Dirigo il nuovo teatro Sanità di Napoli, il nostro teatro applica questo modello tipico dell'Europa del nord da sette anni, siamo aperti tutto il giorno , tutti i giorni. I ragazzi del quartiere (tra i più difficili e popoloso di napoli) hanno in noi un punto di riferimento. Gli artisti sono abituati a fare le prove con i ragazzi e i bambini che guardano. Il teatro è gestito da 25 giovani sotto i 30 anni. SE ti va di venire a dare un'occhiata, sarebbe un piacere.
Sono lontana ma io verrei anche subito. E non sono un'addetta ai lavori ed ho poca cultura al rigurdo del teatro. A mio avviso è un'iniziativa meravigliosa e porterebbe un gran favore al mondo teatrale e in ampia prospettiva alla cultura in toto
Waaa! peccato che non si è fatto ancora sentire Balasso al tuo invito, giuro! se mi fosse stato fatto a me sarei venuto sicuramente, anzi forse quando sarà possibile verrò a fare alcuni scatti in veste freelance.
Ecco, capite? questo messaggio è MILLE VOLTE piu concreto di quello del video, e assai diverso, questo è aprire davvero alla gente, ma dire "eeeeh....vedrete che gli artisti famosi si accontenteranno di un po' di meno, si apriranno alla gente e al lavoro di quelli che allestiscono lo spettacolo" è ingenuo ove non falso.
Tantissimi anni fa, quando ancora mi capitava di guardare qualcosa 'nel' televisore, esisteva un canale che, se non ricordo male, si chiamava RAI + o forse era una cosa notturna della RAI che , invece di spegnere le trasmissioni, aveva capito che anche i nottambuli... eccetera, incappai in una meravigliosa (e porca l'oca non esiste neanche nel sito rai) trasmissione. Muti, faceva le prove di un' opera, potrei azzardare la Turandot, o forse la Boheme (o come si scrive) durante queste prove, con la partitura davanti, spiegò quasi riga per riga tuuuuuuutta la storia dell' Opera Italiana. Una delle cose che mi rimasero impresse fu: Quanto comico e divertente può essere un uomo come Muti (con il suo stile distaccato, il suo eloquio forbito che - a un ragazzino semi demente come me - pareva quasi snob, quel tono di voce bitonale) e quanto coinvolgente sa essere. Partiva l' orchestra, ad un suo gesto, e dopo pochi econdi: 'No, lei, (un violino in terza fila a destra, per dire) più dolce sul bemolle, allunghi, allunghi!'' E fra un fraseggio e l' altro, si perdeva in spiegazioni ricche di aneddoti:'' Una volta, i palchi erano di tavoloni di legno , e funzionavano un po' da gran cassa. I tenori di una certa età, cui oramai il fiato cominciava a scarseggiare, si mettevano dei chiodi nel tacco delle scarpe e, nell' acuto finale di una romanza, di un pezzo che richiedeva uno sforzo di petto particolarmente importante, finivano, capendo che non ce la stavano facendo, strusciando il chiodo sul pavimento legnoso....'' e faceva il gesto con la gamba, imitando quegli antichi cantanti. Gli orchestrali e il pubblico presente (e anch'io da casa) si sganasciavano dalle risate. E in un attimo, tutto tornava serio! Adesso, man mano che lo scrivo mi è tornato in mente una cosa : era qualcosa che si faceva alla Bocconi (penso non serva dire altro, no?). Quel canale, o quelle trasmissioni, venivano ripetute spesso e, una notte, mi attrezzai con una video cassetta. Lo registrai. Ma, non avendo poi mai più avuto un televisore, anche gli orpelli connessi furono abbandonati. Ma la cosa fu folgorante. C'è un problema in questo racconto che viene messo in risalto da alcuni commenti qua sotto: Era bellissimo, ma non era ''dal vivo''!! Ed è inutile che il solito genio se ne esca con:''Potremmo farlo in diretta streamig, su internet, eccetera''! Per finire: da quella volta, col mio gruppo musicale, ci accordammo con alcuni bar-notturni (i PUB, ancora non esistevano, almeno non nella nostra piccola provincia) che ogni tanto, al venerdi e al sabato, ospitavano ''musica dal vivo'', e proponemmo di fare le prove lì, invece che andare a pagare una sala eccetera. Funzionò. Poi, smettemmo di funzionare noi, come gruppo, sempre grazie alla televisione... ma questa è un 'altra storia. Così che, te ne fregherà un ciufolo, ma sono sicuro che qualcosa del genere sia veramente fattibilissima! E, più che la politica, ci vogliono dei proprietari e dei direttori disponibili. Alla fin fine, le prove che facevamo ''dal vivo'' sono state in assoluto le migliori. Anche poca gente aumenta il grado di tensione, di concentrazione. Fai qualcosa (come tu sai) 'per' gli altri, e non è solo ''lo spettacolo''. E le maestranze, godono, nel sapere che la gente c'è e che ''sa'' che esistono anche loro!! Speremo ben! In fondo, basta che incominci uno. E dai, magari un gruppo di sognatori, si trova! Forza Balasso, forza Vacis! W il teatro!!
La cultura non ha mai prezzo....Questa lezione di cultura teatrale è sacrosanta.... Balasso grande uomo....C'è Condivisione nella Cultura...Veramente mi complimento con il tuo discorso...e nella storia dell' Italia la Cultura ha sempre fatto la differenza nel Mondo...Bravo Vacis...e Balasso...
Lavoro in teatro, e sono d accordo con te Balasso , il teatro dovrebbe diventare da luogo esclusivo a luogo inclusivo , e non luogo di nicchia per intellettuali o eruditi sapienti , ma luogo sociale aperto a tutta la società, dove le diverse classi sociali , oltre che venire a conoscenza del teatro e di come nasce uno spettacolo da ogni punto di vista , abbiano modo di incontrarsi e di conoscere ognuna il mondo dell altra, in modo di limitare le distanze , le incomprensioni, le ostilità , per una società più coesa , più in sintonia con se stessa e meno competitiva e arrivista . Ciao 👋!
Non solo! Darebbe anche la fantastica opportunità per molti di vedere come funziona, appassionarsi e magari decidere di provare a cimentarsi in questa incredibile arte. Sarebbe spettacolare. Bravo Vacis e bravo Natalino!
Caro Balasso (trent'anni fa per Italia '90 siamo andati a cena assieme). Tutto assolutamente condivisibile, bello, idealistico, figo, fantastico. Forse gli artisti (attori) pur di campare potrebbero rinunciare al proprio ego, ma i manager non rinunceranno a nulla, non conoscono la solidarietà. Piuttosto di rinunciare ai propri profumati stipendi cambieranno campo, andranno a fare i manager dei call center, delle ditte di pulizie, delle pompe funebri. Tutto, ma no i molerà un sgheo!!!
Si è perfettamente in sintonia con il principio di entropia...il coinvolgimento nella scoperta dell'umanità recitativa , renderebbe tutti più realmente in contatto autentico....un'opportunità vera e propria di emancipazione dal classismo indotto dalla commercializzazione dei ruoli! Sarebbe un passo enorme in avanti a livello evolutivo....complimenti all'ideatore!
La cosa più intelligente che abbia sentito dire sulla situazione teatri/Covid19. Grazie per averci riportato questa "visione" immensamente artistica e da vero uomo di teatro.
Sono un tecnico luci di teatro. Questa è una proposta straordinaria. È LA soluzione. È l'unico modo per portare il teatro in una nuova epoca e non morire. Grazie per aver condiviso tutto questo.
