Sergio le tue riflessioni mi trovato particolarmente ricettivo perché è una tematica che in questo ultimo periodo mi tocca molto. Pensavo che il mio essere rispettoso degli altri, disponibile e attento non fosse solo l'espressione della mia amicizia o affetto ma anche il modo per comunicare come volessi essere anch'io trattato nello stesso modo ma mi sono accorto di aver sbagliato. Sto facendo ora un cambio rotta verbalizzando chiaramente i miei bisogni o agendo in coerenza con questi ma faccio fatica perché come avrai intuito avendolo sperimentato, la gran parte delle persone sta "puntando i piedi" e con qualcuno ho chiuso o sto chiudendo avendo constatato di essere in una relazione tra adulti sbilanciata. Lo so è questione di darsi tempo in questi frangenti ma in certi momenti avverto una sensazione più simile alla solitudine, vado avanti perché sento che il mio è un sentiero sano alla ricerca di rapporti di qualita' in cui avrò a fianco meno persone ma più affini a me. Con stima e simpatia 🤝
Caro Livio, stai facendo una cosa difficile, che stimo molto, perché denota amore e rispetto per te stesso. L’ho fatta anche io, questa potatura, e so cosa significa sentirsi un po’ soli, ma è meglio la qualità della quantità 🙂
ciao Livio, non ti conosco ma ti capisco, ci siamo passati, in tanti, più di quelli che lo diranno. Semmai avessi bisogno di parlare, troverai dei miei riferimenti cliccando sul mio nome .. in ogni caso, come dice Sergio, ti dico buon cammino!
@@gianlucaurbanelli presumo intendesse dire che, quando ha iniziato a ridurre la sua disponibilità per mancanza di riscontri reciproci, alcuni non hanno accettato il cambiamento. Ma vediamo se ti risponde Livio.
Incredibile quanto sei bravo Sergio, commenti questi temi in modalità relax, ascoltarti è meraviglioso, avrei tanto voluto avere un professore in gamba quanto te, pacato con voce che ti trascina nell'ascoltarti attentamente tutto, i tuoi video sono super istruttivi💯 che dire potente ed efficacissimo! Immensa gratitudine🪷🙏un abbraccio
Buongiorno Sergio, perfettamente d accordo! I semplici " no , non mi sento di...." non sono visti molto bene, anzi a volte addirittura le risposte a questo sono molto aggressive e giudicanti. Ma come hai detto queste persone è meglio perderle e accogliersi e rispettare se stessi. Per la mia umile esperienza si accettano i no degli altri quando sai dire no agli altri senza scuse ma semplicemente essendo veri. Grazie e buona giornata🙏❤️
D'accordissimo su tutto e complimenti per saper spiegare e argomentare queste tematiche molto importanti e fondamentali per vivere al meglio vita e relazioni.
Ciao Sergio,un argomento,quello del rispetto e dei paletti da mettere,che per anni mi ha fatto vivere nel cosidetto"quieto vivere" dove ci si mette una maschera per sopravvivere non vivere.Esistere ancora una cultura educativa dove viene insegnato che se pensi troppo a te stessa/o sei egoista.Con questo concetto sono cresciuta e penso che crescono cosi molte persone.Dopo molti anni ne sono uscita perché é arrivata quella preziosa consapevolezza che non è cosi,che il rispetto per noi stessi non è affatto essere egoisti.Ho tolto quella maschera,ho chiuso un matrimonio e perso persone a me vicine e una figlia che si é allontanata da me.E' un prezzo da pagare questo?...Spesso si,perché certe persone vicine non riconoscono più la persona che pensavano di conoscere da anni.Serve avere la forza di continuare per la propria strada,rispettandosi e facendosi rispettare.Non é facile,a volte doloroso ma è e rimane la strada giusta da percorrereCome hai detto tu,anche io ogni tanto ricado in qualche episodio ma raddrizzo il tiro e metto quei famosi paletti.Grazie,come sempre,di darci strumenti che aiutano a vivere e spero che questa esperienza di vita possa essere d'aiuto a chi,ancora,non é riuscito ad arrivare questo traguardo...un abbraccio.
