INFORMAZIONE PER I PALERMITANI: nella maglietta c'è scritto "completamente vaccinat*". Lo squalo sorride perché alla fine del 2020 circolava la voce che per produrre i vaccini dovevano sterminare gli squali per prelevarne un importante ingrediente. I vaccini sono una specie di intruglio magico. Li usano nei paesi civilizzati per prevenire la diffusione di malattie. "Beaches" significa spiagge, però attenzione perché è un gioco di parole. Adesso che l'avete capita potete acquistarla qui: www.pampling.com/productos/9072-Fully-Vaccinated-Beaches Inserite il codice BABILONIA e Pampling vi regala un paio di calzini a vostra scelta 🧦
Ma la storia che Imen Jane abbia lasciato una recensione su trip advisor dichiarandosi stupita della presenza del wifi e che non ci fossero palafitte è vera o è una bufala?
Qualche settimana fa ho fatto un esame all'università. Sono una studentessa di storia dell'arte e tra gli argomenti d'esame c'era il Louvre. Non ho mai avuto la possibilità di visitarlo in quanto non ho disponibilità per viaggiare. Il professore mi ha fatto un discorso il cui fine era " non puoi fare sto corso se non hai mai visto questo e quest'altro ". Tutto ciò ha penalizzato il voto finale. Ho pianto di rabbia e rassegnazione. Grazie Iris, mi sono sentita veramente sollevata nell'ascoltare le tue parole.
Mi spiace!! Anche io studio in ambito artistico e sono fortunata ad avere un prof che se non hai visto qualcosa cerca le foto migliori e ti spiega le opere in modo da farti quasi sentire lì, perché lui le ha studiate e le ha viste e questo te lo vuole trasmettere, anziché mortificarti... Ma vabè non tutti sono adatti a fare i docenti.
ho fatto architettura e i prof sto discorso lo facevano sempre... ma io a vent'anni che a malapena mi pagavo gli studi cosa dovevo dire? Mi facevano veramente impazzire di rabbia, come se vivessimo tutti pieni di soldi e possibilità infinite. Io boh... Btw non ci pensare, non sanno nemmeno come sono girati. La prossima volta diglielo "non me lo posso permettere, se ha voglia di offrirmi lei il viaggio, vado volentieri".
@@mauriziogiusti1769 ha esattamente tutti i torti. Gli insegnanti decidono i contenuti del corso, se un insegnante (che deve decidere corso, libri di testo e materiale curricolare e riferimenti) non dice a inizio corso che esistono delle risorse da andare a consultare e questo verrà preso in considerazione all’esame, è solo un classista sadico.
Era successo anche a me in un negozio della mia città. Stavo lavorando e una cliente voleva sapere la storia del negozio perché il negozio in questione era ed è tutt'ora sito in un palazzo storico. Io, sebbene conoscessi la storia, decisi di tagliare corto (ovviamente con gentilezza) perché avevo anche altri clienti da servire e non avevo né il tempo né la voglia di mettermi a chiacchierare e di creare, di conseguenza, una lunga fila. La cliente fece per andarsene stizzita dicendo che non è così che si trattano i clienti e che, in quanto persona pagante, aveva il diritto di tutte le attenzioni e gli onori del caso. Ricordo la risposta iconica di un'altra cliente, più in là con gli anni rispetto alla prima: "signora, forse non si è resa conto che al mondo ci sono altre persone oltre lei e che in questo negozio non è l'unica che paga. Lasci lavorare in pace il personale".
Scusami collega. Un’informazione di servizio: ma in scala da 1 a 100 quanto è grave che io non abbia assolutamente idea di chi siano codeste individue di cui disquisisci in questo videogiornale?
@@irisbabilonia ahahahha ti adoro collega. Oddio sogno sempre il giorno in cui potrò farti una bella masterclass di dizione 🤣🤣🤣 nulla da dire sull’uso del diaframma invece, mortacci se spingi ahahhaa puoi anche meno volendo, però ti adoro. Ad agosto scendo giù in terra di Trinacria un paio di settimane, magari ci si riesce a vedere chissà
Io sono una Paola, ho pianto, grazie per questo video, non conoscevo queste persone e non sapevo nulla su cosa fosse successo ma la questione è veramente importante, l'empatia e la comprensione sono strumenti fondamentali per una buona comunicazione e per la crescita comune, senza comunicazione siamo peggio che animali. Segue un sunto della mia storia: (Nata in un paesino del sud, dopo abbandono di minore, collegio a 10 anni e comunità dai 14 alla maggiore età, subisco sevizie fisiche e mentali nei diversi ambienti che frequento, lascio la scuola al 4° per lavorare, viaggio [Romania, Germania, Austria] lavoro dove trovo e nel frattempo faccio corsi, quelli che capitano, quelli che riesco a fare, mi sposo ma nonostante 12 anni di sacrifici lui mi lascia perché la nuova capoufficio che conosce da 2 mesi gli dice che ha sbagliato a sposarsi e dovrebbe tornare in università [lui non tornerà a studiare cosa che comunque non ero io ad impedirgli di fare, anzi, ma da certe scelte non si torna indietro], mio padre ci lascia ed eredito 1/12 di una casa quindi ritorno al mio paese natio, mi ammalo di tumore contemporaneamente allo scoppio di una pandemia [adesso sono in remissione], oggi ho 35 anni, pochi titoli che qui sono carta igienica, non ho la patente, cerco di fare quello che trovo e in tutto questo mi è stato detto e ho sempre pensato che la colpa fosse solo mia) Non so se tra le righe si riesce a percepire quanto questo video sia importante, lo è molto, grazie per averlo fatto.
Coraggio!!! Io sono più giovane e la mia vita, almeno per adesso è stata molto molto semplice, ho subito solo poche ingiustizie, come lavori non retribuiti, ma a parte queste disavventure sono molto fortunata. Leggendo una storia come la sua non posso far altro che pensare a quanto certe persone siano forti, forse lei non se ne rende conto, ma da uno sguardo esterno quello che traspare dal suo racconto è la vicenda di una persona coraggiosa e tenace che ha sempre lottato, non di una persona incapace. Io le auguro il meglio e mi creda, la sua storia e i suoi sacrifici valgono molto di più del mio di impegno che ho una famiglia stabile e delle possibilità economiche e vale molto di più di chi si permette di giudicarla.
@@mariachiaralucchesi6144 Grazie per questo suo commento, mi commuove moltissimo! Io non mi ritengo una persona coraggiosa o forte, nella mia vita ci sono state anche tante cose belle, purtroppo ho conosciuto persone molto fortunate economicamente avere problemi peggiori dei miei, accade anche questo e col tempo ho imparato che la sfortuna peggiore che si può avere nella vita è non saper comunicare con gli altri, non c'è modo di sfuggire ad una solitudine come questa, nel mio caso ho solo cercato di tenere il cuore aperto perciò mi ritengo una persona molto fortunata, la ringrazio per l'augurio e ricambio con affetto 🤗(cit. "Non avere paura di soffrire, tutto il mondo soffre")
È vero che a Milano si usano tanti inglesismi, soprattutto relativi al gergo lavorativo di alcuni ambiti...MA le uova strapazzate, le chiamiamo uova strapazzate. E la maggior parte di quelli che vogliono fare gli inglesini di sta ceppa, l'inglese in realtà lo parlano da cani e dovrebbero prima imparare ad esprimersi decentemente in italiano. Ciò detto, lei voleva chiaramente far sfigurare ognuna delle persone con cui ha avuto a che fare, la dimostrazione che i soldi non ti rendono una persona di classe e che se sei una pezzente dentro, puoi pure guadagnare i famosi 30€ l'ora che sarai sempre più pezzente della ragazza che ne guadagna 3.
vero! Anche io, quando sono stata a Milano, ho visto un sacco di gente usare questi inglesismi, o inglese italianizzato. Io penso che siano abbastanza ridicoli per tutta una serie di motivi, ma insomma...se vuoi fare il fighetto con l'inglese misto all'italiano, cerca almeno di usare la pronuncia corretta.
Faccio notare, oltre a tutto il resto, quanto ci sia di sbagliato nel vantarsi di essersi fatta sfruttare da stagista lavorando fino alle 23, fatto che non solo non va a suo merito (la stagista gratis/sottopagata è comunque qualcosa che non tutti si possono permettere di fare), ma evidenzia un sistema che tratta i giovani e i lavoratori in genere come carne da macello. Finché ce ne vanteremo anziché esserne schifati, si andrà poco lontano
Faccio presente che non so chi siano ste due e che non mi frega una cippa di tutta sta polemica ma guardo ugualmente il vidio solo perché mi fai sganasciare concigluandomi il sonno...
Infatti io sono convinto che una delle cause dello sfruttamento in Italia sia costituito da questa massa di yesmen e yeswomen che considerano un vanto e un merito il non avere una vita perché il capo gli ha chiesto di stare fino alle 11 di sera.
Lo dico da persona che vive al nord, se una fosse arrivata e mi avesse detto: "vorrei delle SCRUMBLED EGGS con un po' di pepe" l'avrei mandata a cagare
Sono vergognose queste due. Sono napoletana, studio legge internazionale a Malmö, In Svezia e per mantenermi faccio diversi lavori sporadici (ristornate italiano, babysitter, etc). Il razzismo che ho visto nei miei confronti dalle persone del nord ITALIA non l’ho MAI e dico MAI subito dagli svedesi o persone di altre nazionalità. Ricordo perfettamente una studentessa di Milano in Svezia seduta a mangaire con altri studenti (alcuni italiani e altri stranieri) che rispose all’amica che le disse ‘hai visto che la ragazza (cioè io) è italiana?🤩’ e lei rispose con aria stizzita ‘’vabbè adesso ‘italiana’.. è napoletana.’’ Mi sentii molto male.
Dai!!! Bella Malmö, ci sono stata quasi due anni. Mi dispiace molto per quel commento, si vede che questa ragazza era abbastanza ignorante, checché studiasse, ecc... Vedila così: perlomeno sai che ora da lei dovrai guardarti bene e che è meglio tenerla a distanza. Sempre meglio che trovartela con amica e poi ricevere le sue stilettate alle spalle dopo 😅 Buona fortuna con gli studi 💪💪💪
Oy non generalizzare perché fai il loro stesso gioco, cioè dei Milanesi. Il resto del Nord si indigna delle persone che non si impegnano in quello che fanno da Nord a Sud passando per il centro. Sono stato in Australia e si capiva che certi Australiani erano razzisti ma in ogni caso non dirò mai che tutti sono così. Anzi ho ricevuto più razzismo da altri italiani, che mi hanno dato di quello che dicevano “basta italiani intorno a me” e poi andavano in giro solo con italiani, vabbè io che andavo i giro con gli inglesi “stupidi” non potevo parlare con loro. Purtroppo troppi milanesi sono così, pure chi è immigrato lì dal sud si è adattato alla loro mentalità.
@@lucreziasabbioni2484 poi io faccio parte del club di quanti hanno dovuto lavorare mentre studiavano e ho fatto la commessa, ho lavorato in un bar e cose simili... Quindi mi nasce una "simpatia" spassionata per certe uscite... A me è capitata, per esempio, una mia responsabile, anni 21, esperienza poca ma santi in paradiso tanti, che un giorno, di fronte ad una mia richiesta di assistenza perché si era bloccato il PC collegato al registratore di cassa, mi chiese di sincerarmi che la presa fosse inserita... Ora, io non sono un genio dell'informatica e nemmeno un perito elettronico, però fino alla presa ci arrivo. Fin qui niente di male, comunque. Subito dopo però, di fronte al mio sguardo un po' interrogativo (tipo "mi prendi per scema, ma non ho il coraggio di dirtelo perché sei la mia responsabile") lei si giustificò con questa uscita: "sai con le commesse non si sa mai, puoi aspettarti di tutto". Ok, grazie per aver equiparato tutta la categoria a quella delle oche giulive. Io le ho sorriso, dentro di me le ho augurato di provare un repentino e ripetuto bisogno di correre bagno, avrei voluto buttarle lì una frase in greco antico, ma poi ho pensato alle bollette da pagare e alle tasse universitarie...
Ho lavorato nella ricezione in Riviera, non sono del Sud e ho il classico accento locale: al netto del razzismo regionale posso confermare che di questi personaggi è pieno, da tutte le parti di Italia. Di solito chi ti fa pesare il "lavoro, fatturo, pretendo" alla Cummenda non solo è classista ma è una persona che probabilmente non sa stare al mondo perché per relazionarti come nel 1800 sei semplicemente un disadattato. Gli amici che le fanno "batti il cinque" sono allo stesso modo imbarazzanti.
SEI UNA GRANDE CECILIA.. Riassunto perfetto, grande!!! Che razza di gentaglia... scarsi che si arrampicano socialmente per vagare nella mediocrità, ma credono di essere eccellenti.....i classici asini presuntuosi e finti laureati...😆 FANTOZZIANE del 2000....SIGNORINE SILVANI dei giorni nostri.......tristezza infinita...
Lavoravo come cameriere in una trattoria di alcuni parenti alla lontana, gli serviva del personale ed io avevo bisogno di lavorare. "Fortunatamente" era solo il fine settimana dato che passavo il resto dei giorni a recuperare fisicamente e psicologicamente dal "lavoro". Spesso arrivavamo anche a 17 ore di lavoro in un giorno dalle 10 del mattino alle 3 del mattino. Niente pausa pranzo, si mangiava qualcosa durante il servizio, sbocconcellando qua e là mentre si portavano avanti ed indietro i piatti, la cena era alle 3 del mattino. Arrivavo a casa alle 4 ed andavo a dormire con lo stomaco pesante dato che per la fame mi abbuffavo "almeno la pizza è gratis" mi dicevo. Le pause bagno erano rare, io andavo solo una/due volte al giorno perchè non c'era mai tempo dato che il ristorante era sempre pieno ed eravamo solo in 3 a servire. Una mia collega negli attimi di respiro correva a fumare (finiva un pacchetto al giorno), mentre io correvo in bagno a piangere perchè tra gli intensi dolori ai reni, alla schiena, ai piedi ed il mal di testa andavo spesso nel panico ed avevo paura di avere una crisi di nervi davanti ai clienti. Quando un nuovo cameriere arrivava durava massimo una settimana perchè non riusciva a sopportare la mole di lavoro; li comprendo tutti ma io non potevo lasciare perchè era "la famiglia". Ho lavorato per 6 mesi da loro ed a Giugno me ne sono andato dato che speravo sarei entrato in uni in un'altra regione. Il rumore delle posate che tagliano il cibo e la gente che mastica sono dei rumori che mi danno ptsd. Un diploma alberghiero da servizio di sala e vendita buttato nel wc, non credo riuscirò mai più a fare questo lavoro. Mi fa incabbare quando "i boomer" (con boomer intendo la gente che rispecchia quello stereotipo), decantano come "i giovani" non vogliono lavorare. Vieni tu col catetere a servire 50 tavoli con una ventina di bambini urlanti che ti corrono addosso perchè i loro genitori hanno dimenticato a casa i guinzagli e tu, quindi, cerchi di fare lo slalom mentre i tuoi reni si pregustano i calcoli come io mi pregustavo una quantità di alcool da coma a fine giornata!
Tra la laurea triennale e quella magistrale mi sono presa un anno di pausa perché, in primis, non riuscivo più mentalmente a focalizzarmi sullo studio ed ero completamente demoralizzata, inoltre volevo trovare un lavoro da svolgere in contemporanea allo studio. Lascio perdere l'ulteriore depressione che ne seguì dovuta alla difficoltà di trovare un lavoro qualsiasi (anche pulire i cessi) e mi focalizzo su un punto che hai toccato (se mi permetti di darti del "tu"): i giovani non hanno voglia di lavorare. Un bar della città in cui vivo (la cui proprietaria si era precedentemente candidata come consigliera comunale di un partito di sinistra) pubblica un annuncio in cui v'è scritto che cercano un/a cameriere/a. Dunque chiamo e mi viene detto di recarmi lì per discuterne. Il marito della signora (immagino co-proprietario) mi fa sedere e cominciamo a parlare del ruolo, delle mansioni, del periodo di prova ecc... . Mi dice che la paga è di 500 euro al mese (alle volte potrebbe uscirci un 50 euro come mazzetta), le ore vanno da un full-time (8 ore) a più di un full-time (fino a che il locale non chiude), e mi dice apertamente che "il contratto c'è ed è per un part-time e viene fatto perché dobbiamo essere in regola nel caso in cui arrivino le forze dell'ordine a fare i controlli. Il barista è quello che prende di più con 1100 euro a mese, comprensivi di assegni per i figli". Ancora oggi ripenso alla disinvoltura con cui mi diede tutte queste informazioni. Il fatto che almeno un contratto loro lo stipulavano mi fece dire di essere pronta per il periodo di prova (mettendo in conto che già mi ero presentata presso altri datori che non offrivano contratti ma solo paghe e orari da schiavi (2 euro l'ora) e mi ero comunque detta disponibile). Insomma, ero disposta a tutto. Dal bar non ricevetti mai alcuna chiamata, ma qualche giorno dopo lessi un post che pubblicarono sulla loro pagina relativo al fatto che "i giovani non hanno voglia di lavorare". Ovviamente, molti commenti si interrogarono sul perché non riuscivano a trovare questi giovani e sulle condizioni lavorative. Il mio era tra quelli. Questa narrativa de "i giovani non vogliono lavorare" mi rode come poche cose nella vita. I boomer poi che dicono "ma cosa ti aspettavi? 1200 euro al mese già da subito? Bisogna fare la gavetta! I giovani d'oggi non vogliono fare gavetta, come abbiamo fatto anche noi ai nostri tempi! Sono degli sfaticati!". E poi penso al barista sulla trentina (forse anche vicino ai 40 anni) con figli, che di gavetta ne avrà fatta pure lui, e che prende 1100 euro al mese totali, con contratto part-time nonostante lavori più del doppio. Ma a chi vogliono darla a bere.