Natalino, una domanda, se vuoi. Aprire i teatri? Bello. Far vedere tutto il processo creativo e non solo il "risultato " finale? Bellissimo, da addetto ai lavori sono il primo a trovarlo entusiasmante. Ma aprire i teatri... per mettere in scena COSA? Sempre i soliti testi? Sempre le solite pippe mentali sui soliti testi? Il teatro sono decenni che non fa altro che parlarsi addosso. Forse Vacis (col quale una volta ho lavorato e che mi porto sempre nel cuore) imposta il suo lavoro con gli attori in senso molto autoriale, costruendo con loro stessi una drammaturgia. Ma gli altri? Le solite cariatidi (e non mi riferisco solo ai grossi nomi) che tornano sempre su Shakespeare, Checov o Euripide? Come in tanti altri tuoi video, il problema sta a monte. Il cellulare ultimo modello per parlare di che? L'auto di lusso per andare dove? Il teatro sempre aperto per dire cosa?
Concordo. Ho lavorato nel teatro ed ho molti amici che fanno teatro (e amici musicisti che preparano concerti). Le prove sono il momento più interessante, ma non solo: spesso mi capita di rimanere "intrappolato" durante performance poco riuscite e di non andarmene per non turbare gli artisti. Durante le prove, sempre rispettando il silenzio e il lavoro delle persone, non c'é problema a seguire solo un pezzo, lavorare al computer durante un tempo morto e ritornare a seguire nel momento in cui quello che accade é interessante. Ho la fortuna di avere amici musicisti e teatranti, ed il vero spettacolo per me é tutto il processo, che va dalle prove, ai caffé prima della rappresentazione, alla pizza in qualche dubbio locale ancora aperto al termine dello spettacolo.
Balasso la tua mente è troppo brillante per lo zotico mondo in cui viviamo. Davvero grazie per le tue parole e idee che fanno sperare una rivoluzione culturale positiva.
Una situazione che da Lighting Designer dello spettacolo sto vivendo da molto vicino e per la quale non sopporto atteggiamenti assistenzialisti ed egoisti. E' ora di tirare fuori la creatività che abbiamo nel DNA, di reinventarci e di emozionarci come un tempo. Da ultimi a ripartire dobbiamo passare ad essere i primi a divertirci! Grazie #Balasso!
Un paio di anni fa il teatro di Udine ha aperto le prove di un’orchestra al pubblico, con tanto di biglietto: la platea era silenziosissima e affollata ed è stata un’esperienza straordinaria per la comprensione di cosa ci sia dietro ad un concerto. Vale la pena davvero.
Tenere i grandi teatri molto più aperti era ed è, non solo giusto, ma doveroso, magari per concedere uno spazio ai giovani attori. Per quanto riguarda la questione prove sempre aperte, trovo che sia una richiesta violenta nei confronti delle attrici e degli attori. La prova, soprattutto le primissime prove, sono un momento di delicata scoperta del personaggio, di te- attore- rispetto al personaggio, del gruppo con cui lavorerai. Questa fase conoscitiva necessita, per una buona ventura riuscita, d’intimità, non di essere spettacolarizzata. È il momento in cui si esprimono opinioni sul testo, si tentano le intonazioni, i gesti, si ride, si piange, ci si confida, si litiga, si sbatte la porta e si fa pace: si viene allo scoperto. Ora, mi chiedo come sarebbe possibile una ricerca autentica nel momento in cui hai davanti un pubblico ed ergo stai già facendo spettacolo. Il teatro è il buon nascondiglio di chi lo fa! Non è lo spazio per l’esibizionismo dei sentimenti! Non siamo (mi piace, pretenziosamente, pensarmi inclusa nella categoria) prostitute degli stati d’animo; è un lavoro raffinato di vedo-non vedo, un’arte che non per niente ti tiene al buio pesto e poi ti scaraventa in luce piena. Quindi possono essere aperte le prove generali dello spettacolo o comunque prove di rodaggio quando ormai la struttura è solida, ma prima sarebbe solo un danno. Ovviamente questo discorso vale per chi vuole essere attore e non esecutore delle imbeccate del regista che quando sbaglia, si pone da burattinaio.
.. Artistico e visionario..da ragazzino nei villaggi turistici come animatore, provavamo i classici Rugantino o Peter pan o altri o scketch di cabaret, di notte, davanti ai turisti ed era emozionante e divertente ed anche assistere alle prove era bello perché vedevo nascere e crescere un progetto che sarebbe diventato "lo spettacolo"..
Teatro aperto sempre: un'idea geniale. Avviciniamo ancora le famiglie ai teatri, per i bambini/ragazzi sarebbe un invito alla Cultura da coltivare poi per tutta la vita.
E magari oltre a portare al pubblico quello che c'e' dietro ad uno spettacolo, portiamo su quei Palchi anche qualche compagnia che non ha mai avuto accesso alle patinate stagioni dei Teatri Stabili. Poi certo, il training di qualche vip vediamocelo pure, perché no. Ma sono certa che al pubblico piacerebbe scoprire qualche realtà in più al posto dei soliti nomi che ogni anno, come al solito, ricoprono il solito posto in stagione. Un bosco e' sano grazie alla BIODIVERSITÀ'. Creiamo una Biodiversita' applicata al mondo del teatro e avremo un pubblico più curioso, più stimolato, più critico, più partecipe, più felice.
Rivoluzionare la cultura. Bella proposta, attuabile quanto la pace nel mondo. Vacis sognatore. Evviva i sognatori, che ci portano oltre i confini. O almeno, ci provano!
Stesso discorso può valere per le Scuole dei nostri bambini: aprire le Scuole, aprire la testa degli insegnanti, buttare via i programmi ministeriali e ricominciare a coltivare il contatto con la Natura, fare orti e allevare galline nei cortili delle scuole, con l'Arte, la Poesia, con attività che stimolino la creatività, l'Immaginazione e l'anelito verso la Libertà!
L'idea di tenere aperti i teatri anche 24 ore su 24 sempre, è ottima, benché in questo particolare momento per via di un probabile o reale pericolo di tipo sanitario (credo che i medici siano più preparati per questo nell'aiutarci a consigliarci su come superare il momento) sia prudente frequentarli mantenendo distanze e sistemi di sicurezza dell'aria.Nel frattempo usare il web per tutte le cose che dici sarebbe ottimo e con pochissimi euro 3-4 al max mettila lì,potremmo partecipare al vivo del teatro aiutandolo finanziariamente. Così come vedo stanno facendo con la standup comedy.Bravo Natalino come sempre
Ed hai ragione appieno quando dici che le prove così come fare scuola di teatro e metter sù uno spettacolo è molto più emozionante spesso dello spettacolo stesso. Te lo posso dire per esperienza dopo aver fatto laboratorio teatrale a Prato ed aver partecipato da coprotagonista in ":Gran varietà Shakespeare" nel maggio 2001 al teatro Metastasio di Prato.(ripreso pure in un servizio sul TG3).In una collaborazione con Alessandro Fantechi regista di Firenze,la sua compagnia e il CEIS di Prato.
Credo che l'idea sia una buona base da cui possa effettivamente nascere qualcosa di concreto..magari con la speranza di includere anche la musica in teatro, non solo per gli spettatori, ma anche per gli artisti!
Vacis l'ho conosciuto ad un laboratorio all'università, è una di quelle persone che ti rimane dentro, ti aiuta a conoscerti e per dirla alla sanremese "fa rumore", un gran bel rumore
È una bellissima idea! Spero venga presa in considerazione seriamente. Grazie per le tue condivisioni, da tanti anni seguo le tue riflessioni con piacere.
