Cosa pensano della MUSICA DI OGGI i PROFESSIONISTI?
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- Опубліковано 18 вер 2024
- Lavorare nella Musica - Puntata 13
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PRIMA DI COMMENTARE: ricordatevi che le opinioni di CHIUNQUE sono SACROSANTE e NON TOLLERO IN ALCUN MODO LE OFFESE DIRETTE A NESSUNO DEGLI INTERVISTATI. Ban istantaneo, sappiatelo.
Se il meglio che abbiamo sono i Maneskin, siamo a posto ☹️sul Trap non mi esprimo per evitare censure😂
Ciao Stefano, credo che, tutti gli intervistati abbiano ragione, ho 65 anni e di conseguenza, sono un boomer consumato. Non sono un fan di Jovanotti, ma in una canzone, dice una cosa importante: Non c'è musica che vale di piu', di quella che vuoi sentire tu. Detto questo, il mio pensiero, è proprio rivolto ai ragazzi, e cioe', manca la curiosità' in favore dello zero sbattimento. Mi spiego, va bene quello che passa il convento ma, possibile che nessuno o quasi si chieda: c'è dell'altro? Artisti/musicisti attuali ci sono e anche bravi, basta cercarli. Ma come sempre, è solo la mia opinione, e in quanto tale...buona giornata.
La domanda da porre in realtà sarebbe questa: "Ma questi professionisti la ascoltano la musica di oggi?". Dal video direi proprio di no. Forse sono limitati ad ascoltare solo ciò che passa in Italia, perché poverini "Io l'inglese non lo capisco", dove la gente ascolta per 6 mesi le canzoni di Sanremo e per gli altri 6 mesi i tormentoni estivi di merda e ciò che conta è il numero di streaming più che il giudizio di un critico musicale. Dove radio come Freccia e Virgin trasmettono per lo più classic rock e dove nei locali suonano o fanno suonare solo cover band incapaci di scrivere pezzi propri.
Lo sapete che negli altri paesi del mondo, dove c'è più cultura musicale, la gente non è rimasta ferma ad ascoltare i soliti Police, Pink Floyd, U2, Queen, Led Zeppelin, AC/DC, Metallica, Nirvana, etc?
Da semplice appassionato, che ascolta musica di diversi generi, vi dico che ogni settimana ci sono centinaia di nuove uscite musicali da ascoltare e di buona musica ce n'è decisamente a bizzeffe. Mi viene da piangere e mi incazzo nel sentire che gente che con la musica ci lavora possa fare affermazioni del genere. Se negli ascolti vi aspettate di trovare "i nuovi Led Zeppelin" o "i nuovi Pink Floyd", allora state sbagliando decisamente approccio, perché la musica si evolve e si contamina continuamente, fatevene una ragione e smettete di crogiolarvi nella nostalgia.
Poi, se siete in grado di uscire dai soliti recinti di UA-cam, Instagram, Facebook e TikTok, fatevi un favore e venite a seguire le trasmissioni di Enrico Silvestrin su Twitch (non è difficile), dove esiste ancora qualcosa chiamato "Divulgazione Musicale" e potrete conoscere veramente cosa si ascolta OGGI nel resto del mondo.
Ci puoi girare intorno quanto ti pare, fino a qualche decennio fa dovunque guardavi trovavi Leggende tipo quelle che hai citato (e la lista può continuare...), poi basta. Fine. Non è questione di "approccio sbagliato", oggi puoi scovare qualcosa di interessante ma è una realtà oggettiva evidente e indiscutibile che zeppelin, dylan o de andrè non ci sono più. Punto.
@@leonardorawpower8893 Sì ma la musica è andata avanti nel tempo, non è rimasta ferma agli anni '70, nuovi stili musicali si sono creati anche dopo gli Zeppelin e Dylan e pure a prescindere da loro.
Poi perché di Zeppelin e di Dylan ci saranno soltanto loro non vuol dire che allora altri artisti sono peggio perché non sono Dylan o gli Zeppelin.
@@Brokenfacenon è questione di "generi" musicali, dopo 60 anni ascoltiamo, amiamo e riconosciamo come CAPOLAVORI le opere di quelle generazioni di artisti da robert johnson attraverso armstrong gli stones fino ai metallica. Fra 60 anni li ascolteremo e li ameremo. Lo faranno le generazioni future. I beatles saranno fra due secoli come mozart per noi oggi.
I "nuovi generi" (e i nuovi artisti sempre che ci siano) no.
Bah sai che ascolto anche un sacco di cose "nuove" eppure sono d'accordo in parte con quanto dicono. Non è che oggi non ci siano grandi artisti, per carità pero manca la creatività di fare qualcosa di veramente nuovo. Probabilmente è già stato inventato tutto ed ormai siamo in uno stallo alla messicana.
Iono dell 88 e ti posso garantire che sono malato di musica fin da bambino. Ascolto dal jazz degli anni 50 fino all elettronica.