È verissimo quello che dici, mi dispiace tanto per te, io x fortuna dopo anni di stipendi da fame adesso guadagno abbastanza bene e ho il mio giro di clienti con cui ho fatto amicizia, ma lo rifarei se potessi tornare indetro? NO. Ho passato anni di merda in cui lavoravo 14 ore al giorno e quando riuscivo a dormire sognavo che stavo ancora lavorando 😂. Ho cominciato a bere di nascosto e a pippare x riuscire a stare in piedi, adesso è finita grazie a dio ma come me erano tutti i miei colleghi, chi non ci passa non lo capirà mai. Se sta mapelli avesse mai il coraggio di dire una cosa del genere a me si prende quattro schiaffi in faccia.
Motivo per cui io le pochissime volte che vado al ristorante cerco di dare meno fastidio il possibile... Mangio tutto tendo a non lamentarmi, l'unica volta recente ho preso in disparte un cameriere per fargli notare che c'era una larva nel mio piatto (c'erano dei porcini ed è un abitante comune dei funghi, ma è grossa ed ha un guscio duro è la larva di un piccolo coleottero ) piuttosto che fare casino, anche perché questo prova che i funghi fossero selvaggi e non coltivati. Ma non tutti i clienti hanno la sensibilità di sapere che nei funghi possono esserci e sfuggire alla cucina. La volta precedente risale a luglio dell'anno scorso mio padre stava morendo, e non avendo il tempo di andare a casa ci fermiamo in una pizzeria, io chiedo una pizza bianca che in tanti qui sulle Alpi chiamano "focaccia", mi portano una crosta di sale... E al mio lamentarmi della crosta di sale, la cameriera mi risponde "siamo una pizzeria napoletana noi non la sappiamo fare la focaccia, tornatene a Genova" E il vaffamboc mi è uscito dal cuore.
Ciao Iris ! ♥️ Sono una un’accompagnatrice turistica con patentino, il lavoro è poco, i turisti non vogliono più ne guide ne accompagnatori. Il turismo è cambiato con il boom di internet e le prenotazioni fatte da individui privati. Inoltre faccio la Guida in un sito archeologico, gestito dallo stato, dunque non vengo pagata perchè risulto volontaria 👍🏻 evviva ! Come associazione che ha vinto un bando di concorso per gestire questo Sito archeologico insieme alla soprintendenza delle belle arti abbiamo il diritto di chiedere delle offerte, libere, per la manutenzione del sito, come taglio erba ecc…. In Piemonte i corsi per diventare Guida Turistica ( provinciale perchè ogni provincia ha bisogno del suo patentino cioè di un corso e di un esame) sono bloccati non ne esistono più per blocco di fondi. Per fotuna io ho avuto la possibilitá, ben sudata, di studiare altro e faccio altri lavori in aggiunta a questo che risulta a questo punto un hobby. Quindi direi a queste tizie di informarsi davvero prima di sparare cagate 😅
@@ADMPD magari tutti la pensassero così. Ricordo un signore in visita al sito archeologico che ha anche avuto il coraggio di dirmi che dicevo solo falsità. Che essendo solo rovine e fondamenta così antiche noi non siamo nessuno per dire come fosse stata la città in realtà.. 🤣 probabilmente Roma, Pompei, tutti gli altri siti meglio conservati, i vari studi archeologici della storia, non bastano per lui. E purtroppo questo è il pensiero comune. Ho altre passioni e tanti progetti noi giovani non ci abbattiamo devono darci fiducia.
@@effe2049 Appunto! L'ultimo che ho fatto io in Campania è stato 7 (credo... non ricordo in effetti...) anni fa, e mi pare che non ce ne siano stati altri da allora...
Trovo di cattivo gusto in prima persona la cosa del "lavori sottopagata perché non ti impegni abbastanza", perché persino mia sorella sta facendo lo stage e contemporaneamente sta lavorando come cameriera, con il risultato di lei sempre stressata ed arrabbiata. Non tutti possono avere una vita universitaria rosea, fun fact che per cultura generale sulla vita o anche chiamata educazione bisognerebbe sapere
Ciao Iris, ho per te un aneddoto sul "se ti impegni ce la puoi fare anche tu" (è un pippone lunghissimo, scusa). Io non ho avuto una carriera scolastica brillante e dopo aver intrapreso una altrettanto fallimentare carriera universitaria alla facoltà di chimica industriale, un importante lutto familiare e successivi anni di indecisione su cosa fare nella vita, l'anno scorso mi sono iscritta alla scuola di estetica (per cui ho sempre avuto un interesse) e ho preso il mio attestato. Siamo in piena pandemia ma ho la fortuna di aver trovato un posto di lavoro (una sana botta di fortuna nonostante col tempo capisco perché ci fosse un posto vacante). Un giorno mi trovo a scambiare due chiacchiere con una cliente che mi racconta come fosse stata una ricercatrice in Italia, poi fosse andata in Germania perché la pagavano di più, e poi tornata qui convinta da uno stipendio da sogno. Al che lei mi chiede se vista la mia età (32anni) avessi sempre fatto l'estetista; io le rispondo raccontandole un po' la mia storia e di come non me la sono sentita di continuare di finire a forza l'università solo per il fatto di averla iniziata. La cliente decide allora di dirmi tutti i moduli da scaricare per recuperare gli esami fatti e finire l'università in modo da poter mollare questo lavoro e intraprendere una carriera nella formulazione dei cosmetici se tanto questo è il settore che mi interessa. Io l'ho guardata negli occhi e le ho detto "guardi che questo lavoro per me non è un ripiego, è ciò che mi piace fare nella vita". Lei mi guardo sbigottita...non poteva credere che io avessi scelto volontariamente questo come lavoro u.u
Mio marito lavora installando condizionatori d'aria. Un giorno si è trovato a dover andare a riparare una macchina in un ufficio pubblico, tipo un comunque, ora non ricordo. Era agosto, con 40ºC all'ombra. Lui lavora, troppo spesso, sui tetti e sui terrazzi, dove sono posizionati i motori dei vari condizionatori. Ecco, una dipendente pubblica, quando arriva, gli si avvicina e gli dice "Ah era ora che arrivassi, con questo caldo non possiamo mica lavorare!" (vorrei sottolineare il tono sprezzante che usa la signora per rivolgersi a lui). Mio marito la guarda e gli dice "Qui dentro non potete lavorare solo perché non c'è il condizionatore? Cosa devo dire io che per farvelo funzionare devo stare sotto il sole a mezzogiorno in pieno agosto?" (Lui si era un po' risentito, perché commenti così purtroppo ne riceve un sacco). La risposta di lei è stata "Beh, la prossima volta studia, così lavorerai qui dentro come noi". Lui tipo si è girato, ha preso gli attrezzi e le ha detto che avrebbe dovuto aspettare che venisse qualcun altro allora. Un aneddoto che mi fa sempre rabbia. Non puoi sapere se chi hai davanti ha studiato o no, o il perché non ha potuto/voluto studiare per raggiungere un altro tipo di lavoro. Ma ciò non toglie che non sia una persona onesta, che sta svolgendo il suo lavoro. Una cosa che mi ha sempre detto lui, è che medici, avvocati, professori... fanno spesso commenti di questo tipo, senza rendersi conto che non tutti possiamo essere medici o avvocati. Servono anche gli operai che ti costruiscono la bella casa dove vivi, o pensi che la tua laurea in giurisprudenza ti aiuti a costruirtela da solo? Questa gente è semplicemente classista, e vede come un demerito un lavoro più "umile", e odio usare questa parola perché non c'è niente di umile in un lavoro comunissimo, ma è per capirci.
Che aneddoto, non avrei mai voluto leggerlo, ovvero non vorrei fosse accaduto, ma grazie per averlo condiviso. Anche il lavoro del contadino/allevatore è considerato da zoticone, ma le persone spesso non si rendono conto che hanno bisogno del contadino almeno 3 volte al giorno, tutti i giorni, per vivere. Fossimo tutti avvocati farmacisti e impiegati.. che cosa mangeremmo? Che fatica l'ignoranza
Graceisnotmyforte eh hai ragione,c' e' un classismo(bullismo) strisciante ovunque,in banca,negli uffici,dal medico...se sei un manovale o un operaio non ti ascoltano neanche,tanto questo non capisce un cavolo(pensano),e' vergognoso ma e' cosi!
Ciao Iris, adoro ogni tuo video e ogni tua analisi. Purtroppo di lavoro sottopagato ne posso parlare benissimo e sono anche una privilegiata “laureata”. Sono un’infermiera, ho studiato all’università pubblica di perugia, ma sono trapanese. Dopo la laurea torno a Trapani per lavorare. Trovo lavoro dopo 2 mesi, messa in regola part time a 18 ore ma lavoravo più di 50 ore a settimana per 650 euro mensili. Reperibile h24 non retribuito, strordinari non retribuiti, perché se le persone stavano male oltre il mio orario di lavoro non era colpa della struttura ed era mio dovere morale aiutarle, e dovevo dire anche grazie di essere sfruttata anzi che rimanere a zonzo tutto il giorno. Stipendi emessi dai 15 giorni ai 2 mesi di ritardo ogni volta, ma anche lì dovevo dire grazie perché meglio poco ma sicuro, tanto stavo a casa con i miei e i soldi non mi servivano per mangiare. Un noto laboratorio analisi mi pagava 5 euro a prelievo, non ci pagavo nemmeno la benzina per andare a casa dei pazienti. Ho fatto una scelta, sono emigrata in Trentino, lontano dalla mia famiglia, da casa mia, dal luogo per cui i miei genitori pagano le tasse. Qui ricevo un trattamento completamente diverso, dove chi è bravo viene ricompensato, ogni minuto del mio lavoro e della mia formazione continua è retribuito. Perché non può essere così anche al meridione? Eppure è lo stesso paese. Un saluto affettuoso, continua così
Per quanto possa sembrare semplicistico, la risposta è: perché in meridione trovano infermiere che lavorano per 600€ al mese. Se non le trovassero, dovrebbero pagarle necessariamente di più.
@@analiamaggiore8205 il problema è tutto un circolo. Il pubblico che non va, l’ultimo concorso pubblico per l’indeterminato in ospedale risale agli anni 90. Al meridione purtroppo funziona solo il privato, e non prendi molte indennità dei contratti pubblici e quindi molti pensano come si dice da me “o ti mangi questa finestra o ti butti dalla finestra”. Molti sono ragazzi neolaureati, alla prima esperienza di lavoro e con la voglia di avere 2 soldini nel portafoglio. Io ho scelto di abbandonare tutto, famiglia compresa, ma ti posso assicurare che non è stato facile. Da siciliana adoro il Trentino e la sua gente, ma a volte mi manca il mio mare, le strade dove sono cresciuta, le persone che ho conosciuto. Poi mi basta tornarci in vacanza 10 giorni per farmi passare la nostalgia 😅
Questo video mi ha fatto molto riflettere: Io mi sento fortunata di essere laureata in una disciplina che é anche la mia passione (lingue straniere) e attualmente studio alla magistrale di Bologna, l Alma Mater Studiorum considerata una delle migliori università a livello internazionale, nel frattempo lavoro presso un ufficio turistico che, sebbene mi paghi poco mi permette almeno di sostenere gli studi. Quando penso alla fortuna che ho avuto, penso anche ad una mia cugina o ai miei genitori che per mantenere la famiglia non hanno potuto realizzare i propri sogni ma dedicarsi esclusivamente al lavoro e mi si stringe il cuore. Ho anche un altra cugina che si è laureata in Giurisprudenza alla Bicocca di Milano e ora lavora come avvocato: entrambe non siamo certo ricche ma partiamo sicuramente da una situazione avvantaggiata (famiglia che ci ha sostenute economicamente e moralmente) tutto ciò dovrebbe farci riflettere sul fatto che se alcune persone non hanno potuto seguire questo percorso pur essendo intenzionati, non hanno avuto le stesse possibilità e con ciò a maggior ragione dovremmo essere più comprensivi/solidali con chi non è stato fortunato e si ritrova invece ad essere sfruttato sul campo del lavoro, cercare anche magari di offrire loro un aiuto per riscattarsi qualora ci fosse un modo per aiutarli. Mio papà mi racconta sempre che da giovane avrebbe voluto laurearsi in Psicologia ma che a 18 anni ha dovuto lasciare la famiglia per andare a lavorare in Germania e mandare soldi a casa, questo discorso sin da piccola mi ha sempre sensibilizzata sul fatto che non tutti hanno la possibilità di realizzarsi come vorrebbero e mi ha insegnato ad avere rispetto per le condinzioni altrui senza mai giudicare all'apparenza.
Io guadagno 2,10€ all'ora per 11 ore di lavoro dove mi gestisco un intero bar da sola, dalle pulizie, al servizio, alle ordinazioni, al controllo tavoli, mentre il mio datore di lavoro cicca sigarette per tutto il locale, sporcando ogni cosa che pulisco per farmi rilavare tutto, ma almeno le mie due lauree le ho prese per davvero e se le due murene me lo concedono con 2 euro che regalo ad entrambe gli concedo di andare a comprarsi una dignità.
Fosse stato a Napoli le avrebbero risposto "bivt o caffè e nun ce romper o ca**" traduco "bevuti il caffè e non romperci l'organo genitale maschile". Voi siciliani siete troppo educati ed eleganti 💗
Sinceramente dalla figlia di due immigrati mi sarei aspettata una profondità d'animo maggiore. Dalle sue stories precedenti sembra quasi vergognarsene, ed è un comportamento tristissimo visto che i suoi genitori arrivano da un paese con una cultura e una storia incredibile.
Se ti informi vieni pagata il triplo, invece di 3€\h ne prendi 30€/h, ma il triplo di 3 non fa 9? Ah! Quindi non sono l'unico ad averlo pensato. Good job persone del web 😁
Lavoro come magazziniere in Amazon e, nei mesi in cui mi è stato rinnovato il contratto, ne ho sentite tante di storie di ex camerieri, ex cuochi e simili che si sono stancati di stare a casa causa covid e che sono stati però assunti qui. Ho notato con dispiacere che cose che in teoria dovrebbero essere normali in uno stato civile non lo sono affatto. Infatti, la maggior parte di loro lodavano lo stipendio che arrivava puntuale, buoni pasto, straordinari pagati fino all'ultimo secondo (e comunque volontari nessuno ti obbliga), orari precisi e stabiliti in tempo utile per organizzarci, malattie e ferie garantite, ecc ecc. Tanti sparlano verso questi ma ormai ho la certezza che probabilmente molti imprenditori hanno scordato che se la loro azienda va avanti e anche grazie ai dipendenti e trattarli come carne da macello li fa solo scappare. Però ovviamente è più facile dare la colpa al rdc che a problemi strutturali.
Io sono un medico specializzato. I miei hanno la terza media e hanno fatto impiegata e imbianchìno. Avrei voluto studiare a Pavia o Padova, università prestigiose per la medicina. Ho studiato nella mia umile cittadina perché non potevamo permettercelo.Mi sono laureata e specializzata col massimo dei voti con parecchi aspetti di vita contro. Purtroppo avrei voluto puntare anche più in alto, fare di più. Ma la base di partenza era quella che era. E ho sempre avuto la consapevolezza di non poter pretendere di più. Quindi, Iris, mi sono molto ritrovata nella storia di Paola e Chiara.
Grazie del video, interessantissimo. Allego la mia esperienza per dare anche un punto diverso sull'ambito lavorativo bistrattatissimo (a ragione?) della ristorazione. Sono una privilegiata perché non mi è mai mancato il piatto a tavola ma non vengo da una famiglia facoltosa, semplici lavoratori. Col lavoro della fronte i miei hanno aperto un ristorante in cui sono cresciuta e in cui ho lavorato (spesso di controvoglia, perché 'sta santificazione del sudore della fronte io non l'ho mai compresa). Mio padre - lavoratore in primis - ha sempre trattato i dipendenti da figli (non nascondo che quando le cose andavano male lui e noi non prendevamo una lira, anzi, facevamo i debiti, mentre ai dipendenti veniva sempre e puntualmente corrisposto lo stipendio: e ci mancherebbe, direte voi.) e mi ha insegnato moltissimo sulla vita e sul rispetto. Eppure... io avevo bisogno di andarmene, di fare esperienza. Mi sono trasferita in un'altra città e ho cercato lavoro nello stesso settore perché mi sentivo sicura. Appena chi mi faceva il colloquio scopriva dei miei pregressi mi mandava via dicendo che ero troppo qualificata. D'altronde loro cercavano sì una ragazza (testuale "anche un po' avvenente, per i clienti") ma comunque niente di che, eh, non è che dovevo proprio saper fare il mestiere. (?) Ho fatto giorni di prove non pagate. Mi sono sentita dire che "sì, hai esperienza, ma noi paghiamo tot e comunque inizi lavando a terra e non parlando coi clienti". Una sera, in pizzeria dove ho gestito 80 persone praticamente da sola, dalle 16 (perché prima dovevo pulire sala e anche gambe delle sedie, da SOLA) alle 02, il titolare mi salutò dandomi 15 euro accartocciate ben strette nella mano. Molte sere le ho passate a piangere umiliata, mi sono resa conto che il modo in cui sono cresciuta è da privilegiata, sì, perché mio padre mi ha inculcato il rispetto per il lavoratore e a non sentirmi mai "la figlia del titolare". A usare l'espressione "Tizio lavora CON me" e non "PER me". Comunque dopo neanche 10 giorni ho trovato lavoro. "Se ti impegni, lo trovi". Certo. Avevo preso totalmente in mano una startup di food e la gestivo praticamente da sola per 3 euro all'ora, con orari massacranti e facendo dalla cameriera, alla cuoca, alla contabile. Ho lasciato l'università perché non ce la facevo - ero anche pendolare. Mi sono sentita una fallita, però il lavoro ce l'avevo e ho tenuto duro, a malapena coprivo le spese. E' un periodo che mi è servito ma non so se augurarlo mai a qualcun altro. Oggi sono una freelance e mi mantengo benissimo, dettando le mie regole come food blogger e content creator. :) Non c'è una morale, credo solo di aver avuto tanto culo, fine. Solidarietà per la ragazza umiliata dalle Mean Girls e grazie per gli infiniti spunti di riflessione che porti sul canale.
