Narratori e compositori di Sicilia | "La frode" di Leonardo Sciascia

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  • Опубліковано 23 лют 2022
  • Giovedì 26 febbraio alle 18 va online "La frode" di Leonardo Sciascia, quarta puntata del progetto multimediale "Narratori e compositori di Sicilia", una produzione Teatro della Città, Teatro Massimo Bellini e Università di Catania, ideata per esaltare il connubio tra le pagine dei grandi della letteratura isolana e le partiture di rinomati compositori siciliani contemporanei.
    🎭 Protagonisti del racconto gli attori David Coco ed Evelyn Famà, che interpretano adattamento teatrale di Ezio Donato.
    🎶 L'Orchestra del Teatro Massimo Bellini, diretta dal maestro Leonardo Catalanotto, esegue "La frode" di Giuseppe Emmanuele.
    🎦 Le riprese e il montaggio sono di Dario Grasso, Salvo Noto, Giorgio Raito e Giuliano Severini.
    ***
    Nel 1966, Leonardo Sciascia scrive un articolo sul quotidiano “L’Ora” di Palermo sulla nota vicenda di Franca Viola che, rapita da un manipolo di tredici individui e violentata dal capobranco, rampollo di una famiglia mafiosa, non accettò il matrimonio riparatore.
    L’uomo era convinto che Franca, ormai ‘disonorata’, lo avrebbe sposato e il matrimonio sarebbe stato necessario per estinguere il reato di cui lui e i suoi bravi si erano resi responsabili. La ragazza, però, appoggiata in pieno dal padre, rifiutò il matrimonio ‘riparatore’ e la vicenda finì in tribunale con il rapitore-violentatore condannato a undici anni di reclusione.
    Durante la celebrazione del processo, Sciascia rileva che lo Stato è correo nel legittimare il matrimonio riparatore al posto della pena e sottolinea anche come la stessa solidarietà del Paese nei confronti di Franca non dovrebbe manifestarsi in forme eccezionali e clamorose, ma essere il contesto stesso, semplice e ovvio, della vita sociale.
    Ispirandosi alla vicenda di Franca Viola, nel 1967, Sciascia pubblica il racconto breve "La frode", che narra di un'orfana minorenne costretta a prostituirsi che ha il coraggio di denunciare un uomo molto potente, nella società maschilista degli anni '60.
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