Pier Paolo Pasolini e la forma della città: una riflessione | SUPPOSTE DI ARCHITETTURA ep.24

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  • Опубліковано 6 жов 2024
  • Supposte di architettura è un format che parla di architettura critica, per insider e non, un modo per divulgare le piccole curiosità (anche meno conosciute) di questa disciplina.
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    In questa puntata vorrei fare con voi qualche riflessione sul documentario "Pier Paolo Pasolini e la forma della città" andato in onda sulla Rai nell'inverno del 1974.
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КОМЕНТАРІ • 50

  • @achillusdelgenio1236
    @achillusdelgenio1236 3 роки тому +7

    Ottimo argomento, sono d'accordissimo con Pasolini su tutta la linea! Il dialogo tra modernismo, contemporaneità ed edificato preindustriale è per gli architetti il tema cruciale per comprendere l'essenza dell'architettura da un centinaio e più anni.
    Noi architetti abbiamo i dovere di comprendere la percezione umana (e quindi non dell'architetto) della città e dell'edificio, cioè che prima che formale, è materica, so che questo sminuisce l'ego e l'importanza di tutti gli architetti e non piace come concetto, ma fatta eccezione per grandi opere d'arte e grandi spazi modellati, prima che la forma percepiamo la matericità e la cromia dell'oggetto. Tutta l'edilizia modernista che ha esaltato il brutalismo del cemento ha creato città OGGETTIVAMENTE BRUTTE in primis per i cittadini che lo testimoniano con il loro disagio quotidiano, in secondo per l'inarrestabile deperimento e degrado del c.a. (è interessantissimo comprendere chimicamente come si produce, e il suo rapporto chimico fisico con la sabbia, e come questo ne faccia un materiale fragile) e per l'oggettivo disinteresse del visitatore. Tutto sommato Pasolini cerca semplicemente di prevedere con la poetica del pensiero quello che saranno i processi storici, e per me lo fa benissimo, i più semplificano con frasi del tipo, sarà la storia a decretarlo, senza renderci conto che non necessariamente dobbiamo attendere tali processi ma possiamo prevederli, questo è il difficile compito del critico d'arte.
    Dovremmo imparare dagli scandinavi che fin dagli insegnamenti di Alvar Aalto hanno compreso i danni e gli errori del modernismo, e oggi ci insegnano a costruire quartieri sostenibili dal grandissimo confort evitando il degrado psichico e materico del c.a. ma anzi recuperando tutta una serie di elementi dall'architettura preindustriale. E insomma, stanno un secolo avanti.
    De facto, chi visita quei luoghi, va a visitare splendide architetture moderne mentre tutto il mondo viene in Italia per visitare l'architettura partendo dalla romanità e fermandosi di netto al tardo barocco.
    Questo dice già tutto.
    I registi invece sono i migliori valorizzatori e critici delle città, perché le utilizzano per l'esatto scopo architettonico che ha l'urbanistica per l'uomo oltre a quella di essere funzionale alla quotidianità, e cioè essere a scenografia ed ecosistema nel quale vive l'animale uomo, i registi usando le città come scenografie, le interpretano nella maniera ottimale, come nemmeno gli architetti saprebbero fare, chi meglio di loro che le rappresentano in poesia può dare un giudizio.
    Per Sabaudia e l'architettura detta "fascista" da antifascista dico che tra tutte le avanguardie è una delle poche che ha grandissima qualità e funziona, proprio perché non ha tranciato di netto il filo rosso della storia ma ha cercato quel continum temporale che molti hanno perso nella illusoria modernità di inizio 900.

