per arrivare a cambiare la cultura che porta "a togliere la lingua alla donna", per prima va tolta in parte alla donna la possibilità della formazione delle figlie e dei figli, dato che la mamma spende di più tempo con i figli e nelle scuole ci sono più donne e puntare di più sull'educazione sentimentale e non su quella sessuale o di ruolo di genere in cui l'uomo non è educato alla libertà individuale, ma per farlo diventare uno schiavo lavoratore, con i capelli tagliati, vestito "in divisa", senza molti accessori di bellezza , non come la donna, in modo che solo con il suo successo sociale li permetta di avere un'attività sociale e figli, mentre alla donna non viene richiesto questo. L'uomo non può scegliere il mestiere che gli piace, ma quello redditizio per avere l'accesso alla donna e avere dei figli. Dopo, ci vuole anche un equilibrio in caso di separazioni, tra uomo è donna, perché l'uomo è abusato psicologicamente, derubato dai suoi affetti, proprietà e soldi, intrappolato in un sistema sociale in cui lui si deve dimostrare "forte", mentre lui si sente "in colpa" per avere sentimenti del tutto umani.
La verità è che la violenza è l'effetto , ma bisogna cercare anche le cause che la scatenano . Gli uomini approfittano vigliaccamente della loro forza fisica per schiacciare la donna , ma siamo sicuri che la donna non faccia nulla mai , per causare la violenza maschile? Mai una frase densa di rabbia ? Mai una parola di disprezzo? Tutte sante? Tutte perfette sempre? Tutte immacolate? Non sarà che stiamo scappando o per superbia o per opportunismo dalla nostra parte di responsabilità? Questo tempo , ha toccato solo gli uomini? Le donne sono serenissime? Siete sicure? La violenza è esercitata solo dagli uomini? Parlo di violenza mentale oltre a quella fisica. Se non si vuole avere attenzione , amore e rispetto per la delicatezza o fragilitá maschile nella fine di un rapporto , si abbia rispetto almeno per il proprio essere .
Dal punto di vista dei dati: le violenze sono per buona parte da ambo le parti. Anche quelle fisiche, semplicemente per n motivi è più facile per il maschio portare all'omicidio con la violenza fisica, mentre per la donna solitamente ci sono strumenti come l'avvelenamento. (Ad aggiungerci che l'uomo soffre più spesso di vari problemi psicologici, una minoranza dei quali poi si sfoga in questo modo: ma questi casi non rientrano nei femminicidi. Che sono solitamente 40 all'anno.) Quando non sono da entrambe le parti, comunque i numeri le considerano equivalenti. Anche se l'uomo tende a denunciare di meno e a non considerare la violenza fisica che subisce come vera violenza. (Ma le stime tengono conto anche di questo fattore, quindi le si considerano equivalenti anche se non lo sono nelle denunce.) Considera che anche la donna fa molta violenza fisica (in quanto l'uomo non è che reagisce necessariamente, come ho detto nei casi in cui non ricambia non lo considera spesso nemmeno una violenza) e anche l'uomo fa molta violenza psicologica, in particolare se ha problemi a sua volta di natura psicologica. (Poi parlo di "problemi", ma niente che lo rende incapace di intendere e di volere. Più che altro parliamo di tendenze manipolatorie e roba simile.)
la differenza tra femminile e maschile esiste non possiamo negarlo, non dobbiamo assolutamente cadere nella differenza di genere ossia io in quanto femmina sono migliore o peggiore di te in quanto maschio e viceversa, l'accettazione della differenza è fondamentale. il mio piccolo parere è che importante insegnare ai nostri figli tutto ciò e dall'accettazione inizia rispetto ....
Sono una donna e non mi sento completamente solo "donna" nella mia identità, mi sento anche "uomo", penso come un uomo, mi vesto spesso come un uomo (e se voglio anche come una donna) e non mi faccio alcun problema di questo. Dipende tutto da come e cosa ci sentiamo; moltissimo di questo deriva dalla cultura.
Dott. Recalcati, se io come donna avessi bisogno di rivolgermi ad uno psicologo come Lei, credo che verrei fuori dalla seduta molto più confusa. Ha banalizzato un argomento estremamente importante.
È uno degli uomini più riconosciuti in Italia ed in Europa, banale sarà la tua idea superficiale che ti sei fatta su di lui . Non ha banalizzato per niente, anzi, se poi non compendi il linguaggio psicanalitico....
Il femminismo che doveva affrancare la donna dalla sottomissione ha fatto sì che le togliesse quella grazia e dolcezza diventando prepotente e disinibita al punto di esasperare l'uomo col.violenxa fisica e psicologica. Quanti ipmini subiscono violenza e non denunciano per vergogna, inoltre.l"uomo e".molto sensibile all'abbandono tutto ciò porta in lui esasperazione e fa si che succedono tragedie.. dove sono le donne di una volta che arrossivanp.per un complimento piene di pudore.,???
