si accorge che dio è morto e di per sé questa consapevolezza non prescrive alcun comportamento. Infatti, sei in errore nel dire che la morte di dio si sviluppa attraverso quella dell'oltreumano perché è l'esatto opposto. Perciò, la morte di dio non è legata a nessuna mancanza di compassione. Se volessimo, questa critica potrebbe essere mossa ad altri concetti, quelli prescrittivi, come l'oltreumano e la volontà di potenza, i quali costituiscono un nucleo "programmatico" della filosofia di Nietzsche. Ma non la morte di dio.
      Mi sconforta veder ridotto un pensiero così complesso alle supposte tragiche conseguenze, soprattutto mettendo tutto nello stesso calderone. La morte di dio peraltro è stata preconizzata da altri pensatori, Nietzsche non è stato il primo (ma è il primo a dare un contesto formale alla cosa). Mi sconforta vedere l'idiosincrasia nei confronti di un pensatore che offusca la capacità di analisi critica dello stesso.
      Infine, il "pensiero estremamente pericoloso" dell'esistenzialismo fu chiamato così... dagli esistenzialisti! :D quindi la mia non era un'accusa da argomentare, ma una semplice citazione.
      Ribadisco: tanto rumore per nulla.

    • @pognerPV
      @pognerPV 7 років тому

      Grazie Rick per la tua approfondita risposta. Tralasciando la polemica sull'influenza del pensiero nicciano, mi preme ora farti solo un piccolo appunto in merito al rapporto tra il tema della morte di dio e quello della compassione, giacché mi pare che tu non colga affatto il profondo legame che lo stesso Nietzsche chiaramente instaura fra i due (mi riferisco soprattutto a quando scrivi: "la morte di dio non è legata a nessuna mancanza di compassione").
      Infatti, si capisce bene che l'etica della compassione è rifiutata da Zarathustra proprio in quanto (viene informato che) dio è morto per la compassione che aveva nei confronti degli uomini. Dunque la denuncia - o, se vuoi, il concetto descrittivo - della morte di dio conduce direttamente alla prescrizione: non abbiate compassione.
      Cito testualmente dal discorso di Zarathustra "Dei compassionevoli" (nella traduzione di A.M. Carpi, ed. a cura di F. Masini, Newton Compton, Roma, 1980, pag. 70):
      " Guai a chi ama e non può collocarsi più in alto della propria compassione!Così mi disse una volta il diavolo: «anche Dio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini».
      E poco tempo fa gli sentii dire questa parola: «Dio è morto; Dio è morto della sua compassione per gli uomini». Così guardatevi dalla compassione: di là s'aduna sugli uomini una nube cupa! "

  • @AnnaArmellino
    @AnnaArmellino 7 років тому

    😍😍😍