I brividi mi percorrono nell'ascoltare questa canzone ( ma è riduttivo chiamarla canzone), Ho 70 anni e mi ricordo come ieri quando l'ascoltati per la prima volta.
È una storia vera. Avvenuta negli anni Cinquanta sul Monte Cavallino, nelle Alpi Carniche, al confine con l’Austria, e capitata a Edoardo De Angelis, il produttore dei primi due dischi da solista di De Gregori, oltre che cantautore in proprio: “È riferita” ricorda “a una gita in montagna insieme a mio padre, avevo circa cinque o sei anni. Tutta questa storia un po’ mitica era in realtà una storia assolutamente vera”. La racconta a Francesco una sera a cena e lui ne fa una canzone. Cambiando poche cose. Per esempio Hilde a quanto pare si chiamava Ilda. Per il resto, spiega De Gregori, “il contrabbandiere non era suo padre ma una persona che incontrarono in questa casa di Hilde dove dormirono, e naturalmente non contrabbandava diamanti ma orologi. E quella notte, mentre lui e suo padre dormivano, nell’altra stanza c’era questo contrabbandiere che credo scopasse con Hilde; arrivò la Guardia di Finanza che lo perquisì ma non trovò niente perché Hilde aveva nascosto gli orologi da qualche parte. Così mi raccontò Edoardo e io poi scrissi la canzone; infatti la firmò anche lui che mi aveva dato l’idea”. De Gregori trasforma appena un po’ la storia, la racconta dal punto di vista del bambino e lascia lì alcuni elementi surreali ma reali, come la capra finale. Ma quel che conta è l’affascinante capacità di racconto, è l’efficacia poetica delle immagini, come quella che apre il brano e descrive il rapporto genitore-figlio: “L’ombra di mio padre due volte la mia / Lui camminava ed io correvo”. Oppure, mentre il padre dorme, “io guardavo la luna / Dalla finestra potevo toccarla / Non era più alta di me / E il cielo sembrava più grande / Ed io mi sentivo già uomo”. “Lì” spiega De Gregori “mi mettevo nei panni di un ragazzino, che in quel momento compie un passo importante nella sua formazione. Nella stessa canzone si dice che l’ombra del padre è due volte la sua. E invece la luna è lì, bassa sull’orizzonte, e il ragazzino può pensare: ‘Sì, però alla fine io sono più alto di questa luna’. Il ragazzino fa delle comparazioni, misura la sua crescita, il suo essere piccolo rispetto al padre, ma grande nei confronti della luna. È un po’ un delirio infantile, una fantasia da ragazzino”. La canzone ha vari rimandi a un brano del 1969 di Leonard Cohen, Story of Isaac (l’Isacco biblico), da SONGS FROM A ROOM, che De Gregori (come ci informa Giorgio Lo Cascio) aveva tradotto pochi anni prima. È una storia ambientata in montagna con un padre e un figlio anche quella, e ha anche un verso identico, proprio quel “Lui camminava ed io correvo” (“I was running, he was walking”, canta Cohen). La casa di Hilde vivrà una nuova vita in concerto quasi trent’anni dopo la sua pubblicazione, quando se ne andrà in giro scodinzolando allegra fra mandolino, chitarre elettriche, hammond e una ritmica potente. La versione è nel live FUOCO AMICO. Hilde, quella vera, nel frattempo gestisce un supermercato.
Ho avuto il piacere di conoscere De Gregori nel mio paese natale, cioè Penne in provincia di Pescara, infatti lui d’estate viene spesso a Penne a riposarsi come ospite del suo amico Mimmo Locasciulli. Francesco veniva al campo sportivo per vedere i nostri allenamenti calcistici e ci veniva a trova a noi giocatori , in campo e si tratteneva volentieri.
Posso dire che abbiamo avuto tra i migliori autori di canzoni al mondo? De Andrè, Guccini, De Gregori, Gaber, Vecchioni, Graziani, il primo Venditti (quello degli anni 70), ma anche Tenco, Paoli, Bindi, Lauzi, Dalla e....aggiungo Battisti anche se non scriveva testi, ma splendide melodie.
