I GRANDI INTERPRETI DIETRO LE QUINTE... secondo la personalissima esperienza di Marco Lincetto
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- Опубліковано 6 вер 2024
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Il video di oggi NON vuole esseree ironico, sarcastico o cattivo, MA ANZI AL CONTRARIO, vuole proporre uno sguardo affettuoso e grato verso persone REALMENTE ECCEZIONALI e in quanto tali necessariamente diverse dalla stragrande maggioranza degli altri esseri umani. Il tutto frutto di un mix perfetto di talento assoluto, MA ANCHE di una vita intera di sacrificio e dedizione verso la GRANDE ARTE DELLA GRANDE MUSICA.
Grazie di esistere.
Mio papà è stato un fotografo abbastanza famoso nella mia città, ed ha sempre frequentato tanti artisti e personaggi famosi nei campi più disparati dell' arte, dalla musica alla pittura; quanti aneddoti ho sentito raccontare a mamma e quanti di queste persone ho anche avuto la fortuna di conoscere da bambino e adolescente quando aiutavo mio padre, e infine quanti hanno pranzato o cenato a casa nostra, persone che non avevano voglia di andare al ristorante per non essere continuamente disturbate. Ricorderò sempre con piacere una di queste persone che mi faceva le barche con i fogli di carta ... Sono stato molto fortunato.
Questo tuo canale sta crescendo a livelli stratosferici! I contenuti, la ricchezza degli argomenti, il tuo modo di raccontarli, la tua testimonianza in prima persona!....
Un giorno questa sarà un'opera di immenso valore documentaristico.
Inutile dire che aspetto altre puntate di questa "dietro le quinte"
Bel Video Marco e bellissini aneddoti condivisi con noi ... nonché un pregevolissimo brano a chiusura dell'evento.
Grazie M.
Il grande Dani.. indimenticabili e sconvolgenti le sue azioni e la sua musica per batteria preparata.
Grazie, sarebbe interessantissimo ascoltare altre storie di vita come queste.
Gentilissimo, vorrei condividere il ricordo di un concerto che Andrei Gavrilov tenne al teatro Olimpico di Vicenza: alla fine di un impegnativo terzo concerto di Rachmaninov, alla richiesta di un bis ebbe a dire "no probliema, concerto piccolo!". Il bis durò un altro quarto d'ora, indimenticabile.
Il brano finale, come sempre bellissimo, mi ha riportato alla mente il mio approccio con un grandissimo della tromba (il cui cognome richiama la più ambìta coppa del tennis), che, dietro ad un atteggiamento solo apparentemente scostante, trasmetteva un trasporto pressochè totale nella Musica e "per" la Musica: a volte basta un piccolo incontro per capire l' universo che sta dietro una persona, dove sguardi e silenzi rivelano i tormenti, e le aspirazioni di uomini che rispetto ai più, hanno avuto il coraggio di portare avanti i propri sogni...che per qualcuno di loro si trasfiguravano in tormentati incubi...
Fantastico! Veramente interessante e divertente
Argomento interessante, mi aggiungo a quelli che sperano in nuovi episodi... e poi, diciamolo, è sempre un piacere ascoltarti. Mentre raccontavi, immaginavo le eventuali telefonate che potresti ricevere nei prossimi giorni dai diretti interessati 😊. Grazie, un saluto. Manuel
In effetti, poco prima che lei lo dicesse, stavo proprio pensando che questo episodio potesse avere un seguito
Gran bel video. Se può, ne faccia degli altri, questi dietro le quinte sono davvero interessanti. Veri spaccati di umanità. Grazie.
L'umanità è variegata, come il gelato all'amarena 😉 bello il brano a chiusura. Come sempre grazie per l'intrattenimento
Apri una finestra su quello che il pubblico non riesce ad immaginare, come giustamente fai notare.
Ho valanghe di aneddoti, tic, stravaganze, anche estreme, di direttori d'orchestra, solisti, cantanti lirici dello scorso secolo che rendono l'idea di cosa significasse il loro approccio con la loro arte. Mio padre, negli anni in cui ha fatto parte del coro del Teatro La Fenice, si è trovato a gomito con i più grandi interpreti di quegli anni. A me piaceva sfrucugliarlo per farmi raccontare episodi che davano l'idea di quanto hai affermato. Certi artisti vivevano sul palcoscenico, dietro le quinte e nella vita privata con una forza di volontà, una disciplina e una maniacalità nel sacrificio che neanche i più grandi atleti si ponevano. Un mondo affascinante.
L'arte in generale consiste nel misurarsi col proprio "daimon" interiore. Hai tratteggiato molto bene questo processo, complimenti!
Bravo. Hai raccontato un aspetto che da un po di tempo noto, per passione, nei piloti di moto. L'aspetto PSICOLOGICO. Per fortuna, ma con fatica ancora, ai nostri giorni se ne comincia a parlare.
Video meraviglioso... grazie per averci dato degli aspetti inediti dei musicisti.. spero ci dia un altra puntata. Grazie
Bel video caro Marco. Grazie 🙏
Grazie per questo coinvolgente contributo dedicato ai grandi interpreti, davvero molto interessante. A tale proposito mi permetto di chiederle se , a sua discrezione, volesse dedicare un pò del suo tempo per parlare del grande Peter Maag per il quale ho visto la sua collaborazione riguardo la realizzazione delle sinfonie di Mendelssohn, tra i miei autori preferiti. Feci arrivare i cd dalla Germania perchè in Italia non si trovavano, con mia grande soddisfazione. Ecco mi piacerebbe sapere del maestro che andai a vedere varie volte quando era in vita. La ringrazio e mi scuso per la mia insistenza. Le porgo i miei complimenti più sinceri e La saluto cordialmente. Enrico Bettucchi
🙏
Stiamo parlando di cose troppo lontane dalla mentalità di persone comuni, anche se magari bravine a suonare o a destreggiarsi in qualsiasi forma d'arte. Non voglio neppure pensare di volere capire atteggiamenti particolari che solo di striscio riusciamo a volte percepire.
