Ho ampiamente commentato in numerose occasioni la Signora Donatella di Pietrantonio, abruzzese. In particolare ho ampiamente commentato, penso fondatamente, i tre libri letti della signora di Pietrantonio. L'Arminuta e il suo sequel Borgo Sud e il piu' complesso Ciao Bella o Bella Ciao (non si ricorda bene): il piu' misterioso tra i libri della signora. La rivale (un evidente caso di transfert) muore definitivamente sotto le macerie del terremoto dell'Aquila. Un libro misterioso perche' e' una morte evocata mediante pratiche che hanno un che" di esoterico: si va dalla santeria praticata non ben precisati bambolotti o peluches al vero e proprio malocchio. Antiche pratiche da fattucchiere che, purtroppo, sono assai ben radicati in terra d'Abruzzo. Certamente superstizione, folklore, retaggio di antiche arretratezze culturali. Altrettanto certamente questi aspetti regionali avrebbero dovuto essere maggiormente caratterizzati dall"autrice. Sarebbe stato un buon libro se la signora di Pietrantonio fosse riuscita ad esprimere e spiegare le cause di queste radici di arretratezza e di folklore che inducono certuni ad affidare a pratiche di vario tipo il potere magico e taumaturgico di agire sul piano reale. Ne sarebbe uscito un bellissimo romanzo di costume.
"per molto tempo sono stata in viaggio, accompagnando il libro"
Ho ampiamente commentato in numerose occasioni la Signora Donatella di Pietrantonio, abruzzese. In particolare ho ampiamente commentato, penso fondatamente, i tre libri letti della signora di Pietrantonio. L'Arminuta e il suo sequel Borgo Sud e il piu' complesso Ciao Bella o Bella Ciao (non si ricorda bene): il piu' misterioso tra i libri della signora.
La rivale (un evidente caso di transfert) muore definitivamente sotto le macerie del terremoto dell'Aquila. Un libro misterioso perche' e' una morte evocata mediante pratiche che hanno un che" di esoterico: si va dalla santeria praticata non ben precisati bambolotti o peluches al vero e proprio malocchio. Antiche pratiche da fattucchiere che, purtroppo, sono assai ben radicati in terra d'Abruzzo. Certamente superstizione, folklore, retaggio di antiche arretratezze culturali. Altrettanto certamente questi aspetti regionali avrebbero dovuto essere maggiormente caratterizzati dall"autrice. Sarebbe stato un buon libro se la signora di Pietrantonio fosse riuscita ad esprimere e spiegare le cause di queste radici di arretratezza e di folklore che inducono certuni ad affidare a pratiche di vario tipo il potere magico e taumaturgico di agire sul piano reale. Ne sarebbe uscito un bellissimo romanzo di costume.