Ciao!Un genere ( che poi non è un genere ) di libri che non leggerei mai è quello dei libri scritti dal " primo che passa per la strada" : da coloro che sono diventati famosi per altro che non sia la scrittura o il mondo delle parole , ad esempio la attricetta in voga negli ultimi minuti o il tronista di turno...Ecco : giusto per non fare nomi non leggerò mai il libro della Blasi! 🤣
Grazie, Martina, per questi nuovi spunti di riflessione🌷Sull’argomento Shoah, sono d’accordo con te. Alla testimonianza di Primo Levi, aggiungerei la graphic novel Maus (che racconta dell’esperienza dei genitori, ebrei polacchi, dell’autore) e Il diario di Anna Frank, anche in versione graphic novel. Tra le opere di narrativa, trovo quelle di Bassani sugli ebrei ferraresi (prima e dopo i campi di sterminio, penso ai Finzi-Contini e a Geo Josz) dei veri capolavori. Sui libri su librerie, sono d’accordo se quelli a cui ti riferisci sono del tipo I miei giorni alla libreria Morisaki, che ho trovato carino, ma niente di più. Ho letto invece più di recente Welcome to the Hyunam-Dong Bookshop della coreana Hwang Bo-Reum, su un gruppo di personaggi che si raccoglie intorno alla proprietaria di una piccola libreria per trovare conforto dai traumi subiti a causa dell’etica spietata di studio e di lavoro nella Corea del Sud. Per me combina temi toccanti con il senso di conforto che ho sempre associato ai libri. È un bestseller in Corea ed è già stato tradotto in diverse lingue. Di retelling mitologici ne ho letti solo due (Il canto di Calliope e La canzone di Achille) e mi sono piaciuti. Trovo anche che possano aiutare un pubblico di lettori giovani ad avvicinarsi ai capolavori classici. Ho in casa anche Circe di Madeline Miller. Sulla Sicilia ho letto Tomasi di Lampedusa, De Robertis, Sciascia, Maraini e Consolo, ma so che non ti riferisci a loro. Il Gattopardo è tra i miei libri preferiti di sempre. Leggo volentieri libri gialli (soprattutto in periodi di grande stress) ma non sono una fan dei libri di Camilleri. Mi piacciono però molto le versioni televisive con Zingaretti e Riondino😊
@@ImaAndtheBooks Ciao Martina😊Ho visto che finora è stato pubblicato in inglese per la casa editrice Bloomsbury nell’ottobre 2023, ed anche in tedesco, portoghese e polacco (in gennaio). È uscito in Corea nel 2018. Dal successo che ha avuto penso verrà tradotto anche in italiano (e magari anche in francese e spagnolo). A me è piaciuto talmente tanto che prima l’ho ascoltato, poi ne ho anche recuperata la versione cartacea e l’ho subito riletto.
È proprio il mio genere! i libri di testimonianze sono dei libri, che dovrebbero essere letti in classse perché è bene sapere cos'è successo prima che noi nascessimo o cosa hanno passato i nostri nonni durante la guerra. (Se hanno vissuto durante la guerra)Poi ogni persona ha i suoi generi di lettura,io ne ho letti parecchi di libri e mi sono piaciuti e continuerò a leggerne, perché è importante sapere per riuscire un domani a spiegare a nipoti, figli che cosa è successo durante la guerra e cosa hanno vissuto i sopravvissuti dei campi di concentramento.
mi trovo d'accordo su tutto tranne: ho amato Circe della Miller - forse non ho la tua conoscenza ma è un sapore nuovo che mi ha affascinato; ho adorato i Vicerè e il Gattopardo e il Consiglio d'Egitto - però probabilmente essendo classici non ti riferisci a loro!
Io adoro i libri ambientati in Sicilia, amo alla follia i gialli, siciliani, valdostani, veneziani, nordici, inglesi, cinesi... ambientati ovunque sono la mia 'cup of tea', non pretendo per nulla che il giallo rispecchi la realtà dei fatti anzi, devono rappresentare una realtà parallela, devono avere personaggi caratterizzati, particolari e fuori dal comune; se rispecchiassero la realtà dei fatti come farei a star bene con tutti quei morti ammazzati. Da piemontese la letteratura mi ha fatto innamorare della Sicilia amo la sua decadenza e la sua rinascita trovo la vostra isola con le sue virtù e i vostri contrasti uno dei luoghi che mi attraggono di più in Italia, sono partita proprio prima dei viaggi, dai libri. Faccio fatica invece a leggere i saggi, se non trattano di un argomento che mi affascina particolarmente, li trovo noiosi e spesso riempiti di nozioni e pareri non richiesti degli autori.
Storie d' amore? Hardy-Tess dei d:urberville Fowles- La donna del tenente francese Djian- Betty Blue Hardy-Brughiera e infine un libro sull'amore Williams-Stoner
Sono caduta, purtroppo, nella trappola (solo una volta e mai più) dei "Finché il caffè è caldo" e de "I miei giorni alla libreria Morisaki": tempo perso, non ho portato "a casa" nulla. Sono d'accordo anche sui romanzi ambientati nei campi di concentramento (lessi "Avevano spento anche la luna"), tanta perplessità anche per quanto mi riguarda. Sui romanzi ambientati in Sicilia ho letto un romanzo della Agnello Hornby e non mi ha più invogliata a continuare sul genere, pur trovandolo gradevole. Sui romanzi d'amore, stile Harmony, non ho più tanto tempo da sprecare. Assolutamente no a tutte le biografie dei vip e anche i Fantasy mi annoiano. Polizieschi assolutamente no. Mi piacciono invece le rivisitazioni dei miti: mi aiutano a memorizzare le parentele tra le divinità e a rafforzare la memoria del mito stesso, inoltre offrono prospettive inedite di temi su cui riflettere.
Ciao Martina! Concordo con molti dei generi/temi che hai citato. Dai libri che parlano di libri continuo a farmi "fregare", ma quelli davvero validi so che probabilmente si contano sulle dita di una mano. Per quanto riguarda i retelling della mitologia, non ne ho ancora letto nessuno ambientato nel presente, ma per letture tipo Circe o La canzone di Achille (forse anche loro un po' i capostipiti di questo ritrovato interesse) mi ha interessato molto l'approfondimento psicologico, che per forza di cose è molto diverso da quello dell'originale, perché visto attraverso la sensibilità di oggi.
Per qualità credo che questo sia uno dei tuoi video meglio riusciti. Condivido ogni tuo pensiero, la penso esattamente come te. Grazie per avermi letta dentro… hai una capacità di linguaggio ed espressione che arriva oltre… Sempre complimenti.
E' la prima volta che vedo un tuo video....Simpaticissima! Per quanto mi riguarda ho perplessità molto simili. No ai libri sull'Olocausto. Meravigliosi quelli di P.Levi e anche Maus ma dopo basta! E provo come te lo stesso disagio e la percezione dell'altrui atteggiamento di speculazione. Anch'io no ai libri che parlano di libri, e che pizza! Mi sa sempre di autocelebrativo della lettura e del lettore. Sui libri d'amore, accidenti è vero, difficilissimo trovare una storia d'amore decente, sono sempre melensaggini noiose. Una storia d'amore come si deve è difficilissima da trovare. Libri sulle bevande? Non ci ho mai pensato troppo ma non sopporto i romanzi/storielle a base di cuochi e cucina, ho comunque le stesse perplessità tue sui libri sul caffè/filone giapponese, me li dimentico subito. Una certa repulsione anche per le narrazioni in ambito siciliano, anche se non sono siciliana mi sembrano sempre un tantino bloccati ed anacronistici. Mi sento in colpa ma non sopporto quasi tutti gli scrittori sudamericani e mi sono resa conto che ciò che non reggo e mi fa accapponare la pelle è lo stile di scrittura con periodi lunghi e arzigogolati che probabilmente è proprio della lingua spagnola.
Grazie Alice per il tuo commento. Sulla scrittura sudamericana capisco che ha un periodare molto articolato che ad alcune letture potrebbe risultare non agevole da seguire, ma a me piace molto. Dipende dai periodi e dalla disposizione d'animo, ovviamente, ma la trovo bella, soprattutto nel suo filone più da realismo macabro.
5) Le biografie e memoir di personaggi famosi, un memoir tipo quello della Machado o L'anno del pensiero magico sono ovviamente esclusi dal discorso. Mi riferisco alla biografie tipo di Bruno Vespa, i libri di cui parlava Fazio a che tempo che fa, quando presentava l'ospite, grazie ma passo 6) Simile al punto sopra i libri gadget dell' influencer fatto solo per avere l'occasione del firma copie, passo
Ciao, ti seguo da diversi anni e non ho mai commentato. Ho visto questo video convinto di non trovarmi d accordo su molti punti e invece condivido quasi in toto il contenuto. Unica differenza ( ma me lo aspettavo) è che io sono un grandissimo fan dei gialli sellerio. Li trovo un lettura leggera e sincera perché non nascono con la pretesa di essere rappresentati di una realtà e proprio per quello spesso ti stupiscono anche con riflessioni e spunti interessanti. Dipende sempre dal modo in cui ti approcci ad un opera e quali siano le aspettative. Comunque grazie per condividere con noi le tue riflessioni, non fosse altro che sono scambi di pareri personali. Non come gran parte degli yuotuber che risultano spesso egoriferiti senza neanche preoccuparsi di nasconderlo troppo.
Ciao Martina! Condivido lo stesso tuo sentimento nei riguardi dei romanzetti d'amore...non mi piacciono, non mi dicono nulla, non mi lasciano niente. Di questo genere l'unico che mi è piaciuto tra i pochi che ho letto tanti anni fa è Se solo fosse vero di Marc Levy, forse per l'età in cui l'ho letto... Amavo invece i romanzi ispirati alla mitologia classica, ma dopo averne letti alcuni ho smesso per la delusione. Non è il mio genere preferito, ma il giallo mi piace leggerlo ogni tanto, ma solo i romanzi di Agatha Christie con investigatore Poirot perché mi sta simpatico il personaggio!