La storia di Chiara e Paola potrebbe tranquillamente diventare la trama di un prossimo film della Disney Video interessantissimo come sempre, grazie Iris
Aggiungo la mia con soli 6 mesi di ritardo: trovo classista anche dare per scontato che la commessa non voglia trovarsi lì e trattare qualsiasi lavoro non "qualificato" o "prestigioso" come scelta obbligata per chi non ha l'opportunità di studiare. Come accennato da Iris, ci sono pure persone che scelgono lavori più "umili" e hanno tutto il diritto di essere pagate punto. Le due protagoniste sono delle poveracce moralmente, ma manco uno dei loro critici che si sia soffermato sul fatto che il valore di una persona non si misura con i titoli di studio e con lo stipendio, guadagnare 3€/ora è ILLEGALE e qualsiasi lavoratore ha diritto di percepire un compenso adeguato
Io sto in UK da 4 anni. Sono Palermitana, e non vengo da una famiglia agiata, anzi tutt altro. Quando ho finito la scuola volevo continuare a studiare, data la mia passione per piante e animali, ma, nonostante i miei genitori mi supportavano, in quel periodo campavo con 10 euro ogni due settimane datemi da mia nonna. Non ho resistito molto: vedendo il 99% dei miei colleghi fare mille esperienze diverse, mentre io potevo solo uscire a prendermi una birra da 2 euro un giorno a settimana (con l'obbligo di essere a casa prima di cena, perché mio papà lavorava tanto), mi sono proprio depressa ed ho deciso di mollare per andare a lavorare. Appena ho capito che lavorando full time sarei stata supersfruttata mi sono messa a lavorare solo come extra, percependo un po' di più, ma sempre con orari che andavano dalle 9 alle 12 ore a turno (40 euro a sera). Per cambiare qualcosa ho deciso di lavorare ancora di più per potermi pagare un corso da croupier di 3000 euro. L'ultimo anno prima di venire in UK lavoravo 15 ore a sera (dalle 4pm alle 7am), per 3 giorni e mezza giornata (la domenica) a settimana e 9 ore a sera in un altro posto. In un mese ho perso 7 kg, perché in più frequentavo la scuola croupier: dalle 9.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì, ovviamente i giorni in cui dovevo inziare alle 4 di lavorare, uscivo prima dal corso. (Fortunatamente il tutor è stato molto comprensivo perché anche lui a suo tempo aveva fatto i miele stessi sacrifici per prepararsi). Ovviamente dormivo una media di 1 ora a notte. Alla fine ce l'ho fatta, ora dopo 4 anni che lavoro al casinò, posso dire di essere soddisfatta: ho deciso di reiscrivermi all'università per fare la maestra e mi sono appena candidata per un posto da toelettatrice per cani principiante; guadagnerò un po' meno perché non avrò più l'anzianità accumulata, ma comincierò finalmente a fare qualcosa che mi piace veramente. Da quando sono qua sono pure stata in grado di aiutare economicamente i miei, che anche solo grazie alla mia assenza da casa, hanno diminuito le spese e sono riusciti a mettere qualcosa in più da parte. Queste tizie della storia non so chi siano e ne sono felice di questo. La ragazza femminista non avrebbe potuto spiegare meglio il concetto che anche io condivido. Sono sicura che la commessa alla fine non se la sia presa così tanto e abbia capito che, se parli così, o non sei molto intelligente, o sei ignorante, nel senso che ignori la società che ti circonda. Lei sarà stata troppo occupata per pensare alla stronzata che le è stata appena detta, almeno questo è quello che spero. Anche io quando lavoravo come cameriera avendo a che fare con VIP mi sono sentita dire frasi sulla stessa linea di, come dire, stronzaggine, e sono completamente ricettiva riguardo questa polemica. Non sanno tutti sopportare lo stress come ho fatto io e purtroppo di Paole ce ne sono tante, grazie per questo video Iris! Un bacione da Birmingham!
Faccio un'aggiunta a quanto detto sulla questione "Paola e Chiara", mi dispiace farla ormai a 3 settimane dal video perché probabilmente non verrà letta da nessuno, ma mi viene da dirlo comunque. C'è un'altra cosa da considerare oltre a tutte quelle già citate e la mia storia ne è un esempio: io sarei stata teoricamente una Chiara, cresciuta senza che mi mancasse nulla, finanziata dai miei genitori per gli anni dell'università e tutto il resto, studiavo pure medicina, tra l'altro. Ma durante gli studi hanno iniziato ad arrivare problemi di salute, attacchi di panico ed altre problematiche che mi hanno portata in cura da una psicologa per anni e mi hanno impedito di portare a termine i miei studi, che ho dovuto abbandonare. Ora faccio un lavoro che non è per niente quello dei miei sogni (sto cercando comunque di formarmi in altri ambiti in modo da poter fare qualcosa che mi piaccia di più) e il lavoro che faccio sicuramente da certa gente verrà guardato dall'alto in basso con pensieri del tipo "ecco, non hai voluto studiare e guarda come sei finita", senza avere un minimo di consapevolezza di quanta sofferenza mi porto dietro.
Ciao. Lo so che è strano rispondere un anno dopo, ma volevo solo farti sapere che mi trovo in pieno con la tua esperienza, e capisco perfettamente. Durante l'università sono emersi dei traumi infantili che mi hanno "bloccata" nel mio percorso. Ho completato una misera triennale solo dopo 8 anni... perché nel frattempo sono dovuta andare via di casa (avevo realizzato di stare convivendo con il mio abusatore) e ho dovuto lavorare sodo per recuperare funzionalità e serenità. Ora ho 32 anni, faccio un lavoro che mi dà da vivere ma che non è proprio quello che avrei voluto fare. E i miei genitori sperano ancora che io riprenda il percorso universitario. Sono stata male per le loro "speranze", loro neanche sanno quello che ho dovuto estirpare dall'anima, ma li vedo che pensano "perché è finita così?". Dall'altra parte, però, ho imparato a circondarmi di persone sane e consapevoli, che non mi fanno pesare nulla e che mi apprezzano esattamente per come sono. Ci sarà sempre chi, non sapendo, giudicherà: ma sai che lo fanno perché dentro di loro avvertono la necessità di sentirsi superiori. Io, quantomeno, sono libera da questo costrutto, e non sono mai stata più felice di così. Ti auguro lo stesso
@@miriammastroianni6374vi capisco ragazzi, ho preso il diploma a fatica perché sono emersi i miei traumi di quando ero piccola.. Che non sono pochi, ma il mio cervello aveva messo tutto sotto ad un tappeto. È un peccato perché avrei voluto fare molto di più
Riguardo al costo delle università, secondo me anche frequentare una statale è da privilegiati, in quanto, almeno dove frequento io (Bologna), la retta non è gratis se hai un isee altino. Alcuni corsi costano molto, come 3.500 all'anno o più. Ci sono anche corsi in statali che costano sui 5000 l'anno. Quindi secondo me in generale fare l'università è da privilegiati, perché non è gratis e lavorare guadagnando abbastanza da mantenersi e rimanere in corso contemporaneamente è praticamente fantascienza
È una cosa allucinante! Il diritto allo studio dovrebbe essere di tutti. Qui a Palermo è gratuita per chi ha un ISEE basso, non paghi neanche la mensa. In ogni caso è tutto proporzionato al reddito familiare. Mi dispiace molto che in alcune città studiare sia un lusso
Concordo con tutto! Anche a Roma l'università pubblica la paghi pure se hai un isee molto basso (ti parlo per esperienza personale). Qualche centinaio di euro lo devi pagare comunque.
Io sono psicoterapeuta con master e titoli vari sul groppone, ma per qualche anno ho fatto la cassiera durante l'estate, presso nota località montana. C'era gente che faceva davvero schifo sia tra quelli del nord, sia tra quelli del sud, sia tra gli stranieri. Persone maleducate che, in quanto esseri paganti, vorrebbero pure un vassoio di affettati presi direttamente dal culo di chi offre loro un qualsiasi servizio. Ho avuto anche una rispostaccia simile a quella della cameriera di Palermo, però da un boomer del sud. Gli ho risposto elencando i miei titoli di studio e dicendogli che in realtà ero stata mandata lì per studiare le dinamiche classiste all'interno delle attività commerciali: è stato zitto e se l'è svignata velocemente.
Cavolo ma perché ti ritrovi a fare la commessa con tutti questi titoli di studio? Che tristezza! Dopo tutti questi sacrifici, dovresti almeno poter fare il lavoro per cui hai studiato...
@@robertat.8817 Perché mi sono laureata nel 2010, in piena crisi economica, e in più ho una disabilità (anche se non immediatamente visibile), che mi ha resa poco competitiva nel mondo del lavoro... Quindi ho lavorato nel mio ambito solo a momenti alterni, sottopagata e integrando con altri tipi di lavoro. All'età di 35 anni ancora mi sto barcamenando, ho appena iniziato un lavoro a tempo pieno (il primo della mia vita!). Purtroppo ne conosco altri nella stessa situazione... E poi giovani ricchi e privilegiati o gente che è nata in un periodo economicamente favorevole si permettono di venire a farti la morale e darti consigli di vita. Troppo spesso dimenticano che rispetto e gentilezza sono gratis.
@@HypnoRhymes Mi dispiace tanto per la tua situazione ... sei una psicologa clinica per caso? Il lavoro attuale è nel tuo campo di studi almeno? Mi auguro di si...
Magari il modo di ragionare della Mapelli è una specie di "autodifesa", perché ammettere di avere avuto culo e che tutto il proprio successo non è unicamente un proprio merito è troppo difficile e umiliante per lei.
Questo va a confermare la teoria secondo la quale chi sente il bisogno di ostentare in ogni momento la propria persona in fondo vive un grandissimo disagio dentro di sé. Chi è davvero sereno con se stesso ha equilibrio, non la spocchia di questa tizia (già dalla voce è insopportabile)
@Il Cavalluccio Marino ovvio, può essere anche semplicemente così, se questa mapelli ha avuto sempre e solo privilegi ci sta che sia cresciuta in una campana di vetro e non riesca proprio a capire chi ha avuto meno possibilità di lei. Oltretutto se pure si comportasse così per insicurezza non è cmq giustificata perché da persona adulta dovrebbe sapere come si sta al mondo e che non è che ha il diritto di schiacciare gli altri per emergere lei. Come la metti la metti è ingiustificabile. Non parliamo dell'amica che prima si inventa una laurea in economia e non sa neanche qual è il triplo di 3
@Il Cavalluccio Marino può essere anche questo, la sindrome dell'impostore. Ma anche in questo caso quanto sei messa male per aver bisogno di scendere al sud in mezzo a noi "comuni mortali" per tirartela in quel modo? Qui a Napoli quelli così li chiamiamo "galli sull'immondizia", vale a dire quella gente boriosa che per sentirsi qualcuno ha bisogno di circondarsi di persone che secondo loro è inferiore. In questo caso lei ha avuto bisogno di prendere in giro il tassista, l'impiegato dell'hotel e la commessa per sentirsi qualcuno. A questa vorrei vederla muoversi in mezzo a gente molto più preparata di lei, in quel caso avrebbe la stessa superbia?
@Il Cavalluccio Marino si ma anche basta con sti influencer che non puoi mettere in discussione manco mezza.cosa che dicono che si sentono in dovere di farti la lezioncina su come si sta al mondo perché loro tengono i followers e tu no. Mi è capitato più di una volta di essere in disaccordo con più di un influencer, esprimendo il mio dissenso in modo educato, che subito venivo quasi liquidata con un "io ho ragione e tu hai torto perché è così e basta", sono insopportabili e saccenti alcuni di loro, non accettano che qualcuno possa dire che non hanno sempre la verità in tasca
@Il Cavalluccio Marino per questo stimo iris, perché è una persona che sa argomentare molto bene le sue opinioni e riesce a coinvolgere senza tirarsela e pure se il.suo canale dovesse crescere (cosa che le auguro) spero mantenga sempre la sua freschezza che rende i suoi video e il suo canale godibili e accattivanti
Io sono una Paola che c'è l'ha fatta 💪🏾 vivo all'estero e guadagno €20 l'ora , ho fatto tutto da sola . Paole c'è speranza per tutte noi forza e coraggio , io credo in voi ❤️
Tantissimo complimenti per essere una Paola che ce l'ha fatta. Sei la prova che la volontà e l'impegno possono portarti dove vuoi. In bocca al lupo per tutto.
La mia amica ha avuto la stessa storia di Paola 😭 genitori amorevoli attenti ma non l'hanno supportata abbastanza, ha avuto per decenni l'etichetta "asina". Ora a 35 anni non è mai stata bocciata alle superiori (alle medie molte volte) e all'università è un treno (ogni tanto si sente un'asina e ha blocchi di autostima) è molto intelligente ha superato 3 volte l'esame di ammissione di medicina (non vuole fare il medico, faceva le simulazioni d'esame per divertimento), spero che riesca a costruirsi un'autostima buona ❤
Ma alla Mapelli, nelle varie scuole di riconosciuto prestigio che ha frequentato, non le hanno mai insegnato che la punteggiatura e le parentesi non necessitano di spazio rispettivamente dopo e prima delle lettere???
Ciao Iris, ho scoperto da circa una settimana il tuo canale e mi sono già guardato tutti i video degli ultimi 6 mesi😁. Mi piace molto il tuo modo di ragionare e le tue idee, complimenti davvero, continua così
Prima non le conoscevo, ora sono convinta che siano antipatiche come poche altre... E parlo da ormai purtroppo ex cameriera: è l'ultimo dei tuoi problemi fare spiegoni, in servizio, a cena. Quando non c'è gente, è ancora forse fattibile, ma in servizio, tra portate che corrono, apparecchiare, sparecchiare, portare vini ecc non ci si riescs fisicamente. E non c'è niente di umiliante nel fare la cameriera/commessa, ste due si sono fregate da sole.
Ti adoro, adoro il tuo modo di esprimerti (e anche i cenni sarcastici che usi per descrivere i fatti), ma vorrei farti un appunto: prendi il respiro a parlare! Non vorrei che tu vedessi questa mia "critica" come un'offesa; solo, ho l'impressione che tu abbia fretta di dire tutte le cose per paura di scordarti qualcosa, quando invece sei semplicemente perfetta! Mi sembra di percepirla questa ansia, ogni tanto 🥺 Detto questo: invidio tantissimo il tuo modo di esprimerti ❤
Il discorso che fai sul tuo (vostro) periodo per lanciare l’attività lo sento come mio. Ho un’attività in proprio, che va bene (per fortuna) ma non vivo più. Casa, marito, figlio, tutto viene fagocitato dalla corsa costante a rimanere a galla. Se non mangiassi di quel che produco, e fossi dipendente, non potrei MAI fare null’altro. Chi non conosce “fame” non capisce. Ma, se avesse un MINIMO di decenza, nemmeno giudicherebbe. Sono vergognose.
Ti capisco, anche io ho un'attivitá. Se fosse capitata da me la "Mape" con quell'atteggiamento da sborona verso qualcuno dei miei dipendenti o verso di me, nonostante la mia condizione di terrona laureata presso un'universitá dal prestigio non riconosciuto internazionalmente, le scrumbled eggs le prendeva per fare lo shampoo non la colazione.
@@serenavlc tra l’altro mi chiedo sempre che “leader” saranno, persone così. Che rispetto potrai mai avere di chi lavora con e per te, se non riesci a fare un ragionamento svincolato dalla tua condizione privilegiata. Io, che sono stata una persona fortunata (nonostante tante, ma TANTE sfortune, anche enormi, sia finanziarie che familiari) l’ho sempre riconosciuto. Ho fatto per anni volontariato alla Caritas, e ho visto mettersi in fila rifugiati come ex capi d’impresa passando per vedove sfortunate e anziani dimenticati, e ho imparato a non giudicare mai una persona su quello che vedi. Sì, probabilmente anche io avrei reagito “male” e risposto a tono. Ma purtroppo queste sono persone che se la prendono solo coi più deboli, e ho come l’impressione che davanti a delle libere professioniste non avrebbero aperto bocca. Trovo assurdo che il lavoro svolto ci qualifichi come persone. Ed io AMO il mio lavoro. Ma non vorrei mai che il mio vissuto venisse giudicato con quel filtro, perché è ingiusto, e limitante..
@@alice.t.g. Esatto, mi ritrovo in tutto quello che dici. Io sono arrivata a sentirmi un robot, accendermi la mattina come la macchina del caffé per spegnermi 12 ore dopo e ricominciare giorno dopo giorno. Non avevo tempo per fare nient'altro e mi sentivo inutile, vita sociale annullata e lo spazio per coltivare le mie passioni sacrificato al dovere. Tanti sacrifici ma anche tanta costanza e tenacia. Ma oggi non vado in giro dispensando lezioni di vita, ognuno ha il suo percorso... Io non vivo in Italia, e qui dove sto da diversi anni arrivano valanghe di persone dai paesi latinoamericani, dove la situazione (non solo per il Covid) va sempre peggio. Da me lavorano vari ragazzi latini, quasi tutti hanno studiato e sono diplomati o laureati nelle aree piú disparate. Altri si pagano gli studi lavorando. Lavorare nella ristorazione non vuol dire automaticamente non saper fare niente o non aver voglia di fare niente, anzi. E' un lavoro stressante e per cui ci vogliono molte abilitá diverse, un cameriere non é solo uno che porta un vassoio. Poi puoi essere anche il mega direttore galattico della multinazionale, ma se la persona delle pulizie la tratti come una scarafaggio per me a livello sociale (e umano) hai comunque fallito. Ti auguro ogni bene con la tua attivitá, un abbraccio
Sul discorso "Raccontami la storia del luogo in cui lavori", a me é capitato una settimana fa: Lavoro da due mesi presso un locale (all'interno di un castello) in Austria. Non so bene l'austriaco, quindi sfrutto molto l'inglese per farmi comprendere. Arriva questo "entusiasta" turista che, dopo aver ordinato, comincia a chiedermi (prima in tedesco, poi in inglese, dato il mio "Sorry, I don't understend") : "Mi puoi raccontare la storia del castello?" Al che, sinceramente, gli rispondo "Mi scusi, non la conosco. Faccio solo la cameriera qui!" Ci rimane male. Va dal compagno della titolare e comincia a tartassarlo. Alla fine gli viene gentilmente indicato, a pochi metri, la presenza di un gabbiotto con il personale addetto, con aggiunta "Noi siamo qui per lavorare, per le informazioni.... C'è il museo!" Ps. C'ho una laurea in Archeologia, so effettivamente qualcosina sul castello... Ma diamine! Non quando lavoro... Se volevo fare la guida turistica - e se ne avevo la possibilità - (cosa che vorrei fare in Italia... Ma é più una utopia che altro), non starei a portare piatti!
