A cosa serve essere informati?

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  • Опубліковано 15 жов 2024
  • Le informazioni sono troppe, quasi tutte superflue, solitamente superficiali, non di rado false, fuori dal nostro controllo e ansiogene. Perché, allora, dovremmo essere informati?
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КОМЕНТАРІ • 288

  • @WesaChannel
    @WesaChannel  5 років тому +14

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    • @xDCaste
      @xDCaste 5 років тому

      La mia domanda invece è..come e con quali mezzi ti informi razionalmente e nel modo più veritiero possibile?

    • @flaviocorsi706
      @flaviocorsi706 5 років тому

      Il fatto è che le cose che potresti cambiare nella tua vita sono troppe , e questo crea confusione sulle cose davvero inportanti mentre dell mondo secondo me sono pochissime le cose che si possono fare e per farle serve interesse per cambiarle che si tramuta in energia e tempo .io preferisco interessarmi ad un settore o almassimo 2 settori e fregarmene di tutto il resto ,tanto la strada che voglio fare è una e di sicuro non è il nobel per la pace.

  • @TheAlvaroHabbo
    @TheAlvaroHabbo 5 років тому +310

    OT
    Voglio subito vederti da SHY nel podcast

  • @mattiaalvino610
    @mattiaalvino610 5 років тому +67

    Ciao Wesa! Ti vorrei ringraziare per il lavoro che ci porti.
    Ti potrà sembrare stupido ma video come questi mi aiutano molto ad inquadrare il caos che spesso ho in testa. Questo mi aiuta a rilassarmi e a ridimensionare tutto alla mia portata d'azione.
    Grazie davvero per il servizio che ci offri e l'aiuto che, consapevopmente o meno, ci dai.

  • @Dav051
    @Dav051 5 років тому +96

    IMHO la cosa più importante che possediamo, ma che dobbiamo costantemente migliorare a padroneggiare, è la nostra attenzione.
    Così come la dieta alimentare, bisogna praticare anche una corretta dieta informativa. Bisogna selezionare attivamente i "canali" di informazione, e con questo intendo generalmente tutti gli imput che impegnano/consumano la nostra attenzione. La selezione chiaramente dipende dagli interessi, dagli obiettivi che ognuno di noi ha (ma anche dalle circostanze). Questo filtro da applicare va modificato e raffinato continuamente.
    In the past, censorship worked by blocking the flow of information. In the twenty-first century works by flooding people with irrelevant information. We just don't know what to pay attention to, and often spend our time investigating and debating side issues. In ancient times having power meant having access to data. Today having power means knowing what to ignore. - dal libro Homo Deus
    - Un tuo iscritto

  • @danielegiuriato2049
    @danielegiuriato2049 5 років тому +42

    Secondo me la cosa più importante è quella di sapere essere critici riguardo alle informazioni a cui abbiamo accesso perché le informazioni correttamente assimilate servono a prendere delle decisioni. Tuttavia il senso critico si sviluppa mediante una preparazione culturale

  • @pilgrimwanderlust4749
    @pilgrimwanderlust4749 5 років тому +38

    Ho fatto più volte il "camino di Santiago" quasi 800 km (circa 30 giorni) tutte le volte sospendo l'informazione, l'unica notizia che mi è spiaciuta di essermi perso fu la morte di Bud Spencer, Come ti accorgi che tutto quello che ti serve sta in uno zaino e anche in meno ti accorgi anche che molte delle informazioni che ci danno sono disinformazione e/o distrazione.

  • @Luca_ashy
    @Luca_ashy 5 років тому +56

    "Informati responsabilmente. E con moderazione." (semi cit.)

  • @alessiogrigolini5109
    @alessiogrigolini5109 5 років тому +14

    Giusto informarsi poco ma bene e in maniera distaccata. Per questo esiste shy

  • @rick_do_things
    @rick_do_things 5 років тому +10

    Equilibrio. Come per ogni cosa bisogna essere in grado di gestire le cose, ci vuole intelligenza, apertura mentale e umiltà.
    E sono convinto che avere un briciolo di informazione sia la chiave per avere più opportunità e avere un atteggiamento più aperto verso il diverso, il non usuale.

  • @Myccll
    @Myccll 5 років тому +231

    La risposta è facile: per poter capire e fare i meme

  • @Ceccoxstar
    @Ceccoxstar 5 років тому +55

    Ho notato molta autoterapia in questo video (più che negli altri, s'intende). Non che mi dispiaccia.
    Credo che il tempo che si dedica ad informarsi serva solo se accompagnato dal tempo impiegato ad elaborare un'informazione facendola propria così da poterla riutilizzare nella vita futura. Altrimenti il rischio è quello di farcirsi la testa di dati che il giorno dopo avremo scordato e sostituito con quelli più recenti, e che quindi saranno valsi nientemeno che da gossip.
    Ci può anche stare, ma allora informarsi diventa un passatempo

    • @3baironlove
      @3baironlove 5 років тому +1

      Hai dato un'opinione molto accurata, sei riuscito ad arricchire da un punto di vista esterno un'opinione già piena di suo. Complimenti.

  • @_Cappe
    @_Cappe 5 років тому +26

    Io mi informo per un motivo principale: quando arriva il potente di turno che vuole convincermi di una data cosa, potrei avere gli strumenti per dire "Mh, no. Stai dicendo una stronzata"

    • @iiacopoo6584
      @iiacopoo6584 5 років тому +2

      e lui se ne sbattera il cazzo e manderà a rotoli l' italia:)

  • @JenLaRock
    @JenLaRock 3 роки тому

    Domanda che mi pongo spesso. Grazie Wesa, i tuoi video "chiacchiericci" sono sempre una buona compagnia, mi fai sentire meno sola con questi trip di riflessioni. Per me correlato a questo discorso c'è la cosiddetta F. O. M. O

  • @hindarall4141
    @hindarall4141 5 років тому +1

    Wesa io mi sono iscritto...vedrò tutti i tuoi video e mi sento contento che esistono persone come te. Un grande pensatore che mette in dubbio tutto e lo condivide con noi. Grazie

  • @diegobrignone
    @diegobrignone 3 роки тому

    Ho guardato diversi tuoi video negli ultimi giorni e, che dire? Complimenti per l'eloquenza, la grande intelligenza che dimostri e la grande sostanza che metti nei tuoi contenuti. Vedere un canale del genere fare questi numeri (per l'Italia) mi dà davvero fiducia. Grande!

