Salve Martina, concordo pienamente con te sul fatto che l'interpretazione di un libro possa cambiare in base al momento della vita in cui lo si legge. La mia prima lettura di questo libro risale ai miei vent'anni, e all'epoca non riuscivo a coglierne appieno il significato. Rileggendolo dieci anni dopo, ho potuto apprezzarne l'universalità del messaggio. Comunque ritengo che la genialità di Hesse risiede nella sua capacità di affrontare temi profondi, come la ricerca dell'Assoluto di Siddharta, con una semplicità di linguaggio e in un'opera di poco più di cento pagine. Questo è dimostrato dal fatto che il libro continua a vendere migliaia di copie ogni anno a livello internazionale. Ho letto diversi libri di Hesse, ma il mio preferito rimane "Il lupo della steppa".
Letto solo qualche anno fa (a 52 anni). È un libro veramente molto profondo e credo di averlo compreso nella sua essenza solo perché in questi ultimi anni sto lavorando tanto su di me con vari approcci di crescita personale. Illuminante
Marti, incredibile come i nostri sentire siano davvero affini alle volte… ho condiviso ogni tuo pensiero, dal primo all’ultimo, e sorpresa delle sorprese ho affrontato anche io Siddharta in Agosto (per citare Marquez “Ci vediamo in Agosto” 🥰), e in maturità, come te…era l’agosto del 2023 e avevo 42 anni… e so che se lo avessi incontrato prima non mi avrebbe parlato alla stessa maniera. Ti ringrazio per aver dato ancora una volta voce a tutto quello che ho sentito ❤
Heisenberg è un autore che amo, ma sicuramente Siddartha non è il primo della lista. Demian mi ha commosso molto di più ed anche il lupo nella steppa, è di gran spessore.
Letto in adolescenza mi aveva colpito molto, forse posso dire sia stato il mio primo "approccio" alla spiritualità, quindi l’ho amato ai tempi. Poi decisi di approfondire l’autore e lessi "L’ultima estate di Klingsor" e lì rimasi letteralmente fulminata.. ricordo come se fosse ora che lo leggevo di sera in roulotte durante le vacanze in campeggio e mia sorella mi batteva dal lettino di sotto del letto a castello perché spengessi la luce😂. Fui letteralmente rapita, è forse stato il primo libro per cui ho iniziato veramente ad amare la lettura! In questo momento sono alle prese con "L’idiota" e non guarderò il tuo video dedicato finché non l’avrò portato a termine😅 Grazie, come sempre e sempre di più!❤❤❤
A 20 anni in effetti ha avuto su di me un effetto dirompente...ora che sono un discreto lettore rileggendolo l' effetto si è smorzato anche se mi ha fatto piacere farlo. Sto finendo di leggere Il gioco delle perle che può essere una versione più matura e completa del Siddharta...
Ciao Martina. Bentornato al classicall,la mia rubrica preferita😊. Siddharta l'ho letto in età molto adulta ma è stato un percorso accidentato,non l'ho trovato accessibile, tutt'altro.
L ho letto sui 17-18 anni dietro suggestioni di quel tempo e convinta di trovare risposte precise. In realtà non è stato così, l ho letto velocemente senza comprendere. Non mi ha lasciato nulla. Ma forse lo rileggerò. Grazie
L'ho letto a quindici anni e devo dire che invece mi è piaciuto. Narra della presenza dei diversi mondi sia reali che spirituali. La sua posizione da scrittore è buona perché alla fine si pone sul fiume, sul punto di passaggio da una vita all'altra. é scritto molto bene e traspare un modello di convinzione che mi è servito poi per tutta la vita: Il racconto di quando lui resta tre giorni fuori, davanti al padre, per dimostrargli la sua convinzione.
Letto da giovane, non mi ha colpito come Narciso e boccadoro. All'università ho letto quasi tutti gli altri e il piú bello e che considero più "un classico" è il lupo della steppa.
"Siddharta" è un libro che non si legge: si/ti attraversa. Perché ciò accada bisogna scoprirsi/sentirsi vivi con un Io pienamente consapevole della propria totalità: fatto di bellezza e mostri, di luci e ombre, di infinito e limite, di spirito e carne. Un'autoconsapevolezza della propria umanità che prescinde da credi, fedi, dottrine e filosofie, che porta a capire, a esplorare, ad amare e a compenetrarsi con ciò che è fuori e ciò che è dentro di noi. Ho incontrato questo libro a 28 anni, pochi anni dopo aver affrontato e vissuto una "rivoluzione/rivelazione" dell'Io e del Tutto. Di certo prima non avrei mai potuto apprezzarlo. Fu il primo di Hermann Hesse. Tuttavia, a mio avviso, questo non è il vero capolavoro di Hesse: "Demian" e "Il lupo della steppa" - insieme ad alcuni romanzi brevi come "Klein e Wagner", "Gertrud" e "L'ultima estate di Klingsor" - sono testi di maggiore bellezza, profondità e qualità artistica.
