Italia. Autostrada A14. Marche Ascoli Piceno - Emilia - Romagna. Bologna. 31.10.2024. truck drive.

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  • Опубліковано 26 гру 2024
  • Le Marche sono una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia centrale di 1 483 846 abitanti, con capoluogo Ancona, affacciata verso est sul mar Adriatico. L'Appennino umbro-marchigiano segna ad ovest il confine con la Toscana e l'Umbria; a nord la regione confina con l'Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino, a sud con l'Abruzzo e il Lazio. Sono parte dell'Euroregione Adriatico Ionica il cui forum (Iniziativa Adriatico Ionica) ha la sede del segretariato ad Ancona.
    La regione si distingue per una forte omogeneità: gran parte del territorio è collinare, i centri abitati sono per lo più posti sulle sommità dei rilievi e il paesaggio agrario, derivato dalla mezzadria, è ovunque caratterizzato da numerosi piccoli appezzamenti, bordati da querce secolari e segnati da case coloniche; la percentuale di popolazione sparsa è a tal proposito tra le più alte d'Italia[8]. Dal punto di vista antropico la regione è altrettanto omogenea: nonostante la notevole varietà dei dialetti, l'indole degli abitanti è descritta nei testi come uniforme in tutto il territorio[9]. Inoltre, la storia marchigiana è stata caratterizzata da una serie di autonomie parallele in ogni zona; lo stesso plurale del nome ne sancisce infatti l'unità fondamentale pur nella ricchezza di aspetti locali. La vocazione all'autonomia di ogni zona è anzi paradossalmente il fattore maggiormente unificante. L'economia si caratterizza per un modello economico-imprenditoriale peculiare, definito "modello marchigiano".
    La singolare ricchezza di artisti e studiosi nati nelle Marche e celebri a livello internazionale è un'altra caratteristica della regione; sono infatti marchigiani: Raffaello Sanzio (1483 - 1520), uno dei più grandi pittori di tutti i tempi; Gioachino Rossini (1792 - 1868), uno dei maggiori compositori operisti della storia della musica; Giacomo Leopardi (1798 - 1837), uno dei più grandi poeti italiani di tutti i tempi; Maria Montessori (1870 - 1952), ideatrice di un rivoluzionario metodo didattico diffuso in tutto il mondo; Gentile da Fabriano (1370 - 1427), pittore tra i più rappresentativi del Gotico internazionale; Ciriaco d'Ancona (1391 - 1452), padre dell'Archeologia; Donato Bramante (1444 - 1514), architetto e pittore, tra i principali artisti del Rinascimento; Padre Matteo Ricci (1552 - 1610), tra i più grandi divulgatori della cultura occidentale in Cina e studioso della civiltà orientale[18]; infine i due celebri compositori Giovanni Battista Pergolesi (1710 - 1736) e Gaspare Spontini (1774 - 1851).
    Le Marche sono collocate sul versante del medio Adriatico e occupano 9.365,86 km² di territorio italiano, che si estende tra il fiume Conca a nord e il Tronto a sud; a ovest la regione è limitata dall'Appennino umbro-marchigiano. Essa presenta una forma caratteristica di pentagono irregolare e si sviluppa perlopiù longitudinalmente da nord-ovest a sud-est.
    Le pianure, non rilevabili percentualmente, sono limitate ad una stretta fascia costiera e alla parte delle valli più vicine alla foce dei fiumi. Il territorio marchigiano è dunque interamente collinare e montuoso. In particolare, le Marche sono una delle regioni più collinari d'Italia: le colline comprendono il 69% del territorio (6.462,90 km²) e ben l'82% dei comuni si trova nella fascia collinare.
    Il restante 31% (2.902,96 km²) del territorio è dunque montuoso. L'Appennino che attraversa le Marche è chiamato umbro-marchigiano; esso è costituito da cinque pieghe, parallele e incurvate con la convessità diretta verso la costa. La piega occidentale si estende interamente in Umbria, le altre quattro interessano invece il territorio regionale e sono descritte di seguito, da ovest verso est
    Cecco d'Ascoli, il noto poeta e studioso medievale, rivolgendosi alle Marche, non a caso disse:
    «O bel paese con li dolci colli…»
    La piega centrale dell'Appennino umbro-marchigiano è quella che fa da confine con l'Umbria e che si estende a sud della Bocca Trabaria. Da nord a sud essa comprende i seguenti monti alti più di 1.500 metri: Monte Nerone, Monte Catria, Monte Cucco, Monte Pennino, Monte Fema. Tra il Nerone e il Catria si estende la Serra di Burano. Oltre alla già citata Bocca Trabaria, i passi più notevoli sono quelli di Bocca Serriola, della Scheggia, il Valico di Fossato e il Passo di Colfiorito. La maggior parte dei fiumi della regione nasce da questa piega.
    La piega orientale si estende dalla Gola del Furlo a quella di Arquata, per poi continuare per un breve tratto in territorio prima laziale e poi abruzzese, sino al passo di Montereale. Comprende, da nord a sud, Monte Paganuccio, Monte San Vicino, Monte Letegge e la quinta maestosa dei Monti Sibillini, con il Monte Vettore (2478 m), il massimo rilievo regionale, e numerose altre montagne che superano i 2.000 m. Questa piega è contraddistinta da numerose gole, che i fiumi nati più ad occidente devono attraversare per giungere al mare. I passi più noti sono Passo Cattivo, Forca di Presta e Forca Canapine..........

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