  • @andreamarangon1319
    @andreamarangon1319 5 років тому +40

    In pratica: Vivere e non semplicemente assistere all'esistenza

  • @elijah2424
    @elijah2424 5 років тому

    Uno dei migliori video e pensieri che ho ascoltato, al punto che l'ho pure condiviso. Ho detto migliori non perché gli altri video siano meno interessanti ma perché è un nodo che ho dentro di me ed esce spesso, parola per parola e come mi ci sono ritrovato io magari può essere importante o utile anche per altri, merita visibilità.

  • @uomoscarpia
    @uomoscarpia 5 років тому +33

    il mio problema è capire se tutto quello che leggo giornalmente sia sul serio informazione e non fuffa rimasticata

    • @gomitoliebambole
      @gomitoliebambole 5 років тому +4

      90% la seconda che hai detto.

    • @matteorizzo
      @matteorizzo 5 років тому

      Una possibile soluzione è quella di chiedersi se ti è "utile" (quello che non video è riassunto con "ciò su cui puoi agire"). Se ti è utile, agisci di conseguenza (in modo critico e ragionato), altrimenti ne tieni conto, lo metti da parte e prosegui per la tua strada.

    • @rastaalpesto1625
      @rastaalpesto1625 5 років тому

      Io ho scaricato squiddle, un app che raccoglie notizie per categorie e sopratutto puoi bloccare testate di parte come libero.

  • @ilmagoannoiato3597
    @ilmagoannoiato3597 5 років тому +5

    Veramente bravo come al solito Wesa.
    Riesci a dare bene l'idea di quanto il pragmatismo e l'osservazione critica fungano da bussola nei momenti bui.

  • @Ethoshock
    @Ethoshock 5 років тому +1

    È un'ottima palestra mentale, prima di tutto. Allena la mente a vedere più sfaccettature delle cose che ci circondano e di agire con cognizione di causa

  • @Ale_Friend
    @Ale_Friend 5 років тому +38

    Il mio rapporto con l'informazione è una frequentazione liberale. In questi anni ho sempre seguito il mio ambito di studi e altri approfondimenti paralleli, o direttamente correlati o trasversali.
    A volte, specie in periodi in cui ho pressione e focus per altro, posso semplicemente lasciar correre perché non è lì in quel momento la mia leva d'azione sul mondo. E il più possibile per fare qualcosa e dare un contributo la mia vita deve avere una organicità e un indirizzo.
    Non tendo a preoccuparmi di tutto, solo alcune cose mi innescano amarezza e negatività quando le associo alle notizie, quindi mi sento piuttosto pulito e focalizzato anche se di certe cose resto disinformato a volte - in fondo si tratta di scegliere varie opzioni sulle quali spendere il proprio pool di tempo.
    La mia ricetta è cercare equilibrio. Un po'informati in giro, un po'informati SUL TUO. Primo, così coltivi sia la tua agency sia una visione più spersonalizzata. Secondo, compensi il fatto che "in giro" di solito risuona la negatività mentre nello specifico entri a contatto con le positività, le revisioni critiche e la natura processuale dei fenomeni.
    Così, credo, mantieni una mente che non si sbilancia in uno dei due estremi "astratti" (troppa negatività e frustrazione smetteresti di agire. Troppo approfondimento e critica perderesti l'attualità e l'apertura col mondo esterno nella sua immediatezza, e ti chiuderesti nella torre d'Avorio. Magari in una tua isola comoda ma perdendo comunque agentività verso il mondo più ampio).

    • @float_geek
      @float_geek 5 років тому

      il problema allora sta nel riuscire a trovare questo equilibrio, come? Segnando in agenda l'orario in cui devi informarti sul mondo e quello in cui informarti su di te? Davvero difficile trovare questo equilibrio.

    • @Ale_Friend
      @Ale_Friend 5 років тому

      @@float_geek imho non è dato dalle agende, laddove parliamo di persone generiche e non professionisti dell'informazione ovviamente. Hai quante, due? Quattro?, Ore disponibili da spendere nel giorno. Non vai a minutaggi ma magari a argomenti. Che so, questa settimana video corso di excel, finito il quale riprendo a leggere Harari, poi stacco per approfondire le manovre governative. Non è una questione di agenda quanto più di organicità e compiutezza rispetto alla RESPONSABILITÀ che il singolo sente rispetto a quell'argomento

    • @float_geek
      @float_geek 5 років тому

      @@Ale_Friend il fatto è che informandoci per esempio su una manovra governativa è automatico approfondire un argomento collegato.
      Io per esempio ho risolto abbonandomi alla news letter di un giornale online di cui mi "fido" e mi prendo quei 10 minuti per leggere tutto.

    • @tuen9222
      @tuen9222 5 років тому

      @@float_geek posso sapere il nome ?

  • @unisonokey
    @unisonokey 5 років тому +2

    Trovo che questo sia uno dei tuoi migliori video che ho visto...una bella chiave di lettura! Non sono mai stato una persona ansiosa, e ti dirò che anche approfondire molto qualcosa non mi ha mai dato sensazioni d'impotenza così forti da turbarmi il sonno. Però è vero: la consapevolezza e il distacco emotivo devono andare pari passo.

  • @M4tteo182
    @M4tteo182 5 років тому +64

    Ma cosa è questo il Villain/Mr. Hyde di Wesa?... la versione scapigliata che mette in discussione le nostre certezze XD

    • @mirkolozzi5495
      @mirkolozzi5495 5 років тому +2

      Se mette in discussione le certezze non può di certo essere chiamato Villain

    • @marconapolitano2821
      @marconapolitano2821 5 років тому

      Bhe nella tumbnail si accosta a Mentana messaggi subliminali.

  • @ellebi2362
    @ellebi2362 5 років тому +1

    L'informazione è come un fiume impetuoso dal quale dobbiamo difenderci per non farci travolgere, ma dal quale dobbiamo anche poter attingere l'acqua che ci è necessaria per vivere.
    Grazie Riccardo per questa ennesima perla di saggezza.

  • @sofiabechelli4982
    @sofiabechelli4982 3 роки тому +1

    Quanto erano belli questi video❤

  • @zFeeRx
    @zFeeRx 5 років тому +3

    ESSERE INFORMATI SIGNIFICA NON VOTARE PIU I PARTITI CHE HANNO DISTRUTTO QUESTO PAESE

  • @francescafran3
    @francescafran3 5 років тому

    Personalmente, io mi informo perché mi piace, sono una persona curiosa e sapere ciò che mi accade vicino e lontano mi dà spunti di riflessione e mi fa crescere. È la ragione per cui seguo breakingitaly, giopizzi e te.