Però il fatto che una volta la musica fosse di qualità superiore è un dato oggettivo. Non è una questione di gusti o pareri, bisogna essere tendenziosi o sordi ad affermare il contrario.
Se conosci la storia della musica vedi che fino ai primi 2000 ha avuto una sua evoluzione precisa. Ma saranno 20anni che fanno solo mix fra vari generi. Non c è più evoluzione. Se senti l'assicurazione degli anni 90 ai 2000 il salto è netto è percepibile per tutti i decenni dal dopoguerra al 2000.
Di autentico ed originale io non sento più nulla dal grande avvento della elettronica. Per intenderci filone daft punk, prodigy, massive attack, air
Poi il baratro. Sono 20 anni buoni che non c è nulla di nuovo, nonostante ci siano un sacco di artisti validi tipo Amos lee, leif vollebecck, billi ellish
@@valeriogagliano7144 non è vero che è stato inventato già tutto, il problema è che in Italia ormai in radio si sentono solo schifezze mangia e sputa o i grandi classici (menomale), ma nulla di nuovo, per chi ha idee non esiste trampolino di lancio... la musica "liquida" ha distrutto il mercato, non ci si guadagna nulla, neanche i big, hanno fatto fuori i supporti fisici che erano l'unico modo per guadagnare qualcosa...
Quando qualcuno di questi ha parlato di "musica trap", ho stoppato il video, e già ero tentato appena hanno nominato i maneskin.
Chiediamolo ai vent’enni che musica ascoltano se vogliamo metterci le mani nei capelli.
la musica moderna è esplosa sempre di più anno dopo anno dal 1940 al 1980 con una produzione di qualità e una varietà assurde. ho sentito gran poca roba nuova e gran poca roba di valore sebbene non nuova dopo il 1985... poi ormai un qualsiasi scappato di casa con un computer "crea" "musica" e notare il virgolettato chè mischiare campionamenti e sequenze e circa parlarci sopra si fa fatica a dire che sia "arte", ma pure che sia professionalità. Siamo al junk food, junk music, junk people. oggigiorno i musicisti degni di questo nome hanno come unico pubblico altri musicisti. la massa, le radio, le tv i media propinano tutto fuorchè MUSICA e MUSICISTI... ma questo ormai da 30 anni almeno, solo che ogni anno si riesce ad abbassare ulteriormente la qualità di quello che il mainstream spaccia per musica... e... è difficle riuscire ad andare ancora più giù, ma ogni anno ci riescono.
Vogliono abbassarci le frequenze e ci stanno riuscendo. Pensa ai talent show, nessuno di quei pupazzi ha il fuoco dentro, sono bidimensionali, eppure la massa si lascia incantare.
La musica si è fermata agli anni 90, ultimo decennio di vero fermento e sperimentazione musicale.
Quello che sicuramente viene meno oggi e' la musica legata ai grandi movimenti giovanili, negli anni '90 eravamo tutti un po' grunge anche inconsapevolmente. Esisteva un sentire condiviso e la musica ne diventava il manifesto (o al contrario la musica influenzava il sentire), oggi credo manchi questo. Cosi i concerti non sono piu' un momento di aggregazione, il trapper se ce la fa ce la fa da solo e anche gli ascolti sono sempre piu' individuali, appunto a causa di un'offerta e un'accessibilita senza limiti. Musica ottima se ne fa, ma non si vive piu' nello stesso modo
La frammentazione della fruizione è dovuta ad internet, e anche ottimi gruppi restano sconosciuti senza diventare elemento culturale condiviso. Inoltre le case discografiche e i media pompano molta meno varietà di quello che avveniva in passato, evitando di realizzare l'educazione all'ascolto, riducendo così sempre di più il panorama artistico.
Bellissimo video, in cui si sente tutto e il contrario di tutto e incredibilmente il tutto ha un senso.
Perché poi alla fine la musica ha anche molto a che fare col gusto, quindi tutti questi pareri informati sono preziosi.
Io solo una cosa (da chitarrista e compositore amatoriale) vorrei puntualizzare: quando si ascoltano questi pareri e quando si cerca di formare la propria opinione, non bisogna mai dimenticare che la musica è un linguaggio.
Rispetto per tutte queste persone in quanto professionisti del settore ma madonna quanta chiusura mentale in un solo video. Non vale per tutti gli intervistati, chiaramente, ma se non trovi musica buona in questo periodo è semplicemente perché non la stai andando a cercare. È stra pieno di artisti interessanti da tutto il mondo e sì, c'è anche tanta merda ma questo è sempre successo, anche nei tanto amati (anche da me) anni 60/70/80/90 perché il concetto di fare musica per i soldi e non per l'amore dell'arte non è sicuramente nato oggi ma si tende a romanticizzare gli anni passati ricordando solo le cose belle e dimenticando completamente quelle brutte, mentre nel presente si giudica tutto l'insieme guardando solo la superficie. Se hai la voglia di andare a cercare c'è un mondo di musica da scoprire oggi, se dici frasi tipo che la musica è morta dopo i Police significa solo che hai smesso di cercare da tanto. Pace
La musica buona in questo periodo è tanta (e da sempre) ma quello che è cambiato è il livello della qualità dal punto di vista del mainstream a differenza di quello che succedeva negli anni settanta. Tutte le realtà musicali buone di oggi stanno relegate quasi tutte nelle nicchie. Per cui è vero che per trovarla devi andare a cercartela.