Era successo anche a me in un negozio della mia città. Stavo lavorando e una cliente voleva sapere la storia del negozio perché il negozio in questione era ed è tutt'ora sito in un palazzo storico. Io, sebbene conoscessi la storia, decisi di tagliare corto (ovviamente con gentilezza) perché avevo anche altri clienti da servire e non avevo né il tempo né la voglia di mettermi a chiacchierare e di creare, di conseguenza, una lunga fila. La cliente fece per andarsene stizzita dicendo che non è così che si trattano i clienti e che, in quanto persona pagante, aveva il diritto di tutte le attenzioni e gli onori del caso. Ricordo la risposta iconica di un'altra cliente, più in là con gli anni rispetto alla prima: "signora, forse non si è resa conto che al mondo ci sono altre persone oltre lei e che in questo negozio non è l'unica che paga. Lasci lavorare in pace il personale".
Ma poi chiedere a un cameriere, che deve VOLARE da un tavolo all'altro, la Rava e la fava del posto....mi sembra un attimo di cattivo gusto. A meno che tu non dia una mancia da 100 eu, cosi se ti licenziano perché cazzeggi almeno hai un ammortizzatore. 🥲😂🤷
@@ireneangelucci3733 infatti in quel momento avevamo anche un po' di casino. Ho lavorato, in passato, in altre realtà, soprattutto al sud, dove con 700 euro al mese, devi farti 12 ore / o per 30-50 € a giornata (se sei a chiamata). Anche io mi sono sempre sentita giudicare negativamente "perché faccio lavori del genere".... Eh, beh, ho due titoli, che ( tranne per l'insegnamento se avrò chiappe) in Italia ormai non servono ad una fava; mi sono sempre impegnata ma provengo da una modesta famiglia e (nonostante l'aiuto dei miei, che nel loro piccolo mi hanno sempre incoraggiata) e i soldi non crescono sugli alberi. La gente, specialmente alcuni clienti, é.... Stupida. Ormai ho imparato a fregarmene, ma i primi tempi ci soffrivo molto.
Io sono manager di una boutique di lusso a Londra , ed è normale che i clienti vogliano sapere la storia del brand... MA CHI NEL MONDO ENTRA IN UNA PASTICCERIA E CHIEDE LA STORIA DEL NEGOZIO?!
Esperienza lavorativa di M: ho lavorato in Calabria come cameriere durante la stagione estiva, lavoravo 12h al giorno, tutti i giorni, per tre mesi. Spero di NON ripetere mai più lo stesso errore nella mia vita...
Una tipa di mia conoscenza era esattamente così, inglesismi gratuiti, mettere in difficoltà chi sta lavorando con richieste assurde e ostentazione in ogni momento. Inutile dire che non abbiamo più molto a ché fare e che comunque non ha molti amici🤷♀️
Mio papà è la persona più intelligente del mondo, legge tantissimo ed è sempre informato sull'attualità e fatti recenti. Purtroppo mio papà non ha mai finito le scuole medie poiché nato in una famiglia povera e costretto a lavorare dall'età di 14 anni per sfamare i suoi 5 fratelli. Se mio papà fosse nato in una famiglia ricca, oggi sarebbe un imprenditore, un medico o forse un avvocato, invece deve spaccarsi la schiena in una fabbrica, pagato 11 euro l'ora. L'altro giorno ho preso la mia prima busta paga, a 22 anni e come prima vera esperienza lavorativa ne guadagno 9 l'ora, che è ancora poco ed è il minimo indispensabile, però mio papà lavora da 40 anni, io da due mesi. Sono la prima persona della famiglia a finire l'Università ed i miei genitori mi supportano in tutti i modi, pagandomi tutto. Ho avuto la fortuna di studiare per quello che volevo veramente fare, i soldi del lavoro che ho trovato me li sto mettendo da parte per continuare il master dopo la laurea.
Grazie per aver portato questo tema che mi aveva molto infastidito. Avendone ora maggior comprensione sono passato dall'esserne infastidito ad avere gli occhi che sanguinano dalla rabbia.. Secondo me Imen Jane ne è uscita peggio rispetto alla Mapelli in parte perchè ha 10 volte i followers di quest'ultima quindi è più conosciuta, e in parte perchè le testimonianze venivano dalle sue stories, quindi era il suo nome che girava. Trovo che la Mapelli abbia agito in modo semplicemente disgustoso. Si va oltre la maleducazione, questo è mettere in dubbio la dignità di un'altra persona, in quanto tale persona è una "fallita" per scelta. Lei invece avendo più risultati è superiore nella scala sociale. Chiaramente ignora (o finge di ignorare) che se non fosse per camerieri, autisti, manovali, idraulici, lavapiatti e tutti quegli altri lavori che NON ti garantiscono una posizione con cui sfoggiare inglesismi basici (spacciandoli per chissà cosa), lei NON potrebbe permettersi di studiare marketing e sentirsi superiore, perchè avrebbe dovuto imparare a fare lavori pratici con cui sopravvivere. Quindi davanti a qualunque lavoratore dovrebbe imparare a ringraziare per il servizio reso (se c'è un lavoratore, c'è una necessità), e se le venisse la brillante idea di sentirsi stocazzo, oltre a ringraziare farebbe bene anche a tacere. Come se tale bassezza non fosse già nauseabonda, l'idea di riferirlo al gestore di quel lido, è inqualificabile. Perchè le probabilità che la ragazza venisse punita per la "risposta maleducata" erano alte, e lei se n'è fregata solo perchè voleva che una persona in più sapesse di quanto lei fosse superiore. Mi fa semplicemente vomitare! Personalmente con la mia moglie, per evitare di venire sfruttati malissimo abbiamo dovuto abbandonare amici e famiglie e trasferirci all'estero senza neanche un budget iniziale. Non possiamo ancora dire di essere economicamente tranquilli, ma almeno non veniamo pagati 3 euro l'ora. Sotto molti aspetti siamo stati fortunati a poterci trasferire, se non avessimo avuto l'occasione per farlo non so dove saremmo adesso, eppure i titoli di studio di mia moglie la Mapelli non li avrebbe raggiunti neanche se avesse sostenuto tutti gli esami al Cepu. Quindi ignorare il contesto ambientale e le occasioni fortuite è patetico e stupido
Ti ho scoperta da poco ma adoro i tuoi video!! Non mi sono mai interessata a certe vicende se devo essere sincera, ma il tuo modo di esporle le rende interessanti a prescindere
Iris : "sono sicura che, se avessi continuato a non avere energie, non mi sarei mai laureata". Io, sempre stanca nonostante non lavori, gia consapevole che non finirò mai: 🥺😭
Quando guardo i tuoi video che trattano di questi argomenti (influencer che pestano i merdoni) mi chiedo sempre come mai queste persone così ben inserite non si sappiano comportare decentemente. Non dico che dovrebbero essere tutte empatiche (magari) ma dovrebbero sapere ormai che certe cose dovrebbero per lo meno tenersele per loro, per evitare, appunto, le shitstorm.
Ma solo io, ai miei dipendenti, pago otto euro l'ora, insisto affinché vadano in ferie e sfruttino i permessi, obbligo a segnare le eventuali ore o mezz'ore in più che verranno pagate, pago il primo del mese, e chiedo la disponibiltà oraria in modo da incastrarli al meglio?
@@scharliesspensa te come stiamo messi in questo paese se siamo sereni a guadagnare solo 8 euro l'ora. Oh ho lavorato nei campi 10 ore al giorno per 6 euro l'ora.. Ma dove cazzo vogliamo andare con questi stipendi di merda con i costi della vita che si alzano continuamente
Ma poi dico ma davvero secondo loro è un comportamento che non potrebbe suscitare polemica? Questo vuol dire che non hanno idea di cosa sia la decenza, già il fatto che raccontano le cose con così tanti dettagli, come se pensino che le cose che hanno fatto le rendano fighe davvero
Da milanese questo non è un comportamento da benestante, è solo cafona, anzi la sensazione che da una spocchia del genere è solo ignoranza (da arricchita)
Purtroppo anche le statali costano qui al nord e se vuoi studiare devi pagare quelle cifre. (Ci sono comunque borse di studio ecc. sia di ingresso dalle scuole superiori che per merito annuale) Non tutti quelli che vanno nelle università private sono per forza ricconi con le spalle coperte. Avendo 2 genitori che lavorano ed hanno da parte qualcosina e aiutando anche tu, 3000€ li si tira fuori senza per forza avere il conto corrente in banca a 6 cifre e parlo per esperienza personale da laureanda in una università di Milano con genitori operai.
Io sono come Paola (quasi) letteralmente: famiglia che ha sempre avuto problemi economici, i miei genitori erano quasi sempre assenti perché costretti a lavorare ore e ore (mio padre anche 15 ore al giorno) per mantenere me e i miei fratelli. Ho avuto anche insegnanti classisti, che mi guardavano dall'alto in basso perché di famiglia umile. Ho passato anno a pensare davvero di essere stupida, non portata per la scuola. Solo dalla tarda adolescenza in poi mi sono "ribellata" a questa etichetta, ho finito brillantemente gli studi, ecc... Intanto ho fatto tutti i lavori più faticosi possibili (12 ore on fabbrica con solo 20 minuti di pausa pranzo, ad esempio, perdendo 10 chilo in un mese). Certa gente chiaramente ignora che la realtà attuale non è solo quella che vivono loro, ma anche quella di tante persone come me che sono cresciute vedendo i loro genitori lottare ogni singolo giorno per non finire i soldi prima di fine mese, così da avere da mangiare
Io la storia del locale la chiederei se è magari un locale storico famoso per qualcosa. Pero la chiederei per chiacchierare, se non la sanno lo googolo e non fa niente ecco (inglesismo romano)
Sempre meraviglioso come sia facile seguire i tuoi video anche quando non hai la benché minima idea di chi siano le influencer in questione! Chapeau! (Per i palermitani in Ascolto nel caso non lo sappiano poverini, è un complimento in francese)
Ma la domanda che mi sorge spontanea, da palermitana, è....tu vieni a Palermo e per colazione ordini scrambled eggs!?! Ma manciati na bella arancinaaaa!!! Crapa!
È sia divertente che triste guardare le scuse di Imen Jane. Partiamo dal fatto che per tutta la durata delle sue scuse scuote la testa a destra e sinistra, ciò per la maggior parte dei casi da a vedere che la persona non sia davvero dispiaciuta e che non crede alle scuse che sta dando. Per non parlare del “eye blocking”, così chiamato credo nel linguaggio del corpo, che sta a far vedere quanto lei si stia distanziando dalla situazione, quasi a non volerla notare. È davvero triste.
Video interessantissimo come sempre, come Paola aggiungerei anche tutte le promesse “chiara” a cui il proprio sogno e le proprie ambizioni pesano il triplo perché fattori esterni hanno deciso di fare una ferita talmente grossa che il tempo per studiare e dedicarsi a ciò che le fa stare meglio viene occupato a guarire la propria mente, non tutti parlano delle difficoltà che hanno le persone con patologie, disturbi ecc.., screditate perché “hanno tutto e non lo sfruttano” come se non fossero impegnate a guarire qualcosa che non hanno voluto. Ne parlo perché una persona che mi sta a cuore a perso ogni speranza di avere un futuro promettente proprio per questi motivi, ciò mi tocca
La storia di Paola e Chiara mi ha fatto piangere 😔. Io lavoro e studio all'università ma sono fortunata perché nonostante sia in ritardo con gli studi, sono stata sottopagata solo per 6 mesi a Milano per fare comunque un lavoro leggero anche se per molte ore e mentre studiavo. Adesso il lavoro che ho mi piace e mi permette di studiare. I miei genitori appartengono alla categoria di Paola ed io ho sempre avuto voglia di studiare e curiosità. Purtroppo 5 traslochi in età infantile e zero aiuti in casa mi hanno reso tutto più complicato. Voglio incoraggiare le persone che leggono questo messaggio dicendo che forse non saremo mai una Chiara, però con sacrificio costante c'è una possibilità per sfuggire alla frustrazione di una Paola. Vale la pena tentare sempre! Almeno non si avranno rimpianti.
Adoro questo video e periodicamente me lo riguardo. In ogni caso notavo una cosa: le tappinelle sono pur sempre Hermes, quindi forse neanche loro adatte al passeggio palermitano
ciao Iris, ho lavorato come architetto a p. iva negli studi, sono di Palermo e ho mollato casa per andar fuori. Fortunata perchè ho studiato con le spalle coperte, sfortunata perchè ho passato 6 anni di m... alla mercè del prossimo (capo). Ad oggi che le cose sono cambiate non rimpiango nulla, ma non lo augurerei a nessuno e spero che la legge qualcuno provi a farla rispettare. Se non conosci l'ambiente, dai un occhio a Riordine degli Architetti.
Ho sentito così fortemente e così limpido quello che descrivi nell'esempio di Paola e Chiara, ché mi sono sentita avvilita. Tantissimo. Ma questa cosa ci rende tutto più vicino e reale, perché si riesce a capire che è una cosa comune, vera e percettibile.
Dopo entro da terranova e chiedo alla commessa di parlarmi della storia del negozio con accento britannico. Mi sento ispirata da queste due menti brillanti
INFORMAZIONE PER I PALERMITANI: nella maglietta c'è scritto "completamente vaccinat*".
Lo squalo sorride perché alla fine del 2020 circolava la voce che per produrre i vaccini dovevano sterminare gli squali per prelevarne un importante ingrediente.
I vaccini sono una specie di intruglio magico. Li usano nei paesi civilizzati per prevenire la diffusione di malattie.
"Beaches" significa spiagge, però attenzione perché è un gioco di parole.
Adesso che l'avete capita potete acquistarla qui: www.pampling.com/productos/9072-Fully-Vaccinated-Beaches
Inserite il codice BABILONIA e Pampling vi regala un paio di calzini a vostra scelta 🧦
Scema 🤣🤣🤣😇
Ahahhaahhahahah tremenda
Così, tanto per avere un punto di riferimento, che taglia è la maglietta che porti?
Ma la storia che Imen Jane abbia lasciato una recensione su trip advisor dichiarandosi stupita della presenza del wifi e che non ci fossero palafitte è vera o è una bufala?
@@lapatti S! Vestono piuttosto larghe ☺️
Giusto per puntualizzare, se a Milano chiedi delle "scrambled eggs" ti mandano a ciapà i ratt
😂😂😂
😂😂😂😂😂
Ti mandano a fare che? 😅
@@thomasjmunson letteralmente "a prendere i topi", che è un modo elegante per mandare affan***o
Diciamo pure a sucià i manúber 😂
Qualche settimana fa ho fatto un esame all'università. Sono una studentessa di storia dell'arte e tra gli argomenti d'esame c'era il Louvre. Non ho mai avuto la possibilità di visitarlo in quanto non ho disponibilità per viaggiare. Il professore mi ha fatto un discorso il cui fine era " non puoi fare sto corso se non hai mai visto questo e quest'altro ". Tutto ciò ha penalizzato il voto finale. Ho pianto di rabbia e rassegnazione. Grazie Iris, mi sono sentita veramente sollevata nell'ascoltare le tue parole.
Che uomo miserabile 🙄
Coraggio🍀
Mi spiace!! Anche io studio in ambito artistico e sono fortunata ad avere un prof che se non hai visto qualcosa cerca le foto migliori e ti spiega le opere in modo da farti quasi sentire lì, perché lui le ha studiate e le ha viste e questo te lo vuole trasmettere, anziché mortificarti... Ma vabè non tutti sono adatti a fare i docenti.
ho fatto architettura e i prof sto discorso lo facevano sempre... ma io a vent'anni che a malapena mi pagavo gli studi cosa dovevo dire? Mi facevano veramente impazzire di rabbia, come se vivessimo tutti pieni di soldi e possibilità infinite. Io boh... Btw non ci pensare, non sanno nemmeno come sono girati. La prossima volta diglielo "non me lo posso permettere, se ha voglia di offrirmi lei il viaggio, vado volentieri".
@@mauriziogiusti1769 ha esattamente tutti i torti. Gli insegnanti decidono i contenuti del corso, se un insegnante (che deve decidere corso, libri di testo e materiale curricolare e riferimenti) non dice a inizio corso che esistono delle risorse da andare a consultare e questo verrà preso in considerazione all’esame, è solo un classista sadico.
Era successo anche a me in un negozio della mia città. Stavo lavorando e una cliente voleva sapere la storia del negozio perché il negozio in questione era ed è tutt'ora sito in un palazzo storico. Io, sebbene conoscessi la storia, decisi di tagliare corto (ovviamente con gentilezza) perché avevo anche altri clienti da servire e non avevo né il tempo né la voglia di mettermi a chiacchierare e di creare, di conseguenza, una lunga fila.
La cliente fece per andarsene stizzita dicendo che non è così che si trattano i clienti e che, in quanto persona pagante, aveva il diritto di tutte le attenzioni e gli onori del caso.
Ricordo la risposta iconica di un'altra cliente, più in là con gli anni rispetto alla prima: "signora, forse non si è resa conto che al mondo ci sono altre persone oltre lei e che in questo negozio non è l'unica che paga. Lasci lavorare in pace il personale".
Solo applausi per la seconda cliente 👏🏻
Hai fatto più che bene a non risponderle però cazzo esistono le guide turistiche andava da loro e PAGAVA
Date una medaglia a quella cliente. Ovviamente la seconda.
Ed è subito standing ovation per la signora
Ma poi che discorso è “ mi può deliziare con la storia del negozio?” Ma esiste internet, vai a cercartela 😂😂
Scusami collega. Un’informazione di servizio: ma in scala da 1 a 100 quanto è grave che io non abbia assolutamente idea di chi siano codeste individue di cui disquisisci in questo videogiornale?
Mah, guardando il soggetto preso in esame ti fa onore.