  • @danieleiacobucci3016
    @danieleiacobucci3016 3 роки тому +15

    Etichettando il tema scelto da Pasolini soltanto come “urbanistico” si rischia di appiattire troppo l’argomento.
    Relegarlo alla sola competenza dei “tecnici urbanisti” è tanto rischioso quanto sbagliato. Screditare a priori il pensiero di Pasolini perché è “un regista che cerca il bello e il grazioso per le sue ambientazioni storiche” credo sia errato.
    La deturpazione delle città italiane è stata fatta proprio dagli urbanisti del dopoguerra, ovvero tecnici.
    La poesia, la letteratura, il cinema, l’arte, possono aiutare a guardare temi cosi complessi in modo più ampio e meno accademico. Anzi credo che la contaminazione tra le varie discipline sia fondamentale quando parliamo di una cosa che appartiene a tutti come “la forma della città”.
    Pasolini con le sue parole sfiora temi vivissimi negli anni ‘70 e spinge ad una profonda riflessione collettiva. Ma soprattutto costringe noi architetti (sempre troppo autoreferenziali come scrisse De Carlo) ad una forte autocritica. Da architetto il mio pensiero non sposa completamente quello di Pasolini, ma credo che il suo contributo sia un ottimo spunto di riflessione e meriti molta più attenzione prima di tentare di smontarlo.
    Riconoscere il brutto oggettivo, lo scadente, la banalità, è possibile ed è nostro compito. Ma non credo che il punto sia mettersi al di sopra della storia e “decidere” cosa sia bello o brutto. Credo si tratti piuttosto di “riconoscere” che nella storia recente si sono compiute azioni distruttive con una incoscienza penosa. Cosa che continua tutt’oggi e che potremmo evitare se imparassimo a riconoscere.
    Credo si tratti di una responsabilità che siamo chiamati a prendere verso il mondo, tutti, non solo gli architetti. Non possiamo quindi nasconderci dietro la scusa dello “sviluppo” e “dell’industrializzazione”. Ovvio poi che il discorso travalica il tema dello stile dell’epoca e del gusto.
    Trovo inappropriato il paragone tra Milano e Orte, semplicemente perché hanno dinamiche urbanistiche-storiche e contesti naturali diversi. È palese che Orte, come molti borghi italiani o città straniere, sia un caso particolarissimo, dove va applicato un discorso su misura, non si può generalizzare e paragonare un paesino arroccato nelle campagne con una delle città metropolitane più grandi d’Italia.
    Infine, credo che non ci sia nessun cane che si morda la coda, perché semplicemente non è sensato mettere sullo stesso livello l’arte minore e la speculazione edilizia degli ultimi 40 anni. L’impatto delle due cose sulla realtà è totalmente diverso. Quando parliamo di architetture spontanee e “architetture senza architetti” parliamo di qualcosa di saldamente legato al contesto in cui nasce. Queste non alimentano la speculazione finanziaria, non seguono la standardizzazione industriale, non generano omologazione alienante e non nascono da ideologie deliranti. L’arte e l’architettura minori sono figlie di slanci vitali e di necessità quotidiane, che si sviluppano lentamente nel corso degli anni, che non compromettono l’identità di una civiltà, ma la generano.
    Ed è questo che si intende nel video secondo me, attraverso la contemplazione di una città ferita viene mossa una forte critica al consumismo, alla standardizzazione, alla globalizzazione, allo sviluppo selvaggio urbanistico, alla perdita di ogni misura(che sono le cause che hanno generato la palazzina che tanto lo dispiace) che stavano, e che hanno distrutto ogni equilibrio.
    Osservando Orte e Sabaudia si sottolinea un atteggiamento sbagliato, da condannare, contro cui tutti dovremmo batterci.
    Per questo penso che è limitante dire che Pasolini guarda la città solo come un regista. Lui parte da un approccio figurativo, senza dubbio, ma è soltanto il pretesto narrativo per arrivare a parlare di un problema ben più grande, a lui molto caro: il consumismo.
    Secondo me Pasolini non sta difendendo la “purezza”’di una città, ma il suo sviluppo etico e consapevole. La città nel suo sviluppo accumula strati su strati, senza dubbio, ma non è difficile distinguere interventi più adatti da interventi mortificanti per il nucleo originario.
    E come architetti noi dobbiamo prendere una posizione, non possiamo accettare passivamente l’insieme della città cosi com’è. Non possiamo lavarci le mani dicendo “chi siamo noi per giudicare?”.
    Il problema tirato in ballo dal poeta è vastissimo, non lo si può affrontare limitandolo ad un solo “campo di competenza”. Credo purtroppo sia presuntuoso e molto difficile condensare tutta la complessità di questo tema, e di Pasolini come intellettuale, in 10 minuti di video.
    La mia ovviamente non è una critica diretta a te e al tuo canale. Apprezzo il tentativo di trattare argomenti cosi interessanti e spinosi. Complimenti!