  • @diegrow1979
    @diegrow1979 5 років тому +2

    Anch'io ho un po' lo stesso dilemma. Credo che dal mio canto sia anche una questione di feed, cioè mi sono davvero reso conto che io ho dei leggerissimi colpi di dopamina appena vedo le news a inizio giornata, è quella notifica che come x le campanelline di Pavlov fanno salivare la mia curiosità, pur non sapendo con dettaglio se quella informazione serviranno effettivamente, in maniera costruttiva a lasciare una traccia a quello che sarà il Diego di domani. Distrazione o non distrazione io mi sn reso conto che sono assuefatto da questi piccoli colpi di dopamina quotidiana di cui le news (politiche, economiche ecc) compongono una percentuale non indifferente.

  • @riccardomangiaracina
    @riccardomangiaracina 5 років тому

    Con questo video hai risposto ad un paio di domande che mi pongo da un po’ di tempo.
    Bel ragionamento e video interessante!

  • @jonathannoccioli6577
    @jonathannoccioli6577 5 років тому +4

    Dimentichi un particolare: quando si è davvero informati? Perchè tutti (tanti) pensano di esserlo? E chi lo è davvero?

  • @dindundanadventure5650
    @dindundanadventure5650 4 роки тому

    Grazie mille! A vedere roba di opposizione, complotti, e news varie del mondo mi stavo angosciando, ma col tuo ragionamento ho capito cosa volevi dire, e credi di essermi tolto un peso dalla pancia, grazie ancora!

  • @FrankyScience
    @FrankyScience 5 років тому

    è questo il tipo di video su cui l'autore rende il meglio: ispirare il cambiamento equilibrato! grazie We'!

  • @lottatoreanonimo
    @lottatoreanonimo 5 років тому +7

    Beh oggi siamo bombardati da informazioni, ne riceviamo troppe... io sono dell'idea che bisogna informarsi tutti i giorni, ma con moderazione ✌

  • @hackedlight3281
    @hackedlight3281 5 років тому +2

    Purtroppo ho anche io questo problema, mi piace informarmi su ciò che accade nel mondo, ma ne vengo coinvolta troppo, spesso me la prendo, mi rimane una rabbia dentro assurda, so che è stupido, non risolvo nulla così, ma certe ingiustizie mi fanno andare fuori di testa. A volte mi dico: "era meglio non sapere"... sai come si dice no? Il riso abbonda sulla bocca degli stolti...quindi se non avessi saputo non avrei perso il sorriso.
    Devo sforzarmi però a fare come dici tu, informata ma disinteressata... essendo una persona molto sensibile ed empatica è davvero un'impresa per me non farmi coinvilgere, ma ci devo riuscire! Almeno per la mia sanità mentale haha

  • @noendline777
    @noendline777 5 років тому +1

    Il video è di un mese fa, ma è un tema che ho affrontato in tante riflessioni, anche con amici. Quanto l'informazione può essere utile? Fintanto che ci interessa in prima persona è informazione. Quando però diventa un qualcosa "in più" diventa banale, superfluo, come aggiungere 6-7 cifre decimali in più ad un risultato di un esercizio di fisica. E credo che questo sia l'esempio più lampante: è un qualcosa che completa la nostra conoscenza di quel frammento di realtà, ma per quanto tu vada a riempire, non è mai sufficiente, ma non riesce comunque ad essere rilevante e a cambiare lo stato delle cose. Quindi mantenersi sulle 2 cifre decimali ci permette una certa moderazione, anche nei calcoli, di attenerci alla reale conoscenza utile.

  • @bertmatt
    @bertmatt 5 років тому +3

    Capisco perfettamente il tuo discorso sul piano filosofico o morale, esistenziale eccetera...
    E lo ritengo assolutamente pragmatico e condivisibile.
    Non posso ignorare però una sorta di rischio sul piano politico-sociale nell'attuare questa sorta di "metodo" nella scelta della quantità di informazioni che vogliamo percepire in una giornata e nel peso che ci vogliamo dare. È assolutamente facile indirizzare l'opinione di un cittadino incosciente o poco interessato a ciò che lo circonda, perché in quel modo si affida, o rischia di affidarsi, a narrazioni della realtà, più semplici da assimilare (e dopo tutto sono imprecise come le altre quindi tanto vale affidarsi ad essere)
    potrei parlare molto di questo tema ma credo tu abbia capito quello che intendo. Mi farebbe piacere sentire cosa ne pensi

  • @giancarlobuchicchio9664
    @giancarlobuchicchio9664 5 років тому

    Uno dei tuoi video migliori, come al solito pieno di spunti, già questo è un "lascito etico" ;) Penso non dovremmo dimenticarci che proveniamo da generazioni che avevano poco ed elitario accesso alle informazioni. Sono generazioni che non hanno in genere "educato" le generazioni successive ad evitare le "abbuffate d'informazione", e ne soffrono esse stesse.

  • @bagodomine
    @bagodomine 5 років тому

    Innanzitutto complimenti, sei veramente interessante da ascoltare, che la si pensi o meno come te. Dal mio punto di vista bisogna trovare il giusto equilibrio. Non informarsi è male, ma anche farlo troppo lo è. Ho sempre avuto la sensazione che quando passavo troppo tempo ad interessarmi di informazione in generale, avevo una visione un po' troppo distorta nella realtà. Staccare un po' (la TV non la prendo proprio in considerazione) e vivere il presente senza distrazioni è fondamentale!

  • @russulaqultima7663
    @russulaqultima7663 5 років тому

    Bravo Wesa, gran bel dito nella piaga :) Io sono proprio una che si informava come se si aspettasse di trovare di giorno in giorno una notizia risolutiva anche in riferimento ad alcuni problemi che avevo sul lavoro. Oltre a vivermela con ansia e relativa impotenza, ci mettevo su anche la rabbia di vedere politici e anche giornalisti che litigavano o informavano in maniera poco seria. Telegiornali, programmi di approfondimento, ho mollato tutto e con essi la relativa ansia e sensazione di impotenza. tu finora sei l'unico che io abbia mai sentito parlare di questi argomenti. ormai sono anni che vivo nella mia beata disinformazione e nonostante il tuo video mi abbia fatto riflettere non credo che tornerò indietro :) complimenti e avanti così