La donna desiderata come oggetto e non come soggetto unico da rispettare e amare nella piena libertà...gli uomini vogliono essere liberi ma non accettano reciprocità perché sono più deboli meno forti di resistere alle tentazioni, mentre la donna sa amare profondamente...
Ma si tanto poi quando sono le donne a uccidere o a tentare di uccidere i loro compagni (spesso non ci riescono perché sono meno forti) al telegiornale e sui giornali non ne parlano
Piu banalmente si può dire che il maschio ha dentro di sé, programmato dall'evoluzione, il compito di proteggere la coppia madre-bambino e in questo senso può essere che, psicoticamente, se ne senta proprietario sviluppando una dipendenza appunto patologica... Questo sarebbe il caso della violenza di origine patriarcale. Il caso della povera Giulia pare non c'entrare nulla con questa origine; non mi stupirei se Filppo avesse in mente l'omicidio -suicidio a dimostrazione dell'ideale d'amore eterno, inscindibile di origine più infantile, seppur iperbolico-patologico...
Ho sempre seguito Recalcati sulla sua pagina ufficiale su Facebook, il suo post di ieri mi ha sorpresa negativamente perché con molta leggerezza si è permesso di esprimere malissimo un concetto antifemminista che cozza totalmente con quanto invece cerca di far passare qui. Ormai si sta dando arie eccessive, tant'è che quando ho scritto sul suo post che sta uscendo un pò troppo e troppe volte dal seminato, ha cancellato il post, mio e di tutti quelli che non gli sono piaciuti. Poi mi ha addirittura bloccata perché gli ho chiesto come mai e se intendesse cancellare tutti i commenti negativi. Ok, ho capito che sta coltivando manie di onnipotenza. Complimenti Recalcati, spero che la maschera le cada molto presto, perché al contrario di ciò che ha dimostrato con certi comportamenti puerili, io penso che vi siano moltissime persone intelligenti anche più di lei in questa terra. Buona notorietà.
Non ho FB, ma forse ho capito a cosa ti riferisci. Per caso ti riferisci alla frase "Il femminismo ideologico è il riflesso speculare del peggior maschilismo"? Se si, credo che questa è una questione di termini e dei significati che diamo a questi. Credo proprio che con tale affermazione intendesse separare tra di loro le diverse categorie di "femminismo", che, per semplificare, potremmo dividere in due macrocatgorie, ovvero il "femminismo positivo" e il "femminismo nocivo" ("ideologico" secondo i termini usati da Recalcati). Insomma, mi pare palese che in tutti i movimenti sociali, seppur positivi, ci siano delle derive positive e nocive, dei membri consapevoli e con senso critico e dei membri ideologizzati e radicalizzati, e il movimento femminista non fa' eccezione a questa tendenza umana e dei gruppi sociali in generale. Essendo questo un tema caldo e importantissimo è facile travisare il significato di alcune espressioni, anche perché le parole sono spesso ambigue e interpretabili. Insomma, è palese che esiste una deriva femminista che persegue i suoi obiettivi in maniera critica e consapevole, facendo leva sulla cooperazione tra sessi e generi al fine di ottenere un risultato vantaggioso per tutti (infatti, la piena emancipazione femminile non è solo a vantaggio delle donne, ma anche degli uomini), e un'altra deriva (che per semplificare chiameremo nociva) che persegue i suoi obiettivi attraverso la polarizzazione tra sessi e generi e la semplificazione eccessiva di meccanismi sociali che sono in realtà assai complessi. La deriva nociva, e in questo sono in accordo con la frase di Recalcati, sembra analoga al maschilismo della peggior specie, ovvero è un movimento divisivo che non fa' altro che accentuare le differenze sociali già in essere al posto di cercare la parità vera tra sessi e generi. Non so se sono riuscito ad esprimermi comprensibilmente, caso mai non fossi stato chiaro prova a scrivermi cosa ti sembra ambiguo in ciò che ho scritto così da comprenderci al meglio. Essendo questo un argomento rilevante e complesso è facile imbattersi in fraintendimenti.
Brava !!! Questo signore ha manie di onnipotenza ed è evidente dalla sua comunicazione verbale e paraverbale. Ha fatto un miscuglio di storia e di psicologia, per adornare la sua intelligenza. Non mi è piaciuto affatto.
@@marioesposito8505no, non mi riferisco alla frase che hai citato tu, purtroppo! In ogni caso la frase in sé è grave quanto il suo comportamento successivo, ha problemi seri questo qui e non ci vuole uno psichiatra per capirlo, magari non sono troppo evidenti perché lui è furbo, ma c'è chi lo è di più.
