ho trovato questo video per caso,ho da sempre avuto un ammirazione e amore per la musica classica ma mai sono riuscito ad approfondire questo bellissimo mondo e tanto meno non ho mai a avuto abbastanza stimoli per iniziare serenamente ad apprezzarla e ad ascoltarla, così ho trovato questo video davvero utile proprio ciò che stavo cercando , canale interessante magari non per gli argomenti tecnici ma nel mio caso ampliare la mia conoscenza in merito a questa meravigliosa arte
L ascolto di musica classica dal vivo aggiunge il piacere di scoprire il suono reale degli strumenti che spesso conosciamo solo filtrati da apparecchiature elettroniche. E il loro vero volume di suono, sia di un solista sia dell orchestra. Da aguzzare le orecchie! (Brava Giulia, come sempre!)
Cia mi chiamo Aldo, come è successo a te anch'io ho iniziato da giovane. Avevo 14 anni e un mio zio Wagneriano mi fece ascoltare il preludio del primo atto del Parsifal e da allora divenni un wagneriano. Comunque non sono in competizione con i verdiani, perché essendo un bolognese come tu sai è una città wagneriana, ma a me piace anche Verdi e tutta la musica classica in generale ma con una preferenza per Wagner, infatti mi sono visto negli anni tutte le opere di Wagner. Grazie per questo tuo sito molto istruttivo. un caro saluto.
Ciao Giulia!! Ho visto adesso per caso questo tuo video, bellissimo devo dire, io vorrei avvicinarmi alla musica classica, acquisterò sicuramente il libro, volevo chiederti anche se c’era un app tipo Spotify per ascoltare musica classica, hai qualcosa da consigliarmi? Grazie mille e continua così ❤🎉
Ciao Giulia, trovo interessante ed importante la tua iniziativa volta ad avvicinare un pubblico più vasto e magari più giovane alla musica classica. Spesso mi sono chiesto come ascoltare la musica classica e cosa significasse. Alla mia domanda hai forse solo parzialmente risposto: ad esempio, a cosa devo fare attenzione quando ascolto un brano di musica classica, cosa devo cercare?. Oggi siamo stati totalmente addomesticati ad ascoltare musica di consumo, in modo totalmente distratto, veicolati solo da una emozione effimera, passeggera, che ci dà un briciolo di euforia. Invece, per quelle poche volte che ho provato ad impegnarmi nell'ascolto di un Sinfonia (amo la nona di Dvorak), ho scoperto che forse dietro le note della musica classica c'è la rappresentazione di un sentimento, la sua ricerca, la sua espressione in relazione a situazioni concrete della vita. Ecco, secondo il mio modestissimo punto di vista, questa è la grande differenza: la musica di consumo è epidermica emozione o emotività; un brano classico, invece, cerca e descrive un sentimento, qualcosa di fondamentale e permanente, una verità - che non è scientifica! Non è una misurazione sintetizzata in un dato o in un indicatore! Oggi siamo rinchiusi (non solo in casa :P) ma in un presente volto solo al consumo, "in continua ricerca di una dose" - anche con la musica, una frenesia momentanea. Questa distinzione è evidente, sotto altre forme, anche in altri momenti della nostra vita o nelle nostre relazioni. Chissà!