Ciao Martina, sono una tua nuova iscritta e che dire, condivido praticamente tutte le tue perplessità sui generi citati! Anche se”Poseidone e l’appuntamento mancato dall’ortopedico” lo leggerei molto volentieri 😂 Una bellissima e intensa storia d’amore che sento di consigliarti è “ho paura torero” di Pedro Lemebel ❤
A volte capita di iniziare a leggere un libro senza grandi aspettative, e invece poi, ci si trova di fronte a uno dei libri più interessanti che si è letti. Un po` come nei film. Si inizia a vedere un film svogliatamente, e quando finisce ti rendi conto che il tempo è volato perché il film è stato bello
Riguardo la prima categoria sono d'accordo con te ma salverei LASCIAMO ANDARE MADRE , un libro che trovo perfetto,senza retorica/.Circa i libri legati alle librerie,davvero troppi, mi ha affascinato L'OMBRA DEL VENTO per la magica atmosfera di una Barcellona barocca e la serie Di Stassi con Corso protagonista che cura con i libri/Sulle saghe familiari tipo I LEONI DI SICILIA...Dio me ne scampi e liberi!Infatti li ho tutti non letti e regalati a mia volta a chi sapevo che li avrebbe apprezzati.Salvo invece i gialli di Camilleri con Montalbano protagonista( non tutti, però) e quelli della vecchia Vigata. IL GATTOPARDO è per me insuperabile ed ovviamente i classici di Verga. /Grazie per la possibilità di questo confronto
Concordo con te in tutto. Hai spiegato in modo perfetto e profondo. I libri sulla mitologia non li soportk proprio. La mitologia classica non si tocca. Io non sopporto i libri impalpabili,quelli che tu hai definito confortanti. Non voglio essere confortata, voglio soffrire e riflettere, arrabbiarmi e scoprire sensazioni che solo le letture profonde possono donare. Ultimamente non mi piace leggere le saghe familiari,dove si narra la storia di una famiglia per tante generazioni, a parte i classici.
Esatto. “Lasciami andare, madre” è una storia vera ed è un libro bellissimo e necessario. Anche il gf “Maus” citato in un altro commento. Anche se la forma non è quella del romanzo tipico, lo ritengo un capolavoro, sa raccontare con molta sapienza e il giusto dovere la storia familiare del protagonista con una strategia favolistica classica (topi e gatti al posto di vittime e carnefici). Questi libri sono importanti e necessari. Tutte le storie inventate solo per fare cassa il 27 gennaio, con tramette stucchevoli e sensazionalismi innecessari, le trovo un indecoroso approfittarsi di un’enorme tragedia.
Libro sull'amore letto anni e anni fa: La ragazza delle arance, di Jostein Gaarder - Norvegian wood (che te lo dico a fare 😅). Mi fermo qui perché scopro che anche nella mia libreria questa tematica scarseggia😂 forse perché sono davvero pochi gli autori che riescono a trasmettere il senso dell' amore (esclusi ovviamente grandi classici..) Mia opinione!❤
Ok oltre a tutti quelli che hai detto tu aggiungo: 1) Le storie di bande di ragazzi scritte nell'ottocento/Novecento tipo la guerra dei bottoni, mi sanno di vecchio 2) I romance di Tik tok più o meno spicy più o meno Dark, non critico il contenuto, sarei ipocrita, ma ho provato a leggere alcune pagine e non reggersi ad un intero libro scritto così 3) Dio di Illusioni mi piace, e mi piacciono libri con quello vibes o simili, come I beati anni del collegio, vita nostra, Mandibola. Il no però sono i derivati dei derivati di Dio di Illusioni, le copie "Shein", tipo i chiostri di New York. Provato a leggerne alcuni e sono sempre rimasta delusa 4) Il Fantasy scritto da uomini, per Nerd, che si prende super sul serio e con copertina con l'estetica da videogioco. Anche qui si punta su cose che non mi interessano
Sono una che spazia fra generi completamente diversi fra loro, ma mi trovi concorde sia sui libri a tema Guerra Mondiale (al punto che pur amando la Nèmirovsky, "Suite Francese" proprio non riesco a prenderlo), sia su tutti quelli che cavalcano la scia di "Finchè il Caffè è Caldo", di cui ne ho notati parecchi, alcuni con librerie magiche, altri con gatti magici, tutti ambientati in cittadine sonnolente del Giappone, uguali fra loro. Letto uno, letti tutti.
Tralasciando le categorie gialli e mitologia classica (ovviamente nel suo genere originale) che io salvo, per il resto condivido tutto, anzi, aggiungerei anche i libri autobiografici che proprio non sopporto. Ps. Per quanto riguarda i romanzi d’amore, se già non l’hai letto, prova con “la rosa rossa” di Alexander Duma’. Invece per i miti classici come li intendiamo noi, ti consiglio tra “la canzone di Achille” di Madelaine Miller e “cassandra” di Cinzia Giorgia
I due retelling non mi chiamano per nulla. So che hanno avuto molto successo, ma purtroppo non mi attraggono. Grazie per il consiglio sulla storia d’amore.
D'accordissimo al 100% con la prima categoria da te citata, non solo per i libri ma anche per i film. D'accordo anche con la seconda, la terza, la quarta (pinguini salterini?! 😂)e l'attualizzazione della mitologia.
Cara Martina mi hai fatto divertire molto con i commenti di questo video perché spontanei e privi di pregiudizio. Anch'io non amo gli adattamenti in chiave moderna della mitologia classica che amo tanto. I polizieschi e gialli in genere mi annoiano. Il Gattopardo invece lo amo alla follia per i risvolti storici contenuti. Per quanto riguarda i romanzi d'amore o romantici c'è un libro che ogni volta che lo leggo mi devasta al punto da non riuscire mai ma proprio mai a trattenere le lacrime ed è I Ponti Di Madison County. Pensa che durante la bella stagione amo andare a leggere al parco e questo libro non lo porto più perché la gente vedendo un uomo di cinquant'anni che piange leggendo un libro mi guarda sconvolta. 💕
Belle storie d'amore davvero: - Anna Karenina - L'amore ai tempi del colera - Opinioni di un clown - La suora giovane - La trappola amorosa - Randagio è l'eroe
Grazie Martina. Sono d'accordo con te su quasi tutti. Sui libri de la shoah soprattutto; nonostante , voglio consigliarti "Serge" di Yasmina Reza ,una ebrea sefarda che trova disgustoso e osceno questo genere perche: gli ebrei dell'Africa del nord e altrove non hanno i stessi rapporti con i campi di sterminio e l'anti-semitismo che hanno gli ebrei d'europa e dunque le loro perspettivi e i loro vissuti di quel orribile periodo storico non sono mai prese in considerazione ne respecchiatti. Non so se sia gia disponibile in italiano ma si e uscito un anno e mezzo fa in Francese. Come te le rivisitazioni o riattualizzazioni dei classici sono spesso deludente ma sono sicura che troverai interessante "Chi-Raq" di Spike Lee se e disponibile in Italia. C'e anche "Omeros" di Derek Walcott che e una riambientazione dell'odiseo nel Caribe. Ti stimo molto. Grazie per condividere i tuoi interessi e gusti con noi.
@@ImaAndtheBooks mi hai fatta ridere con la ragazza che sognava il cancello di Auschwitz perche nel libro c'è un passaggio dove uno dei personnagi cri a haute voix " C'est le JUDENRAMPE" tutto eccittata come se fosse a un parco giochi" Ti voglio avvertire peró non tutto il libro è su la Shoah ma il brano di "shoah turismo" segnala un po' la trappola in cui si possa cadere se la shoah è materia da sfruttare come' a little shop of horrors" cioè cheap intratenimento. Reza mostra molto previdenza, lungimiranza. Credo che tu possa leggerlo in francese se David Diop non era difficile per te. Ti suggerisco " Nulle part" della Reza anche. Non ho mai letto le sue opere teatrali. Mi puoi suggerire una che ti piaceva particolarmente?
Ciao Martina, condivido con te la questione dei romanzetti d'amore. Mi è capitato di leggerne qualcuno perché mi era stato regalato ma non credo che lo farò mai più di mia sponte 🤣 e concordo sui polizieschi (in generale e, nel mio caso specifico, ambientati in Puglia), sia perché non mi attrae il genere, sia perché restituiscono un'immagine stereotipata o non esatta della mia regione. Un altro tipo di libri che non mi attira sono le (auto)biografie di una certa tipologia di personaggi famosi. Anche, quando un romanzo è iperpubblicizzato, raramente mi attrae. Evito a prescindere dei libri di certe case editrici e gli young adult, perché non credo abbiano un grande valore letterario.
Ciao Martina, condivido quasi tutto ma.....il Gattopardo non me lo toccare!!! Non sono siciliana, ma sono stata più volte in Sicilia e nel libro ho ritrovato tanto sapore di Sicilia, tante immagini e tanta atmosfera della tua isola. Capisco il tuo risentimento, lo so che la Sicilia non è più così e non è solo quello, ma certe letture servono proprio per capire come stavano le cose prima e come sono cambiate. E io adoro quel l'aria che si respira nei Malavoglia, nel Gattopardo e proprio sabato ho comprato I Viceré e ti saprò dire....
Ciao Patrizia, forse non sono stata chiara io. “Il gattopardo” è un bellissimo libro, che da solo ha già condensato tutto lo splendore narrativo e la preziosità stilistica necessari e trattare la questione e a consegnarla alla letteratura. Sono tutte le derive successive che di questo romanzo fanno pallide imitazioni a lasciarmi insofferente. Spero di essermi spiegata meglio.
Concordo pienamente con te per quanto riguarda le due categorie sui campi di concentramento e sulla Sicilia. No assolutamente sulle altre categorie : non rientrano nel mio genere di letture preferite. Due segnalazioni : categoria storie d'amore cito Cime tempestose e Norvegian Wood, categoria mitologia Le nozze di Cadmo e Armonia di Calasso !
Se stai cercando libri d'amore, ti suggerisco fortemente di leggere l'amore ai tempi di colera di Garcia Marquez. Anche io, come siccuramente tante altri, ho una lista lunga di "libri che no", forse ci vorrebbe troppo spazio per spiegarmi 😅
Mi trovo parecchio d'accordo con te. Avrò letto 2 o 3 gialli in vita mia ma non mi hanno lasciato nulla quindi non credo che ne leggerò altri. Libri su librai, gatti, caffè mi fanno addormentare solo a pensarci. L'unico retelling ammissibile della mitologia classica è Pollon. Storie d'amore leggere no grazie, il genere non collima coi miei gusti ma se il libro è decente perché no? Ad esempio Follia di McGrath non è male.
