🐢 " La Ringrazio Immensamente Caro Professore per l' Emozionante e Coinvolgente Lezione 🔥 Adoro Eraclito, e 'Affascinante Stimolante.... E' stato un Grande Pensatore e Saggio, ed e' Attualissimo...Il Suo pensiero ha influito notevolmente sul mio percorso... L'unico potere che abbiamo come essere umani e' quello che abbiamo adesso, in questo istante, su noi stessi. Nemmeno l'uomo ritenuto più potente sulla terra ha il minimo potere sulle conseguenze di quello che fa pensa e decide; l'unico potere ciascuno c'è l'ha su se stesso, adesso. Così noi non abbiamo il controllo su quello che accadrà tra un minuto o tra due perché il tempo, il mondo, il cosmo scorrono e ogni nostro atto e' un atto foriero di implicazioni che noi non conosciamo completamente....Che non conosciamo affatto, possiamo solo presumere o sperare o avversare.... La sofferenza umana e' determinata dall'incapacità di " vedere le cose come sono " Incapacità che determina una nescienza , ovvero ignoranza. Questo significa che l'essere umano e' condannato a rimanere intrappolato in un circolo di sofferenza, di miseria esistenziale" senza speranza, oppure esistono vie d'uscita? E se assistono quali sono? Ciò che si percepisce e' determinato in grande misura dal nostro stato di coscienza, che si sia eccitati o depressi, attivi o indolenti riguarda evidentemente tutto il sistema neurochimico. A ogni pensiero, a ogni sentimento corrisponde una particolare situazione neurochimica del corpo. " Una percezione e' un movimento di tutto l'essere , non e' solo il piccolo ego che vede o ascolta, ma un movimento che avviene globalmente.La percezione e' qualcosa che avviene tra due ambiti interconnessi, che non si possono dividere in "soggetto" e "oggetto" come se fossero separati. Si scopre così che la nostra percezione dell'ambiente esterno e' fallace quando considera gli oggetti separati uno dall'altro. Se si analizza una qualche "unità di percezione" --un fiore, un uccello, un albero-- isolandola dalla totalità in cui e', immersa la si fa perdere "la vita," la si riduce a qualcosa di spento. Le cose hanno un senso solo quando sono viste nella loro interrelazione con il tutto. Dovremmo capovolgere i termini, essere consapevoli del tutto, e poi ricchi di questa consapevolezza considerare il particolare. Come liberare la mente dai suoi schemi percettivi in modo che vi sia la libertà di guardare il reale? " L' investigazione deve aver luogo qui e ora,nel movimento delle relazioni, ed e' nell'atto di vivere che si può scoprire l'essenza dell essere. Se la qualità della coscienza non muta,la trama delle relazioni umane non riesce a trasformarsi." Dunque il cambiamento attiene a una purificazione dei modelli che influenzano la percezione. I cinque "atteggiamenti di vita" -- la non violenza, l'essere veri, l'essere onesti, la moderazione, la non avidità, -- rimandano a una possibilità la libertà di non rispondere secondo un'attitudine condizionata. "Affinché l'intelligenza o la sensibilità percettiva possono iniziare a operare, dobbiamo affrancarci dalla conoscenza così come la intendiamo normalmente. Finché operiamo basandoci su teorie e a "priori', ci sarà lo sforzo di associare quanto percepito a un'immagine, di descrivere e definire gli eventi e le modalità. nei termini delle categorie attraverso le quali siamo abituali a interpretare il mondo....La Saluto Cordialmente Prof,.❤️ 🙏
la parte del suo libro "La filosofia non è una barba" in cui tratta di Eraclito è veramente stupenda. Lei continua a riempirmi il cuore di passione e gioia per la filosofia❤❤ sempre e ovunque. Un abbraccio dalla città pitagorica in Megale Hellas.
Il panlogismo hegeliano è profondamente vicino al pensiero di Eraclito. Questo pensiero sarà supportato in chiave non soltanto filosofica ma anche scientifica attraverso l'opera "L'origine della specie" di Darwin in cui, tra le tante, viene espressa la teoria della selezione naturale in funzione della lotta per la sopravvivenza.
