@@Andreadellafloresta no, è una persona che lavorava in ambito giudiziario e che rubo' una beretta negli anni 60. E altre cose che scoprirono i carabinieri ( la storia italiana dice che, a differenza della polizia che ha fatto disastri un po' ovunque, vedere Marta Russo, via Poma etc, spesso ci prendono). Il nome ovviamente non è dato sapere, né se sia vivo o morto.
Le parole dell'avvocato un po' strane 1. non è detto che il DNA sulle buste sia del mostro 2. quand'anche lo fosse non si può parlare di "colpo mortale alle inchieste" nell'ottica di un mostro plurale (molto probabile)
@@sbirulino8005 praticamente tutte le evidenze (perizie, ricostruzione delle dinamiche, testimonianze) hanno fatto pendere verso un quadro plurale, e da qui la condanna ai CdM e le inchieste successive. Anche per la pista sarda la genesi parte da un scenario sicuramente plurale: nel 1968 è stato accertato il coinvolgimento in qualche misura di Stefano Mele con almeno un altro complice. L'argomento dell'avvocato appare quindi molto strano, poiché non considera questa forte probabilità.
@@Haikoon Io sapevo che, sulla scena del crimine dei due turisti francesi, non risultassero tracce evidenti della presenza di più persone però certamente non mi verrebbe da escludere alcuna ipotesi. Fermo restando che potrebbero esserci state contaminazioni da parte di guardoni e/o persone incaricate di investigare particolarmente maldestre, come spesso accaduto.
@@Haikoon non c'è in mezzo delitto e dico mezzo un mezzissimo qualcosa che non faccia presupporre che, come nel 99% dei casi della storia della criminologia mondiale, non fosse solo ma fosse un gruppo. Era solo. E in 2 occasioni, essendo solo, si stava anche facendo sfuggire la vittima.
@@propriono Pur essendo un sk unicista convinto, devo ricoonoscere che, effettivamente, la mancanza di prove e/o indizi di più persone sulla sdc, automaticamente non implica la solitarietà dell esecutore. Faccio un esempio, banale: il fatto che uno sia sempre risultato negativo ad un test anti-droga non vuol dire in assoluto che costui non si sia mai drogato in vita sua. Viceversa la positività ad un test, di quel tipo, implica automaticamente che uno abbia usato, almeno una volta, droghe.
Non capisco.. possibile che su 7/8 omicidi il killer non abbia lasciato un minimo di DNA sulle automobili o sulla tenda visto che ha dovuto aprirle per far uscire le donne ? Ed è mai possibile almeno per gli ultimi 2 omicidi più recenti, riuscire ad analizzare con le moderne tecniche? Se quelle tracce corrispondono a quelle delle buste allora è fatta! Mi domando se sia così difficile !
Purtroppo il DNA forense (detto anche DNA antico ovvero che rimane dopo la morte/distacco dal corpo che lo ha prodotto) che si trova nelle tracce biologiche lasciate su una scena del crimine da chi non era abitante del luogo (per cui la traccia ne identifica la presenza nel momento del fatto e non come contaminante legato alla storia ambientale) si degrada molto velocemente soprattutto all'aperto. A meno di non trovarne e prelevarne in modo asettico (senza contaminarlo con DNA moderno) subito e in abbondanza (sperma, sangue di una ferita, capelli o unchie...) è difficile che rimanga integro e incontaminato. Ad esempio tracce di sudore o di cellule epiteliali o singoli peli/capelli sono di entità così esigua e fragile che vanno individuati, isolati e prelevati subito nella più completa asetticita contaminativa (con guanti, mascherina, occhiali, tuta...). Se vede dalle immagini all'epoca nessuno aveva i guanti, la scena era superaffollata, il vento poteva portare sul luogo tracce biologiche accidentali e gli inquirenti potevano perderne a loro volta in modo inavvertito (anche con uno starnuto). Quindi dalla scena e dagli oggetti è difficile che ad oggi si riescano a trovare tracce attendibili. Le uniche speranze sono oggetti piccoli, "chiusi", ampiamente manipolati dall'assassino e che sono stati ben conservati. Un esempio è una busta leccata o un francobollo, materiale rimasto sotto le unghie di una vittima o oggetti lasciati dietro di se da un criminale (fazzoletti...) ... A patto che siano ben conservati (congelati o disseccati e tenuti in buste sterili singolarmente) e non manipolati da altri successivamente. Queste prassi sono state iniziate ad essere messe a punto nei secondi anni 90 purtroppo. In più se presente e analizzabile il dna deve essere abbastanza integro da restituire un numero minimo di "marcatori" cioè sequenze che si trovano in punti diversi del DNA che individuino con sicurezza una certa persona. Se il DNA è poco, degradato o contaminato è davvero difficile che questo sia possibile.
Grandi avvocati e Paolo continuate a lottare!
A Firenze c'è ancora tanta merda
L' informativa del 1984 deve essere resa accessibile alla richiesta degli avvocati. È molto probabile che sia la chiave di tutto.
Avanti così!!!!
Avanti tutta
Ma chi era il misterioso personaggio indicato nel rapporto 1984 dei carabinieri?
@@Andreadellafloresta no, è una persona che lavorava in ambito giudiziario e che rubo' una beretta negli anni 60. E altre cose che scoprirono i carabinieri ( la storia italiana dice che, a differenza della polizia che ha fatto disastri un po' ovunque, vedere Marta Russo, via Poma etc, spesso ci prendono). Il nome ovviamente non è dato sapere, né se sia vivo o morto.