Ciao Martina, ti seguo con molto interesse da un po' di tempo e volevo farti due domande. A proposito delle storie siciliane io amo la scrittura di Tea Ranno, autrice di Siracusa, volevo sapere se la conosci, come credo, cosa ne pensi. Ti volevo chiedere anche un parere riguardo il romanzo "La portalettere" di Francesca Giannone, che non mi è piaciuto per niente e che invece ha avuto molti pareri positivi. Volevo sapere se ti è capitato di leggerlo. Ti ringrazio per quello che fai. Un abbraccio
Mi hai tolto le parole di bocca quando hai parlato dei libri ambientati in Sicilia, che appunto mi avevano attirato perché ambientati in Sicilia regione che adoro 😂 sembra un controsenso ma è cosi. Ho trovato molto, molto sopravvalutato i leoni di Sicilia. Ultimamente ho letto un giallo La banda dei carusi che sconsiglio ampiamente, inverosimile e patinato non descrivono abbastanza bene quello che era. Invece spezzo una lancia a favore dei romance: a volte sono scritti o tradotti davvero male ma almeno lì sai cosa aspettarti, nessuna delusione amara nel finale 😂😂 diciamo che mi hanno consolato in alcuni periodi
Ciao Martina. Ottima selezione! Non ne posso più di leggere i romanzi con protagonisti scrittori. Pure i romanzi da 'riviste femminili' mi infastidiscono, in cui la scrittrice entra nei dettagli sui nomi di mille fiori di campo, i vestiti e le scarpe dei personaggi, e gli utensili di una cucina rustica. Il tema Prima Guerra Mondiale è del tutto esaurito nel senso che non si può ugualiare le opere di Erich Remarqe, Robert Graves, e Emilio Lussu. D'altronde mi piacciono i libri, tra gli altri, sulle ferrovie messicane, sui deserti tartari, e sulla seta.
Ciao Martina, concordo quasi su tutta la linea. Sui retelling mitologici mi tengo lontana dalla produzione più di consumo stile supereroi; alcune rivisitazioni (non attualizzazioni), però, del mito le apprezzo e le trovo interessanti anche per far parlare il personaggio a noi (alcuni passi si potrebbero leggere a scuola), penso al "Canto di Penelope" della Atwood, sempre nella direzione del femminismo (nessuno racconta che Odisseo, tornato a Itaca, fece uccidere le dodici ancelle di Penelope perché "colpevoli" di essere state abusate dai proci). Sul giallo condivido abbastanza l'insoddisfazione della verosimiglianza, ma se non lo hai ancora fatto ti consiglio" La camera azzurra" di Simenon che è più un romanzo psicologico che giallo, veramente avvincente, e "La promessa" di durrenmatt, un giallo atipico, messo volutamente in crisi, fondato sulla sfiducia nella possibilità dell' uomo di fare giustizia.
Ciao Fiammetta, ho letto "La camera azzurra" alcuni anni fa. Ne ho un ricordo indefinito e la sensazione di non aver colto quasi nulla. Forse non era proprio il momento, forse non fa proprio per me. Non ho ancora capito. Magari riproverò fra qualche anno e la percezione sarà completamente diversa.
Sto ridendo molto 😂 Che video ! Proprio il mio genere 😂 I libri dai quali mi tengo lontana sono quelli paraculi, ricordi? Quelli che defínivo forzati, finti 👹 Io ho un' idiosincrasia anche per le storie amorose con happy end, credo che si potrebbe riciclare la carta dei volumi del prototipo del kitsch , che è 50 sfumature.Meglio che sfumi dalla mia memoria.Eros da novantenni sognanti mischiato a primi agiti adolescenziali , provati da donne in carriera come Ana, che prova di tutto, persino un aliante e sposare questo energumeno con il blackberry che la spia e facendo l' occhiolino a von Masoch, prepara scene ridicole.Come se le donne fossimo avvezze a buscare botte da un emerito cretino che dobbiamo salvare dai traumi infantili.Quella scrittrice merita il confino.Ha buttato al macero anni di emancipazione femminile con tre libri scritti durante le sue paturnie. Altra categoria: I fantasy con protagonisti eroi usciti dai pensierini di bambini delle elementari:Draghi con l'artrosi, maghi che si fanno sparire i piedi, elfi che combinano pastrocchi e vengono sculacciati.Altra categoria: I poliziotteschi: L' ispettore Mungicapre contro Fantòmas, la detective Luisa , nome in codice Starlight Lou.Ma ecco la categoria più esecrabile:Lo splatter gratuito: Sangue sullo zerbino, gli anulari dentro il vaso, orecchie volanti , potrebbero essere titoli inventati, papabili. (rido ancora)
Anche i libri di creator social (tok tok) che parlano di libri, ma per parlano del loro libro fantasy solo tramite tag, non dico possono essere carini e magari sono quelli a cui darei forse più possibilità, però boh sembra che a parte qualche tag/parola chiave hanno poco da offrire.
Confesso che non leggo molto, e prima di leggere un libro devo essere sicuro che tratta un argomento che reputo interessante. Mi è capitato di stare per più di un'ora in una libreria prima di scegliere un libro
Anch'io non amo i romanzi d'amore simil "Harmony". Però un libro che mi è piaciuto e che racconta una storia d'amore è "La signora delle camelie". Libro da cui è stata tratta l'opera lirica "La Traviata"
Sul titolo La bambina che fissava il filo elettrificato, nel dubbio, io andrei a registrare il diritto d'autore. Scherzi a parte, quante idee condivisibili hai espresso! Sono d'accordo praticamente su tutto, tranne che (parzialmente) sui rifacimenti del mito perché se la voce o lo stile dell'autore hanno valore magari può uscirne qualcosa di buono. In generale credo che tutti gli esempi elencati corrispondano a mode del momento che riescono a vendere, non certo a poetiche di chissà quale spessore, e noto anche che tutto il filone siciliano è appetibile all'estero. Ho trovato interessante anche il discorso sui gialli a tema predominante mafioso perché io personalmente leggo e guardo storie poliziesche e investigative ma odio quando hanno a che fare con la mafia, quindi mi è piaciuto ascoltare un parere in merito.
Più che altro mi infastidisce questa associazione siciliano-padrinosa che trovo ingiusta e riduttiva. C’è altro, siamo anche altro. Di recente ho letto un libro originalissimo ambientato in Sicilia, “Marabbecca” di Viola Di Grado. Ci serve più letteratura e meno romanzetti.
Che ridere, Martina! Poseidone con l'appuntamento dall'ortopedico è fenomenale! Sono d'accordo con te su tutto, tranne che sui libri ambientati in Sicilia... Nella categoria librerie, La libreria del buon romanzo non è niente male... 🥰🌼
A me, piacciono i libri dove si impara qualcosa che poi trova riscontro tangibile nella realtà. I saggi. Guardo i film d'avventura, Western, di guerra, polizieschi, e film che raccontano grandi fatti storici e politici. Le storie d'amore devono essere inserite in questo tipo di contesto cinematografico perché io possa apprezzarle. I film che apprezzo di più sono quelli in bianco e nero italiani, la commedia all'italiana, e il neorealismo. Apprezzo anche tutta la cinematografia Hollywoodiana delle grandi star fino agli anni 80🤓
Avevo letto Maschere di donne di Enchi Fumiko, quel retelling, scritto negli anni cinquanta/sessanta, mi era piaciuto molto. Però sì i retelling che sono il derivato del derivato di Circe di Miller anche no per me
Aggiungo anche i libri che diventano molto famosi ma dei quali si parla solo dell'esperienza drammatica dell' autore e mai dell'opera di per sé. In questo caso penso che alla fine l'opera non sia poi sta gran cosa perché se no si parlerebbe anche di essa.
Libri no possono essere quelli "Istruzioni per l'uso" che rispondono già in copertina tipo "innamorarsi in 3 mosse" "Ricerca della felicità" poi qualche fantasy distopico che si spinge al "pallonaro" Ottimi i tuoi spunti, grazie
Martina ti devo dire che a me i gialli e i polizieschi piacciono! E così anche i racconti ambientati in Sicilia..(compresi i gialli!) forse perché amo la tua terra e quando li leggo vedo il passaggio e mi immergo nell'atmosfera. Per tutto il resto d'accordo con te!
Sarà perché ci vivo, ma non sento l’atmosfera descritta in questi testi come realistica. Si sa che le cose si percepiscono sempre in maniera diversa dall’interno 😅
Sono d'accordo su moltissimo...le storie d'amore non le sopporto, anche perché le infarciscono di solito delle più improbabili scene di sesso....ma mi è molto piaciuto un bellissimo romanzo di cui ho sentito poco parlare in giro :"Quel maledetto Vronskij" di Piersanti e lo consiglierei proprio a chi schifa il genere😅
Sai che leggero’ a breve proprio un altro libro di Piersanti? Se dovesse piacermi recupererò altro. Quello di cui parli era stato candidato allo Strega.
Ciao tesoro! A me invece i gialli piacciono un sacco😂🤣! I libri che non mi piace leggere sono quelli la cui storia si svolge molti anni addietro, prima degli anni settanta insomma. Pertanto non si tratta di una questione di tematica-che poi ovviamente non è che mi piacia tutto-ma più che altro ha a che fare col tempo. Tuttavia non saprei spiegarti il perchè!😅
se c'è una categoria che proprio mi infastidisce è quella del booktok. mi dispiace ma no. ho letto già it ends with us e non sto a dire quanto non mi sia piaciuto (per non dire altro)
Pur condividendo il suo parere, ho notato che questa categoria ha avvicinato molti ragazzi al mondo dei libri, ha dato loro il piacere della lettura e li ha avviati poi verso testi più di spessore
Io proprio non sopporto le distopie catastrofiche. Già le cose vanno abbastanza male, ci manca solo immaginare il peggio del peggio 😁.. E cambiando completamente genere non mi piacciono i libri che indugiano sul sesso, anche se scritti bene, e quelli cosiddetti pulp fiction, anche quelli magari scritti bene ma con scene splatter a volte completamente gratuite..
I gialli, in generale, hanno dentro un grande esercizio di immaginazione e questo è uno dei loro punti di forza, quando sono scritti bene, naturalmente. L'immaginazione è alla base della letteratura, ben vengano storie al limite del possibile, poiché la verosimiglianza a volte rischia di farci sprofondare nella noia più profonda...Chiaramente sono una appassionata di gialli classici e non posso che difenderli...
Io ne ho letto uno ultimamente molto pubblicizzato dalla giunti editore " la discendente del ladro" scritto da una pseudo scrittrice di wattpad di un banale un libro scopiazzato da altri non lo ricomprerei
Concordo in pieno sui ritelling della mitologia..illeggibili..Tanta esaltazione su “Circe” della Miller,ma sono arrivato a leggere le prime quaranta pagine poi ho abbandonato.Per i gialli non sono affatto d’accordo perché ci sono dei gialli di grande valore come quelli di Simenon,Conan Doyle,Scerbanenco,McBain,Connelly..
