Sono una persona che non prova facilmente invidia, e le per fortuna poche volte che mi è capitato di provarla, cerco di non rimanere passiva rispetto a quella sensazione. Mi spiego meglio: si tratta sicuramente di un'emozione sgradevole per chi la prova, ma è estremamente legata al nostro senso di realizzazione personale. Ecco perché, quando la sentiamo arrivare, dovremmo cercare di accoglierla, non respingerla; ci sta comunicando qualcosa di noi. Forse c'è un bisogno, un desiderio profondo che ci appartiene e che stiamo trascurando, e l'invidia verso quella persona vuole farci aprire gli occhi. Se la vediamo in quest'ottica, provare invidia può diventare un'esperienza arricchente e darci la spinta per fare qualcosa di buono per noi stessi. In generale comunque, la soluzione non è mai cercare di rinnegare le emozioni negative e vergognarsene, ma piuttosto imparare ad accoglierle e osservarle per quello che sono. Si campa molto meglio.
Come gestire l'invidia? 1. Rendersi conto di essere invidiosi, 2. Accettare che l'altra persona sta gettando luce su un nostro desiderio inespresso o irrealizzato, 3. Capire che il disagio provato dipende dal nostro desiderio e non dall'altra persona, 4. Pensare che possiamo soddisfare il nostro desiderio esattamente come sta facendo quell'altra persona (magari non avremo lo stesso lavoro, ma un lavoro egualmente soddisfacente ; magari non avremo gli stessi soldi, ma non saremo mai indigenti ; magari non saremo altrettanto belle, ma ci sentiremo bene come se lo fossimo... E così via)
Hai descritto proprio la mia amicizia con la mia ormai ex migliore amica, era una gara e alla fine è venuta a mancare la comunicazione e ora non ci sentiamo più dal nostro viaggio di maturità. Ci siamo allontanate molto nell’ultimo anno proprio perché lei provava invidia di tutto quello che le raccontavo : le mie altre amicizie , le mie decisioni , i miei traguardi . La volta prima toccava a me io ero invidios di lei perché aveva avuto la sua prima volta e continuava diciamo a sottolineare l’accaduto e a dire che anche io avrei trovato qualcuno ecc .. sapendo insomma di alcuni miei problemi . Era una relazione, pensandoci ora , nata dalla mia invidia per lei e che è finita con la sua . Mi manca però era molto pesante, potendo tornare indietro vorrei che ne avessimo discusso invece di aver fatto le orgogliose .
Il problema dell’invidia è più che altro legato al fatto che spesso le persone che la provano di più non lo riconoscono nemmeno a loro stesse, e quindi iniziano ad adottare una serie di comportamenti nocivi nei confronti dell’oggetto invidiato, e nei casi peggiori diventa bullismo.
@@nicolasaulle4394 è un pò piu complicato di cosi, c'entra ma non è solo quello. Anche perchè puoi essere insoddisfatto pure se non avresti nessuna ragione per esserlo.
Lo stereotipo dell'italiano che gesticola è nato da questo video 👋🏻 A parte gli scherzi, tema molto interessante. Io da grande invidiosa quale sono, mi sono flagellata molto nel tempo per questo sentimento che ritenevo orribile e che spesso riservo alle mie più care amiche tra l'altro. Ora ho imparato a vedere l'invidia come una bussola: se sono invidiosa di quella determinata cosa evidentemente è perché la voglio anche io. Mi aiuta a capire in che strada andare.
Bello questo video. Esprimi dei concetti interessanti, in cui possono rispecchiarsi tutti. Dico la mia, secondo me si smette di provare invidia nel momento in cui non si ha nemmeno il tempo di controllare cosa fanno gli altri. Ovvero, essere talmente concentrati e impegnati sulla propria crescita personale, da infischiarsene di cosa fanno gli altri, sembra strano ma l’egocentrismo fa in modo che il paragone sia solamente col tipo di persona che ti immagini dì diventare nella tua testa. In più un’esercizio è quello di trasformare l’invidia in complimenti, interessarsi e capire come quella persona a essere così com’è, in modo semplice e genuino. Così si può trasformare l’invidia che è negatività, in un sentimento positivo.
ma se una persona prova a fare complimenti a qualcuno che invidia, non sarebbe un pò ''falso'' , un modo per ''autoconvincersi'' che non si è invidiosi quando lo si è? forse dovrebbe invece allontanarsi, prendersi il suo tempo e riflettere sul perchè prova questo sentimento, senza rinnegarlo o respingerlo (sto solo esprimendo la mia opinione, e ci tengo ad avere una conversazione al riguardo perchè sono interessata al tuo punto di vista :) )
Quando mi capita di provare invidia cerco di trasformarla in ammirazione e utilizzarla a mio vantaggio. Mi spiego: se realizzo di star provando invidia mi chiedo “cosa sto invidiando di questa persona? è qualcosa che desidero davvero anche io?” A quel punto provo a darmi una risposta e se davvero voglio che quel qualcosa faccia parte di me faccio in modo da lavorare in prima persona per ottenerlo. Ma bisogna prima di tutto accettare l’invida! :)
Più la persona che mi suscita invidia mi è vicina più lotto con il sentimento e tendo a soffocarlo come un mostriciattolo sotto a un cuscino (Vedi le mie due più care amiche che sono partite per l'Erasmus quando io non ebbi nemmeno il coraggio di fare la domanda, o ancora gli infiniti post su insta di gente che si laureava quando io mi ero ritrovata fuori corso) è proprio una proiezione dei propri fallimenti. Servirebbe una valvola di sfogo, per lenire la tensione che provoca questo sentimento. per quanto riguarda i due episodi precedentemente citati, nel primo ho accettato un dato di fatto: non ho fatto neppure la domanda. allora ho preso parte alla gioia delle mie amiche andandole a trovare a Londra e a Tenerife ottenendo anche io qualcosa da ciò; nel secondo una volta laureata è passato tutto. Ancora provo invidia, forse più lieve , ma per altre persone, più distanti da me.
Per me l'invidia è legata a qualcosa che mi piacerebbe avere (o a un modo in cui vorrei essere) e che posso raggiungere. Per dire: invidioso del fatto che una persona sia straricca, o che sia bravissima a cantare, anche no, perché sono caratteristiche "fortuite" o innate. C'è sempre chi sta meglio ed è importante imparare ad apprezzare quel che si ha. Anche perché non si è mai realmente soddisfatti e anche il più invidiato del mondo ha qualche mancanza e prova invidia di altri. Se invece si tratta di qualcuno che ha successo in un ambito in cui anch'io potrei eccellere e in cui magari mi sforzo, ma senza risultati, ecco... lì posso provare invidia, proprio perché sento di mancare qualcosa che con le mie capacità credo di meritare. La affronto cercando di girarla in positivo, quindi utilizzandola come una spinta per fare meglio, tentando di rimanere coi piedi per terra, quindi facendo molta autocritica, e soprattutto cercando comunque di essere felice per la persona che sto invidiando, perché in generale nulla, nella vita, è regalato, specie se è qualcosa di bello.
Grazie per questo video, mi sono ritrovata molto nel rapporto simbiotico che hai descritto, per quanto possa essere insolito a me succede ed è successo per una vita con mia sorella, anche se ammessa l'invidia rimane. Non credo si possa risolvere parlandone ma piuttosto avendo più consapevolezza di sé stessi.
