Sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude ma sedendo e mirando interminati spazi di la da quella e sovraumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura e come il vento odo stormir tra queste io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando e mi sovvien l'eterno e le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei così tra questa immensità s'annega il pensier mio e il naufragar m'è dolce il questo mare Me lo merito un cuoricino? ❤️😂
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare.... Giuro che nn ho cercato da internet 😅
Ho imparato a memoria "l'Infinito" non a scuola, ma grazie al film "i Cento Passi", sia perché mi era piaciuta (film visto prima di studiare la poesia a scuola), sia per il tema trattato dal film e la cantilena del bambino mi ha aiutata a memorizzare sta poesia
Leopardi non era depresso. Aveva semplicemente capito tutto della vitaXD. Grazie scuolazoo × questo video ora so come spiegare leopardi al mio prof di italiano
'infinito è una delle liriche più famose dei Canti di Giacomo Leopardi, che il poeta scrisse negli anni della sua prima giovinezza a Recanati, sua cittadina natale, nelle Marche. Le stesure definitive risalgono agli anni 1818-1819. La lirica, composta da 15 endecasillabi sciolti, appartiene alla serie di scritti pubblicati nel 1826 con il titolo "Idilli". Oltre all'Infinito, in questa serie sono presenti anche altre note liriche, come Alla luna e La sera del dì di festa. Il termine greco "idillio" (εἰδύλλιον), di solito riferito a componimenti poetici incentrati sulla descrizione di scene agresti, subisce, con Leopardi, una ridefinizione: negli idilli leopardiani sono assenti le tematiche bucoliche proprie dei componimenti scritti dai poeti greci Teocrito, Mosco, Bione, e da poeti bucolici latini (Virgilio, Calpurnio Siculo e Nemesiano), poi imitati in età umanistica e rinascimentale da Jacopo Sannazaro e da Torquato Tasso. L'idillio leopardiano è un componimento connotato da un forte intimismo lirico: in esso l'elemento del paesaggio naturale (spesso privo dei connotati del paesaggio ideale antico) è strettamente legato all'espressione degli stati d'animo dell'uomo. Tale espressione del proprio io, non vuole essere una fuga nell'irrazionale o nel sogno (come accade nella lirica romantica), ma solo una nuova occasione di un'ampia riflessione sul tempo, sulla storia, e sul triste destino degli uomini. Gli idilli leopardiani, inoltre, presentano differenze stilistiche rispetto ad altre composizioni, in particolare colpisce l'abile e sapiente mescolanza di registri linguistici che spazia da quello letterario (Ermo colle) a quello semplice, piano e colloquiale (Sempre caro). Questo idillio si divide in due parti ben distinte: nella prima il poeta esprime concetti a lui usuali mentre, nella seconda, usa l'immaginazione e si perde nell'infinito. Il manoscritto originale è conservato presso la biblioteca nazionale di Napoli,[1] insieme ad altre opere del poeta. Un secondo manoscritto, con molti altri autografi, è conservato nel Museo dei manoscritti del comune di Visso in provincia di Macerata. Nel mese di ottobre 2016, in seguito al terremoto che ha colpito la zona, questi manoscritti sono stati provvisoriamente trasferiti a Bologna.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle E questa siepe, che da tanta parte Dell’ ultimo orizzonte il guardo esclude Ma sedendo e mirando, Interminati spazi di la da quella E sovraumani silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura, e come il vento odo stormir, tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando, e mi sovvien l’eterno e le morte stagioni Così tra questa immensità s’annega il pensier mio, e il naufragar m’e dolce in questo mare. Giuro che non ho copiato da internet, non è colpa mia se me la ricordo a memoria (anche se per impararla ci ho messo una vita)...
Sempre caro mi fu questo eterno colle e questa siepe, chs da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovraumani Silenzi, e profondissma quïete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stomir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce Vo comprando; e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare. 2:10
L'infinito , fammi pensare ... Ok ... Me la ricordo , nel bel mezzo del cammino di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura che era la mente di Jacopo , che cercava di ricordare l'infinito mentre guardava Netflix e non aveva voglia di ricordare Giuro che non ho guardato da internet 😅😅😅
2:10 Sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude; ma sedendo e mirando interminati spazi, di là da quella e sovrumani silenzi, e profondissima quiete, io nel pensier mi fingo, over per poco il cor non si spaura. E come il vento, odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando; e mi sovvien l'eterno e le morti stagioni, e la presente e viva e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio e il naufragar me dolce in questo mare.