  • @feynman_QED
    @feynman_QED 5 років тому +3

    L'informazione è un bisogno di cui ci si serve per guadagnare. Anche questo video fa informazione e, in funzione del numero di persone che si collegano a questa pagina per assorbire quest'informazione, si possono avere guadagni più o meno alti.
    I quotidiani fanno informazione e, per sostentarsi, inseriscono tra le loro pagine annunci pubblicitari che richiedono l'assorbimento da parte del lettore.
    Qualunque sito su internet vive di pubblicità e questo implica che, per sostentarsi, richiede che qualcuno vi si colleghi per assorbire l'informazione in essi contenuta.
    Bisogna anche dire che, spesso, parte di questa informazione è utile per gli scopi delle persone; ma è altrettanto vero che molta di quella informazione che le persone reputano importante in realtà non lo è. Le persone CREDONO che lo sia, ma alla fine della favola non lo è per nulla. E' più una convinzione personale indotta dalle tecniche usate su internet per innalzare costantemente la dopamina (il famoso principio di ricompensa deleterio.)
    Quindi la domanda vera è: qual è l'informazione chiave che occorre cercare su internet?
    Una volta che uno risponde a questa domanda sarà tutto facile. Non si perderà nemmeno un secondo nel cliccare su di una pagina/link/video o quant'altro.
    Per concludere aggiungo una cosa che pochi sanno. Non è la conoscenza o quantità di informazione che rende una persona davvero in gamba o capace. Ciò che conta è il tempo che uno dedica nel mettere in pratica la conoscenza. Questa conclusione deriva da una miriade di studi di neuroscienza, quindi mettetevi il cuore in pace qualora vi foste convinti che leggendo 700 pagine al giorno e guardando 100 video al giorno siete diventati esperti in qualcosa.

  • @GhostFS
    @GhostFS 5 років тому +2

    Riguardo al se conviene essere "quello superinformato":
    Allora intanto poco cosa girarci attorno, in tempo ed energie che richiede l'essere ampiamente formati è colossale, inutile girarci attorno. Ed e tutto tempo e risorse che si sottraggono ad altro. Che potrebbe essere altrettanto se non più utile.
    Per esempio essere informati è utile nella vita pratica e nel lavoro... ma anche fare un corso, prendersi una seconda laurea o imparare una terza lingua sono utili e potresti fare quelle cose nello stesso tempo.
    Ha certo la componente sociale di senglare notizie utili ad altri, spiegare e diffondere... ma nello stesso tempo potresti fare volontariato per i senzatetto, i gattini, cucinare una torta per i colleghi o tante altre cose.
    Quindi stringi stringi l'unico modo che ha la cosa di aver bilancio positivo è avere due caratteristiche:
    1) Come detto da Wesa, reggere al veleno emotivo di alcune notizie. Quindi avere un pizzico di cinismo, capacitò di vedere le cose in modo distaccato o semplicemente incassare bene. Vanno tutte e tre bene. In questo modo, riduci gli effetti collaterali.
    2) Deve piacerti. Devi provar piacere lo scoprire cose nuove, e non pesarti. In questo modo l'infomazione di colpo diventa una attività utile per te e per gli altri, a costo di tempo zero, in quanto entra nella quota di tempo dedicato a relax ed intrattenimento.

  • @lucasassone8765
    @lucasassone8765 5 років тому

    Essere informati può essere estremamente auspicabile se si conferisce a ciò un ruolo attivo nella propria vita. Il tuo è un perfetto esempio in cui questo avviene: informandoti sei al corrente di fatti più o meno contingenti di attualità e di politica che grazie alla tua formazione culturale sei in grado di usare per fare delle riflessioni più generali e condividerle con altri. Informarsi per te è molto utile per portare avanti un'attività che immagino ti dia soddisfazione e ti fa fare rapporto con gli altri. Ma in molti casi non avviene altrettanto. Cercare con ansia di essere informati su tutto può essere un modo invece per chiudersi agli altri e rimanersene chiuso nelle proprie convinzioni dando rilevanza solo ai fatti che confermano le proprie tesi e non a quelli che le smentiscono e dimenticandosi della propria vita, dei progetti che si vorrebbero perseguire o che forse non si sono mai avuti, tralasciando, come giustamente dici tu, le cose su cui si può intervenire direttamente con una certa immediatezza. In questo secondo caso allora sarebbe molto meglio "occuparci di noi stessi" prima di interessarci ad altro, considerando che se noi non stiamo abbastanza bene, non possiamo fare neanche nulla di buono per gli altri. Occupiamoci di altro solo dopo esserci "occupati" di noi stessi abbastanza da riuscire a non essere frustrati e dopo aver trovato qualcosa in cui spenderci attivamente.

  • @Cotechino90
    @Cotechino90 5 років тому +10

    ad agosto che non c'è shy provo a disinformarmi per benino XD

  • @filippopersi553
    @filippopersi553 5 років тому

    La cosa che in assoluto mi trova più d'accordo, a livello strettamente personale, di quanto esprimi su questo canale (e per questo ti ringrazio, perché me l'hai fatta capire meglio) è la seguente: guai a chi mostra il gagliardetto, a chi al richiamo di qualche 'capitano' risponde presente, guai a dire fare pensare qualcosa per il bisogno di appartenere, di identificarsi, di trovare riconoscimento (mi è venuto in mente quando hai fatto l'esempio di Forchielli). È la cosa che di fatto rende complicata più di quanto potrebbe essere la vita.

  • @Techonsapevole
    @Techonsapevole 5 років тому +1

    Sei un opinionista e ti pagano per sapere la tua opinione allora fai bene a fare come Forchielli

  • @jasai2021
    @jasai2021 5 років тому

    Grande sei un genio tutto questo processo mentale nel trasformare la domanda in una risposta che abbia un senso è difficilissimo io mi confondo molte volte nelle mie stesse parole quando penso

  • @matteominerba7221
    @matteominerba7221 5 років тому +1

    Serve a ragionare con la propria testa, per sviluppare un proprio pensiero critico senza farsi influenzare da politici come Salvini.

  • @xeniabuzzi5407
    @xeniabuzzi5407 5 років тому +1

    Non so se mi hai convinta, ma non avevo mai visto la cosa da questo punto di vista. Grazie

  • @MaxLogan93
    @MaxLogan93 5 років тому

    Bellissimo video! Mi ci ritrovo spesso nei tuoi discorsi ma in questo davvero particolarmente, ti devo ringraziare perchè mi hai fatto riflettere tanto anche su quello che penso io dell'argomento, pensare troppo a cose che non posso controllare o che non posso comunque cambiare, ti condiziona veramente la vita e le scelte che si fanno. È bene essere informati nel giusto ma senza esagerare e senza perdere di vista le cose veramente importanti e che ci fanno crescere, nel bene o nel male. Secondo me bisogna anche saper trasmettere agli altri le cose giuste per far crescere la società in cui viviamo e renderla migliore fin dove possibile (anche qui senza esagerare). Se poi andiamo a vedere l'informazione nel vero senso del media credo che siamo noi stessi come spettatori a dirigerla verso certi frangenti e certi gusti discutibili purtroppo, quindi se non cambiamo mentalità l'informazione resterà tale e di bassa qualità.

  • @francescoristori7453
    @francescoristori7453 5 років тому

    Un lascito creativo ha sicuramente un enorme valore etico.