Appunto la NICCHIA oppure chiamatelo come vi pare io dico... Sottobosco underground...ci sono ANCORA che prova a fare BUONA MUSICA giovani musicisti con nuove bands che propongono nuovo materiale ispirato però alla grande musica moderna del passato ROCK POP JAZZ etc etc, oppure chi mette su cover bands o di gruppi o di artisti solisti e propongono i loro storici materiali etc etc!!!!! Quindi la buona musica basta andarla a cercare su internet sù U TUBE.... esiste... ANCORA!!!!!!!!
Sono daccordo con luca malaguti. Cioè siamo contenti dei maneskin perchè fanno rock? Siamo contenti dei greta Van fleet perchè somigliano ai led zeppelin? Ragazzi ma il rock è stramorto, cosa siamo contenti di un riciclo del genere? La musica si deve contaminare, vecchi generi devono confluire nei nuovi. Il problema è che oggi c' è un pressapochismo , anche concettuale , che andrebbe quantomeno sottoposto a rieducazione. Tante cose vengono generalizzate e relativizzate, e nel calderone della musica ci finiscono tanti prodotti che, se vai a vedere, non lo sono, o lo sono in minima parte, a questo punto sarebbe giusto non parlare di generi musicali, ma proprio di altre categorie, nuove, dettate dai social, dettate da chi ve pare, ma chiamatele con un' altro nome.
il problema è che se non ti allinei alla narrativa dominante non puoi lavorare / avere successo con la musica e le arti in genere. Non occorre più essere bravi musicisti ma assecondare la PROPAGANDA di sistema ..... allora lavori anche se di musica non capisci nulla e per cantare usi l'auto tune perche altrimenti non ce la fai. Ci sono moltissimi esempi al riguardo . In generale , secondo me, le arti sono state monopolizzate dal pensiero unico che le usano per propagandare la propria agenda socio/politico/culturale. L'arte dovrebbe anche essere un mezzo con il quale l'artista denuncia le storture del sistema ( e una volta un pochino lo faceva ) mentre adesso fa l'esatto contrario. Hollywood ne è l'esempio più lampante ! Le arti al servizio del padrone.
La musica per la massa in questo momento è in stand by esiste solo intrattenimento ritmico
Ritmico in che senso? 😂
La Trap è il nulla edulcorato, plagiano il Rap americano di 20-30 anni fa!
è gente come questi intervistati che hanno portato la musica POP italiana nel baratro
basta fare il paragone fra i musicisti che aveva De Gregori negli anni '70 (quando si faceva accompagnare dai Cyan, che avevano una visione non scolastica) con i musicisti che lo hanno attorniamo successivamente, tutti professionisti che di creativo non hanno nulla, manieristi rispetto agli studi che hanno condotto (e che non escono fuori da quegli studi, rendendo ogni produzione uguale all'altra)
prendi, ad esempio, tutto il pop anni '90 (Zarrillo, Masini), di egregia scrittura, ma con degli arrangiamenti e una produzione che fanno pietà, perché suonato da gente senza idee non dico manco innovative, ma nemmeno un attimo interessanti
logico che la giusta evoluzione ai giorni d'oggi non può essere che di quel tipo (e, se proprio vogliamo, prodotti commerciali come Calcutta o Coez sono molto più interessanti di tanta roba datata, sempre inseriti all'interno del filone del pop da classifica italiano)
I Marillion esistono ancora!!!! Andateveli a sentire! Ultimo lavoro anno 2022. Un saluto 👋 a tutti e tutte voi ❤
Eccezionali.
Anzi, sono come il buon vino...