Ciao! Grazie per il tuo commento così ben scritto e argomentato 😊 ti rispondo con ordine: a mio avviso quando ascoltiamo un brano di musica (classica ma anche diversa dalla classica) ci troviamo a "cercare" spontaneamente ciò di cui il nostro cuore ed il nostro cervello hanno bisogno, in base a come siamo fatti noi stessi, alla nostra personalità e di conseguenza al nostro tipo di approccio. C'è chi cerca l'emozione: in questo caso sarà il nostro corpo a rispondere; altri, magari affascinati dalle proporzioni e dalla struttura musicale, cercano di estrapolarne le regole, i temi, le risposte tra gli strumenti, le successioni armoniche; altri ancora ne apprezzano il ritmo, e così via. È proprio ciò che intendo quando dico che ascoltare musica è un po' una ricerca di noi stessi. In merito alla differente essenza di brani di musica classica e musica di consumo mi sento personalmente di vederla in modo più fiducioso ed ottimistico; ogni cosa che piace, piace perché risponde ad un bisogno, e ogni cosa può essere benefica o dannosa in base, ancora una volta, a chi ne usufruisce. Una canzone apparentemente senza significato, come una di quelle che passa la radio, un significato e un obiettivo ce l'ha eccome: sta a noi capire se si tratta di intrattenimento leggero e "decomprimente" (passami il termine, non so se esista 😅) dal ritmo della vita quotidiana, o se è una precisa strategia di marketing nel voler assuefare e addormentare le coscienze, come crede qualcuno. La musica classica a noi due piace ed emoziona ed affascina perché siamo fatti così, magari ad un altro potrebbe annoiare per svariati motivi (magari perché è cresciuto in una famiglia dove non si ascoltava questo tipo di musica e non gli/le è mai capitato di provare ad ascoltare una sinfonia). Secondo me (e scusa per il papiro ma sono molto felice di discorrere di questo argomento 😊) se cadiamo nella trappola di "quale cosa è migliore" rischiamo di auto-intrappolarci in uno schieramento che magari ci impedisce di apprezzare cose diverse, proprio come chi evita del tutto la musica classica perché la ritiene una cosa pesante e sorpassata. La vita è fatta di tante cose diverse e a me piace pensare che in ogni "schieramento" ci sia qualcosa di buono 😉
@@LaMusicaconGiulia Grazie! :) Si, non volevo creare uno "schieramento" o "schierarmi" per l'una o l'altra tipologia di musica. Era solo un tentativo di differenziare le due modalità di ascolto e attenzione - ricerca, comprensione di ciò che è vero e decompressione o piacere di un istante/momento - e metterle in relazione con altri aspetti della vita sociale, in particolare quello relazionale. Tutto qui :) Non credo che la musica renda assuefatte le coscienze, ma è davvero molto utile a creare ancoraggi emotivi - le colonne sonore nei film servono a questo suppongo. Suscitare una emozione piuttosto che un altra. Ecco, una musica di consumo non ha l'obiettivo di aiutare il soggetto a entrare in relazione con ciò che ascolta per comprenderlo - non è necessario - deve suscitare un piacere, un'emozione affinché venga venduta il più possibile, acquisti più quote di mercato. Una differenza sostanziale. Certo, anche queste musiche trasmettono un messaggio, semplificato e schematizzante a cui si associa, appunto, un'emozione e questo, troppo spesso, diventa cultura sia che sia positivo e buono, sia quando è vero il viceversa. Non è una critica, credo che sia una realtà in cui siamo immersi. E credo anche che ci sia una relazione tra queste musiche ed il modo in cui si trascorre il tempo libero. Niente, chiudo qui e grazie per i vari spunti che mi hai dato :)
Salve a tutti, conosco Aaron Copland: “Fanfare for the Common Man”, El Salon Mexico, ma anche Ferde Grofé con Grand Canyon Suite, Hollywood Suite come pure George Gershwin e altri musicisti d'oltre Oceano tutti bravissimi che hanno scritto grandi suite!
Quando mi sentono ascoltare il CAN CAN et similia, ridono tutti quelli che ascoltano il rap e il gangnam style. Ho 35 anni. Ma questo lo facevo già a 18 anni e prima.
Mi ritengo un curioso della musica classica. Ho visto concerti di quartetti,e grandi orchestre,ma anche di chitarristi classici. Suono la chitarra e ho studiato classica scoprendo un mondo nuovo,ma nello stesso tempo già conosciuto, visto che la musica moderna prende spunti dalla musica classica. Vorrei sapere se il libro sulle forme musicali cui hai parlato nel video è adatto al repertorio per chitarra classica. Grazie
Ciao! Il libro è generico e dà delle indicazioni interessanti per tutti i musicisti e non musicisti, a mio avviso. È una lettura non troppo didattica ma molto scorrevole 😊
@@LaMusicaconGiulia dunque, suono sempre molto volentieri Mendelssohn (è il compositore che ho approfondito più di ogni altro) e Liszt, ma ho scoperto che suonare Brahms mi fa stare bene!
@@LucaCanetti Liszt è un compositore che non ho mai approfondito fino a quando con l'orchestra dove lavoro abbiamo accompagnato un pianista in diverse opere sue... musica difficile ma speciale 🤩 ma Brahms... rimane tra i miei preferiti (come si fa a restare indifferenti a Barba Jo?) 🥰 che cosa stai suonando di Brahms?
@@LaMusicaconGiulia sto suonando tre Ballate op. 10 (la n. 1, la n. 3 e la n. 4), la Ballata op. 118 n. 3 e la Sonata per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 2. Invece di Liszt sto studiando due fantasie su temi di opere liriche, ovvero 'Réminiscences de Boccanegra' e 'Réminiscences de La Juive'.