Sksksks,ho dovuto studiare l'infinito proprio per ieri: Sempre caro mi fu quest' ermo colle,e questa siepe che da tante parte dell' ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando interminati spazi di là da quella,e sovraumani silenzi,e profondissima quiete,io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante,io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando. E mi sovvien l’eterno,e le morte stagioni,e la presente e viva,e il suon di lei. Così tra l’immensità s’annega il pensier mio,e il naufragar m' è dolce in questo mare.
Lo so che sei qui perchè fra meno di 6 ore hai verifica / interrogazione... e che sei disperato/a perchè sai meno di nulla. MI spiace, sono con te :) Da qui in poi può solo peggiorare. Lascia stare il telefono e studia va. fidati. studia. STUDIAAAAAAA, CHIUDI IL CELLULARE E STUDIA. Hey, ti vedo... Studia e non disperarti.
Sempre caro mi fu Quest'ermo colle, E questa siepe Che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte Il guardo esclude Ma sedendo e mirando Interminati spazi di la da quella E sovrumani silenzi E profondissima quiete Io nel pensiero mi fingo Ove per poco il cor non si spaura E come il vento Odo stormi tra queste piante Io quello infinito silensio A questa voce vo comparando, E mi so vien l'eterno E le morte stagioni E la presente e viva E il suon di lei, Così tra questa immensita S'annega il pensiero mio E il naufragar m'è dolce In questo mare
Sempre caro mi fu quest’arma colle è questa siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte in guardo esclude ma sedendo e mirando interminati spazzi al di là da quella, sovrumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura è come odo stormir tra queste piante io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando e mi sovvien l’eterno e le morte stagioni e la presente e viva e il suo di lei. Così tra queste immensità s’annega il pensier mio. È il naufragar me dolce in questo mare!!!!
Porca troia.....quando aspetti il riassuntone di End Game e poi capisci il perché il tuo ridoppiatore di quartiere preferito ci mette così tanto a farlo..... Non avrei mai pensato facessi i video di scuolazoo, ci sono capitato per caso ....che grande!!!!!
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe. Che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando interminati di la da quella. Sovrumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo. Ove per poco il cor non si spaura, e come il vento odo stormir fra queste piante, io quello infinito silenzio vo comparando: e mi sovvien l'eterno e le morte stagioni. E la presente, E viva, e il suon di lei. Così Tra questa immensità s'annega il pensier mio. E il naufragar m'è dolce in questo mare. Giuro che non ho guardato su Google, infatti se qualcuno nota sbagli lo scriva. Grande ScuolaZoo
4:11 : *legge Torre del Greco* OH MIO DIO MA È DOVE VIVO IOOO 😂 (seriamente stavo sclera do quando l'ho letto anche se lo sapevo che si trasferì anche a Torre 😅)
Sempre caro mi fu quest’ermo colle E questa siepe, che da tanta parte Dell’ ultimo orizzonte il guardo esclude Ma sedendo e mirando, Interminati spazi di la da quella E sovraumani silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura, e come il vento odo stormir, tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando, e mi sovvien l’eterno e le morte stagioni Così tra questa immensità s’annega il pensier mio, e il naufragar m’e dolce in questo mare.
Io l'infinito lo so a memoria quindi Ok Sempre caro mi fu quest ermo colle e questa siepe che da tanta parte al ultimo orizzonte il guardo esclude ma mirando interminati spazi di la da quella e sovrumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante io quel infinito silenzio a questa voce v'ho comparato e mi sovvien l'eterno e le morti stagioni e la presente e viva e il suo di lei. In questa immensità si annega il pensier mio e il naufragar me dolce in questo mare -Giacomo Leopardi Scritto da Super Game Gosty Grazie 😁
Io nato nella citta dove si è spento il buon Leopardi , Torre del Greco posso dire che noi torresi abbiamo dedicato un intero pezzo di citta rendendolo uno dei pezzi fondamentali che rende Torre Del Greco ancora più bella. In più posso dirvi che abbiamo nominato un piccolo boschetto posto alle falde del Vesuvio "la piana delle ginestre"
Sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interinati spazi al di la da quella e sovrumani silenzi e profondissima quiete, io nel pensiero mi fingo over per poco il con non si spaura, e come il vento ode stormir tra queste piante; io quello infinito silenzio a quella voce, vo comparando e mi soviet l'eterno e le morte stagioni e la presente e viva, il suon di lei, così tra questa immensità, s'annega il pensile mio; e il naufragar m'è dolce in questo mare.
sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte lo sguardo esclude. ma sedendo e mirando interminati spazi al di la da quella sovraumani silenzi e profondissima quiete io nel pensiero mi fingo ove per poco il cuor non si spura. e come il vento odo stormir tra queste piante, io quell'infinito silenzio vo comparando, e mi sovviene l'eterno, le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei, così tra questa immensità si annega il pensier mio e il naufragar me dolce in questo mare.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude, ma sedendo e mirando interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando, e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente, e viva, e il suon di lei, così tra questa immensità s'annega il pensier mio, e naufragar m'è dolce in questo mare.
Mi è stato sempre caro questo colle solitario e questa siepe che l'orizzonte esclude. Ma quando mi siedo e osservo spazi interminati e silenzi, in tutta quella quiete, mi nascondo nei pensieri, e il cuore si spaventa. E come il vento soffia tra gli alberi, io penso a questo silenzio infinito, e ricordo il tempo passato e quello presente e vivo e il suo rumore; Così, in questa immensità il mio pensiero affonda: e naufragare in questo mare sterminato è dolce.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Sempre caro mi fu Quest'ermo colle E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte Il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi Di là da quella, E sovrumani silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce Vo comparando: E mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, E la presente, E viva, e il suon di lei. Così, tra questa immensità, si annega il pensier mio; E il naufragar m'è dolce, In questo mare.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare
Sempre caro mi fu quest'ermo colle E questa siepe che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude Ma sedendo e mirando interminati spazi Di là da quella e sovrumani silenzi E profondissima quiete, io nel pensier mi fingo Ove per poco il cor non si spaura E come il vento odo stormir tra queste piante Io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando E mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni E la presente e viva e il suon di lei, così Tra questa infinità si annega il pensier mio E il naufragar mi è dolce in questo mare Sono fortissimo che mi crediate o no
L'infinito Sempre caro mi fu quest'ermo colle E questa siepe che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude Ma sedendo e mirando indeterminati Spazi di la da quella e sovrumani silenzi E profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura E come il vento odo stormir tra queste piante e io quell'infinito silenzio a questa voce vo comparando mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente è viva, e il suon di lei. Tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare. Giacomo leopardi
L'INFINITO Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo è mirando, interminanti Spazi di la da quella,e sovrumani silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi finto;ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando e mi sovvien l'eterno; E la morte stagioni;e la presente è viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è è dolce in questo mare. NESSUN LIBRO È STATO USATO :D
Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare 5 Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta 10 Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi Così menare il giorno. Io gli studi leggiadri 15 Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte, D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, 20 Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi, e quindi il monte. 25 Lingua mortal non dice Quel ch'io sentiva in seno. Che pensieri soavi, Che speranze, che cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparia 30 La vita umana e il fato! Quando sovviemmi di cotanta speme, Un affetto mi preme Acerbo e sconsolato, E tornami a doler di mia sventura. 35 O natura, o natura, Perchè non rendi poi Quel che prometti allor? perchè di tanto Inganni i figli tuoi? Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, 40 Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella. E non vedevi Il fior degli anni tuoi; Non ti molceva il core La dolce lode or delle negre chiome, 45 Or degli sguardi innamorati e schivi; Nè teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d'amore. Anche peria fra poco La speranza mia dolce: agli anni miei 50 Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme! 55 Questo è quel mondo? questi I diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme? Questa la sorte dell'umane genti? All'apparir del vero 60 Tu, misera, cadesti: e con la mano La fredda morte ed una tomba ignuda Mostravi di lontano. Minchia se é lunga ooo
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità [2] s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare
Lo abbiamo ricaricato perché nella versione di prima c'era un piccolo errore. E NESSUNO DI VOI SE NE ERA ACCORTO! Mannaggia mannaggia 😒😒
Stoncs
ScuolaZooChannel mi perdoni signore supremo
ScuolaZooChannel tranquilli, porterete mai il fascismo o nazismo😱🤗❤️❤️ (vi adoro❤️)
Oh shoot
Mi spiegate perché 0 visualizzazioni e 57 like?!?