Difficile dire dove l'ispirazione geniale di DeGregori abbia toccato la sua vetta. Personalmente ho alcuni brani nel cuore, questo è uno di quelli. Ma ce ne sono tanti altri, ognuno può frugare dentro se stesso e trovare la propria bellissima e struggente storia. Forse la mia è 'Pezzi di Vetro'
In una passeggiata, dopo un monte una radura con una casetta. Ho detto cantando: ecco la casa di Hilde!! Gli altri con noi mi hanno accompagnato nel canto. Momento indimenticabile...
È come quei miti della musica che scompaiono troppo presto dalle canzoni uniche come questa un bel giorno ha deciso di modernizzarsi passando alla chitarra elettrica e a un modo di cantare fastidiosissimo da quel momento non mi è rimasto che ascoltare solo le vecchie canzoni
Filippo io ti capisco e concordo.. Ma va detto che un' artista per 40 e Passa anni non può continuare a scrivere e suonare sempre nello stesso modo. Sarebbe, per lui in primis, noioso.. Poi che qualche cosa scritta negli ultimi 20 anni sia stato discutibile ci può stare, ma ne ha scritte ancora di belle (la valigia dell attore, il cuoco di saló..) a riprova che il suo stile innato é quello...
...e allora Hilde aprì la sua cetra e tirò fuori i diamanti. E insieme bevemmo del vino ma io solo mezzo bicchiere. Quando fù l'alba lasciammo la casa di Hilde. Oltre il confine,con molto dolore, non trovai fiori diversi...
Fedez presenti un video di De Gregori! Non sei degno di cantare una filastrocca di Natale, e ti mettono come spot prima di De Gregori? Inizio a capire perché l'Italia ormai non e' più lei.
I brividi mi percorrono nell'ascoltare questa canzone ( ma è riduttivo chiamarla canzone), Ho 70 anni e mi ricordo come ieri quando l'ascoltati per la prima volta.
Anch'io ho quasi 70 anni. Stessi brividi, stesse emozioni. Un abbraccio, Antonio, Lucca
È una delle canzoni che più mi toccano nel profondo.
Ne ho 65, ma è la stessa cosa
È una storia vera. Avvenuta negli anni Cinquanta sul Monte Cavallino, nelle Alpi Carniche, al confine con l’Austria, e capitata a Edoardo De Angelis, il produttore dei primi due dischi da solista di De Gregori, oltre che cantautore in proprio: “È riferita” ricorda “a una gita in montagna insieme a mio padre, avevo circa cinque o sei anni. Tutta questa storia un po’ mitica era in realtà una storia assolutamente vera”.
La racconta a Francesco una sera a cena e lui ne fa una canzone. Cambiando poche cose. Per esempio Hilde a quanto pare si chiamava Ilda. Per il resto, spiega De Gregori, “il contrabbandiere non era suo padre ma una persona che incontrarono in questa casa di Hilde dove dormirono, e naturalmente non contrabbandava diamanti ma orologi. E quella notte, mentre lui e suo padre dormivano, nell’altra stanza c’era questo contrabbandiere che credo scopasse con Hilde; arrivò la Guardia di Finanza che lo perquisì ma non trovò niente perché Hilde aveva nascosto gli orologi da qualche parte. Così mi raccontò Edoardo e io poi scrissi la canzone; infatti la firmò anche lui che mi aveva dato l’idea”.
