il mio film preferito di tarantino con pulp fiction e bastardi senza gloria. django capolavoro con un dicaprio immenso e un waltz incredibile. per non parlare di jamie foxx. amerò questo film per sempre.
L'ho rivisto di recente, uno dei migliori di Tarantino. Comunque, dato che tra non molto finalmente uscirà il suo agognato Nosferatu al cinema.. ma una bella rassegna su Eggers? ha fatto pochi film, ma tutti bellissimi e sarebbe intrigante vedere come li classifichereste
Un’altra gemma nella maestosa filmografia di questo genio della settima arte. Un film meraviglioso: regia, montaggio, sonoro e colonna sonora (con la chicca di Elisa) sono semplicemente perfetti. I personaggi, poi, sono eccezionali ognuno dei quali scritto meticolosamente da quel maniaco perfezionista quale è Quentin Tarantino e interpretati magistralmente da un cast incredibile: DiCaprio e Waltz troneggiano su tutti gli altri (per comprendere il livello mostruoso di questi due attori comunque “gli altri” hanno fornito interpretazioni sublimi). Il finale con la citazione a “Il buono, il brutto, il cattivo” accompagnato dalla colonna sonora di “Lo chiamavano Trinità” è la ciliegina su una torta deliziosa. Per me l’ennesimo capolavoro non aggiungo altro.
Film della madonna,che purtroppo paga pegno quando i due personaggi/attori migliori escono di scena . Vorrei fare per l’ennesima volta i complimenti a MATIOSKI per queste retrospettive magnifiche. Secondo me il prossimo regista dovrebbe essere un autore discontinuo,perché con NOLAN e TARANTINO siete stati grandi,ma hanno creato solamente filmoni .Voi date il meglio anche quando smerdate le ciofeche 😂😂
Ciao Mattia, lo so che è solo un giochino finale e che ovviamente conta di più ciò che viene detto e che hai sempre fatto così, ma 2 su 6 per decidere la classifica non ti sembra un po’ poco? Ci sta non fare la media quando la maggioranza è assoluta (io poi nel giochino farei sempre la media ma l’hai portata avanti così), ma la maggioranza relativa mai capita
Da fan del western, pur riconoscendo che non sia il miglior tarantino, rimane il mio preferito e si tiene stretto un pezzo di cuore. Parlando di western e di maestri del cinema... ma una retrospettiva su Sergio Leone?
Sarebbe Interessante una retrospettiva su Spike Lee… un regista (quasi) sconosciuto in Italia, ma che in realtà merita molto, al posto del solito trito e ritrito, osannato e sopravvalutato Tarantino. Ritengo di gran lunga superiore Spike Lee a Tarantino.
come sempre un ottimo film, devo dire che al cinema mi entusiasmò, visioni successive lo hanno un po' ridimensionato. Io proporrei una retrospettiva su Denis Villeneuve, regista che si è dilettato in generi diversi con ottimi film.
[Piccola parentesi per dire la mia su ''Bastardi Senza Gloria'' visto che non ho potuto l'altra volta. Eee che dire, film a cui sono molto affezioanto perché lo vidi la prima volta alle medie (non ricordo se in prima o seconda) e fu un esperienza assolutamente magnifica, con anche lo stupore nel coraggio di cambiare la storia effettiva con un finale risolutivo delle seconda guerra mondiale ch eè completamente inventato (e non sarà l'ultima volta che Tarantino farà una cosa del genere), il tutto giustificato dalla frase ''Cera una volta'' all'inizio del film che fa capire che stiamo assistendo ad una sorta di fiaba Tarantiniana. Incredibile come per la maggior parte del tempo si parli in varie lingue e sei obbligato a leggere per lo più del tempo e non ti rompe minimamente farlo da quanto i dialoghi sono interessanti ed ammalianti. La regia ci regala delle scene memorabili come la scena della locanda sotterranea dove si costruisce al tenzione piano piano epr poi esplodere in quel massacro dove muoiono tutti meno che due persone, e la mia scena preferita è quella di quando brucia il cinema con la faccia di Shosanna ride bruciando nelle fiamme perché lo schermo prende fuoco. I personaggi sono carismatici e anche quelli che ci sono per poco (come Fassbender), hanno scene dialogate e talmente impattanti che te li ricordi come se fossero nel film tutto il tempo, i principali però sono 3, Hans Landa (Christoph Waltz) Aldo Raine (Brad Pitt) e Shosanna Dreyfus (Mélanie Laurent), e di questi 2 per me troneggiano, ovvero Shossana e ovviamente, Landa. Shossanna perché mi piace proprio come personagggio, pronta a sacrificare tutto per la causa e essere sempre stoica ed impassibile, am nel momento in cui mostra compassione trova la morte, e poi tutta la scena del proiettore per me è da applausi. Landa invece ovviamente ruba la scena..in qualunque scena si trovi, riesce ad esssere comico, spietato, calmo, inquietante, intelligente e alla fine riesce anche a farla franca però senza pagarla facendosi marchiare a vita per l'uomo che è stato. Meglio di Pulp Ficiton?...a livello tecnico e produttivo...si, ma se devo preferire e pensare a quale film mi viene subito in mente appena penso a Tarantino...non è Bastardi senza Gloria, ma appunto, Pulp Fiction, questo eprò li va subito dietro anche come affezione personale]
Appena finito il rewatch del film, 2 ore 40 che mi è sembrato tipo mezz'ora bellissimo per me, dopo recupero la live❤, peccato che stia per finire questa retrospettiva su Tarantino😢
L’ho adorato. Anche di questo non ho sentito la durata del film. Scorre che è una meraviglia. Gli attori sono tutti bravi, certo Waltz, Di Caprio e Jackson. Le musiche le adoro. E che risate quando c’è la scena dei cappucci. Non scrivo il nome di quei pazzi, perché ho paura che UA-cam possa pensare male.