Anche a me a volte, come avviene per tutti, capita di provare invidia nei confronti di altri. La mia invidia di solito è per quello che riescono a fare le persone che mi circondano, per le posizioni che riescono a raggiungere, per la loro carriera. Sono invidioso perché desidero essere al loro posto. Tuttavia l'invidia si trasforma in un sentimento positivo in quanto mi sprona a prendere esempio da queste persone per studiare, per crescere, per lavorare meglio, per "copiare" i comportamenti che ritengo virtuosi ed efficaci ed è uno stimolo per migliorarmi sempre di più. Tale stimolo non lo avrei senza aver provato un po' di sana invidia. Quindi non bisogna aver paura o sentirsi in colpa per aver provato invidia, ma prenderla per quello che è: un sentimento umano che, se utilizzato correttamente, ci aiuta ad evolvere e a diventare persone migliori.
ottima analisi! il problema, come hai ben rimarcato, è che in effetti l'invidia viene per lo più provata nei confronti di persone che abbiamo sempre ritenuto a noi pari, è questo il punto! quindi poi ci si tormenta col pensiero "ma perchè cazzo lui/lei è riuscito/a ad ottenere quei successi e io no?"...tutto ciò genera un forte senso di frustrazione che si acuisce sempre di più quando si è a contatto con quella persona! e purtroppo riuscire a gestirla in modo diciamo "equilibrato" non è facile! infatti il più delle volte si finisce per diventare scontrosi, ostili fino poi a troncare il rapporto!
Un meccanismo mentale che potrebbe potenzialmente aiutare a disinnescare il sentimento di invidia in sé, a parer mio, è il fatto di accettare semplicemente che ognuno di noi ha un background diverso, e che tale background accompagnato dalle scelte che tutti noi facciamo, ci ha portato nella situazione in cui siamo adesso ( a guadagnare di più, ad avere un fisico più bello, o altro ancora). Proprio perché ognuno di noi ha un passato diverso, il sentimento dell'invidia cessa di esistere nel momento in cui smettiamo di paragonarci alle altre persone, ma accettiamo noi stessi per quello che siamo e quello che abbiamo, ed accettando così tutti gli altri, indipendentemente dal fatto che possano avere un qualcosa che potrebbe farci provare invidia o meno, senza alcun tipo di giudizio
SANTE PAROLE! che poi aggiungerei che ''accettarsi'' non vuol dire necessariamente che non devi o non puoi fare niente per cambiare la tua condizione, puoi se lo vuoi e se ci tieni davvero, con impegno e dedizione. Ma facendolo prima di tutto perchè è una tua volontà per te stesso/a e non tanto per fare bella impressione agli altri. L'accettazione intesa in senso dinamico ed evolutivo, come un modo per migliorarsi se si vuole, e non accettazione intesa in senso statico o fatalista.
@@divineedoziogor9478 Esattamente! Quando si parla di accettazione ognuno di noi ha, chi più chi meno, quel bias cognitivo che ti fa associare la parola in sé ad una situazione in cui si subisce inermi, ma non è affatto così! Il fatto di accettare un qualcosa (un rifiuto, un fallimento, una perdita) per quanto possa essere difficile a volte, è l'unico modo che noi abbiamo per togliere potere alla situazione e smettere di fustigarci costantemente con pensieri del tipo "avrei dovuto fare questo" o "avrei dovuto fare quest'altro". Accetta semplicemente le cose per come sono andate, sii consapevole di ciò, e agisci in maniera altrettanto consapevole su ciò che puoi/vuoi cambiare✌🏻
Secondo me invece l'invidia è un sentimento per niente buono e, dato che porta a pensieri e atteggiamenti negativi, dovremmo allenarci a non provarlo, riconoscendo il nostro valore e che ognuno nella vita ha tempi (per non parlare di passioni) diversi. Poi un'altro discorso è l'ammirazione! Quella è bellissima. Io amo i miei amici proprio perchè li ammiro e mi spingono ad essere una persona migliore.
L'invidia è un sentimento che ho spesso provato e provo tutt'ora ogni tanto. Anni fa rivelai ad una mia amica, una molto stretta che ero invidiosa di lei a volte. Mi sembrava un buon modo per sdoganare il tabù del sentimento e anche di liberarmi di un peso. Anche perché di fatto non volevo che lei non avesse ciò che aveva, ma semplicemente lo volevo anche per me, tantissimo. Non è andata bene perché poi mi è stato anche rinfacciato😅 Con il tempo ho smesso di rivelarlo, provo molto vergogna all'idea che qualcuno scopra che posso essere invidiosa. Però sto anche imparando a gestirla. Non penso ci si debba condannare se invidiamo gli altri, se vogliamo è anche utile perché ci fa capire cosa desideriamo per noi stessi e perché. Una volta riconosciuta sì può capire se quella cosa la si può avere o meno e quindi lavorare per ottenerlo oppure "rassegnarsi" o appunto allontanarsi dalla fonte dell'invidia (es silenziare le storia di qualcuno).
"Chi troppo in alto sal, cade sovente precipitevolissimevolmente". Proverbio per chi soffre di eccessiva invidia, anche se si dovrebbe chiamare gelosia in questo caso.
ho capito che l'invidia dipendeva da ciò che avevo dentro e non da ciò che mi circondava rendendomi conto che le volte in cui sono stata invidiosa coincidevano con periodi di bassa autostima e tanta fragilità, gli stessi oggetti di invidia non mi hanno suscitato lo stesso sentimento in altri periodi della mia vita, in cui ciò che avevo in più era sostanzialmente serenità e consapevolezza, a seguito di tanta sofferenza e lavoro su me stessa. smettere di seguire chi ci fa sentire così sui social è un atto di healthcare, ma quando, pur vedendo persone che hanno mille cose più di noi, non proviamo nulla, quello dovrebbe essere l'obiettivo. lavoriamo su noi stessi. cerchiamo di capire perché proviamo determinate cose e lavoriamo sui nostri meccanismi mentali tossici e inconcludenti. investiamo le nostre energie in ciò che ci fa stare bene. siamo tutti diversi, abbiamo metri diversi, obiettivi diversi e "destini" diversi. siamo validi per ciò che siamo. se non ci piace qualcosa investiamo energia nel cambiarlo, ma se non ci piace perché il confronto con gli altri ce lo fa credere, comprendiamo che la nostra unicità è ok. cerchiamo di sostituire l'invidia con ammirazione e, soprattutto, ISPIRAZIONE. l'invidia consuma, noi dobbiamo arricchirci, non consumarci.
Io quando sono invidioso mi pongo due scelte, se la persona in questione non mi è molto vicina, soffoco l'invidia sforzandomi ( direi a questo punto con successo ) di essere felice per l'altro. Se al contrario la persona di cui sono invidioso mi è vicina, lo ammetto candidamente.
Quando nella mia vita ho provato invidia mi è stato difficile accettarla perché non capivo neanche che quelle emozioni negative fossero manifestazioni di un’invidia. Capita questa cosa ho trasformato l’invidia in stima. Adesso non la provo più per nessuno, al massimo stimo e questo mi ha portato stimoli per migliore e avvicinare me stessa alle cose che una volta erano oggetto di invidia. Un consiglio per non provarla è avere consapevolezza di se stessi, delle proprie doti qualitative che ti differenziano in meglio dagli altri. In caso non si avessero bisogna lavorarci su. Poi bisogna avere uno spirito di osservazione accorto, perché spesso si idealizza la vita di una persona. La si immagina molto più bella di quel che è.
