Sotto quei cartelli ho lasciato le pietre più calde. La anomalia di radioattività si sente fino dalla madonnetta in fondo al bivio. La miniera scendeva sino a 700 metri secondo quanto detto i da Nello Cerquertini morto qualche anno fa ma che ho avuto l'onore di accompagnare all ultima sua visita in quel posto. È stato l'ultimo minatore sopravissuto
si in realtà son morti più per silicosi che per altro...come in ogni altra miniera in pratica, la radioattività era dovuta fondamentalmente al radon...essendo abbastanza scarsette come contenuto di minirale. sulla profondità, sulle carte si parla di 300 400 metri...ma chi lo sa tanto...è tutto allagato quindi impossibile che qualcuno mai ci riscenda..
@storieefoto la silicosi è stata amplificata dal minerale di uranio che ha aumentato di dieci volte l'incidenza della silicosi. Nello mi disse che lui si è salvato perché lavorava nei posti peggiori con l'acqua alle ginocchia che ha però abbattuto molto la polvere. Questo perché si guadagnava di più. Il minerale di uranio era bello carico e quello selezionato che non è sparito in Francia è stato rimesso dentro la miniera e poi chiuso con una frana. Purtroppo oltre il permesso di ricerca non è mai stato rilasciato il permesso di sfruttamento. Molte informazioni sul libro Quelli dell uranio, i minatori della Bisalta. Di Paolo Rachino. Molte copie si trovano presso la tabaccheria libreria del figlio di Nello dentro Peveragno
Cari ragazzi si vede che non è il vostro lavoro esplorare,bisogna andare organizzati diverse gallerie sono ancora accessibili con attrezzatura di discesa e risalita ,sicuramente si rischia un pochino,ma si va,essendo una passione non ci si pensa troppo. Trovata anche della bella Torbernite cristallizata con la lampada UV e rivelatore Geiger. Zona Peveragno.
eh fin li che non sia il nostro lavoro lo sanno tutti...siamo andati a vedere se le trovavamo sicuro non per entrarci...anche perchè ci va attrezzatura e competenze adeguate...
non ne sono al corrente, però ho conosciuto uno degli ultimi che ci ha lavorato...alla fine in realtà son morti quasi tutti di silicosi come in ogni altra cava insomma. Addirittura racocntava che dato le fredde temperature era uso fare il bagno nell'acqua calda che usavano a lavare le pietre. cmq è possibile...ci fosse abbastanza radioattività all'interno anche solo per il radon...
Grazie per l'esperienza. Molto interessante.
grazie a te per la visita
Sotto quei cartelli ho lasciato le pietre più calde. La anomalia di radioattività si sente fino dalla madonnetta in fondo al bivio. La miniera scendeva sino a 700 metri secondo quanto detto i da Nello Cerquertini morto qualche anno fa ma che ho avuto l'onore di accompagnare all ultima sua visita in quel posto. È stato l'ultimo minatore sopravissuto
si in realtà son morti più per silicosi che per altro...come in ogni altra miniera in pratica, la radioattività era dovuta fondamentalmente al radon...essendo abbastanza scarsette come contenuto di minirale.
sulla profondità, sulle carte si parla di 300 400 metri...ma chi lo sa tanto...è tutto allagato quindi impossibile che qualcuno mai ci riscenda..
@storieefoto la silicosi è stata amplificata dal minerale di uranio che ha aumentato di dieci volte l'incidenza della silicosi. Nello mi disse che lui si è salvato perché lavorava nei posti peggiori con l'acqua alle ginocchia che ha però abbattuto molto la polvere. Questo perché si guadagnava di più. Il minerale di uranio era bello carico e quello selezionato che non è sparito in Francia è stato rimesso dentro la miniera e poi chiuso con una frana. Purtroppo oltre il permesso di ricerca non è mai stato rilasciato il permesso di sfruttamento. Molte informazioni sul libro Quelli dell uranio, i minatori della Bisalta. Di Paolo Rachino. Molte copie si trovano presso la tabaccheria libreria del figlio di Nello dentro Peveragno
Cari ragazzi si vede che non è il vostro lavoro esplorare,bisogna andare organizzati diverse gallerie sono ancora accessibili
con attrezzatura di discesa e risalita ,sicuramente si rischia un pochino,ma si va,essendo una passione non ci si pensa troppo.
Trovata anche della bella Torbernite cristallizata con la lampada UV e rivelatore Geiger. Zona Peveragno.
eh fin li che non sia il nostro lavoro lo sanno tutti...siamo andati a vedere se le trovavamo sicuro non per entrarci...anche perchè ci va attrezzatura e competenze adeguate...
Molto interessante. Si racconta che ai tempi d'oro li l'esposizione superasse i 100 mSv in esposizione protratta!
non ne sono al corrente, però ho conosciuto uno degli ultimi che ci ha lavorato...alla fine in realtà son morti quasi tutti di silicosi come in ogni altra cava insomma. Addirittura racocntava che dato le fredde temperature era uso fare il bagno nell'acqua calda che usavano a lavare le pietre. cmq è possibile...ci fosse abbastanza radioattività all'interno anche solo per il radon...
Ciao per caso sai il nome di questa borgata? Grazie
eh no sai che non ho guardato sulle carte....ma sicuro è segnata...