Mi dispiace per coloro che non hanno capito il messaggio di balasso questo ci fa capire a tutti come siamo messi male è di come continuiamo a pavoneggiarci nelle nostri classi sociali ecc. Buona vita natalino e buona vita a tutti
Bravo Nat. riApriamo i teatri. Le prove sono più divertenti dello spettacolo, le lezioni, la tecnica di luci e suoni, la musica. Il teatro è creazione di relazioni tra le persone. Teatro aperto giorno e notte, compresi risto e bar annessi o contigui.
..ogni volta che si usa la parola "creatività" mi vengono i brividi..perché 90 volte su 100 si usa questo termine un po' "ad minchiam"..ma ascoltando il tuo contributo i brividi sono diventati PURO PIACERE!!!..se chi dovrebbe avere gli strumenti per mettere in atto una riforma dell'attività artistica e del Teatro nello specifico ascoltasse e mettesse in pratica anche la minima parte di quanto hai detto..diventeremo di sicuro una Società Migliore! Grazie Natalino!
Balasso e' un genio! Chapeau! Quello che propone e' la rappresentazione del teatro che diventa vita e della vita che diventa teatro, e' la messa in scena dell'Araba Fenice. Propone una rivoluzione creativa in reazione ad un evento disastroso, da grande artista rivoluzionario, qual'e'. Purtroppo verra' capito solo da una piccola cerchia d'appassionati o poco meno.
Questo discorso mi tocca molto vicino. Sono attore in una compagnia amatoriale da orami più di 5 anni e sinceramente vedere teatri sempre più polverosi e chiusi mi rattrista sempre. Sono originario di Rovigo, ho lavorato a Sirmione per più di 3 anni nel turismo, ma adesso sarei col culo per terra, se non fosse per il semplice fatto che ho risparmiato un sacco di soldi stringendo la cinta dei pantaloni. Mi piacerebbe applicare questa sua idea, trasformare questi pochi denari per un teatro, signor Balasso. Mi piacerebbe vedere un teatro con meno pellicce e più T-shirt, meno rappresentazioni artefatte, determinate da regole vetuste e rituali sempre più volti verso la chiusura al pubblico. Purtroppo non so proprio un emerito cazzo sul come mettere su qualcosa di professionale a livello teatrale, tuttavia mi piacerebbe applicarmi, capire, mi basterebbe anche sistemare un paio di sedie e gestire la gente che entra. Si parla di "dare spettacolo" quando si tratta di intrattenere, questo è il momento giusto per dare spettacolo e far avvicinare le persone a quelli che sono i retroscena più umani di questa arte. Sono giovane, non pretendo di cambiare il mondo e di certo saperne a valanghe di certi temi, tuttavia vorrei almeno lasciare una piccola impronta sulla realtà cittadina che mi circonda, giusto anche con poco. Non penso di pretendere molto.
Grazie Balasso quando hai detto che il teatro e creazione di relazioni hai detto quello che ho sempre pensato io del teatro (dalla mia esperienza personale sia da: attore, anche se non professionista; sia da spettatore )
Natalino, ti ho conosciuto per uno spettacolo due anni fa a Brescia , al teatro Sociale e abbiamo chiacchierato prendendo il caffè prima dello spettacolo qualche volta visto che lavoravo lì.Sei una persona estremamente intelligente e sopratutto gentile ed umile ma il tuo discorso non ha senso.Non è fattibile quello che propone Vacis, lo sai bene anche tu, infatti nel video si "sente" che non sei convinto neanche tu di quello che stai dicendo...Faccio un esempio banale.Una maschera dici tu dovrebbe essere vestita con le protezioni e fare sanificazione.Bene a quella maschera oltre allo stipendio di maschera devi dargli i soldi per le pulizie , devi comprare prodotti adeguati( il vetrill e il mastro lindo non vanno bene, ci vogliono macchinari costosi.Le lampade uv portatili costano e bisogna averne tante)., devi fare del lavori di ristrutturazione da migliaia di euro, devi assumere persone che controllino la temperatura, devi fornire dpi di protezione che costano.Sai benissimo che i teatri riescono a sopravvivere a malapena grazie ai fondi statali e della regione e che s enon fai tanti eventi e riempi il teatro non puoi farcela.Mi spiace, ti stimo tantissimo, ma l'unica soluzione è tornare alle origini.A brescia abbiamo un teatro romano bellissimo..riapriamolo e facciamo come dici tu li' all'apeto, con prove dal vivo e spettacoli all'aperto, come nella Grecia antica. Ciao Natalino!
Beh altro che anticaglie, in ogni cittadina o località italiana abbiamo anfiteatri Romani iperfunzionali, sarebbe un'appropriarsi veramente delle nostre origini di uomini e di culture. Un vera modernitá del post moderno.
Sei un grande, visionario ma come succede a tutti gli artisti geniali le tue idee, i tuoi spettacoli, la tua cultura avranno successo quando purtroppo non farai più teatro o peggio quando non ci sarai piu. Beh intanto auguro a te sopratutto a me e ai tuoi spettatori di viveve 400 anni. Grande
Balasso condivido il tuo video, vedo l'enfasi , l'amore che metti nei tuoi discorsi...ti vedrei bene anche a commentare Nostadamus e Sigismondo Fanti !!! Portare la parola di questi due profeti. Se ti interessa contatta l'unico vero interprete che è Veneto come te.
Grande Natalino e grande Vacis! La proposta è alquanto interessante, e così mostra solo benefici a tutti, dal mondo del teatro agli spettatori e passando per tutti quelli in mezzo che rendono possibile ciò. La società vincerebbe attraverso la cultura ancora di più. Detto questo, mi viene da fare una domanda. Trovo giusto che quel che viene prima degli spettacoli sia ancora più intrigante dello spettacolo stesso, ma è perché il fascino delle prove e della scrittura è che sono pochi a vederle. Renderle accessibili a tutti non rischia di togliere parte del fascino, e anche di mettere a disagio quelli del settore? Purtroppo dubito che la maggior parte di pubblico e di teatranti (mi si passi il termine) possa essere pronto per capire e fare propria questa trasformazione, che sia per mancanza di strumenti o di temperamento personale/professionale. Io sono uno dei primi sostenitori di questa nuova forma di teatro, ma mi sentirei di più a mio agio se tutti gli attori, sceneggiatori, registi, direttori e tutti quelli del settore siano pronti a provvedere questa idea geniale.