Io personalmente trasformo l'invidia come motivazione. L'invidia per l'aspetto estetico la provo raramente perché alla fine mi piaccio, più che altro provo sconforto se vedo certe persone raggiungere determinati obbiettivi prima di me. Per non farmi abbattere trasformo quel sentimento in "benzina" per raggiungere gli obbiettivi che voglio
Io ho sempre difeso la sacralità di questo sentimento. Ho sempre detto di esser fiera di provare invidia, perché ho costruito con questo sentimento un rapporto sano e creativo. Negli anni ho invidiato i successi che realizzavano le persone, e quell'invidia che provavo è stata benzina per raggiungere i miei di successi. Negli anni di liceo, ad esempio, invidiavo molto i voti che aveva la mia compagna di banco. Aveva voti altissimi, io studiavo poco e non raggiungevo i suoi 8 e 9 (solo 7). L'invidia è stata benzina: mi ha portata a studiare sodo. Così anche io ho raggiunto 8 e 9. L'invidia può essere un sentimento positivo, creativo 🔥
Talvolta mi trovo ad essere più invidioso delle persone che ho tagliato fuori dalla mia vita che dalle persone importanti. Del tipo che mi sento quasi in difetto perché sono ancora legato al passato in una certa maniera, quasi come se avessi delle catene, semplicemente perché in questi ultimi due anni la mia insicurezza è molto aumentata, e l'invida è ovviamente legata all'insicurezza. Però non mi faccio dominare dall'invidia. Tendo ad ignorarla il più delle volte, ed è facile dato che quelle persone non fanno più parte della mia vita. Talvolta provo un po' di invidia per le persone che mi stanno antipatiche, oppure quando dei colleghi raggiungono traguardi accademici prima di me. Forse questo è legato sempre alle mie insicurezze e ad una sorta di perfezionismo insito legato a come sono stato educato. Per le persone a me care invece non riesco a non provare gioia per notizie buone per loro. Non vedo perché debba essere invidioso di un mio amico. Per la FOMO beh, non credo sia legata all'invidia. Io credo di soffrirne un po' quando ad esempio mi invitano ad una serata e DEVO esserci perché sono stato educato al fatto che "devo crearmi le mie opportunità" e "non devo mai farmi perdere niente", quindi talvolta finisco per andare a serate che poi si rivelano noiose. Invece rosicare quando non puoi andare ad eventi mi capita, ma più che invida è più a causa di un desiderio mancato. In quel caso non invidio tanto le persone che ci stanno, ma più mi dispiace di non esserci stato se ne avevo l'occasione.
Più che invidia provo ammirazione. Questa poi può spingermi a migliorare o rimanere semplice stima. Alla nascita ognuno ha a disposizione diversi mezzi per crescere. Se qualcuno ha avuto più fortuna di me nella vita posso solo farmene una ragione e rimboccarmi le maniche.
Ho provato invidia per tutta l'adolescenza. In una parola, non mi sentivo giusta, mentre la mia amica più ingenua e che scriveva in un italiano pessimo, lo era. La mia visione è cambiata (con fatica) facendo questo esercizio: distinguendo dove sono io e dove è lei. Da dove arrivo io e da dove arriva lei. Cosa voglio io e cosa vuole lei. Non siamo così uguali, non ci piacciono le stesse cose, le stesse persone, non abbiamo gli stessi valori. Di conseguenza, il momento in cui vivevamo vedeva lei vincente e io no, per il semplice fatto che le persone di cui ci circondavamo avevano i suoi stessi valori e non i miei. Io vado controcorrente, lei ha l'ha sempre seguita; quando succede bisogna prenderne coscienza e farsene una ragione 🌼 buon lavoro a tutt~
Ciao, io sono grandicella (potrei essere tua madre), questo per dire che l’invidia ti accompagna per tutta la vita. Sto cercando di gestire, maldestramente…, l’invidia per una mia collega bravissima a cui tutto riesce mooooolto più facile di me e di tutti. È davvero una spanna sopra tutti noi, per quanto ci sforziamo. Ma che dire, alla fine, se non ‘chapeau’. Quanto a me, alterno momenti in cui cerco di imparare silentemente da lei, e questo senz’altro mi ha migliorato, ad altri in cui la ‘detesto’ e cerco di starle lontana. Non riesco ad essere indifferente, che sarebbe il mio goal, perché sia io che lei abbiamo le stesse aspirazioni ma lei è indubbiamente più capace di me. Godo però del fatto che nella nostra azienda è davvero molto considerata e questo fa bene ‘alla causa femminile’
Grazie alla mia psicologa ora vedo l'invidia in un altro modo: mi sentivo sempre in colpa perché la provavo, soprattutto quando si trattava di persone a me vicine. Questo perché è uno dei 7 peccati capitali, ci hanno insegnato, e quindi un qualcosa di necessariamente negativo... Infatti è questa l'accezione che se ne da sempre. Perché invece non vederla nella maniera opposta per evitare che questo sentimento ci logori? Io invidio qualcosa che qualcuno ha e io no ma il che è positivo perché, allo stesso tempo, sto desiderando per me qualcosa di più, qualcosa che potrebbe rendermi più serena. Non potrebbe essere quindi l'invidia un punto di partenza per aggiungere qualche tassello alla propria vita? Ovviamente ci sono casi, come quelli citati da te tipo i disturbi alimentari, che non includo in questo ragionamento...
Io purtroppo sono una persona estremamente invidiosa, sento proprio che la mia invidia mi fa completamente marcire delle volte. Sono invidioso di tutti, anche di chi mi passa davanti ed é semplicemente tranquillo. Cosa mi dico? Mi dico di smetterla XD che non la devo nutrire assolutamente ma anzi la devo spegnere perché non mi fa andare avanti. Se sono geloso dei miei amici non dico niente e con loro mi sforzo di rispondere in modo bello, al massimo aggiungo un ironico "cavolo anche io vorrei". Devo dire che all' esterno lo so gestire abbastanza. Internamente é un casino
Io che ho 53 anni ho molti motivi per invidiare i giovani di oggi, l'unica cosa che non invidio ai giovani e' proprio l'epoca in cui stanno vivendo. Ho avuto la fortuna di vivere la mia adolescenza negli anni 80, anche se non c'erano i social, sono stati degli anni fantastici, unici e irripetibili.
Un video veramente interessante. Purtroppo devo ammettere di essere una persona che più volte ha provato quella sensazione di cui parli, di avere amici intimi ma allo stesso tempo di provare qualche sintomo di invidia nei loro confronti. E anche ora, con l'inizio dell'università mi sono spesso confrontato con altri. Credo sia un sentimento pesante per chi lo prova, e spesso completamente irrazionale. Penso derivi anche da uno strato di insicurezza. E come dici tu, la cosa peggiore è che pone un muro tra i due, e la tua mente si conficca in quell'unico pensiero "morboso" e ti perdi la meraviglia delle persone che ami. Un altro aspetto interessante è il fatto che credo derivi da una sublimazione della caratteristica invidiata che diventa la cosa migliore del mondo anche se, quando la raggiungi, ti rendi conto di come fosse una cosa futile.
Credo che l'invidia non sia un sentimento di per sé negativo: ci può dire molto su di noi, su ciò che desideriamo e di cui abbiamo bisogno. Il problema è che molte persone che provano invidia non lo vogliono ammettere neanche a loro stesse (forse perché si riconoscerebbe di essere in difetto di qualcosa? Perché sembrerebbe ammettere una sorta di superiorità dell'altro?) e agiscono in modo negativo. L'invidia, come tutte le emozioni, andrebbe riconosciuta, accolta e ascoltata, usandola per migliorarsi e non per demolire l'altro
È umano provare invidia, ed lo è ancora di più rendersi conto che le persone sono persone, non oggetti, e che meritano lo stesso rispetto e la stesse possibilità nostre. L’invidia è umana ed è anche molto utile , se usata per chiederci il : Perchè? E cosa vorremmo che quella persona ha. E nel caso, come fare per averla. Si tratta solo di allenarci ad andare oltre le nostre emozioni momentanee ed è una cosa che richiede esercizio, ma che credo indispensabile per chiunque voglia essere un essere umano migliore.