Strapparela lingua significa evidenziare la violenza delle parole dette prima gentile recalcati..se salta questo passaggio allora vale tutto e non è cosi..la smetta di ruovere la parte di verita che non tocca mai..piacera alle persone ottuse ma cosi non si risolvera mai il problema della violenza manifesta se non si immette anche la violenza non vista..grazie
A mio parere, oltre a motivi personali, esiste, sempre, la paura, che il figlio della donna sia '"suo' figlio....la paura patriarcale della propria paternita'
Spinta appropriativa e misconoscimento sono le basi della violenza, dice Recalcati. Così per negarla lui, parlando di educazione sentimentali, da maschio bianco ed etero cita Adorno, Moravia, Proust, Verga, altri maschi bianchi etero. Molto autentico direi.
lo sapete voiil perché...Geni! Ma se non ci capite nulla! Ma ancora a diffondere banalità? Lui che è un uomo parla delle donne???? Ma la volete smettere di raccontar menate come l'invidia del pene???? Studiate!
Buonasera, infatti ci sono tantissime donne che non aderiscono al modo di sentire femminile, che non vestono come veste la "donna" ma che si sentono più libere di vestire anche più "unifprmate"..cioè come un uomo. Sembrerà strano, ma molte donne si sentono paradossalmente obbligate vestire come donne, a sentire come donne, a fare i mestieri da donne, ad approcciarsi come donne; rompere questo schema (che non sempre equivale alla "libertà " dato che molte donne continuano comunque a sentirsi represse in tante altre cose-come il dover indossare a tutti i costi la minigonna o il vestitino il sabato sera per timore di non essere notate) è la vera conquista; potersi sentire libera do vestire, di lavorare, di pensare come un uomo, o se si vuole come una donna, è la vera libertà. Donne e uomini sono diversi nella misura in cui ci impongono di essere diversi sin da piccoli, di pensare diversamente, di sentire diversamente, di parlare diversamente, di avere gusti diversi. Ecco la vera libertà!!
Caro Recalcati, ho seguito con attenzione, ma devo rivolgerti alcuni appunti. Con tutta la tua preparazione e cultura dici alcune inesattezze che minano il senso e la credibilità del tuo teorema. Dal minuto 10.00 in poi, i ragionamenti scricchiolano non poco e tentano di disciplinare razionalmente quello che non può essere disciplinato, come se gli accadimenti fossero fatalità. Dici che Educheresti i tuoi figli secondo la letteratura della "donna angelicata" e poi gli dici (per semplificare il tuo ragionamento) ...guardate che però poi le donne vi lasciano, se ne vanno quando trovano uno "più conveniente" e quindi rispettate il loro diritto di farlo con un "...prego, adesso passi lei", dove le lascio le chiavi? Se ha bisogno per qualsiasi cosa, mi trova sotto il ponte, però stia tranquillo che il mutuo continuo a pagarlo io..." E scusi se ho tradotto in termini spiccioli un po' più realistici la sua alta filosofia. Qui invece, a parer mio, due sono le scelte che "filosoficamente" possono essere effettuate. Tenersi la donna che ci ha concesso di essere al proprio fianco fin quando lo vuole ella (fin quando fa brodo), senza eccessivo coinvolgimento o amore, pronti a scappare da un altra femmina, (quando ci darà il ben servito) sempre si mantengano le carte in regola per essere presi da un'altra. Oppure destinarsi a una sofferenza immane e quasi certa e a un fallimento strutturale dei nostri obiettivi affettivi. Folle è l'idea di attribuire alla donna le stesse prerogative di innamoramento dell'uomo in termini di romanticismo e fedeltà. Mi dia retta Recalcati, non educhi i suoi figli con Dante e Leopardi. Li farebbe solo soffrire. ...Non le dico di educarli con "Sfera ebbasta" ma trovi la giusta via di mezzo. La donna ama il romanticismo e lo conosce bene per riceverlo, non certo per offrirlo. Le riconosco al contempo che e' tutto vero quello che dice sulla donna simbolo ed espressione della libertà e della creatività e sono d'accordo anche (con un non poca invidia) sul fatto che la donna è più complessa e percettiva del maschio e sulla sua superiorità mentale in termini di capacità di valutazione globale. Proprio per questo bisogna insegnare ai maschi, sin da bambini, a casa, in famiglia e nella scuola, a non sopravvalutare le donne, e a non identificarle come la meta della propria realizzazione affettiva, ma piuttosto a dar loro il giusto rispetto e devozione sempre e nell'immediato fin quando questi valori sono condivisi reciprocamente. Aggiungendo una basilare postilla. Attenzione a "Non innamorarsi di una donna oltre il 50% di quanto si ama il proprio io. Sempre si riesca a far comprendere questo ai giovani, i cui sentimenti sono più puri e disinteressati per entrambe i sessi. Insegnamo loro in soldoni piuttosto che: chi non mi ama non mi merita, che morto un papa, (una papessa) se ne fa un altra, e che 'The greatest love of all" è verso noi stessi in termini di autostima e solidità. Con queste modalità pur amando un po' di meno, ameremo meglio, più a lungo e saremmo al riparo dall'odio e dai femminicidi. Per quanto riguarda la cultura patriarcale poi ci sarebbe da scoperchiare un vaso di Pandora. Meglio tenerlo chiuso e metterci un 'etichetta che sintetizzi. "Attenzione - Testosterone - Maneggiare con cautela!" Certi discorsi di accondiscendenza totale nei confronti dell'universo femminile sono pericolosi e dati in pasto a chi non ha una preparazione specifica in merito possono fare ulteriori danni. Insegnamo piuttosto ai nostri figli a riconoscere le donne che sono un po' più affidabili e a non perdere tempo appresso alle arriviste e alle profumiere. E non sono luoghi comuni, è la pura realtà dei fatti. Una realtà biologica che mette gli "uomini contro" in una zuffa più o meno virtuale per conquistare la femmina più ambita e la donna "attraente" nella condizione di spettatrice più o meno compiaciuta nei confronti del migliore o miglior offerente.
