La Santa Allegrezza (Molfetta) - La Notte di Natale (strumentale)

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  • Опубліковано 22 гру 2024
  • La Santa Allegrezza è il canto popolare natalizio molfettese per antonomasia.
    Il testo è di autore ignoto. Si canta in varie versioni di autori locali, dal 15 al 23 dicembre di ogni anno, in attesa del S. Natale.
    La genesi di questo antichissimo canto popolare è stata studiata negli anni '60 da Mons. Giovanni Capursi, che pubblicò vari studi conducendo un analisi articolata e meticolosa sul testo e sul suo significato. Il Capursi confrontò varie edizioni orali e manoscritte: quella dei "becchini" (anteriore al 1884), quella del sacerdote Nicola Antico (1884), trascritta in una raccolta manoscritta di novene e preghiere in uso presso la Parrocchia S. Gennaro, quella del cieco Gaetano Grillo (1880), alle quali si aggiungono varie stampe delle tipografie molfettesi di inizio secolo (Picca nel 1891, conte nel 1901, de Bari nel 1906 con una edizione per le case signorili) e quella barlettana.
    L'ipotesi avanzata da Capursi circa un attribuzione a S. Alfonso Maria dei Liguori o comunque a quei poeti di ispirazione liguoriana (Tra i quali il Caione, il Pavone, lo Spina ed altri), sembra poter essere verosimile; come anche il ricercar l'autore tra i padri Redentoristi può essere una traccia percorribile.
    Le edizioni musicali sono quelle di Giuseppe Peruzzi, composta nel 1880, di Angelo inglese di chiara ispirazione pastorale, di don Salvatore Pappagallo, in mib, eseguita innanzi a Paolo VI il 18 dicembre 1963.
    "Nònne Nònne" e "Lè notte du Nètale" sono gli altri due canti dedicati al Natale. Essi appartengono alla cultura popolare e sono tipici esempi della cultura, col dire di Pietro Capurso, "precapitalista e contadina", dove nasce il vero canto popolare, tramandato oralmente.
    Queste dolcissime filastrocche ci rimandano ai tempi lontani quando i nostri avi, in semplicità festeggiavano la nascita di Cristo attorno al fuoco del braciere profumato di mandarini, e con molta devozione cantavano lieti.
    [Giovanni Antonio del Vescovo]

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