Seitz - Annunciazione. Commento iconografico-spirituale a cura di Alessio Fucile

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  • Опубліковано 17 жов 2024
  • Ti presento l’«Annunciazione» di Ludovico Seitz, affresco realizzato tra il 1892 e il 1908 per il Santuario della Santa Casa a Loreto.
    Il tedesco Seitz, membro del movimento dei Nazareni, ha realizzato gli affreschi delle pareti della Cappella tedesca che accoglie gli stalli del coro monastico, illustrando i misteri gaudiosi, gloriosi e dolorosi del Santo Rosario. In tal modo, il progetto iconografico ha inteso mettere in relazione la vita di Maria e di Gesù con la vita liturgica della Chiesa scandita dalla meditazione e dalla lode dei misteri della fede.
    Nella scena dell’Annunciazione la Vergine è rappresentata davanti all’ingresso di un ambiente con solo tre pareti e aperto sul davanti, allusione alla Santa Casa di Nazareth, da secoli all’interno del Santuario lauretano. Come ero uso anticamente in Israele, le case erano formate solo da tre pareti che venivano addossate a una grotta scavata nella roccia. Anche i mattoncini dipinti da Seitz in maniera dettagliata sono un riferimento a quelli visibili sui muri della Santa Casa.
    Maria, in ginocchio davanti a un leggio, è attirata dall’arrivo improvviso di un angelo, per cui ripone la lettura del passo del profeta Isaia scritto su un rotolo: «Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele». (Is 7,14). La Vergine ha sul capo un velo candido e trasparente, simbolo della purezza dei suoi pensieri e della sua anima; la sua veste rossa invece rimanda all'amore che orienta il suo agire e alla sua appartenenza alla natura umana. Dietro di lei, sopra un sedile di legno, giace abbandonato un mantello blu, colore che indica la sua obbedienza e la natura divina di cui è stata rivestita per diventare madre di Gesù, come lo stesso angelo le ricorderà: «lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti avvolgerà con la sua ombra» (Lc 1,35).
    L'arcangelo Gabriele, appena giunto davanti alla casa di Maria, ha un abito di luce, dove pure compaiono i colori di cui abbiamo parlato, il blu e il rosso. Nella mano sinistra regge una verga, segno della sua funzione di messaggero di Dio; il dito puntato in alto della sua mano destra non indica tanto la ruota divina rosso fuoco, in cui è raffigurata la colomba simbolo dello Spirito Santo circondata dagli angeli, quanto un disco dorato appena sopra il suo capo. Al centro di questo cerchio si vede l'Eucaristia: con questa scelta, l'artista ha voluto aiutare l’osservatore a comprendere che l'evento glorioso dell'Incarnazione del Verbo non è né lontano né estraneo alla sua esperienza di fede. Lo Spirito che avvolge la Vergine Maria è lo stesso che scende, nel momento dell'epiclesi, sull'assemblea dei credenti radunata per il banchetto eucaristico; il medesimo Spirito che ha generato nel grembo di Maria il Verbo del Padre è lo stesso che feconda il cuore dei credenti che accolgono la Parola. Chi segue quel raggio tracciato da Seitz che lega la volta del cielo con il focolare della casa di Nazaret entra in quella medesima avventura di fede capace di realizzare nella vita l'impossibile di Dio.
    Il pittore, fedele all'iconografia classica legata al tema dell'Annunciazione, colloca il sì della Vergine nel nascondimento di una casa modesta ma nello stesso tempo immerge la scena in una rigogliosa esplosione di natura. Le diverse specie di fiori e frutta annunciano all'umanità una nuova primavera, la nascita di qualcosa di inedito. Il giardino che si vede a destra chiuso da un semplice steccato rimanda all’immagine biblica dell’Hortus conclusus, usata come metafora della verginità di Maria: «Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata» (Ct 4,12). Anche la presenza dei gigli rimanda alla purezza e alla verginità di Maria, mentre le arance sull’albero che si vedono poco dietro sono simbolo di fecondità per la succosità dei loro spicchi e per la ricchezza dei semi al loro interno. Il colore bianco candido dei fiori sullo stesso albero simboleggia ancora la purezza e la verginità di Maria.
    L’episodio rappresentato da Seitz che annuncia il miracolo dell’Incarnazione di Dio rivela una speranza per l’uomo, per ogni uomo, spesso gravato dal peso dei propri limiti e peccati, oppresso dalla distanza tra i suoi propositi di bene e il concreto delle sue scelte. Contemplando quest’opera d'arte sembra di udire la voce dell’angelo che, rivolto a Maria e a ogni uomo, invita a non accontentarsi del male, a non rassegnarsi, perché «nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37).
    Grazie per la tua attenzione.

КОМЕНТАРІ • 4

  • @ilariapulle4421
    @ilariapulle4421 4 місяці тому

    Grazie, Alessio; che bella spiegazione per questa splendida opera…🙏💝 📿

  • @adelacardenas2414
    @adelacardenas2414 4 місяці тому

    Caro Alessio ! Il quadro che commenti e bellissimo !,mi dà tanta gioia soprattutto che si parli della Vergine Maria santissima, soprattutto in questo preciso momento ,mi e come una preghiera grazie !💖🌹🌳🙏🙏🙏

  • @adelacardenas2414
    @adelacardenas2414 3 місяці тому

    Nulla e impossibile a Dio !!!,❤ caro Alessio , grazie per tuo comento ,ho imparato tanto di te !♥️🌹🌳🙏🙏🙏

  • @patera3
    @patera3 4 місяці тому

    Ciao don Alessio,un dipinto ricco di significati,nel tuo commento, mi hanno colpito in modo particolare :lo Spirtito Santo(terza persona della Trinita') e con il Cantico dei Cantici.....Direi Superlativo!!!Grazie.🌹❣