Quando la musica non era suonata ma solo cantata e tramandata a voce non esistevano scritti, venivano cantati solo dei testi le note no esistevano poi diventarono solo sei perchè ricavate dalle prime frasi di un canto gregoriano cantato dai frati in latino , la prima nota non era un do ma una che ancora oggi viene utilizzata in Francia e mancava il si che ci volle un poco di tempo per inserirla nelle 5 righe che invece prima erano solo quattro, il si alla fine del XVI secolo era stato aggiunto un nome per il settimo grado della scala ("Si", dalle iniziali di "Sancte Iohannes"). Be, a farla breve per arrivare ai giorni nostri ci sono voluti secoli, oggi corre tutto più veloce!!
Il muro principale all'ascolto della musica classica è lo stesso dei testi lunghi. Oggi siamo tutti meno pazienti, più abituati all'intrattenimento breve, brevi video (tik tok), musica subito fruibile e immediata. La musica classica (così come la lettura) richiede un certo grado di pazienza e concentrazione, per me unici requisiti per apprezzarla. Ma è già tanto (purtroppo).
ho trovato questo video per caso,ho da sempre avuto un ammirazione e amore per la musica classica ma mai sono riuscito ad approfondire questo bellissimo mondo e tanto meno non ho mai a avuto abbastanza stimoli per iniziare serenamente ad apprezzarla e ad ascoltarla, così ho trovato questo video davvero utile proprio ciò che stavo cercando , canale interessante magari non per gli argomenti tecnici ma nel mio caso ampliare la mia conoscenza in merito a questa meravigliosa arte
Mi fa molto piacere che i miei video ti siano utili e ti piacciano 😊
L ascolto di musica classica dal vivo aggiunge il piacere di scoprire il suono reale degli strumenti che spesso conosciamo solo filtrati da apparecchiature elettroniche. E il loro vero volume di suono, sia di un solista sia dell orchestra. Da aguzzare le orecchie! (Brava Giulia, come sempre!)
Proprio vero!! 👌🏻
Bravissima
Cia mi chiamo Aldo, come è successo a te anch'io ho iniziato da giovane. Avevo 14 anni e un mio zio Wagneriano mi fece ascoltare il preludio del primo atto del Parsifal e da allora divenni un wagneriano. Comunque non sono in competizione con i verdiani, perché essendo un bolognese come tu sai è una città wagneriana, ma a me piace anche Verdi e tutta la musica classica in generale ma con una preferenza per Wagner, infatti mi sono visto negli anni tutte le opere di Wagner.
Grazie per questo tuo sito molto istruttivo. un caro saluto.
Grazie a te Aldo!
Bravissima! Ottima idea portare musica ed in particolare musica classica su UA-cam 👍🏼🎻
Ciao Irene, grazie! 😊 se ti può interessare ogni mercoledì sulla mia pagina Facebook propongo un ascolto di musica classica 😉
@@LaMusicaconGiulia grazie. Sono anche io musicista. Se ti va passa anche tu sul mio canale a dare una sbirciatina... 😉
@@vanacorestudio Ho visto stamattina il tuo canale... complimenti, video molto ben fatti... e tu bravissima e simpaticissima!! 👏🏻👏🏻👏🏻
Ciao Giulia!! Ho visto adesso per caso questo tuo video, bellissimo devo dire, io vorrei avvicinarmi alla musica classica, acquisterò sicuramente il libro, volevo chiederti anche se c’era un app tipo Spotify per ascoltare musica classica, hai qualcosa da consigliarmi? Grazie mille e continua così ❤🎉
Ciao! Grazie per il commento 💖 ti consiglio vivamente IDAGIO, è come Spotify ma con sola musica classica 🤩
@@LaMusicaconGiulia Grazie mille 🙏🏻
Ciao Giulia, trovo interessante ed importante la tua iniziativa volta ad avvicinare un pubblico più vasto e magari più giovane alla musica classica. Spesso mi sono chiesto come ascoltare la musica classica e cosa significasse. Alla mia domanda hai forse solo parzialmente risposto: ad esempio, a cosa devo fare attenzione quando ascolto un brano di musica classica, cosa devo cercare?. Oggi siamo stati totalmente addomesticati ad ascoltare musica di consumo, in modo totalmente distratto, veicolati solo da una emozione effimera, passeggera, che ci dà un briciolo di euforia. Invece, per quelle poche volte che ho provato ad impegnarmi nell'ascolto di un Sinfonia (amo la nona di Dvorak), ho scoperto che forse dietro le note della musica classica c'è la rappresentazione di un sentimento, la sua ricerca, la sua espressione in relazione a situazioni concrete della vita. Ecco, secondo il mio modestissimo punto di vista, questa è la grande differenza: la musica di consumo è epidermica emozione o emotività; un brano classico, invece, cerca e descrive un sentimento, qualcosa di fondamentale e permanente, una verità - che non è scientifica! Non è una misurazione sintetizzata in un dato o in un indicatore! Oggi siamo rinchiusi (non solo in casa :P) ma in un presente volto solo al consumo, "in continua ricerca di una dose" - anche con la musica, una frenesia momentanea. Questa distinzione è evidente, sotto altre forme, anche in altri momenti della nostra vita o nelle nostre relazioni. Chissà!
