Grande sapienza compositiva, grande senso timbrico, capacità di alternare momenti drammatici, grandguignoleschi a fasi più serene, echi della musica della prima metà del 900 abilmente amalgamati in un contesto moderno e avanguardistico: non si coglie l'orizzonte strutturale del brano ma forse il Maestro non aveva voluto calare la sua musica in una forma definita. Questo fatto apre traiettorie nuove e libere ma alla fine il tutto risulta un po' ripetitivo.
Grande sapienza compositiva, grande senso timbrico, capacità di alternare momenti drammatici, grandguignoleschi a fasi più serene, echi della musica della prima metà del 900 abilmente amalgamati in un contesto moderno e avanguardistico: non si coglie l'orizzonte strutturale del brano ma forse il Maestro non aveva voluto calare la sua musica in una forma definita. Questo fatto apre traiettorie nuove e libere ma alla fine il tutto risulta un po' ripetitivo.
Un omaggio al maestro una figura importante nella storia culturale italiana. Una figura elitaria, forse troppo
Un capolavoro assoluto.
Come mai lo definisce tale, se è lecito chiederlo?
Credo che tu, Sgiorg, non hai affatto i requisiti per poter sentenziare la benchè minima cosa su Bussotti.