🎹 Vuoi imparare il piano con me? Abbonati al canale per soli € 7,99 al mese e accedi a contenuti esclusivi e lezioni progressive! Tutte le info qui: ua-cam.com/users/patricktrentinijoin
Ciao patrick bella spiegazione.... non so come usare il pedale per la seconda sezione di fur elise nel pezzo veloce se mi puoi dare un consiglio sarei felice...
Ciao, grazie mille! Dunque, per ciò che mi chiedi un bel tutorial non sarebbe male (ci penserò), ma nel frattempo qualche dritta te la do molto volentieri! Secondo me nella sezione in fa maggiore puoi pedalizzare sui cambi d'armonia, magari usando soltanto mezzo pedale anziché abbassandolo per intero. Quando arriva la parte con le note veloci della dx (do ⬆️sol ⬇️sol ⬆️sol la sol si sol ecc, per capirsi 😊) io la lascerei proprio senza pedale, o al massimo un pedale ritmico insieme ai bicordi della sinistra, non di più altrimenti si sporca il pattern della dx. Per quanto riguarda infine la parte che comincia con i "la" bassi ribattuti, lì puoi pedalizzare sul cambio accordo ma anche qui senza abbassarlo del tutto per non sporcarlo troppo, ed eventualmente cambiandolo anche più spesso se senti che le frequenze si sommano troppo! Spero di averti aiutato, un caro saluto!
Grazie, Maestro, dei Suoi consigli e della Sua disponibilità a dare ascolto alle nostre domande. Mi può dare un consiglio sulla migliore strategia da impiegare per suonare bene quelle poche battute dopo l'acciaccatura doppia nel testo di Per Elisa di Beethoven? nessun tutorial passo passo mi è stato di aiuto. In queste battute, la mano sinistra mi crea dei problemi, mi rallenta l'esecuzione della mano destra. Un Suo consiglio credo che potrebbe essermi di grande aiuto per superare l'ostacolo. Grazie
Grazie a Lei Anna Maria, è un vero piacere aiutare per quanto possibile. Quello che mi domanda riguardo a "Per Elisa" è piuttosto specifico, e probabilmente richiederebbe proprio un video a sé stante. In generale la seconda sezione di tale brano è poco conosciuta (tanti si fermano alla prima parte) ma davvero bellissima e tra l'altro ricca di elementi tecnici diversi. Il consiglio che le posso dare senza vederla suonare (quindi andando a intuito) è quello di trovare dei punti d'appoggio nella mano sinistra (in genere ogni quartina) dove scaricare il peso (e verificare bene l'allineamento con la nota corrispondente della mano destra) e cercare di affondare bene il peso su tali note lasciando invece le rimanenti molto più leggere, in modo da farle scorrere. Può anche essere studiato con la variante ritmica, ossia alternando una nota lunga e appoggiata con 3 note velocissime e leggerissime: in questo modo penso potrebbe risolvere il problema del "rallentamento" della mano sinistra! Mi faccia sapere, un caro saluto!
Grazie, Maestro, della Sua risposta in merito al testo di Beethoven Per Elisa. Seguirò i Suoi consigli e cercherò di superare quell'ostacolo. So suonare bene il tema, e tutta quella parte della scala cromatica senza guardare lo spartito, ma queste poche battute dopo la doppia acciaccatura mi mettono in crisi. Apprezzo i Suoi suggerimenti e, seguendoli, spero questa volta di riuscirci. Le farò sapere. Grazie, e cordiali saluti.
D'accordissimo, soprattutto se lo strumento ha un buon ritorno del tasto (ma talvolta, ahimè, si trovano pianoforti con un ritorno lentissimo: li detesto 😛)!
Non sono un musicista volevo solo chiedere perchè l’esecuzione di Horowitz e di Gould della Sonata no.10 (k330) di Mozart sono eseguite con un tempo così diverso? Scusate la grossolana domanda di un non musicista.....
Buongiorno Alberto! La domanda non è affatto grossolana, e si presterebbe a un lungo discorso (anche piuttosto interessante). Per essere sintetico (ossia non noioso 😊) inizio col dire che le indicazioni di tempo che venivano apposte dai compositori spesso (anzi, quasi mai) avevano riferimenti di metronomo. Per questa ragione "Allegro" può voler dire davvero un sacco di cose, e sta molto all'idea dell'esecutore dare un senso alla dicitura di "Allegro". Probabilmente questo è uno degli ambiti in cui maggiormente l'esecutore ha margine di manovra, non potendo ovviamente cambiare le note, la loro durata, le indicazioni di punteggiatura delle frasi o quant'altro. L'interpretazione passa quindi per scelte dinamiche e di velocità (oltre che per molti altri aspetti ovviamente, ma questi sono sicuramente importanti). Se poi mettiamo a confronto due artisti così "particolari" (in senso buono, nel senso che le loro esecuzioni raramente sono state standard o conformi alla media, caratterizzandosi per scelte particolari - soprattutto Gould) allora ecco che grandi differenze non diventano affatto sorprendenti. Spero di aver risposto alla sua domanda, un caro saluto!