Io non sto a discutere se sia vero o falso quello che dici. La realtà è che pensa diversamente la maggioranza degli italiani e fra un po' dell'UE......non parliamo di America e Russia o Cina e India e tutta l'Africa. Queste idee sono una minoranza mondiale, ma non voglio dire che siano sbagliate, ognuno è libero di credere in ciò che vuole. Ma se continuate ad aiutare con i vostri estremismi i movimenti contrari alla libertà di pensiero la cosa diventa fastidiosa
X favore diffondete l idea che le bambine imparino le arti.marziali sopratutto aikido che non.usa la forza fisica ma la concentrazione mente corpo x usare l energia dell aggressore contro di.lui
Sono anni che sto al mondo e l'unica lezione di vita sana e benefica che ho imparato nella vita è non legarsi mai a un uomo, tanto guarda che fine fanno le donne! E la gente ancora crede all'amore..... beati loro!
L'amore vero è libertà. Il fatto che non hai mai vissuto l'amore vero non vuol dire che non esista. Un vero uomo non limita la libertà della donna che ama.
@@manuelita6120 Sei debole, insicura e ferita. Nonostante donna ultra privilegiata in campo sociale, il tuo fallimento lo devi attribuire agli uomini. Vali poco, è il motivo per cui le donne rimangono sole, noi uomini dobbiamo valere molto di default per questa società, quindi esistono una marea di uomini che valgono tanto e non ottengono nulla, la colpa è solo vostra, ma tanto quella infelice qua sei tu.
L'esempio dell'abbigliamento per spiegare le differenze tra uomini e donne mi ha fatto venire una smorfia di tristezza spontanea! 🙄 Davvero ancora con lo stereotipo dell'abbigliamento per identificare le persone?? 😏 Conosco uomini molto stravaganti che variano spesso abbigliamento e si tingono i capelli...invece conosco donne che non sanno andare oltre il tubino nero o jeans e twinset ed hanno la stessa pettinatura da 50 anni 😂 pregiudizi basati su dogmi e stereotipi della società come al solito! 😑
Si riassume tutto con un soggetto che pratica liberamente violenza. Poco importa che sia contro una donna, un uomo, un bambino o un animale. E a poco o niente serve tentare il recupero del "soggetto" o il manifestare contro il femminicidio. vogliamo perdere tempo a spiegare ai matti che sono matti? Siamo tanti, anzi troppi, e bisognerebbe semplicemente aiutare la selezione naturale a fare il suo corso...
Il recupero ci deve essere sempre: ma questo riguarda qualsiasi crimine. Il manifestare contro il femminicidio è come manifestare contro i fulmini che uccidono le persone; un evento così raro che in Italia dovrebbe essere un vanto. Quindi la manifestazioni su roba futile, con sfumature misandriche, è veramente una perdita di tempo e finisce per delegittimare anche i discorsi sulla violenza in generale.
per arrivare a cambiare la cultura che porta "a togliere la lingua alla donna", per prima va tolta in parte alla donna la possibilità della formazione delle figlie e dei figli, dato che la mamma spende di più tempo con i figli e nelle scuole ci sono più donne e puntare di più sull'educazione sentimentale e non su quella sessuale o di ruolo di genere in cui l'uomo non è educato alla libertà individuale, ma per farlo diventare uno schiavo lavoratore, con i capelli tagliati, vestito "in divisa", senza molti accessori di bellezza , non come la donna, in modo che solo con il suo successo sociale li permetta di avere un'attività sociale e figli, mentre alla donna non viene richiesto questo. L'uomo non può scegliere il mestiere che gli piace, ma quello redditizio per avere l'accesso alla donna e avere dei figli. Dopo, ci vuole anche un equilibrio in caso di separazioni, tra uomo è donna, perché l'uomo è abusato psicologicamente, derubato dai suoi affetti, proprietà e soldi, intrappolato in un sistema sociale in cui lui si deve dimostrare "forte", mentre lui si sente "in colpa" per avere sentimenti del tutto umani.
