Video molto interessante. Mi farebbe piacere un parere sul mio modo di pensare e coltivare. Ho cominciato a coltivare senza sradicare le spontanee dal terreno ma le taglio col decespugliatore a filo terra prima dei trapianti, mentre se devo seminare sradico a mano così ho il terreno sgretolato come se passassi la fresa ma senza passarla troppo in profondità. Dopo di che lascio tutto nei passaggi e taglio quando le spontanee diventano troppo invadenti. Mi sono accorto che c'è un'esplosione di limacce impressionante e hanno fatto danni, ci sono anche molti lombrichi, coccinelle, tagliaforbici, afidi, tuta absoluta e purtroppo le talpe che scavano un'infinità di tunnel. Mi piacerebbe partecipare a un tuo corso, dove posso cercare informazioni? Grazie della risposta 😊
Diario Cortese, lei è un grande, la seguo con grande entusiasmo e interesse da alcuni anni, applicando anche io un orticoltura (a scala familiare) in ambito organico rigenerativo, dopo aver applicato per decenni a occhi chiusi i sistemi tradizionali. Mi trova d''accordissimo su tutto e sogno anche io di riuscire un domani a realizzare un ortoforesta. Purtroppo, ho un forte dubbio sugli incendi che spesso vengono dal vicinato: francamente trovo gli incendi un vero tallone d'Achille per una food forest. Come gestire il problema? Anche a creare delle fasce filtro sui confini, non credo si risolva molto, il vento porta le scintille a decine di metri di distanza.
Cerca di individuare i lati maggiormente pericolosi per la propagazione dell'incendio. Li pianta specie sacrificali che rimangono sempre verdi, se puoi a livello economico fai passare un tubo con degli spuzzini per irrigazione ogni tot metri in modo che se c'è un incendio bagni tutto limitando i danni. Cosa importante tieni puliti i confini e la vegeatzione secca bassa. Il rischio c'è sempre ma l'alternativa qual è continuare a danneggiare il suolo e la vita che ospita?
Great lesson...👍
Video molto interessante. Mi farebbe piacere un parere sul mio modo di pensare e coltivare. Ho cominciato a coltivare senza sradicare le spontanee dal terreno ma le taglio col decespugliatore a filo terra prima dei trapianti, mentre se devo seminare sradico a mano così ho il terreno sgretolato come se passassi la fresa ma senza passarla troppo in profondità. Dopo di che lascio tutto nei passaggi e taglio quando le spontanee diventano troppo invadenti.
Mi sono accorto che c'è un'esplosione di limacce impressionante e hanno fatto danni, ci sono anche molti lombrichi, coccinelle, tagliaforbici, afidi, tuta absoluta e purtroppo le talpe che scavano un'infinità di tunnel.
Mi piacerebbe partecipare a un tuo corso, dove posso cercare informazioni?
Grazie della risposta 😊
OrtoForesta.it/corsi
Diario Cortese, lei è un grande, la seguo con grande entusiasmo e interesse da alcuni anni, applicando anche io un orticoltura (a scala familiare) in ambito organico rigenerativo, dopo aver applicato per decenni a occhi chiusi i sistemi tradizionali. Mi trova d''accordissimo su tutto e sogno anche io di riuscire un domani a realizzare un ortoforesta. Purtroppo, ho un forte dubbio sugli incendi che spesso vengono dal vicinato: francamente trovo gli incendi un vero tallone d'Achille per una food forest. Come gestire il problema? Anche a creare delle fasce filtro sui confini, non credo si risolva molto, il vento porta le scintille a decine di metri di distanza.
Cerca di individuare i lati maggiormente pericolosi per la propagazione dell'incendio. Li pianta specie sacrificali che rimangono sempre verdi, se puoi a livello economico fai passare un tubo con degli spuzzini per irrigazione ogni tot metri in modo che se c'è un incendio bagni tutto limitando i danni. Cosa importante tieni puliti i confini e la vegeatzione secca bassa. Il rischio c'è sempre ma l'alternativa qual è continuare a danneggiare il suolo e la vita che ospita?
No, no. Non sia mai...