I tuoi consigli sono sempre preziosi,io sto studiando già da diversi mesi il preludio in do min n 2 dal cbt,x quanto cerchi di studiarlo con mille varianti ritmiche,non riesco mai a superare gli 80 bps al quarto,e inoltre quando si inizia a velocizzare è più difficile mantenere il controllo w non sporcare,come si puo fare? Cmq il volo del calabrone è stupendo complimenti
Grazie mille Nicola! Per quanto riguarda il preludio capisco le difficoltà, è complicato mantenere l'uguaglianza in velocità (immagino tu ti riferisca a quello del 1° libro). Oltre ai consigli riportati nel video mi sento di dartene un altro che - a mio parere - può alleggerirti l'impatto "tecnico": pensa alla musica 😊 Lavora molto sulla tua idea di linea, di dinamica, delle voci che vuoi "estrarre" e far risaltare: in questo modo, portando la tua attenzione su tale aspetto, dovrebbe alleggerirsi la pressione sul pensiero "tecnico" del pezzo! Fammi sapere se funziona, e se hai dubbi... chiedi pure ovviamente!!
Ho 27 anni e studio pianoforte da maggio, sto studiando l’op 740 n 1 di Carl Czerny ma è come che la mano sì bloccasse dopo un po’ che tento di andare veloce, per te posso migliorare? Su UA-cam ci sono video in cui viene eseguita a velocità strabilianti :(
Ciao, benvenuto e grazie per la domanda! Secondo me ti sei quasi risposto da solo: studiare pianoforte da maggio e fare l'op. 740 di Czerny - anche solo il numero 1 e lentissimo, intendo - è una challenge non da poco. Ci sono dentro salti, scale, pattern a 3 note, tanta sinistra, è un vero compendio di tecnica digitale, e quindi credo che eseguirlo a velocità notevoli in 8 mesi partendo da zero sia davvero impossibile (per dire, personalmente affiderei uno studio come quello non prima di 3 anni di pratica e ad allievi particolarmente di talento, come sicuramente sei tu se l'hai messo su dopo 8 mesi 👍). Pur senza averti mai visto suonare (ma conoscendo le difficoltà di quello studio) il primo consiglio che mi viene da darti è quello di rilassare il più possibile i pollici, sia quando suonano che quando sono a riposo. In quel brano spesso sono la chiave tra la scioltezza e la rigidità 😉 Per il resto ti consiglio sicuramente di usare il metronomo e salire in maniera progressiva, cercando di rilassare il più possibile la muscolatura mano a mano che aumenti la velocità. Spero di esserti stato d'aiuto, un caro saluto e buono studio!
@@patricktrentini Grazie mille per la tua gentile ed esauriente risposta, mi fa davvero piacere leggere che mi consideri un allievo di talento...spero di esserlo veramente. Adoro il pianoforte e mi appassionano particolarmente gli esercizi di tecnica e per questo motivo ho deciso di affrontare il n.1 dell'op. 740. All'inizio mi sembrava impossibile ma poi piano piano sono riuscito a suonarla e ora riesco a farla ad una velocità "normale". Il problema è che la mano sinistra è comunque più lenta di quella destra e a volte non riesco a sincronizzarle bene quando devono suonare assieme alla stessa velocità. Prima di questa ho studiato il preludio in do maggiore di Bach che riesco a suonare abbastanza bene e che oramai so suonare a memoria, così come il brano di Czerny.Questo perché noto che suonando a memoria riesco a "controllare" meglio l'andatura del brano. In ogni caso grazie ancora dei consigli e della risposta, seguirò quello che mi hai consigliato per migliorare la velocità sperando di migliorare..!
Grazie Patrick il discorso sul peso non poteva essere più chiaro. Una cosa volevo precisare e vorrei sapere cosa ne pensi. È vero che il braccio peserà sempre 2kg ma se sospendo il peso in tastiera non ci saranno più i 2 kg ma molto meno. Quindi ecco perché è giusto dire che il tuo braccio pesa meno. Sei d'accordo?