    • @nicolagiolo8415
      @nicolagiolo8415 2 роки тому +1

      Concordo e aggiungo che non qualsiasi cosa sia defecata dall'ego di un qualunque signor nessuno è degna di restare nella Storia anche se per qualche anno ne ha fatto parte.
      È tautologico osservare che quello che accade, accade. Quindi qualsiasi evenienza creativa o distruttiva avvenga in un luogo dev'essere necessariamente accettata dicendo "fa parte della storia di quel luogo"? Personalmente la mia risposta è no. Allo stesso modo, siamo chiamati a cercare e creare il bello e se del caso anche il classico laddove non c'è o è stato rimosso o laddove sono stati costruiti intollerabili blocchi di cemento per i motivi più disparati e non da ultimo per la totale inedia mentale nonché pigrizia dei progettisti. Spesso non c'è molto di più dietro alla maggior parte degli orrori che poi qualcuno chiama arte. Se rifiutiamo di operare la ricerca del bello, allora abbracciamo il nichilismo anti umano che infatti domina molte città.
      In sintesi, non tutto il vecchio è bello e così non tutto il nuovo è degno, solo perché è recente e storicamente qualcuno lo ha realizzato; questa sarà anche storia ma non è Storia.
      Se ci proviamo di qualsiasi ricerca estetica e di qualsiasi criterio di valutazione allora chiunque prenda in mano carta e penna è un grande artista e il world trade center 2001 è stata una ristrutturazione da rispettare. Un vero guaio aver rimosso le macerie.
      Aggiungo un'ultima considerazione : i progettisti (chiamarli architetti mi pare offenda Brunelleschi e compagnia) annega o nel proprio ego convinti che le vedute cittadine appartengano a loro, e le stuprano complimentandosi con sé stessi. Mi pare non abbiano molta considerazione della gente che vive quegli ambienti. Tutto è "storia" e "arte" o una tragica deriva di una casta di burocrati impuniti?
      Penso ci sia da chiederselo.
      Infine osservo: provate voi a vendere un'abitazione in art decó, in stile liberty o neoclassica, e provate a vendere un palazzaccio defecato da qualche mente illuminata. Penso che vi fareste un'opinione precisa se l'idea del bello sia relativa oppure obiettiva.

  • @IlPuzzleTV
    @IlPuzzleTV 3 роки тому +1

    Sono capitato casualmente su questo video cercando in realtà il documentario originario di Pasolini, e l'ho ascoltato con attenzione ma devo dire che a mio parere la giovane commentatrice manca completamente il punto. La critica di Pasolini all'architettura moderna è una critica alla società dei consumi, ma nel caso dell'architettura l'alienazione contemporanea mi pare innegabile. Fino ai primi del 900 si sono create, nelle città preesistenti, architetture e zone urbane differenti ma caratterizzate dalla ricerca del bello. Quelle zone ancora oggi sono le più ambite, a prescindere dal loro essere centrali o meno. A Roma è emblematico il caso della Garbatella, quartiere popolare sorto negli anni 20, bellissimo e oggi ambitissimo (e costosissimo). Le zone "residenziali" nei dintorni, pur essendo "borghesi" e non "proletarie" e private e non pubbliche, cresciute tra gli anni 50 e 80, sono considerate brutte e squallide. Viste come moderne e funzionali, nell'epoca di costruzione, oggi ci appaiono orrendi casermoni senza anima. Lo stesso discorso vale per i borghi, i borghi medioevali, rinascimentali, ma anche quelli dell'800 o primi del 900 sono gioielli che attirano turisti e cultori del bello. Accanto sono sorte in epoche recenti zone tristi, piatte, prive di bellezza e interesse. Il motivo è semplice, dagli anni 40 in poi si è imposta una visione dell'architettura che volutamente rifugge il bello, l'armonia, il significato, per limitarsi alla funzione. Citylife di Milano, citata nel video, ne è un esempio, si tratta di immensi scatoloni di vetro e cemento privi di anima e bellezza, che oggi, per dimensione e modernità, suscitano ammirazione in alcuni ma, proprio come le case di 11 piani vicine alla Garbatella, tra qualche anno susciteranno indifferenza o orrore, cosa che già avviene per i grattacieli "vecchi", un tempo guardati come luccicante simbolo della modernità e ora ignorati come brutti e superati. Non a caso, anche a Milano, dopo qualche decennio vengono o abbattuti e ricostruiti o recladdati. Tra 30 anni la gente visiterà ancora il Duomo di Milano e lo troverà magnifico, ed eventualmente, i nuovi grattacieli costruiti nel 2050, mentre ignorerà o inorridirà davanti a quello che costruiamo ora. Le periferie eleganti di oggi saranno viste con orrore domani (quelle povere vengono guardate con raccapriccio già da subito) mentre le architetture classiche resteranno ammirate. Dovremmo interrogarci sul perché non siamo più in grado di costruire architetture che siano belle e tali rimangano nel tempo.