Se vogliamo essere rigorosi storicamente la maggiore rivoluzione nella musica popolare, quella che ha aperto la strada ai suoni che ascoltiamo anche adesso, è avvenuta più di un secolo fa soprattutto a New Orleans e nel sud degli USA e li che si è creata la novità principale, la frattura tra la musica popolare ottocentesca, dominata soprattutto dalla derivazione melodrammatica o di stampo bandistico, e i nuovi suoni creati dall'incontro della musica di ex schiavi neri, musicisti emigrati dall'Europa soprattutto di origine bandistica (e soprattutto italiani), e anche di un certo canto popolare britannico e irlandese. Parliamo di ragtime, blues, jazz, in questo fiume principale, poi nel corso degli anni, sono entrati suoni centro e sud americani e di altre provenienze, da qui, con altre contaminazioni provenienti anche dalla musica classica (penso soprattutto ma non solo al progressive) si sono evoluti tutti i principali generi pop sino a oggi. Dal rock nelle sue varie declinazioni, al R&B, al soul, a certo pop britannico, al funky... e chi più ne ha più ne metta. Poi naturalmente nell'evoluzione ci sono state molte altre contaminazioni, c'é stata l'evoluzione degli strumenti musicali, la loro elettrificazione, l'elettronica, sino alla fase attuale dell'uso di strumenti informatici. Importante poi è stata anche l'evoluzione dei mezzi per la riproduzione musicale, dai fonografi allo streaming. Come sempre nella storia musicale, e più in generale di tutte le esperienze artistiche, si è prodotta buona musica, e molto di più pessima musica. Per dire ai tempi di Dante non c'era solo la Divina Commedia, ma c'era una montagna di spazzatura prodotta da rimatori senza talento, ma che hanno avuto una loro importanza, perché lo stesso Dante in quella spazzatura ha frugato. E, ultima annotazione, tutti i periodi artistici hanno un'aderenza con la società che li ha prodotti. E tutti i periodi artistici hanno una nascita, un' apice, una decadenza. Probabilmente per quanto riguarda la musica popolare nata da quella rivoluzione di più di un secolo fa noi abbiamo imboccato la strada della decadenza, io credo da tempo, almeno da 40 anni. Non che anche oggi non si produca roba buona, ma sono sempre più rigagnoli ristretti. La società cambia, gli uomini cambiano e forse già oggi sentiamo la necessità di andare oltre quel fiume impetuoso della musica popolare nato più di un secolo fa. Abbiamo bisogno di suoni nuovi che però non conosciamo. Che sono forse già nati embrionalmente. Di sicuro, non si sa come e non si sa quando, una nuova rivoluzione della musica popolare nascerà e soverchierà quella a cui le nostre generazioni sono ancora legate, con suoni nuovi e inauditi.
Quel ragazzo che si chiama Fernet (che non conosco) ha detto che c’è tanta musica incredibile. Incredibile che ci sia questa musica. La maggior accessibilità, le maggiori possibilità da parte di tutti di fare musica non è necessariamente una cosa positiva, anzi…
Ad ogni modo dischi molto belli e anche gruppi piuttosto personali escono ancora.
Non può esserci futuro senza guardarsi indietro ❤🎉😊
CIao! interessante. E' giusto fare il punto, e se anche io faccio parte dei nostalgici, ricordiamoci che ogni volta che compariva una novità, la società faticava ad eìaccettarla, da Elvis ai Beatles.
Stima per il ragazzo che parla di Lettieri, Wong e Dirty Loops.... ti consiglio anche Next moviment, Cory Henry, Fantastic Negrito, Nik West e Ida Nielsen
Ma ancora con i Maneskin? Sono stati un fenomeno effimero, non replicabile, fortuito tant’è vero che non hanno creato emuli, le case discografiche non hanno puntato su questa sorta di “rinascita” rock italiana; se avessero mosso, o smosso, qualcosa ci sarebbero già i loro cloni/imitazioni invece lettera morta… deragliati su un binario morto.
Non mi esprimo sul parere personale degli intervistati , ognuno giustamente dice la sua , sentir dire che oggi c’è molta musica però non mi torna , non vedo più ragazzi ritrovarsi in “cantina” a suonare uno strumento per costruire qualcosa , i negozi di strumenti musicali sono ormai scomparsi , nelle bande di paese ci sono solo anziani , i conservatori ormai fanno inscrivere tutti per potersi mantenere , i locali dove si suona dal vivo sono scomparsi , i professionisti “turnisti” fanno le prove con le ore contate e non si immergono più nei progetti musicali come si faceva una volta e dove si riusciva a “ creare” qualcosa …..ecc…..Forse si sta parlando di un”altro tipo di musica o forse non la chiamerei più Musica .
In realtà ci sono tanti musicisti in erba, ma sembra che non riescano a mettersi in gruppo. I vecchi ancora suonano e fanno ancora bei dischi. Nella mia città cinquantenni e sessantenni producono dischi nuovi (e ottimi) anche se non vendono, ma lo fanno perchè hanno lo spirito di quando erano giovani. Ma se c'è chi suona, per contro è diminuita la gente che ascolta seriamente.