Ciao Fabio! Diciamo che per non "confondere" tendo sempre - appunto - a parlare di "sospensione" o "distribuzione" del peso. Di certo concordo con te che l'agilità può riuscire se quel peso non lo poggio in tastiera ma - aggiungo, anche rispetto al video - cerco di eseguire la corsa del tasto con un procedimento meccanico che consiste nel semplice lavoro delle dita, dalla nocca fino alla falange. Per capire quale parte "lavora" un ottimo esercizio è provare ad applaudire con una sola mano 😊 Quella è la sensazione muscolare! Un caro saluto!
Ciao Chicca! Ti rispondo volentieri: questo video ha avuto - nel momento in cui scrivo - quasi 8.000 visualizzazioni, e le persone - complessivamente - lo hanno guardato per circa 600 ore. Il tutto mi ha fatto guadagnare poco più di 14 euro. Poiché fare il pianista è il mio lavoro - UA-cam è pieno di dilettanti/amatori, ma non è il mio caso (e ci tengo a precisare che non ti sto dicendo "io sono bravo" ma semplicemente "di questo io ci campo" 😛) penso che nessuno al mio posto rifiuterebbe qualche sponsorizzazione che aumenta leggermente gli introiti stessi, non credi? Anche perché in fondo faccio lezione gratis, e chi fruisce dei contenuti si deve sorbire al massimo 5 secondi di pubblicità e qualche sporadico disclaimer - che non c'è in tutti i video, anzi - skippabile senza alcun problema (nel senso che puoi mandare avanti il video fino a raggiungere la sezione successiva). Un saluto!
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D'accordissimo! Grazie di cuore
Grazie a lei!!
spieghi molto bene... io studio pianoforte da 12 anni, sto studiando Op.10 No.2 di Chopin e Scarbo di Ravel... sei molto chiaro, complimenti
Grazie mille per il tuo commento, e buon lavoro con i pezzi che hai sottomano, sono belli tosti! 💪 Un caro saluto!
Bellissima spiegazione
Grazie di cuore Annamaria!
Oltre che un bravissimo pianista hai la dote di spiegare da dio!! E non è da tutti
Grazie Marco, è un bellissimo complimento! 🙏
Grande! Applicherò i consigli al preludio in do minore di Bach, quando arriva l'allegro è una bella sfida 😅
Hai proprio ragione, è una bella sfida! Spero di cuore che i consigli ti siano utili, fammi sapere se funzionano! Un caro saluto! 😊
Complimenti
Grazie davvero Michele! 😊
Ciao patrick bella spiegazione.... non so come usare il pedale per la seconda sezione di fur elise nel pezzo veloce se mi puoi dare un consiglio sarei felice...
Ciao, grazie mille! Dunque, per ciò che mi chiedi un bel tutorial non sarebbe male (ci penserò), ma nel frattempo qualche dritta te la do molto volentieri! Secondo me nella sezione in fa maggiore puoi pedalizzare sui cambi d'armonia, magari usando soltanto mezzo pedale anziché abbassandolo per intero. Quando arriva la parte con le note veloci della dx (do ⬆️sol ⬇️sol ⬆️sol la sol si sol ecc, per capirsi 😊) io la lascerei proprio senza pedale, o al massimo un pedale ritmico insieme ai bicordi della sinistra, non di più altrimenti si sporca il pattern della dx. Per quanto riguarda infine la parte che comincia con i "la" bassi ribattuti, lì puoi pedalizzare sul cambio accordo ma anche qui senza abbassarlo del tutto per non sporcarlo troppo, ed eventualmente cambiandolo anche più spesso se senti che le frequenze si sommano troppo! Spero di averti aiutato, un caro saluto!
@@patricktrentini grazie patrick molto gentile...
Grazie, Maestro, dei Suoi consigli e della Sua disponibilità a dare ascolto alle nostre domande. Mi può dare un consiglio sulla migliore strategia da impiegare per suonare bene quelle poche battute dopo l'acciaccatura doppia nel testo di Per Elisa di Beethoven? nessun tutorial passo passo mi è stato di aiuto. In queste battute, la mano sinistra mi crea dei problemi, mi rallenta l'esecuzione della mano destra. Un Suo consiglio credo che potrebbe essermi di grande aiuto per superare l'ostacolo. Grazie
Grazie a Lei Anna Maria, è un vero piacere aiutare per quanto possibile. Quello che mi domanda riguardo a "Per Elisa" è piuttosto specifico, e probabilmente richiederebbe proprio un video a sé stante. In generale la seconda sezione di tale brano è poco conosciuta (tanti si fermano alla prima parte) ma davvero bellissima e tra l'altro ricca di elementi tecnici diversi. Il consiglio che le posso dare senza vederla suonare (quindi andando a intuito) è quello di trovare dei punti d'appoggio nella mano sinistra (in genere ogni quartina) dove scaricare il peso (e verificare bene l'allineamento con la nota corrispondente della mano destra) e cercare di affondare bene il peso su tali note lasciando invece le rimanenti molto più leggere, in modo da farle scorrere. Può anche essere studiato con la variante ritmica, ossia alternando una nota lunga e appoggiata con 3 note velocissime e leggerissime: in questo modo penso potrebbe risolvere il problema del "rallentamento" della mano sinistra! Mi faccia sapere, un caro saluto!