De Gregori trasforma appena un po’ la storia, la racconta dal punto di vista del bambino e lascia lì alcuni elementi surreali ma reali, come la capra finale. Ma quel che conta è l’affascinante capacità di racconto, è l’efficacia poetica delle immagini, come quella che apre il brano e descrive il rapporto genitore-figlio: “L’ombra di mio padre due volte la mia / Lui camminava ed io correvo”. Oppure, mentre il padre dorme, “io guardavo la luna / Dalla finestra potevo toccarla / Non era più alta di me / E il cielo sembrava più grande / Ed io mi sentivo già uomo”. “Lì” spiega De Gregori “mi mettevo nei panni di un ragazzino, che in quel momento compie un passo importante nella sua formazione. Nella stessa canzone si dice che l’ombra del padre è due volte la sua. E invece la luna è lì, bassa sull’orizzonte, e il ragazzino può pensare: ‘Sì, però alla fine io sono più alto di questa luna’. Il ragazzino fa delle comparazioni, misura la sua crescita, il suo essere piccolo rispetto al padre, ma grande nei confronti della luna. È un po’ un delirio infantile, una fantasia da ragazzino”.
La canzone ha vari rimandi a un brano del 1969 di Leonard Cohen, Story of Isaac (l’Isacco biblico), da SONGS FROM A ROOM, che De Gregori (come ci informa Giorgio Lo Cascio) aveva tradotto pochi anni prima. È una storia ambientata in montagna con un padre e un figlio anche quella, e ha anche un verso identico, proprio quel “Lui camminava ed io correvo” (“I was running, he was walking”, canta Cohen).
La casa di Hilde vivrà una nuova vita in concerto quasi trent’anni dopo la sua pubblicazione, quando se ne andrà in giro scodinzolando allegra fra mandolino, chitarre elettriche, hammond e una ritmica potente. La versione è nel live FUOCO AMICO.
Hilde, quella vera, nel frattempo gestisce un supermercato.
Great!
Sempre preziose e interessanti questo tipo di informazioni . Grazie
Sarei curiosa di sapere se conosci la genesi anche di Alice, chissà...
@@francescapusceddu4239 Commento su ALICE ua-cam.com/video/z65wXs_J_90/v-deo.html
@@john58paul grazie mille 😊
Grazie per queste storie, è bello immaginare la genesi di una canzone.
È anche così che nascono le canzoni.....quando tocchi l'animo di un poeta....❤
Avevo 14 anni quando l ho ascoltata per la prima volta, mi emozionai e lo faccio tutt ora, ricordi......❤
Oltre quel monte il confine, oltre il confine chissà... 😍
Con le lacrime agli occhi....grazie
Qui il genio di Francesco fu davvero "immenso".
DeG Il principe DeA la voce degli ultimi, meritano il premio Nobel per la letteratura
Capolavoro assoluto ♥️♥️♥️♥️♥️♥️
Ho avuto il piacere di conoscere De Gregori nel mio paese natale, cioè Penne in provincia di Pescara, infatti lui d’estate viene spesso a Penne a riposarsi come ospite del suo amico Mimmo Locasciulli. Francesco veniva al campo sportivo per vedere i nostri allenamenti calcistici e ci veniva a trova a noi giocatori , in campo e si tratteneva volentieri.
RICORDEREMO PER SEMPRE CANZONI COME QUESTE
Sono del 83 ho conosciuto DeGregori grazie a mia mamma! "Rimmel" lo teneva in cassettina! Ogni sua canzone ti tramanda tante emozioni! Unico
Bellissima canzone. Da brividi. È stata cantata poche volte
Che capolavoro Principe te li mangi tutti...sei unico
".........e ci mettemmo seduti ad ascoltare il tramonto......."
Non serve aggiungere altro
Mia figlia si chiama Hilde perchè io e la mia fidanzata (ora mia moglie da 34 anni) amavamo questa canzone.
Grazie Francesco un signore. Luca Cossa cantu
Posso dire che abbiamo avuto tra i migliori autori di canzoni al mondo? De Andrè, Guccini, De Gregori, Gaber, Vecchioni, Graziani, il primo Venditti (quello degli anni 70), ma anche Tenco, Paoli, Bindi, Lauzi, Dalla e....aggiungo Battisti anche se non scriveva testi, ma splendide melodie.
E diciamo anche Claudio Lolli
Certo assolutamente e tieni conto che mi sono dimenticato il mio grande concittadino Paolo Conte
Aggiungerei anche Bennato e Rino Gaetano!
