Buonasera Ing. Pagliai! Quanta verità! Sono un professionista ( geometra ) genovese, mi occupo prevalentemente di verifiche di legittimità urbanistiche e di rilievi lasescanner sin dal 2008, mi sento di dire che quasi un' immobile su due nel genovese presenta delle criticità rilevanti, e dopo decenni di assenza di controllo ora la responsabilità è ribaltata sul tecnico che, scrupoloso, si trova sempre più spesso in posizioni difficili e/o molto onerose per il cliente. La ringrazio a nome della categoria per le sue sempre interessanti digressioni.
...Ottima analisi! Facciamo "Urbanistica" in tutta Italia e sto facendo alcune dichiarazioni dello stato legittimo degli immobili ai sensi del nuovo art. 34. Consiglio a tutti di stare molto attenti e di tenere a freno la creatività quando si arriva al 2.2/2.3 %
Buonasera, racconto un episodio, come si legge bene al minuto 18:44 "Tolleranze costruttive" ...ogni altro parametro...se contenuto entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo. Per il Comune di Lanuvio, è inteso tutti i parametro e misure. Quindi ad esempio la misura lineare che si legge 2.62m contro i 2.44m sarebbe insanabile nel suddetto comune. Rendendo al limite dell'inapplicabile la normativa.
Buongiorno Ingegnere, tempo fa il mio titolare mi fece elaborare, contro i miei consigli, una pratica di SCIA in sanatoria (che firmò lui), in cui le finestre dell'intero condominio erano leggermente spostate dal proprio asse e in più differiva qualche misura che andava ad aumentare il volume entro il 2% dell'intero fabbricato. Si presentò una pratica unica per l'intero edificio e non per le singole unità immobiliari. Ora, essendo il comma 1 del 34-bis riferito alle singole unità immobiliari temo che quella pratica non sia valida. Mentre il comma 2 parla di "edifici" e non di singole unità immobiliari, però ne parla in rapporto non alle tolleranze "primarie e quantitative", ma a quelle "minori e qualitative". Ho inteso bene la situazione Ingegnere?
Buona sera, posso applicare questa Legge delle tolleranze costruttive su Varianti per lavori in corso? Ho presentato una pratica SCIA nel 2022 alternativa a PDC per costruzione nuovo edificio (villetta) applicando la deroga energetica per i muri perimetrali (Legge ) con distanza dal confine ml. 4,70. A causa di una differenza degli spessori del pacchetto muro esterno (che è aumentato) la misura dal confine è diventata 4,65 (differenza inferiore al 2%). grazie
Buongiorno Ing. Pagliai, quello che mi lascia perplesso è il riferimento del comma 2 alle misure previste dal titolo abilitativo, nel dettaglio altezza, larghezza e lunghezza sono misure che possono variare del 2%. Le misure derivate come aree e volumi, “derivate” perché sono il prodotto delle misure su citate, da larghezze e lunghezze nelle tolleranze risulterebbero sempre al di là del 2%. A titolo di esempio se il progetto del titolo edilizio indica che le misure del fabbricato sono di 10 metri per 8 metri, e se al termine della fase di esecuzione dell’opera edilizia le stesse risultassero 10,20 metri (10+2%) e 8,16 metri (8+2%) la superficie risultante risulterebbe di 83.23 mq, mentre applicando la tolleranza sulla misura della superficie del titolo risulterebbe di 81,6 mq. Cosa ne pensa? Arch. Rodolfo Longoni
@@carlopagliai Tali risultanze di applicazione della tolleranza rendono ambigua l’interpretazione della norma per quanto riguarda superfici e volumi. Il legislatore dovrebbe fare chiarezza in modo definitivo.........
Buongiorno a tutti, mi ricollego a questa discussione anche se chiusa; ritengo che le tolleranze siano da calcolare sulle misure lineari e non sui calcoli (aree o volumi) perché sono quelle che nel caso andrebbero modificate. E anche perché il risultato sarebbe migliorativo ai fini del calco.
Dopo anni faccio grande fatica ad inquadrare gli spostamenti di finestre e le modifiche prospettiche di modesta entità. In ogni comune sento versioni discrezionali alle quali si contrappongono valutazioni opposte in altri comuni e/o regioni. Ovviamente parlo di modifiche che non alterano i parametri RAI.