Prima di queste felici esternazioni non sapevo nemmeno io chi fossero, spero di dimenticarle presto haha
Ciò che è grave è il fatto che ora tu le conosca a causa mia ✨
@@irisbabilonia ahahahha ti adoro collega. Oddio sogno sempre il giorno in cui potrò farti una bella masterclass di dizione 🤣🤣🤣 nulla da dire sull’uso del diaframma invece, mortacci se spingi ahahhaa puoi anche meno volendo, però ti adoro. Ad agosto scendo giù in terra di Trinacria un paio di settimane, magari ci si riesce a vedere chissà
Credo che siamo in molti, qui, a non sapere chi fossero.
Io sono una Paola, ho pianto, grazie per questo video, non conoscevo queste persone e non sapevo nulla su cosa fosse successo ma la questione è veramente importante, l'empatia e la comprensione sono strumenti fondamentali per una buona comunicazione e per la crescita comune, senza comunicazione siamo peggio che animali.
Segue un sunto della mia storia:
(Nata in un paesino del sud, dopo abbandono di minore, collegio a 10 anni e comunità dai 14 alla maggiore età, subisco sevizie fisiche e mentali nei diversi ambienti che frequento, lascio la scuola al 4° per lavorare, viaggio [Romania, Germania, Austria] lavoro dove trovo e nel frattempo faccio corsi, quelli che capitano, quelli che riesco a fare, mi sposo ma nonostante 12 anni di sacrifici lui mi lascia perché la nuova capoufficio che conosce da 2 mesi gli dice che ha sbagliato a sposarsi e dovrebbe tornare in università [lui non tornerà a studiare cosa che comunque non ero io ad impedirgli di fare, anzi, ma da certe scelte non si torna indietro], mio padre ci lascia ed eredito 1/12 di una casa quindi ritorno al mio paese natio, mi ammalo di tumore contemporaneamente allo scoppio di una pandemia [adesso sono in remissione], oggi ho 35 anni, pochi titoli che qui sono carta igienica, non ho la patente, cerco di fare quello che trovo e in tutto questo mi è stato detto e ho sempre pensato che la colpa fosse solo mia)
Non so se tra le righe si riesce a percepire quanto questo video sia importante, lo è molto, grazie per averlo fatto.
Coraggio!!! Io sono più giovane e la mia vita, almeno per adesso è stata molto molto semplice, ho subito solo poche ingiustizie, come lavori non retribuiti, ma a parte queste disavventure sono molto fortunata. Leggendo una storia come la sua non posso far altro che pensare a quanto certe persone siano forti, forse lei non se ne rende conto, ma da uno sguardo esterno quello che traspare dal suo racconto è la vicenda di una persona coraggiosa e tenace che ha sempre lottato, non di una persona incapace.
Io le auguro il meglio e mi creda, la sua storia e i suoi sacrifici valgono molto di più del mio di impegno che ho una famiglia stabile e delle possibilità economiche e vale molto di più di chi si permette di giudicarla.
@@mariachiaralucchesi6144 Grazie per questo suo commento, mi commuove moltissimo! Io non mi ritengo una persona coraggiosa o forte, nella mia vita ci sono state anche tante cose belle, purtroppo ho conosciuto persone molto fortunate economicamente avere problemi peggiori dei miei, accade anche questo e col tempo ho imparato che la sfortuna peggiore che si può avere nella vita è non saper comunicare con gli altri, non c'è modo di sfuggire ad una solitudine come questa, nel mio caso ho solo cercato di tenere il cuore aperto perciò mi ritengo una persona molto fortunata, la ringrazio per l'augurio e ricambio con affetto 🤗(cit. "Non avere paura di soffrire, tutto il mondo soffre")
Mi dispiace molto per la tua storia, ti auguro un futuro roseo, sereno e felice. 🍀❤️ Grazie per aver condiviso la tua esperienza
1:00:00 me ne sono resa conto immediatamente dopo aver preso una shitstorm allucinante che mi faceva passare per persona di m 😅
È vero che a Milano si usano tanti inglesismi, soprattutto relativi al gergo lavorativo di alcuni ambiti...MA le uova strapazzate, le chiamiamo uova strapazzate. E la maggior parte di quelli che vogliono fare gli inglesini di sta ceppa, l'inglese in realtà lo parlano da cani e dovrebbero prima imparare ad esprimersi decentemente in italiano. Ciò detto, lei voleva chiaramente far sfigurare ognuna delle persone con cui ha avuto a che fare, la dimostrazione che i soldi non ti rendono una persona di classe e che se sei una pezzente dentro, puoi pure guadagnare i famosi 30€ l'ora che sarai sempre più pezzente della ragazza che ne guadagna 3.
Ma infatti, e certi inglesismi si parlano solo in determinati ambienti.
Comunque, le uova sono strapazzate.
Io credo sia stata una cosa simcera, al momento probabilmente non si è ricordata il momr, diamo il beneficio del dubbio
Per me lo dimostra anche il fatto che andasse a raccontare al proprietario del lido cosa era successo con la commessa
Esatto avevano un accento pessimo a parlare l'inglese, stile Chiara Ferragni🤣
vero! Anche io, quando sono stata a Milano, ho visto un sacco di gente usare questi inglesismi, o inglese italianizzato. Io penso che siano abbastanza ridicoli per tutta una serie di motivi, ma insomma...se vuoi fare il fighetto con l'inglese misto all'italiano, cerca almeno di usare la pronuncia corretta.
19:00 Io, quando passa il controllore, gli dico sempre "mi racconti la storia del Frecciarossa?"
Mi sembra giusto 🤣
Faccio notare, oltre a tutto il resto, quanto ci sia di sbagliato nel vantarsi di essersi fatta sfruttare da stagista lavorando fino alle 23, fatto che non solo non va a suo merito (la stagista gratis/sottopagata è comunque qualcosa che non tutti si possono permettere di fare), ma evidenzia un sistema che tratta i giovani e i lavoratori in genere come carne da macello. Finché ce ne vanteremo anziché esserne schifati, si andrà poco lontano
Faccio presente che non so chi siano ste due e che non mi frega una cippa di tutta sta polemica ma guardo ugualmente il vidio solo perché mi fai sganasciare concigluandomi il sonno...
Infatti io sono convinto che una delle cause dello sfruttamento in Italia sia costituito da questa massa di yesmen e yeswomen che considerano un vanto e un merito il non avere una vita perché il capo gli ha chiesto di stare fino alle 11 di sera.
Lo dico da persona che vive al nord, se una fosse arrivata e mi avesse detto: "vorrei delle SCRUMBLED EGGS con un po' di pepe" l'avrei mandata a cagare
Sono vergognose queste due. Sono napoletana, studio legge internazionale a Malmö, In Svezia e per mantenermi faccio diversi lavori sporadici (ristornate italiano, babysitter, etc). Il razzismo che ho visto nei miei confronti dalle persone del nord ITALIA non l’ho MAI e dico MAI subito dagli svedesi o persone di altre nazionalità. Ricordo perfettamente una studentessa di Milano in Svezia seduta a mangaire con altri studenti (alcuni italiani e altri stranieri) che rispose all’amica che le disse ‘hai visto che la ragazza (cioè io) è italiana?🤩’ e lei rispose con aria stizzita ‘’vabbè adesso ‘italiana’.. è napoletana.’’ Mi sentii molto male.
Non si può generalizzare, io sono del profondissimo Nord, quasi al confine con la Svizzera e amo da morire Napoli e i napoletani ❤
Dai!!! Bella Malmö, ci sono stata quasi due anni. Mi dispiace molto per quel commento, si vede che questa ragazza era abbastanza ignorante, checché studiasse, ecc... Vedila così: perlomeno sai che ora da lei dovrai guardarti bene e che è meglio tenerla a distanza. Sempre meglio che trovartela con amica e poi ricevere le sue stilettate alle spalle dopo 😅 Buona fortuna con gli studi 💪💪💪
Oy non generalizzare perché fai il loro stesso gioco, cioè dei Milanesi. Il resto del Nord si indigna delle persone che non si impegnano in quello che fanno da Nord a Sud passando per il centro. Sono stato in Australia e si capiva che certi Australiani erano razzisti ma in ogni caso non dirò mai che tutti sono così. Anzi ho ricevuto più razzismo da altri italiani, che mi hanno dato di quello che dicevano “basta italiani intorno a me” e poi andavano in giro solo con italiani, vabbè io che andavo i giro con gli inglesi “stupidi” non potevo parlare con loro.
Purtroppo troppi milanesi sono così, pure chi è immigrato lì dal sud si è adattato alla loro mentalità.
Da milanese ti posso assicurare che due così starebbero sull'anima anche alla gente normale di Milano
da Milano con amore: 'go sell the lupini beans' 😂😂😂😘
Da tua compaesana ti do ragione
Dio Santo si, milanese anche io e sta gente non la sopporto
@@lucreziasabbioni2484 poi io faccio parte del club di quanti hanno dovuto lavorare mentre studiavano e ho fatto la commessa, ho lavorato in un bar e cose simili... Quindi mi nasce una "simpatia" spassionata per certe uscite... A me è capitata, per esempio, una mia responsabile, anni 21, esperienza poca ma santi in paradiso tanti, che un giorno, di fronte ad una mia richiesta di assistenza perché si era bloccato il PC collegato al registratore di cassa, mi chiese di sincerarmi che la presa fosse inserita... Ora, io non sono un genio dell'informatica e nemmeno un perito elettronico, però fino alla presa ci arrivo. Fin qui niente di male, comunque. Subito dopo però, di fronte al mio sguardo un po' interrogativo (tipo "mi prendi per scema, ma non ho il coraggio di dirtelo perché sei la mia responsabile") lei si giustificò con questa uscita: "sai con le commesse non si sa mai, puoi aspettarti di tutto". Ok, grazie per aver equiparato tutta la categoria a quella delle oche giulive. Io le ho sorriso, dentro di me le ho augurato di provare un repentino e ripetuto bisogno di correre bagno, avrei voluto buttarle lì una frase in greco antico, ma poi ho pensato alle bollette da pagare e alle tasse universitarie...
Ma infatti non penso siano tutti snob i milanesi...
Ho lavorato nella ricezione in Riviera, non sono del Sud e ho il classico accento locale: al netto del razzismo regionale posso confermare che di questi personaggi è pieno, da tutte le parti di Italia. Di solito chi ti fa pesare il "lavoro, fatturo, pretendo" alla Cummenda non solo è classista ma è una persona che probabilmente non sa stare al mondo perché per relazionarti come nel 1800 sei semplicemente un disadattato. Gli amici che le fanno "batti il cinque" sono allo stesso modo imbarazzanti.
SEI UNA GRANDE CECILIA..
Riassunto perfetto, grande!!! Che razza di gentaglia... scarsi che si arrampicano socialmente per vagare nella mediocrità, ma credono di essere eccellenti.....i classici asini presuntuosi e finti laureati...😆 FANTOZZIANE del 2000....SIGNORINE SILVANI dei giorni nostri.......tristezza infinita...
Io lavoro in un bar di paese, ti assicuro che se fosse arrivata questa a chiedere le "scrambled eggs" le avrebbero riso in faccia in 50 persone
Ma poi se vai a vedere, sono dei morti di fame che fanno quelli ricchi.
@@grazianafioriello4291
Bravissima!!!!! FANTOZZIANE...SIGNORINE SILVANI DEI GIORNI NOSTRI....esattamente questo......quale tristezza infinita....
@@danascully8945
😆😆😆😆esattamente.....
da notare che anche le ciabatte che indossa quando raccoglie i rifiuti sono sandali Hermes da 500€ ahahah
Lavoravo come cameriere in una trattoria di alcuni parenti alla lontana, gli serviva del personale ed io avevo bisogno di lavorare. "Fortunatamente" era solo il fine settimana dato che passavo il resto dei giorni a recuperare fisicamente e psicologicamente dal "lavoro". Spesso arrivavamo anche a 17 ore di lavoro in un giorno dalle 10 del mattino alle 3 del mattino. Niente pausa pranzo, si mangiava qualcosa durante il servizio, sbocconcellando qua e là mentre si portavano avanti ed indietro i piatti, la cena era alle 3 del mattino. Arrivavo a casa alle 4 ed andavo a dormire con lo stomaco pesante dato che per la fame mi abbuffavo "almeno la pizza è gratis" mi dicevo. Le pause bagno erano rare, io andavo solo una/due volte al giorno perchè non c'era mai tempo dato che il ristorante era sempre pieno ed eravamo solo in 3 a servire. Una mia collega negli attimi di respiro correva a fumare (finiva un pacchetto al giorno), mentre io correvo in bagno a piangere perchè tra gli intensi dolori ai reni, alla schiena, ai piedi ed il mal di testa andavo spesso nel panico ed avevo paura di avere una crisi di nervi davanti ai clienti. Quando un nuovo cameriere arrivava durava massimo una settimana perchè non riusciva a sopportare la mole di lavoro; li comprendo tutti ma io non potevo lasciare perchè era "la famiglia". Ho lavorato per 6 mesi da loro ed a Giugno me ne sono andato dato che speravo sarei entrato in uni in un'altra regione. Il rumore delle posate che tagliano il cibo e la gente che mastica sono dei rumori che mi danno ptsd. Un diploma alberghiero da servizio di sala e vendita buttato nel wc, non credo riuscirò mai più a fare questo lavoro. Mi fa incabbare quando "i boomer" (con boomer intendo la gente che rispecchia quello stereotipo), decantano come "i giovani" non vogliono lavorare. Vieni tu col catetere a servire 50 tavoli con una ventina di bambini urlanti che ti corrono addosso perchè i loro genitori hanno dimenticato a casa i guinzagli e tu, quindi, cerchi di fare lo slalom mentre i tuoi reni si pregustano i calcoli come io mi pregustavo una quantità di alcool da coma a fine giornata!
Tra la laurea triennale e quella magistrale mi sono presa un anno di pausa perché, in primis, non riuscivo più mentalmente a focalizzarmi sullo studio ed ero completamente demoralizzata, inoltre volevo trovare un lavoro da svolgere in contemporanea allo studio. Lascio perdere l'ulteriore depressione che ne seguì dovuta alla difficoltà di trovare un lavoro qualsiasi (anche pulire i cessi) e mi focalizzo su un punto che hai toccato (se mi permetti di darti del "tu"): i giovani non hanno voglia di lavorare.
Un bar della città in cui vivo (la cui proprietaria si era precedentemente candidata come consigliera comunale di un partito di sinistra) pubblica un annuncio in cui v'è scritto che cercano un/a cameriere/a. Dunque chiamo e mi viene detto di recarmi lì per discuterne. Il marito della signora (immagino co-proprietario) mi fa sedere e cominciamo a parlare del ruolo, delle mansioni, del periodo di prova ecc... . Mi dice che la paga è di 500 euro al mese (alle volte potrebbe uscirci un 50 euro come mazzetta), le ore vanno da un full-time (8 ore) a più di un full-time (fino a che il locale non chiude), e mi dice apertamente che "il contratto c'è ed è per un part-time e viene fatto perché dobbiamo essere in regola nel caso in cui arrivino le forze dell'ordine a fare i controlli. Il barista è quello che prende di più con 1100 euro a mese, comprensivi di assegni per i figli". Ancora oggi ripenso alla disinvoltura con cui mi diede tutte queste informazioni. Il fatto che almeno un contratto loro lo stipulavano mi fece dire di essere pronta per il periodo di prova (mettendo in conto che già mi ero presentata presso altri datori che non offrivano contratti ma solo paghe e orari da schiavi (2 euro l'ora) e mi ero comunque detta disponibile). Insomma, ero disposta a tutto.
Dal bar non ricevetti mai alcuna chiamata, ma qualche giorno dopo lessi un post che pubblicarono sulla loro pagina relativo al fatto che "i giovani non hanno voglia di lavorare". Ovviamente, molti commenti si interrogarono sul perché non riuscivano a trovare questi giovani e sulle condizioni lavorative. Il mio era tra quelli.
Questa narrativa de "i giovani non vogliono lavorare" mi rode come poche cose nella vita. I boomer poi che dicono "ma cosa ti aspettavi? 1200 euro al mese già da subito? Bisogna fare la gavetta! I giovani d'oggi non vogliono fare gavetta, come abbiamo fatto anche noi ai nostri tempi! Sono degli sfaticati!". E poi penso al barista sulla trentina (forse anche vicino ai 40 anni) con figli, che di gavetta ne avrà fatta pure lui, e che prende 1100 euro al mese totali, con contratto part-time nonostante lavori più del doppio.
Ma a chi vogliono darla a bere.
🥲
Mia madre ha fatto la cameriera da tutta la vita. E spezzata in due adesso.
È verissimo quello che dici, mi dispiace tanto per te, io x fortuna dopo anni di stipendi da fame adesso guadagno abbastanza bene e ho il mio giro di clienti con cui ho fatto amicizia, ma lo rifarei se potessi tornare indetro? NO. Ho passato anni di merda in cui lavoravo 14 ore al giorno e quando riuscivo a dormire sognavo che stavo ancora lavorando 😂. Ho cominciato a bere di nascosto e a pippare x riuscire a stare in piedi, adesso è finita grazie a dio ma come me erano tutti i miei colleghi, chi non ci passa non lo capirà mai. Se sta mapelli avesse mai il coraggio di dire una cosa del genere a me si prende quattro schiaffi in faccia.
Motivo per cui io le pochissime volte che vado al ristorante cerco di dare meno fastidio il possibile...
Mangio tutto tendo a non lamentarmi, l'unica volta recente ho preso in disparte un cameriere per fargli notare che c'era una larva nel mio piatto (c'erano dei porcini ed è un abitante comune dei funghi, ma è grossa ed ha un guscio duro è la larva di un piccolo coleottero ) piuttosto che fare casino, anche perché questo prova che i funghi fossero selvaggi e non coltivati. Ma non tutti i clienti hanno la sensibilità di sapere che nei funghi possono esserci e sfuggire alla cucina.
La volta precedente risale a luglio dell'anno scorso mio padre stava morendo, e non avendo il tempo di andare a casa ci fermiamo in una pizzeria, io chiedo una pizza bianca che in tanti qui sulle Alpi chiamano "focaccia", mi portano una crosta di sale... E al mio lamentarmi della crosta di sale, la cameriera mi risponde "siamo una pizzeria napoletana noi non la sappiamo fare la focaccia, tornatene a Genova"
E il vaffamboc mi è uscito dal cuore.