è un po' strano, perché un conto è vedere gli allenamenti e la partita (sport), dove sì, si percepirà in campo il risultato dell'allenamento, ma sarà tutto aleatorio, viceversa è a cosa servirà la "serata vera e propria di spettacolo" se A tanti lo hanno comunque già visto e B era già spettacolo quello prima...si dovrebbe quindi "annullare" l'evento per cui si fanno le prove e farne uno unico , di cui sia le prove che quello che in precedenza sarebbe stato l'evento, faranno parte di un'unica sceneggiatura. In un locale\bar dove vivevo, avevano organizzato una serata di teatro in cui il bar era il palco, e le prove erano appunto fatte all'interno del bar durante il normale svolgimento lavorativo dell'attività. Ma i veri punti cruciali sono : 1 I contenuti del teatro , se faccio Pirandello o se faccio una reinterpretazione di un film di Moccia. I risultati culturali possono essere anche negativi (vero che con una reinterpretazione satirica si da un valore diverso, ma non sarà appunto una reinterpretazione fedele ma uno show nuovo, e quel messaggio lo spettatore deve coglierlo, ma per coglierlo lo spettatore dovrà prima imparare i concetti base, quindi sarebbero essenziali dei corsi su come capire il teatro, rincominciando dal banale studio delle figure retoriche etc..) 2 la domanda di teatro; ok teniamo aperti i teatri 24\h, anche ammettendo che non vi siano spese, chi ci andrà ? 3 se appuriamo che ci andrà poca gente, quali mosse si hanno in serbo per far in modo di attirare nuove e più persone ? I 3 punti citati sono problemi anche dell'attuale teatro ma di tutta l'arte in generale, che appunto si confronta con le logiche di domanda e offerta, diventando così non più mezzo di istruzione come la scuola pubblica (che in teoria si dissocia da tali logiche e punta solo ad insegnare e formare) , bensì un prodotto di consumo, ovvero solo e semplice intrattenimento. E se il teatro diviene solo intrattenimento, che ce frega di sto teatro, ci sono infiniti prodotti di intrattenimento nel mondo dei consumi migliori del teatro, più comodi e meno costosi, come un app gratuita etc.. Quindi ricapitolando, la rivoluzione del teatro\artistica non può partire da quest'idea di Vacis, bensì da una riconsiderazione popolare, ovvero che il popolo sancisca (in questo caso) il teatro come servizio pubblico di istruzione, e anche l'artista non dovrà esser più considerato come un lavoratore (questo è l'errore più grande degli imbecilli artisti di questa società, poichè per considerare l'essere artista un lavoro nel capitalismo è necessario che egli porti guadagni e, in tal caso l'arista non sarà più un artista ma un direttore marketing, ed è ciò che avviene oggi..anche perchè ok che c'è il tizio che non segue le logiche di mercato, ma non è concorrenziale, perde, ed è anche per quello che stanno chiudendo i teatri), che non significa non pagare gli artisti, bensì considerarli come facenti parte del terzo settore (userei tale opzione anche per il giornalismo, affinché possa realmente essere libero) . Un cantante è un associato del progetto X il cui scopo è ABCD etc.. Poi le rivoluzioni artistiche verrano dopo, e certamente l'idea di Vacis è davvero buona, ma inutile appunto se prima non si risolvono quei 3 punti.
@@artiko888 spieghi meglio, come si dovrebbe ragione e come attuare tale proposta senza renderla un flop. Tra il pensare, l'attuare, e l'attuare con efficacia ci sono distanze di anni luce.
Concordo, le prove e gli ambienti teatrali mi sono sempre interessati, li ho sempre trovati molti affascinanti. A Bologna il teatro Comunale a volte rimaneva aperto quasi tutto il giorno, era bellissimo :)
Che bella idea! Dove abito io c'è un teatro che apre due o tre giorni all'anno. Quando apre è sempre un piacere ma, per ragioni insondabili, è un piacere seldom.
Hai apena descritto il cinema Okna di Praga che e' cosi almeno dal 2016 :D Ci ho visto la conferenza del TED seduto su una sdraio pieghevole che mi son piazzato io
Sarebbe bellissimo...l'apertura dei teatri tutto il giorno consentirebbe anche di ricreare delle esperienze come gli "Happening" degli anni 70, facendo esibire artisti di diversi campi...
Mi si stringe il cuore. Già a dover usare subito all'inizio la parola "visionari". Come se tutto fosse già predestinato a non esistere mai, a rimanere solo un sogno. E in Italia è facile che sia così. Potremmo essere animatori e testimoni di un processo di cambiamento che richiederebbe generazioni e generazioni, e non è detto che venga condotto con la costanza e dedizione che sono proprie del nostro popolo... La distanza peggiore è sempre quella temporale. Oggi sono tristemente motivato.
Non ho mai avuto molto interesse per il teatro, ma recentemente il cinema on demand mi sta veramente squagliando le palle. Dal tuo discorso mi par di vedere un barlume di curiosità per un teatro così come lo descrivi!
Solidarietà... tutto bello... ma la solidarietà c’è tra poveri solo con altri poveri, e tra ricchi solo con altri ricchi...chi stava bene se ne approfitterá ancora di più... spero davvero in una redistribuzione dei ruoli e di equità , ma la vedo davvero dura...
Non sei bravo in matematica!! I poveri tra cui io sono di più dei ricchi! E io non ho smesso di lavorare un iorno visto che mi occupo di sanificazioni e uno stipendio non mi sta mancando! LORO hanno più Paura di noi...solo che non lo danno a vedere! Il fatto è che la Moltitudine non è la Massa...e certi commenti di sicuro non aiutano la Causa...sempre che si sappia di che Cauzzo stiamo parlando :)))
TheSpeedsterOne non mi sembra di aver dato quantitá o numeri. Loro avranno pure paura di noi, ma nel corso dei millenni non è mai cambiato niente, se non a livello individuale. Il capitalismo SI BASA ancor di più che in altri modelli economici sulla forbice ricchi/poveri. Ma ci sarebbero altri mille discorsi e ragionamenti da fare, ma né io né te possiamo discuterne se non a livelli base.
Dirigo il nuovo teatro Sanità di Napoli, il nostro teatro applica questo modello tipico dell'Europa del nord da sette anni, siamo aperti tutto il giorno , tutti i giorni. I ragazzi del quartiere (tra i più difficili e popoloso di napoli) hanno in noi un punto di riferimento. Gli artisti sono abituati a fare le prove con i ragazzi e i bambini che guardano. Il teatro è gestito da 25 giovani sotto i 30 anni. SE ti va di venire a dare un'occhiata, sarebbe un piacere.
Sono lontana ma io verrei anche subito. E non sono un'addetta ai lavori ed ho poca cultura al rigurdo del teatro. A mio avviso è un'iniziativa meravigliosa e porterebbe un gran favore al mondo teatrale e in ampia prospettiva alla cultura in toto
Siete quasi meglio di Saviano oh! Anzi no Roberto è troppo forte, lui sta sotto scorta, voi giocate a fare gli attori!
Mi piacerebbe sapere se il progetto si autosostenta e se i visitatori hanno accesso libero.
Waaa! peccato che non si è fatto ancora sentire Balasso al tuo invito, giuro! se mi fosse stato fatto a me sarei venuto sicuramente, anzi forse quando sarà possibile verrò a fare alcuni scatti in veste freelance.
Ecco, capite? questo messaggio è MILLE VOLTE piu concreto di quello del video, e assai diverso, questo è aprire davvero alla gente, ma dire "eeeeh....vedrete che gli artisti famosi si accontenteranno di un po' di meno, si apriranno alla gente e al lavoro di quelli che allestiscono lo spettacolo" è ingenuo ove non falso.