  • @francescocingolani678
    @francescocingolani678 4 роки тому +5

    Io leggerei il video di Pasolini più come una sorta di critica contestualizzata alla società dei consumi dell'epoca (anni 70), tematica sin troppo ricorrente nelle sue opere, e alle brutture che inevitabilmente ne scaturivano da essa. La società capitalistica, che secondo Pasolini portava con sé omologazione, appiattimento delle differenze e delle particolarità, non avrebbe più potuto produrre "bellezza" ed anzi avrebbe distrutto qualsiasi forma di tradizione popolare. E comunque quel breve pezzo che lei ha citato, dal minuto 9:28 al minuto 12:00, in cui Pasolini difende la tradizione popolare del passato, anche di quella più anonima, è profondamente evocativo e fa riflettere. Consiglio a tutti di vederlo. Un caro saluto.

  • @filippodambrosi2223
    @filippodambrosi2223 3 роки тому +3

    Secondo me hai capito male alcuni concetti! Lui non pensa che il vecchio sia meglio del nuovo. Parla della forma, delle peculiarità di una città. Quello che è stato fatto a Orte, così come per quasi tutte le città italiane post anni '60, è imputabile in quanto si è snaturata totalmente una città, distruggendo le forme che aveva, indipendentemente dai materiali belli o brutti che siano. Penso che, invece, sarebbe contento della Milano contemporanea poiché l'urbanizzazione e l'espansione della città non è stata casuale, ed ha seguito una forma.

  • @fmarandola
    @fmarandola 3 роки тому +2

    Secondo me aveva pienamente ragione Pasolini (già all’epoca). Le città antiche, i borghi Italiani andavano salvaguardati di più, evitando di deturparne il paesaggio come nel caso di Orte. A mio avviso è inappropriato anche l’accostamento con una metropoli come Milano che ha avuto dinamiche di sviluppo ben diverse dai centri storici minori.

    • @ederake
      @ederake  3 роки тому +1

      Non condivido il tuo punto di vista, ma lo rispetto. È una questione soggettiva, me ne rendo conto, e ascoltare voci diverse, può comunque essere interessante per avere una visione più “allargata” della questione, rispetto alla mia personale opinione che espongo nel video. Perció grazie del commento, perché è una visione diversa dalla mia, ma altrettanto possibile.

  • @sergiobuschi4201
    @sergiobuschi4201 Рік тому

    Cara Ederake, fa immenso piaciere che persone giovi come lei si approccino a PPP, quando cpita (come capitò per me) si è sempre, inevitabilmente superficiali, come per ogni autore, in base alle versioni, che abbimo appreso fino a li. Oggi come oggi, considero PAsolini, neanche un'uomo, ma un mostro, di una intelligenza poetica e intellettuale, ma questo sarebbe troppo difficile da spiegare qui.
    Partirei dalla tua frase "PASOLINI AVEVA TORTO", già si presuppone un linguaggio logico in cui è logicamente formulata un tesi che potrà essere vera (ragione) o falsa (torto).
    GIà questo non è applicabile al discorso di Pasolini, che è un discorso tragico, non rivolto a dedfinire (presunte) certezze.
    Pirtroppo moltio (tipo il filosofo Ronchi, o Recalcati) confondono PAsolini con una sorta di PAscoliano, di nostalgico delle caratteristiche romantiche semplici, spontanee, geuinedi un mondo preindustriale Italiano e non solo..
    QUindi questo equivoco lo configura come una specie di lunatico radical-reazionario che vorrebbe conservate il mondo in una (presunta) forma perfetta ed inveisce contro gli apsetti dello sviluppo industriale, urbanistico ecc. ecc.
    Come dicevo PAsolini sta descrivendo una tragedia, un travaglio, che coinvolge in modo totale e profondo la realtà. Lui è l'intellettule che sa, quindi nno ha riferimenti o bandiere da seguire, da credere, comprende come il potere si manifesti in forma capillare, indiretta, agedno in modo prrofondo, a livello di coscenze, di corpi (da non confondere PPP con FOucault) , ma nno gli basta, gli è poeta, poichè solo l'intelligenza poetica, estetica, può cogliere, immrgenersi in una forma di vita,. di realtà che per secoli si era sviluppata, e che veniva persa in modo progressivo dall'omologazione della società dei consumi, solo attraverso un amore infinito, infinitamente lancinante si può coliere questo, amore che è profonda intelligenza, consapevolezza, analisi. Per questo dico che PPP è un mostro ("Mostruso è chi nasce dal feto di una donna morta, ed io feto adulto, mi aggiro più moderno di ogni moderno, a cercare fratelli, che non sono più!").
    ua-cam.com/video/nJ35Q8X6xDk/v-deo.html
    ua-cam.com/video/0jwX7nuCMbk/v-deo.html&ab_channel=ilContesto

