Grazie e complimenti per la bellezza della spiegazione! Florenskij più che trovare un punto di incontro tra razionale e irrazionale ha sovrapposto le due entità per riempire i vuoti reciproci, completare il puzzle per trovare il TUTTO. Mi sembra una metafisica concreta e per considero considero Floreskij un vero scienziato mistico. Fortuna nostra che sia esistito. MITO !
Grazie, grazie, grazie. Ricambio (in minimissima parte) con due citazioni... Che mi sono venute in mente mentre parlava... _"Il mondo non morirà mai per assenza di meraviglie, ma solo per assenza di meraviglia"_ _"Da giovane scrissi molte brevi poesie, dedicate soprattutto alla bellezza e alla necessità della Meraviglia; ed era un sentimento genuino in me, e lo è ancora. La capacità di vedere le cose che ci sono e i paesaggi alla viva luce della sorpresa; la capacità di sobbalzare alla vista di un uccellino, quasi fosse un proiettile alato; la capacità di rimanere immobilizzati di fronte a un albero quasi la sua forma fosse il gesto di una mano gigantesca; in breve, la capacità di sbattere poeticamente la testa contro un palo varia di persona in persona, ma posso dire senza presunzione che appartiene alla mia natura umana. […]. "Sogna! Perché non c'è altra verità - dice il signor Yeats - di quella che è nel tuo cuore". Il mistico moderno cerca il palo, non fuori in giardino, ma dentro di sé, nello specchio della sua mente. Ma a me gli specchi non sono mai interessati. A me interessano i pali di legno, che mi lasciano di stucco come i miracoli. Mi interessa il paletto che sta ad aspettarmi fuori dalla porta, per colpirmi in testa, come la mazza del gigante nelle favole. Tutte le mie porte mentali sono aperte su un mondo che non ho fatto io. La mia ultima porta, che è la libertà, si apre su un mondo abitato dal sole e da cose robuste, un mondo di avventure oggettive. Il paletto in giardino è una cosa che io non potrei né creare né aspettarmi: è la solida e chiara luce del giorno che si riflette su un legno rigido e dritto; è l'opera di Dio ed è meravigliosa ai nostri occhi. Ecco, non ho spiegato proprio bene ciò che intendevo: ma se voi ammetterete che la mia testa e il palo sono ugualmente meravigliosi, acconsentirò a lasciarvi dire che sono entrambi di legno"_ G.K. Chesterton
grazie... il problema di Florenskij è semplicemente drammatico: è talmente illuminato che noi possiamo soltanto ammirarlo ma non capirlo... il suo Destino è di essere incompreso... quindi: quasi dimenticato..
Grazie e complimenti per la bellezza della spiegazione! Florenskij più che trovare un punto di incontro tra razionale e irrazionale ha sovrapposto le due entità per riempire i vuoti reciproci, completare il puzzle per trovare il TUTTO. Mi sembra una metafisica concreta e per considero considero Floreskij un vero scienziato mistico. Fortuna nostra che sia esistito. MITO !
Grandissimo intellettuale Florenskij . Le fondamenta della Verità , sacerdote ortodosso.
Grazie, grazie, grazie.
Ricambio (in minimissima parte) con due citazioni... Che mi sono venute in mente mentre parlava...
_"Il mondo non morirà mai per assenza di meraviglie, ma solo per assenza di meraviglia"_
_"Da giovane scrissi molte brevi poesie, dedicate soprattutto alla bellezza e alla necessità della Meraviglia; ed era un sentimento genuino in me, e lo è ancora. La capacità di vedere le cose che ci sono e i paesaggi alla viva luce della sorpresa; la capacità di sobbalzare alla vista di un uccellino, quasi fosse un proiettile alato; la capacità di rimanere immobilizzati di fronte a un albero quasi la sua forma fosse il gesto di una mano gigantesca; in breve, la capacità di sbattere poeticamente la testa contro un palo varia di persona in persona, ma posso dire senza presunzione che appartiene alla mia natura umana. […].
"Sogna! Perché non c'è altra verità - dice il signor Yeats - di quella che è nel tuo cuore". Il mistico moderno cerca il palo, non fuori in giardino, ma dentro di sé, nello specchio della sua mente. Ma a me gli specchi non sono mai interessati. A me interessano i pali di legno, che mi lasciano di stucco come i miracoli. Mi interessa il paletto che sta ad aspettarmi fuori dalla porta, per colpirmi in testa, come la mazza del gigante nelle favole. Tutte le mie porte mentali sono aperte su un mondo che non ho fatto io. La mia ultima porta, che è la libertà, si apre su un mondo abitato dal sole e da cose robuste, un mondo di avventure oggettive. Il paletto in giardino è una cosa che io non potrei né creare né aspettarmi: è la solida e chiara luce del giorno che si riflette su un legno rigido e dritto; è l'opera di Dio ed è meravigliosa ai nostri occhi.
Ecco, non ho spiegato proprio bene ciò che intendevo: ma se voi ammetterete che la mia testa e il palo sono ugualmente meravigliosi, acconsentirò a lasciarvi dire che sono entrambi di legno"_
G.K. Chesterton
Grazie Stefano, speriamo di vederci nel nuovo anno
Lui come Steiner .
grazie... il problema di Florenskij è semplicemente drammatico: è talmente illuminato che noi possiamo soltanto ammirarlo ma non capirlo... il suo Destino è di essere incompreso... quindi: quasi dimenticato..