@@danielalanzoni2697 Daniela ti comprendo molto bene, sto vivendo anch'io un periodo come il tuo, a tratti mi interrogo e constato quante persone sto perdendo per strada e una sensazione di solitudine mi balena in testa ma, come te, sono convinto di star facendo qualcosa di sano per me (e di riflesso anche per gli altri, forse). Dicevo proprio a Sergio che alla mia età di ultra sessantenne per me desidero qualità più che quantità, è un desiderio legittimo e rispettabile volerlo per chiunque. Buona vita ⚘
@@liviobabich952 Ciao Livio,ho letto la tua testimonianza e mi sono ritrovata in essa.Siamo persone mature,io ho 58 anni ed é proprio nella maturità che si fanno certe scelte di vita. Si cade ogni tanto lo stesso ma come ho scritto,si ritorna sulla strada scelta dopo. Ti ringrazio per avermi scritto e mi raccomando...non mollare! Grazie.
@@danielalanzoni2697 ti ringrazio per l'incoraggiamento, no non mollo e non mollare neanche tu! vedi ad aprire il cuore si incrociano persone che comprendono ...non siamo soli!
@@liviobabich952 Si incrociano persone affini,questo é quello che ricerco. Sentirsi a volte soli é umano.Persone come noi non sono per tutti....vedila cosi☺
Impresa molto difficile a volte quella di riuscire a stabilire i limiti, soprattutto quando si ha a che fare con persone che hanno comportamenti disfunzionali, peggio ancora se sono familiari. E da una Vita ( ho 61 anni posso ben dirlo) che lotto e ancora non ho finito … a volte davvero mi chiedo ma perché per alcuni di noi è così difficile condurre la propria esistenza? Per questioni che dovrebbero essere semplici, come le relazioni con i propri genitori, nel mio caso la mamma … perché poi da li’ hanno inizio tutta una lunga serie di difficoltà relazionali con cui devi fare i conti, lottare, capire, modificare per poter crescere ed essere una persona migliore di quella che ti è stata data come esempio. E’ stata dura ma almeno in quello, a livello personale intendo, qualche successo l’ho ottenuto. Bisogna sempre guardare da dove si è partiti per capirlo. Davvero molte persone capitano nella nostra vita per insegnarci “come non essere” …
Un elemento non da poco è il rispetto dei turni di parola nella comunicazione e nel farli rispettare; se l'altro tende a "parlarci sopra", mai zittirsi per ascoltarlo, verrebbe quasi spontaneo smettere di parlare per ascoltare quello che sta dicendo l'altro, che si è sovrapposto a noi ma non bisogna farlo perché questo significherebbe confermare una posizione di passività e implicitamente le stiamo dicendo, inconsciamente, che può mancarci di rispetto, perchà glielo permettiamo; invece, se si stava parlando e l'altro ci ha interrotto nel bel mezzo della frase, del discorso, si deve continuare a parlare, ovviamente senza alzare la voce, ma continuare a parlare, sempre con lo stesso tono iniziale, finchè non è l'altro a stare in silenzio, non importa se le frasi non si capiscono, non si deve smettere di parlare finchè non viene rispettato il turno di parola.
Ciao Gianluca. Personalmente, quando incontro una persona che mi interrompe mentre parlo le chiedo di non farlo e, se continua, chiudo la comunicazione.
Sergio le tue riflessioni mi trovato particolarmente ricettivo perché è una tematica che in questo ultimo periodo mi tocca molto. Pensavo che il mio essere rispettoso degli altri, disponibile e attento non fosse solo l'espressione della mia amicizia o affetto ma anche il modo per comunicare come volessi essere anch'io trattato nello stesso modo ma mi sono accorto di aver sbagliato. Sto facendo ora un cambio rotta verbalizzando chiaramente i miei bisogni o agendo in coerenza con questi ma faccio fatica perché come avrai intuito avendolo sperimentato, la gran parte delle persone sta "puntando i piedi" e con qualcuno ho chiuso o sto chiudendo avendo constatato di essere in una relazione tra adulti sbilanciata. Lo so è questione di darsi tempo in questi frangenti ma in certi momenti avverto una sensazione più simile alla solitudine, vado avanti perché sento che il mio è un sentiero sano alla ricerca di rapporti di qualita' in cui avrò a fianco meno persone ma più affini a me. Con stima e simpatia 🤝
Caro Livio, stai facendo una cosa difficile, che stimo molto, perché denota amore e rispetto per te stesso.