Sicuramente è sopravvalutato in America. Qui da noi non so: rischia quasi di essere sottovalutato, per il fatto che concettualmente è un film più "banale" rispetto a molti altri di Tarantino. Resta una testimonianza della brillantezza della scrittura e della regia tarantiniana, che con una storia sulla carta banalissima imbastisce una pellicola esaltante, esilarante, commovente, con un paio di montaggi sonori eccezionali ed un paio di scene madri indimenticabili, a partire dalla sfuriata del solito gigantesco Di Caprio (dannato il giorno in cui ha deciso di andare a caccia di coralli). Va poi detto che registicamente Tarantino, forse per il fatto di essere nato come sceneggiatore, è quasi sempre in crescita a livello di raffinatezza: veramente un peccato che si sia auto-imposto questo limite dei 10 film, privandoci come minimo di altre 5-6 pellicole di questo livello. Bello il parallelismo Django/Sigfrido e Western/Racconto Mitologico, che anche io avevo notato. Mentre come al solito Adriano mi ha fatto sentire il dilettante che sono con quel riferimento a Spartacus. Tra l'altro l'errore storico sulla dinamite credo proprio sia voluto e vada a rafforzare il discorso di Francius: quello è il momento in cui Tarantino decide che la storia va cambiata e trasformata in mito, adottando come strumento di tale metamorfosi in primis la parola, il racconto, la recitazione di un ruolo perfezionata fino a diventare una seconda identità (tema tarantiniano cardine, che si declina qui più nello specifico anche come ruolo liberatorio della cultura, la quale consente di scegliere il proprio modo di essere (simbolico che permetta di uscire da una gabbia), di costruire una propria identità, negata all'ignorante che sia nero o che sia bianco: nel recitare il proprio ruolo Django cambia, assorbe il carisma del proprio personaggio), in secondo luogo la dinamite, ossia un oggetto che storicamente non dovrebbe esistere in quel contesto, rendendo palese la deviazione mitica del racconto.
Ho fatto una ricerca, i film diretti da Spielberg e arrivati alla candidatura come miglior film agli Oscar sono 13, da "Lo squalo" a "The fabelmans" sarebbe fattibile una retrospettiva così o troppo lunga? Pensavo inizialmente una retrospettiva da "Salvate il soldato Ryan" a "The Fabelmans" ma sono almeno 20 film, diventerebbe come quella della Pixar una retrospettiva impegnativa
Come per Bastardi Senza Gloria, anche questo film lo vidi alle medie, quind come per il precedente, sono molto affezionato anche a questa pellicola, e devo dire...che a momenti per supera Bastardi Senza Gloria..se non fosse che la parte finale, nonostante sia fantastica, siccome la maggior parte dei eprsonaggi più carismatici, viene fatta fuori, c'è un po' di riassestamento mentale durante la visione, e ammetto che se ne sente la mancanza, sopratutto del dottore, che ogni volta che muore è sempre un gran dispiacere. Trovo anche che questo film, per quanto presenti, abbiano i dialoghi Tarantiniani che però suonano molto meno Tarantiniani del solito, molti dialoghi sono...da film normale, certo DiCaprio a quel monologo sul teschio, e il dottore se ne esce con dei dialoghi che ti fanno capire di chi è il film, ma per il resto sono dialoghi molto più standard dei film precedenti, parere mio. La mia scena preferita dell'intero film, rimane quella dei cappucci bianchi che vogliono uccidere Django e il dottore nella notte, perché quella è proprio una scenada sketch comico demenziale o comune alla Monty Pyton, ed è talmente assurda quella sequenza che mi fa morire dal ridere ogni volta, e ogni volta ch ripenso a Django, più che ai vari ''la D è muta'' o ''avevate la mia curiosità ora vete la mia attenzione'', alla scena finale con Jamie Foxx che fa quella faccia al quale hanno stampato 1000 t-shirt, ripenso SUBITO alla scena dei cappucci bianchi, veramente DEGNA di un film dei Monty Pyton, ance per lo stile surreale della situazione. Un'altra cosa che mi piace tantissimo è il rapporto tra Django ed il dottore e anche personaggio del dottore stesso che epr me è uno die eprsonaggi Tarantiniani migliori mai fatti, che a parte la bravura dell'attore, ti esprime proprio simaptia, nonostante non abbia remore ad uccidere le persone a sangue freddo o a uccidere un criminale davanti al figlio. Django invece mi piace perchè come al solito di Tarantino, solo perché il personaggio è il protagonista, non vuol dire sia un santo, infatti non si fa problemi, a sacrificare ance gente della sua stessa razza (D'artagnan) pur di riuscire nel suo piano e non gli interessa altro che recuperare sua molgie, non importa chi dovrà soffrire, a parte il dottore che diventa suo amico, tanto che egli stesso ad un certo punto cercherà di dire a Django di darci un taglio ma lui gli rammenterà che è la stessa eprsona che in passato gli ha fato sparare a un uomo con accanto il figlio. E nonostante cìò , alla fine agli occhi dello spettatore Django diventa un po' uno stronzo, lui si libera dal quel ruolo e nel finale provi piacere alla morte di Stephen e all'esplosione della villa (con in sottofondo la canzone di ''Lo Chiamavano Trinità'' a chiudere il film, meglio di così). La regia è basata più sui dialoghi che sulle scene d'azione, un po' come bastardi, ma gioca anche nella prima parte con schene flashback che ti fanno capire un po' il contesto, e cosa è successo a Django e alla moglie, che pian piano ricostruiscono tutto ciò che gli è capitato e perché ce l'ha a morte con queste persone, ci sono queste zommate veloci suelle facce di personaggi che è un altro stile tipico del regista ( molto presente in Kill Bill), c'è questa cosa interessanti delel visioni della moglie