La verità è che la violenza è l'effetto , ma bisogna cercare anche le cause che la scatenano . Gli uomini approfittano vigliaccamente della loro forza fisica per schiacciare la donna , ma siamo sicuri che la donna non faccia nulla mai , per causare la violenza maschile? Mai una frase densa di rabbia ? Mai una parola di disprezzo? Tutte sante? Tutte perfette sempre? Tutte immacolate? Non sarà che stiamo scappando o per superbia o per opportunismo dalla nostra parte di responsabilità? Questo tempo , ha toccato solo gli uomini? Le donne sono serenissime? Siete sicure? La violenza è esercitata solo dagli uomini? Parlo di violenza mentale oltre a quella fisica. Se non si vuole avere attenzione , amore e rispetto per la delicatezza o fragilitá maschile nella fine di un rapporto , si abbia rispetto almeno per il proprio essere .
Dal punto di vista dei dati: le violenze sono per buona parte da ambo le parti. Anche quelle fisiche, semplicemente per n motivi è più facile per il maschio portare all'omicidio con la violenza fisica, mentre per la donna solitamente ci sono strumenti come l'avvelenamento. (Ad aggiungerci che l'uomo soffre più spesso di vari problemi psicologici, una minoranza dei quali poi si sfoga in questo modo: ma questi casi non rientrano nei femminicidi. Che sono solitamente 40 all'anno.)
Quando non sono da entrambe le parti, comunque i numeri le considerano equivalenti. Anche se l'uomo tende a denunciare di meno e a non considerare la violenza fisica che subisce come vera violenza. (Ma le stime tengono conto anche di questo fattore, quindi le si considerano equivalenti anche se non lo sono nelle denunce.)
Considera che anche la donna fa molta violenza fisica (in quanto l'uomo non è che reagisce necessariamente, come ho detto nei casi in cui non ricambia non lo considera spesso nemmeno una violenza) e anche l'uomo fa molta violenza psicologica, in particolare se ha problemi a sua volta di natura psicologica. (Poi parlo di "problemi", ma niente che lo rende incapace di intendere e di volere. Più che altro parliamo di tendenze manipolatorie e roba simile.)
la differenza tra femminile e maschile esiste non possiamo negarlo, non dobbiamo assolutamente cadere nella differenza di genere ossia io in quanto femmina sono migliore o peggiore di te in quanto maschio e viceversa, l'accettazione della differenza è fondamentale. il mio piccolo parere è che importante insegnare ai nostri figli tutto ciò e dall'accettazione inizia rispetto ....
Sono una donna e non mi sento completamente solo "donna" nella mia identità, mi sento anche "uomo", penso come un uomo, mi vesto spesso come un uomo (e se voglio anche come una donna) e non mi faccio alcun problema di questo. Dipende tutto da come e cosa ci sentiamo; moltissimo di questo deriva dalla cultura.
@@jjll6011io mi sento anche un pò delfino e un pò scoiattolo
Dott. Recalcati, se io come donna avessi bisogno di rivolgermi ad uno psicologo come Lei, credo che verrei fuori dalla seduta molto più confusa. Ha banalizzato un argomento estremamente importante.
È uno degli uomini più riconosciuti in Italia ed in Europa, banale sarà la tua idea superficiale che ti sei fatta su di lui . Non ha banalizzato per niente, anzi, se poi non compendi il linguaggio psicanalitico....
Il femminismo che doveva affrancare la donna dalla sottomissione ha fatto sì che le togliesse quella grazia e dolcezza diventando prepotente e disinibita al punto di esasperare l'uomo col.violenxa fisica e psicologica. Quanti ipmini subiscono violenza e non denunciano per vergogna, inoltre.l"uomo e".molto sensibile all'abbandono tutto ciò porta in lui esasperazione e fa si che succedono tragedie.. dove sono le donne di una volta che arrossivanp.per un complimento piene di pudore.,???
La donna desiderata come oggetto e non come soggetto unico da rispettare e amare nella piena libertà...gli uomini vogliono essere liberi ma non accettano reciprocità perché sono più deboli meno forti di resistere alle tentazioni, mentre la donna sa amare profondamente...
