Uragano Beryl: danni, morti e feriti

L'uragano Beryl è appena stato declassato dalla categoria 5, che indica un fenomeno catastrofico, alla categoria 4, ma in tutti i Caraibi e non solo ha già provocato danni e vittime. Il bilancio, al momento, parla di almeno sette morti e diverse decine di feriti, ma potrebbe aggravarsi rapidamente con il passare delle ore. Mentre l'uragano sta raggiungendo la Giamaica, nel suo passaggio ha già colpito duramente diversi Stati caraibici, come Grenada, le Barbados, Trinidad e Tobago, Saint Vincent e Grenadine, la Guadalupa, le Isole Vergini Britanniche e Americane, Saint Kitts e Nevis, Porto Rico, Santo Domingo e Haiti.
Beryl ha interessato anche le zone costiere di alcuni Paesi sudamericani, come il Venezuela. Tra i feriti, c'è anche Dercy Rodriguez, la vice di Nicolás Maduro. Ancora molto frammentarie le notizie sugli sfollati, che sono sicuramente diverse decine di migliaia in tutta l'area dei Caraibi. Al di là delle scene di distruzione totale, ciò che lascia spiazzati gli scienziati è la velocità con cui l'uragano sia aumentato di intensità dopo essersi formato nel Sud-Est delle Indie occidentali, molto più a Est della zona dell'Atlantico in cui avviene l'origine in questo periodo dell'anno. Quasi sicuramente, a far salire di categoria così rapidamente l'uragano hanno contribuito sia El Niño che il cambiamento climatico. Anche perché le acque dell'Atlantico settentrionale, in questo periodo, hanno temperature da 1 a 3°C superiori alla media e le temperature rilevate a maggio erano in linea con la media di agosto.
Climatologi ed esperti di uragani hanno infatti lanciato l'allarme: negli ultimi 50 anni, la probabilità che fenomeni del genere possano trasformarsi da deboli tempeste a pericolosi uragani nel giro di 24 ore si è più che raddoppiata. Eppure, mai prima d'ora, nel mese di giugno, un uragano aveva raggiunto la categoria 4. Se la stagione degli uragani si estende da inizio giugno a fine novembre, in genere quelli più potenti si verificano tra fine agosto e inizio settembre.
La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) statunitense avverte chiaramente: l'uragano Beryl è un fenomeno senza precedenti, ma è impossibile definirlo inaspettato in un contesto in cui ogni fenomeno meteorologico è fortemente influenzato dal cambiamento climatico sempre più favorito da eccessive emissioni di gas serra.
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