che ogni tanto appaiono intorno al protagonista, e poi vabbè, la sparatoria finale incredibile, sangue, teste che scoppiano, arti che volano, però come nelel altre opere qui devo riconstatare che si dice smepre che Tarantino è iper violento ma in realtà...no, voglio dire la scena di D'artagnan che viene sbaranato dai cai, non te la fa vedere chiaramente, dopo ti mette die flash della scena mentre un personaggio ci ripensa, ma non è che vedi quest'uomo che viene dilagnato, è tutto lascitao off screen per la maggior parte. Poi c'è anche molta costruzione delal tensione,e lo fa in maniera interessante, perché invece di farti il colpo di scena di Calvin che scopre il painod ei due, prima ti fa vedere che lo scopre e POI ti fa tutta als cena del teschio, e tu spettatore sia già che lui sa, e sei comunque tesissimo perché non sai come andrà a finire. La storia è una storia si semplice, ma che racchiude un messaggio di ribellione/vendetta/rivlasa, della comunità nera per anni schiavizzata dalla razza bianca estremamente esplicito ed è forse il suo film più politico pur però trattando il tutto con il solito tono provocatori/goliardico, o addirittura scene da sketch comico/parodia come quello della scena dei cappucci. Il percorso del protagonista è praticamente quello che parte dall'essere unos chiavo in catene, a quello di essere schiavo di un ruolo da inrpretare e a diventarne vittima da quanto lo impersonifica in maniera vera e credibile, all'essere di nuovo in catene, allessere alalf ine non solo libero fisicamente , ma anche mentalmente, e con la possibilità finalmente di sfogarsi nei confronti dei sopprusi che ha dovuto assistere verso altri neri schiavizzati, sopratutto verso D'artagnan come dice lui. MENTRE il personaggio di Shultz è l'opposto, lui parte con essere dentro al 100% nel ruolo che interpreta, nascondendo ogni volta ilf atto di essere un cacciatore di taglie che uccide facendo soldi, e istruire Django nel fare altrettanto, fino poi sempre di più cominciare a slegarsi dal ruolo che interpreta e a causa di ciò trovare al morte, eprché la sua dipartita poteva essere evitata, se a Calvin avesse stretto la mano, se ne fossero andati, ed era finità lì, ed invece..no. Poi ovviamente non mettiamoci a citare i vari dialoghi che sono sempre bellissimi da ascoltare, ANCHE SE, stavolta, non sono sempre costanti, ci sono quei dialoghi tipici di Tarantino che ti raccontano la situazione e la caratterizzazione dei eprsonaggi senza però essere didascalici o farlocchi (sopratutto nella seconda parte), però stavolta sono meno costanti, venendo alternati da dialoghi si belli..ma meno Tarantiniani nello spirito. I personaggi, nonostante magari il protagonista principale sia veramente interessante verso la fine, bene o amle tutti hanno carisma, uno è pure diventato meme quindi..: Jamie Foxx come ''Django'', si non è il eprsonaggio più interessante del film, certo, però è senza dubbio, a parte il carisma dell'interprete, un personaggio non banale, perché è un nero, che pur di arrivare al suo obiettivo, si sporca (come dice lui) talmente tanto nel suo interpretare il ruolo, che quasi sembra che diventi DAVVERO quel personaggio che sta interpretando, invece poi dopo al morte di Shultz, diventa finalmente libero a 360° e si vendicherà di tutto e tutti, perché se ci pensiamo, nonostante Shultz lo trattasse bene, comunque lui era schiavo nel non poter essere se stesso, visto che costantemente dovevano indossare delle maschere. Christoph Waltz come ''Dottor King Schultz'' invece, oltre vabbè, alla grandissima bravura dell'attore che dopo bastardi senza gloria ci regala un'altra performance con i fiocchi, fa il percorso abbiamo già detto in reverse, e quando cade la amschera..cade anche lui. Kerry Washington come ''Broomhillda von Shaft'' magari non un personaggione, e più una damigella da salvare, indubbiamente, però ha comunque anche solo con lo sguardo una presenza ammaliante e poi questa capacità di parlare in tedesco, dona al personaggio uan sfaccettatura in più. Leonardo DiCaprio come ''Calvin Candie'' eh bè...che dobbiamo dire? Magari non la mia interpretazione di DiCaprio preferita però indubbiamente una delle. Un personaggio che è viscido, stronzo, pazzo, anche macchietta (volutamente) e che non fosse stato per Stephen, si sarebbe fatto fregare, e quando muore, un po' ti dispiace attorialmente parlando eprché aveva un gran carisma, ma a livello di personaggio, godi tantissimo. E poi si i vari meme, le frasi celebri certo. Samuel L. Jackson come ''Stephen'' è il MIO personaggio preferito del film, DOPO, il dottore. perché l'idea, che un nero, anziano per altro, sia uno sporco razzista, verso la sua stessa razza, è un' idea geniale e coraggiosissima, cioè pensa di essere afroamericano e di fare un film dove non solo vedi i neri trattati come merde dai bianchi, ma addirittura un nero che odia i neri stessi come i bianchi..e poi Samuel L Jackson nel ruolo è fantastico, a parte che si vede che si sta divertendo un sacco, ma poi quel makeup per invecchiarlo ulteriormente (altrimenti era ancora troppo giovane) è bellissimo, e funziona, tanto che la prima volta, non avevo riconosciuto l'attore. Don Johnson come ''Spencer Bennett'' vabbè l'ho messo non tanto epr il personaggio in sè, quanto per via della scena in cui fa parte, ovvero qeulla dei cappucci, che come detto, è la mia scena preferita del film. Concludo dicendo che mi piace un sacco al scelta musicale, questo contrasto tra atmosfera western e il rap, e poi come non amare un filmc he ti finisce con al canzone di ''Lo Chiamvano Trinità''? Cioè, COME. Ripeto non è il mio preferito di Tarantino, ma è nella top 5 sicuramente.