Ma si tanto poi quando sono le donne a uccidere o a tentare di uccidere i loro compagni (spesso non ci riescono perché sono meno forti) al telegiornale e sui giornali non ne parlano
@@Cris-ho1kyQuando una donna uccide un uomo c’è sempre un perché!!!!!! L’uomo uccide per possessione! La donna per esasperazione
donneeeee è arrivato Recalcatiiiii. belle paroleeee , ovvietààà, artifici retorici da due soldiiii, melensagginiiiiiii, veniteeee
È un venduto. Finalmente aveva parlato di femminismo ideologico ed ecco che lo invitano a parlare per Repubblica
Il cantiere dell amore e' navigare insieme, volare insieme. Parlare insieme per scrivere la vera poesia ...❤
Piu banalmente si può dire che il maschio ha dentro di sé, programmato dall'evoluzione, il compito di proteggere la coppia madre-bambino e in questo senso può essere che, psicoticamente, se ne senta proprietario sviluppando una dipendenza appunto patologica... Questo sarebbe il caso della violenza di origine patriarcale. Il caso della povera Giulia pare non c'entrare nulla con questa origine; non mi stupirei se Filppo avesse in mente l'omicidio -suicidio a dimostrazione dell'ideale d'amore eterno, inscindibile di origine più infantile, seppur iperbolico-patologico...
Ho sempre seguito Recalcati sulla sua pagina ufficiale su Facebook, il suo post di ieri mi ha sorpresa negativamente perché con molta leggerezza si è permesso di esprimere malissimo un concetto antifemminista che cozza totalmente con quanto invece cerca di far passare qui. Ormai si sta dando arie eccessive, tant'è che quando ho scritto sul suo post che sta uscendo un pò troppo e troppe volte dal seminato, ha cancellato il post, mio e di tutti quelli che non gli sono piaciuti. Poi mi ha addirittura bloccata perché gli ho chiesto come mai e se intendesse cancellare tutti i commenti negativi. Ok, ho capito che sta coltivando manie di onnipotenza. Complimenti Recalcati, spero che la maschera le cada molto presto, perché al contrario di ciò che ha dimostrato con certi comportamenti puerili, io penso che vi siano moltissime persone intelligenti anche più di lei in questa terra. Buona notorietà.
Non ho FB, ma forse ho capito a cosa ti riferisci. Per caso ti riferisci alla frase "Il femminismo ideologico è il riflesso speculare del peggior maschilismo"? Se si, credo che questa è una questione di termini e dei significati che diamo a questi. Credo proprio che con tale affermazione intendesse separare tra di loro le diverse categorie di "femminismo", che, per semplificare, potremmo dividere in due macrocatgorie, ovvero il "femminismo positivo" e il "femminismo nocivo" ("ideologico" secondo i termini usati da Recalcati). Insomma, mi pare palese che in tutti i movimenti sociali, seppur positivi, ci siano delle derive positive e nocive, dei membri consapevoli e con senso critico e dei membri ideologizzati e radicalizzati, e il movimento femminista non fa' eccezione a questa tendenza umana e dei gruppi sociali in generale.
Essendo questo un tema caldo e importantissimo è facile travisare il significato di alcune espressioni, anche perché le parole sono spesso ambigue e interpretabili. Insomma, è palese che esiste una deriva femminista che persegue i suoi obiettivi in maniera critica e consapevole, facendo leva sulla cooperazione tra sessi e generi al fine di ottenere un risultato vantaggioso per tutti (infatti, la piena emancipazione femminile non è solo a vantaggio delle donne, ma anche degli uomini), e un'altra deriva (che per semplificare chiameremo nociva) che persegue i suoi obiettivi attraverso la polarizzazione tra sessi e generi e la semplificazione eccessiva di meccanismi sociali che sono in realtà assai complessi. La deriva nociva, e in questo sono in accordo con la frase di Recalcati, sembra analoga al maschilismo della peggior specie, ovvero è un movimento divisivo che non fa' altro che accentuare le differenze sociali già in essere al posto di cercare la parità vera tra sessi e generi.
Non so se sono riuscito ad esprimermi comprensibilmente, caso mai non fossi stato chiaro prova a scrivermi cosa ti sembra ambiguo in ciò che ho scritto così da comprenderci al meglio. Essendo questo un argomento rilevante e complesso è facile imbattersi in fraintendimenti.
Brava !!! Questo signore ha manie di onnipotenza ed è evidente dalla sua comunicazione verbale e paraverbale. Ha fatto un miscuglio di storia e di psicologia, per adornare la sua intelligenza. Non mi è piaciuto affatto.
Brava
@@marioesposito8505no, non mi riferisco alla frase che hai citato tu, purtroppo! In ogni caso la frase in sé è grave quanto il suo comportamento successivo, ha problemi seri questo qui e non ci vuole uno psichiatra per capirlo, magari non sono troppo evidenti perché lui è furbo, ma c'è chi lo è di più.
Strapparela lingua significa evidenziare la violenza delle parole dette prima gentile recalcati..se salta questo passaggio allora vale tutto e non è cosi..la smetta di ruovere la parte di verita che non tocca mai..piacera alle persone ottuse ma cosi non si risolvera mai il problema della violenza manifesta se non si immette anche la violenza non vista..grazie
La poesia dell amore ha cuore collegato all altro...solo chi ama conoscere il linguaggio
A mio parere, oltre a motivi personali, esiste, sempre, la paura, che il figlio della donna sia '"suo' figlio....la paura patriarcale della propria paternita'
Grazie
"Il patriarcato ci ha provato in tutti i modi." / "Educazione sentimentale". Parole che adoro. Il finale è da applausi.