solo.per citare due giovani : Umbaka e Roberto de Nittis...... questo sono i giovani che portano avanti LA MUSICA
la musica valida ci sta ed è pure molta come in passato ci stava una marea si musica scadente, è ovvio che l’ascoltatore medio non abituato a certe sonorità guarderà con disprezzo nuovi generi come l’hyperpop o certa elettronica (qui mi pare quasi assurdo che si consideri la musica elettronica un genere nuovo, quando i sintetizzatori sono diventati accessibili negli anni 60 e gia negli anni settanta sono usciti dischi incredibili come quelli di klaus schulze e negli anni ‘80 certe band già introducevano nei loro brani delle drum machine, come ad esempio i big black uno dei gruppi più importanti del noise rock e con steve albini che rimane uno dei geni assoluti in ambito di produzioni, ha prodotto in utero dei nirvana tra l’altro. Poi negli anni 90 ci stavano gli autechre, aphex twin e molti altri. Dunque questa fissa sullo screditare costantemente la musica elettronica mai la capirò). Quello che mi sembra trasparire da queste interviste, soprattutto quelle a gente un po’ più anziane, è che sono persone che si sono sempre fermate a livello superficiale dell’ascolto musicale, ascoltando soltanto quelle band che erano famose in quegli anni e niente di più, perché altrimenti sarebbero aperti a nuova musica. Poi l’elogiare i maneskin solo perché sono una band la vedo davvero una cosa insensata in quanto la loro musica é vuota e senza un nessun che di nuovo o originale, e con stilemi che risultavano già vecchi 40 anni fa. Le band interessanti ci sono tutt’ora e magari bisognerebbe fare cose assurde come andarci ai concerti, anche quelli un po’ più di nicchia dove non fanno solo cover per accontentare i nostalgici, ed è ovvio che troverete maggiore sperimentazione con suoni elettronici, dopotutto le arti si evolvono paro passo con la tecnologia.
Concordo totalmente . Quando suonavo metal estremo ( batteria per 20 anni , 4 dischi ) snobbavo la musica elettronica credendo fosse facile crearla ma ora sono consapevole che ogni musica fatta con passione è difficile da riprodurre / comporre. Poi c'è il commerciale che non è musica ma IMMAGINE e PROPAGANDA . E se ti "allinei" ti danno il lavoro . Odio le cover e le cover band .
La musica valida in effetti esiste anche oggi, pur essendo solo di nicchia. Non bisogna confondere la tanta musica nuova come se fosse tutta musica buona, pensando che la critica sia una questione di ascoltatori nostalgici che non sono aperti alla novità. Io ascolto almeno 60/70 dischi nuovi l'anno perchè sono sempre curioso nella mia ricerca del nuovo, ma il mainstream in generale offre solo bassa qualità compositiva, e nulla vale dire che è la musica della nuova generazione. Voglio dire che la superficialità o la pregnanza culturale sta tanto dentro le persone quanto nelle forme artistiche che quelle persone producono.
Oggi la musica che sta andando è di... INFIMA qualità!!!!!!! Fortunatamente esiste un SOTTOBOSCO musicale dove c'è ancora QUALCUNO che vuole proporre qualcosa di interessante....o giovani bands o giovani artisti solisti che rifacendosi alle grandi IDEE musicali del cosiddetto Grande ROCK dei 60/70/80 cercano di proporre sempre materiale valido o fatto da LORO oppure rifacendo delle cover del glorioso passato, certamente rispetto alla chiamiamola musica odierna sono la minoranza ma ripeto.... Fortunatamente che ancora un movimento di BUONA MUSICA esiste!!!!!!!! Pochi ma....BUONI!!!!!!!! Ma... FINO a quando.... DURERÀ???!!!!!!
Penso sia soggettivo parlare di fine della musica, con i Nirvana siamo arrivati al capolinea😂
Con i Nirvana si è chiusa la storia dell'invenzione dei generi nuovi, ma successivamente sono apparsi gruppi con un alto tasso di personalità e anche un certo tasso di sperimentazione, nei generi già esistenti, ma comunque interpretati con rinnovata ispirazione. I loro dischi sono bellisssimi, solo che rimangono di nicchia e non diventano patrimonio culturale comune.
Per essere professionisti alcuni hanno una conoscenza un po' superficiale della musica odierna, l'ultimo soprattutto e tra l'altro per sua stessa ammissione 🤦🏻
Assolutamente ❤🎉
Come commento voglio parafrasare una vecchia hit degli anni 80: computer killed music". Buona musica a tutti.
non nominate la parola musica per quanto riguarda quella di massa degli ultimi 15 anni,o mi in***o come una bestia..fosse solo per rispetto a chi ha consacrato la propria vita all'Arte e allo studio accademico.
Per la composizione dei brani si dovrebbero interpellare specialmente i Maestri di musica,non degli improvvisati o tutt'al più poco esperti arrangiatori,ma questa è la tendenza.
Come la tendenza è pure quella di seguire le mode dettate dal mercato discografico,i cui brani però nascono unicamente dalla scarsa preparazione e cultura musicale dei produttori stessi,non da ciò che le persone necessitano realmente.