  • @stephanebiazzo8351
    @stephanebiazzo8351 4 роки тому +3

    Ciao, ti seguo sempre in attesa dei nuovi video, è un canale interessante.. farai mai un video sull'architettura sacra moderna/contemporanea?

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому +1

      Ciao! Ti ringrazio del supporto. Sicuramente è un argomento che tratterò...in ogni caso hai fatto bene a suggerirlo, perché è una cosa intelligente di cui parlare, lo aggiungo alla mia lista. 😊

    • @lurkataschen1500
      @lurkataschen1500 4 роки тому

      Ottimo suggerimento! A me piace molto la chiesa del Quartiere S. Ambrogio a Milano (a dirla tutta amo l'intero quartiere)

    • @robertoduranti3355
      @robertoduranti3355 2 роки тому

      Magari includendo anche la chiesa del vele di Meier a tor tre teste

  • @marcopietropaolo9685
    @marcopietropaolo9685 4 роки тому +1

    Ciao Ederake, video bello ed interessante come sempre quello di oggi!
    Secondo te, qual é la migliore rivista d’architettura in circolazione ?

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому

      Ciao! La migliore in assoluto non saprei, ma la mia preferita è sicuramente Domus. Darei un secondo posto a Casabella.

  • @francescodelia7230
    @francescodelia7230 4 роки тому +1

    quali consigli daresti ad 1 ragazzetto come me che a 16 anni vorrebbe diventare unarchitetto (sto frequentando un istituto per diventare geometra) che purtroppo non sa disegnare a mano libera??

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому

      Ciao! Se guardi la mia playlist sulla facoltà di architettura, troverai moltissimi consigli utili. Ti consiglio di darle un'occhiata. Per quanto riguarda il disegno a mano libera, non preoccuparti, non è importante essere bravi o meno, quello che conta è saper rappresentare quello che hai in mente, nella maniera più chiara possibile. Proprio su questo argomento c'è un altro video: ua-cam.com/video/-KYmuk1GMfA/v-deo.html Spero di esserti stata utile e ti auguro buona fortuna!

  • @romanitosf
    @romanitosf 4 роки тому +2

    Da quanto ho capito Pasolini non era contro il modernismo ma contro la non omologazione dei luoghi.Sono della zona di avellino è dopo il terremoto sono state buttate giù torri normanne,palazzi 700' e opere antiche per far spazio ad abusi edilizi...

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому +2

      Sì, volendo anche. Ma principalmente, secondo me, la sua tesi verte sulla bruttezza laddove il modernismo non sia stato progettato con cognizione di causa (cosa in parte condivisibile, anche se molto soggettiva). Dopo il terremoto, posso immaginare cosa sia stato combinato...ho degli amici che hanno lavorato alla ricostruzione a L’Aquila e mi hanno raccontato delle schifezze assurde. Purtroppo in quelle occasioni c’è sempre chi ne approfitta a discapito degli altri e anche della storia, anzi, questa è proprio l’ultimo dei suoi pensieri.