Problemi con la matematica YT
Like per chi pensa che la voce di scuolazoo è sexy e meravigliosa
È la stessa del ridoppiatore. Cercalo su UA-cam
Io
*sia
@Cooper Crosby i think I don't care
Sia*
0:01 Quel maledetto sorriso...L'avevo superato, ma adesso il trauma riemerge
Più luminoso del sole!
Andrew il vero trauma sarebbe modificare il tuo commentocon il cuoricino ,prova a vedere
@@Gastonepisellone ❤
@@account9626 maledetto ,mi hai fregato
@@Gastonepisellone su cosa
La tua voce è così bella che mi viene da piangere dalla gioia👀
Wtf
Bro anche io mi chiamo Raul
Noi ridiamo e scherziamo ma "e il naufragar m'è dolce in questo mare" è uno dei più bei versi della letteratura italiana di sempre (secondo me)
Oserei dire della letteratura mondiale.
Concordo
@@ubit491 comunque la letteratura italiana è la più bella e grande al mondo (secondo me, non vorrei dire scemenze) quindi...
@@simonezuccarello6969 anche per me ma probabilmente noi conosciamo solo la nostra
@@ubit491 di 11111111¹1¹11¹11¹1¹¹¹¹1¹¹¹1111¹1¹1111111
C'è un po'di Giacomo in questa depressione
Sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude ma sedendo e mirando interminati spazi di la da quella e sovraumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura e come il vento odo stormir tra queste io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando e mi sovvien l'eterno e le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei così tra questa immensità s'annega il pensier mio e il naufragar m'è dolce il questo mare
Me lo merito un cuoricino? ❤️😂
Te ne meriti 25!✌️♥️
Bravvissimo
Flavio Caddeo music di solito faccio il trick dei cuoricini , ma questo commento merita davvero ,quindi ti sconsiglio di modificare il commento
@@tafanoprussiano vero me lo sono scordato di scrivere 😂
ma. che. cazzo.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare....
Giuro che nn ho cercato da internet 😅
non ci crede nessuno 😒
@@ScuolaZooChannel 🤣🤣🤣
Cmq siete grand❤️❤️i... Soprattutto il ridoppiatore.. Tanto so che ha un canale UA-cam 😎😎
come si chiama?
il canale del doppiatore intendo
@@samuel9867 il ridoppiatore
Studiare con questi video mi semplifica la vita, continuate così😍
anche a me
Concordo
Ho imparato a memoria "l'Infinito" non a scuola, ma grazie al film "i Cento Passi", sia perché mi era piaciuta (film visto prima di studiare la poesia a scuola), sia per il tema trattato dal film e la cantilena del bambino mi ha aiutata a memorizzare sta poesia
Io per domani dovevo memorizzarla tutta per l'interrogazione. Se avessi visto questo commento prima avrei visto il film ahahhaha
Domanda
Leopardi non era depresso. Aveva semplicemente capito tutto della vitaXD. Grazie scuolazoo × questo video ora so come spiegare leopardi al mio prof di italiano
Genio:hai 3 desideri
Io:ne voglio altri
Genio:non è possibile
Io:desidero sia possibile
🥴
Stonks
lol
Se volete altri video comici iscrivetevi al mio canale
ma che c'entra con Leopardi
SCELGO TE!
VAI, TORQUATO TASSO!
😂😂😂
'infinito è una delle liriche più famose dei Canti di Giacomo Leopardi, che il poeta scrisse negli anni della sua prima giovinezza a Recanati, sua cittadina natale, nelle Marche. Le stesure definitive risalgono agli anni 1818-1819.
La lirica, composta da 15 endecasillabi sciolti, appartiene alla serie di scritti pubblicati nel 1826 con il titolo "Idilli". Oltre all'Infinito, in questa serie sono presenti anche altre note liriche, come Alla luna e La sera del dì di festa. Il termine greco "idillio" (εἰδύλλιον), di solito riferito a componimenti poetici incentrati sulla descrizione di scene agresti, subisce, con Leopardi, una ridefinizione: negli idilli leopardiani sono assenti le tematiche bucoliche proprie dei componimenti scritti dai poeti greci Teocrito, Mosco, Bione, e da poeti bucolici latini (Virgilio, Calpurnio Siculo e Nemesiano), poi imitati in età umanistica e rinascimentale da Jacopo Sannazaro e da Torquato Tasso.
