Ciao a tutti , da poco in classe A con accuphase e 560 , non credo tornerò in altre classi sono felice così , sicuramente i classe D e la tecnologia galoppano e si produrranno apparecchi a costi nettamente inferiori .......ma vuoi mettere !! In ogni caso utilissima e comprensibile spiegazione , grazie . Claudio (PD)
Bravo! Sostanzialmente concordo: dopo anni di classe AB, avendo utilizzato anche finali "ibridi", in classe A fino a 10W, in classe AB per potenze superiori, sono rimasto sconvolto dal suono delle Genelec 1032C, tant'è che per l'impianto domestico audiovisuale, utilizzo delle incredibili RCF Ayra Pro 8, amplificate, appunto, in classe D, con grande soddisfazione....
Carissimo , anche la qualità del progetto iniziale.... ho provato classe a ,ab ,forse il futuro sarà d ... vattelapesca ,è una passione senza confini .( preferisco ab) 😉
3:24 e seguente, credo che si riferisca alla distorsione di incrocio o di commutazione. La distorsione di intermodulazione si riferisce all'amplificazione di due segnali a frequenze diverse e in particolare alla presenza di una frequenza nell'altra. Ha origine diversa dalla distorsione di incrocio e tipicamente in accoppiamenti capacitivi o induttivi prodotti da cattiva progettazione del layout circuitale. Se posso mettere i miei 2 centesimi: gli amplificatori a commutazione (switching), in classe D e altre, sono eccezionali in termini di efficienza e peso, ma la qualità sonora è fortemente dipendente dalla qualità del filtro di uscita, cioè di quel circuito che trasforma il treno di onde quadre modulate in larghezza in qualcosa che si possa mandare agli altoparlanti senza distruggerli e alle orecchie senza farle sanguinare. Ricordo che l'onda quadra ha il 100% di distorsione. I problemi principali di questo componente sono la distorsione di fase e il ritardo di gruppo, che rendevano quasi insopportabile il suono delle prime generazioni di amplificatori in classe D. La differenza nella qualità del suono di varie costruzioni sta essenzialmente nella qualità della progettazione e della realizzazione del filtro di uscita. E può essere una differenza tanto notevole da far effettivamente preferire un buon vecchio AB.
Negli amplificatori classe B e AB quasi tutta la distorsione di intermodulazione è dovuta all'incrocio mal polarizzato. Ecco perché molti approossimano la distorsione da incrocio = a quella di intermodulazione anche non è esattamente la stessa cosa. Riguardo la classe D ok per chi non vuole spendere e ha bisogno di potenza ma bisogna accontentarsi... In futuro forse. La D va bene nei diffusori multivia attivi perché è facile costruire un filtro di uscita su misura per ogni singolo altoparlante di cui si sa già tutto a priori.
Buongiorno Fabrizio, ho ascoltato con interesse la tua spiegazione e ti faccio i complimenti. Vorrei approfittare della tua competenza per porti una domanda: ho un vecchio amplificatore SAE tuo A14 da sistemare, volevo sapere se è ancora attuale e soprattutto se vale la pena metterlo a posto con una accurata manutenzione, preciso che ascolto quasi esclusivamente musica liquida. Colgo l'occasione per porgerti i miei migliori auguri di buon anno.
Ciao Santo e benvenuto nel nostro canale! Per quanto riguarda la sua domanda, le consigliamo di contattarci tramite il modulo di contatto presente alla pagina: hifight.it/contattaci/ il nostro reparto tecnico le risponderà nel più breve tempo possibile. HIFIGHT STAFF
Mi piace vedere gente che critica la classe D per poi non sapere che, quando va a sentire un concerto o un live di qualche band che magari suona jazz, gli amplificatori o le casse amplificate usate in praticamente tutti i live, sono in classe D.
@@pippocalippo2447 Ottimo è una parola troppo grossa. La classe D ha come primo scopo quello di ridurre i prezzi , dimensione degli apparecchi e purtroppo anche la qualità. Quasi tutti gli amplificatori che adesso ci sono per esempio nelle automibili sono di classe D. Il suono è senza anima.
@@Mario_Terzi ma, in realtà, io ascolto musica solo nel mio salotto di casa. Personalmente, ho un amplificatore Onkyo in classe A/B. Ben vengano, per quanto mi riguarda, gli amplificatori in classe D non troppo costosi e "compatti". Non tutti hanno la possibilità economica di pagare un amplificatore €10.000 e più. Un conto è un amplificatore Marantz in classe D con un analogo (per esempio) della Sony. Oggi, con circa €500/600, puoi portarti a casa un prodotto assolutamente valido, senza chiedere un mutuo in banca
La classe C non viene mai utilizzata per amplificare dei segnali di bassa frequenza perché, anche se si riescono ad ottenere in uscita delle potenze elevate, il suo segnale ha una notevole distorsione.
