2024 San Gennaro patrono di Napoli. Come una matita spezzata che ancora colora, anche le nostre vite
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- Опубліковано 19 лис 2024
- Oggi, 19 settembre 2024, celebriamo San Gennaro, patrono di Napoli.
Come una matita spezzata che ancora colora, anche le nostre vite, nonostante le ferite e le fragilità, possono diventare strumenti di bellezza e grazia. Questa mattina, come ogni anno, il Duomo di Napoli si è riempito di fedeli in festa per il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, un segno di speranza che continua a ripetersi.
La cattedrale, vestita a festa, ha accolto con gioia la celebrazione, e nel cuore della liturgia, il Vescovo Domenico Battaglia ha ricordato:
"Oggi è la memoria del martirio di San Gennaro, una morte non subita, ma scelta, come atto di fedeltà al Vangelo."
Durante l’omelia, il Vescovo ha voluto dedicare un pensiero commosso alle vittime del crollo di Scampia, dell'esplosione di Forcella, e ha elevato una preghiera speciale per Chiara, per la sua famiglia e per i suoi amici, affermando:
"Non possiamo guardare al sangue di San Gennaro senza riflettere sul sangue che scorre tra la nostra gente, il sangue dei poveri, degli ultimi e degli emarginati. Sarebbe un’ipocrisia imperdonabile."
Il Vescovo ci ha sfidati a non preoccuparci solo della liquefazione del sangue del Santo, ma di quel sangue che, ogni giorno, macchia le strade della nostra città, versato dai diseredati, dagli esclusi.
In un toccante momento della sua predicazione, Mons. Battaglia ha condiviso un frammento di poesia che lo ha colpito: "Le poche cose che contano", quelle essenziali che danno senso alla vita e che, soprattutto nei momenti di difficoltà, sono la nostra guida.
"Anche nella fede non siamo chiamati a compiere grandi gesti ogni giorno, ma a coltivare un cuore capace di vedere l'essenziale. Non dobbiamo mai arrenderci. Le nostre cadute non sono la fine, ma possono essere l'inizio di qualcosa di nuovo. Come una ferita che diventa una feritoia, anche i nostri dolori possono trasformarsi in porte aperte verso una nuova speranza."
Le sue parole risuonano profondamente in tutti noi: "Come una matita spezzata che ancora colora, anche le nostre vite, segnate dalle fragilità, possono continuare a portare bellezza e grazia."
Nel concludere, il Vescovo ha rivolto un accorato appello alla città e ai suoi abitanti:
"Napoli, mia amata città, non dimenticare mai di custodire ciò che conta davvero. Riparti ogni giorno dalle piccole cose che sostengono la tua speranza. Sii una città di cura e solidarietà, capace di tendere una mano senza chiedere nulla in cambio, se non il riconoscimento che chi abbiamo di fronte è un fratello o una sorella. Non perdere l’entusiasmo di lottare per una città più giusta e pacifica, dove il malaffare ceda il passo al bene comune."
Infine, ha lanciato un ultimo accorato invito al Santo Patrono:
"E tu, beato Gennaro, non abbandonarci mai. Ravviva in noi il desiderio di costruire un mondo migliore, qui nella nostra terra e oltre, secondo il sogno di Dio."
Cosa dire? È stata una mattinata meravigliosa, vissuta nel segno della fede, della comunità e dell'amore. Viva San Gennaro!