Ciao! Grazie per il tuo commento così ben scritto e argomentato 😊 ti rispondo con ordine: a mio avviso quando ascoltiamo un brano di musica (classica ma anche diversa dalla classica) ci troviamo a "cercare" spontaneamente ciò di cui il nostro cuore ed il nostro cervello hanno bisogno, in base a come siamo fatti noi stessi, alla nostra personalità e di conseguenza al nostro tipo di approccio. C'è chi cerca l'emozione: in questo caso sarà il nostro corpo a rispondere; altri, magari affascinati dalle proporzioni e dalla struttura musicale, cercano di estrapolarne le regole, i temi, le risposte tra gli strumenti, le successioni armoniche; altri ancora ne apprezzano il ritmo, e così via. È proprio ciò che intendo quando dico che ascoltare musica è un po' una ricerca di noi stessi. In merito alla differente essenza di brani di musica classica e musica di consumo mi sento personalmente di vederla in modo più fiducioso ed ottimistico; ogni cosa che piace, piace perché risponde ad un bisogno, e ogni cosa può essere benefica o dannosa in base, ancora una volta, a chi ne usufruisce. Una canzone apparentemente senza significato, come una di quelle che passa la radio, un significato e un obiettivo ce l'ha eccome: sta a noi capire se si tratta di intrattenimento leggero e "decomprimente" (passami il termine, non so se esista 😅) dal ritmo della vita quotidiana, o se è una precisa strategia di marketing nel voler assuefare e addormentare le coscienze, come crede qualcuno. La musica classica a noi due piace ed emoziona ed affascina perché siamo fatti così, magari ad un altro potrebbe annoiare per svariati motivi (magari perché è cresciuto in una famiglia dove non si ascoltava questo tipo di musica e non gli/le è mai capitato di provare ad ascoltare una sinfonia). Secondo me (e scusa per il papiro ma sono molto felice di discorrere di questo argomento 😊) se cadiamo nella trappola di "quale cosa è migliore" rischiamo di auto-intrappolarci in uno schieramento che magari ci impedisce di apprezzare cose diverse, proprio come chi evita del tutto la musica classica perché la ritiene una cosa pesante e sorpassata. La vita è fatta di tante cose diverse e a me piace pensare che in ogni "schieramento" ci sia qualcosa di buono 😉
In ogni caso se ti va di approfondire ulteriormente l'argomento o hai delle altre domande sarò ben felice di rispondere e discuterne in nuovo video! 😉
@@LaMusicaconGiulia Grazie! :) Si, non volevo creare uno "schieramento" o "schierarmi" per l'una o l'altra tipologia di musica. Era solo un tentativo di differenziare le due modalità di ascolto e attenzione - ricerca, comprensione di ciò che è vero e decompressione o piacere di un istante/momento - e metterle in relazione con altri aspetti della vita sociale, in particolare quello relazionale. Tutto qui :) Non credo che la musica renda assuefatte le coscienze, ma è davvero molto utile a creare ancoraggi emotivi - le colonne sonore nei film servono a questo suppongo. Suscitare una emozione piuttosto che un altra. Ecco, una musica di consumo non ha l'obiettivo di aiutare il soggetto a entrare in relazione con ciò che ascolta per comprenderlo - non è necessario - deve suscitare un piacere, un'emozione affinché venga venduta il più possibile, acquisti più quote di mercato. Una differenza sostanziale. Certo, anche queste musiche trasmettono un messaggio, semplificato e schematizzante a cui si associa, appunto, un'emozione e questo, troppo spesso, diventa cultura sia che sia positivo e buono, sia quando è vero il viceversa. Non è una critica, credo che sia una realtà in cui siamo immersi. E credo anche che ci sia una relazione tra queste musiche ed il modo in cui si trascorre il tempo libero. Niente, chiudo qui e grazie per i vari spunti che mi hai dato :)
@@LaMusicaconGiulia Si! Come è variata nella storia la musica, in particolare negli ultimi due secoli ('800 e '900) e le ripercussioni culturali :)
@@kcvvv6007 Grazie di nuovo a te! In ogni caso sono d'accordo con molte cose che hai scritto 😊
Salve a tutti, conosco Aaron Copland: “Fanfare for the Common Man”, El Salon Mexico, ma anche Ferde Grofé con Grand Canyon Suite, Hollywood Suite come pure George Gershwin e altri musicisti d'oltre Oceano tutti bravissimi che hanno scritto grandi suite!
