mi siete piaciuti molto...sono umbra ...ma appassionata di canto popolare e di recente ho compreso il significato e la storia. di vola vola...Un piacevole raddoppio!!!!
Grazie Tamara C, sono contento che questa vecchia canzone ti abbia portato nel mondo romantico di una volta quando la si cantava sotto la finestra dell'amata. Sono nato a Teramo e la conosco da quando ero bambino. Farla imparare al mio gemello non e stato facile, ho insistito perché cantassimo insieme e alla fine ha partecipato con entusiasmo, come se fossimo stati una sola persona. Ti auguro le migliori cose.
Matricola31 Ancora non sono convinto. Ho dato la vera impressione di aver cantato assieme al mio gemello quando, dovrebbe essere chiaro, il gioco della coppia lo abbiamo fatto io e me da soli? Se è così sono in bella compagnia. Ringrazio di cuore con il mio cordiale saluto.
Io so solo che pur essendo Marchigiano adoro questa versione della canzone..........spesso me la canto da solo in casa a squarciagola mentre il video va.....secondo me cantate benissimo.....mi son pure andato a cercare il significato della parola "citilanze"....ho trovato una spiegazione quasi poetica...profondamenteleggeri.wordpress.com/2012/10/09/la-citilanze/ Ciao ed ancora bravi!! (saluta il collega fantasma) ......hehehehe
Matricola31 È stato piacevole sapere che nutri speciale preferenza per questa vecchia canzone che, essendo figlio di generazioni Abruzzesi, conosco ormai dalla Citilanza, più semplicemente dalla Fanciullezza. Dalle avventate pretese di musicista mi sono raddoppiato per formare il duo. Non potevo mancare a questo appuntamento con la mia Terra.
Mia nonna mi cantava una variante napoletana che, ad un certo punto, faceva così: "...tu te facisti russe e je viulette..." . E io ancora la canto in questo modo.
LA CITILANZE ( tratto da profondamenteleggeri) La vita abruzzese rivela non poche sorprese, se non altro in termini linguistici. Ogni tanto salta fuori una parola, un’espressione, un modo di dire che mi fa ridere, riflettere, rattristare, che mi emoziona e mi raggiunge come lo spiffero dalla finestra lasciata aperta. l’ultimo, in ordine cronologico, è “CITILANZE”. Lu citl (si si parlano proprio così!!) e la citela sono il bimbo e la bimba. In veronese sarebbero i putei, in vicentino i toseti (per par condicio devo tradurre in tutte le lingue lette… Mi scuso con i viterbesi, i lombardi, gli jesini e quant’altri: date di persona il vostro contributo dialettale!) Ma citilanze non è traducibile. E’ la natura dell’essere bambino, è tutto quell’impasto di delicatezza, innocenza, purezza, bellezza, incanto, stupore, meraviglia, sorpresa, gratitudine che si attribuisce ai piccoli. almeno così l’ho capito io; casomai, spero qualche abruzzese doc mi contraddica e corregga. Intanto, vi lascio con questa chicca, tratta dalla canzone popolare ” Vola vola vola…”: Come li fiure nasce a primavere, l’ammore nasce da la citilanze.
Bravo Franco, è proprio "Samanù" hai colto tutta la poesia e con tenerezza hai espresso esattamente la traduzione del vocabolo misterioso e vecchio piu di me che sono di Teramo.I dialetti si emancipano e qualche parola antica non si tramanda facilmente ma Nessuno ti potrà contraddire. (Proprio Samanù: proprio in questa maniera, proprio così.) Ti auguro sempre buone cose.
Complimenti è sempre ú bell Ricordo
Bravissimi, complimenti 👍👍👍
complimenti per la tua bravura, sempre in gamba!!!!!!!!!!
mi siete piaciuti molto...sono umbra ...ma appassionata di canto popolare e di recente ho compreso il significato e la storia. di vola vola...Un piacevole raddoppio!!!!