L’educazione sentimentale la sa esprimere anche un uomo
Spinta appropriativa e misconoscimento sono le basi della violenza, dice Recalcati. Così per negarla lui, parlando di educazione sentimentali, da maschio bianco ed etero cita Adorno, Moravia, Proust, Verga, altri maschi bianchi etero. Molto autentico direi.
Gli esseri umani sono tutti liberi nessuno e di un.altro.avete capito ottusi.
Prima di Immettere nella scuola corsi sulle emozioni, ripuliamo la TV, i SOCIAL e VIDEO-GIOCHI il porno online dalla spazzatura emotiva!
Perché non mi interessa più .
lo sapete voiil perché...Geni! Ma se non ci capite nulla! Ma ancora a diffondere banalità? Lui che è un uomo parla delle donne???? Ma la volete smettere di raccontar menate come l'invidia del pene???? Studiate!
Ma infatti io non ho mai conosciuto donne invidiose degli uomini… ma di uomini invidiosi delle donne sì (e non solo uno)
Buonasera, infatti ci sono tantissime donne che non aderiscono al modo di sentire femminile, che non vestono come veste la "donna" ma che si sentono più libere di vestire anche più "unifprmate"..cioè come un uomo. Sembrerà strano, ma molte donne si sentono paradossalmente obbligate vestire come donne, a sentire come donne, a fare i mestieri da donne, ad approcciarsi come donne; rompere questo schema (che non sempre equivale alla "libertà " dato che molte donne continuano comunque a sentirsi represse in tante altre cose-come il dover indossare a tutti i costi la minigonna o il vestitino il sabato sera per timore di non essere notate) è la vera conquista; potersi sentire libera do vestire, di lavorare, di pensare come un uomo, o se si vuole come una donna, è la vera libertà. Donne e uomini sono diversi nella misura in cui ci impongono di essere diversi sin da piccoli, di pensare diversamente, di sentire diversamente, di parlare diversamente, di avere gusti diversi. Ecco la vera libertà!!
"sentirsi obbligate ad indossare la minigonna per timore di non essere notate"...che dramma amletico.
Ha ragione
Ed io non sono d'accordo, e niente più .
Caro Recalcati, ho seguito con attenzione, ma devo rivolgerti alcuni appunti. Con tutta la tua preparazione e cultura dici alcune inesattezze che minano il senso e la credibilità del tuo teorema. Dal minuto 10.00 in poi, i ragionamenti scricchiolano non poco e tentano di disciplinare razionalmente quello che non può essere disciplinato, come se gli accadimenti fossero fatalità. Dici che Educheresti i tuoi figli secondo la letteratura della "donna angelicata" e poi gli dici (per semplificare il tuo ragionamento) ...guardate che però poi le donne vi lasciano, se ne vanno quando trovano uno "più conveniente" e quindi rispettate il loro diritto di farlo con un "...prego, adesso passi lei", dove le lascio le chiavi? Se ha bisogno per qualsiasi cosa, mi trova sotto il ponte, però stia tranquillo che il mutuo continuo a pagarlo io..." E scusi se ho tradotto in termini spiccioli un po' più realistici la sua alta filosofia.
Qui invece, a parer mio, due sono le scelte che "filosoficamente" possono essere effettuate.
Tenersi la donna che ci ha concesso di essere al proprio fianco fin quando lo vuole ella (fin quando fa brodo), senza eccessivo coinvolgimento o amore, pronti a scappare da un altra femmina, (quando ci darà il ben servito) sempre si mantengano le carte in regola per essere presi da un'altra.
Oppure destinarsi a una sofferenza immane e quasi certa e a un fallimento strutturale dei nostri obiettivi affettivi. Folle è l'idea di attribuire alla donna le stesse prerogative di innamoramento dell'uomo in termini di romanticismo e fedeltà. Mi dia retta Recalcati, non educhi i suoi figli con Dante e Leopardi. Li farebbe solo soffrire. ...Non le dico di educarli con "Sfera ebbasta" ma trovi la giusta via di mezzo.
