“HALLÁNDOME YO EN FERRARA”. Lingua e cultura ispanica a Ferrara nell’Età Moderna
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- Опубліковано 30 січ 2025
- Giornata di Studi. Sessione I, Biblioteca Ariostea, Sala Agnelli, ore 9.30-13.
Interventi di: Mirna Bonazza (Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara), Matteo Provasi (Università di Ferrara), Niccolò Guasti (Università di Modena e Reggio Emilia), Alberto Palladini (Archivio di Stato di Modena).
Che la prima Bibbia in lingua spagnola sia stata stampata a Ferrara (1553) non è un caso, ma il risultato di politiche che, sia ai tempi del Ducato che della Legazione, hanno guardato la Spagna e i suoi domini in Italia come fonte di alleanze e di ‘capitale intellettuale’. Il matrimonio tra Ercole I e Eleonora d’Aragona inaugura un periodo di fertilità culturale favorito dalla comunità di sefarditi espulsi dalla Spagna nel 1492, esilio simmetrico a quello che, con l’arrivo dei gesuiti espulsi dai territori spagnoli nel 1767, rinvigorì il clima intellettuale ferrarese.
I rapporti tra Ferrara e la Spagna hanno visto lungo i secoli una continuità esemplificata, tra le altre cose, nella genealogia dei cardinali Bentivoglio o in una circolazione libraria ancora in parte custodita nel fondo antico della Biblioteca Ariostea.
Questa giornata di studi vuole riunire studiosi e responsabili degli archivi emiliani con fondi d’interesse ispanico allo scopo di ricostruire e collegare gli episodi di un capitolo che aspira a occupare un posto non marginale nella storia della presenza spagnola nell’Italia moderna.
Giornata di studi concepita all’interno del progetto finanziato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara FIRD 2023 “Fondi d’interesse ispanico negli archivi e nelle biblioteche ferraresi” (Laura Rodríguez Fernández [P. I.], Giulia Giorgi, Giuseppe Mascherpa, Marta Fabbri).