Tantissimi anni fa, quando ancora mi capitava di guardare qualcosa 'nel' televisore, esisteva un canale che, se non ricordo male, si chiamava RAI + o forse era una cosa notturna della RAI che , invece di spegnere le trasmissioni, aveva capito che anche i nottambuli... eccetera, incappai in una meravigliosa (e porca l'oca non esiste neanche nel sito rai) trasmissione. Muti, faceva le prove di un' opera, potrei azzardare la Turandot, o forse la Boheme (o come si scrive) durante queste prove, con la partitura davanti, spiegò quasi riga per riga tuuuuuuutta la storia dell' Opera Italiana. Una delle cose che mi rimasero impresse fu: Quanto comico e divertente può essere un uomo come Muti (con il suo stile distaccato, il suo eloquio forbito che - a un ragazzino semi demente come me - pareva quasi snob, quel tono di voce bitonale) e quanto coinvolgente sa essere. Partiva l' orchestra, ad un suo gesto, e dopo pochi econdi: 'No, lei, (un violino in terza fila a destra, per dire) più dolce sul bemolle, allunghi, allunghi!'' E fra un fraseggio e l' altro, si perdeva in spiegazioni ricche di aneddoti:'' Una volta, i palchi erano di tavoloni di legno , e funzionavano un po' da gran cassa. I tenori di una certa età, cui oramai il fiato cominciava a scarseggiare, si mettevano dei chiodi nel tacco delle scarpe e, nell' acuto finale di una romanza, di un pezzo che richiedeva uno sforzo di petto particolarmente importante, finivano, capendo che non ce la stavano facendo, strusciando il chiodo sul pavimento legnoso....'' e faceva il gesto con la gamba, imitando quegli antichi cantanti. Gli orchestrali e il pubblico presente (e anch'io da casa) si sganasciavano dalle risate. E in un attimo, tutto tornava serio! Adesso, man mano che lo scrivo mi è tornato in mente una cosa : era qualcosa che si faceva alla Bocconi (penso non serva dire altro, no?). Quel canale, o quelle trasmissioni, venivano ripetute spesso e, una notte, mi attrezzai con una video cassetta. Lo registrai. Ma, non avendo poi mai più avuto un televisore, anche gli orpelli connessi furono abbandonati. Ma la cosa fu folgorante. C'è un problema in questo racconto che viene messo in risalto da alcuni commenti qua sotto: Era bellissimo, ma non era ''dal vivo''!! Ed è inutile che il solito genio se ne esca con:''Potremmo farlo in diretta streamig, su internet, eccetera''! Per finire: da quella volta, col mio gruppo musicale, ci accordammo con alcuni bar-notturni (i PUB, ancora non esistevano, almeno non nella nostra piccola provincia) che ogni tanto, al venerdi e al sabato, ospitavano ''musica dal vivo'', e proponemmo di fare le prove lì, invece che andare a pagare una sala eccetera. Funzionò. Poi, smettemmo di funzionare noi, come gruppo, sempre grazie alla televisione... ma questa è un 'altra storia. Così che, te ne fregherà un ciufolo, ma sono sicuro che qualcosa del genere sia veramente fattibilissima! E, più che la politica, ci vogliono dei proprietari e dei direttori disponibili. Alla fin fine, le prove che facevamo ''dal vivo'' sono state in assoluto le migliori. Anche poca gente aumenta il grado di tensione, di concentrazione. Fai qualcosa (come tu sai) 'per' gli altri, e non è solo ''lo spettacolo''. E le maestranze, godono, nel sapere che la gente c'è e che ''sa'' che esistono anche loro!! Speremo ben! In fondo, basta che incominci uno. E dai, magari un gruppo di sognatori, si trova! Forza Balasso, forza Vacis! W il teatro!!
La cultura non ha mai prezzo....Questa lezione di cultura teatrale è sacrosanta.... Balasso grande uomo....C'è Condivisione nella Cultura...Veramente mi complimento con il tuo discorso...e nella storia dell' Italia la Cultura ha sempre fatto la differenza nel Mondo...Bravo Vacis...e Balasso...
Lavoro in teatro, e sono d accordo con te Balasso , il teatro dovrebbe diventare da luogo esclusivo a luogo inclusivo , e non luogo di nicchia per intellettuali o eruditi sapienti , ma luogo sociale aperto a tutta la società, dove le diverse classi sociali , oltre che venire a conoscenza del teatro e di come nasce uno spettacolo da ogni punto di vista , abbiano modo di incontrarsi e di conoscere ognuna il mondo dell altra, in modo di limitare le distanze , le incomprensioni, le ostilità , per una società più coesa , più in sintonia con se stessa e meno competitiva e arrivista . Ciao 👋!
Non solo! Darebbe anche la fantastica opportunità per molti di vedere come funziona, appassionarsi e magari decidere di provare a cimentarsi in questa incredibile arte. Sarebbe spettacolare. Bravo Vacis e bravo Natalino!
Fantastico!!! È vero che le prove sono emozionanti e coinvolgenti più dello spettacolo!
L'ultima battuta forse la più importante.
"Ho capì le distanze, ma non distanti *dal* teatro".
Bravo Balasso!
Caro Balasso (trent'anni fa per Italia '90 siamo andati a cena assieme). Tutto assolutamente condivisibile, bello, idealistico, figo, fantastico. Forse gli artisti (attori) pur di campare potrebbero rinunciare al proprio ego, ma i manager non rinunceranno a nulla, non conoscono la solidarietà. Piuttosto di rinunciare ai propri profumati stipendi cambieranno campo, andranno a fare i manager dei call center, delle ditte di pulizie, delle pompe funebri. Tutto, ma no i molerà un sgheo!!!
Si è perfettamente in sintonia con il principio di entropia...il coinvolgimento nella scoperta dell'umanità recitativa , renderebbe tutti più realmente in contatto autentico....un'opportunità vera e propria di emancipazione dal classismo indotto dalla commercializzazione dei ruoli! Sarebbe un passo enorme in avanti a livello evolutivo....complimenti all'ideatore!
Sei semplicemente un genio....grazie per quello che fai e ci dai. Ti voglio bene anche se non ti ho mai conosciuto!
La cosa più intelligente che abbia sentito dire sulla situazione teatri/Covid19. Grazie per averci riportato questa "visione" immensamente artistica e da vero uomo di teatro.
Non chiamate volontari.
Chiamate dei lavoratori.
Pagateli!
Diobono
Sono un tecnico luci di teatro. Questa è una proposta straordinaria. È LA soluzione. È l'unico modo per portare il teatro in una nuova epoca e non morire. Grazie per aver condiviso tutto questo.
Natalino, una domanda, se vuoi. Aprire i teatri? Bello. Far vedere tutto il processo creativo e non solo il "risultato " finale? Bellissimo, da addetto ai lavori sono il primo a trovarlo entusiasmante. Ma aprire i teatri... per mettere in scena COSA? Sempre i soliti testi? Sempre le solite pippe mentali sui soliti testi? Il teatro sono decenni che non fa altro che parlarsi addosso. Forse Vacis (col quale una volta ho lavorato e che mi porto sempre nel cuore) imposta il suo lavoro con gli attori in senso molto autoriale, costruendo con loro stessi una drammaturgia. Ma gli altri? Le solite cariatidi (e non mi riferisco solo ai grossi nomi) che tornano sempre su Shakespeare, Checov o Euripide? Come in tanti altri tuoi video, il problema sta a monte. Il cellulare ultimo modello per parlare di che? L'auto di lusso per andare dove? Il teatro sempre aperto per dire cosa?
in effetti si sente la mancanza di vivacità delle proposte, bel post sono d'accordo
Hey amico occhio HAI UN CERVELLO !!! STAI ATTENTO
@@8KILLSTEP ?
@@Daniele_Zanardini tranquillo non parlavo con te tuuncervrllonncrlhai
Concordo. Ho lavorato nel teatro ed ho molti amici che fanno teatro (e amici musicisti che preparano concerti). Le prove sono il momento più interessante, ma non solo: spesso mi capita di rimanere "intrappolato" durante performance poco riuscite e di non andarmene per non turbare gli artisti. Durante le prove, sempre rispettando il silenzio e il lavoro delle persone, non c'é problema a seguire solo un pezzo, lavorare al computer durante un tempo morto e ritornare a seguire nel momento in cui quello che accade é interessante. Ho la fortuna di avere amici musicisti e teatranti, ed il vero spettacolo per me é tutto il processo, che va dalle prove, ai caffé prima della rappresentazione, alla pizza in qualche dubbio locale ancora aperto al termine dello spettacolo.
Balasso la tua mente è troppo brillante per lo zotico mondo in cui viviamo. Davvero grazie per le tue parole e idee che fanno sperare una rivoluzione culturale positiva.
Natalino, grazie di esistere! e grazie Gabriele Varcis!
Lei riesce sempre a scatenare una marea di emozioni in ogni suo video. Confido che qualcuno ascolti queste proposte.
Bravissimo! Non bisogna aspettare che ti creino le condizioni, tocca inventarle, proporle, grande Balasso, porta questa idea ovunque!
Grande Natalino! Mi ha fatto venire la pelle d'oca... casso!!