Come si fà se non si trovano delle connessioni di verande da parte del comune nel 1972/1973 Il primo proprietario è morto e lui le aveva costruite, noi le abbiamo solo rinnovate perché erano fatiscenti senza modificarle. Grazie mille
Buongiorno. Il video mi chiarisce molti lati poco chiari della norma e ringrazio. Le chiedo questo parere: la tolleranza del 2% va valutata con riferimento alle modalità di calcolo dei parametri urbanistici vigenti al momento della licenza autorizzativa, al momento attuale o di entrambi? Esempio: verifica della superficie coperta: alla data della licenza autorizzativa il calcolo comprendeva tutta la superficie a portico, allo stato attuale la superficie a portico da conteggiare è il 50% della superficie esistente: può essere che la tolleranza del 2% della superficie coperta sia rispettata con riferimento alla modalità di calcolo alla data della licenza autorizzativa ma non allo stato attuale. Presumo che valga la "doppia verifica" della tolleranza come vale la doppia conformità, però le chiedo suo punto di vista. Grazie
Buonasera ingegnere, mi consenta una domanda. Secondo lei la tolleranza limite del parametro (2%) vale anche se la variazione è migliorativa? Ergo: un distacco dal confine che localmente (cioè per una sola parete) passa da m 2.30 a m 3.00 (nel rispetto di tutti gli altri parametri), costituisce violazione? O è tale solo se la misura reale del distacco è inferiore rispetto a quella del titolo?
Buonasera ho un problema appartamento del 1962 costruita da ina casa dei lavoratori che nella planimetria non risultano (o non evidenxiate) sporgenza di due muri portanti e colonna canna fumaria ho trovato tutti i documenti urbanistici ma nelle due planimetrie non ci sono puo essere definita abusiva o pio rientrare nel art.34 bis 380/2001 comma 2 se può darmi un consiglio in merito la ringrazio anticipatamente nadia
Buonasera Ingegnere, una domanda cortesemente: sto per acquistare un appartamento in Sicilia con altezza 268,5 cm quindi 1,5 cm in meno a quanto previsto per l'abitabilità che premessa l'appartamento ha. Volevo sapere anche quindi sull'altezza del singolo immobile si applica la tollerabilità del 2%, perchè oltre a non avere problemi col perito in fase di acquisto non vorrei avere problemi in caso di una futura vendita. La ringrazio anticipatamente
la ringrazio e mi scusi l'ignoranza...ho letto tutto l'articolo ma non sono ancora riuscito a trovare la risposta. Il 2% è applicabile all'altezza interna? grazie ancora@@carlopagliai
@@nicolalaterza6243buongiorno, alla fine è riuscito a venirne a capo? Io ho lo stesso problema ed il tecnico comunale mi dice che i 2,70 non rientrano nella tolleranza del 2 percento in quanto parametro igienico sanitario minimo
Nel caso specifico la variazione della misura da 2.44 a 2.62 non è una variazione superiore al 2%? Se mi ritrovo la misura indicata in planimetria del P.C. come faccio ad asseverare la tollerabilità?
L’oggetto di tolleranza 2% riguarda i quattro parametri indicati nonché tutti gli altri parametri. Ma appunto, si tratta di parametri, e non di qualsiasi misura anche lineare.
Sulle planimetrie della mia casa depositate al comune risulta al primo piano una finestra in più (che non c'è mai stata) ed una di dimensioni maggiori di quella realmente presente e spostata di alcuni centimetri sulla sinistra rispetto a come è (ci cadeva all'interno un pilastro portante) mentre al piano terra è riportato un piccolo ripostiglio che in realtà non è stato mai realizzato perché mi riduceva inutilmente le dimensioni del bagno. L'arch. dell'epoca, 1999, riportò correttamente solo la variazione del ripostiglio inesistente al catasto ma non fece correzioni al comune. Mi sembra di aver capito dai suoi video che all'epoca era prassi fare così, ho capito bene? Per come stanno le cose potrebbe risultare abuso? Posso confidare in un possibile rientro nella tolleranza del 2%? (ho dato incarico di fare i calcoli) La ringrazio per l'eventuale risposta e, soprattutto, per i suoi video davvero interessanti e ben fatti
Diciamo che era prassi sbagliata anche all’epoca; la tolleranza del 2% non copre le modifiche di prospetto, per cui ritengo sia necessario regolarizzare sotto il profilo edilizio e poi quello catastale
@@carlopagliai grazie infinite ingegnere per la risposta, anche se mi toglie ogni speranza di non avere l'onta dell'abuso (anche se sono incolpevole). Questo significa incappare in tecnici che pensano solo al mero compenso. La seguo con grande interesse e grazie ancora per i suoi interessantissimi ed illuminanti video.