L’ho fatta anche io, questa potatura, e so cosa significa sentirsi un po’ soli, ma è meglio la qualità della quantità 🙂
@SergioOmassi 🙏 Sergio per aver compreso, ho anch'io un'età in cui la qualità viene prima della quantità.
Cosa intendi con "puntano i piedi" ?
ciao Livio, non ti conosco ma ti capisco, ci siamo passati, in tanti, più di quelli che lo diranno. Semmai avessi bisogno di parlare, troverai dei miei riferimenti cliccando sul mio nome .. in ogni caso, come dice Sergio, ti dico buon cammino!
@@gianlucaurbanelli presumo intendesse dire che, quando ha iniziato a ridurre la sua disponibilità per mancanza di riscontri reciproci, alcuni non hanno accettato il cambiamento. Ma vediamo se ti risponde Livio.
Incredibile quanto sei bravo Sergio, commenti questi temi in modalità relax, ascoltarti è meraviglioso, avrei tanto voluto avere un professore in gamba quanto te, pacato con voce che ti trascina nell'ascoltarti attentamente tutto, i tuoi video sono super istruttivi💯 che dire potente ed efficacissimo! Immensa gratitudine🪷🙏un abbraccio
@@DanielaCapelletti troppo buona Daniela! 💙
Sono felice di essere arrivata alla terza età, perchè si acquisisce un pò di saggezza e si arriva anche ad essere felici !
@@cristinacapuzzo4881 che bel pensiero 🥰
Buongiorno Sergio, perfettamente d accordo! I semplici " no , non mi sento di...." non sono visti molto bene, anzi a volte addirittura le risposte a questo sono molto aggressive e giudicanti. Ma come hai detto queste persone è meglio perderle e accogliersi e rispettare se stessi. Per la mia umile esperienza si accettano i no degli altri quando sai dire no agli altri senza scuse ma semplicemente essendo veri. Grazie e buona giornata🙏❤️
Assolutamente d'accordo!...su tutto!
Si,Sergio..tutto vero!
❤grazie!
D'accordissimo su tutto e complimenti per saper spiegare e argomentare queste tematiche molto importanti e fondamentali per vivere al meglio vita e relazioni.
@@pitunpitun9349 grazie!
Diretto, efficace e chiaro , come sempre ottimo contributo.
Grazie Sergio😊
@@SimonaAlberti grazie 🩵
Belin !!!! (Esclamazione ) Genovese, hai centrato !!! Non ce la faccio più 😮😅
Grazieeee
Interessante! Come sempre. Ne so qualcosa. Quanto tempo perso e occasioni. Guarita da anni. 😊😊😅😅😂😂❤❤
Ho risolto molto staccandomi da certe persone, ma la mente parla parla parla.
Ciao Sergio,un argomento,quello del rispetto e dei paletti da mettere,che per anni mi ha fatto vivere nel cosidetto"quieto vivere" dove ci si mette una maschera per sopravvivere non vivere.Esistere ancora una cultura educativa dove viene insegnato che se pensi troppo a te stessa/o sei egoista.Con questo concetto sono cresciuta e penso che crescono cosi molte persone.Dopo molti anni ne sono uscita perché é arrivata quella preziosa consapevolezza che non è cosi,che il rispetto per noi stessi non è affatto essere egoisti.Ho tolto quella maschera,ho chiuso un matrimonio e perso persone a me vicine e una figlia che si é allontanata da me.E' un prezzo da pagare questo?...Spesso si,perché certe persone vicine non riconoscono più la persona che pensavano di conoscere da anni.Serve avere la forza di continuare per la propria strada,rispettandosi e facendosi rispettare.Non é facile,a volte doloroso ma è e rimane la strada giusta da percorrereCome hai detto tu,anche io ogni tanto ricado in qualche episodio ma raddrizzo il tiro e metto quei famosi paletti.Grazie,come sempre,di darci strumenti che aiutano a vivere e spero che questa esperienza di vita possa essere d'aiuto a chi,ancora,non é riuscito ad arrivare questo traguardo...un abbraccio.