Tutti i giorni tento di normalizzare l'invidia, perchè credo che sia un sentimento spontaneo e naturale, a maggior ragione quando questa ha a che far con la meritocrazia, in quanto è disturbante vedere persone meno meritevoli di te ottenere ciò che tu non puoi avere. Credo che le chiave per viverla meglio sia accettarla in quanto tale non lasciare che essa ci consumi, e capire che il successo o la soddisfazione non vanno parmetrizzati in virtù del confronto con gli altri
Io ho imparato che per me l'invidia e' una freccia che punta direttamente a quello che vorrei anche io per me, quindi cerco di 1) chiedermi se davvero quella cosa che voglio per me va in effetti bene per me 2) se la risposta e' si', di lavorare su me stessa per ottenerla.
Io non provo invidia per gli altri.Essendo un'empatica sto vicino a chi secondo me non sta bene e sono felice se raggiungono i loro obiettivi. L'invidia è un sentimento che faccio fatica a capire.Devo essere invidiosa di Belen?A parte il fatto che ho 65 anni.......In chi ho trovato invidia???Addirittura nelle persone che dicevano di essermi amiche(??????).Anche io avrei potuto fare carriera ma la mia scelta di vita non era questa.Boh sono così contenta di avere solo una piccola casa di 50 mq che ho potuto acquistare lavorando.Non ho mai capito il loro essere invidiosi nei miei confronti.Io mi accontento di tutto ciò che sono riuscita a costruire.Boh io non voglio cambiare!!!!!Sto troppo bene così!!!!!!!
non l’ho mai sopportato né compreso come sentimento,il solo pensiero mi fa rabbia perché crea una cattiveria alla fine dei conti immotivata nelle persone.Credo sia stata uno dei principali motivi della fine dell’amicizia più importante chi io abbia mai avuto. Chi vive così non ha una propria identità e avrà per sempre una vita piena di frustrazioni,ed é abbastanza triste. Bisognerebbe imparare ad ammirare ed eventualmente piuttosto prendere spunto da chi reputiamo “migliore” di noi
La cosa divertentissima è che stavo leggendo il commento qui sotto e ho pensato che cosa figa sta dicendo questa persona e poi era il mio commento. Hahaha. Mi invidio da sola!!
Sono talmente presa dal vivere le mie cose che non mi curo affatto di ciò che posseggono-fanno-dicono gli altri, in quanto quelle sono cose loro, che non mi appartengono e quindi non mi toccano. Fortunatamente quindi non penso di aver mai provato invidia, a parte quando mi hanno detto che avrei dovuto portare un corsetto Sforzesco dai 10 anni ai 18 e tutti gli altri miei coetanei non sapevano nemmeno cosa fosse. Ecco, in quel caso li invidiavo, tutti, perché loro avevano una cosa che mi spettava di diritto e mi era stata negata, la libertà di non essere chiusa nel plexiglass
Per la cronaca, a 15 anni già mi ero abituata alla mia nuova vita di plastica (è il termine più appropriato, ahah) e l'invidia verso gli altri è finita nel dimenticatoio
Invidia è una parola che ha un brutto suono e un brutto colore. Se questo sentimento lo chiamassimo rosicamento non avremmo difficoltà ad ammettere che si,a volte rosichiamo. Poi ognuno rosica per i propri motivi. Invidiare ad un altro qualcosa può significare che non si è ancora sicuri di cosa sia realmente importante nella nostra vita.
Se parliamo di invidia mi viene subito in mente la differenza tra la mente femminile e quella maschile (tradizionalmente e convenzionalmente parlando). Io invidio i maschi che non invidiano i loro amici. Sono più sereni e si fanno meno pare mentali, ecco cosa invidio.
io invidio costantemente tutto e tutti, ma non la vedo come qualcosa di negativo, anzi come un vero e proprio superpotere; ovvero come la possibilità di prendere da tutti un pezzettino di loro che più invidio e portarlo a far parte della mia vita, se mi piace lo faccio mio modificandolo come più mi piace .
Penso di essere stata oggetto di invidia almeno una volta...e al tempo stesso, anche se è un sentimento che non mi appartiene, mi sono accorta che più si è adulti più ci confrontiamo con realtà, obiettivi, traguardi che sono difficili da raggiungere, mentre in adolescenza questo problema non si poneva. Ma come saper distinguere fra ľinvidia in senso stretto e un sentirsi semplicemente indispettiti dal fatto che, pur avendo le stesse possibilità di altre persone con cui ci confrontiamo in quel dato momento o in quella specifica situazione, non si riesce a raggiungere quel traguardo/obiettivo? Ľultima volta che sono stata etichettata ingiustamente da una persona a me vicina come "ľinvidiosa", ho passato mesi riflettendo e facendo un autoanalisi accurata al riguardo per poi arrivare alla conclusione che in realtà mi sentivo solo leggermente in difetto in un momento di debolezza, fraintesa appunto come "invidia". Sorvolo sul fatto che quella persona non mi è stata per niente vicino. Tuttavia questa sensazione mi ha dato una forte spinta ad andare avanti e a impegnarmi di più...insomma mi ha dato forza. Ma come fare per evitare che altri, eventualmente, non fraintendano questa emozione con l'invidia nuda e cruda?
Non sono sicuro che sia così, a partire dalla FOMO = Invidia. Secondo me l'invidia (in certi casi, NB) può essere anche costruttiva e ti può spingere a migliorarti e a provare ad arrivare al livello di chi è meglio di te. Bisogna incanalare questo sentimento nella maniera corretta per trarne dei vantaggi, altrimenti sarà solamente autodistruttiva
Ciao Valentina! Da quando è partito Senti20 (il nostro podcast originale Spotify) abbiamo sospeso l'upload dei Venti per non creare confusione. Ci dispiace, speriamo ti faccia piacere seguirci anche con Senti20 :)
La prima volta che ho provato nvidia era il 2011 con la Gt 540m, ma di sicuro l'nvidia più grande che ho provato è stata la gtx 1060... ho provato molta invidia per chi ha comprato le nvidia a marzo dell'anno scorso.
Sei molto invidiosa, Sofia? Sai, penso sia un po’ un limite concentrarcisi eccessivamente perché può diventare un tema centrale della propria psicologia ed ostacolare molto.
Durissima... come non sono geloso, non riesco ad essere invidioso. Di cosa poi? Di qualcosa che posso avere? E allora cerchiamo di averla. Di qualcosa che non posso avere? E allora è inutile, come invidiare gli uccelli che volano o i camaleonti che cambiano colore. Che senso avrebbe invidiare qualcosa del genere? Mah...
Sono una persona che non prova facilmente invidia, e le per fortuna poche volte che mi è capitato di provarla, cerco di non rimanere passiva rispetto a quella sensazione. Mi spiego meglio: si tratta sicuramente di un'emozione sgradevole per chi la prova, ma è estremamente legata al nostro senso di realizzazione personale. Ecco perché, quando la sentiamo arrivare, dovremmo cercare di accoglierla, non respingerla; ci sta comunicando qualcosa di noi. Forse c'è un bisogno, un desiderio profondo che ci appartiene e che stiamo trascurando, e l'invidia verso quella persona vuole farci aprire gli occhi. Se la vediamo in quest'ottica, provare invidia può diventare un'esperienza arricchente e darci la spinta per fare qualcosa di buono per noi stessi. In generale comunque, la soluzione non è mai cercare di rinnegare le emozioni negative e vergognarsene, ma piuttosto imparare ad accoglierle e osservarle per quello che sono. Si campa molto meglio.
Ti do piena ragione, sicuramente non è così facile gestirlo però se si rivaluta come sentimento ci si può scoprire
* noi stess*
Come gestire l'invidia?