Si vogliamo la verità..ora basta ...Pacciani non era lui...questi ragazzi meritano giustizia ! Basta proteggerlo ....basta
Hai detto bene, Fabio Ignesti.
Basta proteggerlo!!!💈
@@eugeniobarbini9989 Esatto, Pacciani non era sicuramente una brava persona, ma non poteva essere lui il mostro
@@michelelanzoni3883
Buonasera, Michele.
Trovo estremamente interessante il canale di Aldo Angeli.
Semmai ci scambieremo qualche parere.
Buon w/end💈
Si porteranno verso Perugia le indagini?
Le parole dell'avvocato un po' strane
1. non è detto che il DNA sulle buste sia del mostro
2. quand'anche lo fosse non si può parlare di "colpo mortale alle inchieste" nell'ottica di un mostro plurale (molto probabile)
"Molto probabile", in base a quali prove?
@@sbirulino8005 praticamente tutte le evidenze (perizie, ricostruzione delle dinamiche, testimonianze) hanno fatto pendere verso un quadro plurale, e da qui la condanna ai CdM e le inchieste successive. Anche per la pista sarda la genesi parte da un scenario sicuramente plurale: nel 1968 è stato accertato il coinvolgimento in qualche misura di Stefano Mele con almeno un altro complice. L'argomento dell'avvocato appare quindi molto strano, poiché non considera questa forte probabilità.
@@Haikoon Io sapevo che, sulla scena del crimine dei due turisti francesi, non risultassero tracce evidenti della presenza di più persone però certamente non mi verrebbe da escludere alcuna ipotesi. Fermo restando che potrebbero esserci state contaminazioni da parte di guardoni e/o persone incaricate di investigare particolarmente maldestre, come spesso accaduto.
@@Haikoon non c'è in mezzo delitto e dico mezzo un mezzissimo qualcosa che non faccia presupporre che, come nel 99% dei casi della storia della criminologia mondiale, non fosse solo ma fosse un gruppo. Era solo. E in 2 occasioni, essendo solo, si stava anche facendo sfuggire la vittima.
@@propriono Pur essendo un sk unicista convinto, devo ricoonoscere che, effettivamente, la mancanza di prove e/o indizi di più persone sulla sdc, automaticamente non implica la solitarietà dell esecutore.
Faccio un esempio, banale: il fatto che uno sia sempre risultato negativo ad un test anti-droga non vuol dire in assoluto che costui non si sia mai drogato in vita sua. Viceversa la positività ad un test, di quel tipo, implica automaticamente che uno abbia usato, almeno una volta, droghe.
Avanti!!!!
forza ragazzi!!!!
Non capisco.. possibile che su 7/8 omicidi il killer non abbia lasciato un minimo di DNA sulle automobili o sulla tenda visto che ha dovuto aprirle per far uscire le donne ? Ed è mai possibile almeno per gli ultimi 2 omicidi più recenti, riuscire ad analizzare con le moderne tecniche? Se quelle tracce corrispondono a quelle delle buste allora è fatta! Mi domando se sia così difficile !
Stai parlando degli anni 80
Nella tenda c’è il dna
Purtroppo il DNA forense (detto anche DNA antico ovvero che rimane dopo la morte/distacco dal corpo che lo ha prodotto) che si trova nelle tracce biologiche lasciate su una scena del crimine da chi non era abitante del luogo (per cui la traccia ne identifica la presenza nel momento del fatto e non come contaminante legato alla storia ambientale) si degrada molto velocemente soprattutto all'aperto. A meno di non trovarne e prelevarne in modo asettico (senza contaminarlo con DNA moderno) subito e in abbondanza (sperma, sangue di una ferita, capelli o unchie...) è difficile che rimanga integro e incontaminato. Ad esempio tracce di sudore o di cellule epiteliali o singoli peli/capelli sono di entità così esigua e fragile che vanno individuati, isolati e prelevati subito nella più completa asetticita contaminativa (con guanti, mascherina, occhiali, tuta...). Se vede dalle immagini all'epoca nessuno aveva i guanti, la scena era superaffollata, il vento poteva portare sul luogo tracce biologiche accidentali e gli inquirenti potevano perderne a loro volta in modo inavvertito (anche con uno starnuto). Quindi dalla scena e dagli oggetti è difficile che ad oggi si riescano a trovare tracce attendibili. Le uniche speranze sono oggetti piccoli, "chiusi", ampiamente manipolati dall'assassino e che sono stati ben conservati. Un esempio è una busta leccata o un francobollo, materiale rimasto sotto le unghie di una vittima o oggetti lasciati dietro di se da un criminale (fazzoletti...) ... A patto che siano ben conservati (congelati o disseccati e tenuti in buste sterili singolarmente) e non manipolati da altri successivamente. Queste prassi sono state iniziate ad essere messe a punto nei secondi anni 90 purtroppo. In più se presente e analizzabile il dna deve essere abbastanza integro da restituire un numero minimo di "marcatori" cioè sequenze che si trovano in punti diversi del DNA che individuino con sicurezza una certa persona. Se il DNA è poco, degradato o contaminato è davvero difficile che questo sia possibile.
Giustissimo caxxo
speriamo che non tirino fuori di nuovo la pista sarda
Ma perche non fate il nome di quel sospettato, ?
Se il colpevole fosse ancora vivo e trovato di conseguenza sarebbe fatta giustizia... sarebbe il trionfo della giustizia
Sempre se fosse possibile incarcerarlo... Perché ci sarà anche la questione dell'età
@@alfredos.5505 Infatti l'ho scritto
È morto purtroppo
Giusto
Fondamentale non arrendersi. Bravo
È troppo tardi ... Purtroppo