Salve Ireneo! Tutti artisti straordinari... e Copland, oltre che un ottimo musicista fu anche un generosissimo divulgatore! 😊👍🏻
John coltrane aveva commentato in un intervista il libro di Copland mettendo in luce i punti positivi ma anche negativi😊
@@stefanolana997 non lo sapevo ☺️ grazie!
Quando mi sentono ascoltare il CAN CAN et similia, ridono tutti quelli che ascoltano il rap e il gangnam style. Ho 35 anni. Ma questo lo facevo già a 18 anni e prima.
Bravissima si mi interessa conoscere la recensione del video libro
Ciao Mirca! Ne ho parlato nei video dedicati ad Aaron Copland, li trovi su questo canale 😉
Musica classica la musica jazz strumentale sono le mie preferite 🤩
Mi ritengo un curioso della musica classica. Ho visto concerti di quartetti,e grandi orchestre,ma anche di chitarristi classici.
Suono la chitarra e ho studiato classica scoprendo un mondo nuovo,ma nello stesso tempo già conosciuto, visto che la musica moderna prende spunti dalla musica classica.
Vorrei sapere se il libro sulle forme musicali cui hai parlato nel video è adatto al repertorio per chitarra classica.
Grazie
Ciao!
Il libro è generico e dà delle indicazioni interessanti per tutti i musicisti e non musicisti, a mio avviso. È una lettura non troppo didattica ma molto scorrevole 😊
Sono un pianista classico. Ascolto musica classica e lirica da sempre
Ciao Luca! Grazie per la tua condivisione! 😊 Che compositori preferisci?
@@LaMusicaconGiulia dunque, suono sempre molto volentieri Mendelssohn (è il compositore che ho approfondito più di ogni altro) e Liszt, ma ho scoperto che suonare Brahms mi fa stare bene!
@@LucaCanetti Liszt è un compositore che non ho mai approfondito fino a quando con l'orchestra dove lavoro abbiamo accompagnato un pianista in diverse opere sue... musica difficile ma speciale 🤩 ma Brahms... rimane tra i miei preferiti (come si fa a restare indifferenti a Barba Jo?) 🥰 che cosa stai suonando di Brahms?
@@LaMusicaconGiulia sto suonando tre Ballate op. 10 (la n. 1, la n. 3 e la n. 4), la Ballata op. 118 n. 3 e la Sonata per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 2. Invece di Liszt sto studiando due fantasie su temi di opere liriche, ovvero 'Réminiscences de Boccanegra' e 'Réminiscences de La Juive'.
@@LucaCanetti Complimenti! Buono studio e buona Musica! 🎵
Sottoscrivo il consiglio di leggere il libro di Aaron Violando consigliato da Giulia, ottimo sia per i profani che per i professionisti!
Grazie! 👍🏻 ci sono alcuni video sul canale sul libro di Copland 😊
7:20 a me interessa
Ho fatto due video al riguardo! Te li linko qui sotto
ua-cam.com/video/cH6FbDOd6zc/v-deo.html
ua-cam.com/video/xYEPlzJrdoo/v-deo.html
@@LaMusicaconGiulia mille grazie 🙏 Notte 💤😘😴🌙
Quando la musica non era suonata ma solo cantata e tramandata a voce non esistevano scritti, venivano cantati solo dei testi le note no esistevano poi diventarono solo sei perchè ricavate dalle prime frasi di un canto gregoriano cantato dai frati in latino , la prima nota non era un do ma una che ancora oggi viene utilizzata in Francia e mancava il si che ci volle un poco di tempo per inserirla nelle 5 righe che invece prima erano solo quattro, il si alla fine del XVI secolo era stato aggiunto un nome per il settimo grado
della scala ("Si", dalle iniziali di "Sancte Iohannes").
Be, a farla breve per arrivare ai giorni nostri ci sono voluti secoli, oggi corre tutto più veloce!!
...per forza! Ora è tutto alla portata di un click... nel bene e nel male 😉
Il muro principale all'ascolto della musica classica è lo stesso dei testi lunghi. Oggi siamo tutti meno pazienti, più abituati all'intrattenimento breve, brevi video (tik tok), musica subito fruibile e immediata. La musica classica (così come la lettura) richiede un certo grado di pazienza e concentrazione, per me unici requisiti per apprezzarla. Ma è già tanto (purtroppo).