Ciao Martina, come stai? A me, "Siddharta" non mi ha entusiasmato per niente. Credo che sia un romanzo sopravvalutato, capisco l'importanza e il messaggio dentro questo libro, però a me non ha detto nulla.
Mi pare che Siddharta vada un po' a braccetto col Piccolo Principe 😅 Nonostante siano libri stracriticati, sono anche libri che non vanno fuori catalogo ma anzi, sono molto letti, e allora, qualcosa in loro c'è sicuramente. Io trovo che Siddharta sia molto in sintonia con le altre storie della cultura orientale: breve, quasi come una parabola, che cerca di insegnare alle persone, in modo molto semplice alcuni concetti di estrema importanza sulla vita.
Da tanti anni questo libro staziona nella mia piccola libreria. Quella di quando andavo a scuola. Non penso di leggerlo. Mi piacerebbe tanto leggere una tua biografia. La ordinerei prima che andasse in stampa se tu la scrivessi🤓
Salve Martina, concordo pienamente con te sul fatto che l'interpretazione di un libro possa cambiare in base al momento della vita in cui lo si legge. La mia prima lettura di questo libro risale ai miei vent'anni, e all'epoca non riuscivo a coglierne appieno il significato. Rileggendolo dieci anni dopo, ho potuto apprezzarne l'universalità del messaggio. Comunque ritengo che la genialità di Hesse risiede nella sua capacità di affrontare temi profondi, come la ricerca dell'Assoluto di Siddharta, con una semplicità di linguaggio e in un'opera di poco più di cento pagine. Questo è dimostrato dal fatto che il libro continua a vendere migliaia di copie ogni anno a livello internazionale. Ho letto diversi libri di Hesse, ma il mio preferito rimane "Il lupo della steppa".
Bravissima, come sempre. Ottimi: il commento; le osservazioni sul "cercare" e il "trovare"; l' accenno alle "attrazioni mentali".
Grazie.
Questa si che è una sorpresa ed assai piacevole! Grazie Marti🙏🏻
Ottimo commento
Meglio del romanzo che lessi in gioventù senza trovare quello che cercavo
Sei proprio brava
Molto importante x me la distinzione tra il cercare e il trovare. Utile per distinguere due fasi importanti della mia vita
Con me ha funzionato quaranta anni fa e ancora oggi a distanza di tempo ripeto quei concetti. Specialmente il non trovare per il troppo cercare.
Letto solo qualche anno fa (a 52 anni). È un libro veramente molto profondo e credo di averlo compreso nella sua essenza solo perché in questi ultimi anni sto lavorando tanto su di me con vari approcci di crescita personale. Illuminante
Marti, incredibile come i nostri sentire siano davvero affini alle volte… ho condiviso ogni tuo pensiero, dal primo all’ultimo, e sorpresa delle sorprese ho affrontato anche io Siddharta in Agosto (per citare Marquez “Ci vediamo in Agosto” 🥰), e in maturità, come te…era l’agosto del 2023 e avevo 42 anni… e so che se lo avessi incontrato prima non mi avrebbe parlato alla stessa maniera. Ti ringrazio per aver dato ancora una volta voce a tutto quello che ho sentito ❤
♥️
Heisenberg è un autore che amo, ma sicuramente Siddartha non è il primo della lista. Demian mi ha commosso molto di più ed anche il lupo nella steppa, è di gran spessore.
Letto in adolescenza mi aveva colpito molto, forse posso dire sia stato il mio primo "approccio" alla spiritualità, quindi l’ho amato ai tempi. Poi decisi di approfondire l’autore e lessi "L’ultima estate di Klingsor" e lì rimasi letteralmente fulminata.. ricordo come se fosse ora che lo leggevo di sera in roulotte durante le vacanze in campeggio e mia sorella mi batteva dal lettino di sotto del letto a castello perché spengessi la luce😂. Fui letteralmente rapita, è forse stato il primo libro per cui ho iniziato veramente ad amare la lettura! In questo momento sono alle prese con "L’idiota" e non guarderò il tuo video dedicato finché non l’avrò portato a termine😅 Grazie, come sempre e sempre di più!❤❤❤
❤️
A 20 anni in effetti ha avuto su di me un effetto dirompente...ora che sono un discreto lettore rileggendolo l' effetto si è smorzato anche se mi ha fatto piacere farlo. Sto finendo di leggere Il gioco delle perle che può essere una versione più matura e completa del Siddharta...