Io sono in linea con Michele, per me è il Tarantino minore (nonostante, ovviamente, sia un signor film). Ma lo metto all'ultimo posto nella mia personale classifica.
Io lo amo sto film, però ha forse l'unica scena che stilisticamente non mi piace del cinema di tarantino, quando inizia a sparare a rallentatore con la musica hip hop, peccato perché il resto delle scene d'azione sono eccezionali
Sono il pazzo che ha tirato fuori la questione della musica di Trinità. Intendevo dire che per mia opinione personale quando si fa citazionismo bisogna farlo nel modo più contestuale possibile, altrimenti basterebbe mettere in scena continue scopiazzature da altri film e saremmo tutti grandi registi. Utilizzando il tema di Trinità è come se Tarantino volesse paragonare i due contesti (western, eroe figo) ma personalmente trovo che Django e Trinità siano due personaggi diversi anche solo per il fatto che Trinità non ammazza, mentre Django addirittura uccide una donna. In Death Proof Tarantino cita L'uccello dalle piume di cristallo, e sulla colonna sonora inserisce immagini contestuali (entrambi i killer fotografano le loro vittime prima di procedere). Quello, giusto per farmi capire, è il citazionismo che mi piace. Avrei trovato più pertinente utilizzare il tema di Trinità per esempio nel montaggio in cui Django si allena ad affinare la mira (perchè in effetti Trinità ha una mira infallibile), invece sentendola solo a fine film mi ha dato l'impressione che Tarantino avesse una checklist delle citazioni da spuntare e l'avesse messa solo perchè mancava all'appello. Capisco che a livello internazionale Trinità non sia così importante, ma visto quando gli italiani amino quel film e quella musica, ho trovato un pò grosslano e paraculo il modo in cui l'ha inserita. Tutto qua. Ringrazio Paolo Innocenti che in chat mi ha educatamente risposto "rispetto il tuo pensiero", perchè in effetti non stavo scrivendo che nel film gli asini volano o che qualcuno avesse la mamma maiala, anche se capisco che le opinioni fuori dal coro a volte diano fastidio.
Secondo me la citazione sta ad indicare la parentela di Django con un tipo di Western più scanzonato e comico rispetto agli spaghetti Western più canonici cui ovviamente il film si riferisce fin dal titolo (che pure erano più scanzonati rispetto al generalmente più "grave" ed epopeico western d'oltreoceano). In ogni caso a volte la citazione può semplicemente significare un omaggio ad un film che piace al regista, non ci sarebbe nulla di male. Non si tratta di scopiazzare ma di utilizzare un linguaggio. Quando Tarantino usa colonne di film precedenti spesso non lo fa per citare ma semplicemente per adoperare uno strumento tramandato dalla storia del cinema per potenziare il proprio film: pensa al riutilizzo del tema Green Hornet in Kill Bill. E per quanto si dica "così son buoni tutti" a me pare che l'unico a riuscirci in modo sistematico sia il buon Quentin.
@Giovanni-dd6kq Django fa strage di una famiglia, non c'è niente di scanzonato in questo western, Trinità in fondo è un altruista, Django pensa solo a sé stesso e a sua moglie. Non vedo parallelismi tali da giustificare l'uso del tema di Trinità, tranne appunto quella di fare gomitino agli spettatori... Ma a quel punto avrebbe potuto usare anche una musica di Morricone, visto che è messa lì senza alcun criterio. Concordo sul fatto che Tarantino di solito usi bene le musiche che prende in prestito, ma in questo caso no... Viceversa, ho apprezzato il montaggio dell'arrivo a Candyland con il tena di "Under Fire" (Nicaragua) di Goldsmith.
@CttPla la scena del KKK, tutta l'improbabilità del personaggio di Waltz, Big Daddy, ma anche l'uccisione dello sceriffo, è un Western palesemente sopra le righe e semi-comico, per quanto poi abbia i suoi momenti brutali: non tanto nelle uccisioni di Django, che non sono mai problematizzate (la sorella di Di Caprio quando le spara vola via come in un cartoon) aldilà della prima, quanto nel trama schiavista.
Io vorrei sapere che tipo di dieta ha Adriano, sta male ed é sempre non umano nello spiegare, io appena ho mal di gola sono esanime e morente a terra. ❤
Tra l'altro ho visto un video in cui si dice che quando da lo schiaffo sul tavolo si sia fatto male veramente e nonostante tutto è rimasto nella parte.. Leo è un grande, così come tutto il cast tra Waltz e Foxx😍
il mio film preferito di tarantino con pulp fiction e bastardi senza gloria. django capolavoro con un dicaprio immenso e un waltz incredibile. per non parlare di jamie foxx. amerò questo film per sempre.
L'ho rivisto di recente, uno dei migliori di Tarantino.
Comunque, dato che tra non molto finalmente uscirà il suo agognato Nosferatu al cinema.. ma una bella rassegna su Eggers? ha fatto pochi film, ma tutti bellissimi e sarebbe intrigante vedere come li classifichereste
Sarebbe meglio su Spike Lee, che Eggers se lo divora in confronto.
@@valeriotasso351 Ho pensato a Eggers perchè durerebbe appena 3 settimane, giusto in tempo per il nuovo film
@@kishinpain Allora sì, ci sta.
Open Range gran film western, tra l'altro con la gentile partecipazione di Michele Innocenti.