  • @amicodeicorvi1535
    @amicodeicorvi1535 4 роки тому +1

    Sto guardando piano piano i tuoi video e nonostante io non sia molto afferrato in materia,ti trovo veramente brava per come la tratti.. Ps :quel rossetto è ipnotico (sono gay non ci sto provando tranquilla😅) bellissimo video e argomento.. Ciauuu

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому +1

      Eheheh! Figurati, anzi ti ringrazio per il complimento sul rossetto, ma soprattutto per aver apprezzato il mio lavoro! Il mio intento è proprio quello di appassionare più gente possibile, a prescindere dalla preparazione e sapere che a volte ci riesco mi riempie di soddisfazione. 😊Grazie mille ancora e torna a trovarmi!

  • @Duccio121
    @Duccio121 3 роки тому

    Video interessante e ottime riflessioni. Mi permetterei di aggiungere una piccola riflessione sulla progettazione delle città. Considerata la situazione attuale, purtroppo, l'estetica sta perdendo importanza per quanto riguarda le decisioni di espansione o riammodernamento che siano. Ad oggi, la sostenibilità e l'ecologia, nonché sempre la stramaledettissima economia, sono fattori che quasi completamente influenzano su queste decisioni lasciando poco spazio di manovra a scelte estetiche.
    Oggi si che c'è bisogno di fantasia! Ma sembra che la gente ne abbia sempre meno... :(

  • @robertoduranti3355
    @robertoduranti3355 2 роки тому

    Magari l'urbanizzazione della Garbatella malgrado non realizzata pedissequamente come era stata concepita da Giovannoni metterebbe d'accordo entrambi, anche se i palazzinari degli anni 60/70 l'hanno stuprata oltremodo

  • @virtualbigband
    @virtualbigband 3 роки тому

    Pasolini parla soprattutto con l'occhio del regista (l'Arriflex messa sul cavalletto non ha valore esornativo, ma è attrezzo di lavoro) che vede ciò che lo circonda come possibile set, ma poi, qui e là, alcuni elementi vengono a rompere gli equilibri e la scena previsualizzata, e in questo ha perfettamente ragione. Anch'io, quando guardo nel mirino della macchina da presa, ho spesso una sensazione simile. E la stessa cosa (o forse anche peggio) capita quando si vuole registrare il rumore d'ambiente: mille interferenze sonore di cui nella quotidianità non ci si rende conto, ma che registrate pesano come macigni.

    • @ederake
      @ederake  3 роки тому

      Anche il tuo è un punto di vista possibile. Ovviamente ognuno guarderà alla faccenda con i propri i occhi ed è naturale che gli occhi di un regista siano diversi dagli occhi di un urbanista. Ho “utilizzato” Pasolini proprio come espediente per iniziare un dialogo e le vostre risposte si stanno rivelando dei punti di vista sempre interessanti. Grazie!

  • @francescostefanelli870
    @francescostefanelli870 2 роки тому

    Adoro le critiche a San Pierpaolo

    • @ederake
      @ederake  2 роки тому +1

      Ahahahah! Purchè siano costruttive e mai demolenti, mi raccomando!

    • @francescostefanelli870
      @francescostefanelli870 2 роки тому

      @@ederake certo. Ma l'Italia è il paese dei santi. Siamo troppo tendenti alla canonizzazione. E una volta che il santino è pronto, guai a chi bestemmia.
      Comunque, San PPP resta un artista squisito.

    • @ederake
      @ederake  2 роки тому

      Concordo su tutto: sia su quello che dici dell’Italia (ahimè!), sia su PPP.

  • @tanner293
    @tanner293 4 роки тому

    D'accordo con te, secondo me il discorso di Pasolini è puramente estetico, e quindi soggettivo e in continua mutazione. Esistono però dei canoni che definiscono per lo meno l'armonia delle città, secondo me ci si dovrebbe soffermare su questo.
    Quegli edifici popolari di Orte rompono l'armonia del paesaggio della città creando un disturbo che ne rompe il godimento, derivante dall'assenza di dialogo tra l'elemento moderno e il suo contorno (per via dei materiali usati, delle forme e delle dimensioni) quindi forse è questa l'essenza del suo messaggio, la rottura di un armonia che nei secoli si è mantenuta nonostante mille stratificazioni. C'è un video di School of Life che trovo molto interessante che parla di quali caratteristiche debbano avere le città per considerarsi belle e vivibili ua-cam.com/video/Hy4QjmKzF1c/v-deo.html

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому

      Punto di vista interessante...e corro a vedere il video! Intanto ti ringrazio per gli spunti!