Grazie per la sua ottima spiegazione è stato molto chiaro.solo una domanda se posso,ho comprato qualche anno fa il marantz melody cr 412 in classe d,ho provato diversi diffusori ma non mi convince molto,tra l'altro gli alti non mi sembrano puliti e brillanti ,sa dirmi quali tipo di diffusori potrei abbinarci? Grazie infinite per un.eventuale risposta
Grazie Fabrizio per la domanda, nel tuo caso ti consigliamo di scriverci una mail a info@hifight.it con tutti i dettagli, in modo da poterti supportare al meglio! Buona musica dall'Hifight Club ;)
Complimenti per il video molto interessante,soprattutto per un principiante come me! Avrei una domanda...ho un amplificatore Technics SU-V40 che riporta la scritta "class AA", ma non assomiglia affatto ai classe A che si vedono nel video, a quale classe appartiene?
Buonasera e grazie del video spiegato bene e con semplicità. Ma gli amplificatori in classe T? Esistono? Cosa sono? Come funzionano? Mi vengono in mente i "famosi" T-amp della Sonic Impact (ho il primo, il chiacchierato "ammazza giganti", tutte cavolate secondo me😅)
SALVE A TUTTI/(E). Vorrei maggiori informazioni sull'amplificazione di tipo TRANSANA (senza L finale) della FOSGATE, in particolare il modello 1000: dove potrei trovare chiarimenti e spiegazioni sulla sua classe ed il suo principio di funzionamento? Grazie, ciao
Io non so cosa dirvi, se non che sono partita da un'accoppiata pre/finale Chord, passato a un Golde Note IS1000 Deluxe, provato un Denon 900HNE e fermato a un Cambridge Audio Evo 150, in classe D, che mi fornisce il risultato più omogeneo e coerente in assoluto. P.S. Soddisfattissimo in merito ad alti e medio alti, per qualità e dettaglio
Io uso ben 5 amplificatori in clesse D tutti i giorni. I primi 4 soni allocati in 2 casse monitor studio di RCF e l'altro amplificatore stereo invece lo uso per ascoltare musica in generale. In auto ho installato un subwoofer attivo in classe AB che purtroppo quando alzo un pochino mi butta a terra la batteria pure con motore acceso 👀 Per questo motivo cercherò da ora in poi la massima efficienza elettrica e quindi classe D. Quesi tutti i diffusori professionali attivi hanno amplificatori in classe D. Potresti parlare anche della classe T? Ad esempio il T amp. Grazie!
La classe T e una furbata commerciale... Trattasi di classe D con circuiti aggiuntivi che dovrebbero minimizzare i difetti peggiori della D ovvero la distorsione dinamica di ampiezza sulle alte frequenze.
Secondo me, in auto, è meglio pensare a guidare ed ascoltare quello che c'è intorno. Così si arriva a casa sani e salvi e si può ascoltare in santa pace ciò che si preferisce. Ne guadagna anche la batteria.
È un amplificatore in classe D che si distingue per il modulatore PWM, che utilizza un algoritmo proprietario che riduce la distorsione. Marchio registrato da TriPath Company. D e T lascerei perdere entrambe...
Gran confusione nella descrizione delle varie forme di distorsione...: Quella determinata dalla soglia di conduzione dei due componenti attivi finali in push-pull è definita di crossover e non ha nulla a che vedere con le altre. Le altre improrpiamente citate sono quella di intermodulazione (IMD) che genera segnali di frequenza pari alla somma ed alla differenza delle frequenza di due o più segnali amplificati e quella armonica che crea appunto armoniche non presenti nel programma originale. Meglio limitarsi ad ascoltare Musica invece che confondere le idee al proprio audience e diffondere disinformazione pur di mostrare, con ingiustificabile sicurezza, competenze in ambiti complessi che non si posseggono!
Bella disamina semplice ed imparziale, io ho optato per un pre a valvole ,Lector e un finale XTZ in classe D direi che e' molto soddisfacente.i diffusori sono del 1976...uno strano mix....se mi posso permettere direi che l'orologio mi sembra un Eberard Traversetolo? grazie per l'ospitalita" buona serata a tutti!
Volevo aggiungere...ho sempre mantenuto il pre a valvole provando i seguenti finali il primo T amp da 15 w ben suonante ma quello della seconda gen vale a dire il sonic impact dopo il Tamp con il circuito da 45w e questo ancora meglio per il woofer da 12" dei miei diffusori un po piu di potenza e ancora una volta un suono ottimoe molta presenza in piu^ dopodiche finale PP di 6SL6 T.P. audio artigiano di Ferrara un buon prodotto per cominciare ma vorrei aggiungere che secondo me bisogna spendere di piu '... ho dovuto cambiare valvole finali per avere un risultato migliore...volevo provare questa tecnologia che ho adottato per 5 anni suono naturale e sufficIentemente potente per il mio ambiente di ascolto, poi incuriosito dalla venuta della classe D e visto gli ottimi risultati ottenuti dai T amp ho voluto provare...acquistato questo finale XTZ ice power da 150w ha subito dato ottimo una buonissima impressione...dinamico dettagliato sia nei bassi che alti otttimo sulle voci ma piu' bilanciato del T amp che era addirittura troppo proiettato in avanti con la voce beh scusate se mi sono divagato....ah con l'ultimo arrivato ho aggiunto 4 cavi Van Den Hul 2 per ogni diffusore.. che insomma...hanno dato un bel contributo...vi assicuro che l'amico che me li ha venduti prima mi ha concesso la prova... e li ho presi al volo.... di nuovo un saluto a tutti! grazie..