La musica dovrebbe insegnare a stupirsi,a incantarsi,a scoprire sempre nuovi luoghi,questo mediante l'utilizzo di espedienti ritmici,armonici,melodici,timbrici,agogici etc,e non può essere relegata soltanto a una mera forma di intrattenimento(che ci sta benissimo,ma solo in determinati contesti).
Non si tende nemmeno più all'immediatezza,al ritornello facile,ma alla reiterazione BANALE,COATTA E FORZATA di successioni armoniche e melodico-intervallari sempre identiche,che generano solo rincoglionimento nell'ascoltatore,quando invece potrebbero arricchirne,e di molto,il paesaggio interiore,e la vita di ognuno.
Ciò che il mercato non vuole sforzarsi di capire è che invece le persone sono intelligenti e perfettamente in grado di capire e di apprezzare,già inconsciamente,profondità musicali ben maggiori.
La diffusione della Musica dovrebbe essere regolamentata da un Ente,da un Garante,perchè secondo autorevoli studi scientifici è capace di influenzare e di modulare direttamente le emozioni dell'ascoltatore,e di muoverlo verso la buona o la cattiva strada,e non sto parlando solo del testo,ma della componente strettamente musicale.
Che ne dici di questa proposta: creiamo un ente che decida a monte quale musica deve ascoltare la gente e chi sono i musicisti degni di comporla. Gli diamo un motto, tipo “la musica rende liberi”. I musicisti che ne fanno parte hanno anche un saluto distintivo, per riconoscersi nella folla. Tutti quelli che non rispettano i canoni di ciò che decidiamo deve essere considerata musica DEVONO smettere di suonare, se lo fanno per hobby (proibita anche la detenzione di strumenti), oppure se lo fanno per lavoro vengono assegnati a qualsiasi tipo di manovalanza necessaria, con stipendio minimo garantito ovviamente. Per dimostrare che facciamo sul serio bruciamo gli strumenti in piazza. L’ente potrebbe chiamarsi “La Mia Battaglia (musicale)”. Mi sembra una buona idea, che dici?
Ho visto una intervista con il chitarrista storico che ha composto assieme a Vasco rossi molte canzoni famose: Maurizio Solieri. Non fa musica jazz o classica , ha composto un discreto numero di canzoni che hanno tenuto banco nelle orecchie degli italiani per 30 anni... insomma musicista noto e che non fa musica troppo complessa e da intenditori ... bene, si lamenta che DOPO AVER RIEMPITO STADI PER 30 ANNI nei locali non lo fanno suonare se non cover di canzoni di Vasco ... parliamo di birrerie e simili ... Quale speranza può mai avere oggi un giovane musicista con queste premesse ? nessuna. se sei bravo a giocare a calcio qualche speranza la hai, già se sei bravo a giocare a basket preparati a fare la fame almeno dopo i 30 anni ... se sei un bravo musicista... meglio che te lo tieni come hobby e non speri di camparci.
Alessandro bassetto la dice giusta. Tanta musica orribile in passato quanto oggi. Tanta musica bella oggi quanto in passato. Chi si aggrappa ad etichette usa semplicemente il paraorecchie e si fissa. ❤👋🏻
provo dei punti di vista contrastanti: da un lato una perplessità tendente al pessimismo, tutto sommato però se penso a a Pat Metheny, Buckethead, Vanessa Van Basten, Bjork, qualcosa ancora esiste di ascoltabile, ora tra i giovanissimi sinceramente non saprei che pesci pigliare
D'accordo con Malaman (Un grande). Quando sento lui mi vergogno a dire che suono il basso.
Non c'è niente(e con niente mi riferisco al concetto di insieme vuoto in matematica) da piu di 15 anni.
Nel mainstream ma anche nel cosiddetto indie,eccettuate sparute e isolate eccezioni(secondo le mie stime < 0.0001%). La "trap" non è musica fino a prova contraria,ovvero fino a che ci saranno sempre e solo testi idioti/inutili e musica non funzionale all'economia armonico/melodica/espressiva del brano.
E sì,si può esprimere anche l'assoluto niente e l'assoluto disagio in musica,è sacrosanto e opportuno,ma bisogna averne almeno le competenze strumentali,ritmiche,vocali,ma soprattutto musicali nel loro insieme.
Se la musica evolve come il cervello degli umani...siamo apposto!!
😂😂😂😂😂
La musica italiana attuale di qualità la porta avanti einaudi, e diversi gruppi funk napoletani, tipo i nu genea, quali maneskin.
Il computer ha ucciso la creatività, la ricerca, la spontaneità; si viaggia con l'immagine, con l'apparire. La spudoratezza dei concerti in playback ben accetta dalle masse è la sintesi della pochezza culturale dei tempi attuali
Senza aver letto il tuo commemto, avevo scritto proprio questo, che il computer ha ucciso la musica. Ce lo vedi Hendrix che suona con l'accordatore sulla paletta?!