Una situazione che da Lighting Designer dello spettacolo sto vivendo da molto vicino e per la quale non sopporto atteggiamenti assistenzialisti ed egoisti. E' ora di tirare fuori la creatività che abbiamo nel DNA, di reinventarci e di emozionarci come un tempo. Da ultimi a ripartire dobbiamo passare ad essere i primi a divertirci! Grazie #Balasso!
Un paio di anni fa il teatro di Udine ha aperto le prove di un’orchestra al pubblico, con tanto di biglietto: la platea era silenziosissima e affollata ed è stata un’esperienza straordinaria per la comprensione di cosa ci sia dietro ad un concerto. Vale la pena davvero.
Non è proprio ciò
.....
Creazione relazioni tra le persone, che belle parole Natalino...crediamoci ancora. Grazie
Tenere i grandi teatri molto più aperti era ed è, non solo giusto, ma doveroso, magari per concedere uno spazio ai giovani attori.
Per quanto riguarda la questione prove sempre aperte, trovo che sia una richiesta violenta nei confronti delle attrici e degli attori.
La prova, soprattutto le primissime prove, sono un momento di delicata scoperta del personaggio, di te- attore- rispetto al personaggio, del gruppo con cui lavorerai. Questa fase conoscitiva necessita, per una buona ventura riuscita, d’intimità, non di essere spettacolarizzata.
È il momento in cui si esprimono opinioni sul testo, si tentano le intonazioni, i gesti, si ride, si piange, ci si confida, si litiga, si sbatte la porta e si fa pace:
si viene allo scoperto. Ora, mi chiedo come sarebbe possibile una ricerca autentica nel momento in cui hai davanti un pubblico ed ergo stai già facendo spettacolo. Il teatro è il buon nascondiglio di chi lo fa! Non è lo spazio per l’esibizionismo dei sentimenti! Non siamo (mi piace, pretenziosamente, pensarmi inclusa nella categoria) prostitute degli stati d’animo; è un lavoro raffinato di vedo-non vedo, un’arte che non per niente ti tiene al buio pesto e poi ti scaraventa in luce piena.
Quindi possono essere aperte le prove generali dello spettacolo o comunque prove di rodaggio quando ormai la struttura è solida, ma prima sarebbe solo un danno.
Ovviamente questo discorso vale per chi vuole essere attore e non esecutore delle imbeccate del regista che quando sbaglia, si pone da burattinaio.
Verissimo.
.. Artistico e visionario..da ragazzino nei villaggi turistici come animatore, provavamo i classici Rugantino o Peter pan o altri o scketch di cabaret, di notte, davanti ai turisti ed era emozionante e divertente ed anche assistere alle prove era bello perché vedevo nascere e crescere un progetto che sarebbe diventato "lo spettacolo"..
Teatro aperto sempre: un'idea geniale. Avviciniamo ancora le famiglie ai teatri, per i bambini/ragazzi sarebbe un invito alla Cultura da coltivare poi per tutta la vita.
E magari oltre a portare al pubblico quello che c'e' dietro ad uno spettacolo, portiamo su quei Palchi anche qualche compagnia che non ha mai avuto accesso alle patinate stagioni dei Teatri Stabili. Poi certo, il training di qualche vip vediamocelo pure, perché no. Ma sono certa che al pubblico piacerebbe scoprire qualche realtà in più al posto dei soliti nomi che ogni anno, come al solito, ricoprono il solito posto in stagione. Un bosco e' sano grazie alla BIODIVERSITÀ'. Creiamo una Biodiversita' applicata al mondo del teatro e avremo un pubblico più curioso, più stimolato, più critico, più partecipe, più felice.
Ajajajahah fategli la guerra stolti
Mi candido per organizzare la comunicazione digitale tra i protagonisti di questo fantastico progetto. Brao Vacis
Hai detto delle cose sacrosante.
Mi auguro che ti diano retta.
Se non impariamo a cambiare neanche dopo questa esperienza poveri noi.
Sei un grande Natalino!!!! Dio Caro!!
Rivoluzionare la cultura. Bella proposta, attuabile quanto la pace nel mondo. Vacis sognatore.
Evviva i sognatori, che ci portano oltre i confini. O almeno, ci provano!
Grande Bacio e grande Balasso ..visione antica portata nel nostro presente per donarci speranza per il futuro..siamo con voi e grazie..
Stesso discorso può valere per le Scuole dei nostri bambini: aprire le Scuole, aprire la testa degli insegnanti, buttare via i programmi ministeriali e ricominciare a coltivare il contatto con la Natura, fare orti e allevare galline nei cortili delle scuole, con l'Arte, la Poesia, con attività che stimolino la creatività, l'Immaginazione e l'anelito verso la Libertà!
L'idea di tenere aperti i teatri anche 24 ore su 24 sempre, è ottima, benché in questo particolare momento per via di un probabile o reale pericolo di tipo sanitario (credo che i medici siano più preparati per questo nell'aiutarci a consigliarci su come superare il momento) sia prudente frequentarli mantenendo distanze e sistemi di sicurezza dell'aria.Nel frattempo usare il web per tutte le cose che dici sarebbe ottimo e con pochissimi euro 3-4 al max mettila lì,potremmo partecipare al vivo del teatro aiutandolo finanziariamente. Così come vedo stanno facendo con la standup comedy.Bravo Natalino come sempre
Gli unici che al posto di lamentarsi hanno portato un piano concreto.
Applausi.
Ed hai ragione appieno quando dici che le prove così come fare scuola di teatro e metter sù uno spettacolo è molto più emozionante spesso dello spettacolo stesso. Te lo posso dire per esperienza dopo aver fatto laboratorio teatrale a Prato ed aver partecipato da coprotagonista in ":Gran varietà Shakespeare" nel maggio 2001 al teatro Metastasio di Prato.(ripreso pure in un servizio sul TG3).In una collaborazione con Alessandro Fantechi regista di Firenze,la sua compagnia e il CEIS di Prato.
Credo che l'idea sia una buona base da cui possa effettivamente nascere qualcosa di concreto..magari con la speranza di includere anche la musica in teatro, non solo per gli spettatori, ma anche per gli artisti!
La voce dell’anima che meraviglia. Grazie
Vacis l'ho conosciuto ad un laboratorio all'università, è una di quelle persone che ti rimane dentro, ti aiuta a conoscerti e per dirla alla sanremese "fa rumore", un gran bel rumore
I CERVELLI BISOGNA APRIRE, I CERVELLI!
sei un grande natalino,poi la camicia che indossi e' al top
Hai ragione bisogna essere visionari
Bellissimo! Una proposta costruttiva in piena armonia con i principi della salute, della Costituzione, della cooperazione sociale. Bravi bravi!!
La vera arte e non i prodotti da supermercato. Grande Balasso e grande Vacis.
È una bellissima idea! Spero venga presa in considerazione seriamente. Grazie per le tue condivisioni, da tanti anni seguo le tue riflessioni con piacere.
Mi dispiace per coloro che non hanno capito il messaggio di balasso questo ci fa capire a tutti come siamo messi male è di come continuiamo a pavoneggiarci nelle nostri classi sociali ecc. Buona vita natalino e buona vita a tutti
Questa proposta mi ha emozionato. Non aggiungo altro.
BALASSO ORACOLO DELLA SAGGEZZA E PROFONDA INTELLIGENZA SOPRAFFINA , ARGUTA ...LATERALE... IMPAREGGIABILE !
Concordo. Un po’ di terra ci vuole a certi coreografi che sembra abbiano inventato il mondo.
Grande Balasso!!!
tutto troppo democratico per essere realistico, però sarebbe bello
Una idea rivoluzionaria, da provare! Come ogni ,sana, rivoluzione!