Quella che qui viene definita più volte come distorsione di "intermodulazione" nei classe B, non centra nulla con il concetto di distorsione di intermodulazione. Viene semplicemente confusa con la distorsione di "crossover" o distorsione di incrocio.
Senza entrare nello specifico delle misurazioni posso affermare con buona approssimazione che gli amplificatori digitali ( T o D ) suonano male agli estremi di banda sopratutto in banda alta dove si posizionano le sibilanti della voce, l'attacco di alcuni strumenti classici come il pianoforte a coda e sopratutto per
Dipende dagli altoparlanti. Ho un amplificatore bluetooth in classe D pagato 25 euro. Il suono prodotto, messo a confronto con un amplificatore in classe AB non sfigura affatto. Credo che dipenda dagli altoparlanti, come sempre. Io sono un fortunato possessore di una coppia di AR M1. Provale, anche se sono difficili da reperire. Usate si comprano in ottimo stato per 100 euro. Mark Levinson le "adottò" per provare le sue elettroniche. Divennero le sue casse di riferimento. Ciao da Roma.
Non sono un tecnico e mi piace ascoltare la musica. Non sono in possesso di un impianto costoso. Non credo quindi di poter mettere in discussione un qualsivoglia argomento trattato nel video e nei commenti. Posso dire che vista la mia età e il mio udiito, molto imperfetto, una catena audio semplice formata da una fonte radio digitale, un amplificatore in classe D e una coppia di AR M1 è sufficiente per apprezzare la qualità del suono, a me possibile. Auguro a tutti una buona serata.
Direi che nonostante tutto la classe AB se ben fatta sia ancora il migliore compromesso tra qualità e costi... La classe D sta facendo passi da gigante perciò in futuro le cose potrebbero cambiare. La classe D ha problemi sulle alte frequenze perciò potrebbe avere senso la biamplificazione con medio basse in classe D e gli acuti in classe AB o meglio A
Se un classe AB é progettato bene e polarizzato adeguatamente e con magari lo stadio driver in classe A, guarda che le differenze si annulano anzi..ti parlo per esperienza di progettazione.
@@pacomassa1379 siamo al 2023 ancora AB supera la D almeno a gusto mio. Riguardo il pilotaggio in classe A dipende da molti fattori (se sei un progettista lo sai) deve essere fatto estremamente bene altrimenti .....
@@brunobassi2440 basta avere alcuni accorgimenti progettuali ed utilizzare il giusto tail per alimentare lo stadio, nonché disspiare adeguatamente per evitare derive dei semiconduttori ed effetto valanga..Cmq la AB per me rimane a giusta ragione, la pietra salda dell' amplificazione. I classe D poi si portano spesso tantissimi problemi di stabilità..
Dipende sempre da quello che cerchi è vero .. Io sono passato alla classe A , vera , e per un ascolto di qualità secondo me è impagabile soprattutto nella ricostruzione della scena sonora … ci sono arrivato con un ( mio ) percorso ovviamente. Mi sono costruito il mio integrato da 8 W e ne ho fin che mai .. Il mio professore di elettronica , persona incredibile , che mi ha insegnato molto , e grande appassionato di hi fi sull amplificazione mi diceva sempre “Meglio una fettina di lardo di Arnad che 10 kg di carne di cane tritata!” E secondo il mio modesto punto di vista aveva proprio ragione .
Io ho un Onkyo in classe A/B ed è una bomba. Ma anche gli amplificatori in classe D della Marantz o Denon sono ottimi. Oggi sono tornati in auge gli amplificatori ibridi finto valvolari
A mio avviso la vera classe A è solo teorica,bisognerebbe avere diffusori che non scendano mai sotto 8-7 ohm,cosa quasi impossibile con i diffusori moderni.Gli che dichiarano la classe a poi commutano tutti in Ab
È possibile rifasare ogni singolo altoparlante e usare la multiamplificazione lasciando la classe AB ai soli Bassi e la classe A al resto... Ma ciò è costosissimo e ingombrante. La classe A è possibile anche in push pull soprattutto per chi vuol riscaldare la casa in inverno 🤣🤣😄
Mi dispiace dissentire un poh, ma le costruzioni digitali, per quanto evolute e precise, non possono mai arrivare alle classe A/AB, sopratuto nella scena ( ambienza 3D ) e nelle harmoniche, sopratuto quelle pari, per non parlare poi del flusso di elettroni e della dinamica delle valvole.
Ciao Hank! Ogni specifica classe ha le sue peculiarità naturalmente! E un sacco di estimatori, percdi più ;). Oggi si va sempre piu sul digitale per i molto vantaggi, ma senza dubbio le valvole fanno il loro lavoro egregiamente.