Difficile esprimere ciò che penso della "musica" di oggi senza essere volgare e senza insultare nessuno... proverò. Cosa ci è successo negli ultimi 20 anni? Cos'è cambiato? Perché ci ritroviamo con "cantanti" che non sanno cos'è la dizione, che cantano un "italiano" da far accapponare la pelle, che non conoscono le sacre leggi del ritmo e dell'armonia, che praticamente vomitano anziché cantare? Gente che ha un "io" smisurato e, sinceramente, un "io" di cui vergognarsi? Perché l'industria musicale ha permesso loro di arrivare facilmente ai vertici delle classifiche? Abbiamo tutti completamente perso la capacità di distinguere la Musica dal rumore e un Artista da un delinquentello di quart'ordine? Non amo i Maneskin, ma VIVA i Maneskin se l'alternativa è quella che Amadeus & C. ci hanno obbligato ad ingoiare negli ultimi due Sanremo (non amo neanche Sanremo, tra l'altro).
Sento che molti intervistati hanno la cadenza veneta, come mai?
Con tutto il rispetto, ma questi signori che si reputano professionisti della musica e che amano la musica “suonata” spesso peccano di obbiettività.. La musica è SEMPRE in continua evoluzione, ha SEMPRE qualcosa da dirci, anche quando non rientra nei nostri gusti (la musica trap cit.). Ricordiamoci che le band storiche che tanto amiamo (led zeppelin, black sabbath ecc) agli inizi erano viste malissimo dai cultori della musica dell’epoca, esattamente come chi propone musica DIVERSA al giorno d’oggi. Quindi mettiamo da parte la componente affettiva nei confronti di band con cui siamo cresciuti e apriamoci anche a nuove sonorità, perché ci stiamo perdendo l’opportunità di far crescere band assurde (come gli unprocessed ad esempio) che propongono roba freschissima.
Frasi come “i maneskin sono una band valida, almeno suonano degli strumenti veri” non fanno altro che farci rimanere nella nostra zona di comfort.
La colpa è dei discografici, punto. Tirano su ragazzi con grandi sogni e talento discutibile, facendo sponsorizzare i genitori. Non mettono una lira, e se sbagli un pezzo, via uno, dentro un altro. Il mercato è saturo , e si fa poca cernita. Perché? Perché tutti sono disposti a pagare, e i discografici non tirano fuori una lira. Essendo tutto di fretta ed immediato i brani stessi devono durare poco, e se nasce uno come Britti non serve a un cazzo. Seguire la moda si, ma anche trenta anni fa la moda dei Duran o altre band, era sostenuta e qualificata dai brani con una caratura e tecnica che Tananai spostati.
Non penso alla trap come a musica moderna, essa ha certamente una veste differente dal rap anni ottanta, ma alla fine siamo lì. Quindi anch'essa è un "ritorno". La musica non si è fermata ai Police, o agli U2 o ai Nirvana, ci sono stati tanti gruppi interessanti anche dopo nel rock, in certa musica pop-country-celtica, nel metal, anche con un buon grado di sperimentazione, solo che non diventano mai cultura condivisa in quanto rimangono di nicchia. Di certo non si crea più un genere nuovo, ma ci sono musicisti che nel genere già esistente riescono comunque ad avere uno stile personale. Detto questo è penoso vedere che la massa non ascolta più musica di livello, accontentandosi della superficialità pseudo-artistica. Una volta la musica popolare era lirica nell'800 e prog-rock e jazz negli anni settanta, cioè la musica raffinata aveva un pubblico mainstream; non è più così oggi. In un mondo tanto materialista abbiamo perso la spiritualità della musica quale essenza in comune.
Luca Malaguti top assoluto
Luca Malaguti l'unico che ha detto le cose come stanno!
Chi dice che non c'è più ottima musica non conosce Steven Wilson
Musicista di nicchia..
Gruppi che valgono oggi? Leprous; Dool; Butt Splitters; Borknagar; Epica; Messa; 3 Dreams Never Dreamt; Fractal Universe. Tutte realtà musicali di spessore: chi più ne ha più ne metta!
La musica è finita all'inizio degli anni 90 quando hanno fatto sparire da un giorno all'altro l'hard rock e il metal per sostituirlo con quello schifo del grunge
Partendo dal presupposto che non voglio diventi una polemica sterile ma credo che in questo video vengano evidenziati tutte le problematiche dell'industria culturale italiana. Affermare che la musica sia morta da dopo i Police mi sembra un'affermazione parecchio preoccupante. Cancellare 40 anni di storia della musica solo perché non rientra nelle tue preferenze denota una notevole chiusura mentale. Inoltre faccio veramente fatica a comprendere come si possa pensare che la vera musica è solo quella "suonata". Qual'è la linea di demarcazione tra musica suonata e no? Chi ha deciso cosa è musica e cosa non lo è? Abbiamo avuto personaggi come John Cage che già a metà secolo scorso hanno indagato quali fossero i confini della musica e siamo ancora qua a creare queste fantomatiche linee di demarcazione immaginarie? Per quanto mi riguarda obbligatorio recuperare i lavori della Warp Records, di Fennesz, di Alva Noto per rendersi conto di come il linguaggio musicale può spingersi ancora verso lidi inesplorati.