Si certo qualcuno l'ho dimenticato. L'importante è che non ci siano rapper e gentaglua come quelli degli ultimi anni e d'Alessio 😜
io aggiungerei anche Branduardi...
Diecimila visualizzazioni per questo capolavoro, Un miliardo per MEngoni & co., sono triste.
pochi ma buoni!
Sono queste le cose che mi fanno domandare: ma noi davvero potevano vincere la guerra?
La gente è ignorante
Meglio pochi ma buoni
L'ombra di mio padre era tre volte la mai e mentre lui camminava i dovevo correre ❤
Grandissimo Francesco
Forse la più bella canzone di De Gregori. Non mi stanco mai di ascoltarla.
Per me lo é sempre stata. Ma tutte le sue poesie ( canzoni) sono bellissime.
Difficile dire dove l'ispirazione geniale di DeGregori abbia toccato la sua vetta. Personalmente ho alcuni brani nel cuore, questo è uno di quelli. Ma ce ne sono tanti altri, ognuno può frugare dentro se stesso e trovare la propria bellissima e struggente storia. Forse la mia è 'Pezzi di Vetro'
In una passeggiata, dopo un monte una radura con una casetta. Ho detto cantando: ecco la casa di Hilde!! Gli altri con noi mi hanno accompagnato nel canto. Momento indimenticabile...
È come quei miti della musica che scompaiono troppo presto dalle canzoni uniche come questa un bel giorno ha deciso di modernizzarsi passando alla chitarra elettrica e a un modo di cantare fastidiosissimo da quel momento non mi è rimasto che ascoltare solo le vecchie canzoni
Filippo io ti capisco e concordo.. Ma va detto che un' artista per 40 e Passa anni non può continuare a scrivere e suonare sempre nello stesso modo. Sarebbe, per lui in primis, noioso.. Poi che qualche cosa scritta negli ultimi 20 anni sia stato discutibile ci può stare, ma ne ha scritte ancora di belle (la valigia dell attore, il cuoco di saló..) a riprova che il suo stile innato é quello...
Perfettamente d'accordo. Cantare alla Bob Dylan, non gli ha giovato !
Anch’io a sessantatré anni ancora mi commuovo ad ascoltarla. Non mi stancherò mai di ascoltarla
Era il 1976 e ascoltai l'LP Rimmel..e questa mi rimase impressa .....avevo 19 anni e mi apprestavo a partire x 18 mesi di Marina....
A chi lo dici.....era la musica dei nostri tempi....
Anche a. 70.....❤
Mamma mia...una vita che non la sentivo............ .............
Anch'io non ricordavo addirittura ki la cantava, poi e tutta storia....
Bellissima
Francesco un abbraccio da Cantù e da Como ero un ragazzino e con la tua musica volavo luca cossa
❤ nulla da aggiungere
Che meraviglia pura poesia ❤
Meravigliosa❤❤❤❤
Meravigliosa
Oltre il confine, con molto dolore, non trovai fiori diversi
💗💗💗
Non c'è di meglio, non c'è di meglio! Antonio, Lucca
Meravigliosa!
😍
👌
...e allora Hilde aprì la sua cetra
e tirò fuori i diamanti.
E insieme bevemmo del vino
ma io solo mezzo bicchiere.
Quando fù l'alba lasciammo la casa di Hilde.
Oltre il confine,con molto dolore,
non trovai fiori diversi...
❤
Oltre il confine ,con molto dolore non trovai fiori diversi.(chiuso il discorso).
Fedez presenti un video di De Gregori! Non sei degno di cantare una filastrocca di Natale, e ti mettono come spot prima di De Gregori? Inizio a capire perché l'Italia ormai non e' più lei.
concordo pienamente . Fedez ...chi? quello che sponsorizza gli abiti del figlio? A proposito povero figlio
Passo di Java...spero sia una trovata spiritosa
Assolutamente una poesia non paragonabile minimamente con le cagate di oggi 2023