Non capisco una cosa, sento spesso parlare di 'armoniche'? Cosa sarebbero e cosa si intende? Io so cosa sono gli armonici tutt'al più, ma le armoniche per me rimangono degli strumenti a fiato. Grazie
Buongiorno MAG GIO e benvenuto nel nostro canale. Dal punto di vista fisico, le armoniche sono le onde con frequenza multipla della frequenza fondamentale. I suoni puri in natura non esistono; i singoli suoni reali sono composti dalla somma dell'onda fondamentale e di tutte le componenti armoniche. Queste onde armoniche sono multipli dell’onda fondamentali e ''colorano’’ il suono connotandolo dal punto di vista timbrico. HIFIGHT STAFF
@@HifightClub grazie per la risposta, ho capito, lei parla di onde armoniche e ciò che dice nella spiegazione è giusto ma non si dovrebbe dire le armoniche perchè il termine corretto è al maschile gli armonici. E' ormai qualche tempo che lo sento dire al femminile in diversi ambiti ma è sbagliato, il suono è basato dalla sua fondamentale e gli armonici che si sovrappongono. Non vorrei sembrare un saputello che si impunta su un'inezia ma la terminologia ha un suo perchè.Grazie per la disponibilità
@@maggio8191 No, qui ha ragione l'autore del video: in fisica, acustica ed elettronica quindi, il termine corretto è "armonica" (sottinteso "frequenza") e sono classificate per "ordini". I musicisti parlano invece di "armonici" (sottinteso "suoni") e non entrano nel merito della loro frequenza ma semmai del loro rapporto con la tonica ("frequenza fondamentale" per i fisici): quinta, ottava, etc. Come al solito non si tratta di fare i saputelli, ma di credetre di sapere tutto, anche ciò che non si è studiato.
Preferisco riferire al Timbro e non al "suono", correttamente riprodotto nel contenuto armonico, quindi non distorto. La classe A ormai è un fantasma al quale non è più necessario fare riferimento. Un fornello elettrico inefficiente e costantemente in pericolo di deriva. La Classe AB, al contrario, sopperisce felicemente alla sostituzione della C.L. A. Distorsione d'incrocio inesistente (basta aumentare poco poco la corrente di riposo fra i due TR finali), efficienza vicina ai valori ottimali, resa timbrica perfetta = distorsioni non udibili e quasi non misurabili. Un super amplificatore in classe AB per uso domestico si realizza con pochi elementi e poco denaro. Alti valori di corrente messi a disposizione anche dei carichi più prossimi al cortocircuito (vedi andamento dell'impedenza nei diffusori che presentano valori da 4ohm) Al giorno d'oggi il vero "distorsore", la vera fonte di distorsione è costituita dall'altoparlante. Non l'elettronica. E' il sistema di conversione da segnale elettrico a meccanico (movimento dell'aria) che causa distorsione. La classe D è anche essa ormai affidabilissima e a breve sopperirà a tutte le altre categorie.
Gli ampli in classe D fanno piuttosto schifo da ascolto. Pilotano malissimo, e nei diffusori piu efficienti esce solo strilla e un pò di bassi. Negli amplificatori in classe AB il pilotaggio avviene in push pull. Nella classe A no. Non si puo dore che i classe A suonano meglio degli AB, sono cose diverse e vanno ascoltati. Questo video è fuorviante.
Ciao Patrizio e benvenuto. Scrivici utilizzando il nostro modulo di contatto hifight.it/contattaci/ il nostro team di esperti ti risponderà nel minor tempo possibile.
I canali Italiani su UA-cam dove si parla correttamente di hi fi sono forse due o tre.. questo è uno di quelli..bravo..
Congratulazioni per la ghiarezza, la semplicita e la articolazione vocale con le quali si spiegano le cose del nostro caro hobby. Saluti dalla Grecia!
Concetto espresso in modo semplice e chiaro finalmente....
Grazie mille!
Preziosissimo insegnamento, molto ben spiegato e dettagliato.
Ciao a tutti , da poco in classe A con accuphase e 560 , non credo tornerò in altre classi sono felice così , sicuramente i classe D e la tecnologia galoppano e si produrranno apparecchi a costi nettamente inferiori .......ma vuoi mettere !! In ogni caso utilissima e comprensibile spiegazione , grazie .
Claudio (PD)
spiegazioni sempre al TOP !!!!
E sempre un piacere ascoltare i tuoi video un saluto
Grazie Fabrizio, come sempre da applausi. Buon anno a te e allo staff.
Mitico Fabrizio Come Sempre 😊Ottima Spiegazione.....Ne Approfitto Per Augurarti Di Vero ❤ Buon Capodanno e Inizio 2022...Auguri auguri!!!
Grazie Fabrizio sempre utilissimi i tuoi video.
Molto chiaro e conciso. grazie fabrizio.
Bellissimo video, spiega tutto in modo semplice e chiaro. Grazie 👏🏻
Bravo Fabrizio…👏🏻👏🏻👏🏻
Complimenti per il video, veramente interessante
Grazie mille Francesco 🎶 continua a seguirci
Bravo! Sostanzialmente concordo: dopo anni di classe AB, avendo utilizzato anche finali "ibridi", in classe A fino a 10W, in classe AB per potenze superiori, sono rimasto sconvolto dal suono delle Genelec 1032C, tant'è che per l'impianto domestico audiovisuale, utilizzo delle incredibili RCF Ayra Pro 8, amplificate, appunto, in classe D, con grande soddisfazione....