  • @wilmerviettiramus7227
    @wilmerviettiramus7227 5 років тому +1

    Wesa, sei a metà tra l'incarnare lo spirito del tempo del giovane che constata la sua impotenza e l'invecchiare.
    Ti sono fratello.

  • @jimmy_sb168
    @jimmy_sb168 5 років тому +1

    "per questo è meglio sapere come gira il mondo, che cosa succede là fuori....è meglio saperlo perchè potremmo avere la possibilità di fare la differenza... in fondo abbiamo un senso se facciamo una differenza che è un testimone che passiamo agli altri, che ci sopravviva idealmente" cit.

  • @satanasso4731
    @satanasso4731 5 років тому

    Trovo la creazione, lo scambio e il raccontare di esperienze e opinioni uno dei più grandi piaceri della vita.
    Essendo che questa roba, la vita, è interessante ma spesso un po' vuota è vitale riempirla con la discussione e la condivisione.
    Per questo motivo è meglio sapere ed essere informati; "sapere è potere" è ancora una massima validissima.
    Se sai non ti annoi, non annoi e hai un botto di strumenti per valutare e scegliere il tuo tempo e le persone che ti circondano.

  • @guidogiannino2394
    @guidogiannino2394 5 років тому +1

    gran bel video wesa

  • @andreacaleca7902
    @andreacaleca7902 5 років тому

    Da studente di fisica il discorso sul rumore mi ha fatto venire in mente uno dei problemi della misura: bisogna sempre capire quando un dato è rilevante e quando non lo è; da qui faccio un parallelismo più ampio su informarsi e la raccolta dati in fisica: gli scienziati spendono un sacco di soldi e di tempo per creare strumenti sempre più precisi, eliminare il più possibile il rumore e analizzare i dati per capire quali siano rilevanti e quali no e cosa si può capire dai dati rilevati. Un mio professore una volta disse che, per un esperimento da lui diretto, per preparare l' esperimento è servito un anno, la raccolta dati è durata una settimana e l' analisi dati tre anni. Per realizzare certi apparati, come i rilevatori di neutrini solari come Borexino, telescopi spaziali come il JWST, gli acceleratori come l' LHC, si spendono tantissimi soldi e il tempo e il lavoro di tantissime persone, per avere informazioni riguardo a cose che forse non si riveleranno mai utili per la società. Perché lo si fa? Penso che la risposta a questa domanda sia simile, se non la stessa, alla risposta al titolo del video.

  • @erequeque
    @erequeque 4 роки тому

    PIenamente d'accordo.. per me il craving di informazione e' stato davvero overwhelming!
    grazie del video
    un abbraccio

  • @nixoessekotto1781
    @nixoessekotto1781 3 роки тому

    Che figata!!! il Candido della informazione !!!

  • @rockybalboa2484
    @rockybalboa2484 4 роки тому +1

    l'informazione mainstream generica e' solo sensazionalistica, mai approfondita, senza contraddittorio e con data di scadenza immediata.

  • @pietropallavicino
    @pietropallavicino 5 років тому

    Coerente, razionale ed interessante come sempre. Mi trovi perfettamente d'accordo con tutto quello che hai detto. Spero arrivi anche a chi, per paura di allontanarsi dal prorprio giardino, è curiso di approfondire e scoprire un nuovo modo di vedere le cose e magari essere meno bigotto verso il suo mondo. È sempre un piacere ascoltarti.

  • @marcopapavero
    @marcopapavero 5 років тому

    Io ho sconfitto la mia depressione, ho trovato lavoro e ho coltivato decine delle mie passioni grazie alle informazioni, a Internet e a tutto quello che oggi la società è diventata. Non solo guadagnando soldi ma diventando una persona felice e completa, sconfiggendo anche anni bui di prevaricazione e bullismo (anche "culturale") da gente di merda. No, per me non sarebbe meglio chiudere. Informazione e mondo aperto sono il mio essere. L'importante è non prevaricare gli altri con la propria conoscenza.

  • @gardo135
    @gardo135 5 років тому

    Mi infilo nelle citazione colte:
    “It ain’t that i’m to big to liste to rumors, it’s that i’m too damn big to pay attention to em”
    -Dr. Dre
    Joke aside ottimo video, ed ottima conclusione: bisogna decidere a cosa vogliamo prestare la nostra attenzione.

  • @jinrusso7993
    @jinrusso7993 5 років тому

    Mi piace chi invece di fermarsi al prendere un partito, indaga fino in fondo per arrivare ad una visione più chiara..
    È un piacere seguirti

  • @emmaaaferr
    @emmaaaferr 5 років тому

    Bellissima riflessione Wesa. Sono molto d'accordo con quello che dici, vorrei solo fare un appunto sulla questione dell'indifferenza: per quanto riconosca che lasciarsi coinvolgere eccessivamente dal punto di vista emotivo dalle notizie che riceviamo sia inutile e deleterio (ne so qualcosa, devo ancora lavorare su questo aspetto perché prendo sempre tutto troppo a cuore e mi rendo conto che non porta a niente di buono), penso che essere indifferenti lo sia altrettanto. Il turbamento emotivo non può essere una risposta agli avvenimenti, ma è una spinta ad agire, per quanto possibile. Al contrario, essere distaccati da quello che accade attorno a noi porta a non sentirci toccati e quindi a non avere motivazione a darsi da fare. Secondo me il punto chiave più che l'indifferenza è la consapevolezza: essere consapevoli del proprio limitato raggio d'azione, ma "assorbire" comunque anche ciò che ne sta al di fuori, per quanto spesso sia più comodo non farlo. Anche perché nonostante noi abbiamo poca influenza sugli eventi macroscopici, gli eventi macroscopici ne hanno tanta su di noi, quindi non possiamo lasciarceli scivolare via.

  • @alberto.forino
    @alberto.forino 5 років тому +1

    molto bella questa riflessione. Grazie Wesa.

  • @RandomPhysics
    @RandomPhysics 5 років тому +1

    secondo me dipende molto dagli ambiti all'interno dei quali rientrano le informazioni. Quando dici "informarsi su ciò che ci accade intorno", ognuno di noi avrà un proprio "intorno" diverso, in base ai propri interessi, al proprio percorso di studi, ecc. Non è scontato che la politica (o la cronaca, ecc.) rappresenti veramente parte preponderante dell'informazione, anche se sui canali mainstream appare un po' così. Un medico potrebbe tenersi informato continuamente sugli enormi progressi nel campo della scienza medica che vengono compiuti ogni giorno e stupirsi del fatto che all'esterno della sua cerchia di colleghi non si sappia nulla di tutto ciò. Può sembrare un esempio banalizzante, ma sono convinto che ognuno di noi tenda a informarsi preferibilmente su certi ambiti tralasciandone altri, "filtrando" cioè automaticamente articoli o testi in base al proprio background e questo ha sia risvolti positivi (riuscire ad aggiungere continuamente pezzi al puzzle della cultura personale), sia risvolti negativi (disprezzare chi preferisce informarsi all'interno di altri ambiti, che noi riteniamo meno importanti).
    Partendo da questa considerazione, condivido il fatto di evitare di farsi "rimpicciolire" dalle notizie che ci arrivano, anche perché, come dici tu, rischieresti di iniziare a trascurare te stesso e, per forza di cose, a perdere un sacco di tempo inutilmente.