Da quello che ho capito ti piacciono le storie d'amore. Quelle vere. Dove l'uomo e la donna diventano una cosa sola. L'uomo la ama follemente, e lei è pazza di lui❤❤e una capanna
Ciao, non amo : le storie rosa , libri che parlano di informatica, libri che hanno navi nella trama , non ho nemmeno amato il capolavoro di Melville. Altra categoria non apprezzata è quella soft sex, una noia!! Neppure i fantasy sono in cima alle mie preferenze. Amo invece le saghe familiari ( anche le sagre 😄) , e pure un certo tipo di thriller. Libro preferito in assoluto: Cent'anni di solitudine che non appartiene a nessuna categoria. È oltre.
I libri "no" per me sono quelli scritti male a prescindere dalle tipologie con cui, per certa comodità (e talvolta supponenza) li etichettiamo. "Scritto male" per me non significa soltanto scrittura non curata o addirittura sciatta, termini o frasi scontati, idee risapute che si vorrebbero originali, disorganizzazione nella narrazione ma anche carenza o assenza di preparazione, di ricerca, di approfondimento. Un libro "SI" per me può essere un classico o un noir, una fiaba, un romanzo d'amore, di guerra o di pace... Lo devo aprire, devo leggerne almeno 30 - 50 pagine per sapere se, per me, è SI o NO. Abbandono un libro NO senza alcun rimpianto. I gialli (li AMO, soprattutto nei passaggi duri della mia vita), gentile Martina, e intendo quelli scritti bene, per quanto "inverosimili" sono SEMPRE un passo indietro rispetto a quel che accade nella realtà.
ciao! per motivi di economia di tempo (vita finita e libri infiniti), io evito i saggi politici ( quelli che di solito fioriscono in libreria a Natale😄) e le biografie di personaggi famosi contemporanei, come cantanti, calciatori ect..ect. Ultimamente ho notato che, oltre a caffè e thè, anche i gatti sono popolari sulle copertine, anche gatti abbinati a biblioteche e librerie...su questi però ci potrei cascare nei momenti in cui devo liberare la mente.
Concordo quasi su tutto infatti penso che i libri specialmente quelli a tema guerra devono essere superlativi(vita e destino libro della vita x me) non soltanto strappalacrime e pieni di retorica .Altri che non posso sopportare sono i libri d’amore ma quello mieloso o stile harmony X quanto riguarda librerie e caffè nel titolo ahimè ci sono cascata ..una delusione tanto che siccome due mi sono stati pure regalati😩essi stazionano nella libreria manco sfogliati! X quanto riguarda i gialli invece non sono d’accordo xche a me è un genere che piace tanto .Ne ho letti e ne leggerò e adoro Camilleri tanto che mi sono abituata (e mi piace )al linguaggio dei suoi libri anche se ricordando il primo libro che lessi pensai di aver sprecato i soldi xche non ci capivo quasi niente 😂
Pensa, io sono siciliana, e Camilleri non lo capisco per niente! Il suo è un dialetto inesistente, un pastiche linguistico. So che molte persone lo trovano strepitoso, e lo rispetto, ma io non amo questo tipo di scrittura.
Ciao Martina. Mi trovo abbastanza d'accordo con la tua scelta di "libri NO", con alcune integrazioni. Il filone che attinge alla shoah e alla tragedia dei campi di sterminio ha prodotto effettivamente negli ultimi anni una sequela di romanzi mediocri, poco si salva. Quando voglio Ricordare, rileggo "Se questo è un uomo". Il filone dei libri su librerie/biblioteche/lettori lo trovo anch'io assai poco interessante, autoreferenziale. Il filone con bevande in copertina... mi fa molto ridere come lo descrivi, credo di non averlo mai individuato e non so esprimere un parere. Il romance da sempre mi annoia a morte e lo rifuggo come la peste. Sulla Sicilia e i due filoni narrativi: il giallo è un genere che mi incuriosisce poco, che sia ambientato in Sicilia o altrove. Storie, personaggi, incastri e soluzioni narrative mi sembrano tutte repliche di uno stesso schema, il risultato è la noia. Il filone gattopardesco, invece, mi interessa e, in alcuni casi, ho apprezzato la forza evocativa di un mondo che non esiste più. A questa lista devo aggiungere alcune mie personali idiosincrasie. A parte il capostipite Gabriel Garcia Marquez, non amo la corrente letteraria del realismo magico; a parte qualche eccezione, non sono riuscita ad apprezzare la gran parte dei romanzi che ho letto che si ispirano a questa corrente. Un altro gigantesco NO va al genere fantasy e a quello distopico/ fantascientifico (raggruppati qui per ragioni di sintesi, non perché li consideri simili). Grazie per le tue sempre interessanti sollecitazioni. Un abbraccio ❤ Cristiana
Ciao Cristiana, grazie per la tua risposta. Sul fantasy mi trovi parzialmente d’accordo: ci sono dei romanzi stratosferici, capostipiti del genere e fondatori di valori epici. Per intenderci, anche l’Odissea, in un certo senso può considerarsi un fantasy. Le degenerazioni contemporanee nate per esigenze di mercato non sempre raggiungono risultati accettabili.
Cara Martina, approfitto della tua gentilezza e ti chiedo un suggerimento: nel genere fantasy c'è un libro che a tuo parere valga davvero la pena di essere letto e che possa farmi ricredere sul genere? A parte l'Odissea😂? Grazie. Un abbraccio ❤
Credo che una categoria sia quei libri dove gli autori allungano inutilmente il brodo, togliendo poi anche scorrevolezza al testo che magari risultavano meglio senza. Direi un po' tutti quelli specifici di guerra, nel senso che l'accenno, o il fatto che cia una guerra sullo sfondo, ma non quelli che scavano proprio dentro la guerra, nei vari retroscena, anche perché spesso sono di cattivo gusto. Poi io sono una che legge molto a sentimento, quindi non apprezzo nemmeno i cosidetti booktok che spesso nemmeno li leggono i libri. Ma ultimamente ho un odio viscerale per quei libri presumibilmente scritti da chi appartiene al mondo dello spettacolo e vogliono far credere che hanno problemi peggiori delle persone comuni.
i libri scritti da calciatori, presentatori o cantanti, non li considero nemmeno letteratura e sono un insulto per veri autori che lavorano alacremente su opere che spesso nemmeno vengono considerate. O sottostimate. Fatta eccezione solo per Giorgio Faletti, che mi ha piacevolmente sorpreso
Ciao Martina, non sono d'accordo su due cose. Primo sui libri che parlano del terribile abominio che furono i campi di concentramento. Non se parla abbastanza perché a mio parere è insopportabile sentire di cosa siamo capaci noi uomini. Se ascolti le vittime sopravvissute infatti dicono che per decenni non riuscivano a parlarne, perché non si voleva ascoltare. Il secondo punto è quello che riguarda la piaga della mafia, in quanto problema non più circoscritto in Sicilia. Ma ciò non esclude che le sue origini sono disgraziatamente nate in Sicilia ed è ancora un legame fortissimo. Ricordiamo che Messina Danaro non stava nascosto a Parigi. Questo è il mio punto di vista ovviamente. Con stima ti saluto
Ciao Miriam, come ho detto nel video, ritengo che sia fondamentale parlare dei campi di concentramento, e credo che ci siano libri-testimoninza che lo fanno molto bene; quello che ho detto è che le storie inventate, talvolta volutamente sensazionaliste, collocate in quel contesto solo per vendere nuovi libri il 27 gennaio, sono a mio parere scorrette, proprio perché su una tragedia di quella portata bisogna mantenere un rispetto enorme. Sulla questione della piaga mafiosa, se se ne vuole parlare, che lo si faccia con la saggistica, con gli scritti di denuncia, non con polizieschi da proporre in promozioni estive prendi due e paghi uno.
Un libro con protagonista un libro, un libraio e un lettore appassionato è La storia infinita di Michael Ende. Meraviglioso.
Ciao!Un genere ( che poi non è un genere ) di libri che non leggerei mai è quello dei libri scritti dal " primo che passa per la strada" : da coloro che sono diventati famosi per altro che non sia la scrittura o il mondo delle parole , ad esempio la attricetta in voga negli ultimi minuti o il tronista di turno...Ecco : giusto per non fare nomi non leggerò mai il libro della Blasi! 🤣
Beh , non vorrà mica dirmi che non vorrebbe leggere Flavia Vento? Ohibò 😂
Ma magari il ghostwriter che glielo ha scritto è bravo, chi può dirlo?
Grazie, Martina, per questi nuovi spunti di riflessione🌷Sull’argomento Shoah, sono d’accordo con te. Alla testimonianza di Primo Levi, aggiungerei la graphic novel Maus (che racconta dell’esperienza dei genitori, ebrei polacchi, dell’autore) e Il diario di Anna Frank, anche in versione graphic novel. Tra le opere di narrativa, trovo quelle di Bassani sugli ebrei ferraresi (prima e dopo i campi di sterminio, penso ai Finzi-Contini e a Geo Josz) dei veri capolavori. Sui libri su librerie, sono d’accordo se quelli a cui ti riferisci sono del tipo I miei giorni alla libreria Morisaki, che ho trovato carino, ma niente di più. Ho letto invece più di recente Welcome to the Hyunam-Dong Bookshop della coreana Hwang Bo-Reum, su un gruppo di personaggi che si raccoglie intorno alla proprietaria di una piccola libreria per trovare conforto dai traumi subiti a causa dell’etica spietata di studio e di lavoro nella Corea del Sud. Per me combina temi toccanti con il senso di conforto che ho sempre associato ai libri. È un bestseller in Corea ed è già stato tradotto in diverse lingue. Di retelling mitologici ne ho letti solo due (Il canto di Calliope e La canzone di Achille) e mi sono piaciuti. Trovo anche che possano aiutare un pubblico di lettori giovani ad avvicinarsi ai capolavori classici. Ho in casa anche Circe di Madeline Miller. Sulla Sicilia ho letto Tomasi di Lampedusa, De Robertis, Sciascia, Maraini e Consolo, ma so che non ti riferisci a loro. Il Gattopardo è tra i miei libri preferiti di sempre. Leggo volentieri libri gialli (soprattutto in periodi di grande stress) ma non sono una fan dei libri di Camilleri. Mi piacciono però molto le versioni televisive con Zingaretti e Riondino😊
Ciao Emma. Questo testo coreano è edito in italiano?
@@ImaAndtheBooks Ciao Martina😊Ho visto che finora è stato pubblicato in inglese per la casa editrice Bloomsbury nell’ottobre 2023, ed anche in tedesco, portoghese e polacco (in gennaio). È uscito in Corea nel 2018. Dal successo che ha avuto penso verrà tradotto anche in italiano (e magari anche in francese e spagnolo). A me è piaciuto talmente tanto che prima l’ho ascoltato, poi ne ho anche recuperata la versione cartacea e l’ho subito riletto.