Bravo. Ci puoi spiegare la classe H?
Grazie, molto professionale. P.S. Mi sono iscritto al canale!
perfetto spiegone grazie
Carissimo , anche la qualità del progetto iniziale.... ho provato classe a ,ab ,forse il futuro sarà d ... vattelapesca ,è una passione senza confini .( preferisco ab) 😉
Buongiorno Fabrizio, molto interessante. Spero che seguirà un video su come utilizzare i servizi di streaming e la musica liquida con i vari device.
Buongiorno Guglielmo e benvenuto nel Club. Ti ringraziamo per i complimenti e per l'ottimo spunto per un prossimo video. Volentieri.
HIFIGHT STAFF
3:24 e seguente, credo che si riferisca alla distorsione di incrocio o di commutazione. La distorsione di intermodulazione si riferisce all'amplificazione di due segnali a frequenze diverse e in particolare alla presenza di una frequenza nell'altra. Ha origine diversa dalla distorsione di incrocio e tipicamente in accoppiamenti capacitivi o induttivi prodotti da cattiva progettazione del layout circuitale.
Se posso mettere i miei 2 centesimi: gli amplificatori a commutazione (switching), in classe D e altre, sono eccezionali in termini di efficienza e peso, ma la qualità sonora è fortemente dipendente dalla qualità del filtro di uscita, cioè di quel circuito che trasforma il treno di onde quadre modulate in larghezza in qualcosa che si possa mandare agli altoparlanti senza distruggerli e alle orecchie senza farle sanguinare. Ricordo che l'onda quadra ha il 100% di distorsione.
I problemi principali di questo componente sono la distorsione di fase e il ritardo di gruppo, che rendevano quasi insopportabile il suono delle prime generazioni di amplificatori in classe D. La differenza nella qualità del suono di varie costruzioni sta essenzialmente nella qualità della progettazione e della realizzazione del filtro di uscita. E può essere una differenza tanto notevole da far effettivamente preferire un buon vecchio AB.
Negli amplificatori classe B e AB quasi tutta la distorsione di intermodulazione è dovuta all'incrocio mal polarizzato.
Ecco perché molti approossimano la distorsione da incrocio = a quella di intermodulazione anche non è esattamente la stessa cosa.
Riguardo la classe D ok per chi non vuole spendere e ha bisogno di potenza ma bisogna accontentarsi... In futuro forse.
La D va bene nei diffusori multivia attivi perché è facile costruire un filtro di uscita su misura per ogni singolo altoparlante di cui si sa già tutto a priori.
Buongiorno Fabrizio, ho ascoltato con interesse la tua spiegazione e ti faccio i complimenti. Vorrei approfittare della tua competenza per porti una domanda: ho un vecchio amplificatore SAE tuo A14 da sistemare, volevo sapere se è ancora attuale e soprattutto se vale la pena metterlo a posto con una accurata manutenzione, preciso che ascolto quasi esclusivamente musica liquida. Colgo l'occasione per porgerti i miei migliori auguri di buon anno.
Ciao Santo e benvenuto nel nostro canale! Per quanto riguarda la sua domanda, le consigliamo di contattarci tramite il modulo di contatto presente alla pagina:
hifight.it/contattaci/
il nostro reparto tecnico le risponderà nel più breve tempo possibile.
HIFIGHT STAFF
TOP: Bravissimo
Grazie Mille Luca! :-)
Grazie!
Allora per i diffusori isodinamici forse è meglio utilizzare ampli in classe A?
Ciao, volevo sapere x quanto riguarda i dual mono… come qualità da chi ne possiede..?
Mi piace vedere gente che critica la classe D per poi non sapere che, quando va a sentire un concerto o un live di qualche band che magari suona jazz, gli amplificatori o le casse amplificate usate in praticamente tutti i live, sono in classe D.
Difatti la maggior parte di concerti si sentono male ;-)
@@Mario_Terzi molti amplificatori Denon e Marantz in classe D sono ottimi
@@pippocalippo2447 Ottimo è una parola troppo grossa. La classe D ha come primo scopo quello di ridurre i prezzi , dimensione degli apparecchi e purtroppo anche la qualità. Quasi tutti gli amplificatori che adesso ci sono per esempio nelle automibili sono di classe D. Il suono è senza anima.
@@Mario_Terzi ma, in realtà, io ascolto musica solo nel mio salotto di casa. Personalmente, ho un amplificatore Onkyo in classe A/B. Ben vengano, per quanto mi riguarda, gli amplificatori in classe D non troppo costosi e "compatti". Non tutti hanno la possibilità economica di pagare un amplificatore €10.000 e più. Un conto è un amplificatore Marantz in classe D con un analogo (per esempio) della Sony. Oggi, con circa €500/600, puoi portarti a casa un prodotto assolutamente valido, senza chiedere un mutuo in banca
E meglio un amplificatore in classe D che un finto valvolare cinese, che oggi (purtroppo) vanno molto di moda (roba di marca Nobsound et similia)
Mentre la classe C in che range lavora? Ed è affidabile come AB? Grazie
La classe C non viene mai utilizzata per amplificare dei segnali di bassa frequenza perché, anche se si riescono ad ottenere in uscita delle potenze elevate, il suo segnale ha una notevole distorsione.