1. Rendersi conto di essere invidiosi,
2. Accettare che l'altra persona sta gettando luce su un nostro desiderio inespresso o irrealizzato,
3. Capire che il disagio provato dipende dal nostro desiderio e non dall'altra persona,
4. Pensare che possiamo soddisfare il nostro desiderio esattamente come sta facendo quell'altra persona (magari non avremo lo stesso lavoro, ma un lavoro egualmente soddisfacente ; magari non avremo gli stessi soldi, ma non saremo mai indigenti ; magari non saremo altrettanto belle, ma ci sentiremo bene come se lo fossimo... E così via)
Hai descritto proprio la mia amicizia con la mia ormai ex migliore amica, era una gara e alla fine è venuta a mancare la comunicazione e ora non ci sentiamo più dal nostro viaggio di maturità. Ci siamo allontanate molto nell’ultimo anno proprio perché lei provava invidia di tutto quello che le raccontavo : le mie altre amicizie , le mie decisioni , i miei traguardi . La volta prima toccava a me io ero invidios di lei perché aveva avuto la sua prima volta e continuava diciamo a sottolineare l’accaduto e a dire che anche io avrei trovato qualcuno ecc .. sapendo insomma di alcuni miei problemi . Era una relazione, pensandoci ora , nata dalla mia invidia per lei e che è finita con la sua . Mi manca però era molto pesante, potendo tornare indietro vorrei che ne avessimo discusso invece di aver fatto le orgogliose .
Il problema dell’invidia è più che altro legato al fatto che spesso le persone che la provano di più non lo riconoscono nemmeno a loro stesse, e quindi iniziano ad adottare una serie di comportamenti nocivi nei confronti dell’oggetto invidiato, e nei casi peggiori diventa bullismo.
Sono delle scimmie insomma? Cazz é da quando ho 10 anni che la correlo all'insoddisfazione personale 😅
@@nicolasaulle4394 è un pò piu complicato di cosi, c'entra ma non è solo quello. Anche perchè puoi essere insoddisfatto pure se non avresti nessuna ragione per esserlo.
Mi hai ricordato molto Olivia Newton John in Grease 👱🏻♀️
Lo stereotipo dell'italiano che gesticola è nato da questo video 👋🏻
A parte gli scherzi, tema molto interessante. Io da grande invidiosa quale sono, mi sono flagellata molto nel tempo per questo sentimento che ritenevo orribile e che spesso riservo alle mie più care amiche tra l'altro. Ora ho imparato a vedere l'invidia come una bussola: se sono invidiosa di quella determinata cosa evidentemente è perché la voglio anche io. Mi aiuta a capire in che strada andare.
Bello questo video. Esprimi dei concetti interessanti, in cui possono rispecchiarsi tutti. Dico la mia, secondo me si smette di provare invidia nel momento in cui non si ha nemmeno il tempo di controllare cosa fanno gli altri. Ovvero, essere talmente concentrati e impegnati sulla propria crescita personale, da infischiarsene di cosa fanno gli altri, sembra strano ma l’egocentrismo fa in modo che il paragone sia solamente col tipo di persona che ti immagini dì diventare nella tua testa. In più un’esercizio è quello di trasformare l’invidia in complimenti, interessarsi e capire come quella persona a essere così com’è, in modo semplice e genuino. Così si può trasformare l’invidia che è negatività, in un sentimento positivo.
ma se una persona prova a fare complimenti a qualcuno che invidia, non sarebbe un pò ''falso'' , un modo per ''autoconvincersi'' che non si è invidiosi quando lo si è? forse dovrebbe invece allontanarsi, prendersi il suo tempo e riflettere sul perchè prova questo sentimento, senza rinnegarlo o respingerlo (sto solo esprimendo la mia opinione, e ci tengo ad avere una conversazione al riguardo perchè sono interessata al tuo punto di vista :) )
Sono superrr invidiosa dei tuoi capirli naturali!!!🥵
Guardo la copertina: "che capelli, wow..."
Leggo il titolo: "ah"
😅❤
Quando mi capita di provare invidia cerco di trasformarla in ammirazione e utilizzarla a mio vantaggio. Mi spiego: se realizzo di star provando invidia mi chiedo “cosa sto invidiando di questa persona? è qualcosa che desidero davvero anche io?”
A quel punto provo a darmi una risposta e se davvero voglio che quel qualcosa faccia parte di me faccio in modo da lavorare in prima persona per ottenerlo.
Ma bisogna prima di tutto accettare l’invida! :)
Più la persona che mi suscita invidia mi è vicina più lotto con il sentimento e tendo a soffocarlo come un mostriciattolo sotto a un cuscino (Vedi le mie due più care amiche che sono partite per l'Erasmus quando io non ebbi nemmeno il coraggio di fare la domanda, o ancora gli infiniti post su insta di gente che si laureava quando io mi ero ritrovata fuori corso) è proprio una proiezione dei propri fallimenti. Servirebbe una valvola di sfogo, per lenire la tensione che provoca questo sentimento. per quanto riguarda i due episodi precedentemente citati, nel primo ho accettato un dato di fatto: non ho fatto neppure la domanda. allora ho preso parte alla gioia delle mie amiche andandole a trovare a Londra e a Tenerife ottenendo anche io qualcosa da ciò; nel secondo una volta laureata è passato tutto. Ancora provo invidia, forse più lieve , ma per altre persone, più distanti da me.
Ogni volta che sono invidioso per qualcosa di un amico/a lo dico sempre senza problemi, penso sia normale provarla quindi non voglio nasconderla
Per me l'invidia è legata a qualcosa che mi piacerebbe avere (o a un modo in cui vorrei essere) e che posso raggiungere.
Per dire: invidioso del fatto che una persona sia straricca, o che sia bravissima a cantare, anche no, perché sono caratteristiche "fortuite" o innate. C'è sempre chi sta meglio ed è importante imparare ad apprezzare quel che si ha. Anche perché non si è mai realmente soddisfatti e anche il più invidiato del mondo ha qualche mancanza e prova invidia di altri.
Se invece si tratta di qualcuno che ha successo in un ambito in cui anch'io potrei eccellere e in cui magari mi sforzo, ma senza risultati, ecco... lì posso provare invidia, proprio perché sento di mancare qualcosa che con le mie capacità credo di meritare.
La affronto cercando di girarla in positivo, quindi utilizzandola come una spinta per fare meglio, tentando di rimanere coi piedi per terra, quindi facendo molta autocritica, e soprattutto cercando comunque di essere felice per la persona che sto invidiando, perché in generale nulla, nella vita, è regalato, specie se è qualcosa di bello.
Grazie per questo video, mi sono ritrovata molto nel rapporto simbiotico che hai descritto, per quanto possa essere insolito a me succede ed è successo per una vita con mia sorella, anche se ammessa l'invidia rimane. Non credo si possa risolvere parlandone ma piuttosto avendo più consapevolezza di sé stessi.
Anche a me a volte, come avviene per tutti, capita di provare invidia nei confronti di altri.
La mia invidia di solito è per quello che riescono a fare le persone che mi circondano, per le posizioni che riescono a raggiungere, per la loro carriera. Sono invidioso perché desidero essere al loro posto.
Tuttavia l'invidia si trasforma in un sentimento positivo in quanto mi sprona a prendere esempio da queste persone per studiare, per crescere, per lavorare meglio, per "copiare" i comportamenti che ritengo virtuosi ed efficaci ed è uno stimolo per migliorarmi sempre di più.
Tale stimolo non lo avrei senza aver provato un po' di sana invidia.