Un poeta immenso!Bravo,bravo,bravo!
Bravo Nat. riApriamo i teatri. Le prove sono più divertenti dello spettacolo, le lezioni, la tecnica di luci e suoni, la musica.
Il teatro è creazione di relazioni tra le persone. Teatro aperto giorno e notte, compresi risto e bar annessi o contigui.
Il bagliore di luce più grande in un periodo buio come questo.
..ogni volta che si usa la parola "creatività" mi vengono i brividi..perché 90 volte su 100 si usa questo termine un po' "ad minchiam"..ma ascoltando il tuo contributo i brividi sono diventati PURO PIACERE!!!..se chi dovrebbe avere gli strumenti per mettere in atto una riforma dell'attività artistica e del Teatro nello specifico ascoltasse e mettesse in pratica anche la minima parte di quanto hai detto..diventeremo di sicuro una Società Migliore! Grazie Natalino!
Balasso e' un genio! Chapeau! Quello che propone e' la rappresentazione del teatro che diventa vita e della vita che diventa teatro, e' la messa in scena dell'Araba Fenice. Propone una rivoluzione creativa in reazione ad un evento disastroso, da grande artista rivoluzionario, qual'e'. Purtroppo verra' capito solo da una piccola cerchia d'appassionati o poco meno.
Vacis è un grande maestro, ho avuto l'onore di partecipare a un suo progetto... Questa proposta è bellissima, daje!
Sei un genio speriamo si possa fare ....io ci saro’ grazie
...grande Natalino... ti voglio bene!...
Questo discorso mi tocca molto vicino. Sono attore in una compagnia amatoriale da orami più di 5 anni e sinceramente vedere teatri sempre più polverosi e chiusi mi rattrista sempre. Sono originario di Rovigo, ho lavorato a Sirmione per più di 3 anni nel turismo, ma adesso sarei col culo per terra, se non fosse per il semplice fatto che ho risparmiato un sacco di soldi stringendo la cinta dei pantaloni. Mi piacerebbe applicare questa sua idea, trasformare questi pochi denari per un teatro, signor Balasso. Mi piacerebbe vedere un teatro con meno pellicce e più T-shirt, meno rappresentazioni artefatte, determinate da regole vetuste e rituali sempre più volti verso la chiusura al pubblico. Purtroppo non so proprio un emerito cazzo sul come mettere su qualcosa di professionale a livello teatrale, tuttavia mi piacerebbe applicarmi, capire, mi basterebbe anche sistemare un paio di sedie e gestire la gente che entra. Si parla di "dare spettacolo" quando si tratta di intrattenere, questo è il momento giusto per dare spettacolo e far avvicinare le persone a quelli che sono i retroscena più umani di questa arte. Sono giovane, non pretendo di cambiare il mondo e di certo saperne a valanghe di certi temi, tuttavia vorrei almeno lasciare una piccola impronta sulla realtà cittadina che mi circonda, giusto anche con poco. Non penso di pretendere molto.
Grazie Balasso quando hai detto che il teatro e creazione di relazioni hai detto quello che ho sempre pensato io del teatro (dalla mia esperienza personale sia da: attore, anche se non professionista; sia da spettatore )
Approvo pienamente, diffondiamo questo messaggio!
Sono assolutamente d'accordo. È la cosa più sensata e umana che ho sentito in tutta questa triste e assurda vicenda che ci capita di vivere
Infinito, illuminatissimo, Balasso! Un perfetto esempio di buon senso, quindi, proprio per questo, inascoltato... Eh! Possiamo mica smentirci!
Grande Balasso! 👍💪
Sempre aperti più di 1 miliardo alla volta! Non più di 1 miliardo di persone. COMUNQUE UNA BELLISSIMA VISIONE. Una bellissima RIVOLUZIONE
Come si fa a mettere un pollice in giù a queste parole. Ne soffro.
Questo video mi ha entusiasmata e quasi commossa, e non sono neanche un'appassionata di teatro in piena regola.
La cosa più intelllllligente che abbia sentito in questa quarantena....w balasso.....
top come sempre
Grande Vacis, grande Natalino!!!!
Grande. Meraviglioso. Mi piaceee. Magari!! Speriamo si possa fare!!!
Sei un genio! Ce ne vorrebbero mille come te nell’arte!
Natalino, ti ho conosciuto per uno spettacolo due anni fa a Brescia , al teatro Sociale e abbiamo chiacchierato prendendo il caffè prima dello spettacolo qualche volta visto che lavoravo lì.Sei una persona estremamente intelligente e sopratutto gentile ed umile ma il tuo discorso non ha senso.Non è fattibile quello che propone Vacis, lo sai bene anche tu, infatti nel video si "sente" che non sei convinto neanche tu di quello che stai dicendo...Faccio un esempio banale.Una maschera dici tu dovrebbe essere vestita con le protezioni e fare sanificazione.Bene a quella maschera oltre allo stipendio di maschera devi dargli i soldi per le pulizie , devi comprare prodotti adeguati( il vetrill e il mastro lindo non vanno bene, ci vogliono macchinari costosi.Le lampade uv portatili costano e bisogna averne tante)., devi fare del lavori di ristrutturazione da migliaia di euro, devi assumere persone che controllino la temperatura, devi fornire dpi di protezione che costano.Sai benissimo che i teatri riescono a sopravvivere a malapena grazie ai fondi statali e della regione e che s enon fai tanti eventi e riempi il teatro non puoi farcela.Mi spiace, ti stimo tantissimo, ma l'unica soluzione è tornare alle origini.A brescia abbiamo un teatro romano bellissimo..riapriamolo e facciamo come dici tu li' all'apeto, con prove dal vivo e spettacoli all'aperto, come nella Grecia antica.
Ciao Natalino!
Beh altro che anticaglie, in ogni cittadina o località italiana abbiamo anfiteatri Romani iperfunzionali, sarebbe un'appropriarsi veramente delle nostre origini di uomini e di culture.
Un vera modernitá del post moderno.
QLOUD scuola
"...i teatri riescono a sopravvivere a malapena grazie ai fondi statali" ... ma quindi anche chi non va' a teatro paga per mantenerli ! ! !
Fantastico, un progetto realizzabile forse solo a partire da questa crisi. Mettiamoci tutti! Viva il teatro!
Le idee più semplici, sono sempre le migliori
Sarebbe un sogno se li aprissero davvero nel modo da te descritto...
Sei un grande, visionario ma come succede a tutti gli artisti geniali le tue idee, i tuoi spettacoli, la tua cultura avranno successo quando purtroppo non farai più teatro o peggio quando non ci sarai piu. Beh intanto auguro a te sopratutto a me e ai tuoi spettatori di viveve 400 anni. Grande
Balasso condivido il tuo video, vedo l'enfasi , l'amore che metti nei tuoi discorsi...ti vedrei bene anche a commentare Nostadamus e Sigismondo Fanti !!! Portare la parola di questi due profeti. Se ti interessa contatta l'unico vero interprete che è Veneto come te.
Interessante, decisamente interessante, non facile da realizzare ma nemmeno assurda come idea ... se ce la mettessimo tutta ...
Porcavaca .....ottima geniata 😎🐶🍀🇮🇹✨✨✨✨✨✨✨
Grande Natalino e grande Vacis!
La proposta è alquanto interessante, e così mostra solo benefici a tutti, dal mondo del teatro agli spettatori e passando per tutti quelli in mezzo che rendono possibile ciò. La società vincerebbe attraverso la cultura ancora di più.
Detto questo, mi viene da fare una domanda.