Un’altra gemma nella maestosa filmografia di questo genio della settima arte. Un film meraviglioso: regia, montaggio, sonoro e colonna sonora (con la chicca di Elisa) sono semplicemente perfetti. I personaggi, poi, sono eccezionali ognuno dei quali scritto meticolosamente da quel maniaco perfezionista quale è Quentin Tarantino e interpretati magistralmente da un cast incredibile: DiCaprio e Waltz troneggiano su tutti gli altri (per comprendere il livello mostruoso di questi due attori comunque “gli altri” hanno fornito interpretazioni sublimi). Il finale con la citazione a “Il buono, il brutto, il cattivo” accompagnato dalla colonna sonora di “Lo chiamavano Trinità” è la ciliegina su una torta deliziosa. Per me l’ennesimo capolavoro non aggiungo altro.
C'è anche la citazione di "Giù la testa" quando lei si tappa le orecchie subito prima che esploda tutto
Film della madonna,che purtroppo paga pegno quando i due personaggi/attori migliori escono di scena . Vorrei fare per l’ennesima volta i complimenti a MATIOSKI per queste retrospettive magnifiche. Secondo me il prossimo regista dovrebbe essere un autore discontinuo,perché con NOLAN e TARANTINO siete stati grandi,ma hanno creato solamente filmoni .Voi date il meglio anche quando smerdate le ciofeche 😂😂
Mio film di tarantino preferito, almeno una volta l'anno devo riguardarlo
Ciao Mattia, lo so che è solo un giochino finale e che ovviamente conta di più ciò che viene detto e che hai sempre fatto così, ma 2 su 6 per decidere la classifica non ti sembra un po’ poco? Ci sta non fare la media quando la maggioranza è assoluta (io poi nel giochino farei sempre la media ma l’hai portata avanti così), ma la maggioranza relativa mai capita
Da fan del western, pur riconoscendo che non sia il miglior tarantino, rimane il mio preferito e si tiene stretto un pezzo di cuore.
Parlando di western e di maestri del cinema... ma una retrospettiva su Sergio Leone?
Sarebbe Interessante una retrospettiva su Spike Lee… un regista (quasi) sconosciuto in Italia, ma che in realtà merita molto, al posto del solito trito e ritrito, osannato e sopravvalutato Tarantino.
Ritengo di gran lunga superiore Spike Lee a Tarantino.
Ci sta alla grande, troppo sottovalutato come regista… una rassegna sui suoi film più famosi (perlomeno) sarebbe molto interessante.
come sempre un ottimo film, devo dire che al cinema mi entusiasmò, visioni successive lo hanno un po' ridimensionato.
Io proporrei una retrospettiva su Denis Villeneuve, regista che si è dilettato in generi diversi con ottimi film.
Joe Dante retrospettiva sarebbe fattibile? 12 film ha girato, forse si arriva a vedere il primo Gremlins per Natale XD
[Piccola parentesi per dire la mia su ''Bastardi Senza Gloria'' visto che non ho potuto l'altra volta.
Eee che dire, film a cui sono molto affezioanto perché lo vidi la prima volta alle medie (non ricordo se in prima o seconda) e fu un esperienza assolutamente magnifica, con anche lo stupore nel coraggio di cambiare la storia effettiva con un finale risolutivo delle seconda guerra mondiale ch eè completamente inventato (e non sarà l'ultima volta che Tarantino farà una cosa del genere), il tutto giustificato dalla frase ''Cera una volta'' all'inizio del film che fa capire che stiamo assistendo ad una sorta di fiaba Tarantiniana.
Incredibile come per la maggior parte del tempo si parli in varie lingue e sei obbligato a leggere per lo più del tempo e non ti rompe minimamente farlo da quanto i dialoghi sono interessanti ed ammalianti.
La regia ci regala delle scene memorabili come la scena della locanda sotterranea dove si costruisce al tenzione piano piano epr poi esplodere in quel massacro dove muoiono tutti meno che due persone, e la mia scena preferita è quella di quando brucia il cinema con la faccia di Shosanna ride bruciando nelle fiamme perché lo schermo prende fuoco.
I personaggi sono carismatici e anche quelli che ci sono per poco (come Fassbender), hanno scene dialogate e talmente impattanti che te li ricordi come se fossero nel film tutto il tempo, i principali però sono 3, Hans Landa (Christoph Waltz) Aldo Raine (Brad Pitt) e Shosanna Dreyfus (Mélanie Laurent), e di questi 2 per me troneggiano, ovvero Shossana e ovviamente, Landa. Shossanna perché mi piace proprio come personagggio, pronta a sacrificare tutto per la causa e essere sempre stoica ed impassibile, am nel momento in cui mostra compassione trova la morte, e poi tutta la scena del proiettore per me è da applausi.
Landa invece ovviamente ruba la scena..in qualunque scena si trovi, riesce ad esssere comico, spietato, calmo, inquietante, intelligente e alla fine riesce anche a farla franca però senza pagarla facendosi marchiare a vita per l'uomo che è stato.
Meglio di Pulp Ficiton?...a livello tecnico e produttivo...si, ma se devo preferire e pensare a quale film mi viene subito in mente appena penso a Tarantino...non è Bastardi senza Gloria, ma appunto, Pulp Fiction, questo eprò li va subito dietro anche come affezione personale]
Appena finito il rewatch del film, 2 ore 40 che mi è sembrato tipo mezz'ora bellissimo per me, dopo recupero la live❤, peccato che stia per finire questa retrospettiva su Tarantino😢
L’ho adorato. Anche di questo non ho sentito la durata del film. Scorre che è una meraviglia. Gli attori sono tutti bravi, certo Waltz,
Di Caprio e Jackson. Le musiche le adoro. E che risate quando c’è la scena dei cappucci. Non scrivo il nome di quei pazzi, perché ho paura che UA-cam possa pensare male.