"GO SELL LUPPINI BEANS" MI HA UCCISO
😎
@@irisbabilonia mi hai fatto spaccare :P
@@irisbabilonia Ti sei superata🤣🤣🤣🤣
Ciao Iris ! ♥️
Sono una un’accompagnatrice turistica con patentino, il lavoro è poco, i turisti non vogliono più ne guide ne accompagnatori. Il turismo è cambiato con il boom di internet e le prenotazioni fatte da individui privati. Inoltre faccio la Guida in un sito archeologico, gestito dallo stato, dunque non vengo pagata perchè risulto volontaria 👍🏻 evviva !
Come associazione che ha vinto un bando di concorso per gestire questo Sito archeologico insieme alla soprintendenza delle belle arti abbiamo il diritto di chiedere delle offerte, libere, per la manutenzione del sito, come taglio erba ecc…. In Piemonte i corsi per diventare Guida Turistica ( provinciale perchè ogni provincia ha bisogno del suo patentino cioè di un corso e di un esame) sono bloccati non ne esistono più per blocco di fondi. Per fotuna io ho avuto la possibilitá, ben sudata, di studiare altro e faccio altri lavori in aggiunta a questo che risulta a questo punto un hobby. Quindi direi a queste tizie di informarsi davvero prima di sparare cagate 😅
Ah quindi non prendi 30 euro all'ora 🙄 😂
@@danascully8945 ma magari 😅
@@ADMPD magari tutti la pensassero così. Ricordo un signore in visita al sito archeologico che ha anche avuto il coraggio di dirmi che dicevo solo falsità. Che essendo solo rovine e fondamenta così antiche noi non siamo nessuno per dire come fosse stata la città in realtà.. 🤣 probabilmente Roma, Pompei, tutti gli altri siti meglio conservati, i vari studi archeologici della storia, non bastano per lui. E purtroppo questo è il pensiero comune. Ho altre passioni e tanti progetti noi giovani non ci abbattiamo devono darci fiducia.
Evidentemente la Mapelli non ha idea che per fare la guida turistica occorre superare un concorso per ottenere relativo patentino...
Concorso, tra l’altro, bloccato da anni
@@effe2049 Appunto! L'ultimo che ho fatto io in Campania è stato 7 (credo... non ricordo in effetti...) anni fa, e mi pare che non ce ne siano stati altri da allora...
credo che non abbia idea di cosa voglia dire lavorare
Trovo di cattivo gusto in prima persona la cosa del "lavori sottopagata perché non ti impegni abbastanza", perché persino mia sorella sta facendo lo stage e contemporaneamente sta lavorando come cameriera, con il risultato di lei sempre stressata ed arrabbiata. Non tutti possono avere una vita universitaria rosea, fun fact che per cultura generale sulla vita o anche chiamata educazione bisognerebbe sapere
Iris che riporta stories di Ilenia Zodiaco. Un crossover che ci meritiamo e di cui avevamo bisogno.
Il mio sogno da catanese con lo stesso accento di Ilenia Zodiaco è avere un video in cui Ilenia Zodiaco e Iris Babilonia uniscono le loro parlate **
Ciao Iris, ho per te un aneddoto sul "se ti impegni ce la puoi fare anche tu" (è un pippone lunghissimo, scusa). Io non ho avuto una carriera scolastica brillante e dopo aver intrapreso una altrettanto fallimentare carriera universitaria alla facoltà di chimica industriale, un importante lutto familiare e successivi anni di indecisione su cosa fare nella vita, l'anno scorso mi sono iscritta alla scuola di estetica (per cui ho sempre avuto un interesse) e ho preso il mio attestato. Siamo in piena pandemia ma ho la fortuna di aver trovato un posto di lavoro (una sana botta di fortuna nonostante col tempo capisco perché ci fosse un posto vacante). Un giorno mi trovo a scambiare due chiacchiere con una cliente che mi racconta come fosse stata una ricercatrice in Italia, poi fosse andata in Germania perché la pagavano di più, e poi tornata qui convinta da uno stipendio da sogno. Al che lei mi chiede se vista la mia età (32anni) avessi sempre fatto l'estetista; io le rispondo raccontandole un po' la mia storia e di come non me la sono sentita di continuare di finire a forza l'università solo per il fatto di averla iniziata. La cliente decide allora di dirmi tutti i moduli da scaricare per recuperare gli esami fatti e finire l'università in modo da poter mollare questo lavoro e intraprendere una carriera nella formulazione dei cosmetici se tanto questo è il settore che mi interessa. Io l'ho guardata negli occhi e le ho detto "guardi che questo lavoro per me non è un ripiego, è ciò che mi piace fare nella vita". Lei mi guardo sbigottita...non poteva credere che io avessi scelto volontariamente questo come lavoro u.u
Mio marito lavora installando condizionatori d'aria. Un giorno si è trovato a dover andare a riparare una macchina in un ufficio pubblico, tipo un comunque, ora non ricordo. Era agosto, con 40ºC all'ombra. Lui lavora, troppo spesso, sui tetti e sui terrazzi, dove sono posizionati i motori dei vari condizionatori. Ecco, una dipendente pubblica, quando arriva, gli si avvicina e gli dice "Ah era ora che arrivassi, con questo caldo non possiamo mica lavorare!" (vorrei sottolineare il tono sprezzante che usa la signora per rivolgersi a lui). Mio marito la guarda e gli dice "Qui dentro non potete lavorare solo perché non c'è il condizionatore? Cosa devo dire io che per farvelo funzionare devo stare sotto il sole a mezzogiorno in pieno agosto?" (Lui si era un po' risentito, perché commenti così purtroppo ne riceve un sacco). La risposta di lei è stata "Beh, la prossima volta studia, così lavorerai qui dentro come noi". Lui tipo si è girato, ha preso gli attrezzi e le ha detto che avrebbe dovuto aspettare che venisse qualcun altro allora.
Un aneddoto che mi fa sempre rabbia. Non puoi sapere se chi hai davanti ha studiato o no, o il perché non ha potuto/voluto studiare per raggiungere un altro tipo di lavoro. Ma ciò non toglie che non sia una persona onesta, che sta svolgendo il suo lavoro. Una cosa che mi ha sempre detto lui, è che medici, avvocati, professori... fanno spesso commenti di questo tipo, senza rendersi conto che non tutti possiamo essere medici o avvocati. Servono anche gli operai che ti costruiscono la bella casa dove vivi, o pensi che la tua laurea in giurisprudenza ti aiuti a costruirtela da solo?
Questa gente è semplicemente classista, e vede come un demerito un lavoro più "umile", e odio usare questa parola perché non c'è niente di umile in un lavoro comunissimo, ma è per capirci.
Che aneddoto, non avrei mai voluto leggerlo, ovvero non vorrei fosse accaduto, ma grazie per averlo condiviso.
Anche il lavoro del contadino/allevatore è considerato da zoticone, ma le persone spesso non si rendono conto che hanno bisogno del contadino almeno 3 volte al giorno, tutti i giorni, per vivere. Fossimo tutti avvocati farmacisti e impiegati.. che cosa mangeremmo? Che fatica l'ignoranza
Io le avrei risposto che dopo aver studiato così tanto, il condizionare sarebbe dovuta essere capace di ripararselo da sola.
Stavo per scrivere la stessa cosa. Se era così studiata la signora, perché non se lo faceva da sola? @@LuckeyWlas
Graceisnotmyforte eh hai ragione,c' e' un classismo(bullismo) strisciante ovunque,in banca,negli uffici,dal medico...se sei un manovale o un operaio non ti ascoltano neanche,tanto questo non capisce un cavolo(pensano),e' vergognoso ma e' cosi!
Ciao Iris, adoro ogni tuo video e ogni tua analisi. Purtroppo di lavoro sottopagato ne posso parlare benissimo e sono anche una privilegiata “laureata”. Sono un’infermiera, ho studiato all’università pubblica di perugia, ma sono trapanese. Dopo la laurea torno a Trapani per lavorare. Trovo lavoro dopo 2 mesi, messa in regola part time a 18 ore ma lavoravo più di 50 ore a settimana per 650 euro mensili. Reperibile h24 non retribuito, strordinari non retribuiti, perché se le persone stavano male oltre il mio orario di lavoro non era colpa della struttura ed era mio dovere morale aiutarle, e dovevo dire anche grazie di essere sfruttata anzi che rimanere a zonzo tutto il giorno. Stipendi emessi dai 15 giorni ai 2 mesi di ritardo ogni volta, ma anche lì dovevo dire grazie perché meglio poco ma sicuro, tanto stavo a casa con i miei e i soldi non mi servivano per mangiare. Un noto laboratorio analisi mi pagava 5 euro a prelievo, non ci pagavo nemmeno la benzina per andare a casa dei pazienti. Ho fatto una scelta, sono emigrata in Trentino, lontano dalla mia famiglia, da casa mia, dal luogo per cui i miei genitori pagano le tasse. Qui ricevo un trattamento completamente diverso, dove chi è bravo viene ricompensato, ogni minuto del mio lavoro e della mia formazione continua è retribuito. Perché non può essere così anche al meridione? Eppure è lo stesso paese.
Un saluto affettuoso, continua così
Per quanto possa sembrare semplicistico, la risposta è: perché in meridione trovano infermiere che lavorano per 600€ al mese. Se non le trovassero, dovrebbero pagarle necessariamente di più.
@@analiamaggiore8205 il problema è tutto un circolo. Il pubblico che non va, l’ultimo concorso pubblico per l’indeterminato in ospedale risale agli anni 90. Al meridione purtroppo funziona solo il privato, e non prendi molte indennità dei contratti pubblici e quindi molti pensano come si dice da me “o ti mangi questa finestra o ti butti dalla finestra”.
Molti sono ragazzi neolaureati, alla prima esperienza di lavoro e con la voglia di avere 2 soldini nel portafoglio. Io ho scelto di abbandonare tutto, famiglia compresa, ma ti posso assicurare che non è stato facile.
Da siciliana adoro il Trentino e la sua gente, ma a volte mi manca il mio mare, le strade dove sono cresciuta, le persone che ho conosciuto. Poi mi basta tornarci in vacanza 10 giorni per farmi passare la nostalgia 😅
Questo video mi ha fatto molto riflettere: Io mi sento fortunata di essere laureata in una disciplina che é anche la mia passione (lingue straniere) e attualmente studio alla magistrale di Bologna, l Alma Mater Studiorum considerata una delle migliori università a livello internazionale, nel frattempo lavoro presso un ufficio turistico che, sebbene mi paghi poco mi permette almeno di sostenere gli studi. Quando penso alla fortuna che ho avuto, penso anche ad una mia cugina o ai miei genitori che per mantenere la famiglia non hanno potuto realizzare i propri sogni ma dedicarsi esclusivamente al lavoro e mi si stringe il cuore. Ho anche un altra cugina che si è laureata in Giurisprudenza alla Bicocca di Milano e ora lavora come avvocato: entrambe non siamo certo ricche ma partiamo sicuramente da una situazione avvantaggiata (famiglia che ci ha sostenute economicamente e moralmente) tutto ciò dovrebbe farci riflettere sul fatto che se alcune persone non hanno potuto seguire questo percorso pur essendo intenzionati, non hanno avuto le stesse possibilità e con ciò a maggior ragione dovremmo essere più comprensivi/solidali con chi non è stato fortunato e si ritrova invece ad essere sfruttato sul campo del lavoro, cercare anche magari di offrire loro un aiuto per riscattarsi qualora ci fosse un modo per aiutarli. Mio papà mi racconta sempre che da giovane avrebbe voluto laurearsi in Psicologia ma che a 18 anni ha dovuto lasciare la famiglia per andare a lavorare in Germania e mandare soldi a casa, questo discorso sin da piccola mi ha sempre sensibilizzata sul fatto che non tutti hanno la possibilità di realizzarsi come vorrebbero e mi ha insegnato ad avere rispetto per le condinzioni altrui senza mai giudicare all'apparenza.
Io guadagno 2,10€ all'ora per 11 ore di lavoro dove mi gestisco un intero bar da sola, dalle pulizie, al servizio, alle ordinazioni, al controllo tavoli, mentre il mio datore di lavoro cicca sigarette per tutto il locale, sporcando ogni cosa che pulisco per farmi rilavare tutto, ma almeno le mie due lauree le ho prese per davvero e se le due murene me lo concedono con 2 euro che regalo ad entrambe gli concedo di andare a comprarsi una dignità.
Fosse stato a Napoli le avrebbero risposto "bivt o caffè e nun ce romper o ca**" traduco "bevuti il caffè e non romperci l'organo genitale maschile".
Voi siciliani siete troppo educati ed eleganti 💗
Sinceramente dalla figlia di due immigrati mi sarei aspettata una profondità d'animo maggiore. Dalle sue stories precedenti sembra quasi vergognarsene, ed è un comportamento tristissimo visto che i suoi genitori arrivano da un paese con una cultura e una storia incredibile.
Se ti informi vieni pagata il triplo, invece di 3€\h ne prendi 30€/h, ma il triplo di 3 non fa 9? Ah! Quindi non sono l'unico ad averlo pensato. Good job persone del web 😁
Matematica economica? XD
Lavoro come magazziniere in Amazon e, nei mesi in cui mi è stato rinnovato il contratto, ne ho sentite tante di storie di ex camerieri, ex cuochi e simili che si sono stancati di stare a casa causa covid e che sono stati però assunti qui. Ho notato con dispiacere che cose che in teoria dovrebbero essere normali in uno stato civile non lo sono affatto. Infatti, la maggior parte di loro lodavano lo stipendio che arrivava puntuale, buoni pasto, straordinari pagati fino all'ultimo secondo (e comunque volontari nessuno ti obbliga), orari precisi e stabiliti in tempo utile per organizzarci, malattie e ferie garantite, ecc ecc. Tanti sparlano verso questi ma ormai ho la certezza che probabilmente molti imprenditori hanno scordato che se la loro azienda va avanti e anche grazie ai dipendenti e trattarli come carne da macello li fa solo scappare. Però ovviamente è più facile dare la colpa al rdc che a problemi strutturali.
E dicono che sono i corrieri di Amazon ad essere sfruttati! Pensa agli altri come stanno messi....
@@robertat.8817 io lavoro dentro il magazzino, sinceramente non so se valgolo le stesse condizioni anche per loro. Spero di sì! 😁
No vabbè, lo squalo sulla maglia è troppo carino, basta io corro su Pampling.
La storia di Paola e Chiara e così reale
E non ha messo in mezzo il fatto di avere eventuali relazioni amorose disagiate/disfunzionali, cosa di non poco peso
Io sono un medico specializzato. I miei hanno la terza media e hanno fatto impiegata e imbianchìno. Avrei voluto studiare a Pavia o Padova, università prestigiose per la medicina. Ho studiato nella mia umile cittadina perché non potevamo permettercelo.Mi sono laureata e specializzata col massimo dei voti con parecchi aspetti di vita contro. Purtroppo avrei voluto puntare anche più in alto, fare di più. Ma la base di partenza era quella che era. E ho sempre avuto la consapevolezza di non poter pretendere di più. Quindi, Iris, mi sono molto ritrovata nella storia di Paola e Chiara.
Grazie del video, interessantissimo. Allego la mia esperienza per dare anche un punto diverso sull'ambito lavorativo bistrattatissimo (a ragione?) della ristorazione. Sono una privilegiata perché non mi è mai mancato il piatto a tavola ma non vengo da una famiglia facoltosa, semplici lavoratori. Col lavoro della fronte i miei hanno aperto un ristorante in cui sono cresciuta e in cui ho lavorato (spesso di controvoglia, perché 'sta santificazione del sudore della fronte io non l'ho mai compresa). Mio padre - lavoratore in primis - ha sempre trattato i dipendenti da figli (non nascondo che quando le cose andavano male lui e noi non prendevamo una lira, anzi, facevamo i debiti, mentre ai dipendenti veniva sempre e puntualmente corrisposto lo stipendio: e ci mancherebbe, direte voi.) e mi ha insegnato moltissimo sulla vita e sul rispetto.
Eppure... io avevo bisogno di andarmene, di fare esperienza. Mi sono trasferita in un'altra città e ho cercato lavoro nello stesso settore perché mi sentivo sicura. Appena chi mi faceva il colloquio scopriva dei miei pregressi mi mandava via dicendo che ero troppo qualificata. D'altronde loro cercavano sì una ragazza (testuale "anche un po' avvenente, per i clienti") ma comunque niente di che, eh, non è che dovevo proprio saper fare il mestiere. (?) Ho fatto giorni di prove non pagate. Mi sono sentita dire che "sì, hai esperienza, ma noi paghiamo tot e comunque inizi lavando a terra e non parlando coi clienti". Una sera, in pizzeria dove ho gestito 80 persone praticamente da sola, dalle 16 (perché prima dovevo pulire sala e anche gambe delle sedie, da SOLA) alle 02, il titolare mi salutò dandomi 15 euro accartocciate ben strette nella mano. Molte sere le ho passate a piangere umiliata, mi sono resa conto che il modo in cui sono cresciuta è da privilegiata, sì, perché mio padre mi ha inculcato il rispetto per il lavoratore e a non sentirmi mai "la figlia del titolare". A usare l'espressione "Tizio lavora CON me" e non "PER me".
Comunque dopo neanche 10 giorni ho trovato lavoro. "Se ti impegni, lo trovi". Certo. Avevo preso totalmente in mano una startup di food e la gestivo praticamente da sola per 3 euro all'ora, con orari massacranti e facendo dalla cameriera, alla cuoca, alla contabile. Ho lasciato l'università perché non ce la facevo - ero anche pendolare. Mi sono sentita una fallita, però il lavoro ce l'avevo e ho tenuto duro, a malapena coprivo le spese. E' un periodo che mi è servito ma non so se augurarlo mai a qualcun altro.
Oggi sono una freelance e mi mantengo benissimo, dettando le mie regole come food blogger e content creator. :) Non c'è una morale, credo solo di aver avuto tanto culo, fine. Solidarietà per la ragazza umiliata dalle Mean Girls e grazie per gli infiniti spunti di riflessione che porti sul canale.
La storia di Chiara e Paola potrebbe tranquillamente diventare la trama di un prossimo film della Disney
Video interessantissimo come sempre, grazie Iris
Sembra la storia di Lenù e Lila in l’amica geniale. Partite dallo stesso punto ma due vite completamente diverse.