L'idillio leopardiano è un componimento connotato da un forte intimismo lirico: in esso l'elemento del paesaggio naturale (spesso privo dei connotati del paesaggio ideale antico) è strettamente legato all'espressione degli stati d'animo dell'uomo. Tale espressione del proprio io, non vuole essere una fuga nell'irrazionale o nel sogno (come accade nella lirica romantica), ma solo una nuova occasione di un'ampia riflessione sul tempo, sulla storia, e sul triste destino degli uomini. Gli idilli leopardiani, inoltre, presentano differenze stilistiche rispetto ad altre composizioni, in particolare colpisce l'abile e sapiente mescolanza di registri linguistici che spazia da quello letterario (Ermo colle) a quello semplice, piano e colloquiale (Sempre caro). Questo idillio si divide in due parti ben distinte: nella prima il poeta esprime concetti a lui usuali mentre, nella seconda, usa l'immaginazione e si perde nell'infinito.
Il manoscritto originale è conservato presso la biblioteca nazionale di Napoli,[1] insieme ad altre opere del poeta. Un secondo manoscritto, con molti altri autografi, è conservato nel Museo dei manoscritti del comune di Visso in provincia di Macerata. Nel mese di ottobre 2016, in seguito al terremoto che ha colpito la zona, questi manoscritti sono stati provvisoriamente trasferiti a Bologna.
Fucking legend. Thank you
Sempre caro mi fu quest’ermo colle
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ ultimo orizzonte il guardo esclude
Ma sedendo e mirando,
Interminati spazi di la da quella
E sovraumani silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura, e come il vento odo stormir, tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando, e mi sovvien l’eterno e le morte stagioni
Così tra questa immensità s’annega il pensier mio, e il naufragar m’e dolce in questo mare.
Giuro che non ho copiato da internet, non è colpa mia se me la ricordo a memoria (anche se per impararla ci ho messo una vita)...
Bello google
ora neanche me la ricordo piu lol xd bruh sius
E la presente e viva, e il suon di lei
Ti sei perso in pezzo
il mio prof pazzo malato ci ha fatto studiare a memoria il sabato del villaggio. Non scherzo.
Allora non eravate morti
Ps:HO TROVATO IL VOSTRO DIARIO E L'HO COMPRATO SUBITO
sti riassunti mi stanno salvando la vita,vi amo
Domani ho l'interrogazione di Leopardi...e niente , menomale che ci siete voi! 💚
Anch'io 😌
Idem
same bro
Sempre caro mi fu questo eterno colle
e questa siepe, chs da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovraumani
Silenzi, e profondissma quïete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stomir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce
Vo comprando; e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare. 2:10
L'infinito , fammi pensare ... Ok ... Me la ricordo , nel bel mezzo del cammino di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura che era la mente di Jacopo , che cercava di ricordare l'infinito mentre guardava Netflix e non aveva voglia di ricordare
Giuro che non ho guardato da internet 😅😅😅
madooo io ti adoro, setutte le lezioni sossero così, non salterei un giorno grazieper il ripasso
Uno dei più grandi poeti di ogni tempo ❤️
ciao mamma, sono in un commento!
ok. per me sei un mito fra
ciamo mamma! stiamo rispondendo a un commento!
Ciao mamma ,lo sapevi che se alessandro modifica il commento succede un glitch figo di youtube
@Thomas Del Guasta ciao mamma, sto rispondendo a un commento che ha risposto al commento di un commento
@@lorenzomazzotti4932 che al mercato mio padre comprò
Avevo l’ interrogazione 4 ore fa 😂😂
Beh hai proprio approfitrato di quest video
Tratto da una triste storia vera...
Letteralmente me oggi mentre ripetevo L’infinito:
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle, ove il mio corpo fanciulletto giacque... *no aspe* “
foscolino
la cionnolina è fantastica
grande scuola zoo👋👋👌👌👌👌
like per chi la pensa come me
L'infinito di Leopardi:
Io: né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque
Sempre io: *wait a damn minute*
Hai scritto un pezzo di "a zacinto" di Ugo Foscolo"
AHAHHAHA da foscolo a leopardi è un attimo
Ugo Foscolo entrato in chat
4:47 brother-zone
Ragazzi...che dire...sono sorpreso dalla semplicità di questo autore racchiuso in un video. Complimenti!!!
Quando arrivi alle 19:07 a fare la biografia di Leopardi ma sai che esiste questo canale: RAGAZZI HO SVOLTATO!