In Regione Piemonte c'è una D.G.R. che si occupa proprio di tolleranze. In particolare sulle tolleranze riferite alle aperture esterne. E' da tenere presente se si opera in queste zone.
buonasera una domanda: la tolleranza va verificata solo sulla superficie, altezza, volume oppure va verificata anche per le misure lineari interne dei tavolati? grazie
stavo ragionando su quale parametro tenere in considerazione perché se prendiamo l'area di una stanza per esempio autorizzata (16mq, 4x4)....la sua tolleranza dentro il 2% sarebbe mq 15,68mq (max 3,96x3,96)....mentre se considero i singoli lati 4x4 dovrebbero essere...3.92x3.92 che non è la stessa cosa. Non so se mi sono spiegato come priorita di parametro dovrei tener conto dell'area e non del singolo lato
Buonasera Ing. Pagliai! Quanta verità! Sono un professionista ( geometra ) genovese, mi occupo prevalentemente di verifiche di legittimità urbanistiche e di rilievi lasescanner sin dal 2008, mi sento di dire che quasi un' immobile su due nel genovese presenta delle criticità rilevanti, e dopo decenni di assenza di controllo ora la responsabilità è ribaltata sul tecnico che, scrupoloso, si trova sempre più spesso in posizioni difficili e/o molto onerose per il cliente. La ringrazio a nome della categoria per le sue sempre interessanti digressioni.
grazie, molto gentile
...Ottima analisi! Facciamo "Urbanistica" in tutta Italia e sto facendo alcune dichiarazioni dello stato legittimo degli immobili ai sensi del nuovo art. 34. Consiglio a tutti di stare molto attenti e di tenere a freno la creatività quando si arriva al 2.2/2.3 %
Verissimo
Buonasera, racconto un episodio, come si legge bene al minuto 18:44 "Tolleranze costruttive" ...ogni altro parametro...se contenuto entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo.
Per il Comune di Lanuvio, è inteso tutti i parametro e misure. Quindi ad esempio la misura lineare che si legge 2.62m contro i 2.44m sarebbe insanabile nel suddetto comune.
Rendendo al limite dell'inapplicabile la normativa.
Buongiorno Ingegnere,
tempo fa il mio titolare mi fece elaborare, contro i miei consigli, una pratica di SCIA in sanatoria (che firmò lui), in cui le finestre dell'intero condominio erano leggermente spostate dal proprio asse e in più differiva qualche misura che andava ad aumentare il volume entro il 2% dell'intero fabbricato.
Si presentò una pratica unica per l'intero edificio e non per le singole unità immobiliari.
Ora, essendo il comma 1 del 34-bis riferito alle singole unità immobiliari temo che quella pratica non sia valida.
Mentre il comma 2 parla di "edifici" e non di singole unità immobiliari, però ne parla in rapporto non alle tolleranze "primarie e quantitative", ma a quelle "minori e qualitative".
Ho inteso bene la situazione Ingegnere?
Buona sera, posso applicare questa Legge delle tolleranze costruttive su Varianti per lavori in corso? Ho presentato una pratica SCIA nel 2022 alternativa a PDC per costruzione nuovo edificio (villetta) applicando la deroga energetica per i muri perimetrali (Legge ) con distanza dal confine ml. 4,70. A causa di una differenza degli spessori del pacchetto muro esterno (che è aumentato) la misura dal confine è diventata 4,65 (differenza inferiore al 2%). grazie
Una scia alternativa per costruire nuovo edificio?
Buongiorno Ing. Pagliai,
quello che mi lascia perplesso è il riferimento del comma 2 alle misure previste dal titolo abilitativo, nel dettaglio altezza, larghezza e lunghezza sono misure che possono variare del 2%.
