Performance sociale. Fuori Norma ep.33 Maura Gancitano

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 27 лис 2024

КОМЕНТАРІ • 49

  • @elisarasello6015
    @elisarasello6015 7 місяців тому +4

    Secondo me, Maura Gancitano dovrebbe essere nominata "parrimonio dell'umanità", perchè davvero è una donna e intellettuale di grande coerenza e profondità, e una voce decisa, sempre cristallina e coraggiosa.

  • @alessandraf.5534
    @alessandraf.5534 7 місяців тому +6

    Puntata stupenda e non poteva che essere così. L'immagine del canarino nella miniera mi ha colpito molto, speriamo che venga ascoltato sempre di più. Credo che siano davvero molte le persone adulte autistiche con traumi causati da questa società. Un dialogo molto importante il vostro. Grazie. ❤

  • @Dr.francescaluzzi
    @Dr.francescaluzzi 6 місяців тому +1

    Bellissima intervista, grazie. Ho scoperto di essere neurodivergente proprio grazie a Maura. Sono una psicoterapeuta e concordo su tutto quanto è stato evidenziato.❤

  • @blackrainbow6720
    @blackrainbow6720 7 місяців тому +1

    Conversazione preziosissima! Grazie infinite ad entrambe!❤

  • @claudiaciteroni1805
    @claudiaciteroni1805 5 місяців тому +1

    Preziose

  • @pikyhamilton
    @pikyhamilton 7 місяців тому +2

    Maura Gancitano mi rimette sempre al mondo, affronta sempre argomenti in modo che alla fine mi sento in pace. Non sapevo che fosse autistica e, anche se comprendo le sue riserve, mi piacerebbe qualche puntata con le sue riflessioni sull'autismo. :)

    • @fabianascolarici94
      @fabianascolarici94 7 місяців тому

      Autistica spirituale come me ❤ non la conoscevo 😱

  • @unclepecos91
    @unclepecos91 7 місяців тому

    Bellissima puntata, grazie grazie!

  • @vincenzagiammanco7717
    @vincenzagiammanco7717 5 місяців тому +1

    Avrei tanto voluto che le mie psicologhe vi avessero ascoltate in questo video invece di abbandonarmi,dicbiarandomi intrattabile dopo anni di interrompermi nelle mie "analisi" con fallacie argomentative

  • @ninabove4427
    @ninabove4427 7 місяців тому

    Grazie ❤❤❤

  • @simonacanevarolo6817
    @simonacanevarolo6817 День тому

    Ciao non posso non pensare che se ci sono così tante differenze è la " normalità" che va ridefinita.

  • @sarabonelli1104
    @sarabonelli1104 4 місяці тому +2

    Ti ho scoperta da poco e mi hai aperto un mondo. Grazie. Ho ricevuto la mia diagnosi di autismo, a 37 anni, e ancora non so esattamente “che farmene”. Da un lato è un sollievo, dall’altro un fardello e un limite perché è come se mi fossi resa conto una volta per tutte che sono proprio diversa, che non c’è modo di cambiare, di essere come gli altri, e forse anche che alcune cose non riuscirò mai a farle senza soffrire e fare fatica. Vorrei poi chiederti se in futuro ti andrebbe di fare qualche contenuto sulla genitorialità autistica o sulle famiglie autistiche. Io credo che anche il mio compagno sia autistico, e che è per questo che ci capiamo così bene… Abbiamo due figli e non ti nascondo che un po’ mi preoccupo per loro, mi chiedo come posso fare a essere un buon genitore alla luce di questa diagnosi?

    • @EmanuelaMasia
      @EmanuelaMasia  4 місяці тому +1

      @@sarabonelli1104 bisognerà sicuramente fare un video sulla genitorialità autistica, in realtà molto genitori scoprono di avere le caratteristiche dello spettro dopo la diagnosi di un figlio. Quindi questa è la prima generazione di genitori consapevolmente autistici che crescono figli consapevolmente autistici. È un momento storico irripetibile. Ma è anche vero che quei genitori hanno spesso anche figli non autistici e ti assicuro che non c’è niente che gli impedisce di essere ottimi genitori anche per loro. Ne parleremo sicuramente. Ho un’ospite di una puntata del podcast che uscirà ad agosto o settembre che affronterà l’argomento. 👍

    • @sarabonelli1104
      @sarabonelli1104 4 місяці тому

      @@EmanuelaMasia grazie per avermi risposto subito! Certo, mi si apre un mondo su tutto questo, non vedo l'ora di ascoltare la tua ospite ad agosto o settembre. Buona giornata

  • @EleonoraQuadrivi
    @EleonoraQuadrivi 7 місяців тому

    Grazie.