Rubrica meravigliosa tanto quanto il film. Uno dei migliori di Tarantino.
Il mio tarantino preferito
Giustizia è fatta!
Di Caprio assolutamente strepitoso in questo film.
Sicuramente è sopravvalutato in America. Qui da noi non so: rischia quasi di essere sottovalutato, per il fatto che concettualmente è un film più "banale" rispetto a molti altri di Tarantino. Resta una testimonianza della brillantezza della scrittura e della regia tarantiniana, che con una storia sulla carta banalissima imbastisce una pellicola esaltante, esilarante, commovente, con un paio di montaggi sonori eccezionali ed un paio di scene madri indimenticabili, a partire dalla sfuriata del solito gigantesco Di Caprio (dannato il giorno in cui ha deciso di andare a caccia di coralli). Va poi detto che registicamente Tarantino, forse per il fatto di essere nato come sceneggiatore, è quasi sempre in crescita a livello di raffinatezza: veramente un peccato che si sia auto-imposto questo limite dei 10 film, privandoci come minimo di altre 5-6 pellicole di questo livello.
Bello il parallelismo Django/Sigfrido e Western/Racconto Mitologico, che anche io avevo notato. Mentre come al solito Adriano mi ha fatto sentire il dilettante che sono con quel riferimento a Spartacus.
Tra l'altro l'errore storico sulla dinamite credo proprio sia voluto e vada a rafforzare il discorso di Francius: quello è il momento in cui Tarantino decide che la storia va cambiata e trasformata in mito, adottando come strumento di tale metamorfosi in primis la parola, il racconto, la recitazione di un ruolo perfezionata fino a diventare una seconda identità (tema tarantiniano cardine, che si declina qui più nello specifico anche come ruolo liberatorio della cultura, la quale consente di scegliere il proprio modo di essere (simbolico che permetta di uscire da una gabbia), di costruire una propria identità, negata all'ignorante che sia nero o che sia bianco: nel recitare il proprio ruolo Django cambia, assorbe il carisma del proprio personaggio), in secondo luogo la dinamite, ossia un oggetto che storicamente non dovrebbe esistere in quel contesto, rendendo palese la deviazione mitica del racconto.
"Ah... Franco Nero! Un mio idolo!"
Ho fatto una ricerca, i film diretti da Spielberg e arrivati alla candidatura come miglior film agli Oscar sono 13, da "Lo squalo" a "The fabelmans" sarebbe fattibile una retrospettiva così o troppo lunga? Pensavo inizialmente una retrospettiva da "Salvate il soldato Ryan" a "The Fabelmans" ma sono almeno 20 film, diventerebbe come quella della Pixar una retrospettiva impegnativa
Come per Bastardi Senza Gloria, anche questo film lo vidi alle medie, quind come per il precedente, sono molto affezionato anche a questa pellicola, e devo dire...che a momenti per supera Bastardi Senza Gloria..se non fosse che la parte finale, nonostante sia fantastica, siccome la maggior parte dei eprsonaggi più carismatici, viene fatta fuori, c'è un po' di riassestamento mentale durante la visione, e ammetto che se ne sente la mancanza, sopratutto del dottore, che ogni volta che muore è sempre un gran dispiacere.
Trovo anche che questo film, per quanto presenti, abbiano i dialoghi Tarantiniani che però suonano molto meno Tarantiniani del solito, molti dialoghi sono...da film normale, certo DiCaprio a quel monologo sul teschio, e il dottore se ne esce con dei dialoghi che ti fanno capire di chi è il film, ma per il resto sono dialoghi molto più standard dei film precedenti, parere mio.
La mia scena preferita dell'intero film, rimane quella dei cappucci bianchi che vogliono uccidere Django e il dottore nella notte, perché quella è proprio una scenada sketch comico demenziale o comune alla Monty Pyton, ed è talmente assurda quella sequenza che mi fa morire dal ridere ogni volta, e ogni volta ch ripenso a Django, più che ai vari ''la D è muta'' o ''avevate la mia curiosità ora vete la mia attenzione'', alla scena finale con Jamie Foxx che fa quella faccia al quale hanno stampato 1000 t-shirt, ripenso SUBITO alla scena dei cappucci bianchi, veramente DEGNA di un film dei Monty Pyton, ance per lo stile surreale della situazione.
Un'altra cosa che mi piace tantissimo è il rapporto tra Django ed il dottore e anche personaggio del dottore stesso che epr me è uno die eprsonaggi Tarantiniani migliori mai fatti, che a parte la bravura dell'attore, ti esprime proprio simaptia, nonostante non abbia remore ad uccidere le persone a sangue freddo o a uccidere un criminale davanti al figlio.
Django invece mi piace perchè come al solito di Tarantino, solo perché il personaggio è il protagonista, non vuol dire sia un santo, infatti non si fa problemi, a sacrificare ance gente della sua stessa razza (D'artagnan) pur di riuscire nel suo piano e non gli interessa altro che recuperare sua molgie, non importa chi dovrà soffrire, a parte il dottore che diventa suo amico, tanto che egli stesso ad un certo punto cercherà di dire a Django di darci un taglio ma lui gli rammenterà che è la stessa eprsona che in passato gli ha fato sparare a un uomo con accanto il figlio. E nonostante cìò , alla fine agli occhi dello spettatore Django diventa un po' uno stronzo, lui si libera dal quel ruolo e nel finale provi piacere alla morte di Stephen e all'esplosione della villa (con in sottofondo la canzone di ''Lo Chiamavano Trinità'' a chiudere il film, meglio di così).