Quindi non bisogna aver paura o sentirsi in colpa per aver provato invidia, ma prenderla per quello che è: un sentimento umano che, se utilizzato correttamente, ci aiuta ad evolvere e a diventare persone migliori.
ottima analisi! il problema, come hai ben rimarcato, è che in effetti l'invidia viene per lo più provata nei confronti di persone che abbiamo sempre ritenuto a noi pari, è questo il punto! quindi poi ci si tormenta col pensiero "ma perchè cazzo lui/lei è riuscito/a ad ottenere quei successi e io no?"...tutto ciò genera un forte senso di frustrazione che si acuisce sempre di più quando si è a contatto con quella persona! e purtroppo riuscire a gestirla in modo diciamo "equilibrato" non è facile! infatti il più delle volte si finisce per diventare scontrosi, ostili fino poi a troncare il rapporto!
Un meccanismo mentale che potrebbe potenzialmente aiutare a disinnescare il sentimento di invidia in sé, a parer mio, è il fatto di accettare semplicemente che ognuno di noi ha un background diverso, e che tale background accompagnato dalle scelte che tutti noi facciamo, ci ha portato nella situazione in cui siamo adesso ( a guadagnare di più, ad avere un fisico più bello, o altro ancora). Proprio perché ognuno di noi ha un passato diverso, il sentimento dell'invidia cessa di esistere nel momento in cui smettiamo di paragonarci alle altre persone, ma accettiamo noi stessi per quello che siamo e quello che abbiamo, ed accettando così tutti gli altri, indipendentemente dal fatto che possano avere un qualcosa che potrebbe farci provare invidia o meno, senza alcun tipo di giudizio
SANTE PAROLE! che poi aggiungerei che ''accettarsi'' non vuol dire necessariamente che non devi o non puoi fare niente per cambiare la tua condizione, puoi se lo vuoi e se ci tieni davvero, con impegno e dedizione. Ma facendolo prima di tutto perchè è una tua volontà per te stesso/a e non tanto per fare bella impressione agli altri. L'accettazione intesa in senso dinamico ed evolutivo, come un modo per migliorarsi se si vuole, e non accettazione intesa in senso statico o fatalista.
@@divineedoziogor9478 Esattamente! Quando si parla di accettazione ognuno di noi ha, chi più chi meno, quel bias cognitivo che ti fa associare la parola in sé ad una situazione in cui si subisce inermi, ma non è affatto così! Il fatto di accettare un qualcosa (un rifiuto, un fallimento, una perdita) per quanto possa essere difficile a volte, è l'unico modo che noi abbiamo per togliere potere alla situazione e smettere di fustigarci costantemente con pensieri del tipo "avrei dovuto fare questo" o "avrei dovuto fare quest'altro". Accetta semplicemente le cose per come sono andate, sii consapevole di ciò, e agisci in maniera altrettanto consapevole su ciò che puoi/vuoi cambiare✌🏻
ma che upgrade lo sfondooo spaccate!!
♥
Secondo me invece l'invidia è un sentimento per niente buono e, dato che porta a pensieri e atteggiamenti negativi, dovremmo allenarci a non provarlo, riconoscendo il nostro valore e che ognuno nella vita ha tempi (per non parlare di passioni) diversi.
Poi un'altro discorso è l'ammirazione! Quella è bellissima. Io amo i miei amici proprio perchè li ammiro e mi spingono ad essere una persona migliore.
L'invidia è un sentimento che ho spesso provato e provo tutt'ora ogni tanto. Anni fa rivelai ad una mia amica, una molto stretta che ero invidiosa di lei a volte. Mi sembrava un buon modo per sdoganare il tabù del sentimento e anche di liberarmi di un peso. Anche perché di fatto non volevo che lei non avesse ciò che aveva, ma semplicemente lo volevo anche per me, tantissimo. Non è andata bene perché poi mi è stato anche rinfacciato😅
Con il tempo ho smesso di rivelarlo, provo molto vergogna all'idea che qualcuno scopra che posso essere invidiosa. Però sto anche imparando a gestirla. Non penso ci si debba condannare se invidiamo gli altri, se vogliamo è anche utile perché ci fa capire cosa desideriamo per noi stessi e perché. Una volta riconosciuta sì può capire se quella cosa la si può avere o meno e quindi lavorare per ottenerlo oppure "rassegnarsi" o appunto allontanarsi dalla fonte dell'invidia (es silenziare le storia di qualcuno).
io sono invidiosa del vostro modo di ragionare, di parlare, di pensare e argomentare
"Chi troppo in alto sal, cade sovente precipitevolissimevolmente".
Proverbio per chi soffre di eccessiva invidia, anche se si dovrebbe chiamare gelosia in questo caso.
ho capito che l'invidia dipendeva da ciò che avevo dentro e non da ciò che mi circondava rendendomi conto che le volte in cui sono stata invidiosa coincidevano con periodi di bassa autostima e tanta fragilità, gli stessi oggetti di invidia non mi hanno suscitato lo stesso sentimento in altri periodi della mia vita, in cui ciò che avevo in più era sostanzialmente serenità e consapevolezza, a seguito di tanta sofferenza e lavoro su me stessa. smettere di seguire chi ci fa sentire così sui social è un atto di healthcare, ma quando, pur vedendo persone che hanno mille cose più di noi, non proviamo nulla, quello dovrebbe essere l'obiettivo. lavoriamo su noi stessi. cerchiamo di capire perché proviamo determinate cose e lavoriamo sui nostri meccanismi mentali tossici e inconcludenti. investiamo le nostre energie in ciò che ci fa stare bene. siamo tutti diversi, abbiamo metri diversi, obiettivi diversi e "destini" diversi. siamo validi per ciò che siamo. se non ci piace qualcosa investiamo energia nel cambiarlo, ma se non ci piace perché il confronto con gli altri ce lo fa credere, comprendiamo che la nostra unicità è ok. cerchiamo di sostituire l'invidia con ammirazione e, soprattutto, ISPIRAZIONE. l'invidia consuma, noi dobbiamo arricchirci, non consumarci.
Io quando sono invidioso mi pongo due scelte, se la persona in questione non mi è molto vicina, soffoco l'invidia sforzandomi ( direi a questo punto con successo ) di essere felice per l'altro. Se al contrario la persona di cui sono invidioso mi è vicina, lo ammetto candidamente.
Adoro questo canale 😍
non la gestisco, piango e mi lamento
Quando nella mia vita ho provato invidia mi è stato difficile accettarla perché non capivo neanche che quelle emozioni negative fossero manifestazioni di un’invidia. Capita questa cosa ho trasformato l’invidia in stima. Adesso non la provo più per nessuno, al massimo stimo e questo mi ha portato stimoli per migliore e avvicinare me stessa alle cose che una volta erano oggetto di invidia. Un consiglio per non provarla è avere consapevolezza di se stessi, delle proprie doti qualitative che ti differenziano in meglio dagli altri. In caso non si avessero bisogna lavorarci su. Poi bisogna avere uno spirito di osservazione accorto, perché spesso si idealizza la vita di una persona. La si immagina molto più bella di quel che è.
Ognuno deve sapere il proprio valore e ognuno deve avere il proprio tempo nella vita.
Ti adoro troppo e non mi perdo mai un tuo video 🤩
Io personalmente trasformo l'invidia come motivazione. L'invidia per l'aspetto estetico la provo raramente perché alla fine mi piaccio, più che altro provo sconforto se vedo certe persone raggiungere determinati obbiettivi prima di me. Per non farmi abbattere trasformo quel sentimento in "benzina" per raggiungere gli obbiettivi che voglio
Io ho sempre difeso la sacralità di questo sentimento. Ho sempre detto di esser fiera di provare invidia, perché ho costruito con questo sentimento un rapporto sano e creativo.