È proprio il mio genere! i libri di testimonianze sono dei libri, che dovrebbero essere letti in classse perché è bene sapere cos'è successo prima che noi nascessimo o cosa hanno passato i nostri nonni durante la guerra. (Se hanno vissuto durante la guerra)Poi ogni persona ha i suoi generi di lettura,io ne ho letti parecchi di libri e mi sono piaciuti e continuerò a leggerne, perché è importante sapere per riuscire un domani a spiegare a nipoti, figli che cosa è successo durante la guerra e cosa hanno vissuto i sopravvissuti dei campi di concentramento.
mi trovo d'accordo su tutto tranne: ho amato Circe della Miller - forse non ho la tua conoscenza ma è un sapore nuovo che mi ha affascinato; ho adorato i Vicerè e il Gattopardo e il Consiglio d'Egitto - però probabilmente essendo classici non ti riferisci a loro!
Io adoro i libri ambientati in Sicilia, amo alla follia i gialli, siciliani, valdostani, veneziani, nordici, inglesi, cinesi... ambientati ovunque sono la mia 'cup of tea', non pretendo per nulla che il giallo rispecchi la realtà dei fatti anzi, devono rappresentare una realtà parallela, devono avere personaggi caratterizzati, particolari e fuori dal comune; se rispecchiassero la realtà dei fatti come farei a star bene con tutti quei morti ammazzati. Da piemontese la letteratura mi ha fatto innamorare della Sicilia amo la sua decadenza e la sua rinascita trovo la vostra isola con le sue virtù e i vostri contrasti uno dei luoghi che mi attraggono di più in Italia, sono partita proprio prima dei viaggi, dai libri.
Faccio fatica invece a leggere i saggi, se non trattano di un argomento che mi affascina particolarmente, li trovo noiosi e spesso riempiti di nozioni e pareri non richiesti degli autori.
Con i saggi anche io non sempre trovo la mia comfort zone.
Storie d' amore?
Hardy-Tess dei d:urberville
Fowles- La donna del tenente francese
Djian- Betty Blue
Hardy-Brughiera e infine un libro sull'amore
Williams-Stoner
Grazie Michele.
Spiace dirlo ma…
Da qualche anno i vincitori del premio strega. Proprio no 😢
Trevi e D’Adamo a mio avviso sono stati buoni libri.
Sono caduta, purtroppo, nella trappola (solo una volta e mai più) dei "Finché il caffè è caldo" e de "I miei giorni alla libreria Morisaki": tempo perso, non ho portato "a casa" nulla. Sono d'accordo anche sui romanzi ambientati nei campi di concentramento (lessi "Avevano spento anche la luna"), tanta perplessità anche per quanto mi riguarda. Sui romanzi ambientati in Sicilia ho letto un romanzo della Agnello Hornby e non mi ha più invogliata a continuare sul genere, pur trovandolo gradevole. Sui romanzi d'amore, stile Harmony, non ho più tanto tempo da sprecare. Assolutamente no a tutte le biografie dei vip e anche i Fantasy mi annoiano. Polizieschi assolutamente no. Mi piacciono invece le rivisitazioni dei miti: mi aiutano a memorizzare le parentele tra le divinità e a rafforzare la memoria del mito stesso, inoltre offrono prospettive inedite di temi su cui riflettere.
Cara Martina concordo tranne che per i gialli/thriller che ogni tanto mi piacciono 😊sempre un piacere ascoltarti 📚
Mi ricordavo!
Ciao Martina! Concordo con molti dei generi/temi che hai citato. Dai libri che parlano di libri continuo a farmi "fregare", ma quelli davvero validi so che probabilmente si contano sulle dita di una mano. Per quanto riguarda i retelling della mitologia, non ne ho ancora letto nessuno ambientato nel presente, ma per letture tipo Circe o La canzone di Achille (forse anche loro un po' i capostipiti di questo ritrovato interesse) mi ha interessato molto l'approfondimento psicologico, che per forza di cose è molto diverso da quello dell'originale, perché visto attraverso la sensibilità di oggi.
Noi due abbiamo sempre avuto tanti gusti comuni 😊
Per qualità credo che questo sia uno dei tuoi video meglio riusciti. Condivido ogni tuo pensiero, la penso esattamente come te. Grazie per avermi letta dentro… hai una capacità di linguaggio ed espressione che arriva oltre… Sempre complimenti.
Grazie Simo!
E' la prima volta che vedo un tuo video....Simpaticissima! Per quanto mi riguarda ho perplessità molto simili. No ai libri sull'Olocausto. Meravigliosi quelli di P.Levi e anche Maus ma dopo basta! E provo come te lo stesso disagio e la percezione dell'altrui atteggiamento di speculazione.
Anch'io no ai libri che parlano di libri, e che pizza! Mi sa sempre di autocelebrativo della lettura e del lettore.
Sui libri d'amore, accidenti è vero, difficilissimo trovare una storia d'amore decente, sono sempre melensaggini noiose. Una storia d'amore come si deve è difficilissima da trovare.
Libri sulle bevande? Non ci ho mai pensato troppo ma non sopporto i romanzi/storielle a base di cuochi e cucina, ho comunque le stesse perplessità tue sui libri sul caffè/filone giapponese, me li dimentico subito.
Una certa repulsione anche per le narrazioni in ambito siciliano, anche se non sono siciliana mi sembrano sempre un tantino bloccati ed anacronistici.
Mi sento in colpa ma non sopporto quasi tutti gli scrittori sudamericani e mi sono resa conto che ciò che non reggo e mi fa accapponare la pelle è lo stile di scrittura con periodi lunghi e arzigogolati che probabilmente è proprio della lingua spagnola.
Grazie Alice per il tuo commento. Sulla scrittura sudamericana capisco che ha un periodare molto articolato che ad alcune letture potrebbe risultare non agevole da seguire, ma a me piace molto. Dipende dai periodi e dalla disposizione d'animo, ovviamente, ma la trovo bella, soprattutto nel suo filone più da realismo macabro.
5) Le biografie e memoir di personaggi famosi, un memoir tipo quello della Machado o L'anno del pensiero magico sono ovviamente esclusi dal discorso. Mi riferisco alla biografie tipo di Bruno Vespa, i libri di cui parlava Fazio a che tempo che fa, quando presentava l'ospite, grazie ma passo
6) Simile al punto sopra i libri gadget dell' influencer fatto solo per avere l'occasione del firma copie, passo
Ciao, ti seguo da diversi anni e non ho mai commentato. Ho visto questo video convinto di non trovarmi d accordo su molti punti e invece condivido quasi in toto il contenuto. Unica differenza ( ma me lo aspettavo) è che io sono un grandissimo fan dei gialli sellerio. Li trovo un lettura leggera e sincera perché non nascono con la pretesa di essere rappresentati di una realtà e proprio per quello spesso ti stupiscono anche con riflessioni e spunti interessanti. Dipende sempre dal modo in cui ti approcci ad un opera e quali siano le aspettative. Comunque grazie per condividere con noi le tue riflessioni, non fosse altro che sono scambi di pareri personali. Non come gran parte degli yuotuber che risultano spesso egoriferiti senza neanche preoccuparsi di nasconderlo troppo.
Grazie Davide, ho provato tante volte a leggerli, ma proprio non fanno per me 😅
Ciao Martina! Condivido lo stesso tuo sentimento nei riguardi dei romanzetti d'amore...non mi piacciono, non mi dicono nulla, non mi lasciano niente. Di questo genere l'unico che mi è piaciuto tra i pochi che ho letto tanti anni fa è Se solo fosse vero di Marc Levy, forse per l'età in cui l'ho letto... Amavo invece i romanzi ispirati alla mitologia classica, ma dopo averne letti alcuni ho smesso per la delusione. Non è il mio genere preferito, ma il giallo mi piace leggerlo ogni tanto, ma solo i romanzi di Agatha Christie con investigatore Poirot perché mi sta simpatico il personaggio!
🧡Grazie!
Ciao Martina, sono una tua nuova iscritta e che dire, condivido praticamente tutte le tue perplessità sui generi citati! Anche se”Poseidone e l’appuntamento mancato dall’ortopedico” lo leggerei molto volentieri 😂 Una bellissima e intensa storia d’amore che sento di consigliarti è “ho paura torero” di Pedro Lemebel ❤
Grazie. Mi hanno parlato tanto bene di questo libro 🩷
A volte capita di iniziare a leggere un libro senza grandi aspettative, e invece poi, ci si trova di fronte a uno dei libri più interessanti che si è letti. Un po` come nei film. Si inizia a vedere un film svogliatamente, e quando finisce ti rendi conto che il tempo è volato perché il film è stato bello
Riguardo la prima categoria sono d'accordo con te ma salverei LASCIAMO ANDARE MADRE , un libro che trovo perfetto,senza retorica/.Circa i libri legati alle librerie,davvero troppi, mi ha affascinato L'OMBRA DEL VENTO per la magica atmosfera di una Barcellona barocca e la serie Di Stassi con Corso protagonista che cura con i libri/Sulle saghe familiari tipo I LEONI DI SICILIA...Dio me ne scampi e liberi!Infatti li ho tutti non letti e regalati a mia volta a chi sapevo che li avrebbe apprezzati.Salvo invece i gialli di Camilleri con Montalbano protagonista( non tutti, però) e quelli della vecchia Vigata. IL GATTOPARDO è per me insuperabile ed ovviamente i classici di Verga. /Grazie per la possibilità di questo confronto
Lasciami andare madre, se non erro, è una storia vera quindi si discosta un po' dalle critiche di Martina, secondo me.
Concordo con te in tutto. Hai spiegato in modo perfetto e profondo. I libri sulla mitologia non li soportk proprio. La mitologia classica non si tocca. Io non sopporto i libri impalpabili,quelli che tu hai definito confortanti. Non voglio essere confortata, voglio soffrire e riflettere, arrabbiarmi e scoprire sensazioni che solo le letture profonde possono donare. Ultimamente non mi piace leggere le saghe familiari,dove si narra la storia di una famiglia per tante generazioni, a parte i classici.