Grazie Tamara C, sono contento che questa vecchia canzone ti abbia portato nel mondo romantico di una volta quando la si cantava sotto la finestra dell'amata. Sono nato a Teramo e la conosco da quando ero bambino. Farla imparare al mio gemello non e stato facile, ho insistito perché cantassimo insieme e alla fine ha partecipato con entusiasmo, come se fossimo stati una sola persona. Ti auguro le migliori cose.
Bravi ! Non capisco la lingua, ma mi piace molto !
...che bello...
Bravi👏👏👏👏👏
Grazie, mi avete commosso!
Molto bravi. Grazie.
Cantando questa canzone e rovistando fra i ricordi de la "citilanza",
ho ritrovato il mio genio ancora fanciullo e mi sono divertito "'na freck".
Bravi
Bellissima, bravi.......
Matricola31 Ancora non sono convinto. Ho dato la vera impressione di aver cantato assieme al mio gemello quando, dovrebbe essere chiaro, il gioco della coppia lo abbiamo fatto io e me da soli? Se è così sono in bella compagnia. Ringrazio di cuore con il mio cordiale saluto.
Io so solo che pur essendo Marchigiano adoro questa versione della canzone..........spesso me la canto da solo in casa a squarciagola mentre il video va.....secondo me cantate benissimo.....mi son pure andato a cercare il significato della parola "citilanze"....ho trovato una spiegazione quasi poetica...profondamenteleggeri.wordpress.com/2012/10/09/la-citilanze/
Ciao ed ancora bravi!! (saluta il collega fantasma) ......hehehehe
Matricola31 È stato piacevole sapere che nutri speciale preferenza per questa vecchia canzone che, essendo figlio di generazioni Abruzzesi, conosco ormai dalla Citilanza, più semplicemente dalla Fanciullezza. Dalle avventate pretese di musicista mi sono raddoppiato per formare il duo. Non potevo mancare a questo appuntamento con la mia Terra.
Visto che ti sei raddoppiato......... meriti un doppio bravo. Lo dico sinceramente, questa versione la gradisco moltissimo.
Buone cose.
Mia nonna mi cantava una variante napoletana che, ad un certo punto, faceva così: "...tu te facisti russe e je viulette..." . E io ancora la canto in questo modo.
LA CITILANZE ( tratto da profondamenteleggeri)
La vita abruzzese rivela non poche sorprese, se non altro in termini linguistici.
Ogni tanto salta fuori una parola, un’espressione, un modo di dire che mi fa ridere, riflettere, rattristare, che mi emoziona e mi raggiunge come lo spiffero dalla finestra lasciata aperta.
l’ultimo, in ordine cronologico, è “CITILANZE”.
Lu citl (si si parlano proprio così!!) e la citela sono il bimbo e la bimba. In veronese sarebbero i putei, in vicentino i toseti (per par condicio devo tradurre in tutte le lingue lette… Mi scuso con i viterbesi, i lombardi, gli jesini e quant’altri: date di persona il vostro contributo dialettale!)
Ma citilanze non è traducibile. E’ la natura dell’essere bambino, è tutto quell’impasto di delicatezza, innocenza, purezza, bellezza, incanto, stupore, meraviglia, sorpresa, gratitudine che si attribuisce ai piccoli. almeno così l’ho capito io; casomai, spero qualche abruzzese doc mi contraddica e corregga.
Intanto, vi lascio con questa chicca, tratta dalla canzone popolare ” Vola vola vola…”:
Come li fiure nasce a primavere,
l’ammore nasce da la citilanze.
Bravo Franco, è proprio "Samanù" hai colto tutta la poesia e con tenerezza hai espresso esattamente la traduzione del vocabolo misterioso e vecchio piu di me che sono di Teramo.I dialetti si emancipano e qualche parola antica non si tramanda facilmente ma Nessuno ti potrà contraddire. (Proprio Samanù: proprio in questa maniera, proprio così.) Ti auguro sempre buone cose.
Ahahahahah!!! Grande Nuccio sei persino più bravo di me a gestire e montare file video :) ottimo lavoro, come sempre!
👏👏👏
Jojo references