  • @giovanni8576
    @giovanni8576 5 років тому

    Ci danno troppe informazioni con lo scopo di farci colpevolizzare.
    Concordo con te, informarsi mantenendo più distacco possibile

  • @DEPOdesign
    @DEPOdesign 5 років тому +1

    Ciao Wesa, la butto li un po' a provocazione, ma neanche troppo.
    Informarsi un tempo era sapere dov'è il predatore, sapere come sopravvivere, oggi il rischio di essere sbranati dal leone non c'è ma quello di essere investiti dal treno (es. L'Italia che va a rotoli, sarà che da studente di economia piglia davvero male capire di essere con le pezze al culo) ancora c'è.. Insomma, anche essendo degli stronzi egoisti, informarsi serve, se non per capire come guidare bene il treno, almeno per sapere quando scendere prima che si schianti.

  • @wigolefrasta9525
    @wigolefrasta9525 5 років тому

    ti ha proprio colpito quella seconda puntata di black mirror eh wesa?
    quel finale così amaro eppure così vero ha dato di che riflettere anche a me

  • @turpiloquio
    @turpiloquio 5 років тому

    Io mi informo abbastanza e in modo variegato non tanto per avere informazioni usa e getta che mi influenzano emotivamente e "mi rovinano la giornata", ma per avere uno spirito critico che mi permetta di avere nozioni più ampie e, confrontando con il passato, capire il mondo di adesso.

  • @diegomichielan568
    @diegomichielan568 5 років тому

    Fino a 100 anni fa si viveva chiusi nel proprio piccolo mondo, in un provincialismo imposto dalle cose stesse e dai scarsi mezzi di comunicazione. Oggi entriamo in contatto con migliaia di informazioni da tutto il mondo, bombardati costantemente da stimoli... così tanti e variegati che ormai non siamo più in grado di registrarne la gravità. La nostra emotività è incapace di elaborare una mole così vasta di dati. Se in passato si veniva a comoscenza delle vicende del vicino e al massimo della città vicina, nel nostro tempo abbiamo a che fare con cose troppo grandi, al di là del nostro controllo. E, come dice Gunther Anders, "il troppo grande ci lascia indifferenti". Informarsi su ciò che accade nel mondo serve a formarsi una visione il più verosimile possibile del mondo, senza la quale difficilmente sapremmo orientarci.

  • @sonnyolumati
    @sonnyolumati 5 років тому

    Grande Wesa.

  • @giacomocamilli7807
    @giacomocamilli7807 5 років тому

    Io in ogni Quaresima stacco da UA-cam, film, serie e podcast. Passare alla musica ed ai libri è inizialmente molto piacevole, ma dopo un po'l'astinenza dalle cose elencate prima di fa sentire

  • @doc_thev
    @doc_thev 3 роки тому

    ho scoperto il tuo profilo ieri, sentendoti non mi sento più solo! xD

  • @blankpage4all
    @blankpage4all 5 років тому

    Capisco e condivido la frustrazione del non poter incidere sulla realtà ma informarsi serve quando dobbiamo prendere decisioni su noi stessi e sugli altri

  • @syrd1788
    @syrd1788 5 років тому +1

    Bel video wesa

  • @GK-jw2sn
    @GK-jw2sn 5 років тому

    Il problema (o difficoltà) è sapere fino a che punto rimanere indifferenti ?, l'indifferenza purtroppo non ci spinge ad agire in situazioni che alle volte potrebbero risultare gravi. Avere un grande bagaglio informativo ma rimanere comunque sterili di fronte al quotidiano non risulterebbe dannoso per la società ?. L' empatia e il preoccuparsi di quello che ci sta attorno, ci rende consapevoli fervidamente del presente che si sta vivendo; ci può aiutare ad agire in contesti che potrebbero destabilizzarsi sempre di più. Ciao Wesa !

  • @francescopapa6720
    @francescopapa6720 5 років тому

    io la vedo platonicamente: bisogna INSERIRSI nel mondo non PRETENDERE che il mondo si conformi a noi, perciò ( e mille altri motivi) vale la pena informarsi, se non sai cosa c'è fuori di te, cosa è e come è l'intermediario (mondo) ti getti nelle mani del caso...che è equo ma non ha riguardi

  • @robertocianchetta
    @robertocianchetta 2 роки тому

    Ciao "Wesa", e grazie per i tuoi interventi.
    La domanda che poni tu me la pongo da tanti anni anche io.
    Anche io non ho una ricetta, ma posso dirti come vivo il mio rapporto con me stesso e l'informazione.
    Mi informo, fondamentalmente, poco. Mi spiego. Dalle persone che ruotano intorno a me e intorno alle quali io stesso ruoto, traggo quotidianamente informazioni di "seconda" mano su ciò che accade nel mondo, in Italia, in Germania (dove vivo). Oltre a ciò guardo e/o leggo le notizie principali del momento più o meno una volta la settimana. Ogni volta che qualche "notizia" che mi giunge tocca una corda che, in qualche modo, sfiora la mia sensibilità, vado a cercare - anche qui, secondo i miei modi, e cioè, fondamentalmente, attitudini, vado a cercare qualcuno che mi possa introdurre all'argomento che mi sta attirando, e che mi possa dare una infarinatura generale più specifica (ahah). Questa infarinatura la trovo nei libri. Ti faccio un esempio.
    Negli ultimi due anni la questione sulla impronta individuale e sociale del CO2 ha toccato delle corde per cui sono "andato" a leggermi un paio di libri che mi hanno aperto lo sguardo su questioni sulle quali ora "so" sicuramente di più. Mi hanno migliorato? No, però ora so che posso sentirmi scemo sia che decida di prendere l'aereo o mangiare una bistecca, sia che decida di non farlo.
    D'altra parte, come dici tu, le questioni sono sempre molto più complesse di quanto possiamo "sapere".
    Altre volte, come nel caso della guerra in corso a pochi chilometri da noi, la mia ignoranza della successione precisa degli eventi, ciò che ha fatto sì che questo accadessero, e tutto il resto che dietro a ciò si cela (sotto diversi punti di vista) mi fa pensare al mio strano e prolungato interesse a capire le ragioni della seconda guerra mondiale, che a sua volta mi ha portato prima alla prima guerra mondiali e poi ancora più in là... Tanto che a tutt'oggi non ci ho capito davvero molto di più, a parte la "conoscenza" dei (meri) fatti. Per poi, con il tempo, ricordare solo qualcosa di tutte quelle informazioni che mi avevano appassionato.
    In tutto ciò, penso a Borges. E non saprei dirti perché. Forse mi verrà in mente.
    Un saluto,
    Roberto