Grazie per la sua ottima spiegazione è stato molto chiaro.solo una domanda se posso,ho comprato qualche anno fa il marantz melody cr 412 in classe d,ho provato diversi diffusori ma non mi convince molto,tra l'altro gli alti non mi sembrano puliti e brillanti ,sa dirmi quali tipo di diffusori potrei abbinarci? Grazie infinite per un.eventuale risposta
Grazie Fabrizio per la domanda, nel tuo caso ti consigliamo di scriverci una mail a info@hifight.it con tutti i dettagli, in modo da poterti supportare al meglio! Buona musica dall'Hifight Club ;)
È una caratteristica di molti amplificatori in classe D: cambialo!
@@picwiz2 infatti non lo.ascolto più ne ascolto un altro in classe b
Ciao Fabrizio che dac mi consigli con Hegel h 190
Ciao, attendi qualche settimana se puoi, stiamo per pubblicare un nuovo speciale sui Dac
Complimenti per il video molto interessante,soprattutto per un principiante come me!
Avrei una domanda...ho un amplificatore Technics SU-V40 che riporta la scritta "class AA", ma non assomiglia affatto ai classe A che si vedono nel video, a quale classe appartiene?
È classe A
👍👍👍
Spiega ottima
Finalmente ho capito
Buonasera e grazie del video spiegato bene e con semplicità. Ma gli amplificatori in classe T? Esistono? Cosa sono? Come funzionano? Mi vengono in mente i "famosi" T-amp della Sonic Impact (ho il primo, il chiacchierato "ammazza giganti", tutte cavolate secondo me😅)
SALVE A TUTTI/(E). Vorrei maggiori informazioni sull'amplificazione di tipo TRANSANA (senza L finale) della FOSGATE, in particolare il modello 1000: dove potrei trovare chiarimenti e spiegazioni sulla sua classe ed il suo principio di funzionamento? Grazie, ciao
Salve Baldo e benvenuto nel nostro canale. Ci spiace ma non trattiamo il prodotto indicato e non possiamo quindi aiutarla.
HIFIGHT STAFF
Tecnicamente la classe D non è digitale, è analogica pwm, analogico non significa ad onda di seno. La classe D non traduce il segnale in numeri.
Io non so cosa dirvi, se non che sono partita da un'accoppiata pre/finale Chord, passato a un Golde Note IS1000 Deluxe, provato un Denon 900HNE e fermato a un Cambridge Audio Evo 150, in classe D, che mi fornisce il risultato più omogeneo e coerente in assoluto.
P.S.
Soddisfattissimo in merito ad alti e medio alti, per qualità e dettaglio
Io uso ben 5 amplificatori in clesse D tutti i giorni.
I primi 4 soni allocati in 2 casse monitor studio di RCF e l'altro amplificatore stereo invece lo uso per ascoltare musica in generale.
In auto ho installato un subwoofer attivo in classe AB che purtroppo quando alzo un pochino mi butta a terra la batteria pure con motore acceso 👀
Per questo motivo cercherò da ora in poi la massima efficienza elettrica e quindi classe D.
Quesi tutti i diffusori professionali attivi hanno amplificatori in classe D.
Potresti parlare anche della classe T? Ad esempio il T amp. Grazie!
La classe T e una furbata commerciale... Trattasi di classe D con circuiti aggiuntivi che dovrebbero minimizzare i difetti peggiori della D ovvero la distorsione dinamica di ampiezza sulle alte frequenze.
Secondo me, in auto, è meglio pensare a guidare ed ascoltare quello che c'è intorno. Così si arriva a casa sani e salvi e si può ascoltare in santa pace ciò che si preferisce. Ne guadagna anche la batteria.
Molto interessante: sarei interessata ad una spiegazione sulla classe T.
È un amplificatore in classe D che si distingue per il modulatore PWM, che utilizza un algoritmo proprietario che riduce la distorsione. Marchio registrato da TriPath Company. D e T lascerei perdere entrambe...
Quindi anche amplificatori di fasca economica come nobsound/douk audio e fosi audio si avvicinano al risultato hi fi di un ampli analogico da 1500€??
Perché? Esistono amplificatori digitali ?!?
Gran confusione nella descrizione delle varie forme di distorsione...: Quella determinata dalla soglia di conduzione dei due componenti attivi finali in push-pull è definita di crossover e non ha nulla a che vedere con le altre.
Le altre improrpiamente citate sono quella di intermodulazione (IMD) che genera segnali di frequenza pari alla somma ed alla differenza delle frequenza di due o più segnali amplificati e quella armonica che crea appunto armoniche non presenti nel programma originale.
Meglio limitarsi ad ascoltare Musica invece che confondere le idee al proprio audience e diffondere disinformazione pur di mostrare, con ingiustificabile sicurezza, competenze in ambiti complessi che non si posseggono!
Finalmente un commento di uno che ci capisce qualcosa.
Bella disamina semplice ed imparziale, io ho optato per un pre a valvole ,Lector e un finale XTZ in classe D direi che e' molto soddisfacente.i diffusori sono del 1976...uno strano mix....se mi posso permettere direi che l'orologio mi sembra un Eberard Traversetolo? grazie per l'ospitalita" buona serata a tutti!