La regia è basata più sui dialoghi che sulle scene d'azione, un po' come bastardi, ma gioca anche nella prima parte con schene flashback che ti fanno capire un po' il contesto, e cosa è successo a Django e alla moglie, che pian piano ricostruiscono tutto ciò che gli è capitato e perché ce l'ha a morte con queste persone, ci sono queste zommate veloci suelle facce di personaggi che è un altro stile tipico del regista ( molto presente in Kill Bill), c'è questa cosa interessanti delel visioni della moglie che ogni tanto appaiono intorno al protagonista, e poi vabbè, la sparatoria finale incredibile, sangue, teste che scoppiano, arti che volano, però come nelel altre opere qui devo riconstatare che si dice smepre che Tarantino è iper violento ma in realtà...no, voglio dire la scena di D'artagnan che viene sbaranato dai cai, non te la fa vedere chiaramente, dopo ti mette die flash della scena mentre un personaggio ci ripensa, ma non è che vedi quest'uomo che viene dilagnato, è tutto lascitao off screen per la maggior parte.
Poi c'è anche molta costruzione delal tensione,e lo fa in maniera interessante, perché invece di farti il colpo di scena di Calvin che scopre il painod ei due, prima ti fa vedere che lo scopre e POI ti fa tutta als cena del teschio, e tu spettatore sia già che lui sa, e sei comunque tesissimo perché non sai come andrà a finire.
La storia è una storia si semplice, ma che racchiude un messaggio di ribellione/vendetta/rivlasa, della comunità nera per anni schiavizzata dalla razza bianca estremamente esplicito ed è forse il suo film più politico pur però trattando il tutto con il solito tono provocatori/goliardico, o addirittura scene da sketch comico/parodia come quello della scena dei cappucci.
Il percorso del protagonista è praticamente quello che parte dall'essere unos chiavo in catene, a quello di essere schiavo di un ruolo da inrpretare e a diventarne vittima da quanto lo impersonifica in maniera vera e credibile, all'essere di nuovo in catene, allessere alalf ine non solo libero fisicamente , ma anche mentalmente, e con la possibilità finalmente di sfogarsi nei confronti dei sopprusi che ha dovuto assistere verso altri neri schiavizzati, sopratutto verso D'artagnan come dice lui.
MENTRE il personaggio di Shultz è l'opposto, lui parte con essere dentro al 100% nel ruolo che interpreta, nascondendo ogni volta ilf atto di essere un cacciatore di taglie che uccide facendo soldi, e istruire Django nel fare altrettanto, fino poi sempre di più cominciare a slegarsi dal ruolo che interpreta e a causa di ciò trovare al morte, eprché la sua dipartita poteva essere evitata, se a Calvin avesse stretto la mano, se ne fossero andati, ed era finità lì, ed invece..no.
Poi ovviamente non mettiamoci a citare i vari dialoghi che sono sempre bellissimi da ascoltare, ANCHE SE, stavolta, non sono sempre costanti, ci sono quei dialoghi tipici di Tarantino che ti raccontano la situazione e la caratterizzazione dei eprsonaggi senza però essere didascalici o farlocchi (sopratutto nella seconda parte), però stavolta sono meno costanti, venendo alternati da dialoghi si belli..ma meno Tarantiniani nello spirito.
I personaggi, nonostante magari il protagonista principale sia veramente interessante verso la fine, bene o amle tutti hanno carisma, uno è pure diventato meme quindi..:
Jamie Foxx come ''Django'', si non è il eprsonaggio più interessante del film, certo, però è senza dubbio, a parte il carisma dell'interprete, un personaggio non banale, perché è un nero, che pur di arrivare al suo obiettivo, si sporca (come dice lui) talmente tanto nel suo interpretare il ruolo, che quasi sembra che diventi DAVVERO quel personaggio che sta interpretando, invece poi dopo al morte di Shultz, diventa finalmente libero a 360° e si vendicherà di tutto e tutti, perché se ci pensiamo, nonostante Shultz lo trattasse bene, comunque lui era schiavo nel non poter essere se stesso, visto che costantemente dovevano indossare delle maschere.
Christoph Waltz come ''Dottor King Schultz'' invece, oltre vabbè, alla grandissima bravura dell'attore che dopo bastardi senza gloria ci regala un'altra performance con i fiocchi, fa il percorso abbiamo già detto in reverse, e quando cade la amschera..cade anche lui.
Kerry Washington come ''Broomhillda von Shaft'' magari non un personaggione, e più una damigella da salvare, indubbiamente, però ha comunque anche solo con lo sguardo una presenza ammaliante e poi questa capacità di parlare in tedesco, dona al personaggio uan sfaccettatura in più.
Leonardo DiCaprio come ''Calvin Candie'' eh bè...che dobbiamo dire? Magari non la mia interpretazione di DiCaprio preferita però indubbiamente una delle. Un personaggio che è viscido, stronzo, pazzo, anche macchietta (volutamente) e che non fosse stato per Stephen, si sarebbe fatto fregare, e quando muore, un po' ti dispiace attorialmente parlando eprché aveva un gran carisma, ma a livello di personaggio, godi tantissimo. E poi si i vari meme, le frasi celebri certo.
Samuel L. Jackson come ''Stephen'' è il MIO personaggio preferito del film, DOPO, il dottore. perché l'idea, che un nero, anziano per altro, sia uno sporco razzista, verso la sua stessa razza, è un' idea geniale e coraggiosissima, cioè pensa di essere afroamericano e di fare un film dove non solo vedi i neri trattati come merde dai bianchi, ma addirittura un nero che odia i neri stessi come i bianchi..e poi Samuel L Jackson nel ruolo è fantastico, a parte che si vede che si sta divertendo un sacco, ma poi quel makeup per invecchiarlo ulteriormente (altrimenti era ancora troppo giovane) è bellissimo, e funziona, tanto che la prima volta, non avevo riconosciuto l'attore.
