L'abbiamo chiesto a Marco Paolini, attore e scrittore: come possiamo raccontare la crisi climatica?
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- Опубліковано 10 лют 2025
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Mentre era impegnato con il suo progetto della @LaFabbricaDelMondo abbiamo raggiunto uno dei più famosi artisti e divulgatori italiani, Marco Paolini, per fargli la domanda delle domande: come possiamo raccontare in modo efficace l'emergenza climatica che stiamo vivendo?
#Cambiamento climatico #Paolini #Will
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No aspe. Com'è possibile che questo video abbia ancora così poche visualizzazioni? Dovrebbe averne decine di migliaia. È fantastico.
Forse perché non voliamo ricordarci che succede attualmente con la nostra pianeta.
Se non guardiamo, forse il problema non esiste.
perchè è destinato a chi già la pensa già così. Proprio come dice Marco. E siamo pochi. E siamo già fottuti
Meraviglioso, ma tragico ... mai sentito un racconto così lucido della realtà ... Grazie siete meravigliosi, con voi ho solo da imparare!
Concordo
Fantastico, un ….. come definirlo? Un grande pensatore moderno, filosofo moderno. Concordo con tutto quello che ha detto. Spero veramente per le generazioni future che quelle attuali si facciano influenzare da gente così. (E poi lo ringrazio per aver interpretato il mio eroe Mario Rigoni Stern)❤
amche la donna che ha ammazzato a oltre cento all'ora, sotto effetto (vabe, poi è stato cambiato in "colpo di tosse") è d'accordo, paolini è un grande, sono state anche le sue ultime parole e per premio neanche un giorno di carcere ma che ne sanno i duemila
Verissimo è il fatto che se questi video di denuncia restano solo tra chi già è sensibile al tema non si andrà da nessuna parte.
Bisogna diffondere il verbo e saper trasferire la coniugazione con declinazione annessa a chi non è a conoscenza del problema e tra chi invece sa ma non ne riesce a carpire l'urgenza e la gravità.
Lavoro nelle scuole e divido l'appartamento con due docenti per motivi di costi e posso affermare che gli insegnanti non si curano nemmeno minimamente della questione. ❤
Allora mi chiedo: se chi dovrebbe essere preposto a dover e poter affrontare l'argomento non è in primis sensibilizzato, anzi posso dire ad alta voce che è strafottente rispetto a ciò, come si potrebbe intervenire per poter infondere e sensibilizzare le nuove generazioni rispetto a tutto questo per poter poi dare una sterzata in senso positivo?
Quasi un anno fa il film "Don't Look Up" mi aveva fatto riflettere su quanto sia controproduttivo lo stile e il tono narrativo portato avanti, in generale, da chi guarda in alto, coloro che sono consapevoli del futuro che stiamo costruendo, quindi non posso che trovarmi d'accordo con quest'uomo che si è espresso in un modo così profondo quanto lucido e che ha evidenziato l'importanza sì dei dati, ma soprattutto dell'arte, degli artisti.
0:00 Yehezkel Raz - Rhea
0:50 Tamuz Dekel - Ripples
...profondo, il riferimento al concetto di emergenza che lascia il tempo che trova concludendo che, cessata la quale, tutto torna come prima (in attesa della prossima).
Il "disastro annunciato", rimasto inascoltato, lo conferma. Solo una politica "di livello" potrebbe risolvere. Ma siamo molto lontani.
Arti, scienze, tecnologia e cultura, se non ascoltate servono a poco.
C’è Marco Paolini e poi ci sono quelli che lavano la macchina una volta a settimana
io direi che bisogna "investire" sulle persone 😅 è lì la chiave di tutto e neanche un giorno di galera
I desideri non vanno più. Se ci fosse la pace i desideri odierni la distrugerebbero.
D altro canto ad oggi appare impossibile cooperare pacificamente sia in generale che in particolare. Perché è confuso il fatto delle linee che si possono oltrepassare per cooperare. E purtroppo questo è qualcosa che si deve imparare da soli.
Comunque continuando così è evidente il fatto che, come disse un capo pellerossa, un giorno ci accorgeremo che i soldi nn si possono mangiare e moriremo di fame.
geo ingegneria controllo climatico e scie chimiche per attuarlo.... ecco quale è il problema ma ancora non ne volete prendere atto !!! Guardate i nostri cieli ogni tanto !!
Quindi?
Con tutto il rispetto non ho capito un tappo sul significato di questo video. Che il problema principale dell’umanità sia il cambiamento climatico, ve lo siete inventati voi di sana pianta, perché di prove ce ne sono da una parte e dall’altra, ma voi avete talmente tanta voglia di cambiamento e di miglioramento, che vi limitate a sentire le campane di quelli che tengono il mondo per le palle, attraverso il potere brutale della finanza. Non voglio sapere i motivi per cui Paolini ha risposto in quel modo, non mi interessa, avendo comunque apprezzato il suo spettacolo sul Vajont. Mi limito ad osservare, che ciò che vediamo oggi nel mondo, è lo che abbiamo visto con il Vajont: solo 1 miliardo di volte più amplificato. Perché Paolini non lo capisca sono affari suoi.
Ma sono passati trent’anni. e la cosa che mi mette tristezza angoscia, ma anche rassegnazione, è che arriva una sciacquetta che anziché focalizzare l’attenzione sulla lezione che avrebbe dovuto darci la tragedia del Vajont, e cioè che il vero cambiamento emergenziale, è il fatto che il mondo è sempre più in mano a uno 0,001 periodico di ricchi impazziti, e che quindi tutto ciò che vediamo in questi giorni è una sua diretta conseguenza, coglie l’occasione per sviare l’attenzione guardando nella direzione esattamente opposta. Non spreco altro fiato perché perché parlare non è il mio lavoro, e anche onestamente non me ne frega +1 razzo di stare dietro ai vostri deliri.amen
Avete sbagliato il titolo, dovete togliere il punto di domanda!