Questo era il motocross che amavo....

Questo era il motocross che amavo...!
Il motocross di una volta era una disciplina molto diversa da quella che si pratica oggi. Era un mondo fatto di passione, sacrificio e tanto sudore, dove i piloti erano spinti dalla voglia di mettersi alla prova e superare i propri limiti.
I circuiti erano fatti di terra battuta e sassi, dove la polvere sollevata dalle moto rendeva l'aria densa e impregnata di un profumo unico, un mix di benzina e fango che faceva venire la nostalgia ancora prima di aver lasciato il campo di gara.
I piloti erano atleti veri e propri, pronti a sfidare le asperità del terreno e le condizioni meteo più estreme, senza la protezione e i comfort di cui godono gli sportivi moderni. Non c'erano caschi aerodinamici, tute protettive o scarpe personalizzate: si correva con il cuore in mano, con la sola forza delle braccia e delle gambe.
Eppure, nonostante le difficoltà e i rischi, l'amore per il motocross era così forte da spingere i piloti a continuare, a lavorare duro e a migliorare sempre di più. La passione e la determinazione erano gli unici alleati in pista, ma erano abbastanza per superare le sfide più ardue e per raggiungere la meta.
Oggi il motocross è diventato un'industria multimilionaria, con sponsor, team professionali e mezzi tecnologicamente avanzati. Ma la magia e l'essenza di quella disciplina sono rimaste le stesse: la voglia di sfida, la passione per il territorio e la consapevolezza che solo il sacrificio porta alla vittoria.
Chi ha avuto la fortuna di vivere quegli anni d'oro del motocross, sa che quel mondo non tornerà mai più. Ma la nostalgia rimane, e ci fa sognare ad occhi aperti, quando torniamo a pensare ai sacrifici, alla polvere e alla passione di quei giorni lontani.
Donato