Leggendo nei commenti poi vedo ancora utilizzare in modo denigratorio la parola trap. Come l'hard rock negli anni 80 ha prodotto un sacco di musica sicuramente discutibile, mi sembra veramente stupido non rendersi conto che all'interno di un fenomeno di portata globale come quello della trap, semplicemente per un fattore di grandi numeri, vengano registrati sia prodotti di assoluto pregio sia "plasticonate". Consiglio di ascoltare i dischi di Travis Scott, di Yung Lean, di Bladee e molti altri che al di là di quello che può essere un gusto meramente personale, sono pieni di influenze e di aspetti di ricerca che li fanno emergere dalla media.
Poi parlando di personaggi come Cory Wong, Jacob Collier e simili, mi pare che molto spesso sia musica prodotta specificatamente per addetti ai lavori e musicisti. L'impressione da esterno è che molto spesso sia musica che parla a se stessa, senza invece cercare di portare avanti un immaginario sociale.
Spero che da questo mio messaggio possa emergere una discussione civile.
Perche' nn esistono negozi di dischi?Vedo tanti che provano strumenti per i distributori degli ultimi store di chitarre. LA China ha sommerso di imitazioni a prezzi ridicoli.Gli strumenti custodia shopping costano cifre folli.Perche' un marchio di chitarre deve chiamarsi Harley......... un po' di fantasia e meno scimmiottare gli Americani .I Maneskin dureranno forse ancora un anno ed io nn li sento ROCK.Sono una brutta copia poi se alle nuove generazioni piacciono come si puo' spiegare che tutto e' relativo e muta come il tempo che passa e la terra che non ha piu' primavera, autunno, ma trombe d aria,esondazioni e guerre!!Ma questo e' un problema risolvibile buttando vernice sui capolavori degli impressionisti,potremmo rompere anche tutti i vinile di Mingus, Davis,Monk etc, forse molti nn sanno nemmeno chi sono.Ascoltatevi la Rettore, Morando ed Amadeus ve li meritate!!!.
il trap sarebbe musica?
😂
La musica si è fermata ai tempi dei Police... belle prospettive come produttore!
Però ha quasi ragione
@@5minuti_e_rotti Ma per nulla
Una cadenza davvero poco musicale! 😂
Meno male che c'è King Gizzard and the Lizard Wizard. C'è creatività ma pure un sacco di furbate fatte per soldi.
le feste dell'unità, le coop rosse, amadeus, principali imputati.
Chi ha vissuto come me (63) il periodo '60-80 si è viziato. C'era l'imbarazzo della scelta. Adesso...meglio non parlarne. Ho una cattiva opinione delle cover band che rifanno i miti di una volta ma non fanno musica loro a quei livelli. Per fortuna alcuni vecchietti ancora ci sono e la differenza è evidente. E poi la musica dal vivo non la segue nessuno, ci vanno per usare il telefonino ma non ascoltano nulla. E poi il festival di san remo. Era deludente anche prima ma adesso nessuno suona più. Non ci sono gli strumenti musicali.
E' vero la musica dal vivo non attira più! Che tristezza. Eppure gruppi davvero pregnanti e belli escono ancora: Leprous; Dool; Butt Splitters; Borknagar; Epica; Messa; 3 Dreams Never Dreamt; Fractal Universe. Tutte realtà musicali di spessore, ma che non venderanno mai più per ciò che meritano.
La cosa essensiale è ascoltare musica contemporanea. Riascoltare ciò che si è ascoltato mille volte non ha molto senso. Il tempo è poco
Non mi stanco mai di risentire la musica bella, anche ascoltata mille volte. Se una camzone vale, vale sempre. Però è vero anche che una persona è viva se è curiosa, ed io non posso fare a meno di cercare nuove realtà, perchè ci sono e fanno cose molto ganze anche oggi. Leprous; Dool; Butt Splitters; Borknagar; Epica; Messa; 3 Dreams Never Dreamt; Fractal Universe. Tutte realtà musicali di spessore: chi più ne ha più ne metta! Quest'anno ho già sentito 61 dischi nuovi: Sonic Universe al primo posto per adesso ('It is what it is') anche se quest'ultimo è composto di vecchi musicisti (Living Colours).
Non si può fare la stessa canzone per decenni. Secoli fa andava altra musica. Bisogna essere di mente aperta senza pensare di avere l'esclusiva. A volte per sentire novità basta uscire dal confine occidentale.
Adesso la😁fanno con l'A.I.
Curiosità sempre! Ma aperti di mente non deve significare apprezzare la musica di basso livello.