    • @tanner293
      @tanner293 4 роки тому

      @@ederake è un video che tratta il tema soprattutto da un punto di vista sociologico credo, con focus sulle città americane... spero tu lo abbia trovato interessante.

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому

      L’ho guardato! È un punto di vista interessante, più sociologico, ma che comunque può essere preso in considerazione. Grazie del suggerimento!

  • @jedimangia
    @jedimangia 4 роки тому

    interessante. Brava, non concordo con quanto sostieni ma seguirti è indubbiamente interessante se induce a dedicere e definire proprie opinioni.

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому

      Ti ringrazio! E va benissimo non essere d'accordo, perchè questa è solo una mia opinione che, certamente, non è universale. Tra l'altro, credo che confrontare opinioni differenti (con educazione, si intende) porti comunque sempre alla maturazione di idee più organiche e consapevoli!

  • @maestrobruno3794
    @maestrobruno3794 3 місяці тому

    Milano fa orrore, parere personale. Il suo approccio è molto modernistico e pragmatico, ma sono profondamente in disaccordo con lei. Ognuno ha il diritto di dare voce a qualsiasi critica sull'architettura e urbanistica moderna. Non abbiamo bisogno di aspettare il giudizio della storia e della sociologia. Cmq bella riflessione, grazie.

    • @ederake
      @ederake  3 місяці тому

      Grazie a te per il commento e per aver esposto una critica in maniera così educata e costruttiva (cosa estremamente rara su questa piattaforma)! Ogni punto di vista, seppur non condiviso, è da ascoltare e rispettare. Il video è un po’ vecchio e, anche se, in linea di massima, la penso ancora così, convengo sul diritto alla critica sull’architettura e urbanistica moderne. Il discorso è, tuttavia, più complesso (e lungo) di quanto espresso nel video e di quanto si possa scrivere in un commento, ma i diversi punti di vista aprono sempre dibattiti e riflessioni interessanti. Grazie ancora!

  • @lorylory73
    @lorylory73 3 роки тому

    Scusa ma da architetto permettimi ma sono un po' in disaccordo a quello che sostieni nel video, Pasolini ha sottolineato proprio quello che dovrebbe essere il compito di un bravo architetto o urbanista che raramente insegnano nelle università ovvero far crescere per quanto possibile le città in armonia con il preesistente e il paesaggio circostante dove questo abbia delle valenze diciamo estetiche peculiari o costruire in armonia o comunque cercare di preservare l'esistente con le stesse valenze di cui sopra...oppure saper costruire rapportandosi con il preesistente anche con linguaggi architettonici differenti ecc... il rapporto tra vecchio preesistente in genere e nuovo è un tema molto difficile quindi Pasolini da buon provocatore ha messo il dito nella piaga se poi consideriamo gli anni a maggior ragione. Lo stesso Renzo Piano nello stesso periodo iniziava in Puglia le operazioni di rammendo del centro storico di Otranto evitando che la gente abbandonasse gli stessi edifici...ora i rammendi li fa nelle periferie per rimediare a quegli errori di crescita non eterogenea delle città se vogliamo...credo che Pasolini abbia sottolineato il problema del preservare un paesaggio caratteristico come quello italico sopratutto nei piccoli centri quindi sbagliato secondo me l'esempio che fai a sostegno della tua tesi rapportandosi con scale diverse di insediamenti urbani come Milano o Torino ecc...tutto questo ha poi fatto nascere i moderni piani paesaggistici,,,le commissioni locali del paesaggio...i vincoli paesaggistici che poi possono essere più o meno discussi ecc. e in qualche modo ha costretto gli architetti ad operare in modo più accorto. Non nego che le città debbano crescere ed espandersi ma con criterio ed è questa proprio la missione se vogliamo dell'urbanista od architetto ecc,,, E non nego provocatoriamente che magari nel 2500 le case popolari che saranno ancora in piedi verranno vincolate dalla soprintendenza un po' come l'archeologia industriale attuale....

