Це відео не доступне.
Перепрошуємо.

'A malavita - Otello Profazio

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 17 бер 2024
  • Questa canzone é interessante perché é in assoluto il primo canto di "malandrineria" pubblicato da Profazio. Fu incisa nel 1955 in un 78 giri e successivamente riproposto su 45 giri nel 1960.
    Da notare che nel 1959 fu anche inserita in un "extended play" a 45 giri chiamato "Canti della Malavita", insieme a "lu carceratu", "Lu briganti musulinu" e "carogna carogna": il primo tentativo di creare un disco "a tema."
    Successivamente é stata anche pubblicata in uno dei due CD allegati al libro "A viva voce" edito da SQUI[LIBRI], nel 2007.
    Questa canzone non gode della stessa popolaritá che é stata riservata agli altri 3 brani contenuti nei "Canti della Malavita": infatti quest'ultimi, opportunamente riveduti e corretti, si legarono molto bene tra loro, costituendo il fulcro della storia de "Il brigante Musulino" (1963), il primo LP monografico. Mentre "'A malavita" é rimasto un lavoro a se stante.
    TESTO
    'A Malavita
    Sugnu putenti e sugnu camurrista,
    sugnu lu cchiu valenti malandrinu.
    A undi li me' pedi fannu pista,
    trema la terra, trema la terra 'nsinu.
    'Mmenzu a 'sta piazza c'esti 'nu 'rrilogiu,
    lu mastru sugnu jeu chi lu dirigiu.
    Si c'é qualcunu chi nd'avi coraggiu
    mi nesci fôra, chi 'u pettu cci scúggiu!
    O corvu niru chi vai girandu,
    'nta 'sta strata non c'esti bucceria,
    la beddha chi mandasti salutandu,
    Státti certu non leva a tia!
    Arsira mi 'rriváu 'nu processu,
    dicendu di 'sti stati non mi passu,
    cci 'ndi mandai n'autru lu stessu,
    chi sempri cci passai e sempri passu!
    E quandu passu di ccá, passu di notti,
    paura non ndi tegnu 'i nuddha parti.
    Supra li spaddhi portu lu ddubotti,
    'nt'a li sacchetti tengu l'armi curti.
    Si c'é qualcunu chi si senti forti,
    mi nesci fôra chi 'a paga pe' tutti.
    Li me' cuteddha su' frischi 'mmolati,
    carogna cu' li porta li feriti.
    E si li portu jeu sannu sanati,
    si li portati vui carogna siti.
    TRADUZIONE
    La malavita
    Sono potente e sono camorrista,
    sono il piú valente malandrino.
    Dove si posano i miei piedi
    trema la terra, trema persino la terra.
    In mezzo a questa piazza c'é un orologio
    il capo sono io che lo dirigo.
    Se c'é qualcuno che ne ha il coraggio,
    che esca fuori che il petto gli squarcio!
    O corvo nero che vai girando,
    in questa strada non ci sono carogne per te.
    La bella a cui hai mandato i tuoi saluti,
    stanne certo, non sará mai tua!
    Ieri sera mi arrivó un avvertimento,
    di non passare piú per queste strade.
    Io ne mandai un altro uguale,
    che sempre ci passai e sempre ci passo!
    E quando passo di qua, passo di notte,
    paura non ne ho assolutamente,
    Atracolla porto la doppietta,
    nelle tasche porto le armi corte.
    Se c'é qualcuno che si sente forte,
    che venga fuori e pagherá per tutti.
    I miei coltelli sono affilati di fresco,
    carogna chi ne riporta le ferite.
    E se le riporto io, saranno sanate,
    se le ritortate voi, siete delle carogne.

КОМЕНТАРІ • 9

  • @salvatoresquadrito109
    @salvatoresquadrito109 4 місяці тому +1

    Era ed È! ARTE! CHE VIVE !

  • @user-hx2wm4oh4q
    @user-hx2wm4oh4q 4 місяці тому

    Canzone che ogni tanto Profazio nelle sue serate tirava fuori😊

  • @bepy860
    @bepy860 4 місяці тому

    La conoscevo benissimo perché era stata inserita in uno di quei due cd allegati al libro da lei citato nella presentazione che ha fatto di questo brano.
    Credo comunque che non l'abbia ascoltata per la prima volta quando comprai quel libro ma molto tempo prima, non è da escludere il fatto che possa averla conosciuta su UA-cam o anche altrove.
    Sicuramente non la scoprii attraverso i dischi d'epoca che la contenevano perché quando uscirono quei dischi non ero ancora nato ed anche perché nel corso degli anni poi sparirono quasi del tutto dalla circolazione e quindi pur volendo mi sarebbe risultato alquanto difficile poterli recuperare.
    Non sapevo comunque che venne presentata inizialmente da Profazio in un 78 giri mentre ero a conoscenza del fatto che era presente in un 45 giri allargato dedicato ad i canti malavitosi.
    Grazie al suo scritto ho potuto ampliare quindi le mie conoscenze inerenti al brano in questione.
    Ci trovo sempre qualcosa di interessante nei suoi scritti ed è per tale motivo che non me li lascio mai sfuggire.
    Le presentazioni costruite in una certa maniera danno sempre un valore aggiunto al brano a cui fanno riferimento, offrono in sostanza all'interessato l'opportunità di poterlo ascoltare con maggiore trasporto.
    Ci auguriamo quindi che possa continuare su questa strada ancora per molto.
    Mi aspetto ora di poter vedere uscire fuori da questo viaggio da lei intrapreso due brani incisi da Profazio che mi ispirano molto e che sono questi qui: ''Brutta bruttazza(Soru di la
    me’ zita)'' ed ''io mammeta e tu''.
    Il primo è un brano famoso della musica popolare siciliana che sono curioso di vedere come è stato rimaneggiato da Profazio nella sua personalissima versione.
    Il secondo invece è un brano di Modugno difficilissimo da interpretare perché va recitato oltre che essere cantato.
    Essendo complesso, voglio vedere come riuscì Profazio a rispettarlo a dovere.
    Comunque ogni chicca di Profazio è sempre ben accetta, l'importante è poterle ascoltare.
    Per il momento sono quelle a stuzzicarmi maggiormente, in particolar modo la prima.