Chi si ricorda dell'episodio #Sfigati Born this Way?...... *feels*
Che tempi 🥺
il bello é che é stata la mia professoressa di lettere in persona a dirci di vedere questo video
2:10
Sempre caro mi fu quest'ermo colle
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude;
ma sedendo e mirando interminati spazi,
di là da quella e sovrumani silenzi, e profondissima quiete,
io nel pensier mi fingo, over per poco il cor non si spaura.
E come il vento, odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce vo comparando; e mi sovvien l'eterno
e le morti stagioni, e la presente e viva
e il suon di lei. Così tra questa immensità
s'annega il pensier mio
e il naufragar me dolce in questo mare.
Sksksks,ho dovuto studiare l'infinito proprio per ieri:
Sempre caro mi fu quest' ermo colle,e questa siepe che da tante parte dell' ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando interminati spazi di là da quella,e sovraumani silenzi,e profondissima quiete,io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento odo stormir tra queste piante,io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando.
E mi sovvien l’eterno,e le morte stagioni,e la presente e viva,e il suon di lei.
Così tra l’immensità s’annega il pensier mio,e il naufragar m' è dolce in questo mare.
Ciao potete fare pure Ugo Foscolo!
♥️♥️♥️🙏🙏🙏♥️♥️♥️ Grazie mille 💞
Lo so che sei qui perchè fra meno di 6 ore hai verifica / interrogazione... e che sei disperato/a perchè sai meno di nulla. MI spiace, sono con te :) Da qui in poi può solo peggiorare. Lascia stare il telefono e studia va. fidati. studia. STUDIAAAAAAA, CHIUDI IL CELLULARE E STUDIA. Hey, ti vedo... Studia e non disperarti.
La maturità domani
aggiorno passataaaaa
Grazie...lo sto studiando proprio ora💪💜
I tuoi video sono fantastici
Continua così 😊
Sempre caro mi fu
Quest'ermo colle,
E questa siepe
Che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte
Il guardo esclude
Ma sedendo e mirando
Interminati spazi di la da quella
E sovrumani silenzi
E profondissima quiete
Io nel pensiero mi fingo
Ove per poco il cor non si spaura
E come il vento
Odo stormi tra queste piante
Io quello infinito silensio
A questa voce vo comparando,
E mi so vien l'eterno
E le morte stagioni
E la presente e viva
E il suon di lei,
Così tra questa immensita
S'annega il pensiero mio
E il naufragar m'è dolce
In questo mare
Old but gold, domani verifica e esattamente come qualche anno fa mi ritrovo su youtube a cercare info veloci su Leopardi
grazie a questo canale la mia vita è completa
Mi stai salvando la vita con questi video credimi 🙏
Molto istruttivo, grazie!
Finalmente IL MIO GIACOMELLO BELLO❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Lucia Montani hey lucia prova a modificare il commento aggiungendo altri due cuori , guarda che succede
@@Gastonepisellone non è successo niente😂
Lucia Montani si invece ora non hai più il cuoricino di scuolazoo.
Bye bye
@@Gastonepisellone Stronzo
Lucia Montani scusami ancora chicca ,ma è troppo divertente🤣
Sempre caro mi fu quest’arma colle è questa siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte in guardo esclude ma sedendo e mirando interminati spazzi al di là da quella, sovrumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura è come odo stormir tra queste piante io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando e mi sovvien l’eterno e le morte stagioni e la presente e viva e il suo di lei. Così tra queste immensità s’annega il pensier mio. È il naufragar me dolce in questo mare!!!!
bellissimo video, siete simpatici
Farete Pirandello? per favore, ne ho bisogno per fare un'esame e credo che ne abbiamo bisogno un po' tutti, comunque sia vi adoro♥️
Grazieeeee! Domani c'ho la verifica!!!!
ma come fate a fare dei video cosi belli? siete bravi!!!
La mia vita è finalmente completa. Grazie.
Porca troia.....quando aspetti il riassuntone di End Game e poi capisci il perché il tuo ridoppiatore di quartiere preferito ci mette così tanto a farlo..... Non avrei mai pensato facessi i video di scuolazoo, ci sono capitato per caso ....che grande!!!!!