Esatto. “Lasciami andare, madre” è una storia vera ed è un libro bellissimo e necessario. Anche il gf “Maus” citato in un altro commento. Anche se la forma non è quella del romanzo tipico, lo ritengo un capolavoro, sa raccontare con molta sapienza e il giusto dovere la storia familiare del protagonista con una strategia favolistica classica (topi e gatti al posto di vittime e carnefici). Questi libri sono importanti e necessari. Tutte le storie inventate solo per fare cassa il 27 gennaio, con tramette stucchevoli e sensazionalismi innecessari, le trovo un indecoroso approfittarsi di un’enorme tragedia.
@@ImaAndtheBooksMAUS è un capolavoro
Libro sull'amore letto anni e anni fa: La ragazza delle arance, di Jostein Gaarder - Norvegian wood (che te lo dico a fare 😅). Mi fermo qui perché scopro che anche nella mia libreria questa tematica scarseggia😂 forse perché sono davvero pochi gli autori che riescono a trasmettere il senso dell' amore (esclusi ovviamente grandi classici..) Mia opinione!❤
Anche a me era piaciuto “La ragazza delle arance” 🍊
Sei bella e brava Martina e sempre bello ascoltare le tue recensioni sui libri
Ok oltre a tutti quelli che hai detto tu aggiungo:
1) Le storie di bande di ragazzi scritte nell'ottocento/Novecento tipo la guerra dei bottoni, mi sanno di vecchio
2) I romance di Tik tok più o meno spicy più o meno Dark, non critico il contenuto, sarei ipocrita, ma ho provato a leggere alcune pagine e non reggersi ad un intero libro scritto così
3) Dio di Illusioni mi piace, e mi piacciono libri con quello vibes o simili, come I beati anni del collegio, vita nostra, Mandibola. Il no però sono i derivati dei derivati di Dio di Illusioni, le copie "Shein", tipo i chiostri di New York. Provato a leggerne alcuni e sono sempre rimasta delusa
4) Il Fantasy scritto da uomini, per Nerd, che si prende super sul serio e con copertina con l'estetica da videogioco. Anche qui si punta su cose che non mi interessano
La categoria 3 🤣🤣🤣🤣
Ciao Martina grazie ancora per il chiarimento. Con stima ti saluto
Sono una che spazia fra generi completamente diversi fra loro, ma mi trovi concorde sia sui libri a tema Guerra Mondiale (al punto che pur amando la Nèmirovsky, "Suite Francese" proprio non riesco a prenderlo), sia su tutti quelli che cavalcano la scia di "Finchè il Caffè è Caldo", di cui ne ho notati parecchi, alcuni con librerie magiche, altri con gatti magici, tutti ambientati in cittadine sonnolente del Giappone, uguali fra loro. Letto uno, letti tutti.
Tralasciando le categorie gialli e mitologia classica (ovviamente nel suo genere originale) che io salvo, per il resto condivido tutto, anzi, aggiungerei anche i libri autobiografici che proprio non sopporto.
Ps. Per quanto riguarda i romanzi d’amore, se già non l’hai letto, prova con “la rosa rossa” di Alexander Duma’. Invece per i miti classici come li intendiamo noi, ti consiglio tra “la canzone di Achille” di Madelaine Miller e “cassandra” di Cinzia Giorgia
I due retelling non mi chiamano per nulla. So che hanno avuto molto successo, ma purtroppo non mi attraggono. Grazie per il consiglio sulla storia d’amore.
D'accordissimo al 100% con la prima categoria da te citata, non solo per i libri ma anche per i film. D'accordo anche con la seconda, la terza, la quarta (pinguini salterini?! 😂)e l'attualizzazione della mitologia.
Concordo su tutto!
Un libro d'amore che mi è piaciuto è La ragazza dell'addio, di Scerbanenco. Ho amato anche I ponti di madison County.
Cara Martina mi hai fatto divertire molto con i commenti di questo video perché spontanei e privi di pregiudizio. Anch'io non amo gli adattamenti in chiave moderna della mitologia classica che amo tanto. I polizieschi e gialli in genere mi annoiano. Il Gattopardo invece lo amo alla follia per i risvolti storici contenuti. Per quanto riguarda i romanzi d'amore o romantici c'è un libro che ogni volta che lo leggo mi devasta al punto da non riuscire mai ma proprio mai a trattenere le lacrime ed è I Ponti Di Madison County. Pensa che durante la bella stagione amo andare a leggere al parco e questo libro non lo porto più perché la gente vedendo un uomo di cinquant'anni che piange leggendo un libro mi guarda sconvolta. 💕
Prima di sconvolgersi per una cosa così bella la gente dovrebbe interrogarsi sul perché non si emoziona abbastanza.
@@ImaAndtheBookshai ragione. D'altronde basta guardarsi in giro per vedere cosa produce la mancanza di sentimenti positivi 😞
Belle storie d'amore davvero:
- Anna Karenina
- L'amore ai tempi del colera
- Opinioni di un clown
- La suora giovane
- La trappola amorosa
- Randagio è l'eroe
Grazie Davide 😊
Ciao in merito alle storie d’amore prova a leggere orgoglio e pregiudizio
Letto tante volte. Un bellissimo classico.
Grazie Martina. Sono d'accordo con te su quasi tutti. Sui libri de la shoah soprattutto; nonostante , voglio consigliarti "Serge" di Yasmina Reza ,una ebrea sefarda che trova disgustoso e osceno questo genere perche: gli ebrei dell'Africa del nord e altrove non hanno i stessi rapporti con i campi di sterminio e l'anti-semitismo che hanno gli ebrei d'europa e dunque le loro perspettivi e i loro vissuti di quel orribile periodo storico non sono mai prese in considerazione ne respecchiatti. Non so se sia gia disponibile in italiano ma si e uscito un anno e mezzo fa in Francese. Come te le rivisitazioni o riattualizzazioni dei classici sono spesso deludente ma sono sicura che troverai interessante "Chi-Raq" di Spike Lee se e disponibile in Italia. C'e anche "Omeros" di Derek Walcott che e una riambientazione dell'odiseo nel Caribe. Ti stimo molto. Grazie per condividere i tuoi interessi e gusti con noi.
Devo recuperare “Serge”. Yasmina Reza come drammaturga mi piace moltissimo, devo leggere anche questo romanzo.
@@ImaAndtheBooks mi hai fatta ridere con la ragazza che sognava il cancello di Auschwitz perche nel libro c'è un passaggio dove uno dei personnagi cri a haute voix " C'est le JUDENRAMPE" tutto eccittata come se fosse a un parco giochi" Ti voglio avvertire peró non tutto il libro è su la Shoah ma il brano di "shoah turismo" segnala un po' la trappola in cui si possa cadere se la shoah è materia da sfruttare come' a little shop of horrors" cioè cheap intratenimento. Reza mostra molto previdenza, lungimiranza. Credo che tu possa leggerlo in francese se David Diop non era difficile per te. Ti suggerisco " Nulle part" della Reza anche. Non ho mai letto le sue opere teatrali. Mi puoi suggerire una che ti piaceva particolarmente?
Ciao Martina, condivido con te la questione dei romanzetti d'amore. Mi è capitato di leggerne qualcuno perché mi era stato regalato ma non credo che lo farò mai più di mia sponte 🤣 e concordo sui polizieschi (in generale e, nel mio caso specifico, ambientati in Puglia), sia perché non mi attrae il genere, sia perché restituiscono un'immagine stereotipata o non esatta della mia regione. Un altro tipo di libri che non mi attira sono le (auto)biografie di una certa tipologia di personaggi famosi. Anche, quando un romanzo è iperpubblicizzato, raramente mi attrae.
Evito a prescindere dei libri di certe case editrici e gli young adult, perché non credo abbiano un grande valore letterario.
Concordo in pieno sui romanzi iperpubblicizzati che allontanano anche me dalla scrittura.
Ciao Martina, condivido quasi tutto ma.....il Gattopardo non me lo toccare!!! Non sono siciliana, ma sono stata più volte in Sicilia e nel libro ho ritrovato tanto sapore di Sicilia, tante immagini e tanta atmosfera della tua isola.
Capisco il tuo risentimento, lo so che la Sicilia non è più così e non è solo quello, ma certe letture servono proprio per capire come stavano le cose prima e come sono cambiate.
E io adoro quel l'aria che si respira nei Malavoglia, nel Gattopardo e proprio sabato ho comprato I Viceré e ti saprò dire....
Ciao Patrizia, forse non sono stata chiara io. “Il gattopardo” è un bellissimo libro, che da solo ha già condensato tutto lo splendore narrativo e la preziosità stilistica necessari e trattare la questione e a consegnarla alla letteratura. Sono tutte le derive successive che di questo romanzo fanno pallide imitazioni a lasciarmi insofferente. Spero di essermi spiegata meglio.
Scusa allora Martina, avevo proprio frainteso !
Concordo pienamente con te per quanto riguarda le due categorie sui campi di concentramento e sulla Sicilia. No assolutamente sulle altre categorie : non rientrano nel mio genere di letture preferite. Due segnalazioni : categoria storie d'amore cito Cime tempestose e Norvegian Wood, categoria mitologia Le nozze di Cadmo e Armonia di Calasso !
Amo Murakami, ma "Norwegian wood" non mi è piaciuto molto.
Se stai cercando libri d'amore, ti suggerisco fortemente di leggere l'amore ai tempi di colera di Garcia Marquez. Anche io, come siccuramente tante altri, ho una lista lunga di "libri che no", forse ci vorrebbe troppo spazio per spiegarmi 😅
Letto, letto. Un gran bel libro.
Libro con una storia d’amore unica :
“ L’arte di ascoltare i battiti del cuore” di Jan-Philip Sendker
Grazie!
Mi trovo parecchio d'accordo con te.
Avrò letto 2 o 3 gialli in vita mia ma non mi hanno lasciato nulla quindi non credo che ne leggerò altri.
Libri su librai, gatti, caffè mi fanno addormentare solo a pensarci.
L'unico retelling ammissibile della mitologia classica è Pollon.
Storie d'amore leggere no grazie, il genere non collima coi miei gusti ma se il libro è decente perché no? Ad esempio Follia di McGrath non è male.
Ciao Martina, ti seguo con molto interesse da un po' di tempo e volevo farti due domande. A proposito delle storie siciliane io amo la scrittura di Tea Ranno, autrice di Siracusa, volevo sapere se la conosci, come credo, cosa ne pensi. Ti volevo chiedere anche un parere riguardo il romanzo "La portalettere" di Francesca Giannone, che non mi è piaciuto per niente e che invece ha avuto molti pareri positivi. Volevo sapere se ti è capitato di leggerlo. Ti ringrazio per quello che fai. Un abbraccio
Ciao Gloria, non ho letto nulla dell’autrice siracusana. Invece, so del successo di Giannone, ma non ho ancora letto il libro.