Le misure derivate come aree e volumi, “derivate” perché sono il prodotto delle misure su citate, da larghezze e lunghezze nelle tolleranze risulterebbero sempre al di là del 2%. A titolo di esempio se il progetto del titolo edilizio indica che le misure del fabbricato sono di 10 metri per 8 metri, e se al termine della fase di esecuzione dell’opera edilizia le stesse risultassero 10,20 metri (10+2%) e 8,16 metri (8+2%) la superficie risultante risulterebbe di 83.23 mq, mentre applicando la tolleranza sulla misura della superficie del titolo risulterebbe di 81,6 mq. Cosa ne pensa?
Arch. Rodolfo Longoni
Centro perfetto, avevo già sollevato anch’io la problematica
@@carlopagliai Tali risultanze di applicazione della tolleranza rendono ambigua l’interpretazione della norma per quanto riguarda superfici e volumi. Il legislatore dovrebbe fare chiarezza in modo definitivo.........
@@rl9041 😷 meglio che stia zitto ✋
@@carlopagliai 😁👌
Buongiorno a tutti, mi ricollego a questa discussione anche se chiusa; ritengo che le tolleranze siano da calcolare sulle misure lineari e non sui calcoli (aree o volumi) perché sono quelle che nel caso andrebbero modificate. E anche perché il risultato sarebbe migliorativo ai fini del calco.
È possibile aprire cila per normali opere di ristrutturazione interna avendo una sanatoria al 2% ancora aperta? Grazie
Non credo di aver afferrato la richiesta
Molto chiaro.
Dopo anni faccio grande fatica ad inquadrare gli spostamenti di finestre e le modifiche prospettiche di modesta entità. In ogni comune sento versioni discrezionali alle quali si contrappongono valutazioni opposte in altri comuni e/o regioni. Ovviamente parlo di modifiche che non alterano i parametri RAI.
Esatto
Come si fà se non si trovano delle connessioni di verande da parte del comune nel 1972/1973
Il primo proprietario è morto e lui le aveva costruite, noi le abbiamo solo rinnovate perché erano fatiscenti senza modificarle.
Grazie mille
Buongiorno. Il video mi chiarisce molti lati poco chiari della norma e ringrazio. Le chiedo questo parere: la tolleranza del 2% va valutata con riferimento alle modalità di calcolo dei parametri urbanistici vigenti al momento della licenza autorizzativa, al momento attuale o di entrambi? Esempio: verifica della superficie coperta: alla data della licenza autorizzativa il calcolo comprendeva tutta la superficie a portico, allo stato attuale la superficie a portico da conteggiare è il 50% della superficie esistente: può essere che la tolleranza del 2% della superficie coperta sia rispettata con riferimento alla modalità di calcolo alla data della licenza autorizzativa ma non allo stato attuale. Presumo che valga la "doppia verifica" della tolleranza come vale la doppia conformità, però le chiedo suo punto di vista. Grazie
La norma fa riferimento al titolo abilitativo, quindi va inteso al momento del titolo.
Buonasera ingegnere, mi consenta una domanda. Secondo lei la tolleranza limite del parametro (2%) vale anche se la variazione è migliorativa? Ergo: un distacco dal confine che localmente (cioè per una sola parete) passa da m 2.30 a m 3.00 (nel rispetto di tutti gli altri parametri), costituisce violazione? O è tale solo se la misura reale del distacco è inferiore rispetto a quella del titolo?
La verifica di tolleranza va effettuata in aumento o diminuzione, un po’ come si fa in ingegneria meccanica
Buonasera ho un problema appartamento del 1962 costruita da ina casa dei lavoratori che nella planimetria non risultano (o non evidenxiate) sporgenza di due muri portanti e colonna canna fumaria ho trovato tutti i documenti urbanistici ma nelle due planimetrie non ci sono puo essere definita abusiva o pio rientrare nel art.34 bis 380/2001 comma 2 se può darmi un consiglio in merito la ringrazio anticipatamente nadia
Sulle tolleranze non è semplice fare riassunto, al momento le posto un mio video approfondimento ua-cam.com/users/live7DhBva5X3YE?feature=share
Buonasera Ingegnere, una domanda cortesemente:
sto per acquistare un appartamento in Sicilia con altezza 268,5 cm quindi 1,5 cm in meno a quanto previsto per l'abitabilità che premessa l'appartamento ha.