Il giuoco delle perle di vetro
Grazie. Spero di riuscire a leggerlo presto ❤
Grazie a te👋
Ciao Martina. Bentornato al classicall,la mia rubrica preferita😊. Siddharta l'ho letto in età molto adulta ma è stato un percorso accidentato,non l'ho trovato accessibile, tutt'altro.
Io mi sento molto più alla ricerca adesso che ho 54 anni rispetto alla mia giovinezza
L ho letto sui 17-18 anni dietro suggestioni di quel tempo e convinta di trovare risposte precise. In realtà non è stato così, l ho letto velocemente senza comprendere. Non mi ha lasciato nulla. Ma forse lo rileggerò. Grazie
L'ho letto a quindici anni e devo dire che invece mi è piaciuto. Narra della presenza dei diversi mondi sia reali che spirituali. La sua posizione da scrittore è buona perché alla fine si pone sul fiume, sul punto di passaggio da una vita all'altra. é scritto molto bene e traspare un modello di convinzione che mi è servito poi per tutta la vita: Il racconto di quando lui resta tre giorni fuori, davanti al padre, per dimostrargli la sua convinzione.
Letto da giovane, non mi ha colpito come Narciso e boccadoro. All'università ho letto quasi tutti gli altri e il piú bello e che considero più "un classico" è il lupo della steppa.
"Siddharta" è un libro che non si legge: si/ti attraversa. Perché ciò accada bisogna scoprirsi/sentirsi vivi con un Io pienamente consapevole della propria totalità: fatto di bellezza e mostri, di luci e ombre, di infinito e limite, di spirito e carne. Un'autoconsapevolezza della propria umanità che prescinde da credi, fedi, dottrine e filosofie, che porta a capire, a esplorare, ad amare e a compenetrarsi con ciò che è fuori e ciò che è dentro di noi.
Ho incontrato questo libro a 28 anni, pochi anni dopo aver affrontato e vissuto una "rivoluzione/rivelazione" dell'Io e del Tutto. Di certo prima non avrei mai potuto apprezzarlo. Fu il primo di Hermann Hesse.
Tuttavia, a mio avviso, questo non è il vero capolavoro di Hesse: "Demian" e "Il lupo della steppa" - insieme ad alcuni romanzi brevi come "Klein e Wagner", "Gertrud" e "L'ultima estate di Klingsor" - sono testi di maggiore bellezza, profondità e qualità artistica.
Anche io ritengo “Demian” superiore. Tanto altro devo ancora leggerlo.
Ciao Martina, come stai?
A me, "Siddharta" non mi ha entusiasmato per niente. Credo che sia un romanzo sopravvalutato, capisco l'importanza e il messaggio dentro questo libro, però a me non ha detto nulla.
Ciao, a mio avviso, un libro come Siddartha è sempre meglio averlo letto che non averlo fatto.
Ascoltare i tuoi video è una sinfonia. Musica per le mie orecchie🙏
Mi pare che Siddharta vada un po' a braccetto col Piccolo Principe 😅 Nonostante siano libri stracriticati, sono anche libri che non vanno fuori catalogo ma anzi, sono molto letti, e allora, qualcosa in loro c'è sicuramente. Io trovo che Siddharta sia molto in sintonia con le altre storie della cultura orientale: breve, quasi come una parabola, che cerca di insegnare alle persone, in modo molto semplice alcuni concetti di estrema importanza sulla vita.
Lo stavo proprio per iniziare a leggere, ho appena finito "nel segno della pecora" di murakami
Martedì esce il nuovo Murakami 😍😍😍
@@ImaAndtheBooks ah grazie non lo sapevo, comunque hai letto dance dance dance? Se non sbaglio è il sequel di quello che ho letto io .
Da tanti anni questo libro staziona nella mia piccola libreria. Quella di quando andavo a scuola. Non penso di leggerlo. Mi piacerebbe tanto leggere una tua biografia. La ordinerei prima che andasse in stampa se tu la scrivessi🤓
No Martina non ho letto questo e non so se lo farò non mi chiama