Mi hai tolto le parole di bocca quando hai parlato dei libri ambientati in Sicilia, che appunto mi avevano attirato perché ambientati in Sicilia regione che adoro 😂 sembra un controsenso ma è cosi. Ho trovato molto, molto sopravvalutato i leoni di Sicilia. Ultimamente ho letto un giallo La banda dei carusi che sconsiglio ampiamente, inverosimile e patinato non descrivono abbastanza bene quello che era. Invece spezzo una lancia a favore dei romance: a volte sono scritti o tradotti davvero male ma almeno lì sai cosa aspettarti, nessuna delusione amara nel finale 😂😂 diciamo che mi hanno consolato in alcuni periodi
Pensavo di essere l' unica a trovarlo sopravvalutato
😄😄😄
Ciao Martina. Ottima selezione! Non ne posso più di leggere i romanzi con protagonisti scrittori. Pure i romanzi da 'riviste femminili' mi infastidiscono, in cui la scrittrice entra nei dettagli sui nomi di mille fiori di campo, i vestiti e le scarpe dei personaggi, e gli utensili di una cucina rustica. Il tema Prima Guerra Mondiale è del tutto esaurito nel senso che non si può ugualiare le opere di Erich Remarqe, Robert Graves, e Emilio Lussu. D'altronde mi piacciono i libri, tra gli altri, sulle ferrovie messicane, sui deserti tartari, e sulla seta.
Ciao Martina, concordo quasi su tutta la linea. Sui retelling mitologici mi tengo lontana dalla produzione più di consumo stile supereroi; alcune rivisitazioni (non attualizzazioni), però, del mito le apprezzo e le trovo interessanti anche per far parlare il personaggio a noi (alcuni passi si potrebbero leggere a scuola), penso al "Canto di Penelope" della Atwood, sempre nella direzione del femminismo (nessuno racconta che Odisseo, tornato a Itaca, fece uccidere le dodici ancelle di Penelope perché "colpevoli" di essere state abusate dai proci).
Sul giallo condivido abbastanza l'insoddisfazione della verosimiglianza, ma se non lo hai ancora fatto ti consiglio" La camera azzurra" di Simenon che è più un romanzo psicologico che giallo, veramente avvincente, e "La promessa" di durrenmatt, un giallo atipico, messo volutamente in crisi, fondato sulla sfiducia nella possibilità dell' uomo di fare giustizia.
Ciao Fiammetta, ho letto "La camera azzurra" alcuni anni fa. Ne ho un ricordo indefinito e la sensazione di non aver colto quasi nulla. Forse non era proprio il momento, forse non fa proprio per me. Non ho ancora capito. Magari riproverò fra qualche anno e la percezione sarà completamente diversa.
@@ImaAndtheBooks ❤️
Sto ridendo molto 😂 Che video ! Proprio il mio genere 😂 I libri dai quali mi tengo lontana sono quelli paraculi, ricordi? Quelli che defínivo forzati, finti 👹 Io ho un' idiosincrasia anche per le storie amorose con happy end, credo che si potrebbe riciclare la carta dei volumi del prototipo del kitsch , che è 50 sfumature.Meglio che sfumi dalla mia memoria.Eros da novantenni sognanti mischiato a primi agiti adolescenziali , provati da donne in carriera come Ana, che prova di tutto, persino un aliante e sposare questo energumeno con il blackberry che la spia e facendo l' occhiolino a von Masoch, prepara scene ridicole.Come se le donne fossimo avvezze a buscare botte da un emerito cretino che dobbiamo salvare dai traumi infantili.Quella scrittrice merita il confino.Ha buttato al macero anni di emancipazione femminile con tre libri scritti durante le sue paturnie. Altra categoria: I fantasy con protagonisti eroi usciti dai pensierini di bambini delle elementari:Draghi con l'artrosi, maghi che si fanno sparire i piedi, elfi che combinano pastrocchi e vengono sculacciati.Altra categoria: I poliziotteschi: L' ispettore Mungicapre contro Fantòmas, la detective Luisa , nome in codice Starlight Lou.Ma ecco la categoria più esecrabile:Lo splatter gratuito: Sangue sullo zerbino, gli anulari dentro il vaso, orecchie volanti , potrebbero essere titoli inventati, papabili. (rido ancora)
“Meglio che sfumi dalla mia memoria” 🤣🤣😄 Questo ha fatto ridere molto anche me!
Anche i libri di creator social (tok tok) che parlano di libri, ma per parlano del loro libro fantasy solo tramite tag, non dico possono essere carini e magari sono quelli a cui darei forse più possibilità, però boh sembra che a parte qualche tag/parola chiave hanno poco da offrire.
Confesso che non leggo molto, e prima di leggere un libro devo essere sicuro che tratta un argomento che reputo interessante. Mi è capitato di stare per più di un'ora in una libreria prima di scegliere un libro
👍
Anch'io non amo i romanzi d'amore simil "Harmony". Però un libro che mi è piaciuto e che racconta una storia d'amore è "La signora delle camelie". Libro da cui è stata tratta l'opera lirica "La Traviata"
Quello è un grande classico ♥️
Sul titolo La bambina che fissava il filo elettrificato, nel dubbio, io andrei a registrare il diritto d'autore. Scherzi a parte, quante idee condivisibili hai espresso! Sono d'accordo praticamente su tutto, tranne che (parzialmente) sui rifacimenti del mito perché se la voce o lo stile dell'autore hanno valore magari può uscirne qualcosa di buono. In generale credo che tutti gli esempi elencati corrispondano a mode del momento che riescono a vendere, non certo a poetiche di chissà quale spessore, e noto anche che tutto il filone siciliano è appetibile all'estero.
Ho trovato interessante anche il discorso sui gialli a tema predominante mafioso perché io personalmente leggo e guardo storie poliziesche e investigative ma odio quando hanno a che fare con la mafia, quindi mi è piaciuto ascoltare un parere in merito.
Più che altro mi infastidisce questa associazione siciliano-padrinosa che trovo ingiusta e riduttiva. C’è altro, siamo anche altro. Di recente ho letto un libro originalissimo ambientato in Sicilia, “Marabbecca” di Viola Di Grado. Ci serve più letteratura e meno romanzetti.
Che ridere, Martina! Poseidone con l'appuntamento dall'ortopedico è fenomenale! Sono d'accordo con te su tutto, tranne che sui libri ambientati in Sicilia... Nella categoria librerie, La libreria del buon romanzo non è niente male... 🥰🌼
L’ho adocchiato, grazie per la segnalazione Margherita 🌿
A me, piacciono i libri dove si impara qualcosa che poi trova riscontro tangibile nella realtà. I saggi. Guardo i film d'avventura, Western, di guerra, polizieschi, e film che raccontano grandi fatti storici e politici. Le storie d'amore devono essere inserite in questo tipo di contesto cinematografico perché io possa apprezzarle. I film che apprezzo di più sono quelli in bianco e nero italiani, la commedia all'italiana, e il neorealismo. Apprezzo anche tutta la cinematografia Hollywoodiana delle grandi star fino agli anni 80🤓
Avevo letto Maschere di donne di Enchi Fumiko, quel retelling, scritto negli anni cinquanta/sessanta, mi era piaciuto molto. Però sì i retelling che sono il derivato del derivato di Circe di Miller anche no per me
Aggiungo anche i libri che diventano molto famosi ma dei quali si parla solo dell'esperienza drammatica dell' autore e mai dell'opera di per sé. In questo caso penso che alla fine l'opera non sia poi sta gran cosa perché se no si parlerebbe anche di essa.
Libri no possono essere quelli "Istruzioni per l'uso" che rispondono già in copertina tipo "innamorarsi in 3 mosse" "Ricerca della felicità" poi qualche fantasy distopico che si spinge al "pallonaro" Ottimi i tuoi spunti, grazie
Martina ti devo dire che a me i gialli e i polizieschi piacciono!
E così anche i racconti ambientati in Sicilia..(compresi i gialli!) forse perché amo la tua terra e quando li leggo vedo il passaggio e mi immergo nell'atmosfera.
Per tutto il resto d'accordo con te!
Sarà perché ci vivo, ma non sento l’atmosfera descritta in questi testi come realistica. Si sa che le cose si percepiscono sempre in maniera diversa dall’interno 😅
Sono d'accordo su moltissimo...le storie d'amore non le sopporto, anche perché le infarciscono di solito delle più improbabili scene di sesso....ma mi è molto piaciuto un bellissimo romanzo di cui ho sentito poco parlare in giro :"Quel maledetto Vronskij" di Piersanti e lo consiglierei proprio a chi schifa il genere😅
Sai che leggero’ a breve proprio un altro libro di Piersanti? Se dovesse piacermi recupererò altro. Quello di cui parli era stato candidato allo Strega.
Ciao tesoro! A me invece i gialli piacciono un sacco😂🤣! I libri che non mi piace leggere sono quelli la cui storia si svolge molti anni addietro, prima degli anni settanta insomma. Pertanto non si tratta di una questione di tematica-che poi ovviamente non è che mi piacia tutto-ma più che altro ha a che fare col tempo. Tuttavia non saprei spiegarti il perchè!😅
Capisco, con i romanzi storici non sempre è facile.
se c'è una categoria che proprio mi infastidisce è quella del booktok. mi dispiace ma no. ho letto già it ends with us e non sto a dire quanto non mi sia piaciuto (per non dire altro)
Pur condividendo il suo parere, ho notato che questa categoria ha avvicinato molti ragazzi al mondo dei libri, ha dato loro il piacere della lettura e li ha avviati poi verso testi più di spessore
👍👍👍👏👏
Quello è un libro molto offensivo e irrispettoso. Spesso i booktok nemmeno li leggono i libri
Io proprio non sopporto le distopie catastrofiche. Già le cose vanno abbastanza male, ci manca solo immaginare il peggio del peggio 😁.. E cambiando completamente genere non mi piacciono i libri che indugiano sul sesso, anche se scritti bene, e quelli cosiddetti pulp fiction, anche quelli magari scritti bene ma con scene splatter a volte completamente gratuite..
Ma non sono neppure libri quelli😢
Sottoscrivo tutto o quasi!
Sono inciampata su Circe e I leoni di Sicilia e devo dire di averli anche apprezzati...ma ora basta mi fermo qui😅
😅
I gialli, in generale, hanno dentro un grande esercizio di immaginazione e questo è uno dei loro punti di forza, quando sono scritti bene, naturalmente. L'immaginazione è alla base della letteratura, ben vengano storie al limite del possibile, poiché la verosimiglianza a volte rischia di farci sprofondare nella noia più profonda...Chiaramente sono una appassionata di gialli classici e non posso che difenderli...