Volevo aggiungere...ho sempre mantenuto il pre a valvole provando i seguenti finali il primo T amp da 15 w ben suonante ma quello della seconda gen vale a dire il sonic impact dopo il Tamp con il circuito da 45w e questo ancora meglio per il woofer da 12" dei miei diffusori un po piu di potenza e ancora una volta un suono ottimoe molta presenza in piu^ dopodiche finale PP di 6SL6 T.P. audio artigiano di Ferrara un buon prodotto per cominciare ma vorrei aggiungere che secondo me bisogna spendere di piu '... ho dovuto cambiare valvole finali per avere un risultato migliore...volevo provare questa tecnologia che ho adottato per 5 anni suono naturale e sufficIentemente potente per il mio ambiente di ascolto, poi incuriosito dalla venuta della classe D e visto gli ottimi risultati ottenuti dai T amp ho voluto provare...acquistato questo finale XTZ ice power da 150w ha subito dato ottimo una buonissima impressione...dinamico dettagliato sia nei bassi che alti otttimo sulle voci ma piu' bilanciato del T amp che era addirittura troppo proiettato in avanti con la voce beh scusate se mi sono divagato....ah con l'ultimo arrivato ho aggiunto 4 cavi Van Den Hul 2 per ogni diffusore.. che insomma...hanno dato un bel contributo...vi assicuro che l'amico che me li ha venduti prima mi ha concesso la prova... e li ho presi al volo.... di nuovo un saluto a tutti! grazie..
Io possiedo un sintoampli giapponese del 1999 che lavora in classe H+, scalda come un classe A e suona da Dio.
iscritto
Io con classe A A mi trovo benissimo
Quella che qui viene definita più volte come distorsione di "intermodulazione" nei classe B, non centra nulla con il concetto di distorsione di intermodulazione. Viene semplicemente confusa con la distorsione di "crossover" o distorsione di incrocio.
Molto più Fabrizio e molto meno Iliade e Odissea.
Senza entrare nello specifico delle misurazioni posso affermare con buona approssimazione che gli amplificatori digitali ( T o D ) suonano male agli estremi di banda sopratutto in banda alta dove si posizionano le sibilanti della voce, l'attacco di alcuni strumenti classici come il pianoforte a coda e sopratutto per
Per?...
Dipende dagli altoparlanti. Ho un amplificatore bluetooth in classe D pagato 25 euro. Il suono prodotto, messo a confronto con un amplificatore in classe AB non sfigura affatto.
Credo che dipenda dagli altoparlanti, come sempre.
Io sono un fortunato possessore di una coppia di AR M1. Provale, anche se sono difficili da reperire. Usate si comprano in ottimo stato per 100 euro.
Mark Levinson le "adottò" per provare le sue elettroniche.
Divennero le sue casse di riferimento. Ciao da Roma.
Perché la classe 'c'non esiste?
classe AA ?
Com'è la classe G?
Il Mercedes? Bello!
Non sono un tecnico e mi piace ascoltare la musica. Non sono in possesso di un impianto costoso. Non credo quindi di poter mettere in discussione un qualsivoglia argomento trattato nel video e nei commenti. Posso dire che vista la mia età e il mio udiito, molto imperfetto, una catena audio semplice formata da una fonte radio digitale, un amplificatore in classe D e una coppia di AR M1 è sufficiente per apprezzare la qualità del suono, a me possibile. Auguro a tutti una buona serata.
E le valvole?
Le valvole non sono le classi
Direi che nonostante tutto la classe AB se ben fatta sia ancora il migliore compromesso tra qualità e costi... La classe D sta facendo passi da gigante perciò in futuro le cose potrebbero cambiare.
La classe D ha problemi sulle alte frequenze perciò potrebbe avere senso la biamplificazione con medio basse in classe D e gli acuti in classe AB o meglio A
Se un classe AB é progettato bene e polarizzato adeguatamente e con magari lo stadio driver in classe A, guarda che le differenze si annulano anzi..ti parlo per esperienza di progettazione.
@@pacomassa1379 siamo al 2023 ancora AB supera la D almeno a gusto mio.
Riguardo il pilotaggio in classe A dipende da molti fattori (se sei un progettista lo sai) deve essere fatto estremamente bene altrimenti .....
@@brunobassi2440 basta avere alcuni accorgimenti progettuali ed utilizzare il giusto tail per alimentare lo stadio, nonché disspiare adeguatamente per evitare derive dei semiconduttori ed effetto valanga..Cmq la AB per me rimane a giusta ragione, la pietra salda dell' amplificazione. I classe D poi si portano spesso tantissimi problemi di stabilità..
Classe A e basta!
Dipende sempre da quello che cerchi è vero ..
Io sono passato alla classe A , vera , e per un ascolto di qualità secondo me è impagabile soprattutto nella ricostruzione della scena sonora … ci sono arrivato con un ( mio ) percorso ovviamente.