Più lungo è il minutaggio dei tuoi video più sono piacevolii 😍 sei una maga del web
Aggiungo la mia con soli 6 mesi di ritardo: trovo classista anche dare per scontato che la commessa non voglia trovarsi lì e trattare qualsiasi lavoro non "qualificato" o "prestigioso" come scelta obbligata per chi non ha l'opportunità di studiare. Come accennato da Iris, ci sono pure persone che scelgono lavori più "umili" e hanno tutto il diritto di essere pagate punto. Le due protagoniste sono delle poveracce moralmente, ma manco uno dei loro critici che si sia soffermato sul fatto che il valore di una persona non si misura con i titoli di studio e con lo stipendio, guadagnare 3€/ora è ILLEGALE e qualsiasi lavoratore ha diritto di percepire un compenso adeguato
Io sto in UK da 4 anni. Sono Palermitana, e non vengo da una famiglia agiata, anzi tutt altro.
Quando ho finito la scuola volevo continuare a studiare, data la mia passione per piante e animali, ma, nonostante i miei genitori mi supportavano, in quel periodo campavo con 10 euro ogni due settimane datemi da mia nonna.
Non ho resistito molto: vedendo il 99% dei miei colleghi fare mille esperienze diverse, mentre io potevo solo uscire a prendermi una birra da 2 euro un giorno a settimana (con l'obbligo di essere a casa prima di cena, perché mio papà lavorava tanto), mi sono proprio depressa ed ho deciso di mollare per andare a lavorare.
Appena ho capito che lavorando full time sarei stata supersfruttata mi sono messa a lavorare solo come extra, percependo un po' di più, ma sempre con orari che andavano dalle 9 alle 12 ore a turno (40 euro a sera).
Per cambiare qualcosa ho deciso di lavorare ancora di più per potermi pagare un corso da croupier di 3000 euro. L'ultimo anno prima di venire in UK lavoravo 15 ore a sera (dalle 4pm alle 7am), per 3 giorni e mezza giornata (la domenica) a settimana e 9 ore a sera in un altro posto. In un mese ho perso 7 kg, perché in più frequentavo la scuola croupier: dalle 9.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì, ovviamente i giorni in cui dovevo inziare alle 4 di lavorare, uscivo prima dal corso. (Fortunatamente il tutor è stato molto comprensivo perché anche lui a suo tempo aveva fatto i miele stessi sacrifici per prepararsi).
Ovviamente dormivo una media di 1 ora a notte.
Alla fine ce l'ho fatta, ora dopo 4 anni che lavoro al casinò, posso dire di essere soddisfatta: ho deciso di reiscrivermi all'università per fare la maestra e mi sono appena candidata per un posto da toelettatrice per cani principiante; guadagnerò un po' meno perché non avrò più l'anzianità accumulata, ma comincierò finalmente a fare qualcosa che mi piace veramente.
Da quando sono qua sono pure stata in grado di aiutare economicamente i miei, che anche solo grazie alla mia assenza da casa, hanno diminuito le spese e sono riusciti a mettere qualcosa in più da parte.
Queste tizie della storia non so chi siano e ne sono felice di questo. La ragazza femminista non avrebbe potuto spiegare meglio il concetto che anche io condivido.
Sono sicura che la commessa alla fine non se la sia presa così tanto e abbia capito che, se parli così, o non sei molto intelligente, o sei ignorante, nel senso che ignori la società che ti circonda. Lei sarà stata troppo occupata per pensare alla stronzata che le è stata appena detta, almeno questo è quello che spero. Anche io quando lavoravo come cameriera avendo a che fare con VIP mi sono sentita dire frasi sulla stessa linea di, come dire, stronzaggine, e sono completamente ricettiva riguardo questa polemica.
Non sanno tutti sopportare lo stress come ho fatto io e purtroppo di Paole ce ne sono tante, grazie per questo video Iris! Un bacione da Birmingham!
Lavori vicino all ' Arcadian?
@@LadyBella5987 no no, all'altro genting xP
Il minutaggio di questo video è gioia pura😍
Faccio un'aggiunta a quanto detto sulla questione "Paola e Chiara", mi dispiace farla ormai a 3 settimane dal video perché probabilmente non verrà letta da nessuno, ma mi viene da dirlo comunque. C'è un'altra cosa da considerare oltre a tutte quelle già citate e la mia storia ne è un esempio: io sarei stata teoricamente una Chiara, cresciuta senza che mi mancasse nulla, finanziata dai miei genitori per gli anni dell'università e tutto il resto, studiavo pure medicina, tra l'altro. Ma durante gli studi hanno iniziato ad arrivare problemi di salute, attacchi di panico ed altre problematiche che mi hanno portata in cura da una psicologa per anni e mi hanno impedito di portare a termine i miei studi, che ho dovuto abbandonare.
Ora faccio un lavoro che non è per niente quello dei miei sogni (sto cercando comunque di formarmi in altri ambiti in modo da poter fare qualcosa che mi piaccia di più) e il lavoro che faccio sicuramente da certa gente verrà guardato dall'alto in basso con pensieri del tipo "ecco, non hai voluto studiare e guarda come sei finita", senza avere un minimo di consapevolezza di quanta sofferenza mi porto dietro.
Ciao. Lo so che è strano rispondere un anno dopo, ma volevo solo farti sapere che mi trovo in pieno con la tua esperienza, e capisco perfettamente. Durante l'università sono emersi dei traumi infantili che mi hanno "bloccata" nel mio percorso. Ho completato una misera triennale solo dopo 8 anni... perché nel frattempo sono dovuta andare via di casa (avevo realizzato di stare convivendo con il mio abusatore) e ho dovuto lavorare sodo per recuperare funzionalità e serenità. Ora ho 32 anni, faccio un lavoro che mi dà da vivere ma che non è proprio quello che avrei voluto fare. E i miei genitori sperano ancora che io riprenda il percorso universitario. Sono stata male per le loro "speranze", loro neanche sanno quello che ho dovuto estirpare dall'anima, ma li vedo che pensano "perché è finita così?". Dall'altra parte, però, ho imparato a circondarmi di persone sane e consapevoli, che non mi fanno pesare nulla e che mi apprezzano esattamente per come sono. Ci sarà sempre chi, non sapendo, giudicherà: ma sai che lo fanno perché dentro di loro avvertono la necessità di sentirsi superiori. Io, quantomeno, sono libera da questo costrutto, e non sono mai stata più felice di così. Ti auguro lo stesso
@@miriammastroianni6374vi capisco ragazzi, ho preso il diploma a fatica perché sono emersi i miei traumi di quando ero piccola.. Che non sono pochi, ma il mio cervello aveva messo tutto sotto ad un tappeto. È un peccato perché avrei voluto fare molto di più
Non conoscevo questo scandalo ma sono felicissimo di rivederti e scoprire queste nuove avvincenti storie
Imen Jane e l'amica volevano fare le fighette ma sembravano più Boldi e De Sica
Riguardo al costo delle università, secondo me anche frequentare una statale è da privilegiati, in quanto, almeno dove frequento io (Bologna), la retta non è gratis se hai un isee altino. Alcuni corsi costano molto, come 3.500 all'anno o più. Ci sono anche corsi in statali che costano sui 5000 l'anno. Quindi secondo me in generale fare l'università è da privilegiati, perché non è gratis e lavorare guadagnando abbastanza da mantenersi e rimanere in corso contemporaneamente è praticamente fantascienza
Super quoto👏🏻👏🏻👏🏻
Ragionissima, solo un appunto: lavorare e studiare non è fantascienza, è solo un sacrificio enorme che se si può sarebbe meglio evitare
Concordo pienamente
È una cosa allucinante! Il diritto allo studio dovrebbe essere di tutti. Qui a Palermo è gratuita per chi ha un ISEE basso, non paghi neanche la mensa. In ogni caso è tutto proporzionato al reddito familiare. Mi dispiace molto che in alcune città studiare sia un lusso
Concordo con tutto! Anche a Roma l'università pubblica la paghi pure se hai un isee molto basso (ti parlo per esperienza personale). Qualche centinaio di euro lo devi pagare comunque.
Io sono psicoterapeuta con master e titoli vari sul groppone, ma per qualche anno ho fatto la cassiera durante l'estate, presso nota località montana. C'era gente che faceva davvero schifo sia tra quelli del nord, sia tra quelli del sud, sia tra gli stranieri. Persone maleducate che, in quanto esseri paganti, vorrebbero pure un vassoio di affettati presi direttamente dal culo di chi offre loro un qualsiasi servizio. Ho avuto anche una rispostaccia simile a quella della cameriera di Palermo, però da un boomer del sud. Gli ho risposto elencando i miei titoli di studio e dicendogli che in realtà ero stata mandata lì per studiare le dinamiche classiste all'interno delle attività commerciali: è stato zitto e se l'è svignata velocemente.
Cavolo ma perché ti ritrovi a fare la commessa con tutti questi titoli di studio? Che tristezza! Dopo tutti questi sacrifici, dovresti almeno poter fare il lavoro per cui hai studiato...
@@robertat.8817 Perché mi sono laureata nel 2010, in piena crisi economica, e in più ho una disabilità (anche se non immediatamente visibile), che mi ha resa poco competitiva nel mondo del lavoro... Quindi ho lavorato nel mio ambito solo a momenti alterni, sottopagata e integrando con altri tipi di lavoro. All'età di 35 anni ancora mi sto barcamenando, ho appena iniziato un lavoro a tempo pieno (il primo della mia vita!). Purtroppo ne conosco altri nella stessa situazione... E poi giovani ricchi e privilegiati o gente che è nata in un periodo economicamente favorevole si permettono di venire a farti la morale e darti consigli di vita. Troppo spesso dimenticano che rispetto e gentilezza sono gratis.
@@HypnoRhymes Mi dispiace tanto per la tua situazione ... sei una psicologa clinica per caso? Il lavoro attuale è nel tuo campo di studi almeno? Mi auguro di si...
Magari il modo di ragionare della Mapelli è una specie di "autodifesa", perché ammettere di avere avuto culo e che tutto il proprio successo non è unicamente un proprio merito è troppo difficile e umiliante per lei.
Questo va a confermare la teoria secondo la quale chi sente il bisogno di ostentare in ogni momento la propria persona in fondo vive un grandissimo disagio dentro di sé. Chi è davvero sereno con se stesso ha equilibrio, non la spocchia di questa tizia (già dalla voce è insopportabile)
@Il Cavalluccio Marino ovvio, può essere anche semplicemente così, se questa mapelli ha avuto sempre e solo privilegi ci sta che sia cresciuta in una campana di vetro e non riesca proprio a capire chi ha avuto meno possibilità di lei. Oltretutto se pure si comportasse così per insicurezza non è cmq giustificata perché da persona adulta dovrebbe sapere come si sta al mondo e che non è che ha il diritto di schiacciare gli altri per emergere lei. Come la metti la metti è ingiustificabile. Non parliamo dell'amica che prima si inventa una laurea in economia e non sa neanche qual è il triplo di 3
@Il Cavalluccio Marino può essere anche questo, la sindrome dell'impostore. Ma anche in questo caso quanto sei messa male per aver bisogno di scendere al sud in mezzo a noi "comuni mortali" per tirartela in quel modo? Qui a Napoli quelli così li chiamiamo "galli sull'immondizia", vale a dire quella gente boriosa che per sentirsi qualcuno ha bisogno di circondarsi di persone che secondo loro è inferiore. In questo caso lei ha avuto bisogno di prendere in giro il tassista, l'impiegato dell'hotel e la commessa per sentirsi qualcuno. A questa vorrei vederla muoversi in mezzo a gente molto più preparata di lei, in quel caso avrebbe la stessa superbia?
@Il Cavalluccio Marino si ma anche basta con sti influencer che non puoi mettere in discussione manco mezza.cosa che dicono che si sentono in dovere di farti la lezioncina su come si sta al mondo perché loro tengono i followers e tu no. Mi è capitato più di una volta di essere in disaccordo con più di un influencer, esprimendo il mio dissenso in modo educato, che subito venivo quasi liquidata con un "io ho ragione e tu hai torto perché è così e basta", sono insopportabili e saccenti alcuni di loro, non accettano che qualcuno possa dire che non hanno sempre la verità in tasca
@Il Cavalluccio Marino per questo stimo iris, perché è una persona che sa argomentare molto bene le sue opinioni e riesce a coinvolgere senza tirarsela e pure se il.suo canale dovesse crescere (cosa che le auguro) spero mantenga sempre la sua freschezza che rende i suoi video e il suo canale godibili e accattivanti
Io sono una Paola che c'è l'ha fatta 💪🏾 vivo all'estero e guadagno €20 l'ora , ho fatto tutto da sola .
Paole c'è speranza per tutte noi forza e coraggio , io credo in voi ❤️
Che lavoro fai? Hai studiato lì?
Tantissimo complimenti per essere una Paola che ce l'ha fatta. Sei la prova che la volontà e l'impegno possono portarti dove vuoi.
In bocca al lupo per tutto.
Anch’io!!! 🇮🇹✈️🇸🇪
La mia amica ha avuto la stessa storia di Paola 😭 genitori amorevoli attenti ma non l'hanno supportata abbastanza, ha avuto per decenni l'etichetta "asina". Ora a 35 anni non è mai stata bocciata alle superiori (alle medie molte volte) e all'università è un treno (ogni tanto si sente un'asina e ha blocchi di autostima) è molto intelligente ha superato 3 volte l'esame di ammissione di medicina (non vuole fare il medico, faceva le simulazioni d'esame per divertimento), spero che riesca a costruirsi un'autostima buona ❤
Ma alla Mapelli, nelle varie scuole di riconosciuto prestigio che ha frequentato, non le hanno mai insegnato che la punteggiatura e le parentesi non necessitano di spazio rispettivamente dopo e prima delle lettere???
Ciao Iris, ho scoperto da circa una settimana il tuo canale e mi sono già guardato tutti i video degli ultimi 6 mesi😁.
Mi piace molto il tuo modo di ragionare e le tue idee, complimenti davvero, continua così
Grazie mille 🙏🏼❤️
Prima non le conoscevo, ora sono convinta che siano antipatiche come poche altre...
E parlo da ormai purtroppo ex cameriera: è l'ultimo dei tuoi problemi fare spiegoni, in servizio, a cena. Quando non c'è gente, è ancora forse fattibile, ma in servizio, tra portate che corrono, apparecchiare, sparecchiare, portare vini ecc non ci si riescs fisicamente. E non c'è niente di umiliante nel fare la cameriera/commessa, ste due si sono fregate da sole.
Ti adoro, adoro il tuo modo di esprimerti (e anche i cenni sarcastici che usi per descrivere i fatti), ma vorrei farti un appunto: prendi il respiro a parlare! Non vorrei che tu vedessi questa mia "critica" come un'offesa; solo, ho l'impressione che tu abbia fretta di dire tutte le cose per paura di scordarti qualcosa, quando invece sei semplicemente perfetta!
Mi sembra di percepirla questa ansia, ogni tanto 🥺
Detto questo: invidio tantissimo il tuo modo di esprimerti ❤
So che non c'entra niente Iris ma spero che tu stia bene e che tu stia avendo una buona giornata❤️
Il discorso che fai sul tuo (vostro) periodo per lanciare l’attività lo sento come mio. Ho un’attività in proprio, che va bene (per fortuna) ma non vivo più. Casa, marito, figlio, tutto viene fagocitato dalla corsa costante a rimanere a galla. Se non mangiassi di quel che produco, e fossi dipendente, non potrei MAI fare null’altro. Chi non conosce “fame” non capisce. Ma, se avesse un MINIMO di decenza, nemmeno giudicherebbe. Sono vergognose.
Ti capisco, anche io ho un'attivitá. Se fosse capitata da me la "Mape" con quell'atteggiamento da sborona verso qualcuno dei miei dipendenti o verso di me, nonostante la mia condizione di terrona laureata presso un'universitá dal prestigio non riconosciuto internazionalmente, le scrumbled eggs le prendeva per fare lo shampoo non la colazione.
@@serenavlc tra l’altro mi chiedo sempre che “leader” saranno, persone così. Che rispetto potrai mai avere di chi lavora con e per te, se non riesci a fare un ragionamento svincolato dalla tua condizione privilegiata. Io, che sono stata una persona fortunata (nonostante tante, ma TANTE sfortune, anche enormi, sia finanziarie che familiari) l’ho sempre riconosciuto. Ho fatto per anni volontariato alla Caritas, e ho visto mettersi in fila rifugiati come ex capi d’impresa passando per vedove sfortunate e anziani dimenticati, e ho imparato a non giudicare mai una persona su quello che vedi. Sì, probabilmente anche io avrei reagito “male” e risposto a tono. Ma purtroppo queste sono persone che se la prendono solo coi più deboli, e ho come l’impressione che davanti a delle libere professioniste non avrebbero aperto bocca. Trovo assurdo che il lavoro svolto ci qualifichi come persone. Ed io AMO il mio lavoro. Ma non vorrei mai che il mio vissuto venisse giudicato con quel filtro, perché è ingiusto, e limitante..
@@alice.t.g. Esatto, mi ritrovo in tutto quello che dici. Io sono arrivata a sentirmi un robot, accendermi la mattina come la macchina del caffé per spegnermi 12 ore dopo e ricominciare giorno dopo giorno. Non avevo tempo per fare nient'altro e mi sentivo inutile, vita sociale annullata e lo spazio per coltivare le mie passioni sacrificato al dovere. Tanti sacrifici ma anche tanta costanza e tenacia. Ma oggi non vado in giro dispensando lezioni di vita, ognuno ha il suo percorso... Io non vivo in Italia, e qui dove sto da diversi anni arrivano valanghe di persone dai paesi latinoamericani, dove la situazione (non solo per il Covid) va sempre peggio. Da me lavorano vari ragazzi latini, quasi tutti hanno studiato e sono diplomati o laureati nelle aree piú disparate. Altri si pagano gli studi lavorando. Lavorare nella ristorazione non vuol dire automaticamente non saper fare niente o non aver voglia di fare niente, anzi. E' un lavoro stressante e per cui ci vogliono molte abilitá diverse, un cameriere non é solo uno che porta un vassoio. Poi puoi essere anche il mega direttore galattico della multinazionale, ma se la persona delle pulizie la tratti come una scarafaggio per me a livello sociale (e umano) hai comunque fallito. Ti auguro ogni bene con la tua attivitá, un abbraccio
Sul discorso "Raccontami la storia del luogo in cui lavori", a me é capitato una settimana fa:
Lavoro da due mesi presso un locale (all'interno di un castello) in Austria. Non so bene l'austriaco, quindi sfrutto molto l'inglese per farmi comprendere.
