FILOSOFIA E DESTINO - EP-33: La terra e l'essenza dell'uomo - Parte 3

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  • Опубліковано 12 вер 2024
  • Terzo episodio di lettura del testo severiniano,"La terra e l'essenza dell'uomo", attualmente nel libro "Essenza del nichilismo". In questo episodio sottolineiamo come l'essere è destinato ad apparire e anche che l'idealismo metafisico, cercando di fondare l'eternità del pensiero, come ogni tentativo di fondare l'immutabile partendo dal credere nel divenire, è destinato al fallimento. Anche la tecnica si muove nello stesso orizzonte nichilista e pertanto è la promessa mancata di far diventare l'uomo superuomo.
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    Filosofia e Destino è un canale video curato da Alessandro Tuzzato e Sergio Piccerillo e fa espressamente riferimento al gruppo Facebook "Filosofia e Destino" che trovate a questo indirizzo " / filosofiaedestino " .
    Il canale è dedicato alla filosofia in generale e alla filosofia di Emanuele Severino in particolare.
    Crediti:
    Nella sigla iniziale:
    Sonata a violino solo di
    J. G. Pisendel
    la musica di sottofondo:
    G.Torelli_Preludio per violino solo
    Esecutrice violino:
    Roberta Marzoli

КОМЕНТАРІ • 4

  • @RDiorama
    @RDiorama 15 днів тому

    Ciao! Vi sto seguendo con moltissimo interesse in quanto mi sto approcciando a questa filosofia che mi ha rapito come difficilmente riuscirei a spiegare a parole. Uno dei concetti che più mi riesce difficile comprendere è quello del divenire. Ovvero: anche se è solo apparenza, qualcosa cambia. Qualcosa scorre. Non riesco ancora a percepire l'immobilità del Tutto trascendentale in concomitanza con l'innegabile evidenza che le cose non restino assolutamente ferme. Anche solo l'illusione del movimento è comunque movimento, qualcosa che non è fisso, in quanto viene percepito come diverso (fosse anche solo nella nostra coscienza). Se tutto fosse immobile non dovrebbe esser esclusa ogni possibile forma di spostamento?

    • @FilosofiaeDestino
      @FilosofiaeDestino  15 днів тому

      Ciò che per Severino è errore è il divenire nichilistico. Ovvero il credere che le cose si trasformino, cambino di posizione ecc.
      Il divenire in realtà è una successione di stati eterni che cominciano ad apparire e cessano di apparire lasciando spazio ad altre configurazioni. Ma queste configurazioni non vengono dal nulla e non tornano nel nulla. Esse stanno eternamente nell'essere, solo che nell'apparire finito appaiono processualmente una dopo l'altra. Nell'apparire infinito invece, che è il Tutto, esse dimorano eternamente e nemmeno il loro apparire risulta diacronico.
      Questo detto ovviamente in maniera sintetica e poco esaustiva. Qui di più non si può fare.

    • @RDiorama
      @RDiorama 14 днів тому

      @@FilosofiaeDestino intanto grazie per questa risposta. Quello che non capisco è come una processualità riesca a non includere per forza un divenire. Anche fosse che le cose rimangono eterne, l’apparire stesso di una consequenzialità non significa che un ente (l’apparire o l’apparire dell’apparire) prima era in un fotogramma e poi in un altro?
      Mi immaginerei, in una realtà senza divenire, che tutti i fotogrammi rimanessero “accesi” simultaneamente ed eternamente. L’uno affianco all’altro.
      C’è un’immagine che potete offrirmi per capire meglio?

  • @giulianamarsigli7749
    @giulianamarsigli7749 3 дні тому

    Panta rei