Buongiorno prof , vorrei porle una domanda, considerando che il logòs di Eraclito era oggettivo e privo di un ordine preciso(e dunque non è una divinità), ma essendo dietro quella che è la realtà deve per forza avere un rapporto con noi e in quanto tale va studiata, cosa distingue Eraclito da un fisico attuale che studia , ad esempio, la radiazione di fondo del big bang o comunque le leggi che compongono e regolano la realtà?
Sarebbe bello se potessimo avere NOI stessi una teoria sulla verità. Leggiamo Eraclito che sembra avere ragione, poi quando leggiamo Parmenide, che dice il contrario, anche lui sembra avere ragione. Sarebbe bello avere un'autonomia di pensiero tale da poter verificare che Eraclito (o Parmenide) sbagliava in questo, questo e quest'altro...
mi scusi professore ma si è capito poi qualcosa sull'escatologia eraclitea? si è capito se lui sosteneva la sopravvivenza dell'anima individuale alla morte del corpo? e se si, che tipo di sopravvivenza?
Alla: nefandezza,squallore, dell' anima/ o," indifferenza e sadismo",cosa si contrappone? { Luce- ombra- buio}. Parlo di carenza* di virtù ovviamente,quel tipo di ignoranza.A volte m' incazzo parecchio.Ioo booh🤷
🐢 " La Ringrazio Immensamente Caro Professore per l' Emozionante e Coinvolgente Lezione 🔥 Adoro Eraclito, e 'Affascinante Stimolante.... E' stato un Grande Pensatore e Saggio, ed e' Attualissimo...Il Suo pensiero ha influito notevolmente sul mio percorso... L'unico potere che abbiamo come essere umani e' quello che abbiamo adesso, in questo istante, su noi stessi. Nemmeno l'uomo ritenuto più potente sulla terra ha il minimo potere sulle conseguenze di quello che fa pensa e decide; l'unico potere ciascuno c'è l'ha su se stesso, adesso. Così noi non abbiamo il controllo su quello che accadrà tra un minuto o tra due perché il tempo, il mondo, il cosmo scorrono e ogni nostro atto e' un atto foriero di implicazioni che noi non conosciamo completamente....Che non conosciamo affatto, possiamo solo presumere o sperare o avversare.... La sofferenza umana e' determinata dall'incapacità di " vedere le cose come sono " Incapacità che determina una nescienza , ovvero ignoranza. Questo significa che l'essere umano e' condannato a rimanere intrappolato in un circolo di sofferenza, di miseria esistenziale" senza speranza, oppure esistono vie d'uscita? E se assistono quali sono? Ciò che si percepisce e' determinato in grande misura dal nostro stato di coscienza, che si sia eccitati o depressi, attivi o indolenti riguarda evidentemente tutto il sistema neurochimico. A ogni pensiero, a ogni sentimento corrisponde una particolare situazione neurochimica del corpo. " Una percezione e' un movimento di tutto l'essere , non e' solo il piccolo ego che vede o ascolta, ma un movimento che avviene globalmente.La percezione e' qualcosa che avviene tra due ambiti interconnessi, che non si possono dividere in "soggetto" e "oggetto" come se fossero separati. Si scopre così che la nostra percezione dell'ambiente esterno e' fallace quando considera gli oggetti separati uno dall'altro. Se si analizza una qualche "unità di percezione"
--un fiore, un uccello, un albero-- isolandola dalla totalità in cui e', immersa la si fa perdere "la vita," la si riduce a qualcosa di spento. Le cose hanno un senso solo quando sono viste nella loro interrelazione con il tutto. Dovremmo capovolgere i termini, essere consapevoli del tutto, e poi ricchi di questa consapevolezza considerare il particolare. Come liberare la mente dai suoi schemi percettivi in modo che vi sia la libertà di guardare il reale? " L' investigazione deve aver luogo qui e ora,nel movimento delle relazioni, ed e' nell'atto di vivere che si può scoprire l'essenza dell essere. Se la qualità della coscienza non muta,la trama delle relazioni umane non riesce a trasformarsi." Dunque il cambiamento attiene a una purificazione dei modelli che influenzano la percezione. I cinque "atteggiamenti di vita"