Volevo sapere anche quindi sull'altezza del singolo immobile si applica la tollerabilità del 2%, perchè oltre a non avere problemi col perito in fase di acquisto non vorrei avere problemi in caso di una futura vendita. La ringrazio anticipatamente
Credo che troverà utile consultare questo post www.studiotecnicopagliai.it/tolleranza-edilizia-distanze-requisiti-igienico-sanitari/
la ringrazio e mi scusi l'ignoranza...ho letto tutto l'articolo ma non sono ancora riuscito a trovare la risposta. Il 2% è applicabile all'altezza interna? grazie ancora@@carlopagliai
@@nicolalaterza6243buongiorno, alla fine è riuscito a venirne a capo? Io ho lo stesso problema ed il tecnico comunale mi dice che i 2,70 non rientrano nella tolleranza del 2 percento in quanto parametro igienico sanitario minimo
Nel caso specifico la variazione della misura da 2.44 a 2.62 non è una variazione superiore al 2%? Se mi ritrovo la misura indicata in planimetria del P.C. come faccio ad asseverare la tollerabilità?
L’oggetto di tolleranza 2% riguarda i quattro parametri indicati nonché tutti gli altri parametri. Ma appunto, si tratta di parametri, e non di qualsiasi misura anche lineare.
@@carlopagliai Mi hai svoltato la giornata. ; - )
@@matteomagnani1949 sennò perde senso ed efficacia la norma stessa
Sulle planimetrie della mia casa depositate al comune risulta al primo piano una finestra in più (che non c'è mai stata) ed una di dimensioni maggiori di quella realmente presente e spostata di alcuni centimetri sulla sinistra rispetto a come è (ci cadeva all'interno un pilastro portante) mentre al piano terra è riportato un piccolo ripostiglio che in realtà non è stato mai realizzato perché mi riduceva inutilmente le dimensioni del bagno. L'arch. dell'epoca, 1999, riportò correttamente solo la variazione del ripostiglio inesistente al catasto ma non fece correzioni al comune. Mi sembra di aver capito dai suoi video che all'epoca era prassi fare così, ho capito bene? Per come stanno le cose potrebbe risultare abuso? Posso confidare in un possibile rientro nella tolleranza del 2%? (ho dato incarico di fare i calcoli) La ringrazio per l'eventuale risposta e, soprattutto, per i suoi video davvero interessanti e ben fatti
Diciamo che era prassi sbagliata anche all’epoca; la tolleranza del 2% non copre le modifiche di prospetto, per cui ritengo sia necessario regolarizzare sotto il profilo edilizio e poi quello catastale
@@carlopagliai grazie infinite ingegnere per la risposta, anche se mi toglie ogni speranza di non avere l'onta dell'abuso (anche se sono incolpevole). Questo significa incappare in tecnici che pensano solo al mero compenso. La seguo con grande interesse e grazie ancora per i suoi interessantissimi ed illuminanti video.
In Regione Piemonte c'è una D.G.R. che si occupa proprio di tolleranze. In particolare sulle tolleranze riferite alle aperture esterne. E' da tenere presente se si opera in queste zone.
@@alessandraangeleri5154 grazie per la gentile informazione.
buonasera una domanda:
la tolleranza va verificata solo sulla superficie, altezza, volume oppure va verificata anche per le misure lineari interne dei tavolati? grazie
per esempio altezza netta interna 270 autorizzato, rilevato 265 (
stavo ragionando su quale parametro tenere in considerazione perché se prendiamo l'area di una stanza per esempio autorizzata (16mq, 4x4)....la sua tolleranza dentro il 2% sarebbe mq 15,68mq (max 3,96x3,96)....mentre se considero i singoli lati 4x4 dovrebbero essere...3.92x3.92 che non è la stessa cosa. Non so se mi sono spiegato come priorita di parametro dovrei tener conto dell'area e non del singolo lato
@@sandrogurreri5374 stessa mia riflessione ti sei spiegato benissimo! Comunque la norma è scritta malissimo molto ambigua e fuorviante.
OK🙂
Le altezze interne dei m.2,70 e’ del 2% la tolleranza o più per edifici ristrutturati nel 1985 fatti
Basta fare leggi chiare che tutti possano capire. Fino a quando ciò non accade tutti fanno abusi
non è facile, purtroppo...