Ma qua poi scatta il meccanismo perverso dello "scopri l'artista misterioso"! Un piccolo episodio: frequentai in amicizia una pianista affermata negli anni 90 e ricordo bene che dopo gli studi assidui sul concerto da farsi, per tutto il giorno precedente e fino a poco prima l'inizio del concerto era in preda a notevoli crisi emotive che non si dileguavano fino al raggiungimento di uno sfogo parossistico in diverse forme, qualche volta mi preoccupai di assisterla ma lei stessa poi mi disse di lasciarla sfogare, capiva che era un suo meccanismo per scaricare l'altissima ansia da prestazione che altrimenti l'avrebbe paralizzata davanti al pubblico.
Ma su cotanta esperienza, farci un libro senza troppi nomi e cognomi 😊😊 complimenti. Ma prima di Velut luna, c'era mica Sicu t sol? Mi ricordo del cd sul giubileo 2000 bel disco.👍
No, Sicut Sol è un'etichetta nata dopo Velut Luna, specificamente per la rivista Fedeltà del Suono epoca Binari, e che ha prodoyto esclusivamente 20 titoli, qusi tutti poi ripubblicati da Velut Luna.
Grazie per la condivisione di questi esemplari aneddoti, che ribadiscono quanto già immaginavo. Una domanda sulla storia delle ultime 12 battute ripetute 72 volte: ma quindi quando si registra questo tipo di opere, si fanno taglia e cuci anche di piccole porzioni? Io immaginavo che almeno il singolo movimento fosse un'unica ripresa continua.
mi permette di sorridere??? Nella musica classica di oggi, la NORMA è registrare frammenti anche solo di due, tre battute. Per 60 minuti di musica classica registrati si consideri una media di 600 / 700 tagli di editing. Normalmente la registrazione duera 3 giorni, la fase di editing (taglia e cuci) tre settimane... E parliamo di quelli bravi... perchè con quelli scarsi o con idee poco chiare si arriva serenamente a 1.200 / 1.300 tagli per 60 minuti...
@@VelutLunaMusicConosco questo modo di lavorare in studio di registrazione. Nonostante tutto mi stupisce che non ci siano interpreti che si rifiutino di lavorare in questa maniera. Almeno io non ne ho contezza. Così come non ricordo, negli ultimi decenni, che si sia discusso di questo tema, né fra gli addetti ai lavori né fra i fruitori di musica. Capisco che il fine sia quello di avere un prodotto il più vicino possibile alla perfezione (intesa come l’interpretazione ideale nelle testa di chi sta registrando) nel minor tempo possibile (e quindi ad un costo minore), eppure, pensandoci, mi infastidisce sapere che quello che si ascolta nei dischi/cd senza soluzione di continuità è, in realtà, un “falso”.
@@francescodefendi3201 MALE, MOLTO MALE che tu dica questo. TI RISULTA MALE: perchè io ne parlo ininterrottamente dal 1997, data del mio primo articolo che si intitolava non a caso EDITING SELVAGGIO, pubblicato sulla rivista Fedeltà del Suono. E poi a iosa sui miei canali web. DOVRESTI SEGUIRMI DI PIU'.
@@VelutLunaMusic Buono a sapersi! Complimenti. Ma io non sono un addetto ai lavori (alta fedeltà). E non sono nemmeno social. Però non mi risulta di artisti che hanno deciso di non assoggettarsi a questo modo di lavorare; non mi pare - ahimè - che il tema sia oggi in discussione. Forse dovrei informarmi maggiormente? C’è qualche artista che, in nome della verità (per dirla in estrema sintesi), ha deciso di registrare diversamente rispetto alla prassi odierna che prevede poche battute alla volta?
L'ingenuità dell'ascoltatore ))
Grazie del chiarimento
Ma...delle 72 volte Lui scelse la settantaduesima?
Oppure decise che andava bene anche la 26ª? (Ho detto un numero a caso)...
Quale fu scelta?
Grazie per lo straordinario video🙏🏻
fece un collage di tre differenti.
Capisco che fare i nomi di questi interpreti può essere fuori luogo, a meno che non si possa fare un'eccezione !
Mi domando se lei abbia avuto a che fare con Arturo Benedetti Michelangeli il quale è per me la massima espressione di interprete assoluto, nonostante i suoi atteggiamenti schivi o peggio altezzosi riconosciuti da critici pettegoli e da un pubblico incapace di apprezzarlo.
In fondo doveva possedere un carattere giustamente riservato, forse anche un po' timido, ma rivolto alla perfezione musicale.
Quella che ha trasmesso gratuitamente a molti suoi allievi, tra i quali mio Zio buonanima !
La ringrazio se potrà raccontarci eventuali esperienze al riguardo !
Saluti !
No, non ho conosciuto personalmente il Maestro Michelangeli. Mi sarebbe piaciuto.
@@VelutLunaMusic
Purtroppo neanche io, direttamente.
Grazie molte