Ovviamente 💖 Sono gusti. A me fanno questo effetto, ma se è un genere così prolifico vuol dire che per tanti lettori e lettrici sono funzionali 😊
Il 90% dei contemporanei....
Buongiorno Martina, anche per me no a campi di concentramento e 2 guerra mondiale. Ma guerre e abusi in genere
Io ne ho letto uno ultimamente molto pubblicizzato dalla giunti editore " la discendente del ladro" scritto da una pseudo scrittrice di wattpad di un banale un libro scopiazzato da altri non lo ricomprerei
Concordo in pieno sui ritelling della mitologia..illeggibili..Tanta esaltazione su “Circe” della Miller,ma sono arrivato a leggere le prime quaranta pagine poi ho abbandonato.Per i gialli non sono affatto d’accordo perché ci sono dei gialli di grande valore come quelli di Simenon,Conan Doyle,Scerbanenco,McBain,Connelly..
Niente, a me non piacciono neanche quelli 😣
@@ImaAndtheBooks ok….pazienza😀😁
Da quello che ho capito ti piacciono le storie d'amore. Quelle vere. Dove l'uomo e la donna diventano una cosa sola. L'uomo la ama follemente, e lei è pazza di lui❤❤e una capanna
Sottoscrivo ogni parola!!!
Insomma NO alle Fantaminchiate😂
🤣🤣🤣
🥰
Ciao, non amo : le storie rosa , libri che parlano di informatica, libri che hanno navi nella trama , non ho nemmeno amato il capolavoro di Melville. Altra categoria non apprezzata è quella soft sex, una noia!! Neppure i fantasy sono in cima alle mie preferenze.
Amo invece le saghe familiari ( anche le sagre 😄) , e pure un certo tipo di thriller. Libro preferito in assoluto: Cent'anni di solitudine che non appartiene a nessuna categoria. È oltre.
Io in amore do tutto. Però in cambio voglio tutto. Per me questo è l'amore. Tutto il resto è sesso. O come diceva Califano "è noia"
I libri "no" per me sono quelli scritti male a prescindere dalle tipologie con cui, per certa comodità (e talvolta supponenza) li etichettiamo. "Scritto male" per me non significa soltanto scrittura non curata o addirittura sciatta, termini o frasi scontati, idee risapute che si vorrebbero originali, disorganizzazione nella narrazione ma anche carenza o assenza di preparazione, di ricerca, di approfondimento.
Un libro "SI" per me può essere un classico o un noir, una fiaba, un romanzo d'amore, di guerra o di pace... Lo devo aprire, devo leggerne almeno 30 - 50 pagine per sapere se, per me, è SI o NO. Abbandono un libro NO senza alcun rimpianto.
I gialli (li AMO, soprattutto nei passaggi duri della mia vita), gentile Martina, e intendo quelli scritti bene, per quanto "inverosimili" sono SEMPRE un passo indietro rispetto a quel che accade nella realtà.
Grazie per questa osservazione sulla buona scrittura 🙏
@@ImaAndtheBooks Grazie a te per aver letto il mio commento.
ciao! per motivi di economia di tempo (vita finita e libri infiniti), io evito i saggi politici ( quelli che di solito fioriscono in libreria a Natale😄) e le biografie di personaggi famosi contemporanei, come cantanti, calciatori ect..ect. Ultimamente ho notato che, oltre a caffè e thè, anche i gatti sono popolari sulle copertine, anche gatti abbinati a biblioteche e librerie...su questi però ci potrei cascare nei momenti in cui devo liberare la mente.
Grazie Meg. Anche i gatti spopolano. Generano la stessa perplessità del caffè.
Ho vissuto una storia d'amore molto singolare e particolare. Se fosse possibile te la racconterei. Ma la vedo improbabile
E i gialli ... Io li apprezzo molto!
Eh, lo so, lo so, cara Margherita!
Aggiungerei tutto il filone young adult.
Concordo quasi su tutto infatti penso che i libri specialmente quelli a tema guerra devono essere superlativi(vita e destino libro della vita x me) non soltanto strappalacrime e pieni di retorica .Altri che
non posso sopportare sono i libri d’amore ma quello mieloso o stile harmony
X quanto riguarda librerie e caffè nel titolo ahimè ci sono cascata ..una delusione tanto che siccome due mi sono stati pure regalati😩essi stazionano nella libreria manco sfogliati!
X quanto riguarda i gialli invece non sono d’accordo xche a me è un genere che piace tanto .Ne ho letti e ne leggerò e adoro Camilleri tanto che mi sono abituata (e mi piace )al linguaggio dei suoi libri anche se ricordando il primo libro che lessi pensai di aver sprecato i soldi xche non ci capivo quasi niente 😂
Pensa, io sono siciliana, e Camilleri non lo capisco per niente! Il suo è un dialetto inesistente, un pastiche linguistico. So che molte persone lo trovano strepitoso, e lo rispetto, ma io non amo questo tipo di scrittura.
Ah provo a strapparti un sorriso: sulla copertina dell'edizione svedese di Arancia meccanica c'è... Un bicchiere di latte!
È il latte più. Copertina perfettamente pertinente al testo.
Sì sì, lo so 😅. @@stefania4302
In Svezia viaggiate su altre frequenze 😅
Io mi tengo lontana dai romance, fantasy e distopici. Anche se il libro della mia vita è Cecità di Saramago. Curioso no?
In effetti!
Ciao Martina, mi piace ascoltarti non mangi le tue parole, gli insegnanti sono sotto apprezzare.
Grazie Claiborne 🙏
Ciao Martina. Mi trovo abbastanza d'accordo con la tua scelta di "libri NO", con alcune integrazioni. Il filone che attinge alla shoah e alla tragedia dei campi di sterminio ha prodotto effettivamente negli ultimi anni una sequela di romanzi mediocri, poco si salva. Quando voglio Ricordare, rileggo "Se questo è un uomo". Il filone dei libri su librerie/biblioteche/lettori lo trovo anch'io assai poco interessante, autoreferenziale. Il filone con bevande in copertina... mi fa molto ridere come lo descrivi, credo di non averlo mai individuato e non so esprimere un parere. Il romance da sempre mi annoia a morte e lo rifuggo come la peste. Sulla Sicilia e i due filoni narrativi: il giallo è un genere che mi incuriosisce poco, che sia ambientato in Sicilia o altrove. Storie, personaggi, incastri e soluzioni narrative mi sembrano tutte repliche di uno stesso schema, il risultato è la noia. Il filone gattopardesco, invece, mi interessa e, in alcuni casi, ho apprezzato la forza evocativa di un mondo che non esiste più.
A questa lista devo aggiungere alcune mie personali idiosincrasie. A parte il capostipite Gabriel Garcia Marquez, non amo la corrente letteraria del realismo magico; a parte qualche eccezione, non sono riuscita ad apprezzare la gran parte dei romanzi che ho letto che si ispirano a questa corrente. Un altro gigantesco NO va al genere fantasy e a quello distopico/ fantascientifico (raggruppati qui per ragioni di sintesi, non perché li consideri simili).
Grazie per le tue sempre interessanti sollecitazioni.
Un abbraccio ❤
Cristiana
Ciao Cristiana, grazie per la tua risposta. Sul fantasy mi trovi parzialmente d’accordo: ci sono dei romanzi stratosferici, capostipiti del genere e fondatori di valori epici. Per intenderci, anche l’Odissea, in un certo senso può considerarsi un fantasy. Le degenerazioni contemporanee nate per esigenze di mercato non sempre raggiungono risultati accettabili.
Cara Martina, approfitto della tua gentilezza e ti chiedo un suggerimento: nel genere fantasy c'è un libro che a tuo parere valga davvero la pena di essere letto e che possa farmi ricredere sul genere? A parte l'Odissea😂?
Grazie.
Un abbraccio ❤
Credo che una categoria sia quei libri dove gli autori allungano inutilmente il brodo, togliendo poi anche scorrevolezza al testo che magari risultavano meglio senza. Direi un po' tutti quelli specifici di guerra, nel senso che l'accenno, o il fatto che cia una guerra sullo sfondo, ma non quelli che scavano proprio dentro la guerra, nei vari retroscena, anche perché spesso sono di cattivo gusto. Poi io sono una che legge molto a sentimento, quindi non apprezzo nemmeno i cosidetti booktok che spesso nemmeno li leggono i libri. Ma ultimamente ho un odio viscerale per quei libri presumibilmente scritti da chi appartiene al mondo dello spettacolo e vogliono far credere che hanno problemi peggiori delle persone comuni.
i libri scritti da calciatori, presentatori o cantanti, non li considero nemmeno letteratura e sono un insulto per veri autori che lavorano alacremente su opere che spesso nemmeno vengono considerate. O sottostimate. Fatta eccezione solo per Giorgio Faletti, che mi ha piacevolmente sorpreso
Certo, non pretendono di essere letteratura 😅
Ciao Martina, non sono d'accordo su due cose. Primo sui libri che parlano del terribile abominio che furono i campi di concentramento. Non se parla abbastanza perché a mio parere è insopportabile sentire di cosa siamo capaci noi uomini. Se ascolti le vittime sopravvissute infatti dicono che per decenni non riuscivano a parlarne, perché non si voleva ascoltare. Il secondo punto è quello che riguarda la piaga della mafia, in quanto problema non più circoscritto in Sicilia. Ma ciò non esclude che le sue origini sono disgraziatamente nate in Sicilia ed è ancora un legame fortissimo. Ricordiamo che Messina Danaro non stava nascosto a Parigi. Questo è il mio punto di vista ovviamente. Con stima ti saluto
Ciao Miriam, come ho detto nel video, ritengo che sia fondamentale parlare dei campi di concentramento, e credo che ci siano libri-testimoninza che lo fanno molto bene; quello che ho detto è che le storie inventate, talvolta volutamente sensazionaliste, collocate in quel contesto solo per vendere nuovi libri il 27 gennaio, sono a mio parere scorrette, proprio perché su una tragedia di quella portata bisogna mantenere un rispetto enorme. Sulla questione della piaga mafiosa, se se ne vuole parlare, che lo si faccia con la saggistica, con gli scritti di denuncia, non con polizieschi da proporre in promozioni estive prendi due e paghi uno.
Io non capisco come si possa dire di non volere leggere libri che non abbiamo mai letto.
Chi legge molti libri sa quali possono essere quelli che si avvicinano ai propri gusti, al di là del contenuto.
Io non leggo la fantascienza, la politica e i romance
Non mi piaccono i gialli e i trhiller