  • @fabianascolarici94
    @fabianascolarici94 7 місяців тому

    La lotta che avremo per tutta la vita sarà sempre la colpevolizzazione del sistema nell'adeguarsi e non dobbiamo caderci mai. E il contatto con il sistema è la chiave di tutto del nostro male se ci stiamo troppo dentro ( cioè qualsiasi contatto con esso ) e del nostro bene se ci distacchiamo il più possibile.

  • @domenicagiannetto9163
    @domenicagiannetto9163 7 місяців тому +1

    Ciao cara Emanuela, potresti tornare a fare video della tua giornata? A me piaci molto, mi piaci come ragioni, mi piace come sei. Mi fai sentire meno sola.❤

    • @EmanuelaMasia
      @EmanuelaMasia  7 місяців тому +3

      Grazie, mi piacerebbe molto, sono stata un pò impegnata recentemente ma tornerò al più presto a fare i vlog

    • @domenicagiannetto9163
      @domenicagiannetto9163 7 місяців тому

      @@EmanuelaMasia Sono molto contenta.Ti aspetto.

  • @fabianascolarici94
    @fabianascolarici94 7 місяців тому

    E non solo un modo di elaborare le cose ma a livello animico ( di anima ) siamo chiamati a ribaltare la storia
    Perché siamo a livello spirituale siamo delle anime in evoluzione rispetto ai cosiddetti neurotipici che non sono altre che delle anime stagnanti.

    • @AG_396
      @AG_396 7 місяців тому

      ??

  • @vincenzagiammanco7717
    @vincenzagiammanco7717 5 місяців тому

    Questa colpevolizzazione da parte della societa'[pero' dicono sempre "sei tu che sei paranoica,di sono venuto incontro fin troppo con la tua letteralita' e col fatto che non capisci gli impliciti. Si'ci eravamo messi d'accordo sulle modalita'di comunicazione,ma le prendi alla lettera,sei rigida e son stato fin troppo accomodante"] l'ho vissuta tantissimo. Ma soprattutto quando ho preso consapevolezza. Si viene ancbe accusati "spaccare il capello in 4" o di care i capricci se hai un sovraccarico sensoriale,specie se questo porta ad un meltdown. In tal caso mi dicono "che figura ci fai? E che figura ci fai fare?"

    • @EmanuelaMasia
      @EmanuelaMasia  5 місяців тому

      Vero, queste cose purtroppo succedono, anzi non conosco nessuna persona autistica a cui non sia capitato 😔

  • @Dr.francescaluzzi
    @Dr.francescaluzzi 6 місяців тому

    Io per lo sforzo del masking di tutta la mia vita mi sono ammalata di fibromialgia, e adesso vivo nel dolore fisico h24...il mio corpo non ha retto.

  • @silverpatrizio
    @silverpatrizio 7 місяців тому

    hai il link del video dove maura giacinto fa coming out?

    • @EmanuelaMasia
      @EmanuelaMasia  7 місяців тому

      No 🙃ma penso sia rimasto nel profilo
      Instagram di Tlon

    • @silverpatrizio
      @silverpatrizio 7 місяців тому

      @@EmanuelaMasia Tlon…cos’è?

    • @EmanuelaMasia
      @EmanuelaMasia  7 місяців тому

      @@silverpatrizio hai Instagram?

    • @silverpatrizio
      @silverpatrizio 7 місяців тому

      @@EmanuelaMasia si. Ci scriviamo già lì io e te qualche volta. Sono silverpatrizio

  • @AG_396
    @AG_396 7 місяців тому

    La neurodivergenza, per come descritta in questa chiacchierata, è estremamente diffusa, e questo, se da un lato induce a rivendicare maggiori diritti per questo "tipo" di persone, dall'altro non sembra costituire, nella stragrande maggioranza dei casi, un limite all'inserimento sociale o al procreare etc...

    • @EmanuelaMasia
      @EmanuelaMasia  7 місяців тому +3

      Sarebbe bello se inducesse a rivendicare maggiori diritti per tutti gli esseri umani a una vita più rispettosa delle proprie caratteristiche e meno performante, in cui lavorare fino allo sfinimento, affamarsi per rientrare negli standard di bellezza e costringerli ad un solo tipo di socialità per essere considerati socialmente accettabili non siano cose ammirabili ne obiettivi perseguiti. E c’é anche da ammettere un privilegio qui: non tutte le persone autistiche con le nostre caratteristiche hanno oggi la fortuna di avere la rete di relazioni e sostegno (della qualità e nella quantità) che abbiamo noi che dialoghiamo in questo video.