Mi sono costruito il mio integrato da 8 W e ne ho fin che mai .. Il mio professore di elettronica , persona incredibile , che mi ha insegnato molto , e grande appassionato di hi fi sull amplificazione mi diceva sempre “Meglio una fettina di lardo di Arnad che 10 kg di carne di cane tritata!”
E secondo il mio modesto punto di vista aveva proprio ragione .
Bene_ ma le classi H, G, T ? Auguri.
Io ho un Onkyo in classe A/B ed è una bomba. Ma anche gli amplificatori in classe D della Marantz o Denon sono ottimi. Oggi sono tornati in auge gli amplificatori ibridi finto valvolari
A mio avviso la vera classe A è solo teorica,bisognerebbe avere diffusori che non scendano mai sotto 8-7 ohm,cosa quasi impossibile con i diffusori moderni.Gli che dichiarano la classe a poi commutano tutti in Ab
È possibile rifasare ogni singolo altoparlante e usare la multiamplificazione lasciando la classe AB ai soli Bassi e la classe A al resto... Ma ciò è costosissimo e ingombrante.
La classe A è possibile anche in push pull soprattutto per chi vuol riscaldare la casa in inverno 🤣🤣😄
la classe d di solito viene usata negli amplificatori da auto.
Infatti
Mi dispiace dissentire un poh, ma le costruzioni digitali, per quanto evolute e precise, non possono mai arrivare alle classe A/AB, sopratuto nella scena ( ambienza 3D ) e nelle harmoniche, sopratuto quelle pari, per non parlare poi del flusso di elettroni e della dinamica delle valvole.
Ciao Hank! Ogni specifica classe ha le sue peculiarità naturalmente! E un sacco di estimatori, percdi più ;). Oggi si va sempre piu sul digitale per i molto vantaggi, ma senza dubbio le valvole fanno il loro lavoro egregiamente.
Non capisco una cosa, sento spesso parlare di 'armoniche'? Cosa sarebbero e cosa si intende? Io so cosa sono gli armonici tutt'al più, ma le armoniche per me rimangono degli strumenti a fiato. Grazie
Buongiorno MAG GIO e benvenuto nel nostro canale. Dal punto di vista fisico, le armoniche sono le onde con frequenza multipla della frequenza fondamentale. I suoni puri in natura non esistono; i singoli suoni reali sono composti dalla somma dell'onda fondamentale e di tutte le componenti armoniche. Queste onde armoniche sono multipli dell’onda fondamentali e ''colorano’’ il suono connotandolo dal punto di vista timbrico.
HIFIGHT STAFF
@@HifightClub grazie per la risposta, ho capito, lei parla di onde armoniche e ciò che dice nella spiegazione è giusto ma non si dovrebbe dire le armoniche perchè il termine corretto è al maschile gli armonici. E' ormai qualche tempo che lo sento dire al femminile in diversi ambiti ma è sbagliato, il suono è basato dalla sua fondamentale e gli armonici che si sovrappongono. Non vorrei sembrare un saputello che si impunta su un'inezia ma la terminologia ha un suo perchè.Grazie per la disponibilità
@@maggio8191 No, qui ha ragione l'autore del video: in fisica, acustica ed elettronica quindi, il termine corretto è "armonica" (sottinteso "frequenza") e sono classificate per "ordini".
I musicisti parlano invece di "armonici" (sottinteso "suoni") e non entrano nel merito della loro frequenza ma semmai del loro rapporto con la tonica ("frequenza fondamentale" per i fisici): quinta, ottava, etc.
Come al solito non si tratta di fare i saputelli, ma di credetre di sapere tutto, anche ciò che non si è studiato.
Preferisco riferire al Timbro e non al "suono", correttamente riprodotto nel contenuto armonico, quindi non distorto.
La classe A ormai è un fantasma al quale non è più necessario fare riferimento.
Un fornello elettrico inefficiente e costantemente in pericolo di deriva.
La Classe AB, al contrario, sopperisce felicemente alla sostituzione della C.L. A.
Distorsione d'incrocio inesistente (basta aumentare poco poco la corrente di riposo fra i due TR finali), efficienza vicina ai valori ottimali, resa timbrica perfetta = distorsioni non udibili e quasi non misurabili.
Un super amplificatore in classe AB per uso domestico si realizza con pochi elementi e poco denaro.
Alti valori di corrente messi a disposizione anche dei carichi più prossimi al cortocircuito (vedi andamento dell'impedenza nei diffusori che presentano valori da 4ohm)
Al giorno d'oggi il vero "distorsore", la vera fonte di distorsione è costituita dall'altoparlante.
Non l'elettronica.
E' il sistema di conversione da segnale elettrico a meccanico (movimento dell'aria) che causa distorsione.
La classe D è anche essa ormai affidabilissima e a breve sopperirà a tutte le altre categorie.
Gli ampli in classe D fanno piuttosto schifo da ascolto. Pilotano malissimo, e nei diffusori piu efficienti esce solo strilla e un pò di bassi. Negli amplificatori in classe AB il pilotaggio avviene in push pull. Nella classe A no. Non si puo dore che i classe A suonano meglio degli AB, sono cose diverse e vanno ascoltati. Questo video è fuorviante.
Ciao Fabrizio che dac mi consigli con Hegel h190
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