Negli anni ho invidiato i successi che realizzavano le persone, e quell'invidia che provavo è stata benzina per raggiungere i miei di successi. Negli anni di liceo, ad esempio, invidiavo molto i voti che aveva la mia compagna di banco. Aveva voti altissimi, io studiavo poco e non raggiungevo i suoi 8 e 9 (solo 7). L'invidia è stata benzina: mi ha portata a studiare sodo. Così anche io ho raggiunto 8 e 9.
L'invidia può essere un sentimento positivo, creativo 🔥
Talvolta mi trovo ad essere più invidioso delle persone che ho tagliato fuori dalla mia vita che dalle persone importanti.
Del tipo che mi sento quasi in difetto perché sono ancora legato al passato in una certa maniera, quasi come se avessi delle catene, semplicemente perché in questi ultimi due anni la mia insicurezza è molto aumentata, e l'invida è ovviamente legata all'insicurezza.
Però non mi faccio dominare dall'invidia. Tendo ad ignorarla il più delle volte, ed è facile dato che quelle persone non fanno più parte della mia vita.
Talvolta provo un po' di invidia per le persone che mi stanno antipatiche, oppure quando dei colleghi raggiungono traguardi accademici prima di me. Forse questo è legato sempre alle mie insicurezze e ad una sorta di perfezionismo insito legato a come sono stato educato.
Per le persone a me care invece non riesco a non provare gioia per notizie buone per loro. Non vedo perché debba essere invidioso di un mio amico.
Per la FOMO beh, non credo sia legata all'invidia.
Io credo di soffrirne un po' quando ad esempio mi invitano ad una serata e DEVO esserci perché sono stato educato al fatto che "devo crearmi le mie opportunità" e "non devo mai farmi perdere niente", quindi talvolta finisco per andare a serate che poi si rivelano noiose.
Invece rosicare quando non puoi andare ad eventi mi capita, ma più che invida è più a causa di un desiderio mancato. In quel caso non invidio tanto le persone che ci stanno, ma più mi dispiace di non esserci stato se ne avevo l'occasione.
non ho ancora finito il video ma Sofia davvero questi ricci sono STREPITOSI
Più che invidia provo ammirazione.
Questa poi può spingermi a migliorare o rimanere semplice stima.
Alla nascita ognuno ha a disposizione diversi mezzi per crescere.
Se qualcuno ha avuto più fortuna di me nella vita posso solo farmene una ragione e rimboccarmi le maniche.
Ho provato invidia per tutta l'adolescenza. In una parola, non mi sentivo giusta, mentre la mia amica più ingenua e che scriveva in un italiano pessimo, lo era. La mia visione è cambiata (con fatica) facendo questo esercizio: distinguendo dove sono io e dove è lei. Da dove arrivo io e da dove arriva lei. Cosa voglio io e cosa vuole lei. Non siamo così uguali, non ci piacciono le stesse cose, le stesse persone, non abbiamo gli stessi valori. Di conseguenza, il momento in cui vivevamo vedeva lei vincente e io no, per il semplice fatto che le persone di cui ci circondavamo avevano i suoi stessi valori e non i miei. Io vado controcorrente, lei ha l'ha sempre seguita; quando succede bisogna prenderne coscienza e farsene una ragione 🌼 buon lavoro a tutt~
Commento di apprezzamento per i capelli M E R A V I G L I O S I di Sofia 🤩
Ciao, io sono grandicella (potrei essere tua madre), questo per dire che l’invidia ti accompagna per tutta la vita. Sto cercando di gestire, maldestramente…, l’invidia per una mia collega bravissima a cui tutto riesce mooooolto più facile di me e di tutti. È davvero una spanna sopra tutti noi, per quanto ci sforziamo. Ma che dire, alla fine, se non ‘chapeau’.
Quanto a me, alterno momenti in cui cerco di imparare silentemente da lei, e questo senz’altro mi ha migliorato, ad altri in cui la ‘detesto’ e cerco di starle lontana. Non riesco ad essere indifferente, che sarebbe il mio goal, perché sia io che lei abbiamo le stesse aspirazioni ma lei è indubbiamente più capace di me. Godo però del fatto che nella nostra azienda è davvero molto considerata e questo fa bene ‘alla causa femminile’
Grazie alla mia psicologa ora vedo l'invidia in un altro modo: mi sentivo sempre in colpa perché la provavo, soprattutto quando si trattava di persone a me vicine. Questo perché è uno dei 7 peccati capitali, ci hanno insegnato, e quindi un qualcosa di necessariamente negativo... Infatti è questa l'accezione che se ne da sempre. Perché invece non vederla nella maniera opposta per evitare che questo sentimento ci logori? Io invidio qualcosa che qualcuno ha e io no ma il che è positivo perché, allo stesso tempo, sto desiderando per me qualcosa di più, qualcosa che potrebbe rendermi più serena. Non potrebbe essere quindi l'invidia un punto di partenza per aggiungere qualche tassello alla propria vita? Ovviamente ci sono casi, come quelli citati da te tipo i disturbi alimentari, che non includo in questo ragionamento...
Io purtroppo sono una persona estremamente invidiosa, sento proprio che la mia invidia mi fa completamente marcire delle volte. Sono invidioso di tutti, anche di chi mi passa davanti ed é semplicemente tranquillo. Cosa mi dico? Mi dico di smetterla XD che non la devo nutrire assolutamente ma anzi la devo spegnere perché non mi fa andare avanti. Se sono geloso dei miei amici non dico niente e con loro mi sforzo di rispondere in modo bello, al massimo aggiungo un ironico "cavolo anche io vorrei". Devo dire che all' esterno lo so gestire abbastanza. Internamente é un casino
Io che ho 53 anni ho molti motivi per invidiare i giovani di oggi, l'unica cosa che non invidio ai giovani e' proprio l'epoca in cui stanno vivendo. Ho avuto la fortuna di vivere la mia adolescenza negli anni 80, anche se non c'erano i social, sono stati degli anni fantastici, unici e irripetibili.
Oooook booom
Un video veramente interessante. Purtroppo devo ammettere di essere una persona che più volte ha provato quella sensazione di cui parli, di avere amici intimi ma allo stesso tempo di provare qualche sintomo di invidia nei loro confronti. E anche ora, con l'inizio dell'università mi sono spesso confrontato con altri. Credo sia un sentimento pesante per chi lo prova, e spesso completamente irrazionale. Penso derivi anche da uno strato di insicurezza. E come dici tu, la cosa peggiore è che pone un muro tra i due, e la tua mente si conficca in quell'unico pensiero "morboso" e ti perdi la meraviglia delle persone che ami. Un altro aspetto interessante è il fatto che credo derivi da una sublimazione della caratteristica invidiata che diventa la cosa migliore del mondo anche se, quando la raggiungi, ti rendi conto di come fosse una cosa futile.
Credo che l'invidia non sia un sentimento di per sé negativo: ci può dire molto su di noi, su ciò che desideriamo e di cui abbiamo bisogno. Il problema è che molte persone che provano invidia non lo vogliono ammettere neanche a loro stesse (forse perché si riconoscerebbe di essere in difetto di qualcosa? Perché sembrerebbe ammettere una sorta di superiorità dell'altro?) e agiscono in modo negativo. L'invidia, come tutte le emozioni, andrebbe riconosciuta, accolta e ascoltata, usandola per migliorarsi e non per demolire l'altro
È umano provare invidia, ed lo è ancora di più rendersi conto che le persone sono persone, non oggetti, e che meritano lo stesso rispetto e la stesse possibilità nostre. L’invidia è umana ed è anche molto utile , se usata per chiederci il : Perchè? E cosa vorremmo che quella persona ha. E nel caso, come fare per averla.