@@danielalanzoni2697 Daniela ti comprendo molto bene, sto vivendo anch'io un periodo come il tuo, a tratti mi interrogo e constato quante persone sto perdendo per strada e una sensazione di solitudine mi balena in testa ma, come te, sono convinto di star facendo qualcosa di sano per me (e di riflesso anche per gli altri, forse). Dicevo proprio a Sergio che alla mia età di ultra sessantenne per me desidero qualità più che quantità, è un desiderio legittimo e rispettabile volerlo per chiunque.
Buona vita ⚘
@@liviobabich952
Ciao Livio,ho letto la tua testimonianza e mi sono ritrovata in essa.Siamo persone mature,io ho 58 anni ed é proprio nella maturità che si fanno certe scelte di vita.
Si cade ogni tanto lo stesso ma come ho scritto,si ritorna sulla strada scelta dopo.
Ti ringrazio per avermi scritto e mi raccomando...non mollare!
Grazie.
@@danielalanzoni2697 ti ringrazio per l'incoraggiamento, no non mollo e non mollare neanche tu! vedi ad aprire il cuore si incrociano persone che comprendono ...non siamo soli!
@@liviobabich952
Si incrociano persone affini,questo é quello che ricerco.
Sentirsi a volte soli é umano.Persone come noi non sono per tutti....vedila cosi☺
@@danielalanzoni2697 hai ragione, non siamo per tutti ! 😉☺
Impresa molto difficile a volte quella di riuscire a stabilire i limiti, soprattutto quando si ha a che fare con persone che hanno comportamenti disfunzionali, peggio ancora se sono familiari.
E da una Vita ( ho 61 anni posso ben dirlo) che lotto e ancora non ho finito … a volte davvero mi chiedo ma perché per alcuni di noi è così difficile condurre la propria esistenza?
Per questioni che dovrebbero essere semplici, come le relazioni con i propri genitori, nel mio caso la mamma … perché poi da li’ hanno inizio tutta una lunga serie di difficoltà relazionali con cui devi fare i conti, lottare, capire, modificare per poter crescere ed essere una persona migliore di quella che ti è stata data come esempio.
E’ stata dura ma almeno in quello, a livello personale intendo, qualche successo l’ho ottenuto.
Bisogna sempre guardare da dove si è partiti per capirlo.
Davvero molte persone capitano nella nostra vita per insegnarci “come non essere” …
Verissima la tua ultima frase, ma vero anche che altre persone ci offrono un ottimo esempio di "come essere". Grazie per la tua condivisione, Pat.
Un elemento non da poco è il rispetto dei turni di parola nella comunicazione e nel farli rispettare; se l'altro tende a "parlarci sopra", mai zittirsi per ascoltarlo, verrebbe quasi spontaneo smettere di parlare per ascoltare quello che sta dicendo l'altro, che si è sovrapposto a noi ma non bisogna farlo perché questo significherebbe confermare una posizione di passività e implicitamente le stiamo dicendo, inconsciamente, che può mancarci di rispetto, perchà glielo permettiamo; invece, se si stava parlando e l'altro ci ha interrotto nel bel mezzo della frase, del discorso, si deve continuare a parlare, ovviamente senza alzare la voce, ma continuare a parlare, sempre con lo stesso tono iniziale, finchè non è l'altro a stare in silenzio, non importa se le frasi non si capiscono, non si deve smettere di parlare finchè non viene rispettato il turno di parola.
Ciao Gianluca.
Personalmente, quando incontro una persona che mi interrompe mentre parlo le chiedo di non farlo e, se continua, chiudo la comunicazione.