-- la non violenza, l'essere veri, l'essere onesti, la moderazione, la non avidità, -- rimandano a una possibilità la libertà di non rispondere secondo un'attitudine condizionata. "Affinché l'intelligenza o la sensibilità percettiva possono iniziare a operare, dobbiamo affrancarci dalla conoscenza così come la intendiamo normalmente. Finché operiamo basandoci su teorie e a "priori', ci sarà lo sforzo di associare quanto percepito a un'immagine, di descrivere e definire gli eventi e le modalità. nei termini delle categorie attraverso le quali siamo abituali a interpretare il mondo....La Saluto Cordialmente Prof,.❤️ 🙏
💯il Prof che tutti dovrebbero avere in tutte le scuole al Top
questo video arriva proprio quando ho una verifica sui presocratici venerdì🧡
la parte del suo libro "La filosofia non è una barba" in cui tratta di Eraclito è veramente stupenda. Lei continua a riempirmi il cuore di passione e gioia per la filosofia❤❤ sempre e ovunque. Un abbraccio dalla città pitagorica in Megale Hellas.
È un piacere immenso ascoltarla, grazie💘
Grazie, che bella lezione!
Le lezioni più belle...Quelle dalla scuola 💖
Mai chiuso così velocemente “il chest opening più grande d’Italia”
Ahah grande prof sempre al meglio
Grazie.
Il panlogismo hegeliano è profondamente vicino al pensiero di Eraclito. Questo pensiero sarà supportato in chiave non soltanto filosofica ma anche scientifica attraverso l'opera "L'origine della specie" di Darwin in cui, tra le tante, viene espressa la teoria della selezione naturale in funzione della lotta per la sopravvivenza.
Professore, pubblicherà altri video su storia medievale? Un vero e proprio corso anche su Storia :)
Il giorno dopo la mia interrogazione sui presofisti. Ok😅
Tutto è uno. Complimenti
Buon risveglio* di domenica .🌈🎼
🦉❤️
Buongiorno prof , vorrei porle una domanda, considerando che il logòs di Eraclito era oggettivo e privo di un ordine preciso(e dunque non è una divinità), ma essendo dietro quella che è la realtà deve per forza avere un rapporto con noi e in quanto tale va studiata, cosa distingue Eraclito da un fisico attuale che studia , ad esempio, la radiazione di fondo del big bang o comunque le leggi che compongono e regolano la realtà?
Se Eraclito sapesse il livello di ignoranza cui siamo arrivati nell'epoca dell'informazione....
Sarebbe bello se potessimo avere NOI stessi una teoria sulla verità. Leggiamo Eraclito che sembra avere ragione, poi quando leggiamo Parmenide, che dice il contrario, anche lui sembra avere ragione. Sarebbe bello avere un'autonomia di pensiero tale da poter verificare che Eraclito (o Parmenide) sbagliava in questo, questo e quest'altro...
Bellissimo Eraclito
mi scusi professore ma si è capito poi qualcosa sull'escatologia eraclitea? si è capito se lui sosteneva la sopravvivenza dell'anima individuale alla morte del corpo? e se si, che tipo di sopravvivenza?
Il mio preferito è Epicuro
La filosofia la dovrebbero mettere obbligatoria dall' elementari al posto di religione
Prof n1
Non capisco il passaggio che effettua Parmenide dal discorso puramente logico linguistico sul verbo essere alla definizione dell'Essere.
Alla: nefandezza,squallore, dell' anima/ o," indifferenza e sadismo",cosa si contrappone? { Luce- ombra- buio}. Parlo di carenza* di virtù ovviamente,quel tipo di ignoranza.A volte m' incazzo parecchio.Ioo booh🤷