  • @spaceorochi
    @spaceorochi 5 років тому

    Io mi ritengo abbastanza informato e in certi periodi mi sento veramente bombardato di notizie. Un annetto fa ho provato a fare un mese da disinformato: no tg, no facebook, no discussioni politiche/attualità tra amici ("ah guarda non ne ho idea, è un mese che non vedo un tg, cambiamo argomento"), no giornali. Niente informazione. Il mondo non è finito in quel mese lì, la mia vita non ha subìto alcun impatto negativo e alla fine me la sono pure goduta. Quando mi è tornata la curiosità ho ripreso a guardare i tg, etc etc. Quello che ho imparato è che siamo troppo "partigiani" e poco "critici" quando ci rapportiamo (o evitiamo di rapportarci) alle informazioni. La maggior parte di noi tutti da una notizia cerca conferme di quello che già sa, non vuole veramente apprendere qualcosa di nuovo. Ecco perché (ad esempio eh) ci si infervora per il decreto sicurezza ma ce ne battiamo il c***o del cambiamento climatico (a livello globale).

  • @stefaniadm3040
    @stefaniadm3040 5 років тому

    Bravo! Bellissimo video, io credo che tu sia riuscito a raggiungere validissime conclusioni ragionando sull'argomento. Se in futuro dovesse succederti di chiederti di nuovo, seriamente, a che serve essere informati, puoi sempre fare in prima persona l'esperimento di cui parli. Puoi farti non dico trenta, ma dieci, quindici giorni da non informato, da menefreghista totale, da "a me interessa solo del mio pezzettino". Io l'ho fatto, (non me ne vergogno troppo) perché a un certo punto l'ansia (la stessa di cui parli tu) stava cominciando a prendere il sopravvento, allora mi sono chiesta anch'io "ma ne vale la pena?" e ho provato a staccare la spina. Ti garantisco che alla fine dell'esperimento i motivi dell'importanza (o della non importanza, chissà) di essere mediamente informati tornano ad essere tutti chiarissimi. È un'esperienza che consiglierei a chiunque. Ma in ogni caso, la parola d'ordine quando si parla di ansia è sempre: equilibrio. Ancora complimenti per il canale, continuo a seguirti sempre.

  • @miriam5942
    @miriam5942 5 років тому

    Studio Sviluppo e mi sento costretta a essere informata ma a volte ammetto di farlo il più possibile attraverso l'intrattenimento (per esempio guardando Propaganda per la politica italiana) o comunque non solo leggendo articoli perché diventa opprimente pensare continuamente, come dici tu, a vicende (spesso negative) su cui non senti di avere nessuna influenza. A maggior ragione mi succede quando leggo notizie internazionali.

  • @Giubizza
    @Giubizza 5 років тому +1

    Ci sono periodi in cui non mi va di sapere niente del mondo.

  • @domenicop1866
    @domenicop1866 5 років тому +1

    Da quello che vedo io oggi per riuscire ad ottenere un'informazione "pulita" bisogna scavare, anche solo per raggiungere una reale ricostruzione dei fatti. E quindi dedicarci parecchio tempo.
    Troppe fonti d'informazione (anche tra le più rinomate) non sono affidabili e affidarsi a shy, piuttosto che a Mentana o all'Ansa delegando loro il compito di fare una cernita di notizie, diventa una questione di fiducia (cieca) verso la persona o la redazione.
    La cosa che mi fa preoccupare di più è che ogni notizia, anche il fatto di cronaca più cristallino, diventa uno scontro mediatico a chi ha più ragione e spesso a vincere non sono i fatti, ma la ricostruzione che più ci piace (o ci fa comodo).
    Informarsi non è facile, e non sono sicuro che il gioco valga la candela, ma è forse una delle poche cose che ci può dare un po' di dignità.

  • @Ibberna
    @Ibberna 5 років тому

    Mi sono posto questa domanda proprio pochi giorni fa.
    Sono uscito da Facebook per un periodo perché trovavo l'informazione poco soddisfacente.
    Ho trovato oggi altri modi per informarmi in maniera molto più approfondita e appagante.
    Ma quella domanda mi è ronzata in testa molto nell'ultimo periodo...
    Io non ho trovato una risposta. Quindi, nel dubbio, mi informo!
    Trovo ogni tuo video è una fonte di spunti....ma questa volta sei proprio entrato nella testa! 😉

  • @lucastudios86
    @lucastudios86 5 років тому +1

    Il punto è che se non passassi quell’oretta alla sera ad informarmi la passerei a cazzeggiare o a mettermi ansia per qualcosa che dovrò fare magari il giorno dopo

  • @simonenosco5622
    @simonenosco5622 5 років тому

    Ciao, dal 2008 non guardo più la TV. Non è presente proprio in casa, niente TG. Non sono un eremita e proprio dal 2008 ho iniziato ad usare internet. Dopo anni ho la presunzione di avere una certa dimestichezza con le ricerche in internet e per necessità e curiosità ho cominciato a studiare nei campi più disparati. Le notizie le vengo a sapere solo quando sono cose importanti ed è inevitabile vivendo nella società. Tirando le somme, dopo questi anni, non ho ansie inutili, sono più obiettivo sulle questioni dogmatiche, mangio sorridendo e parlando con la mia famiglia e tutta una serie di benefici scaturiscono dal non essere in balia dei palinsesti. Se dovessi usare un termine per definire questa esperienza direi che mi sento "disintossicato".

  • @alep4578
    @alep4578 5 років тому

    La qualità di questo video è pazzesco. 👏👏

  • @uolfeis
    @uolfeis 5 років тому

    Ciao! Ci sono un'infinità di informazioni (più o meno utili nella pratica) pronte ad essere metabolizzate, e sono conscio di non poterle soddisfare tutte. Personalmente, cerco quindi di seguire di giorno in giorno la mia curiosità, alimentandola come posso. Uso la curiosità come discriminante, perché la trovo una necessità, ma senza particolari connotazioni morali, come una fame da saziare. Quando la fame cambia, la seguo. Spesso finisco in posti improbabili, ma comunque interessanti.

  • @Sara-qc8qz
    @Sara-qc8qz 5 років тому

    Grazie, è una riflessione molto interessante e che mi fa sentire meno sola!