Don Johnson come ''Spencer Bennett'' vabbè l'ho messo non tanto epr il personaggio in sè, quanto per via della scena in cui fa parte, ovvero qeulla dei cappucci, che come detto, è la mia scena preferita del film.
Concludo dicendo che mi piace un sacco al scelta musicale, questo contrasto tra atmosfera western e il rap, e poi come non amare un filmc he ti finisce con al canzone di ''Lo Chiamvano Trinità''? Cioè, COME.
Ripeto non è il mio preferito di Tarantino, ma è nella top 5 sicuramente.
Io sono in linea con Michele, per me è il Tarantino minore (nonostante, ovviamente, sia un signor film). Ma lo metto all'ultimo posto nella mia personale classifica.
Io lo amo sto film, però ha forse l'unica scena che stilisticamente non mi piace del cinema di tarantino, quando inizia a sparare a rallentatore con la musica hip hop, peccato perché il resto delle scene d'azione sono eccezionali
La sparatoria migliore della storia del cinema è quella di Una pallottola spuntata 33 e 1/3.
Esigo la retrospettiva su benigni, quando possibile
Sono il pazzo che ha tirato fuori la questione della musica di Trinità. Intendevo dire che per mia opinione personale quando si fa citazionismo bisogna farlo nel modo più contestuale possibile, altrimenti basterebbe mettere in scena continue scopiazzature da altri film e saremmo tutti grandi registi. Utilizzando il tema di Trinità è come se Tarantino volesse paragonare i due contesti (western, eroe figo) ma personalmente trovo che Django e Trinità siano due personaggi diversi anche solo per il fatto che Trinità non ammazza, mentre Django addirittura uccide una donna. In Death Proof Tarantino cita L'uccello dalle piume di cristallo, e sulla colonna sonora inserisce immagini contestuali (entrambi i killer fotografano le loro vittime prima di procedere). Quello, giusto per farmi capire, è il citazionismo che mi piace. Avrei trovato più pertinente utilizzare il tema di Trinità per esempio nel montaggio in cui Django si allena ad affinare la mira (perchè in effetti Trinità ha una mira infallibile), invece sentendola solo a fine film mi ha dato l'impressione che Tarantino avesse una checklist delle citazioni da spuntare e l'avesse messa solo perchè mancava all'appello. Capisco che a livello internazionale Trinità non sia così importante, ma visto quando gli italiani amino quel film e quella musica, ho trovato un pò grosslano e paraculo il modo in cui l'ha inserita. Tutto qua.
Ringrazio Paolo Innocenti che in chat mi ha educatamente risposto "rispetto il tuo pensiero", perchè in effetti non stavo scrivendo che nel film gli asini volano o che qualcuno avesse la mamma maiala, anche se capisco che le opinioni fuori dal coro a volte diano fastidio.
Secondo me la citazione sta ad indicare la parentela di Django con un tipo di Western più scanzonato e comico rispetto agli spaghetti Western più canonici cui ovviamente il film si riferisce fin dal titolo (che pure erano più scanzonati rispetto al generalmente più "grave" ed epopeico western d'oltreoceano).
In ogni caso a volte la citazione può semplicemente significare un omaggio ad un film che piace al regista, non ci sarebbe nulla di male. Non si tratta di scopiazzare ma di utilizzare un linguaggio. Quando Tarantino usa colonne di film precedenti spesso non lo fa per citare ma semplicemente per adoperare uno strumento tramandato dalla storia del cinema per potenziare il proprio film: pensa al riutilizzo del tema Green Hornet in Kill Bill.
E per quanto si dica "così son buoni tutti" a me pare che l'unico a riuscirci in modo sistematico sia il buon Quentin.
@Giovanni-dd6kq Django fa strage di una famiglia, non c'è niente di scanzonato in questo western, Trinità in fondo è un altruista, Django pensa solo a sé stesso e a sua moglie. Non vedo parallelismi tali da giustificare l'uso del tema di Trinità, tranne appunto quella di fare gomitino agli spettatori... Ma a quel punto avrebbe potuto usare anche una musica di Morricone, visto che è messa lì senza alcun criterio. Concordo sul fatto che Tarantino di solito usi bene le musiche che prende in prestito, ma in questo caso no... Viceversa, ho apprezzato il montaggio dell'arrivo a Candyland con il tena di "Under Fire" (Nicaragua) di Goldsmith.
@CttPla la scena del KKK, tutta l'improbabilità del personaggio di Waltz, Big Daddy, ma anche l'uccisione dello sceriffo, è un Western palesemente sopra le righe e semi-comico, per quanto poi abbia i suoi momenti brutali: non tanto nelle uccisioni di Django, che non sono mai problematizzate (la sorella di Di Caprio quando le spara vola via come in un cartoon) aldilà della prima, quanto nel trama schiavista.
La canzone cantata da Elisa mi spezza la schiena come John Cena
Io vorrei sapere che tipo di dieta ha Adriano, sta male ed é sempre non umano nello spiegare, io appena ho mal di gola sono esanime e morente a terra. ❤
Il mio film di Tarantino preferito.
Leonardo DiCaprio e ho detto tutto.
Tra l'altro ho visto un video in cui si dice che quando da lo schiaffo sul tavolo si sia fatto male veramente e nonostante tutto è rimasto nella parte.. Leo è un grande, così come tutto il cast tra Waltz e Foxx😍
Questo è sicuramente il più sopravvalutato di Tarantino. È anche, a tratti, il più comico in certi punti
Paolo mi spiace ma nella mia personale esperienza, Zorro è un personaggio stra vecchio😂
Bel film, ma nella mia classifica di Tarantino sta all'ultimo posto