Grazie, Maestro, della Sua risposta in merito al testo di Beethoven Per Elisa. Seguirò i Suoi consigli e cercherò di superare quell'ostacolo. So suonare bene il tema, e tutta quella parte della scala cromatica senza guardare lo spartito, ma queste poche battute dopo la doppia acciaccatura mi mettono in crisi. Apprezzo i Suoi suggerimenti e, seguendoli, spero questa volta di riuscirci. Le farò sapere. Grazie, e cordiali saluti.
Niente male 👍! Potresti caricare un video sui vari tipi di parametri? (ALLEGRO, ALLEGRETTO, MODERATO, SCHERZOSO ecc)
Ottima idea Melvin! Me lo segno tra le opzioni! Un caro saluto 😊
Patrick Trentini 👍🤗👋
Quando suono veloce trovo molto utile sfruttare il rimbalzo dei tasti.
D'accordissimo, soprattutto se lo strumento ha un buon ritorno del tasto (ma talvolta, ahimè, si trovano pianoforti con un ritorno lentissimo: li detesto 😛)!
@@patricktrentini Non me ne parlare. Trovare un pianoforte decente (al momento, per quello che mi riguarda, a noleggio) è una vera impresa! :)
Non sono un musicista volevo solo chiedere perchè l’esecuzione di Horowitz e di Gould della Sonata no.10 (k330) di Mozart sono eseguite con un tempo così diverso? Scusate la grossolana domanda di un non musicista.....
Buongiorno Alberto! La domanda non è affatto grossolana, e si presterebbe a un lungo discorso (anche piuttosto interessante). Per essere sintetico (ossia non noioso 😊) inizio col dire che le indicazioni di tempo che venivano apposte dai compositori spesso (anzi, quasi mai) avevano riferimenti di metronomo. Per questa ragione "Allegro" può voler dire davvero un sacco di cose, e sta molto all'idea dell'esecutore dare un senso alla dicitura di "Allegro".
Probabilmente questo è uno degli ambiti in cui maggiormente l'esecutore ha margine di manovra, non potendo ovviamente cambiare le note, la loro durata, le indicazioni di punteggiatura delle frasi o quant'altro. L'interpretazione passa quindi per scelte dinamiche e di velocità (oltre che per molti altri aspetti ovviamente, ma questi sono sicuramente importanti). Se poi mettiamo a confronto due artisti così "particolari" (in senso buono, nel senso che le loro esecuzioni raramente sono state standard o conformi alla media, caratterizzandosi per scelte particolari - soprattutto Gould) allora ecco che grandi differenze non diventano affatto sorprendenti.
Spero di aver risposto alla sua domanda, un caro saluto!
Si grazie mille. Io sono un batterista dilettante e l’orecchio mi cade subito sul tempo!
I tuoi consigli sono sempre preziosi,io sto studiando già da diversi mesi il preludio in do min n 2 dal cbt,x quanto cerchi di studiarlo con mille varianti ritmiche,non riesco mai a superare gli 80 bps al quarto,e inoltre quando si inizia a velocizzare è più difficile mantenere il controllo w non sporcare,come si puo fare? Cmq il volo del calabrone è stupendo complimenti
Grazie mille Nicola! Per quanto riguarda il preludio capisco le difficoltà, è complicato mantenere l'uguaglianza in velocità (immagino tu ti riferisca a quello del 1° libro). Oltre ai consigli riportati nel video mi sento di dartene un altro che - a mio parere - può alleggerirti l'impatto "tecnico": pensa alla musica 😊 Lavora molto sulla tua idea di linea, di dinamica, delle voci che vuoi "estrarre" e far risaltare: in questo modo, portando la tua attenzione su tale aspetto, dovrebbe alleggerirsi la pressione sul pensiero "tecnico" del pezzo! Fammi sapere se funziona, e se hai dubbi... chiedi pure ovviamente!!