  • @MrCOSO89
    @MrCOSO89 5 років тому +1

    Riflessione: In un mondo in cui "nessuno" si informa, il valore (in termini di presa sulla realtà) dell'informazione è molto svalutato. Può essere che l'informarsi acquisisca maggior valore se tutti lo facessero? Banalmente, può essere che il valore dell'informazione segua una mera logica economica (dove non c'è domanda, non c'è offerta)? Se TUTTI si informassero, vivremmo in un mondo dove chi non lo fa perderebbe tantissimo?

  • @rad6526
    @rad6526 5 років тому

    Secondo me la vita è come una passeggiata puoi camminare guardandoti attorno oppure andare spedito guardandoti i piedi. Il punto di informarsi diventa il dare una giusta dimensione al proprio essere nella totalità, fino ad adattarsi senza esserne sovrastati

  • @leylapettinari645
    @leylapettinari645 5 років тому +1

    Io non so quasi nulla di quello che mi succede intorno, e quello che so lo so dai tuoi video e da quelli di Masala

  • @SuperMazzo93
    @SuperMazzo93 5 років тому

    Personalmente non vedo un TG da anni e non mi informo. Ho smesso quando ho realizzato che le notizie che girano sono troppo sbilanciate sul negativo e credo che nella vita ci sia bisogno di più ottimismo in questo senso. Nell'era delle fake news, poi, internet diventa un mezzo troppo dispersivo: troppe energie per reperire informazioni parziali e forse vere. Per fare del bene al prossimo non serve essere informati.

  • @ScarletMCD
    @ScarletMCD 5 років тому

    A mio parere, informarsi e cercare informazioni è vero che può creare ansia, ma rende più liberi anche solo di farsi una propria opinione e di essere meno manipolati o manipolabili. Si dice spesso "beata ignoranza" ma da quel che vedo gli ignoranti molto spesso sono sfruttati, imbruttiti, incazzati e a volte violenti, la disinformazione forse genera meno ansia ma non regala una vita migliore. Ritengo la curiosità e l'interesse verso le cose uno stimolo e un arricchimento verso se stessi. E poi ci si può informare sia su cose ansiogene che su quelle più frivole, il che rende le persone ottime compagnie da pub :D

  • @Bezzi92
    @Bezzi92 5 років тому

    Argomento immenso, cercherò di esporre quello che ho più vivido in mente in modo sintetico.
    Il problema, secondo me, è soprattutto il metodo di informarsi, inteso come la capacità critica che ti permette di muoverti in questa immensa ed intricata rete di notizie e interpretazioni, e che ti conduce ad un pensiero conclusivo e costruttivo nei confronti di un informazione che ovviamente viene veicolata con tante sfumature diverse a seconda di chi la scrive.
    A questo si aggiunge la necessità di selezionare qualitativamente le informazioni che più riteniamo in grado di arricchirci , che sia dal punto di vista lavorativo, sociale, ludico o personale, e quindi di aiutarci nel nostro percorso di vita.
    Per fare ciò, oltre a possedere un certo allenamento critico (sarebbe interessante discutere dove e come andrebbe acquisito) , si dovrebbe anche essere ben consci di se stessi( sia delle proprie motivazioni individuali e preferenze sia della propria indole) e, non meno rilevante, ben consci delle proprie competenze a livello conoscitivo e specialistico. Se manca questo prerequisito si rischia non solo di di essere travolti dalla marea, come hai detto nel video, ma anche di non di trarne poi un effettivo beneficio o peggio di essere direzionati dalla corrente verso strade peggiori.

  • @marcopanciroli2494
    @marcopanciroli2494 5 років тому +1

    La vera domanda da porsi sarebbe: dobbiamo informarci al fine di elevare la nostra consapevolezza su ciò che accade oppure per gareggiare a chi ce l’ha più grosso?

  • @machiudiquellabocca7458
    @machiudiquellabocca7458 5 років тому +1

    Tendo ad informarmi rispetto a ciò che direttamente mi colpisce nel mio piccolo. C'è da dire che però, per paura di non reggere il confronto con gli altri, cerco di informarmi anche su cose che non mi interessano minimamente/non mi ispirano. Credo che la paura di non essere al passo con gli altri sia la causa maggiore (almeno per me) che mi vincola ad essere il più possibile attento alle cose che accadono nel mondo, almeno verso parte di esse.

  • @elenamayer1990
    @elenamayer1990 5 років тому

    L'informazione è sicuramente utile se vuole migliorare la nostra vita e quella degli altri... Allo stesso tempo però rappresenta una scelta dettata dall'interesse ed è difficile restare imparziali se abbiamo a cuore qualcosa... Gira tutto attorno all'interesse personale, come dicevi in un video riguardo all'ignoranza. L'essere umano ha il potere di cambiare il mondo in meglio o in peggio e la conoscenza purtroppo deve fare sempre i conti con la cattiveria... La conoscenza, combinata con la civiltà e l'empatia rappresenta la perfezione dell'essere umano e, quindi, un'utopia... Al mondo ci vuole un equilibrio attraverso la coesistenza degli opposti, come il bene e il male... Bisogna scegliere da che parte stare... Personalmente preferisco schierarmi dalla parte degli informati :) Wesa, vorrei tanto sapere il tuo risultato al mbti :) Ciao!

  • @GABRIELENG34
    @GABRIELENG34 5 років тому

    Io credo che tutto ciò che ci muove sia la curiosità,darci soddisfazione tramite la curiosità è bellissimo,ti fa crescere,ti fa capire come la pensano gli altri,è come se fosse il ricettario della vita che ci da tutti gli ingredienti e tramite le nostre esperienze abbiamo tutti dei ricettari diversi,ci fanno pensare che un piatto sia più buono di un altro,ma come fai a capirlo se non assaggi,se non sei curioso e quindi non fai altre esperienze
    La curiosità,l'informazione ti fa capire chi sei,cosa sei stato e cosa vorrai essere,tutti i tuoi gusti,curiosità:il ricettario della vita
    P.S.=Ottimo video,è una domanda che mi faccio molto spesso,credo sia stato terapeutico parlarne assieme,iscritti e portatore di contenuti

  • @lucadenti7219
    @lucadenti7219 5 років тому +1

    Warren Buffet si dice legga 500 pagine al giorno, anche se è probabilmente una esagerazione. Tutte le persone di successo sono persone che si informano, sia nel proprio ambito che non. L'importante sta alla fine nel sapere selezionare le informazioni significative e di qualità. Perché il vero nocciolo è che non si conosce quello di cui si ignora l'esistenza. E guarda a caso è proprio questa la missione della scuola primaria e secondaria