La donna ama il romanticismo e lo conosce bene per riceverlo, non certo per offrirlo. Le riconosco al contempo che e' tutto vero quello che dice sulla donna simbolo ed espressione della libertà e della creatività e sono d'accordo anche (con un non poca invidia) sul fatto che la donna è più complessa e percettiva del maschio e sulla sua superiorità mentale in termini di capacità di valutazione globale. Proprio per questo bisogna insegnare ai maschi, sin da bambini, a casa, in famiglia e nella scuola, a non sopravvalutare le donne, e a non identificarle come la meta della propria realizzazione affettiva, ma piuttosto a dar loro il giusto rispetto e devozione sempre e nell'immediato fin quando questi valori sono condivisi reciprocamente. Aggiungendo una basilare postilla. Attenzione a "Non innamorarsi di una donna oltre il 50% di quanto si ama il proprio io. Sempre si riesca a far comprendere questo ai giovani, i cui sentimenti sono più puri e disinteressati per entrambe i sessi. Insegnamo loro in soldoni piuttosto che: chi non mi ama non mi merita, che morto un papa, (una papessa) se ne fa un altra, e che 'The greatest love of all" è verso noi stessi in termini di autostima e solidità. Con queste modalità pur amando un po' di meno, ameremo meglio, più a lungo e saremmo al riparo dall'odio e dai femminicidi.
Per quanto riguarda la cultura patriarcale poi ci sarebbe da scoperchiare un vaso di Pandora. Meglio tenerlo chiuso e metterci un 'etichetta che sintetizzi. "Attenzione - Testosterone - Maneggiare con cautela!"
Certi discorsi di accondiscendenza totale nei confronti dell'universo femminile sono pericolosi e dati in pasto a chi non ha una preparazione specifica in merito possono fare ulteriori danni. Insegnamo piuttosto ai nostri figli a riconoscere le donne che sono un po' più affidabili e a non perdere tempo appresso alle arriviste e alle profumiere. E non sono luoghi comuni, è la pura realtà dei fatti. Una realtà biologica che mette gli "uomini contro" in una zuffa più o meno virtuale per conquistare la femmina più ambita e la donna "attraente" nella condizione di spettatrice più o meno compiaciuta nei confronti del migliore o miglior offerente.
Ma spara meno cazzate Recalcati😂😂
Io non sto a discutere se sia vero o falso quello che dici. La realtà è che pensa diversamente la maggioranza degli italiani e fra un po' dell'UE......non parliamo di America e Russia o Cina e India e tutta l'Africa. Queste idee sono una minoranza mondiale, ma non voglio dire che siano sbagliate, ognuno è libero di credere in ciò che vuole. Ma se continuate ad aiutare con i vostri estremismi i movimenti contrari alla libertà di pensiero la cosa diventa fastidiosa
X favore diffondete l idea che le bambine imparino le arti.marziali sopratutto aikido che non.usa la forza fisica ma la concentrazione mente corpo x usare l energia dell aggressore contro di.lui
Ma non avete una madre maschietti
Sono anni che sto al mondo e l'unica lezione di vita sana e benefica che ho imparato nella vita è non legarsi mai a un uomo, tanto guarda che fine fanno le donne! E la gente ancora crede all'amore..... beati loro!
Scrivi da ferita
L'amore vero è libertà. Il fatto che non hai mai vissuto l'amore vero non vuol dire che non esista. Un vero uomo non limita la libertà della donna che ama.
@@manuelita6120
Sei debole, insicura e ferita. Nonostante donna ultra privilegiata in campo sociale, il tuo fallimento lo devi attribuire agli uomini.
Vali poco, è il motivo per cui le donne rimangono sole, noi uomini dobbiamo valere molto di default per questa società, quindi esistono una marea di uomini che valgono tanto e non ottengono nulla, la colpa è solo vostra, ma tanto quella infelice qua sei tu.
È un concetto elabirato spesso anche dagli uomini. Legarsi ad una oersona comporta inevitabilmente accettare dei compromessi.
@@manuelita6120 no, da misandrica.
L'esempio dell'abbigliamento per spiegare le differenze tra uomini e donne mi ha fatto venire una smorfia di tristezza spontanea! 🙄 Davvero ancora con lo stereotipo dell'abbigliamento per identificare le persone?? 😏 Conosco uomini molto stravaganti che variano spesso abbigliamento e si tingono i capelli...invece conosco donne che non sanno andare oltre il tubino nero o jeans e twinset ed hanno la stessa pettinatura da 50 anni 😂 pregiudizi basati su dogmi e stereotipi della società come al solito! 😑
Ma per favore.
meridionalicidio!
😂
Come la spiegate la triste miss di Caserta che ama il suo tormentatore?!
Si riassume tutto con un soggetto che pratica liberamente violenza. Poco importa che sia contro una donna, un uomo, un bambino o un animale. E a poco o niente serve tentare il recupero del "soggetto" o il manifestare contro il femminicidio. vogliamo perdere tempo a spiegare ai matti che sono matti? Siamo tanti, anzi troppi, e bisognerebbe semplicemente aiutare la selezione naturale a fare il suo corso...
Il recupero ci deve essere sempre: ma questo riguarda qualsiasi crimine.
Il manifestare contro il femminicidio è come manifestare contro i fulmini che uccidono le persone; un evento così raro che in Italia dovrebbe essere un vanto. Quindi la manifestazioni su roba futile, con sfumature misandriche, è veramente una perdita di tempo e finisce per delegittimare anche i discorsi sulla violenza in generale.