    • @ederake
      @ederake  3 роки тому

      Prendo nota...grazie!!! 😊

  • @iuelius
    @iuelius 4 роки тому +1

    Avevo già visto il video di pasolini. Alcuni concetti sono sbagliati anche secondo me. Non parlo di urbanistica e architettura ma di politica. Sabaudia ha sia caratteri moderni che caratteri antimoderni, perché le città di fondazione dell agropontino vennero costruite per "riportare alla terra" gli italiani, dopo le bonifiche. Il fascismo di quel periodo non voleva l"'omologazione" alla civiltà dei consumi, quello che pasolini chiamerà "nuovo fascismo" utilizzando inappropriatamente il termine "fascismo". È famosa a sabaudia la anacronistica trebbiatura di mussolini. Mie opinioni, rispettando la grandezza di pasolini, spesso una voce fuori dal coro a sinistra (tanto che viene avvicinato per il suo antimodernismo a Evola e Mishima). Una domanda: è vero che Le Corbusier, simpatizzante fascista iscritto ad un partito fascista francese, chiese a Mussolini di poter costruire un'intera città? E gli fu negato. Ciao

    • @ederake
      @ederake  4 роки тому +1

      Sulla questione Sabaudia-Pasolini hai effettivamente ragione. Anche io ho grande rispetto e ammirazione per Pasolini, ma credo che con questo documentario abbia, ahimè, toppato alla grande (o, forse, peccato di superficialità sull'argomento...). Per quanto riguarda Le Corbusier, che non fosse una persona dagli ideali condivisibili è cosa nota: sempre stato un antisemita, un maschilista e ha sempre preso posizioni molto dure e molto opinabili su molte questioni socio-politiche. Le Corbusier aveva grande e manifesta simpatia per Mussolini e le sue idee politiche (e anche per Hitler e le sue idee politiche, ma questa è un'altra storia) e ha provato non poco a "lavorare" per lui proponendosi in vari concorsi riguardanti la bonifica e il progetto di nuove città. Ma non esiste un effettivo progetto, se non delle teorie all'interno della sua idea di ville radieuse. Sì, comunque Le Corbusier non era affatto uno stinco di santo ecco.

  • @riccardorunci4416
    @riccardorunci4416 2 роки тому

    Io ti invito a riguardare con estrema attenzione il video di Pasolini. Hai perso chiaramente di visto il concetto che Pasolini ha voluto esprimere..

  • @enricodivalerio6146
    @enricodivalerio6146 Рік тому

    Argomenti interessanti, ma sono piuttosto fastidiosi i montaggi di continuo interrotti da mIcropause troppo frequenti

  • @robertobellassai1993
    @robertobellassai1993 3 місяці тому

    Un'idea di Città quella di Pasolini, che il sistema Democratico ha fatto sparire in tutto il Bel Paese.

  • @marianocuofano8795
    @marianocuofano8795 3 роки тому

    Hai mai sentito parlare di gentrification e urban colonization?

    • @ederake
      @ederake  3 роки тому

      Sì, certo! Sono fenomeni figli di quella continua evoluzione e della stratificazione che continua incessantemente a modificare le nostre città e fanno parte di quella trasformazione che fa storcere il naso a Pasolini.

  • @tempoblu
    @tempoblu 2 роки тому

    Solo pochissime persone possono parlare di Pasolini...e si contano sulle dita di una mano di un monco..
    Lei non è una di queste, non avendo capito nulla di quella puntata..

    • @ederake
      @ederake  2 роки тому

      Onestamente penso che ognuno possa parlare di quello che vuole e di chi vuole nei limiti del buon senso e dell’educazione. In ogni caso, questa è solo una mia personale riflessione, non una regola universale. Ho pensato di condividerla per avere altri pareri, anche discordanti come il suo: ogni opinione espressa nei limiti di cui sopra è edificante. Probabilmente non ho capito nulla, è possibile, ma è quello che ho capito io e il video raccoglie quello che ho pensato io a riguardo. Rimango una grande ammiratrice di Pasolini, ma credo che si possa pensare autonomamente qualcosa di diverso anche rispetto a ciò che pensano i grandi personaggi della cultura. Tuttavia, esprimere dissenso o assenso è lecito e sacrosanto, perciò va benissimo che lei non sia d’accordo, solo non mi chieda di censurare il mio pensiero, perché nessuno dovrebbe farlo verso nessuno.

  • @francescarosati4715
    @francescarosati4715 3 роки тому

    Che tristezza....

    • @ederake
      @ederake  3 роки тому

      Se argomentassi potremmo capire cosa ti affligge e cercare di consolarti...