Carissimo Luigi, ho ammirato molto la tua lettura, attenta e partecipe come sempre, di queste lettere con cui Rilke risponde al bisogno espressogli da un suo giovane ammiratore. Ascoltare dalla tua voce che scandisce con estrema chiarezza il pensiero di Rilke a proposito del “far poesia” e del “farsi poeta” è stato come sentirmi penetrare dalla lama fredda con cui gli editori rispondono agli sconosciuti (i poveri della letteratura , come li chiamo io e fra i quali mi annovero). Il ventottenne Rilke risponde infatti all'altrettanto giovane suo interlocutore con un manierismo che è talmente esemplare, che oggi è un modo ovvio di togliersi di torno i “questuanti”. Eppure il giovanissimo Rilke, malinconico e ambizioso, aveva sino ad allora composto pura poesia d'occasione. E queste liriche erano comparse in giornali e riviste a partire dal settembre 1891. Andreina Lavagetto, curatrice e commentatrice del volume "Poesie 1907-1926" (Einaudi editore), sottolinea a pag. 571, che il giovane Rilke (giovane - lo sottolineo ancora - come quel suo corrispondete che chiede un giudizio) , nella ricerca di una sua poetica, non era guidato da un imperativo interiore ma dalla volontà di affermarsi nel mondo letterario, che lo spinge a imitare i modelli dettati dalla cultura dell'epoca. Come suonano male tutte quelle raccomandazioni, come campane incrinate da un falso tentativo di esprimere comprensione! Con quanta amarezza si ascolta un poeta che mente !
caro Luigi sono qui seduto ad una panchina e mi sono messo ad ascoltare questa bellissima lettera di Rilke credimi è stato veramente un momento particolare non solo perché pensa le cose vere quelle giuste quelle alle quali forse sia tu che io pensiamo mi ha fatto pensare ad una poesia di Pasternak e se credi puoi trovare su UA-cam si intitola essere rinomati non è bello perdonare se non vedi punteggiatura le maiuscole dove dovrebbero esserci ma sto parlando al cellulare e lui non tiene conto di queste cose però ho passato credimi un quarto d'ora con te pensando che in fondo la tua anima è proprio quella che si legge in questa lettera ti voglio un gran bene guarda anche se così raramente adesso ci sentiamo forse per non di perderci troppo o per non dici sempre le stesse cose però la lettera è veramente bella ma lettera date diventa bellissima straordinaria ci hai messo tutto il sentimento che si può mettere in una così bella in un così bello scritto caro Luigi io mi auguro però prima di tutto che tu stia meglio e che i tuoi problemi sì vadano riso risolvendo e che si risolvano anche un po' le tue malinconie e le mie ti mando un lungo e forte abbraccio come poche altre volte però mandato ancora impressionato dalle parole che mi hai fatto ascoltare un grande e forte fraterno abbraccio è tutto il mio affetto ti giunga Beppe
Non bastano parole per descrivere tanta profondità.
Conoscevo questa lettera ma recitata da te è un'altra cosa!Grazie Luigi.Che belle e sagge parole: guardi dentro di sè
Carissimo Luigi, ho ammirato molto la tua lettura, attenta e partecipe come sempre, di queste lettere con cui Rilke risponde al bisogno espressogli da un suo giovane ammiratore.
Ascoltare dalla tua voce che scandisce con estrema chiarezza il pensiero di Rilke a proposito del “far poesia” e del “farsi poeta” è stato come sentirmi penetrare dalla lama fredda con cui gli editori rispondono agli sconosciuti (i poveri della letteratura , come li chiamo io e fra i quali mi annovero).
Il ventottenne Rilke risponde infatti all'altrettanto giovane suo interlocutore con un manierismo che è talmente esemplare, che oggi è un modo ovvio di togliersi di torno i “questuanti”.
Eppure il giovanissimo Rilke, malinconico e ambizioso, aveva sino ad allora composto pura poesia d'occasione. E queste liriche erano comparse in giornali e riviste a partire dal settembre 1891.
Andreina Lavagetto, curatrice e commentatrice del volume "Poesie 1907-1926" (Einaudi editore), sottolinea a pag. 571, che il giovane Rilke (giovane - lo sottolineo ancora - come quel suo corrispondete che chiede un giudizio) , nella ricerca di una sua poetica, non era guidato da un imperativo interiore ma dalla volontà di affermarsi nel mondo letterario, che lo spinge a imitare i modelli dettati dalla cultura dell'epoca.
Come suonano male tutte quelle raccomandazioni, come campane incrinate da un falso tentativo di esprimere comprensione! Con quanta amarezza si ascolta un poeta che mente !
Una riflessione certamente dura, la tua, restano comunque le lecite considerazioni sul far poesia di Rilke. Comprendo la tua amarezza, sinceramente.
caro Luigi sono qui seduto ad una panchina e mi sono messo ad ascoltare questa bellissima lettera di Rilke credimi è stato veramente un momento particolare non solo perché pensa le cose vere quelle giuste quelle alle quali forse sia tu che io pensiamo mi ha fatto pensare ad una poesia di Pasternak e se credi puoi trovare su UA-cam si intitola essere rinomati non è bello perdonare se non vedi punteggiatura le maiuscole dove dovrebbero esserci ma sto parlando al cellulare e lui non tiene conto di queste cose però ho passato credimi un quarto d'ora con te pensando che in fondo la tua anima è proprio quella che si legge in questa lettera ti voglio un gran bene guarda anche se così raramente adesso ci sentiamo forse per non di perderci troppo o per non dici sempre le stesse cose però la lettera è veramente bella ma lettera date diventa bellissima straordinaria ci hai messo tutto il sentimento che si può mettere in una così bella in un così bello scritto caro Luigi io mi auguro però prima di tutto che tu stia meglio e che i tuoi problemi sì vadano riso risolvendo e che si risolvano anche un po' le tue malinconie e le mie ti mando un lungo e forte abbraccio come poche altre volte però mandato ancora impressionato dalle parole che mi hai fatto ascoltare un grande e forte fraterno abbraccio è tutto il mio affetto ti giunga Beppe
Grazie! ua-cam.com/video/baIs9pI-MkQ/v-deo.html .... qui ti ho risposto!
Bravo
🙏
Meravigliosa
carta hermosa poesía.
llamado discreto a buen amigo.
Era ilpoeta della miaonestaboheme ..Ela scoperta mi dava ancora fiducia.speranza.credevo in me....maueo
che piacere, bello
Grazie!