    • @AG_396
      @AG_396 7 місяців тому +1

      @@EmanuelaMasia io resto perplesso sul senso di etichettare come autismo "neurodivergenze" che non minano significativamente l'autonomia di un individuo. Anche perchè si tratta di uno spettro di sensibilità e atteggiamenti molto sfumati e molto diffusi, per i quali si rischia di dire che praticamenteun terzo di noi almeno ha tratti autistici, il che probabilmente è vero, ma non ci farei una crociata sopra. Ad esempio una sorta di masking lo attuiamo tutti, ad esempio in momenti di depressione, lutto o altro stato dell'animo che attenga alla sfera più personale e profonda e questo non è nè disfunzionale, nè sbagliato o frutto di una cattiva educazione. Trovo inoltre che in alcuni passaggi dei suoi video abbia un atteggiamento di irridente ostilità verso i neurotipi che "non capiscono" le sue peculiarità. Se qualcuno le manca di rispetto è un cafone, non un neurotipo, cosí come se qualcuno la evita, beh, pazienza, esistono una moltitudine di persone, contesti, mestieri che sono più o meno affini/adatti a ciascuno di noi. Vale per tutti, letteralmente per tutti. Etichettare a volte crea semplicemente barriere, non include le peculiarità, non risolve le divergenze. Siamo nell'epoca delle etichette e i conflitti e la depressione pullulano...come sempre.

    • @fabianascolarici94
      @fabianascolarici94 7 місяців тому

      @AG Non siamo delle macchine da lavoro o procreatrici

    • @EmanuelaMasia
      @EmanuelaMasia  7 місяців тому +1

      @@AG_396 l’unica cosa certa che ho capito finora è che è proprio molto difficile far capire cosa significhi “neurotipo diverso” e il tuo messaggio lo conferma. È difficile far capire cosa significa davvero “masking” e quanto cosa alle persone autistiche. Se non l’hai visto ti consiglio la puntata con Immanuel Casto in cui affrontiamo in modo un po’ più dettagliato il tema. Non è il masking “che attuiamo tutti”. Come la sensibilità, è vero che tante cose danno fastidio a tutti, ma a noi provocano dolore, è una differenza significativa. Ma capisco che non è una cosa facile da elaborare internamente, da comprendere davvero, perché anche le persone nel diagnosticare o che non sanno di essere autistiche hanno difficoltà a riconoscere la propria differenza di funzionamento avendo sempre dato per scontato di essere come gli altri… solo un po’ più sensibili o introversi. È capitato anche a me. La differenza in realtà non la fa nemmeno il pezzo di carta ma il trovarsi per la prima volta in un contesto a maggioranza autistica. Quella è un’esperienza di non ritorno, in cui avviene proprio lo scarto di consapevolezza. Improvvisamente una cosa che hai solo letto o sentito dire diventa esperienza e percepisci proprio che esistono persone che percepiscono, elaborano le informazioni e si esprimono in modo diverso dalla maggioranza. La crociata è prima di tutto trovarci, riconoscerci e poi decidere che abbiamo sofferto abbastanza, abbiamo fatto abbastanza fatica e ora non siamo più disposti a farne così tanta e soffrire così tanto. Per quanto riguarda l’essere inseriti, buon per chi è inserito. Io non ero inserita prima di sapere di essere autistica, non mi rinnovavano i contratti, non avevo amici, non ho famiglia. Ma è un discorso molto complesso: chi viene diagnosticato adesso ed è bambino non ha la libertà di crescere con i suoi tempi come abbiamo fatto noi. Un’altra cosa è pensare che essere autistici significhi essere per forza disfunzionali, l’autismo è una disabilità relazionale, il problema sta nella relazione e quindi è per metà responsabilità dell’altro. Quest’altro è di solito (per statistica) appartenente alla maggioranza neurotipica e quindi si crea la difficoltà di comunicazione (puoi cercare il problema della doppia empatia su Google). È vero che ci sono anche persone autistiche che hanno comportamenti disfunzionali, persone autistiche che hanno co-occorrenze di salute mentale o disabilità intellettiva. È chiaro che su quello si interviene. Ma pure lì: il punto di riferimento non può essere lo sviluppo tipico, non ha senso, dovrebbe essere lo sviluppo funzionale atipico. E infatti ci sono ricercatori che al momento stanno facendo questo; studiano lo sviluppo funzionale atipico. Insomma siano qualche passo più avanti del “perché darsi un’etichetta”. Chi non è sente il bisogno non cerca la diagnosi ti assicuro, non c’è niente da guadagnare. E chi non ha significativo impatto sulla vita quotidiana non la ottiene, perché bisogna che sia rispetto il criterio D. Per cui se abbiamo diagnosi è perché dei professionisti hanno deciso che abbiamo “un disturbo” che poi questo sia causato da un nostro deficit o dall’interazione con una società non accessibile e non accogliente è vero in diversa misura a seconda della persona e del suo ambiente.

    • @AG_396
      @AG_396 7 місяців тому

      @@fabianascolarici94 ?

  • @catiarizzi2006
    @catiarizzi2006 7 місяців тому

    Somiglia moltissimo a Murgia 🙂))

  • @mimmo6656
    @mimmo6656 7 місяців тому

    👎

  • @vincenzagiammanco7717
    @vincenzagiammanco7717 5 місяців тому

    Grazie❤