Vi seguo già da un po’, per -studiare- non aiuta tantissimo. Ma se a questi argomenti una lettura gliel’hai già data è super funzionale 👍
Mi hai salvato l interrogazione
Video divertente ma efficace utile agli alunni Giacomo sei il mio poeta preferito il top
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe. Che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando interminati di la da quella. Sovrumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo. Ove per poco il cor non si spaura, e come il vento odo stormir fra queste piante, io quello infinito silenzio vo comparando: e mi sovvien l'eterno e le morte stagioni.
E la presente, E viva, e il suon di lei. Così Tra questa immensità s'annega il pensier mio. E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Giuro che non ho guardato su Google, infatti se qualcuno nota sbagli lo scriva.
Grande ScuolaZoo
Ed il bello è che per domani avevo Leolardi da studiare. Grandi ScuolZoo
Grazie per il video
Hey grazie di avermi dedicato un video
4:11 : *legge Torre del Greco*
OH MIO DIO MA È DOVE VIVO IOOO 😂 (seriamente stavo sclera do quando l'ho letto anche se lo sapevo che si trasferì anche a Torre 😅)
2:38 Giacomo Leopardi:TORQUATO TASSO, SCELGO TE!😂😂😂
finalmente qualcuno che me lo spiega per bene
Grandissimo ti stimo
Bè INot se modifichi il commento pure io ti stimerò un sacco ,perchè non provi
4:47 friendzone
PS, sono in seconda media e la mia voglia di studiare è già andata a quel paese (in realtà non l'ho mai avuta ma vabè)
07?
Sempre caro mi fu quest’ermo colle
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ ultimo orizzonte il guardo esclude
Ma sedendo e mirando,
Interminati spazi di la da quella
E sovraumani silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura, e come il vento odo stormir, tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando, e mi sovvien l’eterno e le morte stagioni
Così tra questa immensità s’annega il pensier mio, e il naufragar m’e dolce in questo mare.
😂😂😂😂 Bellissimo! Ho imparato di più qua che a scuola.
hai detto bene
Io l'infinito lo so a memoria quindi Ok
Sempre caro mi fu quest ermo colle e questa siepe che da tanta parte al ultimo orizzonte il guardo esclude ma mirando interminati spazi di la da quella e sovrumani silenzi e profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante io quel infinito silenzio a questa voce v'ho comparato e mi sovvien l'eterno e le morti stagioni e la presente e viva e il suo di lei. In questa immensità si annega il pensier mio e il naufragar me dolce in questo mare
-Giacomo Leopardi
Scritto da Super Game Gosty
Grazie 😁
4:23 Scrive i para para ah sì paralimoni della batra batracomio batraeconomia si si I paralimoni della batraeconomia proprio loro!🤣🤣🤣
scuolazoo x ilRidoppiatore = tanta roba
Io nato nella citta dove si è spento il buon Leopardi , Torre del Greco posso dire che noi torresi abbiamo dedicato un intero pezzo di citta rendendolo uno dei pezzi fondamentali che rende Torre Del Greco ancora più bella. In più posso dirvi che abbiamo nominato un piccolo boschetto posto alle falde del Vesuvio "la piana delle ginestre"
Io adorare questo canale🤩🤩🤩🤩
questo ripasso non mi serve ma non riesco a smettere di guardarli
Domani in interrogazione mi agghinderò in modo tale da sembrare depresso, almeno mi calo nella parte😔✌
Sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interinati spazi al di la da quella e sovrumani silenzi e profondissima quiete, io nel pensiero mi fingo over per poco il con non si spaura, e come il vento ode stormir tra queste piante; io quello infinito silenzio a quella voce, vo comparando e mi soviet l'eterno e le morte stagioni e la presente e viva, il suon di lei, così tra questa immensità, s'annega il pensile mio; e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Fantastico ahhh
sempre caro mi fu quest'ermo colle e questa siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte lo sguardo esclude. ma sedendo e mirando interminati spazi al di la da quella sovraumani silenzi e profondissima quiete io nel pensiero mi fingo ove per poco il cuor non si spura. e come il vento odo stormir tra queste piante, io quell'infinito silenzio vo comparando, e mi sovviene l'eterno, le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei, così tra questa immensità si annega il pensier mio e il naufragar me dolce in questo mare.
grandi mi avete salvato l interrogazione di domani 🎉
Dio quanto amo questa serie
Io che guardo le noccioline per studiare letteratura perché non l'ho mai fatta 😌
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude, ma sedendo e mirando interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando, e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente, e viva, e il suon di lei, così tra questa immensità s'annega il pensier mio, e naufragar m'è dolce in questo mare.