@@patricktrentini grazie Patrick sei unico ❤ ti farò sapere
Ho 27 anni e studio pianoforte da maggio, sto studiando l’op 740 n 1 di Carl Czerny ma è come che la mano sì bloccasse dopo un po’ che tento di andare veloce, per te posso migliorare? Su UA-cam ci sono video in cui viene eseguita a velocità strabilianti :(
Ciao, benvenuto e grazie per la domanda! Secondo me ti sei quasi risposto da solo: studiare pianoforte da maggio e fare l'op. 740 di Czerny - anche solo il numero 1 e lentissimo, intendo - è una challenge non da poco. Ci sono dentro salti, scale, pattern a 3 note, tanta sinistra, è un vero compendio di tecnica digitale, e quindi credo che eseguirlo a velocità notevoli in 8 mesi partendo da zero sia davvero impossibile (per dire, personalmente affiderei uno studio come quello non prima di 3 anni di pratica e ad allievi particolarmente di talento, come sicuramente sei tu se l'hai messo su dopo 8 mesi 👍). Pur senza averti mai visto suonare (ma conoscendo le difficoltà di quello studio) il primo consiglio che mi viene da darti è quello di rilassare il più possibile i pollici, sia quando suonano che quando sono a riposo. In quel brano spesso sono la chiave tra la scioltezza e la rigidità 😉 Per il resto ti consiglio sicuramente di usare il metronomo e salire in maniera progressiva, cercando di rilassare il più possibile la muscolatura mano a mano che aumenti la velocità. Spero di esserti stato d'aiuto, un caro saluto e buono studio!
@@patricktrentini Grazie mille per la tua gentile ed esauriente risposta, mi fa davvero piacere leggere che mi consideri un allievo di talento...spero di esserlo veramente. Adoro il pianoforte e mi appassionano particolarmente gli esercizi di tecnica e per questo motivo ho deciso di affrontare il n.1 dell'op. 740. All'inizio mi sembrava impossibile ma poi piano piano sono riuscito a suonarla e ora riesco a farla ad una velocità "normale". Il problema è che la mano sinistra è comunque più lenta di quella destra e a volte non riesco a sincronizzarle bene quando devono suonare assieme alla stessa velocità. Prima di questa ho studiato il preludio in do maggiore di Bach che riesco a suonare abbastanza bene e che oramai so suonare a memoria, così come il brano di Czerny.Questo perché noto che suonando a memoria riesco a "controllare" meglio l'andatura del brano. In ogni caso grazie ancora dei consigli e della risposta, seguirò quello che mi hai consigliato per migliorare la velocità sperando di migliorare..!
Grazie Patrick il discorso sul peso non poteva essere più chiaro. Una cosa volevo precisare e vorrei sapere cosa ne pensi. È vero che il braccio peserà sempre 2kg ma se sospendo il peso in tastiera non ci saranno più i 2 kg ma molto meno. Quindi ecco perché è giusto dire che il tuo braccio pesa meno. Sei d'accordo?
Ciao Fabio! Diciamo che per non "confondere" tendo sempre - appunto - a parlare di "sospensione" o "distribuzione" del peso. Di certo concordo con te che l'agilità può riuscire se quel peso non lo poggio in tastiera ma - aggiungo, anche rispetto al video - cerco di eseguire la corsa del tasto con un procedimento meccanico che consiste nel semplice lavoro delle dita, dalla nocca fino alla falange. Per capire quale parte "lavora" un ottimo esercizio è provare ad applaudire con una sola mano 😊 Quella è la sensazione muscolare! Un caro saluto!
Basta pubblicità di altre cose. Preferibile andare subito al sodo e dare info tecniche. Troppe chiacchiere
Ciao Chicca! Ti rispondo volentieri: questo video ha avuto - nel momento in cui scrivo - quasi 8.000 visualizzazioni, e le persone - complessivamente - lo hanno guardato per circa 600 ore. Il tutto mi ha fatto guadagnare poco più di 14 euro. Poiché fare il pianista è il mio lavoro - UA-cam è pieno di dilettanti/amatori, ma non è il mio caso (e ci tengo a precisare che non ti sto dicendo "io sono bravo" ma semplicemente "di questo io ci campo" 😛) penso che nessuno al mio posto rifiuterebbe qualche sponsorizzazione che aumenta leggermente gli introiti stessi, non credi?
Anche perché in fondo faccio lezione gratis, e chi fruisce dei contenuti si deve sorbire al massimo 5 secondi di pubblicità e qualche sporadico disclaimer - che non c'è in tutti i video, anzi - skippabile senza alcun problema (nel senso che puoi mandare avanti il video fino a raggiungere la sezione successiva). Un saluto!
Troppe chiacchiate...meno chiacchiere e più fatti, grazie
Ci proviamo 😉
Che tristezza di commento...