Arriva questo "entusiasta" turista che, dopo aver ordinato, comincia a chiedermi (prima in tedesco, poi in inglese, dato il mio "Sorry, I don't understend") : "Mi puoi raccontare la storia del castello?"
Al che, sinceramente, gli rispondo "Mi scusi, non la conosco. Faccio solo la cameriera qui!"
Ci rimane male. Va dal compagno della titolare e comincia a tartassarlo. Alla fine gli viene gentilmente indicato, a pochi metri, la presenza di un gabbiotto con il personale addetto, con aggiunta "Noi siamo qui per lavorare, per le informazioni.... C'è il museo!"
Ps. C'ho una laurea in Archeologia, so effettivamente qualcosina sul castello... Ma diamine! Non quando lavoro... Se volevo fare la guida turistica - e se ne avevo la possibilità - (cosa che vorrei fare in Italia... Ma é più una utopia che altro), non starei a portare piatti!
Era successo anche a me in un negozio della mia città. Stavo lavorando e una cliente voleva sapere la storia del negozio perché il negozio in questione era ed è tutt'ora sito in un palazzo storico. Io, sebbene conoscessi la storia, decisi di tagliare corto (ovviamente con gentilezza) perché avevo anche altri clienti da servire e non avevo né il tempo né la voglia di mettermi a chiacchierare e di creare, di conseguenza, una lunga fila.
La cliente fece per andarsene stizzita dicendo che non è così che si trattano i clienti e che, in quanto persona pagante, aveva il diritto di tutte le attenzioni e gli onori del caso.
Ricordo la risposta iconica di un'altra cliente, più in là con gli anni rispetto alla prima: "signora, forse non si è resa conto che al mondo ci sono altre persone oltre lei e che in questo negozio non è l'unica che paga. Lasci lavorare in pace il personale".
Ma poi chiedere a un cameriere, che deve VOLARE da un tavolo all'altro, la Rava e la fava del posto....mi sembra un attimo di cattivo gusto. A meno che tu non dia una mancia da 100 eu, cosi se ti licenziano perché cazzeggi almeno hai un ammortizzatore.
🥲😂🤷
@@ireneangelucci3733 infatti in quel momento avevamo anche un po' di casino. Ho lavorato, in passato, in altre realtà, soprattutto al sud, dove con 700 euro al mese, devi farti 12 ore / o per 30-50 € a giornata (se sei a chiamata). Anche io mi sono sempre sentita giudicare negativamente "perché faccio lavori del genere".... Eh, beh, ho due titoli, che ( tranne per l'insegnamento se avrò chiappe) in Italia ormai non servono ad una fava; mi sono sempre impegnata ma provengo da una modesta famiglia e (nonostante l'aiuto dei miei, che nel loro piccolo mi hanno sempre incoraggiata) e i soldi non crescono sugli alberi.
La gente, specialmente alcuni clienti, é.... Stupida.
Ormai ho imparato a fregarmene, ma i primi tempi ci soffrivo molto.
@@prichan91 han fatto benissimo ❤️
Austriaco? Ma non parlano tedesco lì?
Io sono manager di una boutique di lusso a Londra , ed è normale che i clienti vogliano sapere la storia del brand... MA CHI NEL MONDO ENTRA IN UNA PASTICCERIA E CHIEDE LA STORIA DEL NEGOZIO?!
Esatto 😂
Esperienza lavorativa di M: ho lavorato in Calabria come cameriere durante la stagione estiva, lavoravo 12h al giorno, tutti i giorni, per tre mesi. Spero di NON ripetere mai più lo stesso errore nella mia vita...
Confermo... Anche a Milano persone così stanno sugli zebedei. E penso non ci sia altro da aggiungere
Una tipa di mia conoscenza era esattamente così, inglesismi gratuiti, mettere in difficoltà chi sta lavorando con richieste assurde e ostentazione in ogni momento. Inutile dire che non abbiamo più molto a ché fare e che comunque non ha molti amici🤷♀️
Mio papà è la persona più intelligente del mondo, legge tantissimo ed è sempre informato sull'attualità e fatti recenti.
Purtroppo mio papà non ha mai finito le scuole medie poiché nato in una famiglia povera e costretto a lavorare dall'età di 14 anni per sfamare i suoi 5 fratelli.
Se mio papà fosse nato in una famiglia ricca, oggi sarebbe un imprenditore, un medico o forse un avvocato, invece deve spaccarsi la schiena in una fabbrica, pagato 11 euro l'ora.
L'altro giorno ho preso la mia prima busta paga, a 22 anni e come prima vera esperienza lavorativa ne guadagno 9 l'ora, che è ancora poco ed è il minimo indispensabile, però mio papà lavora da 40 anni, io da due mesi.
Sono la prima persona della famiglia a finire l'Università ed i miei genitori mi supportano in tutti i modi, pagandomi tutto. Ho avuto la fortuna di studiare per quello che volevo veramente fare, i soldi del lavoro che ho trovato me li sto mettendo da parte per continuare il master dopo la laurea.
Al minuto 11:20 del video: quelle ciabattine “tappinelle” sono i sandali Oran di Hermes. 495€ non proprio delle ciabatte comode e basta!!!
Ah.
Questa è una lezione universitaria. Da mandare in loop anche nelle scuole.
Mi ci prendo un PC di seconda mano! Penso 😅
Paola i feel you
Amen. Anzi Imen.
Quella era top. 😂
Si ma non lo sapevano che qui al sud usiamo ancora i segnali di fumo?? Cioè le basi proprio
Aspettavo questo video più del fattorino della pizza il sabato sera
Vorrei un mondo abitato da gente intelligente come te, Iris.
Grazie per aver portato questo tema che mi aveva molto infastidito. Avendone ora maggior comprensione sono passato dall'esserne infastidito ad avere gli occhi che sanguinano dalla rabbia..
Secondo me Imen Jane ne è uscita peggio rispetto alla Mapelli in parte perchè ha 10 volte i followers di quest'ultima quindi è più conosciuta, e in parte perchè le testimonianze venivano dalle sue stories, quindi era il suo nome che girava.
Trovo che la Mapelli abbia agito in modo semplicemente disgustoso. Si va oltre la maleducazione, questo è mettere in dubbio la dignità di un'altra persona, in quanto tale persona è una "fallita" per scelta. Lei invece avendo più risultati è superiore nella scala sociale. Chiaramente ignora (o finge di ignorare) che se non fosse per camerieri, autisti, manovali, idraulici, lavapiatti e tutti quegli altri lavori che NON ti garantiscono una posizione con cui sfoggiare inglesismi basici (spacciandoli per chissà cosa), lei NON potrebbe permettersi di studiare marketing e sentirsi superiore, perchè avrebbe dovuto imparare a fare lavori pratici con cui sopravvivere. Quindi davanti a qualunque lavoratore dovrebbe imparare a ringraziare per il servizio reso (se c'è un lavoratore, c'è una necessità), e se le venisse la brillante idea di sentirsi stocazzo, oltre a ringraziare farebbe bene anche a tacere.
Come se tale bassezza non fosse già nauseabonda, l'idea di riferirlo al gestore di quel lido, è inqualificabile. Perchè le probabilità che la ragazza venisse punita per la "risposta maleducata" erano alte, e lei se n'è fregata solo perchè voleva che una persona in più sapesse di quanto lei fosse superiore.
Mi fa semplicemente vomitare!
Personalmente con la mia moglie, per evitare di venire sfruttati malissimo abbiamo dovuto abbandonare amici e famiglie e trasferirci all'estero senza neanche un budget iniziale. Non possiamo ancora dire di essere economicamente tranquilli, ma almeno non veniamo pagati 3 euro l'ora. Sotto molti aspetti siamo stati fortunati a poterci trasferire, se non avessimo avuto l'occasione per farlo non so dove saremmo adesso, eppure i titoli di studio di mia moglie la Mapelli non li avrebbe raggiunti neanche se avesse sostenuto tutti gli esami al Cepu. Quindi ignorare il contesto ambientale e le occasioni fortuite è patetico e stupido
❤❤❤❤❤❤❤❤
Ti ho scoperta da poco ma adoro i tuoi video!! Non mi sono mai interessata a certe vicende se devo essere sincera, ma il tuo modo di esporle le rende interessanti a prescindere
Iris : "sono sicura che, se avessi continuato a non avere energie, non mi sarei mai laureata".
Io, sempre stanca nonostante non lavori, gia consapevole che non finirò mai: 🥺😭
Quando guardo i tuoi video che trattano di questi argomenti (influencer che pestano i merdoni) mi chiedo sempre come mai queste persone così ben inserite non si sappiano comportare decentemente. Non dico che dovrebbero essere tutte empatiche (magari) ma dovrebbero sapere ormai che certe cose dovrebbero per lo meno tenersele per loro, per evitare, appunto, le shitstorm.
Ma solo io, ai miei dipendenti, pago otto euro l'ora, insisto affinché vadano in ferie e sfruttino i permessi, obbligo a segnare le eventuali ore o mezz'ore in più che verranno pagate, pago il primo del mese, e chiedo la disponibiltà oraria in modo da incastrarli al meglio?
Mesa de sì 😅
8 euro l’ora non sono chissà che eh
@@mariocarminati8414 contratto a chiamata, servizio ai tavoli, otto euro netti, è poco? Io che sono datore ne guadagno due in più. Non mi sembra poco.
@@scharliesspensa te come stiamo messi in questo paese se siamo sereni a guadagnare solo 8 euro l'ora. Oh ho lavorato nei campi 10 ore al giorno per 6 euro l'ora.. Ma dove cazzo vogliamo andare con questi stipendi di merda con i costi della vita che si alzano continuamente
Concordo pienamente sul discorso che hai fatto sul privilegio. Bisogna riconoscerlo con umiltà senza insultare chi purtroppo è meno fortunato.
Ma poi dico ma davvero secondo loro è un comportamento che non potrebbe suscitare polemica? Questo vuol dire che non hanno idea di cosa sia la decenza, già il fatto che raccontano le cose con così tanti dettagli, come se pensino che le cose che hanno fatto le rendano fighe davvero
Io comunque ho sempre ansia che prima o poi quel computer ti caschi dalle cosce mentre ti agiti 😂😂
Paola: la storia della mia vita fino ai 27, quando mi sono licenziata e ho iniziato l'università
Ne ho 26,spero di riuscire a sbloccare questo mio sogno.
@@nasti6709 Ti aggiorno: ne ho 34, ho finito triennale e magistrale e ora ho vinto un dottorato con borsa. Ti auguro tutto il bene del mondo
Da milanese questo non è un comportamento da benestante, è solo cafona, anzi la sensazione che da una spocchia del genere è solo ignoranza (da arricchita)
La storia di Paola e Chiara é in pratica il riassunto dell'amica geniale
Purtroppo anche le statali costano qui al nord e se vuoi studiare devi pagare quelle cifre. (Ci sono comunque borse di studio ecc. sia di ingresso dalle scuole superiori che per merito annuale)
Non tutti quelli che vanno nelle università private sono per forza ricconi con le spalle coperte.
Avendo 2 genitori che lavorano ed hanno da parte qualcosina e aiutando anche tu, 3000€ li si tira fuori senza per forza avere il conto corrente in banca a 6 cifre e parlo per esperienza personale da laureanda in una università di Milano con genitori operai.
Io sono come Paola (quasi) letteralmente: famiglia che ha sempre avuto problemi economici, i miei genitori erano quasi sempre assenti perché costretti a lavorare ore e ore (mio padre anche 15 ore al giorno) per mantenere me e i miei fratelli. Ho avuto anche insegnanti classisti, che mi guardavano dall'alto in basso perché di famiglia umile. Ho passato anno a pensare davvero di essere stupida, non portata per la scuola. Solo dalla tarda adolescenza in poi mi sono "ribellata" a questa etichetta, ho finito brillantemente gli studi, ecc... Intanto ho fatto tutti i lavori più faticosi possibili (12 ore on fabbrica con solo 20 minuti di pausa pranzo, ad esempio, perdendo 10 chilo in un mese). Certa gente chiaramente ignora che la realtà attuale non è solo quella che vivono loro, ma anche quella di tante persone come me che sono cresciute vedendo i loro genitori lottare ogni singolo giorno per non finire i soldi prima di fine mese, così da avere da mangiare
Secondo me è un cocomero nel c.... anche a Milano 😂😂😂😂😂 Sei fantastica!!! 😂😂😂😂😂
Io la storia del locale la chiederei se è magari un locale storico famoso per qualcosa. Pero la chiederei per chiacchierare, se non la sanno lo googolo e non fa niente ecco (inglesismo romano)
Sempre meraviglioso come sia facile seguire i tuoi video anche quando non hai la benché minima idea di chi siano le influencer in questione!
Chapeau!
(Per i palermitani in Ascolto nel caso non lo sappiano poverini, è un complimento in francese)
Dopo le minacce di denunzia per lesa maestà da parte di imen, quasi quasi preferisco il silenzio della Mapelli.
Ma la domanda che mi sorge spontanea, da palermitana, è....tu vieni a Palermo e per colazione ordini scrambled eggs!?! Ma manciati na bella arancinaaaa!!! Crapa!
L’ho pensato anche io, ma pure una bella granita con briosche, io me le sogno la notte hahaha
@@effe2049 appunto! Si danno perle ai porci!
Ahahah 😂
È sia divertente che triste guardare le scuse di Imen Jane. Partiamo dal fatto che per tutta la durata delle sue scuse scuote la testa a destra e sinistra, ciò per la maggior parte dei casi da a vedere che la persona non sia davvero dispiaciuta e che non crede alle scuse che sta dando. Per non parlare del “eye blocking”, così chiamato credo nel linguaggio del corpo, che sta a far vedere quanto lei si stia distanziando dalla situazione, quasi a non volerla notare. È davvero triste.
Economista che non sa neanche fare 30 diviso 3.
Tre volte tanto per me è 9, non 30.
Ecco appunto 😂 non sono l'unica ad averlo notato
18:55confesso che mi capita spesso di chiedere la storia di un posto,ma cerco sempre di farlo con educazione e senza pretese
Equilibrio nell'analisi, ottima esposizione dei fatti e apprezzabilissima ironia. Complimenti
Video interessantissimo come sempre, come Paola aggiungerei anche tutte le promesse “chiara” a cui il proprio sogno e le proprie ambizioni pesano il triplo perché fattori esterni hanno deciso di fare una ferita talmente grossa che il tempo per studiare e dedicarsi a ciò che le fa stare meglio viene occupato a guarire la propria mente, non tutti parlano delle difficoltà che hanno le persone con patologie, disturbi ecc.., screditate perché “hanno tutto e non lo sfruttano” come se non fossero impegnate a guarire qualcosa che non hanno voluto. Ne parlo perché una persona che mi sta a cuore a perso ogni speranza di avere un futuro promettente proprio per questi motivi, ciò mi tocca
La storia di Paola e Chiara mi ha fatto piangere 😔. Io lavoro e studio all'università ma sono fortunata perché nonostante sia in ritardo con gli studi, sono stata sottopagata solo per 6 mesi a Milano per fare comunque un lavoro leggero anche se per molte ore e mentre studiavo. Adesso il lavoro che ho mi piace e mi permette di studiare.
I miei genitori appartengono alla categoria di Paola ed io ho sempre avuto voglia di studiare e curiosità. Purtroppo 5 traslochi in età infantile e zero aiuti in casa mi hanno reso tutto più complicato.
Voglio incoraggiare le persone che leggono questo messaggio dicendo che forse non saremo mai una Chiara, però con sacrificio costante c'è una possibilità per sfuggire alla frustrazione di una Paola. Vale la pena tentare sempre! Almeno non si avranno rimpianti.
"Scarpe da 600€"
Marco Giallini sopito dentro di me:
MECOJONI
Non conosco quelle due ragazze, ma ascoltare Iris è sempre un piacere v.v
"La rottura dell'Imen"🤣🤣
Buongiorno Iris! Ti ho scoperta da pochissimo e sto divorando tutti i tuoi video. Fantastica. Una guru. Ti auguro tanto successo.
Adoro questo video e periodicamente me lo riguardo. In ogni caso notavo una cosa: le tappinelle sono pur sempre Hermes, quindi forse neanche loro adatte al passeggio palermitano
Ogni volta che riassumi queste polemiche mi sembri tipo Roberto Pedicini che narra gli audiolibri sulle creature lovecraftiane.
ciao Iris, ho lavorato come architetto a p. iva negli studi, sono di Palermo e ho mollato casa per andar fuori. Fortunata perchè ho studiato con le spalle coperte, sfortunata perchè ho passato 6 anni di m... alla mercè del prossimo (capo). Ad oggi che le cose sono cambiate non rimpiango nulla, ma non lo augurerei a nessuno e spero che la legge qualcuno provi a farla rispettare. Se non conosci l'ambiente, dai un occhio a Riordine degli Architetti.
Ho sentito così fortemente e così limpido quello che descrivi nell'esempio di Paola e Chiara, ché mi sono sentita avvilita. Tantissimo.
Ma questa cosa ci rende tutto più vicino e reale, perché si riesce a capire che è una cosa comune, vera e percettibile.
Ho notato troppe similitudini tra me e la storia di Paola... Sto cominciando ad avere paura... 😱
Iris Babilonia-Ilenia Zodiaco è l'episodio crossover di cui non sapevo di aver bisogno
Ma che cosa bella andare dalla propria fidanzata con te in sottofondo HAHAHA
CREPO PERCHÉ ANCHE IO VADO DAL MIO RAGAZZO CON LEI IN SOTTOFONDO AHHAHAHAHHAHA
Anche Filippo spesso torna a casa con me in sottofondo 😂
Dopo entro da terranova e chiedo alla commessa di parlarmi della storia del negozio con accento britannico. Mi sento ispirata da queste due menti brillanti