    • @ermannoprofazio7066
      @ermannoprofazio7066  4 місяці тому +1

      La ringrazio per i complimenti, é uno sprone a continuare questo lavoro, che mi appassiona. Mio padre ha inciso tantissime canzoni e molte, anche se non tutte sono dei "capolavori", voglio dare la possibilitá a tutti gli appassionati del genere la possibilitá di ascoltarli e scoprirli. BRUTTA BRUTTAZZA non era in programma, perché ho visto che qualcuno (l'amico Mario D'amico) l'ha giá pubblicata (anche se l'audio non é dei migliori....nelle mie pubblicazioni cerco di curare anche la pulizia del suono, perché i dischi non sono sempre in buono stato). Comunque, si puó sempre inserire...Le canzoni di Modugno arriveranno, ci vuole solo un po' di pazienza.

    • @bepy860
      @bepy860 4 місяці тому

      @@ermannoprofazio7066 innanzitutto la ringrazio per essersi interessato alle mie richieste... davvero molto gentile e disponibile..
      Comunque è vero che esiste una canzone incisa da Profazio che si chiama ''brutta bruttazza'' e che è stata già pubblicata su UA-cam...
      Non è però quella che interessava a me perché la canzone che desideravo sentire io si chiamava ''Brutta bruttazza (Soru di la me' zita)'' e non quindi soltanto ''brutta bruttazza'' come quella da lei citata... la mia dovrebbe essere la celebre canzone siciliana ''Quant'è laria la me zita'' a cui Profazio avrà dato quel titolo diverso nella sua versione...

    • @bepy860
      @bepy860 4 місяці тому

      @@ermannoprofazio7066
      A pensarci bene il brano su cui avevo buttato l'occhio deve essere proprio quello che è stato di recente pubblicato su UA-cam.
      Successivamente evidentemente ritennero opportuno allungargli il titolo per renderlo più univoco e quindi maggiormente identificabile.
      Ma il brano quello deve essere visto che il disco che lo contiene è sempre lo stesso, venne soltanto con il tempo ristampato quel disco e fu proprio in quell'occasione che decisero di ampliare il titolo del brano con quell'aggiunta.
      A me cmq sarebbe piaciuto ascoltare dalla voce di Profazio il brano ''Quantu è laria la mè zita''.
      Possibile che non l'abbia mai inciso?... lo domando perché quel brano ha la sua importanza nel genere di cui si è sempre occupato Profazio...
      Eppure in una trasmissione radiofonica l'aveva interpretato quel brano facendoci anche un figurone perché lui era bravo nel saper cogliere le caratteristiche peculiari di qualsiasi brano.
      Signor Ermanno è qui che lo vidi cantare quel brano:
      ua-cam.com/video/gY5ngZ0Fsnw/v-deo.htmlsi=EtC0EvRhkMxVZZzC
      Comunque ci saranno altre rarità di Profazio che lei pubblicherà e che noi ascolteremo con immenso piacere.
      Come si dice in casi di questo genere,lo spettacolo è assicurato.
      E mi scusi se mi dilungo con lei un po' sempre troppo ma deve sapere che è la passione a farmelo fare e la consapevolezza di trovarmi di fronte ad una persona competente con cui poterla condividere al meglio.

    • @ermannoprofazio7066
      @ermannoprofazio7066  4 місяці тому +2

      Indagheró, ma credo che "quant'é brutta (laria) la me' zzita" l'abbia sempre cantata solo nei concerti e mai incisa su disco. Non conoscevo questa registrazione, ma avevo individuato un altro video di un concerto di piazza a Mileto del 1996 che é molto simile.
      ua-cam.com/video/-3xk_SCBasQ/v-deo.html
      Amava iniziare i concerti con questa "introduzione" sulla vita grama dei cantastorie che culmina con la canzone sulla fidanzata brutta, perché dava modo di far entrare gli spettatori nell'atmosfera della cultura popolare contadina, inserendo storie e proverbi tra un strofa e l'altro delle canzoni.
      Purtroppo ci sono diverse canzoni che non fatto in tempo di pubblicare. Nonostante ció il repertorio che ha inciso é molto vasto.

    • @user-hx2wm4oh4q
      @user-hx2wm4oh4q 4 місяці тому

      Profazio ha detto piu' volte che se campava due vite non riusciva a cantare tutte le canzoni che avevo scritto. ❤