Mi è stato sempre caro questo colle solitario e questa siepe che l'orizzonte esclude. Ma quando mi siedo e osservo spazi interminati e silenzi, in tutta quella quiete, mi nascondo nei pensieri, e il cuore si spaventa. E come il vento soffia tra gli alberi, io penso a questo silenzio infinito, e ricordo il tempo passato e quello presente e vivo e il suo rumore; Così, in questa immensità il mio pensiero affonda: e naufragare in questo mare sterminato è dolce.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Sempre caro mi fu
Quest'ermo colle
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte
Il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando,
interminati spazi
Di là da quella,
E sovrumani silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo,
ove per poco
Il cor non si spaura.
E come il vento odo stormir
tra queste piante,
io quello infinito silenzio
a questa voce
Vo comparando:
E mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni,
E la presente,
E viva, e il suon di lei.
Così, tra questa immensità,
si annega il pensier mio;
E il naufragar m'è dolce,
In questo mare.
Sei il migliore fai altri video del genere
È troppo bello come spiega le cose in modo molto divertente
bel video :)
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare
Scuola zoo sei una mito
Oggi la professoressa mi ha interrogato sull'infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle
E questa siepe che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude
Ma sedendo e mirando interminati spazi
Di là da quella e sovrumani silenzi
E profondissima quiete, io nel pensier mi fingo
Ove per poco il cor non si spaura
E come il vento odo stormir tra queste piante
Io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando
E mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni
E la presente e viva e il suon di lei, così
Tra questa infinità si annega il pensier mio
E il naufragar mi è dolce in questo mare
Sono fortissimo che mi crediate o no
È forse la biografia più bella nella sua drammaticità, inutile spendere parole sulle opere di G.L....rimango sempre incantata
Complimenti Questo Video Mi Ha Fatto Ridere 🤣🤣🤣
L'infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle
E questa siepe che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude
Ma sedendo e mirando indeterminati
Spazi di la da quella e sovrumani silenzi
E profondissima quiete io nel pensier mi fingo ove per poco il cor non si spaura
E come il vento odo stormir tra queste piante e io quell'infinito silenzio a questa voce vo comparando mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente è viva, e il suon di lei. Tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Giacomo leopardi
Mar
Semplice ma toppp
❤
Il poeta più allegro della letteratura italiana
grande fatto troppo bene
L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo è mirando, interminanti
Spazi di la da quella,e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi finto;ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando e mi sovvien l'eterno;
E la morte stagioni;e la presente
è viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è è dolce in questo mare.
NESSUN LIBRO È STATO USATO :D
Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare 5
Di gioventù salivi?
Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che all'opre femminili intenta 10
Sedevi, assai contenta
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.
Io gli studi leggiadri 15
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,
D'in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce, 20
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte. 25
Lingua mortal non dice
Quel ch'io sentiva in seno.
Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia 30
La vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Un affetto mi preme
Acerbo e sconsolato,
E tornami a doler di mia sventura. 35
O natura, o natura,
Perchè non rendi poi
Quel che prometti allor? perchè di tanto
Inganni i figli tuoi?
Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, 40
Da chiuso morbo combattuta e vinta,
Perivi, o tenerella. E non vedevi
Il fior degli anni tuoi;
Non ti molceva il core
La dolce lode or delle negre chiome, 45
Or degli sguardi innamorati e schivi;
Nè teco le compagne ai dì festivi
Ragionavan d'amore.
Anche peria fra poco
La speranza mia dolce: agli anni miei 50
Anche negaro i fati
La giovanezza. Ahi come,
Come passata sei,
Cara compagna dell'età mia nova,
Mia lacrimata speme! 55
Questo è quel mondo? questi
I diletti, l'amor, l'opre, gli eventi
Onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell'umane genti?
All'apparir del vero 60
Tu, misera, cadesti: e con la mano
La fredda morte ed una tomba ignuda
Mostravi di lontano.
Minchia se é lunga ooo
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità [2] s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare
Soltanto io quando leggo le risposte di ScuolaZoo ai commenti me le immagino con la voce del doppiatore di ScuolaZoo?😂siete grandi
Facciamolo lo stesso anche noi!
Cavolo, pensavo di essere l'unico....
BHe avete dimenticato di parlare delle varie fasi del suo pessimismo:individuale, storico... ma a parte ciò siete al top