Si tratta solo di allenarci ad andare oltre le nostre emozioni momentanee ed è una cosa che richiede esercizio, ma che credo indispensabile per chiunque voglia essere un essere umano migliore.
Tutti i giorni tento di normalizzare l'invidia, perchè credo che sia un sentimento spontaneo e naturale, a maggior ragione quando questa ha a che far con la meritocrazia, in quanto è disturbante vedere persone meno meritevoli di te ottenere ciò che tu non puoi avere. Credo che le chiave per viverla meglio sia accettarla in quanto tale non lasciare che essa ci consumi, e capire che il successo o la soddisfazione non vanno parmetrizzati in virtù del confronto con gli altri
Io ho imparato che per me l'invidia e' una freccia che punta direttamente a quello che vorrei anche io per me, quindi cerco di 1) chiedermi se davvero quella cosa che voglio per me va in effetti bene per me 2) se la risposta e' si', di lavorare su me stessa per ottenerla.
Io non provo invidia per gli altri.Essendo un'empatica sto vicino a chi secondo me non sta bene e sono felice se raggiungono i loro obiettivi. L'invidia è un sentimento che faccio fatica a capire.Devo essere invidiosa di Belen?A parte il fatto che ho 65 anni.......In chi ho trovato invidia???Addirittura nelle persone che dicevano di essermi amiche(??????).Anche io avrei potuto fare carriera ma la mia scelta di vita non era questa.Boh sono così contenta di avere solo una piccola casa di 50 mq che ho potuto acquistare lavorando.Non ho mai capito il loro essere invidiosi nei miei confronti.Io mi accontento di tutto ciò che sono riuscita a costruire.Boh io non voglio cambiare!!!!!Sto troppo bene così!!!!!!!
non l’ho mai sopportato né compreso come sentimento,il solo pensiero mi fa rabbia perché crea una cattiveria alla fine dei conti immotivata nelle persone.Credo sia stata uno dei principali motivi della fine dell’amicizia più importante chi io abbia mai avuto. Chi vive così non ha una propria identità e avrà per sempre una vita piena di frustrazioni,ed é abbastanza triste. Bisognerebbe imparare ad ammirare ed eventualmente piuttosto prendere spunto da chi reputiamo “migliore” di noi
La cosa divertentissima è che stavo leggendo il commento qui sotto e ho pensato che cosa figa sta dicendo questa persona e poi era il mio commento. Hahaha. Mi invidio da sola!!
Sofi unica certezza
L'invidia può essere un incentivo, la gelosia è sempre un difetto.
Una delle più grandi raccomandate tra le figure in ambito social che ci spiega cosa sia l'invidia, questo sì che è il colmo.
Sono talmente presa dal vivere le mie cose che non mi curo affatto di ciò che posseggono-fanno-dicono gli altri, in quanto quelle sono cose loro, che non mi appartengono e quindi non mi toccano. Fortunatamente quindi non penso di aver mai provato invidia, a parte quando mi hanno detto che avrei dovuto portare un corsetto Sforzesco dai 10 anni ai 18 e tutti gli altri miei coetanei non sapevano nemmeno cosa fosse. Ecco, in quel caso li invidiavo, tutti, perché loro avevano una cosa che mi spettava di diritto e mi era stata negata, la libertà di non essere chiusa nel plexiglass
Per la cronaca, a 15 anni già mi ero abituata alla mia nuova vita di plastica (è il termine più appropriato, ahah) e l'invidia verso gli altri è finita nel dimenticatoio
Invidia è una parola che ha un brutto suono e un brutto colore. Se questo sentimento lo chiamassimo rosicamento non avremmo difficoltà ad ammettere che si,a volte rosichiamo. Poi ognuno rosica per i propri motivi. Invidiare ad un altro qualcosa può significare che non si è ancora sicuri di cosa sia realmente importante nella nostra vita.
Se parliamo di invidia mi viene subito in mente la differenza tra la mente femminile e quella maschile (tradizionalmente e convenzionalmente parlando). Io invidio i maschi che non invidiano i loro amici. Sono più sereni e si fanno meno pare mentali, ecco cosa invidio.
fidati che c'è tanta invidia e competizione anche fra amici maschi purtroppo...che sia un sentimento principalmente femminile è solo un luogo comune.
La primaaaa
io invidio costantemente tutto e tutti, ma non la vedo come qualcosa di negativo, anzi come un vero e proprio superpotere; ovvero come la possibilità di prendere da tutti un pezzettino di loro che più invidio e portarlo a far parte della mia vita, se mi piace lo faccio mio modificandolo come più mi piace .
Penso di essere stata oggetto di invidia almeno una volta...e al tempo stesso, anche se è un sentimento che non mi appartiene, mi sono accorta che più si è adulti più ci confrontiamo con realtà, obiettivi, traguardi che sono difficili da raggiungere, mentre in adolescenza questo problema non si poneva. Ma come saper distinguere fra ľinvidia in senso stretto e un sentirsi semplicemente indispettiti dal fatto che, pur avendo le stesse possibilità di altre persone con cui ci confrontiamo in quel dato momento o in quella specifica situazione, non si riesce a raggiungere quel traguardo/obiettivo? Ľultima volta che sono stata etichettata ingiustamente da una persona a me vicina come "ľinvidiosa", ho passato mesi riflettendo e facendo un autoanalisi accurata al riguardo per poi arrivare alla conclusione che in realtà mi sentivo solo leggermente in difetto in un momento di debolezza, fraintesa appunto come "invidia". Sorvolo sul fatto che quella persona non mi è stata per niente vicino. Tuttavia questa sensazione mi ha dato una forte spinta ad andare avanti e a impegnarmi di più...insomma mi ha dato forza. Ma come fare per evitare che altri, eventualmente, non fraintendano questa emozione con l'invidia nuda e cruda?
Non sono sicuro che sia così, a partire dalla FOMO = Invidia.
Secondo me l'invidia (in certi casi, NB) può essere anche costruttiva e ti può spingere a migliorarti e a provare ad arrivare al livello di chi è meglio di te. Bisogna incanalare questo sentimento nella maniera corretta per trarne dei vantaggi, altrimenti sarà solamente autodistruttiva
Sì, credo anch'io che la FOMO sia cosa un po' diversa dalla mera invidia.
come mai non c’è il podcast? :(
Ciao Valentina! Da quando è partito Senti20 (il nostro podcast originale Spotify) abbiamo sospeso l'upload dei Venti per non creare confusione. Ci dispiace, speriamo ti faccia piacere seguirci anche con Senti20 :)
La prima volta che ho provato nvidia era il 2011 con la Gt 540m, ma di sicuro l'nvidia più grande che ho provato è stata la gtx 1060... ho provato molta invidia per chi ha comprato le nvidia a marzo dell'anno scorso.
io invidio i tuoi rrricci
Hai dei capelli anni 80
io ti invidio @Luis ma ti voglio anche bene anche se non mi conosci
gheng
Sei molto invidiosa, Sofia? Sai, penso sia un po’ un limite concentrarcisi eccessivamente perché può diventare un tema centrale della propria psicologia ed ostacolare molto.
Capelli pazzeschi c'hai Sofi?
Tornata ai super riccioloni tirabaci?
Tesoro sei grande, ma non hai niente di meglio da fare che parlare del nulla
di sicuro non invidio i tuoi capelli xD
Durissima... come non sono geloso, non riesco ad essere invidioso. Di cosa poi? Di qualcosa che posso avere? E allora cerchiamo di averla. Di qualcosa che non posso avere? E allora è inutile, come invidiare gli uccelli che volano o i camaleonti che cambiano colore. Che senso avrebbe invidiare qualcosa del genere? Mah...
perchè l' invidia è associata al genere femminile? è un bias?