Palestrina, O beata et gloriosa trinitas

Palestrina fu maestro impareggiabile nelle tre forme vocali più importanti del suo tempo. Il suo successo nel conciliare gli obiettivi funzionali ed estetici della musica ecclesiastica cattolica nel periodo post-tridentino gli valse una reputazione duratura come compositore cattolico ideale, oltre a conferire al suo stile (o, più precisamente, alla visione selettiva di esso da parte delle generazioni successive) una statura iconica come modello di perfetta realizzazione. Forse Victoria, Lasso e Weelkes, per nominarne solo tre, possono avere scritto brani di una bellezza pari a quella delle opere di Palestrina, o perfino superiore ad essa, ma la sua supremazia tecnica resta fuori discussione. Una tecnica, aggiungo, che può generare ogni forma di poesia.
“Acqua che all’acqua torna, di luce sfrangiata,
si apre l’onda in spuma.
Movimento perpetuo, arco perfetto,
che si erge, ricade e rifluisce,
onda del mare che il mare stesso nutre,
amore che di se stesso si alimenta".
Nel reel O beata et gloriosa trinitas interpretato dal The Choir of St James, uno dei cori ecclesiastici più longevi ed appassionati d'Australia