Voi di sinistra, che considerate Adriano un uomo di sinistra, ricordate sempre solo una parte della storia. Quella dei filosofi e poeti nell’azienda, quella dei servizi sociali, e del padrone buono, e l’esperienza di Pozzuoli. E vedete un grande successo. Non vi occupate mai dell’altra storia, della sconfitta della Olivetti come industria della grande elettronica, e del disastro Debenedettiano.
Guardando i film su Steve Jobs a approfondendo l'argomento, mi è venuto naturale chiedermi se anche in Italia ci fosse stato un tentativo simile. Olivetti secondo me è stato un grande tentativo, che apprezzo molto. Prima o poi un computer Olivetti me lo prendo. Vedere Saviano che ne parla mi ha fatto altrettanto piacere. Mi sembra comunque doveroso puntualizzare che l'Italia resta un paese di tradizione storica prevalentemente artistica e che l'arte è quello su cui deve puntare; è normale che la tecnologia sia una prerogativa degli USA da sempre all'avanguardia in questo campo, Silicon Valley a maggiore ragione che è la patria dell'informatica e dei computers. Ma il mondo cambia e la globalizzazione si estende a macchia d'olio quindi, ripeto, l'Olivetti è stata una grande crociata che ha comunque saputo conseguire un meritato respiro all'interno del mercato internazionale.
La Olivetti negli anni 60 costruì nell'arco di pochi anni un supercomputer che concorreva a livello prestazionale con quelli IBM e una forma embrionale di personal computer prima della concorrenza, addirittura HP copiò interamente il concetto alla base e dovette pagare 900000 dollari all'Olivetti per servirsi del progetto del Programma 101. Il problema della Olivetti, che si stava confermando come un marchio di informatica avvenieristico fu il provincialismo italiano e le spalle che gli voltò lo stato. In Italia ciò che esual dall'arte esiste.
Quando se tenta fazer uma comparaçao em personagens como Steve Jobs e Adriano Olivetti acredito que e uma comparaçao totalmente descabida pois temos levar em conta o espaço do tempo entre um e outro quando Steve surgiu Adriano ja havia falecido falar em visionario americano da 2 metade do seculo xx e o outro da primeira metade e covardia um começou a trabalhar do nada e fez um imperio ou seja quem mais avançou em tecnologia foi Olivetti que so nao dominou o mercado da informatica por causa de sua morte prematura e ele partiu do nada tendo as mais inovadoras invençoes na universidade de Turim. Nao se deve esquecer que Adriano passou por duas grandes guerras que pararam a europa quem inventou o primeiro computador, a primeira faturadora eletronica. a primeiro DE o primeiro teletipo eletronico as impressoras matriciais e jato de tinta e milhares de outros produtos agora comparar tecnologia italiana com USA e a mesma coisa que comparar Ferrari com Ford
caro Saviano Informati meglio e non leggere solo Grand Hotel e ti fermi in superficie, mi sarebbe piaciuto vederti nella officina presse della Olivetti Pozzuoli: aria irrespirabile , rumore oltre 100 db. Quando passi per Caserta visita il Museo Olivetti in Villa Vitrone. Operi a cottimo cn produzione di 1800 pz/ora . sistema Ford.
L'Olivett si, e' stata soffocata perche' in Italia tutti i settori sono lottizzati dalla politica, la quale non lascia spazio per agire ed innovare.
Voi di sinistra, che considerate Adriano un uomo di sinistra, ricordate sempre solo una parte della storia. Quella dei filosofi e poeti nell’azienda, quella dei servizi sociali, e del padrone buono, e l’esperienza di Pozzuoli. E vedete un grande successo. Non vi occupate mai dell’altra storia, della sconfitta della Olivetti come industria della grande elettronica, e del disastro Debenedettiano.
olivetti per quello che ha fatto e in che condizioni socio-politiche lo ha fatto è infinitamente superiore a jobs
Guardando i film su Steve Jobs a approfondendo l'argomento, mi è venuto naturale chiedermi se anche in Italia ci fosse stato un tentativo simile. Olivetti secondo me è stato un grande tentativo, che apprezzo molto. Prima o poi un computer Olivetti me lo prendo. Vedere Saviano che ne parla mi ha fatto altrettanto piacere. Mi sembra comunque doveroso puntualizzare che l'Italia resta un paese di tradizione storica prevalentemente artistica e che l'arte è quello su cui deve puntare; è normale che la tecnologia sia una prerogativa degli USA da sempre all'avanguardia in questo campo, Silicon Valley a maggiore ragione che è la patria dell'informatica e dei computers. Ma il mondo cambia e la globalizzazione si estende a macchia d'olio quindi, ripeto, l'Olivetti è stata una grande crociata che ha comunque saputo conseguire un meritato respiro all'interno del mercato internazionale.
La Olivetti negli anni 60 costruì nell'arco di pochi anni un supercomputer che concorreva a livello prestazionale con quelli IBM e una forma embrionale di personal computer prima della concorrenza, addirittura HP copiò interamente il concetto alla base e dovette pagare 900000 dollari all'Olivetti per servirsi del progetto del Programma 101. Il problema della Olivetti, che si stava confermando come un marchio di informatica avvenieristico fu il provincialismo italiano e le spalle che gli voltò lo stato. In Italia ciò che esual dall'arte esiste.
Che gran minestrone di banalità il Signor abc000
Ma che sta dicendo? Sembra quello del bar nel film di Nanni Moretti, che infilava un luogo comune dietro l'altro.
Quando se tenta fazer uma comparaçao em personagens como Steve Jobs e Adriano Olivetti acredito que e uma comparaçao totalmente descabida pois temos levar em conta o espaço do tempo entre um e outro quando Steve surgiu Adriano ja havia falecido falar em visionario americano da 2 metade do seculo xx e o outro da primeira metade e covardia um começou a trabalhar do nada e fez um imperio ou seja quem mais avançou em tecnologia foi Olivetti que so nao dominou o mercado da informatica por causa de sua morte prematura e ele partiu do nada tendo as mais inovadoras invençoes na universidade de Turim. Nao se deve esquecer que Adriano passou por duas grandes guerras que pararam a europa quem inventou o primeiro computador, a primeira faturadora eletronica. a primeiro DE o primeiro teletipo eletronico as impressoras matriciais e jato de tinta e milhares de outros produtos agora comparar tecnologia italiana com USA e a mesma coisa que comparar Ferrari com Ford
caro Saviano Informati meglio e non leggere solo Grand Hotel e ti fermi in superficie, mi sarebbe piaciuto vederti nella officina presse della Olivetti Pozzuoli: aria irrespirabile , rumore oltre 100 db. Quando passi per Caserta visita il Museo Olivetti in Villa Vitrone. Operi a cottimo cn produzione di 1800 pz/ora . sistema Ford.
Mauro Nemesio Rossi Lei non sa nemmeno quello di cui sta parlando. Si informi prima di scrivere. Cordiali saluti
N'altro signor banalità come il Signor abc000.
Intendo nemesio...
Saviano......lascia perdere......non è argomento per te.......