Trovo giusto che quel che viene prima degli spettacoli sia ancora più intrigante dello spettacolo stesso, ma è perché il fascino delle prove e della scrittura è che sono pochi a vederle. Renderle accessibili a tutti non rischia di togliere parte del fascino, e anche di mettere a disagio quelli del settore?
Purtroppo dubito che la maggior parte di pubblico e di teatranti (mi si passi il termine) possa essere pronto per capire e fare propria questa trasformazione, che sia per mancanza di strumenti o di temperamento personale/professionale.
Io sono uno dei primi sostenitori di questa nuova forma di teatro, ma mi sentirei di più a mio agio se tutti gli attori, sceneggiatori, registi, direttori e tutti quelli del settore siano pronti a provvedere questa idea geniale.
è un po' strano, perché un conto è vedere gli allenamenti e la partita (sport), dove sì, si percepirà in campo il risultato dell'allenamento, ma sarà tutto aleatorio, viceversa è a cosa servirà la "serata vera e propria di spettacolo" se A tanti lo hanno comunque già visto e B era già spettacolo quello prima...si dovrebbe quindi "annullare" l'evento per cui si fanno le prove e farne uno unico , di cui sia le prove che quello che in precedenza sarebbe stato l'evento, faranno parte di un'unica sceneggiatura. In un locale\bar dove vivevo, avevano organizzato una serata di teatro in cui il bar era il palco, e le prove erano appunto fatte all'interno del bar durante il normale svolgimento lavorativo dell'attività.
Ma i veri punti cruciali sono :
1 I contenuti del teatro , se faccio Pirandello o se faccio una reinterpretazione di un film di Moccia. I risultati culturali possono essere anche negativi (vero che con una reinterpretazione satirica si da un valore diverso, ma non sarà appunto una reinterpretazione fedele ma uno show nuovo, e quel messaggio lo spettatore deve coglierlo, ma per coglierlo lo spettatore dovrà prima imparare i concetti base, quindi sarebbero essenziali dei corsi su come capire il teatro, rincominciando dal banale studio delle figure retoriche etc..)
2 la domanda di teatro; ok teniamo aperti i teatri 24\h, anche ammettendo che non vi siano spese, chi ci andrà ?
3 se appuriamo che ci andrà poca gente, quali mosse si hanno in serbo per far in modo di attirare nuove e più persone ?
I 3 punti citati sono problemi anche dell'attuale teatro ma di tutta l'arte in generale, che appunto si confronta con le logiche di domanda e offerta, diventando così non più mezzo di istruzione come la scuola pubblica (che in teoria si dissocia da tali logiche e punta solo ad insegnare e formare) , bensì un prodotto di consumo, ovvero solo e semplice intrattenimento. E se il teatro diviene solo intrattenimento, che ce frega di sto teatro, ci sono infiniti prodotti di intrattenimento nel mondo dei consumi migliori del teatro, più comodi e meno costosi, come un app gratuita etc..
Quindi ricapitolando, la rivoluzione del teatro\artistica non può partire da quest'idea di Vacis, bensì da una riconsiderazione popolare, ovvero che il popolo sancisca (in questo caso) il teatro come servizio pubblico di istruzione, e anche l'artista non dovrà esser più considerato come un lavoratore (questo è l'errore più grande degli imbecilli artisti di questa società, poichè per considerare l'essere artista un lavoro nel capitalismo è necessario che egli porti guadagni e, in tal caso l'arista non sarà più un artista ma un direttore marketing, ed è ciò che avviene oggi..anche perchè ok che c'è il tizio che non segue le logiche di mercato, ma non è concorrenziale, perde, ed è anche per quello che stanno chiudendo i teatri), che non significa non pagare gli artisti, bensì considerarli come facenti parte del terzo settore (userei tale opzione anche per il giornalismo, affinché possa realmente essere libero) . Un cantante è un associato del progetto X il cui scopo è ABCD etc..
Poi le rivoluzioni artistiche verrano dopo, e certamente l'idea di Vacis è davvero buona, ma inutile appunto se prima non si risolvono quei 3 punti.
@@fabriziomangolini6697 Certo proprio perché ragioniamo per punti è inattuabile
@@artiko888 spieghi meglio, come si dovrebbe ragione e come attuare tale proposta senza renderla un flop. Tra il pensare, l'attuare, e l'attuare con efficacia ci sono distanze di anni luce.
Che incipit signori!!! 😂😂 maestria
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo!
Non torniamo alla normalità, quest'ultima, era il problema.
Bravi Gabriele e Natalino, sarebbe molto bello realizzare un' idea del genere. Purtroppo credo sia poco sostenibile a livello economico.
Concordo, le prove e gli ambienti teatrali mi sono sempre interessati, li ho sempre trovati molti affascinanti. A Bologna il teatro Comunale a volte rimaneva aperto quasi tutto il giorno, era bellissimo :)
Sarò anche ignorante in teatro, ma questa proposta è ottima. La gente si renderebbe conto di tutto il lavoro che c'è dietro.
Immenso !!!!!
Che bella idea! Dove abito io c'è un teatro che apre due o tre giorni all'anno. Quando apre è sempre un piacere ma, per ragioni insondabili, è un piacere seldom.
Idea visionaria, magari si facesse!
Amo quest'uomo !
Ti voglio direttore di tutti i teatri d'Italia
Hai apena descritto il cinema Okna di Praga che e' cosi almeno dal 2016 :D
Ci ho visto la conferenza del TED seduto su una sdraio pieghevole che mi son piazzato io
Grazie Sig. Vacis, da musicista dico intervento stupendo!
Grandissimo Natalino! Finalmente un discorso inedito ed illuminante!!!
Sarebbe bellissimo...l'apertura dei teatri tutto il giorno consentirebbe anche di ricreare delle esperienze come gli "Happening" degli anni 70, facendo esibire artisti di diversi campi...
Mi si stringe il cuore.
Già a dover usare subito all'inizio la parola "visionari".
Come se tutto fosse già predestinato a non esistere mai, a rimanere solo un sogno.
E in Italia è facile che sia così. Potremmo essere animatori e testimoni di un processo di cambiamento che richiederebbe generazioni e generazioni, e non è detto che venga condotto con la costanza e dedizione che sono proprie del nostro popolo...
La distanza peggiore è sempre quella temporale.
Oggi sono tristemente motivato.
Non ho mai avuto molto interesse per il teatro, ma recentemente il cinema on demand mi sta veramente squagliando le palle. Dal tuo discorso mi par di vedere un barlume di curiosità per un teatro così come lo descrivi!
Solidarietà... tutto bello... ma la solidarietà c’è tra poveri solo con altri poveri, e tra ricchi solo con altri ricchi...chi stava bene se ne approfitterá ancora di più... spero davvero in una redistribuzione dei ruoli e di equità , ma la vedo davvero dura...
Non sei bravo in matematica!! I poveri tra cui io sono di più dei ricchi!
E io non ho smesso di lavorare un iorno visto che mi occupo di sanificazioni e uno stipendio non mi sta mancando!
LORO hanno più Paura di noi...solo che non lo danno a vedere!
Il fatto è che la Moltitudine non è la Massa...e certi commenti di sicuro non aiutano la Causa...sempre che si sappia di che Cauzzo stiamo parlando :)))
TheSpeedsterOne non mi sembra di aver dato quantitá o numeri. Loro avranno pure paura di noi, ma nel corso dei millenni non è mai cambiato niente, se non a livello individuale. Il capitalismo SI BASA ancor di più che in altri modelli economici sulla forbice ricchi/poveri. Ma ci sarebbero altri mille discorsi e ragionamenti da fare, ma né io né te possiamo discuterne se non a livelli base.
@@micheluzzozzo D'accordo ognuno al proprio livello. Io di sicuro non mi elevo...ma almeno di base...ho detto la mia.